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mercoledì 30 ottobre 2024

commenti randomici a letture randomiche (89)

sembra proprio che io non possa godermi una settimana di fila senza che si scateni un qualche casino che minaccia di rimettere in discussione la mia vita ancora e ancora.
tutto cambia costantemente e sembra cambiare sempre in peggio, togliendomi ancora più energie e tempo libero, riempiendomi di ansia, rabbia e preoccupazioni varie.
ma, nonostante tutto, sono riuscita a leggere dei libri belli, e ora più che mai scappare dalla realtà rintanandomi dentro a una storia (che non sia la mia!), mi sembra il modo migliore di sopravvivere.
mi sono ritagliata qualche minuto qua e là per raccontarveli un po', si sa mai che magari non piacciano anche a voi.

 la congregazione reale di sua maestà 
bevvero dal calice finché i loro occhi divennero neri, dopodiché lei immerse le dita nella ciotola di tasso e tracciò un pentacolo sulle loro giovani fronti.
e mentre l'orologio del villaggio lontano batteva dolente l'una, cessarono di essere bambine e divennero finalmente streghe.

la congregazione reale di sua maestà è un romanzo d'evasione, sicuramente, che però sa dare bene un'idea di cosa vogliano dire parole come intersezionalità o transfemminismo. nonostante la storia che racconta sia appassionante e coinvolgente - e nonostante le tematiche di cui sopra sono il tipo di cose che adoro trovare in un libro - la prima volta che ho provato a leggerlo mi è toccato abbandonarlo. era un periodo così incasinato e brutto e pieno di ansie e cattivi pensieri che non riuscivo a immergermi completamente delle vicende di niamh, leonie, helena, elle e ciara, e di certo loro non si meritavano un'attenzione superficiale.
mi ha aspettata pazientemente per quasi quattro mesi e poi mi ha rapita completamente, trascinandomi in un'inghilterra alternativa in cui, dai tempi di anna bolena, esiste una congregazione di streghe che protegge il regno e lə suə abitanti, una congregazione che non deve più preoccuparsi dei cacciatori di streghe, di sante inquisizioni e fedeli troppo devotə, ma che non può abbassare la guardia davanti a divisioni interne, scismi e frammentazioni interne varie.

adesso però, la guerra è finita. quel conflitto che aveva distrutto tante vite - quelle di chi non era sopravvissutə, certo, ma anche quelle di chi era rimastə a contemplare le assenze - si era finalmente spento e la crsm sembrava essere entrata in un lungo periodo di pace e prosperità, nonostante alcune streghe avessero preferito fondare gruppi autonomi legati ai movimenti per i diritti civili e sociali di categorie marginalizzate, come la diaspora di leonie, che raccoglie streghe, e stregoni!, bipoc stanche del reiterarsi, anche all'interno della crsm, degli stessi meccanismi di prevaricazione e privilegio delle streghe bianche.
la pace e una sorta di equilibrio traballante tra la crsm e le congregazioni minori e più recenti, però, vengono facilmente messi in discussione da un evento inaspettato, per quanto annunciato dalle profezie già annunciate dalle oracole: un ragazzo - un maschio! - dotato di un potere magico così straordinario e potente da minacciare non solo la crsm ma le sorti dell'umanità tutta.
per quanto gli stregoni esistano, nessun uomo prima di adesso aveva avuto un potere simili, solo le streghe (femmine) erano dotate di simili capacità. per helena, gransacerdotessa della crsm e profondamente legata alla tradizionale divisione tra streghe e stregoni (che hanno una loro confraternita legata alla crsm ma autonoma), l'esistenza di una creatura del genere rappresenta una minaccia assoluta, un errore della natura, un abominio che minaccia la congregazione e ogni singola strega esistente sul pianeta.

se durante la guerra il vecchio gruppo si era sciolto, la nuova minaccia - una creatura che non dovrebbe esistere e che potrebbe liberare il leviatano, uno dei demoni più potenti e pericolosi degli inferi - in qualche modo le riavvicina tutte, facendo il cerchio intorno a helena.
ma theo, questo è il nome del ragazzo, non suscita lo stesso terrore in tutte loro e, anzi, niamh decide di prenderlo in custodia. capito che lui è semplicemente spaventato da un potere che non sa gestire e dalla totale mancanza di informazioni sulla sua stessa natura, niamh decide di diventare la sua maestra, aiutandolo a comprendersi al meglio e a superare i traumi di un'infanzia fatta di rifiuti e abbandoni. ovviamente, questa decisione genera una tensione ancora maggiore tra niamh - che da dopo la guerra si era ritirata dalla crsm - e helena, che esplode nel momento in cui theo rivela di essere in realtà una ragazza. da qui, oltre che intessere una vicenda dai ritmi serratissimi e avvincenti, juno dawson ci regala un'enorme lezione di transfemminismo, dando alla "cattiva" della storia caratteristiche che nascondono - neppure troppo! - il riferimento a una delle peggiori terf della letteratura inglese contemporanea (sì, proprio lei, non vi aspettate che scriva il suo nome perché non credo che si meriti nulla se non l'oblio).

al di là della trama, che vi lascio scoprire autonomamente perché è troppo appassionante e ben strutturata per meritarsi degli spoiler, dawson incarna nelle sue personagge alcuni archetipi femminili moderni attraverso cui raccontare, nel bene e nel male, la realtà quotidiana delle donne di oggi: leonie, fiera del suo essere nera e lesbica; elle, moglie e madre che preferisce distogliere lo sguardo da certe fastidiose verità pur di mantenere inalterata la sua felicità - costruita ad arte - domestica; niamh, che fatica a lasciarsi il passato alle spalle e a ricostruirsi un presente libero dai suoi fantasmi e traumi e, infine, helena, ancorata a delle convinzioni che la rendono cieca e insensibile a qualsiasi cosa che non rientri nei suoi rigidi e infrangibili schemi mentali.

quello che mi è piaciuto di più di questo libro è proprio il modo in cui dawson mostra - senza perdersi in pipponi - quanto siano inseparabili la sfera intima e personale e quella politica e quanto le scelte di chi è al potere, soprattutto se alimentate da un'incapacità di provare a conoscere, comprendere e accettare l'esistenza di qualcosa di diverso da sé, possano portare a disastri catastrofici.

quello che invece mi è piaciuto molto meno è che il finale chiede a gran voce di continuare la lettura del secondo volume della trilogia - the shadow cabinet, a cui poi seguirà il prossimo anno la pubblicazione di human rites, mentre in inglese è già disponibile lo spin off/prequel queen b - che però non è ancora stato annunciato. speriamo che mondadori sappia porre rimedio (magari portandoci tutti gli altri titoli della serie) entro il prossimo anno!

 la migrazione annuale delle nuvole 
non ce l'ho con dio. ma la gente deve essersi infuriata, a quei tempi. no? a vedere tutto quello che amava e che le era caro, tutto quello che trovava bello e buono andarle in pezzi davanti agli occhi; anche se metà o più di quegli eventi era diretta conseguenza dei loro comportamenti, si saranno chiesti perché un dio avesse fatto accadere il resto, perché non l'avesse fermato e fosse rimasto a guardare in silenzio.

credo che ornai sia diventato praticamente impossibile immaginare e scrivere del nostro futuro senza tenere in conto il cambiamento climatico e i disastri ambientali che stiamo provocando sul nostro pianeta. come possiamo immaginare quello che saremo tra una manciata di decenni senza provare a indovinare le conseguenze di quello che oggi stesso è sotto ai nostri occhi?
la migrazione annuale delle nuvole è ambientato in un futuro in cui il cambiamento climatico ha già distrutto non soltanto gli ambienti, ma anche le culture, per come le conosciamo.
niente più industria, sapere tecnologico praticamente perduto, cibo scarso e difficile da coltivare. a questa situazione drammatica - che riprende perfettamente le fila del genere, da la peste scarlatta, passando per la parabola del seminatore e la strada - si aggiunge il cad, un fungo parassita che invade corpi e menti, controllando le azioni e i pensieri dellə suə ospiti.

