immagine da starcomics.com |
cristian è abbastanza conosciuto su forum, social eccetera, è sempre stato aperto al dialogo con i lettori e ha, fin dai primi tempi, cercato di creare un rapporto aperto e trasparente tra editore e compratore, essendo uno tra i primi addetti ai lavori ad illustrare, fin dove possibile, quello che sta dietro alle scelte di una casa editrice.
dopo tanto tempo che non mi capitava di rompergli le scatole sentirlo, sono riuscita a proporgli un'intervista, e ne è venuta fuori una bella chiacchierata che mi ha un po' fatto venire nostalgia per i bei tempi andati, l'era avanti facebook, per intenderci, che, nonostante tutto, ogni tanto ancora rimpiango... ma bando alla tristezza! megacongratulazioni a cristian!
e a voi, buona lettura!
ciao cristian e bentornato su claccalegge! ♥
ciao, monellaccia. mi sei mancata.
come sanno ormai tutti, da qualche giorno fai parte della scuderia star comics, nella sezione – ovviamente – dedicata ai manga. com'è passare da una piccola casa editrice come flashbook a un colosso del genere?
è un cambiamento davvero grosso. le due realtà non sono paragonabili. non solo a livello di risorse, ma, soprattutto, a livello di organizzazione, di obiettivi, di mentalità; ma anche per l’estrema delicatezza nella filiera produttiva di una casa editrice così grande e attiva, che, girando a mille, necessità di un’attenzione costante e maniacale.
per quanto riguarda invece il mio inserimento, non posso che spendere parole al miele per la famiglia bovini e per tutti i dipendenti dell’azienda: mi hanno accolto come lavorassi lì da una vita, facendomi sentire fin da subito apprezzato e tenuto in grande considerazione, e trattandomi come se mi conoscessero da sempre. d’altro canto, andando a inserirmi in una struttura così efficiente, organizzata e “positiva”, mi sento messo in grado di poter svolgere davvero al meglio e a mente serena il mio lavoro. non potrei essere più felice.
quale sarà esattamente il tuo lavoro all'interno della casa editrice?
le mie mansioni fondamentali riguarderanno lo scouting dei titoli e la revisione finale degli albi prima della stampa; per il resto, sto venendo molto coinvolto anche a livello organizzativo e strategico, e in alcune occasioni darò ai miei boss l’opportunità di tirare il fiato o di gestirsi più serenamente sobbarcandomi in prima persona alcuni compiti che prima erano esclusivamente loro prerogativa.
hai già qualche sorpresa per noi? qualche nuovo annuncio, magari per lucca comics?
rivelazioni, purtroppo, non ne posso fare; però posso anticiparti che certi annunci che faremo a lucca sorprenderanno tanti appassionati esigenti e un po' pessimisti.
star comics è una casa editrice storica per quello che riguarda i manga in italia: c'è qualche titolo di questa casa editrice che è/è stato importante per te, anche semplicemente a livello personale?
eccome! in realtà star comics stessa è stata molto importante per me, ha accompagnato gran parte della mia adolescenza e anche oltre, si può ben dire che fossi un fan di star comics in tutto e per tutto. se proprio devo dire quali titoli mi sono maggiormente rimasti nel cuore anche a distanza di molti anni, citerei ushio e tora, jojo, maison ikkoku, rocky joe, f. a proposito di ushio e tora, pensa quanto possa essere emozionante, a pochi mesi dal mio ingresso in azienda, avere subito l’onore di fare da accompagnatore al maestro fujita nel corso della prossima edizione di lucca comics & games!va detto poi che ci sono stati ance titoli che sono stati molto importanti per me nel momento della loro uscita, ma che hanno subito delle rivalutazioni con la mia maturazione. video girl ai ne è un perfetto esempio.e fra i titoli attualmente in corso?
uhm, amo molto uchu kyodai, è una lettura-toccasana che ti scalda il cuore: ed erased, profondo e toccante, un’ottima prova di maturità del sempre più bravo kei sanbe.
