giovedì 31 gennaio 2013

360° material 1 (con contorno di riflessioni sulla banalità degli shoujo manga)

nuovo shoujo per starcomics, 360° material di toko minami. ambientazione scolastica e batticuori tra lei, mio, una normalissima studentessa, e lui, taki, intelligentissimo e svitato.
tutto inizia con il tentativo inconsapevole (lol, in effetti è proprio questo) di suicidio da parte di taki, che finisce quasi sotto a un treno per guardare la scia di un aereo, salvato per un pelo da mio, e per l'altrettanto inconsapevole emulazione di mio che viene tirata indietro un attimo prima di farsi stirare da una macchina proprio da taki.
*attenzione spoiler!!!* a questo aggiungiamo che lui è carino da morire e ha un sorriso disarmante, e anche se è un po' strano accetta senza riserve di aiutare mio a recuperare alcune insufficienze, poi c'è la vicina di casa di taki, carinissima ma acida come una zitella in crisi premestruale, gelosa come una pazza di mio e decisamente innamorata del nostro bello svampito, e l'amico/compagno di classe di mio che al momento ha la sola funzione di far ingelosire taki.
e poi, taki sarà pure stupido e svampito, ma si è capito subito che ricambia i sentimenti di mio, e le ha chiesto di stare con lui, anche se non pare abbia molto le idee chiare circa il rapporto di coppia... ma di certo è un passo avanti.

ora, potete pure dire che uff, è banale, la solita storia d'amore tra i banchi di scuola, i soliti tu-tum a ogni sorriso, le solite incomprensioni...
ma seriamente, come dovrebbe essere una storia d'amore tra due ragazzi di quindici anni nella vostra testa? in ogni storia d'amore c'è lei che si innamora di lui e lui che si innamora di lei (o lei di lei o lui di lui), spesso e volentieri c'è il terzo, quarto, quinto eccetera incomodo, che in un modo o nell'altro tenta di rompere le uova nel paniere, o se ne sta in un angolino a piangere tragicamente. se parliamo di adolescenti, trovatemi un posto più statisticamente probabile della scuola dove conoscere l'anima gemella.
e poi, ditemi quanti quindicenni non hanno le tipiche paranoie da shoujo manga, non gli si alza la pressione alla vista del sorriso dell'amato/a eccetera.
la verità, e ora scatenate pure l'inferno se volete, è una sola: se vi annoiano le storie d'amore tra adolescenti, semplicemente ponetela sul punto di vista personale ed evitate di acquistare questa roba.
ma non state a rompere i coglioni con il fattore banalità. tutte le storie d'amore sono banali in fondo, tutte sono più o meno uguali, e tutte sono diverse, completamente, assolutamente e totalmente diverse.
o vi piace farvi raccontare di come nasce un amore tra due persone oppure no. però non pretendete di dare giudizi obbiettivi su uno shoujo manga scolastico usando parole come banale oppure è la solita storia d'amore. o almeno, non usate espressioni del genere volendo dargli un'accezione negativa.
leggete altro. ignorate questa roba. poi magari, se avete tempo, innamoratevi. riflettete su quello che vi succede e poi incolpatevi di banalità.


lo stile grafico è molto carino anche se sembra spesso un frullato di roba già vista: ai yazawa e aya nakahara principalmente, poi anche qualcosa di robico. il che mi piace molto, sopratutto perché l'autrice non copia, anzi, impara e rielabora.
le mani sono disegnate abbastanza male, ma c'è da imparare e sono certa che migliorerà.
i tempi, la regia e tutto il resto sono più che sufficienti. come dice la minami a fine volume, questa è la sua prima opera serializzata, quindi non si può che riconoscerle un sacco di ottime capacità e buone promesse.
promosso!

l'edizione starcomics (fa molto figo parlare di queste cose su un blog, lo faccio anche io) è la solita che usa per ora per i titoli da edicola: niente sovracoperta così non ci rompiamo le scatole a preoccuparci di non rovinarla, formato compatto che non prende troppo spazio in libreria, costine essenziali e un prezzo più che abbordabile. sinceramente sono le edizioni che preferisco, fanculo alle robe di extralusso a costi indecenti, preferisco leggere di più e con lo stesso budget poter comprare più fumetti.
l'unica stronzata è stata scegliere per questo titolo una periodicità quadrimestrale, che gli costerà parecchio in fatto di pubblico. la serie oltretutto è completa in otto volumetti... c'è solo da sperare che cambi col tempo, magari alla conclusione di un altro qualsiasi titolo che gira sulla stessa testata (amici, fonte di gioia e tormento da anni di qualsiasi appassionato di shoujo manga).

martedì 29 gennaio 2013

ti ricordi di me?


ormai posso dirmi una fan senza riserve di sophie kinsella.

