domenica 25 settembre 2022

saga 10

ecco come sopravvive un'idea.
cresce e cambia, spesso ben oltre le intenzioni dei suoi creatori.
e, se per essere considerata "buona", deve sopravvivere a chi l'ha avuta, allora direi che ero a metà dell'opera.


la pausa - che doveva durare un anno ma che si è allungata fino a quattro - è finalmente conclusa e possiamo di nuovo tornare a leggere una delle serie più appassionanti, originali e intricate di sempre.
le parole di hazel a inizio volume sembrano avere una doppia chiave di lettura: riprendere la narrazione qualche anno dopo che si era - in modo anche piuttosto sconvolgente (non faccio spoiler nel caso in cui qualcuno passasse da qui senza aver letto i precedenti nove volumi - fortuna sua, se vuole recuperare ora si eviterà quattro anni di astinenza) - interrotta e rincuorare noi lettori che saga continuerà e che brian k. vaughan ha le idee chiare circa la direzione da intraprendere.

sono, appunto, passati circa tre anni dall'ultimo episodio, hazel è cresciuta continuando a vagare per un universo sempre sconvolto dalla guerra e sempre intenzionato a ucciderla: figlia di una soldatessa landfalliana e di un soldato di wrath, entrambi disertori, hazel è l'incarnazione stessa della più pericolosa delle idee, quella che la guerra tra wrath e landfall non è che il motore primo economico e politico dell'intero universo, a beneficio di pochi governanti e - ovviamente - pagata dai mondi e dalle popolazioni più povere.

cover originale del capitolo 57

questa guerra tra due mondi - anzi un mondo, landfall, e la sua luna, wrath - ha trascinato nel conflitto tutto l'universo o quasi, costringendo chiunque a schierarsi da una parte o dall'altra, travolgendo altri pianeti e popolazioni più povere, nascondendo (neanche tanto) gli interessi di chi la guerra la fa dal suo comodo posticino di comando. è in questo universo che una soldatessa di landfall e un soldato di wrath, si conoscono, si innamorano, disertano e generano una figlia: una meraviglia per loro, un abominio per chiunque altro.
hazel, la bambina che potrebbe stravolgere l'assetto politico universale con la sua sola esistenza, è la prova tangibile e viva dell'assurdità di questa guerra. ha le ali di landfall e le corna di wrath, ma soprattutto è la prima a essere nata tra due "razze" che si sono sempre odiate, la testimonianza che l'unione e la pace potrebbe esserci e potrebbe portare a qualcosa di decisamente migliore della guerra. è ancora di più: l'idea - salvifica o oscena - che landfalliani e lunari sono uguali, fanno parte della stessa specie. accettare un'idea come questa significherebbe non semplicisticamente la pace nell'universo ma il crollo di un sistema immenso che collega interi sistemi solari e che trova nella guerra risorse economiche e motivazioni politiche necessarie a mantenersi.

alla storia di hazel e dei suoi genitori - alana e marko - si intrecciano quelle di mercenari assassini, giornalisti, scrittori, principi diseredati, amanti vendicative eccetera, una matassa ordinata di storie, una trama fino a ora gestita in modo brillante da brian k. vaughan e impreziosita dai disegni straordinari di fiona staples, entrambi tornati in questo decimo volume in splendida forma.

questi nuovi cinque capitoli non risentono affatto del salto temporale e anzi riescono a dare qualche risposta ad alcuni dei perché (molti anche abbastanza disperati) che più avevano affollato la mente dei lettori quattro anni fa, alla fine del nono volume, senza però mai scadere nel fanservice.
diceva cechov che se in scena si vede una pistola, allora prima o poi sparerà e vaughan lo sa bene, utilizzando il più macabro dei dettagli con cui poteva riprendere la storia per dare una nuova spinta alla trama e giustificare - da un punto di vista esclusivamente narrativo, perché noi lettori non gli perdoneremo mai quello che ha fatto - il finale del capitolo cinquantaquattro.

cover originale del capitolo 60

vecchie conoscenze e nuovi personaggi si alternano tra le pagine di questo decimo volume in cui neanche una vignetta è sprecata, il livello della narrazione - e quello dei disegni - è altissimo e non c'è nulla di cui unə lettorə portebbe lamentarsi (a esclusione, ovviamente, di quella porzione di fandom che pretende di essere in grado di sostituirsi agli sceneggiatori in ogni serie, semina lamentele in ogni dove e dei quali, personalmente, cerco di ignorare l'esistenza), anzi, il livello di tensione/emozione è quello a cui siamo ormai felicemente abituati e l'hype a fine volume resta altissimo.
anche se il tono della racconto di hazel ci rassicura che la vedremo crescere e che - almeno per quello che riguarda lei - non ci aspettano brutte sorprese e anche se siamo ufficialmente entrati nella seconda parte della storia (vaughan aveva detto che saga si sarebbe concluso con il capitolo 108, ovvero diciannove volumi in totale), questa è l'unica serie in cui mi vengono i brividi ogni volta che sto per girare pagina, un mix di ommioddiononvogliovedere e vogliosaperetuttoadesso.

mancano pochissimi giorni all'uscita del volume in libreria (il 30 settembre per la precisione) e se siete fan della serie vi consiglio di prenderlo immediatamente e di non cedere alla tentazione di sbirciare le ultime pagine! buona lettura!