mercoledì 24 ottobre 2018

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - quinta edizione

sono sicura ormai che morirò senza mettere mai più piede a lucca.

che poi, a dirla tutta, da un lato mi piacerebbe tantissimo andarci, incontrare un sacco di bella gente, comprare tonnellate di fumetti eccetera, dall'altro la vecchiaia mi impone dubbi poco poetici ma fondamentali: come faccio a reggere tutti quei giorni? mi faranno portare in giro un carrellino tipo quello della spesa da vecchietta per tenerci i fumetti che la schiena non mi regge? troverò un posto dove mangiare robe senza glutine e non rischiare di morire avvelenata? eccetera.
per fortuna, i dubbi vengono dissipati da una ineluttabile verità: non ho abbastanza soldi. però se il prossimo  anno qualcuno di voi vuole ospitarmi, mi procuro un carrellino da spesa e arrivo.

ecco il poster personalizzato che ho ottenuto registrandomi al sito della fiera... mi piace tutto questo rosso!

come ogni anno però sul blog, faccio le segnalazioni della tante - troppe - cose belle che verranno presentate a lucca e che io, prima o poi, conto di recuperare. a guardare i post precedenti, ci sono cose che non sono ancora riuscita a comprare dopo anni, ma questo listone è una delle cose che mi piace un sacco fare, quindi... sogniamo!

come sempre, ricordo che questa lista è filtrata dal mio personalissimo gusto e che ovviamente non è una lista esauriente e completa di tutte le novità che saranno presenti in fiera.

(sì, ho volutamente lasciato fuori dalla lista i titoli disney perché dopo che hanno interrotto la definitive collection, i mercoledì di pippo e un sacco di altre serie che seguivano molti appassionati e collezionisti per continuare a ristampare sempre la stessa fuffa mi sono veramente stancata e ho deciso di chiudere con loro. sicuramente non pubblicizzerò le loro uscite sul blog, ma credo sia facilissimo recuperare le informazioni in merito alle anteprime - se ce ne sono - che porteranno a lucca)

 • autoproduzioni • 



• arriva la conclusione de la trilogia dei veleni di maticora con il ventesimo grado di ilaria apostoli. il primo, malerba, era stato presentato a maggio all'arf, il secondo, abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, al treviso comic book festiva a settembre. se ve li eravate persi, è arrivato il momento di recuperare tutta la trilogia!

• se non siete stati tra i finanziatori della campagna di crowdfunding di grimorio 2, allora fate un giretto allo stand di attaccapanni press! (oltre a questo nuovo volume ci sono un sacco di belle cose, tra cui una nuova edizione di melagrana, con una nuova copertina! (qualche info in più qui)


 se non li avete ancora acquistati con il preordine, immancabili i due nuovi titoli di mammaiuto: ross di claudia - nuke - razzoli e tetsuo di francesco frongia.



• nuovo capitolo per l'incantevole nilihue di ofride (del primo avevo parlato qui)

• e continua anche antithesis di jessica marino (qui avevo parlato dei primi due volumi)

 • graphic novel • 




• assolutamente imperdibile il nuovo libro firmato da gipi, boschi mai visti, un'antologia di storie edite e inedite scritte tra il 1994 e il 2003. come sempre, edito da coconino press.

• arriva finalmente a land called tarot di gael bertrand, edito da bd, per me uno dei titoli più attesi da mesi! non vedo l'ora di metterci le mani sopra!


• per eris edizioni torna julia wertz con the infinite wait. della stessa autrice eris aveva già pubblicato l'anno scorso drinking at the movies, se non l'avete ancora letto, il consiglio è di fare una bellissima combo.

• ci sarà in anteprima anche la nuova pubblicazione firmata da teresa radice e stefano turconi, tosca dei boschi. manco a dirlo, secondo me è uno di quei titoli che non potete assolutamente perdere, il duo radice&turconi è sempre una garanzia. ah, ovviamente, anche questa volta edito da bao publishing.


• sempre da bd, vi suggerirei di dare un'occhiata anche a soulwind di scott morse, che si preannuncia come una saga epica davvero interessante.

• se non avete ancora preso stella di mare di giulio macaione (edito da bao publishing), allora è il momento di rimediare. qualche giorno fa ne ho parlato qui.


• il primo dei due titoli a cui dare un'occhiata allo stand di oblomov è sicuramente ada, di barbara baldi. so solo che i disegni sono assolutamente meravigliosi, così tanto che per me è da recuperare assolutamente.

• anche ariston di sara colaone e luca de santis sembra molto interessante, già dall'immagine in copertina si preannuncia come una storia molto suggestiva, ambientata nell'italia del dopoguerra.


• due titoli usciti di recente per eris edizioni (li aggiungo in lista perché sono usciti davvero da pochissimo e devo ancora recuperarli, e comunque un promemoria non fa mai male) inerzia, il secondo romanzo di adam tempesta, autore di itero perpetuo,

• e storia della santa russia di gustave doré, con cui si inaugura col botto la nuova collana chaos, dedicata all'illustrazione.


• con kleiner flug e gradimir smudja si torna a investigare su una delle figure più affascinanti e misteriose della storia dell'arte moderna, con un graphic novel dal titolo vincent e van gogh

la voce delle cose di cécile bidault - edito da comicout - si preannuncia come una storia toccante e molto intimista. oltretutto, vorrei vedere come si può resistere a una copertina del genere.


brindille, primo di due volumi di una minisaga fantasy firmata da frédéric brrémaud e federico bertolucci, edito da saldapress.