ho appena chiuso ti ricordi di me? e sono entusiasta e oserei quasi dire soddisfatta della lettura.
un romanzo come sempre ben scritto, con una trama che non falla mai, una protagonista a cui non si può voler bene, una donna forte, determinata eppure con tutte quelle fragilità che la rendono una persona e non un personaggio, una ragazza come tutte. questo mi piace della kinsella, come riesce a rendere vive le sue protagoniste.
una storia originale, per nulla prevedibile e mai, neanche una volta, assurda. e, anche se in misura minore della serie di i love shopping, condita dal solito umorismo intelligente dell'autrice.
nonostante si parta da un prologo abbastanza banale e tranquillo, quello che succede a lexi, è qualcosa di decisamente particolare e insolito.
a conclusione di una pessima serata, la nostra lexi, bruttina, un po' fuori forma, capelli crespi e dentoni orrendi, un lavoro che le rende poco e un ragazzo stronzo, prende uno scivolone epico su dei gradini bagnati di pioggia, cade, batte la testa e perde conoscenza.
si risveglia poi in ospedale e scopre che nulla è come se lo ricordava! adesso ha delle unghie curatissime, capelli morbidi, un paio di taglie in meno, denti perfetti e a quanto pare anche un sacco di soldi e niente poco di meno che un marito. come ha fatto a cambiare la sua vita in questo modo? ieri sera pioveva, non le avevano dato il bonus, doveva andare al funerale di suo padre e il suo ragazzo era stato più stronzo del solito, adesso si sveglia ed è una sorta di moderna cenerentola, con una borsa di vuitton e un aspetto che neanche nel suo sogno migliore.
nulla di questa nuova lexi le ricorda qualcosa, ma poco per volta...

sulla trama non vi anticipo nulla. ma proprio nulla. quello che ho scritto lo trovate sul retro del libro (o magari proprio nelle primissime pagine...) quindi non ci sono spoiler, ma vi assicuro che a me la vicenda ha entusiasmata dalla prima all'ultima pagina!
quasi come un giallo, ho letto il libro con avidità per sapere cosa era successo, per capire quello che cercava di capire lexi.
nelle eroine della kinsella è difficile immedesimarsi, ma è davvero facile cominciare a pensarle come amiche. ci si affeziona a loro, e forse questo è il più grande pregio e la vera forza di questa scrittrice.

alla fine che devo dire? il libro è strapromosso e straconsigliato, a chiunque!

sabato 26 gennaio 2013

considerazioni vaghe sulle ultime letture, qualche notizia e un po' di fuffa.

niente da fare.
non potrò mai scrivere tutte le recensioni di tutti i fumetti letti ultimamente (ovvero negli ultimi due mesi quasi!), quindi facciamo un mega riassuntone di tutto e buonanotte.


i soliti shoujo continuano a essere piacevolissime letture, sopratutto arrivare a te e hiyokoi, un po' stanno smociando my little monster, e say "i love you" ma sono troppo affezionata ai personaggi per bloccarli.
adoro sawako e hiyorin e il loro modo di affrontare le cose. direi che i primi tre titoli sono nel mio personale podio dei manga in corso che più preferisco!


molto carino anche kira kira 100%, nuovo shoujo proposto da planet, di megumi mizusawa (l'autrice di hime-chan no ribon, ovvero un ottimo motivo per acquistare anche questo titolo), tipica storia dove la bruttina della situazione impara, per amore del belloccio di turno, a curarsi per bene e a diventare una ragazza carina. niente di travolgente (e viene fortissimo il dubbio, a fine lettura, di cosa diamine ci sarà negli altri otto numeri, visto che la storia avrebbe benissimo potuto trovare conclusione al primo numero), ma in fondo una lettura piacevole. e poi io adoro hime-chan e vorrei leggere tutto il leggibile della mizusawa, quindi... è consigliato solo alle shoujo-addicted.
consigliatissimo l'ultimo (per il momento, si spera!) volume di storie brevi di motomi kyosuke, l'autrice di elettroshock daisy, penguin prince. benché lei cerchi costantemente di negarlo, le sue storie sono sempre molto dolci, stemperate, come d'abitudine, dall'umorismo che la contraddistingue.
molto carina la storia di inizio albo che da il titolo alla raccolta, penguin prince, e le due sulla cerimonia del té. non particolarmente emozionanti le altre. solo per i fan dell'autrice.


bellissimo come sempre ooku, appassionante e intrigante come sempre. ho letto di seguito i volumi quattro e cinque, e devo ammettere che, a contrario delle mie supposizioni, è decisamente meglio leggere più numeri insieme. la storia continua a seguire le vicende delle shogun donne, che dalla prima all'ottava, hanno visto trasformarsi completamente un paese.
ritroviamo gli stessi personaggi, invecchiati e spesso instupiditi dalle convenzioni, dal lusso, dalle scalate sociali, e poi personaggi nuovi, spesso viscidi, attaccati al potere o ai soldi.
la società di corte, lo ooku, è sempre più in mano ad adulatori, ad approfittatori, a pettegoli calcolatori, a uomini privi di valore. e la shogun diventa sempre più, di volta in volta, una figura tragica, una vittima sacrificale che si reincarna nelle varie generazioni.

 

panini recentemente si è lamentata del fatto che ooku non vende come si aspettavano. lo dico anche qui: cosa vi aspettavate da un titolo così, con quel prezzo e con la pubblicità praticamente nulla che è stata fatta? chi credete che lo conosca? e tra quelli che ne hanno sentito parlare, quanti si potrebbero appassionare? e di quelli, quanti sono disposti a spendere 7, 50€ ogni mese?
vero è che su internet si leggono pareri positivi, ma solitamente uno scrive recensioni di quello che gli piace, è ovvio trovare più pareri positivi che negativi, ed è anche ovvio che più o meno tutti seguiamo blog/forum a cui ci sentiamo affini per gusto. ergo...
mi spiace per chi ci sperava e mi sento presa in giro da planet: siete editori, pubblicare e vendere fumetti è il vostro lavoro da anni e davvero vi stupite se un manga di nicchia presentato di schifo e senza uno straccio di pubblicità non vende? prego che non sia una scusa per interromperlo, ma d'altro canto non ci si stupisce più di niente con loro.