nel corso della tua collaborazione con flashbook c'è stato qualche titolo che avresti voluto proporre in italia ma non è stato possibile? e se sì, pensi che potresti riuscire a farlo/i tradurre con star comics?
non sai quanti! la maggior parte dei titoli che “vorrei ma non posso”, in realtà, sono stati già pubblicati nel frattempo, alcuni me li sono addirittura ritrovati alla star fra gli annunci in cantiere! per la maggior parte si tratta di shonen e seinen, mentre nel campo shojo sono riuscito il più delle volte a centrare gli obiettivi. è anche per questo che, dall’esterno, a qualcuno è parso che prediligessi i generi femminili e snobbassi i seinen e i titoli da omaccioni rozzi, pelosi & puzzolenti.
pescando solo fra titoli che solitamente si immaginano impensabili per il mercato italiano (per ipotetici problemi come i dati di vendita, difficoltà nel trattare i diritti, tematiche o stili grafico-narrativi troppo inusuali per i lettori italiani eccetera), proponi tre manga ai lettori del blog.
yokohama kaidashi kikou di hitoshi ashinano, dolce e poetico slice of life con un fondo di sci-fi (che io adoro alla follia e desidero da più di dieci anni! n.d.c.); il delirante, visionario ed epico nejishiki di yoshiharu, uno dei massimi esponenti del genere gekiga; sex di atsushi kamijo, che applica al manga la sua sensibilità di fotografo regalando una serie di inquadrature e composizioni da urlo (ah, non è un manga erotico).
e poi altri due sul versante femminile: l’oscuro e delicato rakuen di kaoru fujiwara e die tödliche dolis, spettacolare orgia visiva pop-art di maki kusumoto, la ”mamma”, artisticamente parlando di ai yazawa.
tu sei sempre stato molto presente e disponibile online, sui forum prima e sui social dopo: pensi che la tua presenza in star comics migliorerà anche il rapporto diretto con i lettori?
oddio, mi viene difficile dare valutazioni qualitative, di certo non snaturerò la mia attitudine alla comunicazione né il mio modo di comunicare, e questo andrà sicuramente a integrare quello che il rapporto di star comics con il pubblico, un rapporto che comunque mi sembra già ottimo.
cosa ne pensi dei cosiddetti manga italiani (ovvero dei fumetti disegnati da italiani con uno stile o delle tematiche che si rifanno a quelli giapponesi)?
io penso che un buon fumetto possa essere un buon fumetto se è un buon fumetto. punto. e questo a prescindere dalla nazionalità di chi lo disegna e dal paese in cui viene pubblicato o serializzato. detto questo, comincio anche a essere un po’ stufo della parola “manga” e dell’abuso che se ne fa, ti confesso. però bisogna fare buon viso a cattivo gioco e tirare avanti.
per quanto riguarda gli autori italiani che disegnano in “stile manga”, devo dire che negli ultimi anni hanno fatto notevoli progressi. come dissi già in passato, chi ha avuto modo di crescere in un contesto sociale che aveva già metabolizzato i manga, le loro convenzioni grafico-narrative e la le loro cifre stilistiche, è sicuramente avvantaggiato nel poter “fare propri” questi stili e queste convenzioni. il problema è che il mercato, in italia, è in sofferenza, e gli spazi sono offerti prevalentemente dai nuovi media. questo sotto un certo punto di vista è un bene, oggi gli aspiranti fumettisti dispongono di mezzi che i loro colleghi di quindici-venti anni fa non potevano disporre; però la strada per diventare “professionisti”, per potersi mantenere facendo questo lavoro, soprattutto se la propria cifra stilistica non è quella richiesta dall’industria produttiva italiana, è lunga e tortuosa, e prevede molti molti anni di gavetta non retribuita, o non retribuita adeguatamente nella più ottimistica delle ipotesi. alla fin fine, quello del fumettista non è un lavoro come un altro, né è una semplice passione. è una *missione*. è un’ossessione. è un bisogno atavico di disegnare e narrare che ti nasce dentro e si rinnova giorno per giorno. solo chi non può assolutamente vivere senza disegnare, chi è drogato di grafite e/o tavolette grafiche può sperare di arrivare al professionismo.