• per renoir comics sarà invece disponibile in anteprima il secondo volume de il mondo di milo (il primo è già uscito da poco), una serie fantasy per ragazzi che mi ispira veramente tantissimo (e che, insieme a brindille, non mi farà rimpiangere la decisione di boicottare la nuova serie di monster allergy)


• per diabolo edizioni segnalo materia degenere, una raccolta di cinque racconti di autrici (più o meno) esordienti - roberta joe mucifederica bellomimonica rossielena pagliani e fumettibrutti - a cura di marco galli. non so a voi, ma a me la copertina piace tantissimo!

jane, il nuovo volume della collana per aspera ad astra, illustrato da ninamasina (vi rimando all'intervista a hop! edizioni che ha aperto la seconda edizione del'indie bbb cafè)


nina che disagio di ilaria palleschi sembra una storia molto adolescenziale, divertente e leggera, di quelle che io non riesco a perdermi mai (edito da bao publishing)

• per finire, lorenzo ghetti (to be continued, millennials) pubblica - con coconino press - dove non sei tu, un graphic novel che già dall'anteprima sembra una di quelle robe iperfichissime e strane per cui vado pazza.

 • manga • 


• finalmente viene presentato in anteprima il tanto atteso cofanetto de il poema del vento e degli alberi di keiko takemiya per j-pop, titolo che fino a qualche anno fa mai ci saremmo aspettati di vedere in italiano e invece... certo è che non sarà proprio facilissimo portarselo in giro nello zaino (non vi dico se vi tocca spostarvi con ryanair), però apprezziamo tantissimo.

• cominciano finalmente ad apparire i primi titoli della osamushi collection, sempre per j-pop in collaborazione con hazard, e a lucca ci saranno alcune anteprime delle prossime uscite, per me è finalmente giunto il momento di recuperare i tre adolf, di cui sento parlare benissimo da un'eternità e che però non ho mai letto.
(questa collana mi rovinerà, rimando da un millennio l'acquisto dei manga di tezuka ma adesso direi che non ho più scuse. ultimamente ho deciso di tagliare molte serie fuffa per dedicarmi al recupero di alcuni titoli fondamentali - non solo di tezuka - tra cui ovviamente alcuni di queste nuove edizioni)


• l'official guide book di berserk, la segno per ultima ma in realtà è una delle anteprime su cui vorrei più in assoluto mettere sopra le mani! ♥ ovviamente, sarà disponibile allo stand di planet manga.

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ci saranno anche quest'anno, a conclusione di tutte le conferenze, gli annunci, le dirette eccetera, le faccette di yotsuba e il relativo mega-riassuntone, sempre poco oggettivo e meno che mai completo, cioè il solito post noioso dove commento i titoli di prossima pubblicazione, lamentandomi per quello che speravo venisse pubblicato e invece no, e per quello che invece sì ma, uffa, quanti soldi volete farmi spendere? e poi dove la metto tutta questa roba che non ho più spazio nelle librerie?
io spero solo nella nuova edizione di full metal alchemist e nella nuova serie di card captor sakura. per il resto, ho smesso con le preghiere, il toto-annunci e tutto il resto, mi lascerò trasportare dalla corrente (tanto non si rimane mai senza nulla da leggere, anzi, il problema è sempre il contrario!)

e voi? avete già fatto la vostra lista della spesa? avete acceso qualche cero ai santi per dei titoli che sperate siano annunciati?

lunedì 22 ottobre 2018

anteprima ~ il ventesimo grado

[dal comunicato stampa]

“Mi tiene sveglia la paura di annegare nel liquido che ogni giorno riempie un po' di più la cavità che sento appena sotto lo sterno”
“Ha la forma di una nuca poggiata sul cuscino e di mani. Le tue sul volante, la mia sulla tua coscia a stringere dolcemente sopra al ginocchio”

Il Ventesimo Grado” è il terzo e ultimo volume presente nella “Trilogia dei Veleni” di Manticora Autoproduzioni, chiudendo il cerchio iniziato da “Malerba” di Lorenza de Luca e perseguito da “Abigail – L'incantevole morte della signorina Goldfinch” di Elena Triolo (alias Carote e Cannella). 
In una città piena di anime ma dalla sconfinata solitudine, una ragazza sopporta la routine nel tentativo di divincolarsi da un amore perduto e idealizzato. Ogni luogo è una sfaccettatura del suo rapporto in frantumi e ogni emozione, per quanto distante, un eco di quelle vissute. I minuti, le ore e i giorni scorrono lenti e si insinuano sotto la sua pelle, avvelenandola.
Ma c'è un solo gesto che affonda le radici alla base del suo dolore:
un sasso lanciato sulla superficie di uno specchio d'acqua.
Un sasso che potrebbe rimbalzare in avanti, come affondare inesorabilmente. 
Creato dalla mente di Ilaria Apostoli e con il suo bianco e nero nervoso, sporco e profondo, “Il Ventesimo Grado” è una poesia ad occhi aperti che scava nel dolore e nella perdita di ciascuno di noi. 
Sarà disponibile in anteprima nella Self Area di Lucca Comics & Games 2018 e in seguito disponibile sullo shop online di Manticora dai primi giorni di novembre. 
L'AUTRICE
Dopo qualche anno passato all'Accademia di Belle Arti, decide di dedicarsi alla produzione fumettistica per conto proprio.
È attiva da qualche anno all'interno del collettivo Gravure, per il quale ha lavorato a tre storie brevi. Ha inoltre lavorato con il collettivo La Legione degli Artisti in “Anatomia dell'adolescenza – Omaggi alle opere di Davide Toffolo” e con Manticora, firmando alcune illustrazioni del calendario “Maison LàLà” e una storia all'interno dell'antologia “2053 – Le nuove acque”. 
“Il ventesimo grado” è il suo terzo progetto con la Manticora.
(voi non avete idea di quanto io sia felice ogni volta che arriva l'annuncio di una nuova opera dei manticori!