ad esempio, l'edizione italiana di chii's sweet home andrà a dodici euro!!! ovviamente non venderà nulla o poco più. e poi diranno, eh strano, non ce l'aspettavamo, in europa ha un successone!
eccerto, l'edizione vertical costa poco più di otto euro e io riesco a procurarmela senza problema alcuno, cosa ti credi, non continuo quella?

mi sta piacendo tanto anche dawn of the arcana, che inizialmente mi pareva nulla di che, con gli ultimi due numeri che ho letto pare stia alzando un po' il tiro. anche se so che andrà taaanto per le lunghe...
nabaka è combattuta sempre di più tra caesar, del quale è innamorata, e loki, verso il quale prova un fortissimo senso di lealtà e riconoscenza.

 

*spoiler* la situazione si complica quando i nostri scoprono che balquat si sta segretamente preparando a una guerra che muoverà verso tutti i regni vicini grazie a delle nuovissime armi di un raro minerale, la litina, praticamente indistruttibili. e nel frattempo nakaba, grazie alle informazioni avute dal principe di lithuanel, ahkil, comincia a capire qualcosa in più circa il suo potere, l'arcana del tempo, ovvero la capacità di vedere il passato e il futuro.
la storia si fa appassionante, e poi, se all'inizio parteggiavo per loki e caesar mi stava indecentemente antipatico, adesso le cose si sono rovesciate, sopratutto perché credo proprio che loki sappia molto più di quanto sembri, su non so bene neanche io cosa...

cambiando del tutto argomento, avete sentito della nuova collana di newton & compton? cioè, nuova fino a un certo punto. diciamo che sono tornati i vecchi millelire, al prezzo di novantanove centesimi. e adesso la collana si chiamerà live. i libri saranno messi in commercio a febbraio/marzo (nono ho capito bene la data precisa, o meglio ne ho viste diverse, quindi...)


l'idea non è malvagia, però riproporre sempre la solita roba... che palle! spero che col tempo in questa collana venga pubblicato qualcosa di nuovo! al momento sono certa di un solo acquisto, lady susan di jane austen. poi devo controllare se non ho già il grande gatsby e informarmi su il ballo di tale irene nemirowski.
spero che col passare del tempo venga fuori qualcosa di nuovo e interessante.
se lo trovate prendete le notti bianche, ne vale la pena.
era ora che tornassero degli economici davvero economici, però ci vuole qualche proposta interessante e nuova, riciclare la solita roba stampata mille e mille volte non vale la pena.

venerdì 25 gennaio 2013

sta per venirmi un infarto, ovvero: sakamichi no apollon in italia???

su animeclick ho trovato per purissimo caso qualcosa che mi ha fatto quasi morire!

cito letteralmente:
Il mio preferito invece è un titolo fantastico che proporremo alla fine dell’anno ma non ancora annunciato: una grande storia di amore e amicizia a tempo di jazz, da un’autrice josei inedita in Italia. Più chiaro di così… ;)
ma... è è è... sakamichi no apollon???

*muore*

*edit* scusate, avevo pubblicato il post stamane eppure era sparito...


giovedì 24 gennaio 2013

DIY agenda 2013! chii's sweet home

vi ricordate che l'hanno scorso vi proposi il "copriagenda" di yotsuba, per rivestire quelle orride agende che smollano solitamente nei negozi o negli uffici?
beh, ecco, quest'anno l'ho fatto di nuovo. un po' più cuoricinosa. non me ne vogliano i maschietti.
e questa volta c'è chii.
io non l'ho ancora fatta stampare (vado domani) ma non volevo farvi aspettare e vorrei sapere se vi piace.
la scaricate cliccando sull'immagine qui sotto!

ps. si tratta del solito A3 da stampare, tagliare e incollare. se non potete stampare un formato così grande, modificate il pdf mantenendo inalterata la risoluzione. oppure mandatemi una mail!

martedì 22 gennaio 2013

io e dewey di vicki myron

i primi giorni del 1988 una piccola palla di pelo mezza congelata viene trovata dalla direttrice della biblioteca di spencer, iowa, nella cassetta di restituzione libri.
dopo le prime cure e i dovuti accertamenti burocratici, lo scricciolo, rivelatosi dopo un bagno caldo un gattino dal pelo rosso e bianco, diventa dewey readmore books, il gatto di biblioteca di spencer.

la storia è raccontata da vicki myron, la direttrice della biblioteca che per 20 anni ha svolto il suo ruolo accanto a dewey, un gatto fortunato e senza dubbio speciale. la storia di dewey è la storia di vicky e della sua piccola cittadina, tra crisi economiche e umorali. un piccolo gattino trovato mezzo morto e trasformato poi in un affascinante padrone di casa, capace di far innamorare tutti di sé, pieno di amici e ammiratori, diventa un simbolo di forza in un periodo difficile per tutti: se un cucciolo è riuscito a diventare un personaggio famoso in tutto il mondo, allora tutti noi possiamo farcela ad andare avanti al meglio.

in effetti dewey, secondo quanto raccontato da vicki, fu a suo modo una star. il gatto della biblioteca di spencer attirava la gente, veniva adorato dai bambini, alleviava le sofferenze di chi era rimasto solo con i suoi problemi con qualche coccola pelosa, portava a spencer curiosi che volevano vederlo, poi giornalisti, persino una troupe dal giappone! e poi famiglie che venivano da lontanissimo solo per fare una carezza a un gatto così speciale. e in effetti era parecchio speciale: socievole e buono con tutti, ubbidiente, coccolone... soltanto io ho beccato una gatta cattiva che ricambia le coccole a morsi? (scherzo, camillina è adorabile. sanguinaria ma adorabile!)