reid è una ragazza infestata dal cad, proprio come sua madre. vive in un piccolo villaggio in cui ogni energia è fondamentale a provvedere al sostentamento collettivo, un luogo in cui vecchi laboratori ormai inutilizzabili sono diventati rifugi per decine di persone.
il giorno che riceve la lettera di ammissione all'università, in uno degli ultimi avamposti in cui si è riusciti a conservare la civiltà pre-catastrofe - oasi in un deserto di disperazione, create durante la fine dalla parte più ricca della popolazione che quella catastrofe l'aveva causata - per reid si profila la scelta più difficile della sua vita: partire verso l'ignoto, verso un luogo che potrebbe anche essere solo una leggenda, una trappola, abbandonare sua madre all'inevitabile atroce destino voluto dal cad e, insieme a lei, tutto il suo villaggio, solo per seguire il proprio desiderio; o rimanere lì, rinunciando a tutto ma assumendosi ogni responsabilità come membro della comunità?

davanti alla prospettiva della partenza, il rapporto con sua madre si complica e si fa teso, ed è questo il tema centrale del libro, che premee mohamed sa far emergere molto bene e sa raccontare in modo credibile e attento.
la notizia dell'ammissione di reid rompe la diga che da anni teneva a freno i sensi di colpa, da un lato, e le accuse, dall'altro legate al cad: il fungo viene trasmesso di generazione in generazione, ed è stata la madre di reid - che a sua volta l'aveva ereditato da sua madre - ad averlo passato alla figlia, condannandola a non essere pienamente padrona della propria esistenza e delle proprie scelte. per sopravvivere, il fungo protegge lə suə ospite, prendendo decisioni in sua vece al fine di evitare situazioni di pericolo e per continuare a riprodursi, passando di corpo in corpo, senziente abbastanza da voler, probabilmente, colonizzare l'intera umanità.
il legame profondissimo tra le due donne è fatto d'amore, certo, ma non solo. il loro è un rapporto disfunzionale in cui i confini tra il ruolo di madre e quello di figlia si mescolano e si confondono, portando l'una a interpretare quello dell'altra e viceversa.

è per questo che reid, tra restare e partire, sceglie una terza strada: partecipare di nascosto a una pericolosa missione di caccia per garantire - se riuscirà ad avere una buona parte di bottino - a sua madre abbastanza cibo da poter avere delle scorte e poter fare degli scambi, per ripagare la perdita della sua forza lavoro.
ma come fare a partecipare a quello che potrebbe essere un atto suicida con un ospite che manovra il tuo corpo e la tua mente, chiedendoti di fare qualsiasi cosa per non uccidere entrambi?

nonostante l'ambientazione già sfruttatissima e il ruolo non abbastanza centrale dato al cad nella storia, questo romanzo mi è piaciuto moltissimo soprattutto per come mette in scena le dinamiche familiari di reid, il suo rapporto con sua mamma e con il resto della comunità. e se per tutto il tempo sembra di leggere una lunga premessa, è perché la migrazione annuale delle nuvole è solo il primo capitolo di una serie, cosa che giustifica il suo finale così aperto e sospeso. aspetto con ansia il resto della storia!

 cosa si prova 
«sono stata talmente e incredibilmente fortuna che mi sembra quasi troppo per una persona sola. adesso aspetto che arrivi la sfortuna!»

sono tornata a leggere sophie kinsella dopo anni perché venire a sapere della sua malattia mi ha davvero colpita e volevo, in qualche modo, tornare a sentirla vicina. i suoi libri, soprattutto la serie di i love shopping (praticamente l'unico modo in cui sono riuscita ad appassionarmi un minimo alla moda, quel tanto che serve da imparare almeno il nome di qualche brand), anche se non ne leggevo uno da un bel po', mi hanno sempre divertita moltissimo. erano la migliore distrazione nei momenti più difficili e stressanti e in qualche modo mi ero affezionata a becky e quindi, di riflesso, alla sua creatrice.

cosa si prova racconta la storia di eve, una scrittrice che trova l'idea geniale per il suo prossimo romanzo proprio quando, in difficoltà e senza idee, decide di fare una passeggiata e si ritrova davanti a un meraviglioso abito di paillette che la guarda tentatore da una vetrina.
non dovrebbe comprare quel vestito, non dovrebbe spendere quei soldi così d'impulso, non ha un'occasione per indossarlo e non dovrebbe neppure essere in giro a fare shopping, eppure non riesce a resistere. mentre la commessa avvolge l'abito sbrilluccicante, eve butta giù due appunti: scriverà di una ragazza dalle mani bucate che non riesce a resistere davanti a una vetrina troppo invitante.
il suo libro avrà un successo stratosferico e il vestito di paillettes sarà quello che indosserà sul redcarpet alla presentazione del film ispirato al suo romanzo. da quel momento lì, eve diventa una scrittrice di successo straordinario, una fortuna che si aggiunge a quella di avere una famiglia numerosa e piena d'amore. romanzo dopo romanzo, successo dopo successo, la vita di eve sembra essere un sogno, almeno fin quando non si risveglia intontita in ospedale e scopre di essere stata operata al cervello: le è stata rimossa una grossa massa tumorale e il suo futuro è più che mai incerto.

tra fisioterapia, perdita di memoria e messaggi di supporto, eve si barcamena tra momenti di ottimista fiducia nel futuro e altri di totale sconforto, mentre prova a riprendere il controllo del suo corpo e della sua mente. cosa si prova è strutturato in capitoletti brevi, istantanee di vita familiare raccontate con leggerezza e persino umorismo in cui la malattia è presente accanto alla gioia di vivere.

ovviamente, la storia di eve è quella di sophie kinsella, la storia della sua malattia e del modo in cui la sta affrontando. non una battaglia o una guerra - espressione che trovo veramente odiosa e offensiva nei confronti di chi vive situazioni del genere - ma un'imprevedibile sfortuna che da un lato spaventa, dall'altro rende ogni momento felice meravigliosamente luminoso, unico e felice.
non è facile parlare così di un cancro, soprattutto se è un cancro che vive dentro al proprio corpo, ma kinsella c'è riuscita con estrema grazia ed eleganza.
e, anche se non lo sa, leggere questo libro è un po' un modo per avvicinarsi a lei e dirle sì, ci sono. grazie per le risate e i bei momenti passati in compagnia dei tuoi romanzi, non vedo l'ora di leggerne ancora e ancora e ancora.


sabato 29 luglio 2017

i love shopping a las vegas

(questo post giace come bozza da settimane e io me ne sono accorta solo adesso!)
ho approfittato di una desolante giornata di febbre e mal di testa di qualche tempo fa per leggere l'ultimo capitolo (per ora si spera!) della saga di becky brandon, nata bloomwood, i love shopping a las vegas, uscito ormai da un bel po', ma di cui ho aspettato l'edizione economica prima di decidermi a comprarlo. poi mi sono accorta che non ho mai scritto nemmeno mezza riga qui su i love shopping a hollywood, il capitolo precedente, in cui, subito dopo new york, becky, luke e minnie - la loro adorabile e capricciosissima bambina - si trasferiscono nella città del cinema per eccellenza grazie alla nuova cliente di luke, sage seymour, l'attrice più famosa e chiacchierata del momento.
inutile dire che becky si caccerà nei guai per l'ennesima volta, con il suo sogno di diventare la stilista delle star, perdendo completamente la testa e quasi diventando un'altra persona, arrivando addirittura a iscriversi a un esclusivissimo centro benessere pieno di gente famosa in cui curare - tra le altre - la dipendenza da shopping.
a loro uniscono presto non solo i genitori di becky, ma anche suze e tarkie, un po' in crisi e desiderosi di risolvere i loro problemi con una vacanza.
inutile riportare qui tutta la trama, ma questo libro - il settimo della serie - aveva un finale tremendo: cioè, non finiva! ci lasciava in preda al panico con becky e tutta la banda pronti a partire all'inseguimento di graham - il papà di becky - e tarquin, spariti per chissà quali misteriosi motivi...