venerdì 19 ottobre 2018

stella di mare

caruso... questa storia ha più verità.
purtroppo quella che ho potuto dire è la più assurda delle due.

stefano ha 24 anni, ha mollato l'università e non sa cosa fare della sua vita. non lavora, non ha una fidanzata, nessun progetto, sogno, ambizione.
è bloccato in un attimo eterno in cui nulla sembra cambiare, quando in realtà l'unica cosa che cambia è il tempo che scorre e che trascina con sé tutti gli altri: la gente intorno a stefano vive, giorno dopo giorno, cresce, cambia.
certo, che sia un periodo nero per la nostra generazione è fuor di dubbio, ma c'è altro a bloccare stefano in questo limbo fatto di nulla e di attesa, una ragazza, marina, che conosce fin da quando era bambino, la sua sirena del nord, una creatura misteriosa tanto quanto le mitiche abitanti degli abissi.
marina sembra non esistere per tutto l'anno - niente numeri di telefono, niente contatti social, neppure un indirizzo di posta sulle cartoline che ogni tanto spedisce a stefano - e poi appare all'improvviso, come una sirena tra le onde, per una ventina di giorni a godersi l'estate siciliana e a fare impazzire lui d'amore e di speranza.

mentre il dramma immobile e silenzioso di stefano si consuma tra le pareti della sua camera e la spiaggia dorata della spiaggia di cefalù, un vecchio pescatore, vico, vive le sue giornate tra il molo e il mare. burbero e silenzioso, su di lui tutto il peso di un passato su cui il paese ha ricamato un intreccio complesso di pettegolezzi, voci, stralci di una storia lontana che il tempo non ha saputo cancellare. una storia che parla di un'amicizia tradita e di sirene che rubano gli uomini alle loro donne per trascinarli tra i flutti e non lasciare tornare a galla neppure un corpo da piangere, sirene che anni fa hanno rubato a matilde - la pazza della finestra che spaventa stefano fin da quando era bambino - il suo amato giuseppe, l'amico di vico scomparso in mare in una notte di cui solo l'anziano pescatore conserva il ricordo.


stefano sogna la sua sirena del nord, matilde accoltella le onde e giura vendetta contro i mostri semiumani che le hanno rubato l'amore, vico cerca di catturarne una per mostrare alle malelingue che no, non è stato lui a uccidere il suo amico, che furono le sirene a trascinarlo giù dalla barca e poi nel fondo del mare.

in una cefalù incantevole - solo giulio poteva renderla più bella di quella che è - infiammata dal sole, lambita dalle ombre violacee del tramonto, illuminata dal blu del mare, due anime bloccate in una piega del tempo si incontrano, si riconoscono e in qualche modo si salvano: un ragazzo incapace di vivere il suo futuro, incatenato da una speranza ammaliatrice e ingannevole e un vecchio prigioniero del passato e di un segreto troppo folle da raccontare, più folle persino delle donne pesce che innamorano e uccidono i pescatori.

quello che mi piace da impazzire delle storie di giulio è che lui è un Narratore con la n maiuscola: sa trascinarti nel racconto, riesce a farti entrare nella mente e nel cuore dei suoi personaggi e non importa quanto loro siano diversi da te, quanto il loro vissuto sia differente dal tuo, riesci sempre a entrare in empatia con loro, a sentirli vicini, a vivere le loro vicende come se per qualche momento fossero le tue. con stella di mare, dopo ofelia e basilicò - e le storie brevi i colori del vicino, nel buio fra gli alberi e la fine dell'estate, giulio firma un altro capolavoro della narrativa a fumetti, confermandosi come uno dei migliori autori del panorama contemporaneo italiano.


ne approfitto per ricordare ai lettori palermitani la penultima tappa del tour di presentazioni di stella di mare, oggi alle 18:00 alla feltrinelli!