la copertina del romanzo, da quel gigantesco io e dewey fino al titoletto in alto,  promette lacrime e lacrime avrete per tutto il racconto (almeno questo vale per me, che sto diventando una vecchia sentimentale che si commuove con una storia così). narrato in prima persona dalla mamma/amica (mai padrona!) di dewey, la storia del gatto rosso è un pretesto per raccontare dell'america di periferia, delle piccole cittadine, della gente semplice, delle storie banali che cambiano la vita delle persone che nessuno noterebbe per strada.
non è un libro eccelso, non è di certo un romanzo dal quale estrapolare frasi profonde da incorniciare o ricopiare sul diario, ma ha il merito di essere una storia vera raccontata senza troppi fronzoli, senza melensaggini, senza sensazionalismi forzati. una donna e un gatto dalla forza incredibile, che hanno saputo reagire di fronte a situazioni spaventose - se dewey ha rischiato da piccolissimo di morire assiderato in una cassetta di ferro, neanche la bibliotecaria scherza: un marito alcolista, divorzio, una figlia da crescere sola, un fratello morto giovanissimo, l'altro suicida poco dopo, la mamma malata... sinceramente non la invidio tanto!

è un libro che consiglierei volentieri agli amanti degli animali, è una lettura semplice e scorrevole eppure appassionante, anche se sicuramente non vi cambierà la vita. io personalmente ho adorato dewey e questo è bastato a farmi piacere un sacco questo romanzo.

domenica 20 gennaio 2013

earth cape misaki 1

mai contraddire posocco. quell'uomo, quando dice questo ti piacerebbe, ci azzecca.
così, quando avevano annunciato earth cape misaki, io ero abbastanza scettica, posocco mi aveva detto che mi sarebbe piaciuto, e ora che ho letto la mia copia (grazie pos! ) posso dire che aveva ragione.

earth cape misaki 1 è un ottimo fumetto che senza troppi fronzoli, giri di parole e perdite di tempo varie ed eventuali, ci introduce nello strano mondo di misaki. cioè, non che viva su un altro pianeta, ma dopo l'incontro che fa non può che ammettere che il mondo in cui vive non sia strano!
*attenzione agli spoiler!*
misaki è una ragazzina di quattordici anni qualunque, che però un bel giorno si trasferisce in una nuova città, nella casa che era del nonno e di cui lei ora è unica ereditiera, alla strafaccia di suo padre che è il tipico padre-giapponese-sfigato-e-vedovo.
misaki non ha più la mamma e la convivenza con il padre è resa difficile a) dal caratteraccio di lei, b) dalla debolezza psicologica di lui, c) dalla presenza di aoi, amica della defunta mamma/moglie e ora amante del padre di misaki.
oltretutto questa nuova casa risveglia ricordi che si potrebbero eufemisticamente dire poco piacevoli nella mente di misaki, a proposito di suo nonno e di quelli che erano i suoi "studi".
la casa si trova vicina al lago hohoro, in cui, secondo la leggenda, abiterebbe un misterioso essere simil mostro di loch ness, cosa che le racconta la sua nuova e subito affezionatissima amica sanae.
e il mostro esiste sul serio! ed è parecchio attratto da misaki, al punto di farsi vedere da lei e da sanae e di darle un bacio, trasformandosi in un carinissimo bimbo biondo.
sì, esatto, il mostriciattolo diventa un bimbo - maschio - con un bacio e torna creatura del lago a contatto con l'acqua.
eh vabbè...
urla di pucciosità e fanservice a parte, misaki decide di adottare il bimbo, che chiamerà neo, e ad insegnargli tutto quel che serve per mimetizzarsi tra gli esseri umani e non far scoprire la sua vera natura.
nel frattempo assistiamo a un rapimento con riscatto di una ragazzina inquietante e della sua insegnante di pianoforte che in realtà è complice dei rapitori e di chissà chi altro... la situazione puzza!
la prosperosa e sexy delinquente si ritrova, dopo un incidente avvenuto proprio vicino casa di misaki, nella casa di un losco figuro che vive solo con un cane parecchio spaventoso e ha la passione di sembrare uno psicokiller in qualsiasi vignetta appaia. chi sia questo personaggio, che rapporti hanno i rapitori con la famiglia della rapita e tutto il resto lo sapremo - credo - nel prossimo numero. intanto neo è stato visto dalla fanciulla tettuta e dubito che lei non vorrà indagare sul chi sia in realtà questo bambino misterioso...

molto più coinvolgente e denso di avvenimenti di quanto mi aspettassi, mentre sui disegni ci avevo preso fin dalla cover: stile molto puccioso e kawaii pieno zeppo di fanservice sapientemente velato dietro scene di tenerezza e coccole. diciamocelo, neo, nella sua forma originaria di essere acquatico, è niente di meno che un grosso pene.
lo stile grafico è pulito e morbido, ed è perfetto per attirare un pubblico femminile - occhioni grandi, carinerie a bizzeffe - quanto quello maschile - ragazzine discinte in atteggiamenti a dir poco dubbi, femminone con tette gigantesche - ma la cosa che più mi ha stupito è la sua somiglianza all'amerimanga, ossia al fumetto occidentale che si ispira a quello nipponico. in effetti earth cape misaki potrebbe tranquillamente essere accostato, perdendo umilmente il paragone, a chosp... o la vedo solo io la somiglianza?