e così il nuovo libro si apre con la più stramba delle squadre di ricerca - becky, luke, minnie, la mamma di becky e la sua vicina janet, suze e l'insopportabile alicia, la-stronza-dalle-gambe-lunghe - nella sua seconda parte del viaggio americano, su un'improbabile roulotte tra scenette comiche e momenti più seri, forse anche troppo considerando quello a cui la kinsella ci aveva abituate, alla ricerca dei due mariti dispersi e sopratutto della verità che si cela nel passato di graham e dei suoi amici...


questo romanzo non è piaciuto a tutti i fan di i love shopping, sopratutto a chi si aspettava ancora e ancora i soliti casini tra spese pazze, carte di credito in rosso e figure da due soldi, tutto quello che insomma ci faceva tanto ridere nei primi episodi della serie.
invece io ho apprezzato proprio le differenze tra questo e i primi romanzi di becky, per un motivo fondamentale: da quando faceva la giornalista finanziaria a oggi becky è cresciuta, ne ha passate tante, ha trovato un fidanzato, si è sposata, è diventata mamma, ha più o meno imparato dai suoi errori e si è resa conto - forse inconsciamente - che ci sono cose più importanti persino dei saldi.
becky è cresciuta e cresciamo anche noi che seguiamo le sue storie e, magari non a tutti ma a me sì, ha fatto piacere vederla prendere coscienza di quello che ha e che la rende una donna davvero fortunata, quel qualcosa che va oltre la carriera di successo (che poi, nonostante i suoi mille fallimenti, becky è una lavoratrice eccezionale, ha un talento incredibile nel contagiare il suo entusiasmo ai clienti, in qualsiasi settore lavori, e qualsiasi altra cosa le capiterà di fare in futuro - perché credo proprio che ci saranno ancora altri episodi di i love shopping - sarà un successo come sempre, almeno fino a prima dell'inevitabile disastro): una famiglia unita e sempre presente, una famiglia un po' allargata in cui c'è spazio pure per gli amici di sempre e in cui ognuno è lì pronto ad aiutare gli altri, pronto ad andare dall'altra parte dell'oceano senza pensarci due volte o di mettere da parte l'orgoglio e saper ricominciare da capo.
sarà pure stucchevole, ma non è da sottovalutare. e forse in questo romanzo il momento più importante, tra le scene più propriamente d'azione e i tanti siparietti comici che la famiglia bloomwood sa riservare, è proprio quello in cui questo processo di crescita si fa più chiaro ed esplicito, un momento quasi drammatico, ma che la kinsella ha saputo rendere benissimo.

becky cresce, ma in realtà non cambia mai, rimane la solita shopping addicted entusiasta della vita e pronta a godersela fino in fondo, e io non vedo l'ora di tornare a leggere le sue avventure!

mercoledì 25 gennaio 2017

commenti randomici a letture randomiche (28)

ormai il sottotitolo di questa non-rubrica dovrebbe essere: roba di cui non riesco a scrivere un papiro ma di cui voglio parlarvi lo stesso (ma sopratutto voglio mettere un po' d'ordine sulla scrivania che la pila delle cose da recensire è vergognosa). però mi sembra veramente troppo lungo, quindi lasciamo perdere.

continuano nel terzo volume di amami lo stesso le improbabili disavventure di michiko che adesso si ritrova con due lavori e... due uomini che le causano un po' di batticuore. il primo lo conosciamo già ed è il suo ex-capo. diciamocela tutta, sarebbe praticamente l'uomo perfetto se solo non fosse innamorato di un'altra, perché è innamorato della non-più-misteriosa haruko, giusto?
d'altro canto lei è veramente una donna bella e affascinante, non certo come michiro che ha una collezione di mutandoni antisesso in perfetto stile bridget jones e mangia bistecche senza alcuna grazia.
gelosa, arrabbiata e ormai quasi rassegnata a non conoscere mai le gioie del vero amore, michiko conosce nel suo nuovo ufficio mogami, un ragazzo così perfetto che sembra uscito da un romanzo: bello, giovane, con un lavoro, generoso, romantico, educato, carino e sopratutto interessato a lei, e in modo molto serio!
praticamente, sembra essere avvenuto il miracolo, la felicità tanto rincorsa sembra essere arrivata, un futuro radioso e pieno di gioia sembra brillare davanti agli occhi di michiro... ma davvero vuole togliersi dalla mente kurosawa? e davvero è innamorata è innamorata di mogami?
basta davvero un bel ragazzo che ti fa la corte in modo galante per essere felice?
per fortuna non bisognerà aspettare tanto per scoprirlo, anche perché questo manga, che sembrava una mezza scemenza dalle premesse, si rivela di volumetto in volumetto sempre più coinvolgente!

ho finalmente divorato dov'è finita audrey?, che mia mamma mi aveva regalato per il compleanno. e mi è piaciuto veramente tantissimo, non so se serve dirlo, perché si sa che io adoro sophie kinsella. in questo romanzo la protagonista è parecchio più giovane delle solite protagoniste dei racconti della kinsella e la tematica è un po' più seria di quelle a cui ci ha abituate con i love shopping, eppure è sempre la solita, adorabile, divertentissima e mai banale sophie kinsella.
audrey è una ragazzina di quattordici anni, ha una famiglia un po' strampalata in cui tra la mamma dipendente dagli articoli del daily mail, il papà perennemente perso nei suoi pensieri, frank, il fratello maggiore, videogiocatore accanito - e per questo in perenne lotta con la mamma - e felix, il fratellino più piccolo, che... beh, ha quattro anni e tanto basta, e le è successo qualcosa che l'ha fatta stare male a lungo. ancora adesso indossa continuamente gli occhiali neri, non esce da casa e la sola idea di parlare con qualcuno che non faccia parte della sua famiglia la fa stare male.
almeno fino a che linus, un amico - decisamente molto carino - di frank, non comincia a parlare con lei, a farla riabituare pian piano alla presenza e all'affetto degli altri, fino a che...
dov'è finita audrey è un romanzo che racconta in modo divertente, allegro e spensierato, ma comunque intelligente la tragedia del bullismo, della difficoltà dei ragazzini - e delle loro famiglie - a ricominciare a vivere in modo normale e sereno, a superare i traumi e ricominciare a ritrovare sé stessi.
fin da quando è stato pubblicato in italia - da qualche annetto ormai - lo tenevo d'occhio, perché so che posso fidarmi ciecamente di sophie kinsella, ma nonostante le aspettative già alte la lettura mi ha piacevolmente sorpresa.
straconsigliatissimo!

meno convincente invece se una notte d'inverno un narratore, un fumetto che - perfettamente in linea con il pensiero di italo calvino - per raccontare la vita dello scrittore, ci conduce in un viaggio tra le sue opere. l'idea di partenza è ottima e, unita al fatto che si trattava di italo calvino, è stata il motivo per cui ho deciso di acquistarlo.
molto meno ottima è la resa dell'idea.
in buona sostanza, se una notte d'inverno un narratore riprende la struttura di se una notte d'inverno un viaggiatore, raccontandoci di un lettore e una lettrice che, provando a leggere la biografia di calvino, si ritrovano, esattamente come accade nel libro, a leggere stralci di altre storie, che però in questo caso sono appunto alcune tra le opere più note di italo calvino.
oltre a perdersi la geniale intuizione di se una notte d'inverno un viaggiatore, tutto scritto in seconda persona, perché ovviamente qui lettore e lettrice sono due personaggi della storia, li vediamo agire nelle vignette, pagina dopo pagina, e non noi che leggiamo, non c'è nulla che riesca a creare una qualche sorta di valore aggiunto alle opere che cita.
cosa non facile, certo, visto che si tratta di capolavori assoluti, ma se proprio vuoi cimentarti con un autore di questo tipo è ovvio che poi ci si aspetti un risultato di un certo tipo.
anche i disegni li ho trovati poco piacevoli, in alcuni casi - come nella citazione a i sentieri dei nidi di ragno - persino sgradevoli (o, per essere più spietatamente sincera, brutti).