mercoledì 17 ottobre 2018

commenti randomici a letture randomiche (60) ~ speciale tcbf


ecco il mio bottino-pacchettino da treviso (per il quale ringrazio sempre tantissimo i manticori che sono i miei angeli custodi per le fiere in cui non riesco ad andare ) con i proverbiali pochi (volumi) ma buoni.
treviso per me è per antonomasia la fiera delle autoproduzioni e quindi non potevo che parlarvi di queste (probabilmente se ci fossi andata sarei tornata con molta roba in più, ma spero di poter recuperare alla prossima fiera in cui riuscirò ad andare)

innanzi tutto abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, il nuovo volumetto di casa manticora, questa volta scritto e disegnato da elena triolo, che è esattamente adorabile e cattivissimo proprio la copertina lascia intendere.
niente è più tristemente affollato del funerale di un giovane. e sappiamo quanto la gente si vanti di conoscere personalmente un artista. quindi niente è più affollato del funerale di un giovane artista.
eccoci qui, al funerale della povera abigail, da qualche tempo figlia adottiva dei signori widspeare. giovanissima e talentuosa, cosa può averla condotta così precocemente alla tomba?
elena triolo ci conduce passo per passo alla scoperta degli ultimi, stravolgenti e frenetici giorni di abigail.
abituata a cantare per strada per qualche spicciolo, viene notata da una coppia di raffinati intenditori, lord arthur e lady mabel, che d'impulso, estasiati dalla sua voce, la adottano.
abigail allieta le loro giornate e l'entusiasmo dei due è palpabile: lui non fa che elogiarla, la chiama il mio cardellino, e si prefigura una sfolgorante carriera, lei la porta in giro per lussuose boutique, a comprare vestiti e deliziosi cappellini adornati di uccellini impagliati per il suo debutto in società.
il successo nei teatri arriva presto, il pubblico l'adora... cosa può andare storto?

in linea con malerba, questo secondo volumetto della trilogia dei veleni è il luogo d'incontro perfetto tra le tematiche a tinte fosche care ai manticori e l'ironia di elena triolo (per me lei è un po' la pénélope bagieu italiana). sono davvero felice di questa collaborazione che è già partita benissimo!

la collana duepunti di mammaiuto si arricchisce di un'altra pubblicazione, di nuovo firmata da lorenzo palloni. come con falene, anche questa volta l'atmosfera si fa subito pesante, fin dalla copertina (se è palloni a firmare un disegno simile, dubito molto che si tratti della storia di un allegro carpentiere) e così rimane per tutte e quattro le storie che compongono il volume.
amore, amicizia, famiglia, devozione: sentieri battuti custoditi da belve feroci.
è proprio sul contrasto tra la tenerezza di questi legami e la crudeltà di cui sono capaci i personaggi delle storie la tematica comune che lega i quattro racconti, che una volta indagano di un matrimonio fallito e di una lettera che si comporta come un inquietante copione teatrale, un'altra si soffermano su un camionista presente sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, o su un parchetto di periferia dove l'arrivo di due gemelli trasforma i ragazzini di un intero quartiere, fino all'ultima - probabilmente la più cruda - storia, che da il titolo alla raccolta, dedicata a una vendetta rimandata, per amore, da troppo tempo.

storie velocissime e intense, capaci di tenere fino all'ultimo il lettore con il fiato sospeso, di cui mi piace sempre tantissimo il mondo in cui il testo accompagna i disegni.

per finire, è finalmente stata stampata fanzaghirò, la fanzine ideata da giopota e dedicata alla stranota eroina degli anni '90 che è stata finanziata in crowdfunding qualche mese fa e i cui proventi sono andati in beneficenza alla casa delle donne di bologna.
il risultato è una bellissima raccolta di storie brevi e illustrazioni che si rifanno alla serie della nostra infanzia, questa eroina femminista ai tempi in cui le bambine ribelli e i fumetti sulle donne che hanno fatto la storia ce li sognavamo e il girl power ce lo insegnavano sailor moon e, appunto, di fantaghirò.
alla copertina e alla bella prefazione di giopota seguono opere di un sacco di artisti, più o meno conosciuti:
giulia sagramola, giorgia marras, michele somala nuke, maurizia rubinofrancesco zito, fabio mancini & marco b. buccinova, pablo cammelloflavia biondi & anna ferrarisilvia rocchi, lois, freddie tanto, vittoria macioci, luisa torchio, salvatore callerami, guido fiato, marco albiero, alice girlanda, greta xella, eleonora antonioni, salvatore giommarresi, cristina portolano, alexiel april, noemi gambini, alessandro coppola, la came, jacopo camagni, santamatita, valentina brancati, loris de marco, irene coletto & raffaele sorrentinolorenza de luca, elisa menini, simone d'arminispugnarita petruccioli, alessandro baronciani.

lunedì 15 ottobre 2018

kaleido

in un tempo passato, quando ancora gli esseri viventi non avevano un nome, viveva un gigante completamente verde. nessuno riusciva a capire le sue vere intenzioni. a volte gentile e delicato, altre infantile e dispettoso, altre ancora manifestava una crudeltà senza limiti.
incompreso dagli uomini, decise di scappare verso luoghi sconosciuti...

insomma no, questa non è una storia di pirati, anche se in effetti i pirati ci sono, con tanto di vascello e bandiera con un bel teschio sopra. e ci sono le balene, i mostri marini, i tesori, le avventure e quindi sembra una storia di pirati ma, fidatevi, non lo è. non esattamente.