in ogni caso, primo numero promosso. ne rimangono due, non credo che mi deluderanno! e per concludere, donzelle e mostriciattoli fallici immersi nell'acqua calda! alé!

sabato 19 gennaio 2013

barba di perle

ok, non vi aspettate un commento figo, serio, ben scritto e illuminante, non fatevi aspettative di alcun tipo altrimenti mi imbarazzo, vado in panico, mi impapero e poi finisce che ci faccio una figura di cacca.
detto questo, barba di perle di flavia biondi, è una bellissima lettura. bellissima e necessaria, che siate etero, gay, frastornati, confusi, insicuri o altro. necessaria se volete vedere cosa vuol dire talento a raccontare, a disegnare, a fare fumetto. perché se flavia esordisce così vorrei proprio andare avanti nel futuro fino a tra dieci anni per vedere a cosa arriverà.

santo è un ragazzo che come tanti lavora per pagarsi gli studi. vive a firenze, ha un non-fidanzato di nome davide e la brutta abitudine di rubare bigiotteria da donna.
nasconde questi oggetti in un cassetto, fa di tutto affinché i suoi coinquilini non si facciano strane idee in merito al suo rapporto con davide, in poche parole rifiuta se stesso e i suoi desideri.
in uno scatto di rabbia davide lo definisce un "frocio omofobo" e fa male leggerlo come fa male a santo sentirselo dire: froci omofobi lo siamo tutti quando nascondiamo le nostre passioni più folli, i desideri che ci sentiremmo ridicoli a confessare, i sogni che abbiamo paura di rivelare per non permettere a nessuno di dire che tanto non ce la farai mai. il bello di barba di perle è che funziona come un esempio, è una storia elastica che si adatta al corpo di chiunque, è vera dalla prima all'ultima pagina.
le perle non stanno bene con la barba. così come una ragazza grassa non può fare la modella e uno senza gambe non può correre.
ci sono cose da uomini e cose da donne, cose da belli e cose da brutti.
ma questo, dice nathanielle con una saggezza che fa stupore e incanto per una ragazza di ventiquattro anni, lo decidono gli altri, quelli che incontriamo per caso e forse una sola volta nella vita, lo decide la folla che ti guarda cattiva, critica, si gira e si dimentica di te.
quello che conta davvero, lo pensa quella persona che ti guarda a lungo quando sei davanti a uno specchio a domandarti chi sei davvero.


santo è un ragazzino spaventato da desideri che non sono convenzionali secondo il resto della gente, vorrebbe omologarsi ma non può, viene ferito dai discorsi colmi di cattiveria che gli vengono sputati in faccia da quattro idioti che gli danno del malato così come dalla signora per bene che senza neanche sapere si crogiola nei luoghi comuni. non può neanche provare a gettare la maschera perché sa che il mondo è pronto a prenderlo a calci e pugni, però poi...
poi arriva la tabaccaia forse uomo forse donna sicuramente una bella persona, il deus ex machina della personalissima commedia di santo, che dice quello che chiunque ha bisogno di sentire: fregatene degli altri. pensa a te stesso. parole semplici e micidiali.
flavia biondi ha regalato agli occhi di questo personaggio un'espressione così malinconica, reale, dura, sincera e sofferente da farne per tutti i suoi lettori lo specchio della verità, l'entità davanti alla quale mentire è impossibile perché conosce tutte le menzogne e sa tutte le verità e vuole solo insegnarti a pronunciarle.
il quasi-ragazzo di santo, davide, è una di quelle persone che è bisogna avere accanto, leale, sincero, senza paura di essere se stesso e pronto a dare tutto il suo sostegno a chi ama, chiedendo poco e a volte anche nulla.
i personaggi di barba di perle sono personaggi reali, vivi, veri. c'è chi ha paura, chi ama, chi fa male, chi ha avuto paura, ha amato e ha capito che fare male non serve a nulla. la storia di barba di perle è una storia universale, come le vecchie favole ha una morale che ti fa sollevare gli occhi dalle pagine certo che dopo sarai più forte, sarai migliore, sarai l'eroe della tua storia e ti sorriderai allo specchio.

dal punto di vista puramente grafico possiamo tranquillamente dire che per essere il primo albo pubblicato da una giovanissima autrice, siamo davanti a un capolavoro.
bellissimo stile, personale ed espressivo, tratto pulito, elegante, modulato con leggerezza e sicurezza. le tavole sono tutte ben gestite, il ritmo accelera o si calma per meglio descrivere i tempi come in un film, le inquadrature sottolineano gli sguardi al momento in cui la tensione emotiva è più forte e si allargano a campi interi per le scene più movimentate.

nessun patetismo para-sentimentale, niente scene facili strappalacrime, flavia con discrezione lascia i due amanti soli quando serve. c'è tutto quello che serve e solo quello.
per me questo volumetto prende il massimo dei voti su tutto. bravissima flavia, un esordio più che magistrale, bravissimi renbooks che hanno scovato e riconosciuto un così grande talento.

e poi un grazie speciale a nino giordano che mi ha fatto una sorpresa enorme e incredibile. chiedo perdono per l'orribile disegno!

clacca is back!