insomma, ero davvero gasatissima all'idea di leggere un fumetto su calvino e mi sono ritrovata con un prodotto non all'altezza né delle aspettative e meno che mai delle opere che cita, troppo pedissequo nel rifarsi ai romanzi e ai racconti di calvino, senza aggiungere nulla, senza reinterpretarli in alcun modo - se non con il cambio del mezzo, da prosa a fumetto - tanto da risultare noioso e, per me che ho sempre adorato calvino, quasi fastidioso.

peccato, una gran bella occasione totalmente sprecata.

alla fine mi sono consolata con il terzo volume di ms. marvel - cotta, che è bellissimo, esattamente come i primi due. le storie raccolte in questo cartonato sono tre: nella prima, loki innamorato, la nostra kamala incontrerà niente poco di meno che il più cazzeggione tra gli dei di asgard: loki, mandato sulla terra nella speranza che la smetta di combinare disastri, riesce a rendere un disastro la festa di san valentino del liceo, alla quale kamala non aveva il permesso di partecipare ma... nessuno ha detto che ms. marvel non avrebbe potuto, giusto?
il secondo racconto, cotta, è il più serio tra i tre: incontriamo, insieme a kamala, che è costretta dai suoi, kamran, anche lui di origini pakistane, anche lui nerd e appassionato di videogiochi.
oltre che parecchio carino, è un tipo intelligente, con cui è piacevole parlare.
ed ha un sacco di cose in comune con kamala.
sembra perfetto, vero?
a kamala toccherà riflettere su parecchie cose: l'amore innanzitutto, certo, ma anche, ancora una volta, i suoi poteri - da una parte - e la sua famiglia con tutte le sue regole e le sue aspettative - dall'altra. e poi le delusioni, i tradimenti, la consapevolezza di aver sbagliato, quelle cose che ti colpiscono quando sei una supereroina ma sopratutto quelle che ti tocca sopportare come qualsiasi altra adolescente del mondo. quelle, e la consapevolezza che però non sei sola ad affrontarle.
la solita meravigliosa capacità di questa serie di rendere un fumetto supereroistico qualcosa di più.
l'ultima storia, l'animator, fa in realtà parte della serie s.h.i.e.l.d. - e il non conoscere tutto il resto mi ha reso la lettura un pelino più complicata - ma la protagonista indiscussa è sempre ms marvel, con i suoi incredibili poteri. una storia divertente anche se velocissima e forse inizialmente un po' confusionaria.
ah, sì: bellissimi i disegni di tutte e tre le storie. ma proprio belli belli. e io che pensavo di non apprezzare lo stile americano-da-fumetti-di-supereroi.
ci sono anche delle pin up niente male, tra cui una di noelle stevenson (l'autrice di nimona e lumberjanes) e una di pascal campion (seguite la sua pagina, ne vale la pena!)

lunedì 2 settembre 2013

fermate gli sposi!

nell'ultimo romanzo sophie kinsella si è superata, regalandoci una commedia brillante e divertentissima: fermate gli sposi! è un romanzo che ha saputo perfettamente ripagare l'attesa lunga tutta l'estate.

*attenzione agli spoiler!*
lottie sta per ricevere LA domanda da richard, il suo perfetto fidanzato con il quale sta insieme da più di tre anni. adesso finalmente lui l'ha invitata a pranzare in un bel ristorante, anticipando che dovrà farle una domandona! si può fraintendere con una premessa del genere? a quanto pare sì, e i due, in una scena tragicomica da oscar, si ritrovano a lasciarsi.
adesso lottie è una trentatreenne disperata, senza più fidanzato perfetto, senza anello al dito, senza nulla di nulla. come le altre volte con i suoi ex, alla parola matrimonio, la relazione finisce e lei si lancia, come ci viene raccontato dall'altra protagonista del romanzo, sua sorella fliss, in qualche progetto folle e potenzialmente pericoloso.
ma questa volta il destino ha in serbo una sorpresa per lei, prima ancora che lottie possa prendere l'aereo per raggiungere l'ormai ex-fidanzato che nel frattempo si è recato a san francisco per lavoro a fargli una plateale dichiarazione d'amore. la sua vecchia fiamma dell'adolescenza, il ragazzo con cui stava quando aveva diciotto anni e che aveva conosciuto in una pensione a ikonos, durante una vacanza in grecia, ritorna, più bello e affascinante di prima, più innamorato di prima e incredibilmente desideroso di sposarsi e avere una nidiata di figli. e vuole che sia lei la moglie/mamma, lei, la donna che ha amato per tutti i lunghi quindici anni in cui non si sono neanche sentiti!
può esserci qualcosa di più romantico? lottie è al settimo cielo, ma questa volta decide di cambiare le regole del gioco: prima ci si sposa e poi si fa sesso. niente di niente fino alla prima notte di nozze, toccherà aspettare a entrambi fino alla luna di miele, rigorosamente a ikonos, dove il loro amore è sbocciato.
ma l'impazienza è troppa e così decidono di sposarsi praticamente subito! dal canto suo fliss, abituata alle follie post separazione della sorella, questa volta decide di non rimanere a guardare: lottie è impazzita a sposare un uomo del quale non sa praticamente nulla e a decidere di farci addirittura dei figli, e lei lo sa bene incasinata com'è fino al collo con il divorzio da quella feccia del suo ex marito daniel e i problemi di affidamento del figlioletto di sette anni noah. non permetterà alla sorella di rovinarsi la vita solo per la voglia di vendicarsi di richard e del matrimonio che non ha avuto.
ma grazie al suo lavoro, gestisce un'agenzia molto influente che recensisce i migliori alberghi in tutto il mondo, fliss riesce a sabotare la luna di miele dei due sposini: se non fanno sesso il matrimonio si potrà annullare, e nel frattempo che l'albergatore crea casini incredibili a lottie e ben, lei avrà modo di arrivare a ikonos e di riportare la sorella a ragionare in modo lucido e sensato.
ma le cose non sono poi così semplici, e se gli incidenti che capitano a lottie e ben sono una delle cose più assurde, divertenti e incredibili che possano capitare a una coppia in luna di miele, neanche a fliss le cose vanno poi più di tanto lisce, tra i sentimenti di amore/odio per lorcan - amico di ben anche lui interessato a fermare i due sposini folli, l'atteggiamento da mitomane del figlio e per giunta un dirottamento aereo! senza contare la ricomparsa di richard, pentito di non aver chiesto a lottie di sposarlo quando avrebbe potuto farlo e adesso intenzionatissimo a riprendersi la sua donna. o almeno a provarci!
insomma, ne succedono davvero di tutti i colori, ma in fin dei conti basta poco a lottie per capire in cosa si è cacciata. e per rendersi conto di quale sia il suo vero amore, che le scenate romantiche e passionali da romanzetto rosa sono nulla in confronto a un rapporto di lunga durata, un affetto consolidato e la conoscenza totale della persona con cui si condivide la propria vita. ma non è affatto facile resistere alla passione... e il finale sarà davvero una sorpresa!
*fine spoiler*

personalmente ho adorato questo romanzo dalla prima all'ultima pagina, ho adorato lottie e la sua follia, ho adorato fliss e mi è piaciuto da morire richard, il vero principe azzurro della storia. è una commedia da ridere dalla prima all'ultima pagina, che fa riflettere sulla vera natura dell'amore senza autocompiacersi nel perbenismo e nel moralismo. il tutto raccontato con il solito humor che rende i libri di sophie kinsella qualcosa di più di semplici storie d'amore.
sono davvero entusiasta di questa lettura e la straconsiglio a tutti, che sia il primo libro che leggete di quest'autrice o che li abbiate già divorati tutti, che vi piaccia o meno il genere chick lit, non perdetevelo!