a sfogliare velocemente kaleido, opera prima di davide bart. salvemini, è impossibile non associare lo stile di quest'opera a quella di jess jacobs (in italia sempre per eris edizioni con safari honeymoon, e così conoscerai l'universo e gli dei e crawl space), ma è più in profondità che la similitudine tra i due autori acquista spessore e si fa ancora più importante: kaleido è una raccolta di storie, di avventure, certo, ma è anche il racconto quasi mistico di vicende che si perdono nella notte dei tempi, che ripercorrono i passi di una creatura incompresa dagli uomini, che agisce secondo una logica e una morale impossibile da riconoscere, che in un lungo viaggio per il mondo acquisisce conoscenza e saggezza, una creatura dietro cui però si cela una storia ancora più antica, vecchia come il tempo stesso: la storia stessa della coscienza, del pensiero, o - se proprio vi piace giocare con le parole e vi va di andare a disturbare le mitografie più conosciute della nostra civiltà - del lògos.


non ci sono dèi nella storia di salvemini, quindi il termine teogonia sarebbe impreciso, e il mondo che fa da sfondo è già bello e creato, quindi anche cosmogonia è fuori luogo, però la sensazione è comunque quella di trovarsi davanti a scene dal sapore mitologico che mostrano momenti fondamentali per la storia dell'universo e dell'uomo, allo svelamento di un segreto quasi misterico che è alla base del concetto stesso di conoscenza, di ragione e dunque di umanità.

sembrerebbe impossibile rendere tutto questo in un fumetto iperpop, eppure è proprio quello che è kaleido (ed è qui che si fa fortissima la somiglianza con jacobs, una somiglianza che non ha niente a che fare con la mancanza di originalità, anzi), un turbinare di immagini che affascinano e di storie che si rincorrono, di verità che si compongono e scompongono, che passano veloci sotto i nostri occhi, brillano - proprio come i coriandoli dentro un caleidoscopio - per un momento e tornano a cambiare forma in un gioco infinito.

ancora una volta eris scova talenti e pubblica un'opera di esordio stratosferica. dal canto nostro, vale la pena di tenere d'occhio davide bart. salvemini e di aspettare i suoi prossimi lavori.

giovedì 11 ottobre 2018

il marito di mio fratello

insomma... le cose stanno così.
mio fratello, che non sentivo da dieci anni, cioè da quanto andò via di casa e si trasferì all'estero, si è sposato con un uomo. questo straniero enorme. poi è morto.
come mi devo rapportare con lui...?! con questo cognato che vedo oggi per la prima volta...

avevo letto fin da subito un sacco di pareri positivi su il marito di mio fratello e posso dire di essere felicissima di averlo recuperato perché era veramente da tanto che un fumetto non mi emozionava così tanto e in modo così forte.
gengoroh tagame è un artista famosissimo per la comunità lgbt+ internazionale, forse un po' meno al di fuori, solitamente avvezzo ad altre tematiche (è famoso per le sue opere a tematica bdsm) ma penso si possa tranquillamente dire che con questa storia sia riuscito a parlare al cuore di chiunque, indipendentemente dalle sue scelte, dalla sua storia, dai suoi amori e che sia riuscito a farlo con estrema semplicità, profondità e delicatezza.

inizialmente, la storia prende una piega un po' troppo didascalica: appena giunto in giappone dal canada, mike è ospite di yaichi, fratello del suo defunto marito, e della piccola kana.
le prime pagine sono tutte incentrate sui luoghi comuni tipici in un paese non esattamente aperto alla diversità: mike è straniero - e come tale ha dei modi di fare un po' troppo espansivi per i giapponesi - ed è gay - cosa che anche se non è apertamente osteggiata, ed è legalmente consentita, non è nemmeno completamente accettata, tant'è che in giappone non è consentito il matrimonio omosessuale, né sono legalmente riconosciute le famiglie arcobaleno.

nonostante yaichi sapesse benissimo che il fratello amasse gli uomini e nonostante probabilmente non penserebbe a se stesso come un omofobo, l'imbarazzo iniziale è palese.
a stemperare la tensione è kana: piccola e ingenua, non riesce a trovare nessuna stranezza nel fatto che il fratello di suo papà - del quale ignorava persino l'esistenza - fosse sposato ad un uomo, ed è affascinata più dall'aspetto diverso, da straniero, di mike - che è un gigante dagli occhi chiari, barbuto e pieno di peli, decisamente diverso dalla maggior parte dei giapponesi - ed entusiasta della sua presenza, che turbata dal suo essere gay.
un po' alla volta così, proprio grazie all'entusiasmo e alla sfacciata curiosità di kana e al carattere aperto e affettuoso di mike, l'atmosfera si fa molto più distesa. zio e nipote legano moltissimo, andando a colmare i vuoti delle loro vite: una mamma assente da un lato e un marito scomparso dall'altro, e anche yaichi comincia a sentirsi sempre più a suo agio, fino a che, in pochi giorni, per i tre sembrerà di essere da sempre parte della stessa famiglia, capaci di condividere con gioia i momenti più semplici e banali giorno per giorno.

attraverso gli eventi della vita quotidiana, tagame dà uno spaccato di una società ancora troppo chiusa e retrograda rispetto a tutto ciò che non è conforme a un determinato modello (che certo però non è la sola, non so quanto in italia possiamo sentirci migliori) e al contempo racconta il riavvicinarsi di una famiglia - e di yaichi alla memoria del fratello, che riesce finalmente a vedere con occhi diversi e a comprendere più di quanto non abbia mai fatto - travolta dall'affetto e dalla spontaneità del nuovo arrivato, auspicando insieme a tutti noi un mondo più aperto, più accogliente e comprensivo.