eccomi qui, tornata ieri a palermo dopo un viaggio abbastanza devastante tra aliscafi traballanti e aerei di carta stagnola (alitalia. meglio non fare commenti in merito o non la finisco più), sono riuscita a giungere a casa.
lasciando perdere i sentimentalismi, sono riuscita ad organizzare una specie di natale in ritardo. insomma, ho scartato un sacco di pacchetti e questo è quello che ne è venuto fuori!


visto che questo è un post di assoluta inutilità e voglio giusto gloriarmi della pila delle letture che mi aspettano, vi faccio anche la lista! alé!
  • colazione da tiffany trott (usato)
  • ti ricordi di me? (usato)
  • grida il mio nome (usato e praticamente introvabile)
  • il centravanti è stato assassinato verso sera (scambiato su anobii)
  • dottor niù (scambiato su anobii)
  • earth cape misaki (regalo di posocco! grazie mille!)
  • sai tenere un segreto? (usato)
  • il profumo (usato)
  • la ragazza fantasma (usato)
  • i love mini shopping (ibs)
  • ho il tuo numero (ibs)
  • barba di perle (regalo di renbooks con tanto di autografo e disegno! grazie!)
  • paperino e il canto di natale (regalo di papà ♥)
continuo con le foto... ne ho fatta qualcuna in più giusto per autocompiacimento! in primo luogo, adesso ho tutto quello che è stato pubblicato in italia da sophie kinsella! avevo già preso i primi cinque libri di i love shopping e la regina della casa, ma lo sapevate già, questo è quello che mi mancava:


poi una foto per ringraziare christian posocco che mi ha mandato earth cape misaki che all'inizio poco mi ispirava e poi invece (l'ho letto stamattina!) mi è piaciuto parecchio... avevi ragione pos, grazie mille!
e barba di perle che mi è stato spedito da renbooks, che non vedo l'ora di leggere ma che ho sfogliato e... ha dei disegni stupendi, davvero. grazie mille ragazzi! e poi c'è anche l'autografo di flavia biondi e un disegno. che invidia! anche io voglio essere così brava!



da più tardi cominciano le recensioni di tutto (più o meno...) devo anche parlarvi delle mie ultime letture, che sono state tante tante tante!
devo pure riuscire a trovare un posto per tutta questa roba... vi assicuro che le mie librerie sono un vero casino al momento! mi sono dovuta arrendere completamente all'idea di fare la seconda fila di roba davanti alla prima. è una cosa tristissima ma lo spazio è un vero tiranno! sigh...

ps. visto che uno degli ultimi post riguardava davvero, di paola barbato, ne approfitto per un aggiornamento in merito. starcomics ha comunicato uno slittamento dell'uscita del terzo numero, per il quale dovremo aspettare i primi di febbraio (il sette se non ricordo male) e poi dal quarto numero la serie diventerà bimestrale. il che è la solita porcata che dimostra quanto questa casa editrice abbia a cuore il fumetto italiano (mi ricordo ancora di luna. mi piaceva un sacco e dopo il terzo numero è sparito nel nulla. vergognoso. spero che prima o poi qualcuno lo recuperi, ma qui figuriamoci.) meglio buttarsi sui manga che già tutti li conoscono che fare un po' di pubblicità ai nostri autori, vero? spero solo che si riesca a continuare a leggerlo...

sabato 12 gennaio 2013

l'inconfondibile tristezza della torta al limone

qualche giorno prima di compiere nove anni, rose scopre che riesce a sentire nel cibo i sentimenti di chi l'ha cucinato. è un dono, o più plausibilmente una maledizione.
rose impara, con un forte sconvolgimento, a conoscere gli intensi, e per lei poco comprensibili, sentimenti di sua mamma. tristezza, solitudine, bisogno di amore e di aiuto.
mangiare diventa difficile, in casa come a scuola, perché ovviamente non sono solo i pasti preparati dalla madre a farle percepire tutto questo.
*attenzione agli spoiler* rose però è solo una bambina semplice che vive in una famiglia come tante, una famiglia dove non a tutto si da voce, dove non tutte le parole vengono pronunciate, non tutte le verità svelate, dove vengono lesinate le lacrime e i sorrisi vengono profusi anche quando di sorridere se ne ha poca voglia.

l'inconfondibile tristezza della torta al limone è un romanzo scritto in modo semplice eppure vanta uno stile invidiabile e accattivante che cattura il lettore e lo trascina in un mondo dove la realtà e l'assurdo si fondono insieme fino a far sembrare plausibile anche la più surreale delle situazioni.
se molti criticavano alcuni aspetti della storia come troppo fantasiosi io ho trovato che l'autrice riesce a renderli perfettamente realistici, inserendoli nel contesto come se fosse stata l'unica soluzione possibile. e tutto si chiude come un cerchio perfetto.

consigliato a chi è disposto ad accettare che nella vita tutto può succedere, anche la cosa più impensabile.

venerdì 11 gennaio 2013

la regina della casa di sophie kinsella

letti i primi cinque libri della serie di i love shopping (che è davvero una serie geniale, divertentissima, ben scritta e che merita molto più di quanto non sembri a prima impressione) e mentre aspetto il sesto che arriverà prima o poi a casa, ho letto un altro romanzo della kinsella extra-saga (ma si può dire?): la regina della casa.
anche se sta mezzo gradino sotto la serie di i love shopping è indiscutibilmente un romanzo allegro, divertente e con una protagonista alla quale non si può voler bene in tipica salsa kinsella solo un po' intiepidita.