giovedì 18 aprile 2013

una ragazza da sposare

cosa può rovinare un matrimonio perfetto, con un fidanzato perfetto, un'organizzazione perfetta, una promessa sposa perfetta eccetera eccetera?
nulla.
tranne il fatto che la promessa sposa... è già sposata!


ebbene sì. dieci anni prima del suo matrimonio vero, milly si è sposata con allan, ma non per amore o interesse, semplicemente perché lui potesse avere la cittadinanza e rimanere al fianco di rupert, il suo vero amore. milly poteva mai rifiutare un favore del genere a due amici che si amavano così tanto?
ma per dieci anni questa storia è rimasta sepolta nella sua memoria, nessuno ne è mai venuto a conoscenza a esclusione di un ragazzo che quel giorno l'ha fotografata appena uscita dalla chiesa, nel suo abito raffazzonato e preso in prestito e con il sorriso smagliante di chi di un matrimonio si gode solo il bell'effetto della cerimonia senza pensare a tutto il resto.
e indovinate chi è che alloggia nel bed and breakfast gestito dalla madre di molly, il fotografo scelto per immortalare l'imminente matrimonio?

sophie kinsella, o meglio madeleine wickham, non rinuncia neanche questa volta ai temi che le sono tanto cari: gli inevitabili dubbi prima del matrimonio, le relazioni amorose e familiari ma sopratutto la sincerità verso se stessi e gli altri, il sapersi o meno accettare per quello che si è e le maschere che si mostrano a fidanzati, parenti e amici per difendere la propria interiorità.
maschere che prima o poi cadono, e così un perfetto marito e fedele credente rivela il suo passato amore per un altro uomo, una perfetta madrina e amica si scopre essere una traditrice, il cattivo di turno non è affatto cattivo, la donna in carriera che disdegna gli uomini ha in realtà una relazione segreta con la persona meno probabile che si possa immaginare, e la ragazza perfetta, elegante e compassata in realtà vorrebbe rasarsi i capelli, farsi un piercing al naso e smettere di far finta di leggere giornali serie e dedicarsi apertamente alle sue soap preferite.
una ragazza da sposare è il tipico romanzo kinselliano: una commedia leggera con una protagonista che riesce a infilarsi in casini davvero poco plausibili trascinando con se fidanzati, madri, sorelle, amici e tutto il resto, una storia che fa sorridere, trattenere il fiato a volte e che coinvolge sopratutto per come l'autrice riesce, dietro le gesta dell'eroina (!), a farci rispecchiare nelle paranoie della società moderna.
chapeau.

(ps. passate a trovarmi anche qui! ♥)

sabato 13 aprile 2013

la ragazza fantasma, fuffa, notizie e altre amenità.

allora mettiamo che: la vostra migliore amica vi ha tirato un pacco storico e se n'è scappata in qualche strano posto tropicale con qualche biondone muscoloso, il vostro fidanzato vi ha lasciato, vostra sorella è una stronza, il lavoro va di cacca, vostra madre è una paranoica capace di far venire le crisi di panico già dopo due frasi a chiunque e vostro padre vi compatisce evidentemente. già non è una bella cosa così. ma se poi al funerale della vostra sconosciuta prozia che non ve ne poteva fregare di meno vi ritrovate davanti un fantasma isterico di una ragazza ventenne che è incavolata nera perché non trova la sua collana. e la ragazza viene dritta dritta dagli anni venti. e potete vederla e sentirla solo voi.


dico, non è che sia proprio una situazione invidiabile. eppure è quella che si ritrova a vivere lara, la ventisettenne sfigatissima protagonista di questo romanzo dell'amatissima kinsella, la ragazza fantasma. come in ogni suo titolo, anche qui le tinte rosa si mischiano a quelle gialle e l'amore lascia il posto a misteri e segreti: cosa nasconde la collana della prozia sadie? come mai suo nipote è così tanto interessato ad averla? e perché lei non riesce neanche a staccarsi da questa terra senza la sua collana?

devo dirlo? ok, ma non ditemi che sono banale e prevedibile. il libro è godibilissimo, divertente, appassionante, ben scritto e regala emozioni e occhi incollati alle pagine come solo la kinsella sa fare.
insomma, se ne parlo tanto bene ogni volta ci sarà un motivo, no?

cambiamo discorso.
è da un sacco che non scrivo. ma detto sinceramente ho avuto l'umore abbastanza a terra e la mia voglia di scrivere è stata pari a zero. poi mi sono data una botta di vita, proprio come una padellata in testa, e ho deciso di darmi una smossa, buttare quello che non mi serve (leggi: lo stupido lavoro del call center) e riprendere quello che mi piace, tipo questo, ma sopratutto ho deciso di ricominciare con il blog di unanuvola (ho nuovi progettini in mente...) quindi andate a darci un'occhiata e aiutatemi a mantenerlo vivo, mi tira davvero su di morale!


tornando a roba un po' più in tema, a giugno uscirà - finalmente! - il primo numero di gakuen alice / alice academy per goen. la notizia è che, dopo dieci anni di pubblicazione, il manga sta per concludersi, e se non ho capito male l'ultimo numero sarà il trentesimo.
quindi, scherzetti delle nostre case editrici a parte, dovremmo riuscire a godercelo tutto quanto di fila, senza interruzioni fino alla fine.
e speriamo anche che questa qui non sia la copertina definitiva dell'edizione italiana.

domenica 31 marzo 2013

a che gioco giochiamo?


quest'anno invece del solito stupido uovo di cioccolata che vi fa pure ingrassare e che ha sempre sorprese idiote e deludenti fatevi regalare a che gioco giochiamo?, l'ultimo romanzo edito da mondadori di madeleine wickham alias sophie kinsella.

è l'ultimo (per ora!) ad arrivare nel nostro (mi risparmio aggettivi solo perché è giorno di festa) paese, ma è il romanzo d'esordio dell'autrice, scritto quando la nostra aveva solo ventiquattro anni (così recita il risvoltino, così vi riporto).

a me questa roba dell'esordio mi aveva un po' fatto temere, sono sincera. è cosa nota che quando un autore raggiunge una certa popolarità gli editori pubblicano qualsiasi roba abbia scritto, anche se non ne varrebbe la pena, perché sanno che è il nome a trascinare il lettore.

bene, questa volta non è così.
madeleine wickham con il talento di scrittrice evidentemente c'è nata, perché questo è un bellissimo romanzo, acido e divertente, pieno di personaggi molto ben delineati e difficili da dimenticare, anche se certamente meno amabili delle ragazze che ha creato con il suo pseudonimo.

i change, orgogliosissimi della loro nuova casa di campagna, invitano gli amici di vecchia (e non) data a godersi un weekend da loro e a giocare un torneo di tennis. niente di male in questo, no? ma patrick ha in mente qualcosa in più del torneo e del barbecue e sua moglie caroline lo sa, anche se non ha capito ancora di cosa esattamente si tratta.
gli invitati sono don e la figlia valerie, due idioti insopportabili, annie e stephen, ex vicini dei change, buoni amici dai tempi dell'università dei change ma attualmente con qualche problemino economico, con i loro figli nicole e toby e charles e l'aristocratica e fredda moglie cressidra, con i loro gemelli e baby-sitter al seguito.