per quanto a volte possa sembrare un po' retorico, il marito di mio fratello sa affrontare con delicatezza temi importanti (non solo quello dell'omosessualità ma anche, ad esempio, quello dell'elaborazione del lutto) e sa arrivare davvero a tutti, mostrando quanto è semplice, immediata e ovvia l'accettazione di chiunque ci sembri diverso perché, a saper guardare appena sotto la superficie, è facile scoprirlo molto più simile a noi di quanto non avremmo immaginato.

martedì 9 ottobre 2018

i sopravvissuti

pur non avendone la veste, questo bel libro è dunque un saggio appassionato sul problema del fascismo economico, istituzione totale e prevaricante di cui diventa, in virtù di un sentimento della realtà potentissimo e felice, uno dei dispacci più convincenti e universalmente accessibili fra quelli in circolazione.
(dalla prefazione di daniele luttazzi)


probabilmente non saprei trovare parole migliori per parlare di questo libro cattivissimo e geniale, ma c'è un motivo se daniele luttazzi è daniele luttazzi e io no.
quindi potete farvi bastare quello che ha scritto lui, oppure armarvi di pazienza e continuare a leggere il mio solito delirio sconclusionato e entusiasta, questa volta particolarmente entusiasta (spero un po' meno sconclusionato) perché i sopravvissuti di hurricane mi ha sorpresa e (s)travolta, a tratti sconcertata, mi ha fatto ridere tantissimo, almeno quanto mi ha fatto amareggiare.
perché, per quanto assurde e grottesche siano le situazioni di questi personaggetti - assurdi e grotteschi anche loro - superata la fase di stupore per quello che si sta leggendo, ci vuole veramente poco a rendersi conto che siamo appena a un passo dall'essere dei sopravvissuti anche noi. anzi, forse qualcosa in meno.

le storie di questo volume, tranne alcuni inediti scritti appositamente per l'edizione di eris, sono state pubblicate a puntate su linus (prima del cambio editoriale che, almeno in questo caso, non so quanto sia stato positivo, ne ironizza anche l'autore nella parte finale), quindi funzionano come delle strisce, o meglio, si concludono quasi sempre in una sola tavola, pur mantenendo una forte coerenza che le lega una all'altra.


in una terra arida, grigia e venefica, in una città in cui troneggiano l'iperrisparmio - tempio del consumismo a basso costo -  e le macellerie di stato - soluzione all'imbarazzante problema della disoccupazione, i personaggetti di hurricane vivono, o meglio sopravvivono, giorno per giorno, cercando di tirare avanti la loro esistenza squallida e inconcludente.
c'è tacchino, che cerca di vendere il suo coinquilino omino alle macellerie dello stato per accaparrarsi un buono pasto, il signor varnelli, che per evitarsi una vita miserevole come la sua ha ben pensato di fare il morto, e suo figlio erminio, che nonostante sia poco più di un bimbetto si sente un ottantacinquenne, pieno di acciacchi e risentimenti. ci sono suore facilmente corruttibili, bambini ricchi e spocchiosi e imprenditori senza scrupoli, coyote anti taccheggio, fidanzate rimediabili facilmente su internet (senza alcuna garanzia però), e tutta una fauna di tremende, incattivite creature vittime di un sistema iperconsumista in cui non si è solo schiavi delle merci ma si rischia di diventare merce (sopra un esempio esaustivo e scioccante che illustra al meglio il concetto).


si ride tantissimo e ci si disgusta altrettanto, e poco c'è da dire se non che hurricane ha colto perfettamente nel segno.
in questo periodo poi, questo libro sembra sempre più attuale, se non - consentitemi il termine - pericolosamente profetico: il livello bassissimo del dibattito politico, le promesse da due soldi che giocano tutto sulla miseria che si crogiola in se stessa, le guerre tra poveri fomentate da chi rimane a ridersela dall'alto, la crescente intolleranza (in italia come in europa, ormai sembra che nemmeno l'espatrio sia più garanzia di una vita migliore), il ritornare indietro sui diritti umani e civili, tutto sembra puntare a un ribasso esponenziale della dignità, dell'umanità (per non parlare della cultura), per lasciarci scorgere all'orizzonte un futuro desolante, grigio, squallido.
speriamo di riuscire a uscire da questo pantano prima di trovarci a vendere i nostri vicini di casa precari in cambio di un piatto di lasagne eterne, e di poter continuare a sfogliare questo libro ridendo, sapendo scampato il pericolo di poterci cadere dentro.

venerdì 5 ottobre 2018

papaya salad

sai, avevo la tua età quando ho mangiato per la prima volta la papaya salad.

elisa è una bambina quando arriva con i suoi genitori a bangkok e dopo un breve viaggio in taxi dall'aeroporto giunge con i suoi genitori a casa degli zii dove scopre la papaya salad e la vita straordinaria dello zio sompong.
non c'è momento migliore per chiacchierare, raccontare e ricordare che quello che si passa insieme seduti attorno a un tavolo, condividendo con i propri cari quei piatti che hanno il sapore di tempi lontani. sembra che il cibo stesso racconti le storie e quella di sompong è una storia lunga e affascinante, una storia che gira attorno al mondo e attraversa l'europa nel suo momento più triste.