*attenzione agli spoiler* samantha sweeting è una ventinovenne in carriera, avvocato di successo e lavora in uno dei più famosi e importanti studi legali di londra. samantha è anche, in un certo senso, l'anti-becky: se la protagonista di i love shopping trascurava il suo lavoro di giornalista e svolgeva il suo ruolo in modo annoiato e superficiale, samantha è una donna che mette il suo lavoro al primo posto, anche a discapito della sua salute, del suo aspetto, della sua vita sociale, familiare e sentimentale. anche troppo, visto che, secondo sua stessa ammissione, non ha un fine settimana libero da quando aveva dodici anni, lavora spesso e volentieri anche la notte, fa l'amore in sei minuti netti ed è assolutamente estranea a qualsiasi cosa non riguardi il suo studio legale.

manco a dirlo, è totalmente incapace di cucinare, pulire, stirare, spolverare, fare il bucato, usare un ferro da stiro o una lavatrice. paga una donna per tenerle la casa in qualche modo pulita e mangia per lo più cibo precotto o va al ristorante.
tutto nella sua vita è esattamente come aveva previsto: ottimi studi, università eccellenti, il posto in uno dei migliori studi legali eccetera, e non per ultimo essere diventata un avvocato di successo ed essere in lizza per il ruolo di socio nello studio. proprio il giorno in cui le è stata accordata la nomina però samantha si è resa conto che ha commesso un errore imperdonabile: per non aver registrato un documento in tempo uno dei clienti più importanti rischia di perdere, o meglio perderà sicuramente, cinquanta milioni di sterline!
un errore banale e superficiale oltre ogni limite eppure gravissimo, presa dal panico samantha fugge dallo studio, prende un treno a caso e si ritrova a scendere in una stazione della campagna inglese, confusa, demoralizzata e vagamente ubriaca (troppo ubriaca!). vaga fino a una casa enorme ed elegantissima per chiedere un bicchiere d'acqua e viene scambiata per... un'aspirante governante!
i padroni di casa, due tizi assurdi, stupidi, pieni di soldi e di cattivo gusto ma in fondo due brave persone, la accolgono e la assumono in seguito a una serie di fraintendimenti, e così samantha si ritrova a doversi improvvisare governante, cuoca, cameriera e tutto il resto.
pensa di confessare tutto e fuggire, ma poi si impone una sfida con se stessa: è stata una brillante legale, ha sempre ottenuto i migliori risultati in tutto, figuriamoci se non è capace di imparare a cucinare e stirare una stupida camicia! oltretutto nathan, il giovane, bello, muscoloso e decisamente affascinante giardiniere è un ottimo motivo per restare.
tra i due fin da subito nasce un interesse reciproco che ci metterà poco a diventare amore. il primo amore di samantha, che fino ad ora si è sempre accontentata di storie superficiali con qualche collega senza alcun coinvolgimento emotivo.
la madre di nathan le insegna, poco alla volta, a cucinare fino a fare di lei una cuoca accettabile, grazie alle straordinarie capacità di apprendimento di samantha (non per nulla ha un quoziente intellettivo altissimo!) e in meno di un mese la sua vita è cambiata, dandole quello che in quasi trent'anni non aveva mai provato: l'amore, una quasi-famiglia di certo più affettuosa della sua, un lavoro nuovo che la soddisfa in modo che non credeva possibile, degli amici, un aspetto più sano e vitale e certamente più bello. una vita diversa di cui finalmente si sente protagonista, da gestire con tempi più tranquilli e rilassati. samantha finalmente si sta riscoprendo una donna, ma di certo non dimentica l'errore che ha fatto e che le è costato la fine della sua vecchia vita.
scoprirà che in effetti non è stata colpa sua e che è stata ingannata per una losca questione di conflitti di interessi e di una macchinazione ordita ai danni dello studio, svelerà l'inganno con l'aiuto del vecchio capo che odiava e si vedrà recapitare le scuse ufficiali e la richiesta di tornare a londra in veste di avvocato.
tra tentennamenti e vari sì potrei ma forse non dovrei eppure... decide inizialmente di tornare alla sua vecchia vita, dopo aver scatenato uno scandalo: famoso e brillante avvocato preferisce pulire gabinetti e preparare biscotti, e poi... beh, la scelta, in un libro della kinsella, era inevitabile. samantha manderà ancora una volta a quel paese londra, il lavoro e lo stress per vivere la sua tranquilla vita insieme a nathan.

le critiche finto-femministe vengono citate dalla stessa kinsella: come osa rinunciare alla carriera per spignattare e spolverare? è un'offesa al femminismo, alla dignità della donna eccetera. perché è ovvio, no? godersi la vita, accudire una casa, dedicarsi al buon cibo, amare ed essere amati, vivere in campagna senza stress... questo è notoriamente antifemminista.
sono certa che molte non approveranno la scelta di samantha e credo che per la kinsella non sia stato facilissimo far prendere a un suo personaggio una decisione del genere, però davvero, certe stronze frigide tutte ufficio e veleno, dovrebbero leggerlo e capirlo.

personalmente l'ho trovato un bel romanzo, con dei personaggi adorabili, sopratutto la protagonista che è la precisa icona del femminismo come lo vedo io. niente se non la possibilità di scegliere e di essere felice, essendo la donna che si vuole essere, e non quella che gli altri desiderano. mi sarebbe piaciuto sapere di più, leggere un seguito, ma forse i love shopping mi ha abituata male. beh, l'unica cosa da dire è leggetelo!