già dalle prime occhiate è facilissimo capire chi ha sfondato e chi è destinato a perdere: caroline e patrick sono ormai ricchi, ancora di più lo è charles con il patrimonio di cressidra, mentre annie e stephen si arrabbattano a continuare la loro semplice vita, senza lussi né eccessi.
ma oltre alle partite di tennis ci saranno altre... sfide. tra bugie, allusioni e tradimenti, il vero protagonista della storia è il denaro: a cosa si arriva pur di essere ricchi? in cosa ci si trasforma? e sopratutto, cosa si è disposti a tradire e a perdere pur di godersi una bella casa e dei vestiti e gioielli eleganti? vanità, invidia, opportunismo e un sacco di altre meschinità si trovano proprio sotto il velo della classe dei nuovi arricchiti.

irriverente, ironico, lucido, a che gioco giochiamo? è un romanzo intriso della genialità e della leggerezza a cui la kinsella ci ha abituati. consigliatissimo!

e buona pasqua!

lunedì 25 febbraio 2013

ho il tuo numero

l'ho detto che adoro la kinsella? ma che mi piace proprio un sacco, che sono stata stronza a snobbarla per un sacco di tempo, che sono stata stronza a star dietro a chi questa è roba da oche?

vabbè, lo dico adesso. lasciate perdere chi vi dice 'ste minchiate e buttatevi tranquillamente sui suoi libri, ché ancora uno che sia stato solo un pelino deludente non l'ho trovato.

ho il tuo numero è uno dei romanzi più recenti di sophie kinsella, l'ultimo arrivato nel nostro paese (e si spera che il prossimo arrivi per l'estate! dai dai dai!).
come sempre la kinsella parte da una situazione particolare e poi lascia crescere e muoversi i suoi protagonisti all'interno di questa nuova vita che gli va a creare.

così la nostra poppy si ritrova, da un attimo all'altro, catapultata dentro un incubo: il suo meraviglioso anello di fidanzamento regalatogli da poco dal suo meraviglioso e perfetto fidanzato è sparito mentre lo faceva provare alle sua amiche durante una festa in hotel, non le riesce di trovarlo e per giunta le hanno rubato il cellulare, proprio quello che ha dato come recapito a tutti nel caso in cui trovassero l'anello.
destino vuole che però dentro un cestino dell'immondizia trovi un altro cellulare, attivo e provvisto di numero! è salva! potrà recuperare l'anello, riuscire a mantenersi in contatto con tutti per organizzare il matrimonio e forse i suoi futuri suoceri non la schiferanno ancora più di quanto non facciano adesso.

però il cellulare che ha preso inevitabilmente apparteneva a qualcuno prima di finire buttato. e questo qualcuno era violet, assistente e segretaria di sam roxton, uomo d'affari e dirigente del white globe consulting group (che palle sti nomi, me li devo andare a cercare ogni volta...).
adesso quel cellulare è nelle mani di poppy che non tarderà un attimo ad aiutare lo sconosciuto sam a trattenere un cliente che sta per perdersi per colpa di un ascensore che non funziona, ma in cambio gli chiederà di tenere quel cellulare fino a che non ritrova il suo anello, così da poter essere ancora rintracciabile per l'albergo. sam acconsente a patto che lei gli inoltri mail e sms che arrivano per lui sul telefonino aziendale.

condividere un cellulare è praticamente condividere una vita. poppy ha la possibilità di leggere buona parte delle conversazioni di sam e di entrare a sbirciare dentro la sua stessa esistenza.
è incredibile quanto questi aggeggi siano indispensabili oggi come oggi e sopratutto quanto di noi c'è dentro ognuno di loro. foto, appunti, messaggi, ricordi, contatti. praticamente la nostra vita. beh, scontato sì, ma leggendo la storia mi ha davvero fatto impressione! non vorrei mai che il mio cellulare finisse nelle mani di uno sconosciuto! (anche perché ci tengo sopra la lista delle cose da comprare, è imbarazzante visto quanto è lunga!)
e per lei? non cambia davvero nulla usare il cellulare di uno sconosciuto e sopratutto legarsi così tanto a lui?

la kinsella mi stupisce e mi diverte sempre di più. in questo romanzo c'è tutto: la storia d'amore, il solito umorismo intelligentissimo kinselliano doc, un pizzico di giallo e sopratutto c'è la crescita e la maturazione di una giovane donna che come in tutti i romanzi di questa autrice, ci invita a crescere e pensare e farci venire mille e più dubbi insieme a lei, perché lanciarsi a capofitto in certe situazioni non sempre è una saggia scelta! una donna positiva, buona, generosa, innamorata, forse un po' troppo ingenua. però una di quelle a cui è impossibile non affezionarsi dopo poco!
veramente, vorrei avere come amiche tutte le ragazze dei libri della kinsella, penso che sarei veramente una donna felice!

per me è un otto e mezzo/nove, promossissimo! l'ho adorato, mi aha avvinghiato alle pagine e non mi ha lasciata più fino alla fine. ormai ho capito che i libri della kinsella o li finisci oppure non dormi!

~ xxx ~

ah!
da domani, ogni martedì, per cinque settimane, vi faccio leggere i post che ho scritto sulla mia personalissima visione della vita da blogger.
non aspettatevi rivelazioni miracolose o consigli stratosferici, ho semplicemente riassunto e ordinato quelli che secondo me sono i punti fondamentali per tenere un blog di recensioni (o un blog un po' più in generale).
mi raccomando, voglio leggere i vostri commenti!

venerdì 22 febbraio 2013

sai tenere un segreto?

me lo sono d i v o r a t a ! e l'ho adorato, come ogni altro libro della kinsella letto fino ad adesso. meno male che ho fatto scorta, altrimenti in questi giorni di febbre non avrei saputo che fare sotto le coperte (a parte scrivere a raffica qui, ovvio!)
sophie kinsella non si smentisce e anche dopo aver letto la bellezza di otto suoi romanzi, anche al nono riesce a stupirmi, divertirmi e lasciarmi incollata alle pagine fino alle tre del mattino.
come si fa a non voler bene a una che scrive così?
sai tenere un segreto? è una delle solite commedie kinselliane, con la protagonista che ricorda un po' becky per quel suo brutto vizio di mentire spudoratamente edulcorare un po' la realtà, ma che ci mette pochissimo a diventare un personaggio a tutto tondo, vero e reale, come sempre fa sophie kinsella.
emma ha un lavoro che fa giusto per guadagnare qualcosa in attesa di una promozione, un ragazzo bellissimo della quale non è veramente innamorata e una famiglia che la fa stare tanto male che preferirebbe farsi togliere un dente piuttosto che passare una giornata con loro. tutte cose che non direbbe mai. come per esempio il fatto che mente sul suo peso, che innaffia di aranciata la pianta della sua antipaticissima collega e che una volta ha fatto un sogno erotico sulla sua amica nonché coinquilina lissy.
tutte cose che non direbbe mai. a meno che non si ritrovasse in un aereo in piena turbolenza, con il terrore di volare, la certezza che sta per morire e un perfetto sconosciuto seduto accanto a lei che è l'unica persona con cui parlare in quel momento. e se proprio deve morire così, allora tanto vale liberarsi la coscienza da tutti i suoi segreti.

ma cosa succede se questo perfetto sconosciuto non è un perfetto sconosciuto ma il megacapo della tua azienda? il grande boss in persona, quello a cui hai confessato che il caffè dell'ufficio fa schifo e che quindi prendi delle pause non autorizzate per andare da starbucks e che hai falsificato il tuo curriculum?
per fortuna jack un buon senso dell'umorismo a quanto pare e anche lui nasconde un segreto da difendere a tutti i costi, che conosce solo emma...

non voglio fare spoiler sulla trama, davvero, la kinsella ha intrecciato un romanzo divertentissimo e geniale, ha creato i soliti personaggi indimenticabili e ha saputo tenermi incollata alle pagine fino alla fine, a sperare che tutto andasse come volevo io! e, tra momenti tragicomici, situazioni drammatiche, attimi di sconforto, serate romantiche e notti passionali, lacrime e sorrisi, alla fine andava proprio in quel modo!
geniale commedia degli equivoci, appassionante storia d'amore, utilissima lezione di vita sui rapporti tra uomini e donne: l'amore non è mai guerra né tattica, non si vince mai mostrandosi forti e perfetti ma lasciando scorgere, con sincerità, ogni cosa di sé. anche quelle più imbarazzanti.

