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domenica 31 marzo 2013

a che gioco giochiamo?


quest'anno invece del solito stupido uovo di cioccolata che vi fa pure ingrassare e che ha sempre sorprese idiote e deludenti fatevi regalare a che gioco giochiamo?, l'ultimo romanzo edito da mondadori di madeleine wickham alias sophie kinsella.

è l'ultimo (per ora!) ad arrivare nel nostro (mi risparmio aggettivi solo perché è giorno di festa) paese, ma è il romanzo d'esordio dell'autrice, scritto quando la nostra aveva solo ventiquattro anni (così recita il risvoltino, così vi riporto).

a me questa roba dell'esordio mi aveva un po' fatto temere, sono sincera. è cosa nota che quando un autore raggiunge una certa popolarità gli editori pubblicano qualsiasi roba abbia scritto, anche se non ne varrebbe la pena, perché sanno che è il nome a trascinare il lettore.

bene, questa volta non è così.
madeleine wickham con il talento di scrittrice evidentemente c'è nata, perché questo è un bellissimo romanzo, acido e divertente, pieno di personaggi molto ben delineati e difficili da dimenticare, anche se certamente meno amabili delle ragazze che ha creato con il suo pseudonimo.

i change, orgogliosissimi della loro nuova casa di campagna, invitano gli amici di vecchia (e non) data a godersi un weekend da loro e a giocare un torneo di tennis. niente di male in questo, no? ma patrick ha in mente qualcosa in più del torneo e del barbecue e sua moglie caroline lo sa, anche se non ha capito ancora di cosa esattamente si tratta.
gli invitati sono don e la figlia valerie, due idioti insopportabili, annie e stephen, ex vicini dei change, buoni amici dai tempi dell'università dei change ma attualmente con qualche problemino economico, con i loro figli nicole e toby e charles e l'aristocratica e fredda moglie cressidra, con i loro gemelli e baby-sitter al seguito.

già dalle prime occhiate è facilissimo capire chi ha sfondato e chi è destinato a perdere: caroline e patrick sono ormai ricchi, ancora di più lo è charles con il patrimonio di cressidra, mentre annie e stephen si arrabbattano a continuare la loro semplice vita, senza lussi né eccessi.
ma oltre alle partite di tennis ci saranno altre... sfide. tra bugie, allusioni e tradimenti, il vero protagonista della storia è il denaro: a cosa si arriva pur di essere ricchi? in cosa ci si trasforma? e sopratutto, cosa si è disposti a tradire e a perdere pur di godersi una bella casa e dei vestiti e gioielli eleganti? vanità, invidia, opportunismo e un sacco di altre meschinità si trovano proprio sotto il velo della classe dei nuovi arricchiti.

irriverente, ironico, lucido, a che gioco giochiamo? è un romanzo intriso della genialità e della leggerezza a cui la kinsella ci ha abituati. consigliatissimo!

e buona pasqua!