giovedì 10 gennaio 2013

davvero 2 - troppi cambiamenti

il peggio che possa capitare a noi cresciute a pane e shoujo manga è che ci immaginiamo che le persone siano come siamo abituate a vederle nei fumetti che leggiamo. tutti hanno senso di esistere e persino i più stronzi e cattivi hanno un motivo per esserlo e magari poi si redimono.
se ho avuto brutte giornate per ora? sì, ma non è questo il punto.
volevo fare una riflessione su davvero, il cosidetto shoujo manga italiano, del quale è disponibile da qualche giorno il secondo volumetto.
la peculiarità di questo titolo, che poi è la stessa cosa che me lo rende interessante abbastanza da aver deciso di comprare anche il secondo numero (e il terzo non appena uscirà), è la caratterizzazione dei personaggi. persone letteralmente di merda.
il che rende la storia più realistica.
gli amici ti tradiscono, le famiglie sono spesso gruppi male assortiti di gente che non si capisce e gli estranei non hanno voglia alcuna di cambiare il loro status di estranei e peggio ancora di offrirti una tazza di té. il bellone di turno non necessariamente è anche un bravo ragazzo né è pronto a cadere ai piedi della protagonista al primo palpito del suo cuore, la protagonista per quando possa cambiare acconciatura non diventerebbe una stragnocca e le amiche dell'ultimo minuto non sono necessariamente angeli inviati da dio per dare conforto alla povera sfigata e aiutarla a trasformare la sua vita in un sogno.
passando alla storia *attenti agli spoiler* e via!
avevamo lasciato martina in una casa schifosa abitata da un sacco di gente schifosa. l'unica che non avevamo ancora conosciuto era selena, ventitreenne dall'aspetto poco raccomandabile, indubbiamente provocante, ultretettuta, ballerina, cubista, barmaid e un sacco di altre cose. esclusa la prostituzione, sa usare il suo bel corpo in un sacco di modi per fare soldi. selena accoglie martina sotto la sua ala protettiva e cinica, diventando in qualche modo la sua boa in mezzo al mare di merda costituito dai coinquilini stronzi, meschini e indegnamente invidiosi della precedente situazione di martina. e chi non doveva darle della stronzetta viziata?
però adesso fa davvero pena, nella sua stanzetta schifosa, senza amici, senza famiglia, senza attenzioni, senza gentilezza, senza nulla di bello e anzi circondata solo da chi la disprezza per la sua fortunata economica.
i fatti raccontati in questo volumetto sono pochi, è un numero abbastanza denso, dove oltre a selena, l'unico ad avere un po' di scena è riccardo, un bastardo con la necessità di accoppiarsi con qualsiasi cosa non abbia un pene e respiri, che inevitabilmente fa colpo sulla nostra masochista protagonista.
e l'ultima tavola non promette bene.

per il resto, niente da criticare se non qualche disegno un po' incerto qui e lì e i dialoghi a volte davvero troppo banali. sono curiosa di continuare come dopo il primo numero. direi che è un bene, no?

mercoledì 2 gennaio 2013

facciamo un gioco?

oh, mai partecipato a challenge o catene di lettura o cose così. però questa volta ho trovato due giochi che mi sembrano carini e ci voglio provare.


il primo è ideato dal blog atelier dei libri e consiste... beh, nel leggere un pacco di libri, magari arrivare a 100. negli anni passati ci arrivavo e li superavo pure, ultimamente mi sono parecchio rilassata. magari ritorno agli antichi splendori? tanto che c'ho due libri già iniziati e un bel po' da leggere ancora...


il secondo, di storie dentro storie, è un tantinello più impegnativo per la sottoscritta, perché si tratta di leggere almeno 12 classici, uno al mese, entro il prossimo dicembre. magari non sarà proprio uno al mese, ma ci provo uguale.

voi ci volete provare?

j-pop annuncia akagami no shirayukihime

j-pop ha annunciato un manga che aspettavo da un sacco di tempo: akagami no shirayukihime (in francese edito come shirayuki aux cheveux rouges, in inglese, in cui si trova solo in scan, diventa red-haired princess snow white). è un fantasy che *non ho ancora letto* ma che mi ispira un sacco da quando ho visto la prima volta la cover francese.
ve lo dico senza alcun pudore. la prima cosa che mi ha attirato è stata il colore rosso dei capelli di lei. e poi i disegni, che sono davvero carinissimi (e infatti a fine post vi bombardo di immagini).
la trama, per quel poco che si trova in giro, è più o meno questa:
shirayuki è nata con un particolarissimo colore di capelli, il colore delle mele rosse, e una passione per la medicina. il rosso dei suoi capelli, a volte malvisto, a quanto pare fa gola al principe rajin che la vuole come sua concubina. col cavolo, risponde lei, e fugge fino a raggiungere il paese vicino. così, mentre vaga nella foresta, incontra un giovane, zen - tra parentesi mica tanto male il ragazzo! - che la aiuta e le cura le ferite. zen però rischia di venire ucciso da una mela avvelenata che era destinata a shirayuki...
già mi basta questo per farmi morire di curiosità e di voglia di leggerlo, ma ormai rimarrò qui ad aspettare l'edizione italiana, sono certa che j-pop farà un buon lavoro (magari poi nel frattempo fa uscire i nuovi numeri di ciel così riusciamo a leggere come cacchio finisce sta storia...)

e ora beccatevi la gallery, che magari nei prossimi giorni mi faccio venire voglia di scrivere qualcosa di decente.