secondo te, i lettori che parlano di manga (e fumetti in generale) su internet, sia nei forum e blog specifici sia, soprattutto negli ultimi anni su facebook, credi che rappresentino bene i lettori italiani di fumetto? o possono considerarsi solo una minoranza o comunque una percentuale non rilevante per le scelte di una casa editrice?
be’, sicuramente li rappresentano più che benissimissimo in quanto a livello di “scassaballeria”! XDin realtà, il mercato, i risultati di vendita, nella maggior parte dei casi vanno totalmente controcorrente rispetto alle richieste e ai giudizi dei lettori maggiormente attivi su forum e social network. estremizzando, si potrebbe dire che i lettori si dividono in una “maggioranza silenziosa” e una “minoranza roboante”. la maggioranza silenziosa sono quelli che fruiscono dei fumetti come piacevole passatempo, ma l’interesse non è tanto né tale da indurli ad approfondire l’argomento anche a volumetto chiuso. preferiscono le letture più disimpegnate, e quindi “commerciali”.viceversa, coloro che nutrono una passione che li porta, riposto il volumetto nello scaffale, a rimuginare e riflettere su quanto letto, nonché a passare molto del loro tempo libero (e magari anche del tempo lavorativo :p) online ad approfondire e discutere, sviluppano “fisiologicamente” gusti più complessi e, in un certo senso, evoluti. ma sono solitamente pochi, una nicchia nella nicchia. ora, parlando da amante dei fumetti, posso dire che certi titoli diciamo “di notevole interesse artistico, letterario o culturale” vanno valutati con grande cautela, perché il più delle volte è difficile che la “maggioranza silenziosa” li comprenda; e allo stesso la “minoranza roboante” potrebbe non essere sufficiente per tenere in vita una serie, soprattutto quando poi ulteriormente frazionata in sottogruppi dai gusti diversi. soprattutto ora come ora, con il mercato in profonda sofferenza. se io tentassi di pubblicare un tal fumetto e poi le vendite risultassero pessime, cosa dovrei fare? se andare in perdita non fosse possibile, sarei costretto a macchiarmi dell’onta imperdonabile della sospensione di una serie… e, per di più, di una serie che più di altre avrebbe meritato, e che magari io stesso amo in maniera particolare!ora, una certa dosa di “mecenatismo” è cosa necessaria per la stesura di un piano editoriale equilibrato e lungimirante, star già da un po’ lavora in questa direzione e continuerà a farlo. detto questo, per poter “osare di più” con una relativa tranquillità sarebbe auspicabile un mercato sano. quindi, la cosa migliore da fare è rimanere coi piedi per terra, perseguire un certo “equilibrio” nelle uscite, e lavorare con un occhio teso a un progressivo “risanamento” del mercato. consci che perché tale risanamento sia possibile sono necessarie anche situazioni esterne e/o non direttamente controllabili, e speranzosi che queste situazioni possano prima o poi (magari più prima che poi) verificarsi.
lasciando da parte il tuo lavoro e i manga, quali sono i fumetti che ti hanno colpito e appassionato di più negli ultimi tempi?
be’, è facile e banale dire zerocalcare, ma anche sarah’s scribbles, i kill giants, e il meno conosciuto gotho namite di alonso “el jolly” rojas.
e soprattutto: quando mi concedi uno scoop in esclusiva?
sì: l’anno prossimo mi trasferirò in maniera praticamente definitiva a perugia. con tutto quello che ciò può significare e comportare. :p
grazie mille per aver dedicato il tuo tempo a claccalegge e ai suoi lettori! in bocca al lupo per questo nuovo lavoro! a presto!
grazie a te per avermi ospitato. e siccome, inaspettatamente, mi è uscita una pappardella bella lunga, ringrazio anche chiunque abbia avuto il fegato di leggersela tutta, e mi scuso per la prolissità.