dieci e lode!

martedì 29 gennaio 2013

ti ricordi di me?


ormai posso dirmi una fan senza riserve di sophie kinsella.

ho appena chiuso ti ricordi di me? e sono entusiasta e oserei quasi dire soddisfatta della lettura.
un romanzo come sempre ben scritto, con una trama che non falla mai, una protagonista a cui non si può voler bene, una donna forte, determinata eppure con tutte quelle fragilità che la rendono una persona e non un personaggio, una ragazza come tutte. questo mi piace della kinsella, come riesce a rendere vive le sue protagoniste.
una storia originale, per nulla prevedibile e mai, neanche una volta, assurda. e, anche se in misura minore della serie di i love shopping, condita dal solito umorismo intelligente dell'autrice.
nonostante si parta da un prologo abbastanza banale e tranquillo, quello che succede a lexi, è qualcosa di decisamente particolare e insolito.
a conclusione di una pessima serata, la nostra lexi, bruttina, un po' fuori forma, capelli crespi e dentoni orrendi, un lavoro che le rende poco e un ragazzo stronzo, prende uno scivolone epico su dei gradini bagnati di pioggia, cade, batte la testa e perde conoscenza.
si risveglia poi in ospedale e scopre che nulla è come se lo ricordava! adesso ha delle unghie curatissime, capelli morbidi, un paio di taglie in meno, denti perfetti e a quanto pare anche un sacco di soldi e niente poco di meno che un marito. come ha fatto a cambiare la sua vita in questo modo? ieri sera pioveva, non le avevano dato il bonus, doveva andare al funerale di suo padre e il suo ragazzo era stato più stronzo del solito, adesso si sveglia ed è una sorta di moderna cenerentola, con una borsa di vuitton e un aspetto che neanche nel suo sogno migliore.
nulla di questa nuova lexi le ricorda qualcosa, ma poco per volta...

sulla trama non vi anticipo nulla. ma proprio nulla. quello che ho scritto lo trovate sul retro del libro (o magari proprio nelle primissime pagine...) quindi non ci sono spoiler, ma vi assicuro che a me la vicenda ha entusiasmata dalla prima all'ultima pagina!
quasi come un giallo, ho letto il libro con avidità per sapere cosa era successo, per capire quello che cercava di capire lexi.
nelle eroine della kinsella è difficile immedesimarsi, ma è davvero facile cominciare a pensarle come amiche. ci si affeziona a loro, e forse questo è il più grande pregio e la vera forza di questa scrittrice.

alla fine che devo dire? il libro è strapromosso e straconsigliato, a chiunque!

sabato 19 gennaio 2013

clacca is back!

eccomi qui, tornata ieri a palermo dopo un viaggio abbastanza devastante tra aliscafi traballanti e aerei di carta stagnola (alitalia. meglio non fare commenti in merito o non la finisco più), sono riuscita a giungere a casa.
lasciando perdere i sentimentalismi, sono riuscita ad organizzare una specie di natale in ritardo. insomma, ho scartato un sacco di pacchetti e questo è quello che ne è venuto fuori!


visto che questo è un post di assoluta inutilità e voglio giusto gloriarmi della pila delle letture che mi aspettano, vi faccio anche la lista! alé!
  • colazione da tiffany trott (usato)
  • ti ricordi di me? (usato)
  • grida il mio nome (usato e praticamente introvabile)
  • il centravanti è stato assassinato verso sera (scambiato su anobii)
  • dottor niù (scambiato su anobii)
  • earth cape misaki (regalo di posocco! grazie mille!)
  • sai tenere un segreto? (usato)
  • il profumo (usato)
  • la ragazza fantasma (usato)
  • i love mini shopping (ibs)
  • ho il tuo numero (ibs)
  • barba di perle (regalo di renbooks con tanto di autografo e disegno! grazie!)
  • paperino e il canto di natale (regalo di papà ♥)
continuo con le foto... ne ho fatta qualcuna in più giusto per autocompiacimento! in primo luogo, adesso ho tutto quello che è stato pubblicato in italia da sophie kinsella! avevo già preso i primi cinque libri di i love shopping e la regina della casa, ma lo sapevate già, questo è quello che mi mancava:


poi una foto per ringraziare christian posocco che mi ha mandato earth cape misaki che all'inizio poco mi ispirava e poi invece (l'ho letto stamattina!) mi è piaciuto parecchio... avevi ragione pos, grazie mille!
e barba di perle che mi è stato spedito da renbooks, che non vedo l'ora di leggere ma che ho sfogliato e... ha dei disegni stupendi, davvero. grazie mille ragazzi! e poi c'è anche l'autografo di flavia biondi e un disegno. che invidia! anche io voglio essere così brava!



da più tardi cominciano le recensioni di tutto (più o meno...) devo anche parlarvi delle mie ultime letture, che sono state tante tante tante!
devo pure riuscire a trovare un posto per tutta questa roba... vi assicuro che le mie librerie sono un vero casino al momento! mi sono dovuta arrendere completamente all'idea di fare la seconda fila di roba davanti alla prima. è una cosa tristissima ma lo spazio è un vero tiranno! sigh...

ps. visto che uno degli ultimi post riguardava davvero, di paola barbato, ne approfitto per un aggiornamento in merito. starcomics ha comunicato uno slittamento dell'uscita del terzo numero, per il quale dovremo aspettare i primi di febbraio (il sette se non ricordo male) e poi dal quarto numero la serie diventerà bimestrale. il che è la solita porcata che dimostra quanto questa casa editrice abbia a cuore il fumetto italiano (mi ricordo ancora di luna. mi piaceva un sacco e dopo il terzo numero è sparito nel nulla. vergognoso. spero che prima o poi qualcuno lo recuperi, ma qui figuriamoci.) meglio buttarsi sui manga che già tutti li conoscono che fare un po' di pubblicità ai nostri autori, vero? spero solo che si riesca a continuare a leggerlo...

venerdì 11 gennaio 2013

la regina della casa di sophie kinsella

letti i primi cinque libri della serie di i love shopping (che è davvero una serie geniale, divertentissima, ben scritta e che merita molto più di quanto non sembri a prima impressione) e mentre aspetto il sesto che arriverà prima o poi a casa, ho letto un altro romanzo della kinsella extra-saga (ma si può dire?): la regina della casa.
anche se sta mezzo gradino sotto la serie di i love shopping è indiscutibilmente un romanzo allegro, divertente e con una protagonista alla quale non si può voler bene in tipica salsa kinsella solo un po' intiepidita.


