kafka sulla spiaggia è un romanzo che apre una finestra sul mondo fantastico e foriero di meraviglie e interrogativi creato da haruki murakami.
un mondo che si lascia intravedere in ogni suo romanzo e che però non si lascia mai completamente conoscere e comprendere.
*attenzione agli spoiler!* tamura kafka ha deciso che scapperà via da casa il giorno del suo quindicesimo compleanno, per sfuggire a un destino crudele e ineluttabile. nakata è un vecchietto che parla con i gatti ma non sa scrivere né leggere, che viene coinvolto senza volere in un assassinio ed è costretto alla fuga per compiere quello che adesso è il suo scopo.
le loro strade viaggiano parallele sul piano del tempo, arriveranno negli stessi posti senza incontrarsi mai, tutti e due destinati a chiudere un cerchio che tanti anni prima è iniziato con la morte di un giovane e con una canzone misteriosa.
parlare della storia, quando si ha tra le mani un romanzo così, è la cosa più riduttiva e meno utile che si possa fare.
come già succede leggendo altre opere di murakami, anche qui ci si lascia trascinare giù a vortice in un luogo che è questo o forse no, una dimensione parallela in cui le differenze non si vedono ma si percepiscono fortemente. una dimensione in cui ogni cosa va fatta perché così deve essere, e se il destino di due persone che non hanno mai avuto a che fare l'una con l'altra deve intrecciarsi, allora succederà.
kafka sfugge a una profezia di richiamo greco, scagliatagli addosso da un padre senza amore, ucciderai tuo padre e giacerai con tua madre e tua sorella, due donne di cui il ragazzo non serba neanche un vago ricordo. ma se edipo, incosciente dei propri legami di sangue, si ritrova a uccidere un padre sconosciuto, kafka fugge dalla sua predestinata vittima per accertarsi di non compiere mai quel gesto. eppure, una notte, si ritrova sporco del sangue di qualcuno, senza ricordare nulla di cosa sia successo, e la stessa notte nakata uccide un uomo misterioso, jonny walker che tortura e uccide i gatti, risvegliandosi dallo shock con i vestiti puliti, e sempre la stessa notte, il padre di kafka verrà trovato brutalmente ucciso nella sua abitazione.
cosa è successo? il subconscio di kafka, lontano dal suo corpo e dalla sua memoria, è riuscito, attraverso l'omicidio di jonny walker compiuto da nakata, ad uccidere il padre, facendo così avverare la profezia? il sangue sui vestiti del vecchio si è spostato su quelli del ragazzo? il destino, pur di avverarsi, mette in moto una macchinazione così complicata e astrusa e inspiegabile, senza tenere conto dell'unità spazio-temporale? o si tratta soltanto di strane coincidenze, che si possono leggere come una traslazione di coscienze attraverso diversi scenari e diversi personaggi soltanto a patto di voler a tutti costi vedere una realizzazione dell'infausta profezia?
dal momento in cui uccide jonny walker, il vecchio sa, senza chiedersi come e perché, che deve compiere un viaggio. a ogni tappa viene a conoscenza di quella successiva, come in una serie di scatole cinesi, dove per vedere cosa contiene una, bisogna prima aprire quella precedente.
la fuga di kafka e il viaggio di nakata sono entrambi permessi da due personaggi particolari, il primo è il signor oshima, una specie di androgino che accoglie kafka nella biblioteca komura e successivamente in una piccola casa di montagna sperduta nel nulla al limitare di un fitto bosco. non chiede spiegazioni, non interroga, non fa lezioni al giovane scappato da casa, semplicemente offre aiuto e amicizia. allo stesso modo hoshino, un giovane camionista che accetta di dare un passaggio a nakata, non si lascia turbare dalla stranezza del vecchio, neppure quando si rende conto dell'assurdità del modo di viaggiare di nakata, fatto di rivelazioni che oscillano tra il folle e il divino. entrambi influiscono poco sulla vicenda, men che mai provano a far deviare il percorso che il giovane e il vecchio sono in qualche modo costretti a intraprendere, eppure senza di loro sarebbe impossibile la conclusione della vicenda.
vicenda della quale fa parte, e anzi riveste un ruolo centrale, la signora saeki, la proprietaria della biblioteca kamura, del quale kafka si innamora perdutamente nonostante abbia il dubbio, non giustificato da nessun dato certo, che la donna possa essere sua madre. la saeki di oggi è la madre che fa avverare la profezia e la saeki fanciulla è la prima che ha aperto la pietra dell'entrata, che ha cambiato l'ordine delle cose, che è andata in un luogo altro - così come successe a nakata in un particolare episodio della sua infanzia che causò la perdita della memoria e una sorta di deficienza che lo affligge per tutta la vita - e che è tornata, senza potersi rassegnare alla perdita del ragazzo che amava: due metà dello stesso essere divise per sempre dalla crudele stupidità umana.
cosa lega kafka e saeki? sono davvero madre e figlio, o lo diventano soltanto dopo, quando il fantasma di lei, al di là dell'entrata, gli permetterà di bere il suo sangue? o kafka è unsa specie di reincarnazione del suo vecchio amore, del ragazzo ritratto in un dipinto che porta come titolo kafka sulla spiaggia?
e cosa lega kafka alla giovane sakura, incontrata la prima notte sul pullman della fuga, che gli promette di aiutarlo in qualsiasi momento, con la quale giace in un sogno e chiama sorella?
a saeki arriva anche nakata, dopo aver aperto la misteriosa entrata, ed avrà il compito di distruggere la sua storia, quella che lei ha scritto meticolosamente per anni e che adesso diverrà cenere, liberandosi per sempre dal peso degli errori compiuti. entrambi moriranno subito dopo, come se in effetti il loro destino si compisse definitivamente con il loro incontro, entrambi con l'ombra a metà, entrambi ritornati da un altro luogo, entrambi hanno ormai svolto il loro compito nella storia di kafka.
l'ultimo enigma è nel bosco che kafka attraversa, arrivando fino in fondo, in un luogo senza tempo custodito da due giovani soldati, i quali secondo la storia ufficiale dovrebbero essere morti durante la guerra, un paese dove non esiste memoria e che tanto ricorda quello de la fine del mondo e il paese delle meraviglie. lì avviene l'ultimo incontro con lo spirito appena trapassato di saeki e quello sospeso di kafka, lì avviene il misterioso rituale del sangue, lì forse si compie definitivamente il destino di kafka. dopo tutto questo, quando l'entrata è stata chiusa e la profezia compiuta, kafka si addormenterà per svegliarsi in un mondo nuovo.
è un romanzo ermetico e ricco di interrogativi, un racconto in cui il surreale e il veritiero si amalgamo indissolubilmente, tirando in gioco l'ineluttabilità del destino e la forza della scelta, creando una fitta ragnatela di connessioni che sfidano ogni regola mentale e fisica.
ogni cosa è come deve essere.
questo è quanto è più facile descrivere della meraviglia di murakami, un mondo che segue rigide regole fuori dalla logica tradizionale (principio di identità, di non contraddizione, del terzo escluso, causa ed effetto) e che pure si attengono a una linea di eventi inevitabili, storie che cambiano e allargano la struttura della mente e che ci portano in dimensioni fantastiche, distanti da noi appena un soffio ma praticamente inarrivabili.