sono i primi anni venti, sompong è fin da ragazzo un animo gentile ma determinato. studioso e ambizioso, supera presto il disagio di trovarsi lontano dalla sua famiglia, nella grande città dove è stato mandato per studiare e diventare medico, proprio come sogna suo padre.
ma, nella vita, spesso le cose prendono una piega diversa da quella che ci si sarebbe aspettati, e la scelta di sompong, che ha appena scoperto la sua passione per le lingue, è la prima di una lunga serie di sorprese e deviazioni dal percorso prestabilito.
il giovane decide di arruolarsi per poter continuare a studiare le lingue e sopratutto per viaggiare: ama la sua terra, certo, ma chi non vorrebbe poter vedere il mondo? sompong ha il talento e la perseveranza necessari a realizzare il suo sogno, e nel 1939 riesce a farsi assegnare in europa, in germania per l'esattezza.
ma il vecchio continente e un certo adolf hitler hanno in serbo una brutta sorpresa per lui: in europa è scoppiata la guerra e per il giovane tutto cambia.
prima in italia - dove assisterà all'annuncio dell'entrata in guerra del paese - poi in austria e poi ancora prigioniero degli americani, sompong affronta le avversità con la determinazione di chi, nonostante tutto, continua a inseguire il suo sogno.
durante il suo periodo di prigionia insieme ad altri connazionali, conosce lek, figlia dell'ambasciatore e sua futura compagna di vita.


ogni capitolo inizia presentando uno degli ingredienti della papaya salad, un po' come gli eventi e le scelte di sompong sono gli ingredienti della sua vita: le sue passioni, la sua determinazione e sopratutto la sua capacità di non lasciarsi trascinare dagli eventi che sconvolgono mezzo pianeta arrivano a comporre un'esistenza ricca di sfumature diverse, proprio come la papaya salad sa armonizzare tanti sapori differenti tra loro in un piatto che lega generazioni lontane, passato e presente, oriente e occidente, la storia di uno e la storia di molti.

dopo una lunga carriera di illustratrice, elisa macellari scrive il suo primo graphic novel mettendo tra le pagine non solo il suo talento di disegnatrice, ma anche una storia che funziona come un ponte temporale e spaziale, decisa e al contempo delicata proprio come sompong.

e, giocando con il titolo del racconto, il volume si tinge dei colori dell'ingrediente principale dell'insalata di sompong: verde la copertina - buccia, arancione il taglio delle pagine - polpa.
un libro bellissimo da ogni punto di vista dunque, che porta finalmente una delle più talentuose disegnatrici italiane nel mondo delle nuvolette.
e noi già speriamo che torni prestissimo a stupirci e incantarci con una nuova storia.

mercoledì 3 ottobre 2018

il tramonto del sea breeze & intervista a vitt moretta

sapete cosa sarebbe fico? non avere il senso della misura.

chi di noi non ha mai sognato di incontrare il proprio idolo? quell'attore bellissimo oppure quella cantante così brava... anche liam l'ha sempre desiderato e ha sempre partecipato ai concorsi che mettevano in palio proprio la possibilità di incontrare la sua beniamina.
e alla fine, dopo tanti tentativi, è riuscito nell'impresa: ha un invito per un locale nascosto tra la spiaggia e il bosco, il sea breeze, dove tra tanta gente lo aspetta la bellissima velvet, l'attrice per cui stravede.
accompagnato dai suoi amici todd e colby, liam sta per vivere la più assurda delle giornate: cosa c'è di più folle e insensato di un gruppo di gente folle e insensata che decide di scollegare i freni e, per la gioia di colby, perdere il senso della misura?

nella calca della folla i tre si perdono di vista, finendo uno perso nella natura incontaminata con la donna dei suoi sogni (che certo, bella è bella, ma è davvero strana...), un altro ubriaco da far schifo per i troppi sea breeze (sotto trovate la ricetta) a familiarizzare con un tipo non esattamente sobrio che lo tratta come suo figlio e il terzo a fumare e straparlare con un vecchio strampalato che vive in una sorta di discarica.

in un crescendo di distruttiva esaltazione e frenesia - in cui, in qualche modo, finiscono coinvolti anche un gruppo di scout - vitt moretta si prende gioco della società bene e di quella necessità di spingersi sempre oltre, di alzare sempre più il tiro fino a rasentare il grottesco e il ridicolo.
il tramonto del sea breeze (presentato in anteprima al tcbf e disponibile tra qualche giorno in libreria, fumetteria e online) è un esordio divertente e cattivissimo, in cui pagina dopo pagina il paradiso del sea breeze si trasforma sempre di più - letteralmente - in un inferno di fuoco, fiamme e fumi dell'alcool.


e per scoprire qualcosa in più su il tramonto del sea breeze ho fatto due chiacchiere con vitt moretta! buona lettura!

