oggi, nella rubrichina più randomica del web, vi parlo di un sacco di cose bellissime, quindi pronti a riempire i carrelli di amazon (o a fare un giro in libreria).
cominciamo da
yuri - asa nisi masa, edito qualche mese fa da
coconino press, o meglio, si tratta di una riedizione, visto che per la prima volta era stato pubblicato nel 2003.
gran bella idea quella di ristamparlo, perché - almeno io - altrimenti me lo sarei perso e sarebbe stato un peccato.
yuri è un fumetto abbastanza atipico, anche nella sua storia editoriale: uno dei più grandi editori giapponesi, kodansha, decise di proporre al suo pubblico un manga realizzato da un autore occidentale. quell'autore è igort e yuri è il piccolo capolavoro che ha realizzato, tornato poi in italia grazie a quella che - all'epoca e fino a poco tempo fa - era la sua casa editrice.
abituati ai manga che leggiamo ogni giorno, yuri è qualcosa di completamente diverso: non solo una meraviglia visiva come se ne trovano raramente, ma è anche un perfetto esempio di come due modi di fare fumetto, a prima vista completamente diversi, come quello nipponico e quello italiano, se ben miscelati tra loro, riescono a dare vita a qualcosa di unico e bellissimo.
yuri è una favola cosmica, letteralmente: racconta i viaggi stellari a bordo dell'astronave green kangaroo del piccolo yuri, cosmonauta in cerca della sua mamma accompagnato e accudito da uba, una tata-robot di legno.
il piccolo astronauta esplora pianeti e mari alieni, incontra creature a volte spaventose, a volte gentili, a cui chiede aiuto per riuscire a ritrovare la madre.
i racconti sono brevi, introdotti da leggende spaziali e filastrocche, che aiutano a rendere al meglio il tono infantile e poetico delle storie, perfetto per il pubblico di riferimento, che è appunto quello dei bambini. le vignette sono molto grandi, spesso una sola scena occupa metà o tutta la tavola e l'azione non è molta, ma la bellezza della storia sta tutta nella dolcezza del giovanissimo protagonista e nel modo in cui si relaziona agli alieni che incontra, e sopratutto nel suo desiderio di riabbracciare sua madre, che è il vero motore dei suoi viaggi.
igort disegna scenari dettagliatissimi, colorando ogni tavola e rendendo yuri un po' un ibrido tra fumetto e libro di illustrazioni. consigliatissimo.
passando ad uscite più recenti, io spero che tutti abbiate preso il primo volume di
our little sister di
akimi yoshida (qualche millennio fa ho parlato del suo - bellissimo! -
banana fish), uno di quei titoli che mai e poi mai mi sarei sognata di vedere in italiano e invece è in corso di pubblicazione per
star comics.
se avete visto il film omonimo -
little sister - ispirato al manga (ve lo consiglio, è molto carino e le attrici sono davvero bravissime), probabilmente conoscete già l'inizio della storia: yoshino, chika e sachi, le tre sorelle koda, abitano insieme in una grande casa e antica casa a kamakura. i genitori le hanno lasciate sole da parecchi anni, ma le tre sono riuscite sempre a vivere bene insieme, e adesso che sono adulte, vivono le loro vite senza sentire più di tanto la mancanza della madre e del padre. la loro vita continua tranquilla e serena, tra qualche battibecco, i fidanzati sbagliati e il lavoro, tra quelle mura piene dei ricordi della loro infanzia, fino al giorno in cui non arriva la notizia che il loro padre è morto.
nonostante non lo vedano da quindici anni, nonostante lui abbia sposato altre donne e avuto altri figli, decidono lo stesso di partecipare al funerale,
arrivate al paese in cui il padre, alla stazione conoscono suzu, la loro sorellastra, una ragazzina che fin da subito mostra un'indole dolce e decisamente più matura di quella che solitamente ha una ragazza della sua età. nonostante il soggiorno sia breve, le tre sorelle si affezionano subito a suzu e, considerato che ormai sia sua madre (la seconda delle tre mogli del padre) che suo padre non ci sono più, le chiedono se vorrebbe venire a kamakura con loro. suzu accetta senza pensarci troppo e dopo pochi giorni arriva nella grande casa delle koda.
inizia quindi questa nuova convivenza a quattro, e alla vita delle tre giovani donne si intreccia quella di un'adolescente alle prese con la scuola, la squadra sportiva, le amicizie, e insieme alle loro vicende e ai loro piccoli drammi, quelle degli altri abitanti del piccolo paese.
our little sister è un manga corale che parte benissimo, raccontando il presente e il passato di una famiglia, la vita di un piccolo paese sul mare, e sopratutto tratteggia senza troppi fronzoli la storia di quattro giovani donne. se proprio vogliamo trovargli una pecca, credo che lo stile di disegno non sarà troppo apprezzato dal grande pubblico, cosa che, in accordo con il suo essere uno slice of life, non mi fa pensare che possa diventare un best seller.