*attenzione agli spoiler* samantha sweeting è una ventinovenne in carriera, avvocato di successo e lavora in uno dei più famosi e importanti studi legali di londra. samantha è anche, in un certo senso, l'anti-becky: se la protagonista di i love shopping trascurava il suo lavoro di giornalista e svolgeva il suo ruolo in modo annoiato e superficiale, samantha è una donna che mette il suo lavoro al primo posto, anche a discapito della sua salute, del suo aspetto, della sua vita sociale, familiare e sentimentale. anche troppo, visto che, secondo sua stessa ammissione, non ha un fine settimana libero da quando aveva dodici anni, lavora spesso e volentieri anche la notte, fa l'amore in sei minuti netti ed è assolutamente estranea a qualsiasi cosa non riguardi il suo studio legale.

manco a dirlo, è totalmente incapace di cucinare, pulire, stirare, spolverare, fare il bucato, usare un ferro da stiro o una lavatrice. paga una donna per tenerle la casa in qualche modo pulita e mangia per lo più cibo precotto o va al ristorante.
tutto nella sua vita è esattamente come aveva previsto: ottimi studi, università eccellenti, il posto in uno dei migliori studi legali eccetera, e non per ultimo essere diventata un avvocato di successo ed essere in lizza per il ruolo di socio nello studio. proprio il giorno in cui le è stata accordata la nomina però samantha si è resa conto che ha commesso un errore imperdonabile: per non aver registrato un documento in tempo uno dei clienti più importanti rischia di perdere, o meglio perderà sicuramente, cinquanta milioni di sterline!
un errore banale e superficiale oltre ogni limite eppure gravissimo, presa dal panico samantha fugge dallo studio, prende un treno a caso e si ritrova a scendere in una stazione della campagna inglese, confusa, demoralizzata e vagamente ubriaca (troppo ubriaca!). vaga fino a una casa enorme ed elegantissima per chiedere un bicchiere d'acqua e viene scambiata per... un'aspirante governante!
i padroni di casa, due tizi assurdi, stupidi, pieni di soldi e di cattivo gusto ma in fondo due brave persone, la accolgono e la assumono in seguito a una serie di fraintendimenti, e così samantha si ritrova a doversi improvvisare governante, cuoca, cameriera e tutto il resto.
pensa di confessare tutto e fuggire, ma poi si impone una sfida con se stessa: è stata una brillante legale, ha sempre ottenuto i migliori risultati in tutto, figuriamoci se non è capace di imparare a cucinare e stirare una stupida camicia! oltretutto nathan, il giovane, bello, muscoloso e decisamente affascinante giardiniere è un ottimo motivo per restare.
tra i due fin da subito nasce un interesse reciproco che ci metterà poco a diventare amore. il primo amore di samantha, che fino ad ora si è sempre accontentata di storie superficiali con qualche collega senza alcun coinvolgimento emotivo.
la madre di nathan le insegna, poco alla volta, a cucinare fino a fare di lei una cuoca accettabile, grazie alle straordinarie capacità di apprendimento di samantha (non per nulla ha un quoziente intellettivo altissimo!) e in meno di un mese la sua vita è cambiata, dandole quello che in quasi trent'anni non aveva mai provato: l'amore, una quasi-famiglia di certo più affettuosa della sua, un lavoro nuovo che la soddisfa in modo che non credeva possibile, degli amici, un aspetto più sano e vitale e certamente più bello. una vita diversa di cui finalmente si sente protagonista, da gestire con tempi più tranquilli e rilassati. samantha finalmente si sta riscoprendo una donna, ma di certo non dimentica l'errore che ha fatto e che le è costato la fine della sua vecchia vita.
scoprirà che in effetti non è stata colpa sua e che è stata ingannata per una losca questione di conflitti di interessi e di una macchinazione ordita ai danni dello studio, svelerà l'inganno con l'aiuto del vecchio capo che odiava e si vedrà recapitare le scuse ufficiali e la richiesta di tornare a londra in veste di avvocato.
tra tentennamenti e vari sì potrei ma forse non dovrei eppure... decide inizialmente di tornare alla sua vecchia vita, dopo aver scatenato uno scandalo: famoso e brillante avvocato preferisce pulire gabinetti e preparare biscotti, e poi... beh, la scelta, in un libro della kinsella, era inevitabile. samantha manderà ancora una volta a quel paese londra, il lavoro e lo stress per vivere la sua tranquilla vita insieme a nathan.

le critiche finto-femministe vengono citate dalla stessa kinsella: come osa rinunciare alla carriera per spignattare e spolverare? è un'offesa al femminismo, alla dignità della donna eccetera. perché è ovvio, no? godersi la vita, accudire una casa, dedicarsi al buon cibo, amare ed essere amati, vivere in campagna senza stress... questo è notoriamente antifemminista.
sono certa che molte non approveranno la scelta di samantha e credo che per la kinsella non sia stato facilissimo far prendere a un suo personaggio una decisione del genere, però davvero, certe stronze frigide tutte ufficio e veleno, dovrebbero leggerlo e capirlo.

personalmente l'ho trovato un bel romanzo, con dei personaggi adorabili, sopratutto la protagonista che è la precisa icona del femminismo come lo vedo io. niente se non la possibilità di scegliere e di essere felice, essendo la donna che si vuole essere, e non quella che gli altri desiderano. mi sarebbe piaciuto sapere di più, leggere un seguito, ma forse i love shopping mi ha abituata male. beh, l'unica cosa da dire è leggetelo!

martedì 25 dicembre 2012

i love shopping e i love shopping a new york

finalmente riesco a postare! non mi pare quasi possibile! ok, allora... buon natale! come stanno andando le feste? vi siete fatti portare qualche libro o fumetto da babbo natale?
a me sono arrivati i primi due libri di i love shopping, di sophie kinsella.
me li aveva consigliati anna quando parlavamo di tokyo alice e da allora mi è rimasto il desiderio di leggerli prima possibile. e finalmente ci sono riuscita!
interrompere la lettura di questi romanzi è impossibile, io ho iniziato il primo dopocena e l'ho finito all'alba della mattina dopo. evitate di seguire il mio esempio!
fino ad ora avevo sempre snobbato la kinsella, pensando che si trattava di libretti da nulla. a dire il vero ho sempre snobbato i bestseller in generale, e molto spesso ci prendo, però questa volta devo ammettere di aver sbagliato... la verità è che sono una totale ignorante in materia, quindi lanciatevi pure nei consigli se ci sono altri romanzi di questo genere così carini, perché attualmente non farei che leggere robe del genere!
i love shopping - parlerò nel post dei primi due libri, che sono quelli che ho letto fino ad adesso -  una serie divertente oltre ogni limite, divertente in modo ironico e intelligente, ben scritta e piena zeppa di personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi dopo poche pagine. ovviamente, in cima a tutti, nella mia personalissima classifica di gradimento, c'è becky, la protagonista adorabile e incredibilmente brava nel combinare tutti i casini più assurdi e ingarbugliati.
la nostra eroina, diventata mia patrona protettrice e fonte di ispirazione in meno di una settimana, è una giornalista esperta di finanza di 25 anni, lavora per far fortuna risparmiando, scrivendo articoli che aiutano i lettori a gestire al meglio i loro soldi. articoli che evidentemente lei non legge, perché becky è costantemente in rosso, in debito con banche e negozi, e adora risollevarsi dai pensieri che tutto questo comporta facendo... shopping! vestiti, scarpe, borse, cosmetici, trucchi, accessori di qualsiasi tipo... non c'è negozio che non attiri l'interesse di becky, e non c'è tipologia di acquisto che non meriti di essere fatto.
sulla trama non vi voglio dire nulla, sono romanzi abbastanza vecchi, conosciutissimi e che in ogni ogni caso meritano di essere letti senza rovinarsi per nulla la sorpresa.
quello che io ho trovato dietro a questi best seller è, oltre una storia buffa e divertente, dei personaggi simpaticissimi, delle situazioni incredibili e uno stile ironico che incolla il lettore al libro e non lo lascia fino all'ultimo minuto, è qualcosa che va un bel po' oltre la frivolezza di cui si vuole ammantare. becky è una persona indubbiamente ingenua, sicuramente troppo spensierata e innegabilmente immatura. ma è sopratutto una persona onesta e gentile, incapace di ferire persino chi non le piace, incapace di cattiveria, di opportunismo e di qualsiasi altra schifezza ci si aspetterebbe dalla donna-tipo affamata di soldi per potersi permettere le sue spese folli. becky non è mai stupida, è una donna intelligente e piena di risorse, capace di uscire sempre a testa alta persino dalle situazioni più disastrose. questo è quello che più mi è piaciuto di lei: la sua incredibile capacità di risolvere i problemi e mettere fine ai suoi guai.
alla fine del secondo libro, i love shopping a new york, ho letteralmente amato becky, anche perché invocavo *quella* scelta fin dalla prima pagina del primo libro!
quale scelta? leggetevi i libri che ne vale la pena!