ciao vitt, benvenuta su claccalegge!
ci racconti la genesi de "il tramonto del sea breeze"? che, dato che si tratta del tuo esordio, un po' è come dire "come hai deciso di scrivere un fumetto"?
Grazie a te per avermi invitata!
Il Tramonto del Sea Breeze nasce dall’idea di scrivere una storia avventurosa per i miei personaggi. Pur non avendo particolare esperienza con i racconti, ho deciso che fosse il momento di rompere il ghiaccio, dopo aver aspettato molto tempo. La lunghezza del libro mi spaventava un po’, ma le difficoltà sono state necessarie al divertimento. Nel corso dei mesi, mi sono resa conto che il mio lavoro stava cambiando, e io stessa cambiavo mentre lo facevo. Più disegnavo e continuavo a incastrare i tasselli, più mi meravigliavo di come le variabili e le modalità di raccontare fossero infinite. Il libro è il risultato di un viaggio lunghissimo, alla scoperta di tutto, e ne sono entusiasta.
ci sono state opere o autori che ti hanno ispirato per la creazione della storia e dei personaggi?
Credo che nel sottosuolo ci sia un mix di vecchi fumetti, di cartoni animati e di musica punk. La capsula che racchiude il Tramonto del Sea Breeze descrive una realtà precaria, in cui gli individui si buttano a capofitto in quello che capita, e in cui il tempo scorre veloce.
I libri di Daniel Clowes hanno inciso enormemente sulla mia ricerca, così come le storie degli Hernandez, di Ratigher, di Hanselmann, di Harkham e così via. Molto arriva dal fumetto indipendente americano, ma anche dal mondo reale. 
tu sei sia la sceneggiatrice che la disegnatrice in questo libro, ma se dovessi scegliere solo uno dei due ruoli, a quale non rinunceresti?
Forse troverei difficile disegnare i fumetti scritti da altre persone, perché vivo il tutto come un unico progetto e, oltre al divertimento che provo, mi interessa rafforzare la mia voce.
Per il libro illustrato è diverso, lì mi sentirei più a mio agio nel rinunciare a uno dei due ruoli.
c'è un personaggio de "il tramonto del sea breeze" a cui sei più affezionata?
Ho due nuovi personaggi: la ragazza della copertina del libro e un certo Gunnar. Sono entrambi dei gran simpaticoni.

che strumenti preferisci usare quando disegni?
Le tavole originali sono quasi tutte in formato A4. Disegno a matita su fogli di carta lisci, e poi inchiostro con i pennarelli neri.
quali sono i tuoi prossimi progetti?
Seguiranno dei fumetti brevi, e poi inizierò a scrivere la prossima storia lunga. Ho tante idee che bollono in pentola!
grazie mille per la tua compagnia, a presto!
Grazie di nuovo e a presto! Buona lettura!

lunedì 1 ottobre 2018

yona - la principessa scarlatta ~ vol.1

questo è il regno di koka.
al suo interno si trova il castello hiryu, dove un tempo abitavo.
il re, rimasto vedovo senza che la moglie avesse partorito un principe ereditario, ha cresciuto me, la sua unica, preziosa figlia, con immenso affetto per quindici anni.

per capire le parole di introduzione, pronunciate da yona nelle prime pagine, bisogna fare un salto indietro di pochi giorni, ma tanto basta per rendersi conto di come yona fosse completamente diversa rispetto alla figura ammantata e sicura di sé che incontriamo nelle prime pagine.

figlia unica del re il, cresciuta tra le amorevoli attenzioni del padre e la protezione della sua guardia del corpo hak, yona ha passato i primi quindici anni della sua vita a struggersi per i suoi capelli rossi, preoccuparsi di indossare bei vestiti e sospirare d'amore per il suo bel cugino soo-won, di cui è innamorata fin da quando ha memoria, e che però il padre non vuole permetterle di sposare.
soo-won è stato più che un amico: privata dell'affetto di una madre, morta quando lei era piccolissima, il cugino le è rimasto accanto a consolarla della perdita e a offrirle tutto il suo affetto e la sua dolcezza.
i due sono rimasti separati a lungo, ma adesso che yona sta per compiere sedici anni, soo-won è venuto a trovarla: bello e gentile come sempre, yona è sempre più innamorata di lui.
ma dietro lo sguardo gentile, i modi educati da nobile, le belle parole, soo-won nasconde un tremendo segreto, un mistero che yona non ha mai avuto modo di scoprire, abbagliata dal mondo dorato che il re ha costruito intorno a lei tenendola lontana dalle vicende della sua stessa famiglia.
chi è veramente soo-won? cosa è accaduto tra le famiglie dei due ragazzi? perché il re si rifiuta così categoricamente di permettere a yona di sposare il cugino?

costretta a fuggire e a nascondersi, in compagnia del fido hak, yona sta per cominciare un viaggio non solo attraverso il suo regno, ma alla scoperta della storia della sua famiglia e di sé stessa.


questo primo numero di yona - la principessa scarlatta ci introduce perfettamente in una vicenda appassionante e ricca di colpi di scena (se non temete gli spoiler, tempo fa avevo parlato qui della serie animata), una storia di crescita, d'amore, d'avventura, che sa mostrare la trasformazione di una viziata principessina in una saggia e coraggiosa eroina, capace di prendere in mano il suo destino e di compierlo senza dover più chiedere permessi e consensi a nessuno.

regni fantastici, creature magiche, combattenti ed eroi, un viaggio alla scoperta del mondo, red head (che ci piace sempre tantissimo ), bei ragazzi (ci piace tanto anche questo!) un sacco di avventure e sopratutto tanto girl power!
mi sembra di tornare all'emozione di leggere fushigi yuugi per la prima volta! se vi piacciono i fantasy e le protagoniste toste, non lasciatevi sfuggire questo manga!