ma fidatevi di akimi yoshida e un po' anche di me, e provate a fare un giro anche voi a kamakura. vi assicuro che ne vale la pena!
un po' meno entusiasmo me l'ha regalato il primo numero della nuova edizione di
lamù. in buona sostanza il punto è questo: il pregio e il difetto di questo esperimento (star comics ha proposto un'antologia in due volumi per valutare la reazione del pubblico prima di decidere se ristampare tutta la serie) coincidono. mi spiego meglio: bella l'idea di fare un'antologia, sopratutto considerando che si tratta di una storia ad episodi - tipico di
rumiko takahashi - che funzionano anche autonomamente, e considerando pure che un gran numero di volumi tutti così probabilmente fanno più gola ai fan della vecchia generazione in preda alla nostalgia che ai lettori più giovani. ma il problema, a mio avviso, è stata la selezione delle storie. pensavo che almeno il primo capitolo ci fosse, o che avremmo trovato episodi completi, invece l'inizio manca e alcuni episodi sono capitoli di storie più lunghe.
quindi sì, bella l'edizione a colori e in grande formato, bella l'idea di riportare in libreria un titolo di tanti anni fa, bella anche l'idea dell'antologia, ma la selezione dei capitoli poteva essere diversa, sopratutto a beneficio di chi - come la sottoscritta - non ha ricordi del vecchio manga o dell'anime.
un buon prodotto per i fan e i nostalgici, ma se non conoscete almeno un po' la storia, è difficile capirci qualcosa. peccato, speravo in qualcosa di diverso e più leggibile per tutti.
penultimo volume per
romantica clock, che mi sta mettendo addosso un'ansia tremenda e voglio assolutamente sapere come va a finire!
avevamo lasciato akane deboluccia ma in fase di ripresa, adesso è arrivato il momento dei tanto sospirati esami di ammissione e lei, nonostante tutto, si è impegnata come una pazza per riuscire a superarli, per poter frequentare la stessa scuola di suo fratello aoi.
ma tutto questo stress non le fa affatto bene, e subito dopo l'esame akane ha un altro malore, per cui finalmente decidono di sottoporla ad esami più approfonditi, per scoprire che ha una non meglio identificata malattia del sangue e che le servirà un non meglio specificato trapianto.
in ospedale akane fa amicizia con un sacco di bambini ricoverati con lei, mentre i suoi amici, che non possono entrare nemmeno per farle visita (si tratta pur sempre di ospedali pediatrici e di ragazzini troppo piccoli per poter essere ammessi nei vari reparti), cercano di farsi forza tra loro e di prepararsi al suo ritorno. solo shin, il più grande per età, riesce ad incontrarla e passare un po' di tempo con lei.
la guarigione di akane sembra possibile, perché aoi, in quanto gemello, è un donatore compatibile, ma in ogni caso richiede tempo, ma alla notizia che è stata ammessa alla scuola dei suoi sogni ogni dubbio e paura spariscono per far ritornare il suo ottimismo più forte che mai.
dubito che ci sarà un finale triste (già qui il momento lacrimuccia c'è stato e per quello che mi riguarda è stato anche troppo per una storia così), ma in ogni caso mi sento davvero in ansia per quale sarà l'esito della vicenda.
insomma, certe serie non dovrebbero essere bimestrali, o almeno non per tutta la durata della pubblicazione! datemi il finale adesso!!!
in ultimo la grande gioia di questo giro: il volume tre di
himitsu! personalmente ci avevo già messo una croce sopra, visto che goen ci ha fatto aspettare quasi un anno per vederlo (e sì, c'è già chi ha letto il
numero quattro, mannaggia!), e invece eccoci qui.
si accettano scommesse sulla data di uscita del quinto. se poi penso che sono d o d i c i volumi mi sento male...
ma dunque, dicevamo, himitsu!
in questo terzo volume continuano le (dis)avventure del nono, mettendo un po' da parte i due protagonisti, maki e aoki, lasciandoci concentrare del tutto sul caso in corso: il ritrovamento di un corpo completamente scuoiato, un omicidio ributtante e un cervello intatto, lasciato quasi apposta perché la polizia, in possesso della tecnologia capace di
leggere i ricordi impressi nei cervelli anche dopo la morte, scoprisse il motivo di un tale delitto.
da qui prende le mosse un caso che risale in realtà a cinque anni prima e che coinvolge dei ragazzi allora appena diplomati, uno spietato assassino e delle vittime innocenti...
quasi tutto il volume è dedicato a questa storia, quindi non andrò oltre a svelarvi la trama, ma bisogna ammettere che reiko shimizu è davvero brava a mantenere alta la tensione fino alla fine.