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venerdì 6 settembre 2013

oggi mi girano parecchio.

ok, sono stanca. negli ultimi commenti si parlava, giustamente, di quanto fossero carini, gentili e disponibili i ragazzi della renbooks, sempre pronti a rispondere alle domande, a chiarire, a discutere, a rendere tutto estremamente chiaro e trasparente per i loro lettori.
ebbene, sarebbe anche il caso di dire che sono delle mosche bianche, una vera e propria perla rara in mezzo a un oceano di maleducazione e totale mancanza di rispetto nei confronti di noi poveri stronzi che leggiamo e compriamo manga.
io non ne posso più di sta gente. davvero, ma che cacchio di modo di fare è?
yue aveva scritto un bel post sull'uso sbagliato dei social network da parte di alcuni editori. io sono perfettamente d'accordo.
ricapitolando quello che dicevo a proposito: è assolutamente inutile aprire un account su un social network se poi non avete un atteggiamento comunicativo con i vostri clienti. se è solo per fare pubblicità, allora evitate le prese per il culo del genere noi vogliamo parlare con voi e andate a pagarvi i server dei siti e confinatevi lì, dove potete cantarvela e suonarvela senza essere infastiditi da gente che vorrebbe sapere cosa diamine ne fate delle serie che stanno comprando.

questo non è il vietnam! ci sono delle regole!
i social dovrebbero servire ad avere una comunicazione più semplice e diretta tra editore e cliente. una roba del tipo domanda/risposta non solo dai lettori agli editori, ma anche il viceversa non sarebbe male. perché non capiscono un po' meglio cosa la gente compra invece di pubblicare roba che poi deve essere interrotta?ma in ogni caso, la comunicazione, per questa gente, è un'utopia. qualche esempio? a parte il ban di yue sulla pagina di mx, atteggiamento a dir poco vergognoso, chiunque lo conosca un minimo sa che è un ragazzo di estrema gentilezza, ma in ogni caso, cosa diamine bannate per una domanda? avete intenzione di chiudere una serie? di posticiparla a tempo indeterminato? non sapete che cazzo fare perché dio solo sa come prendete le scelte? benissimo. ditelo. non è che se non lo dite noi non ci rendiamo conto che da mesi e mesi non esce il manga che stavamo aspettando.
la gp? non ne parliamo. a parte l'atteggiamento disgustoso su fb, me ne sono lamentata fin troppe volte ma è il non plus ultra dello schifo, che fine hanno fatto lindberg e gisele alain? ah sì sì, hanno detto che gisele uscirà a novembre... io fino a novembre dico che è disperso, abbiamo capito benissimo come funziona con loro.
c'è stata anche una felice discussione su twitter con i cari ragazzi della j-pop, che stanno a retweettare qualsiasi complimento, rispondono a tutti gli urletti isterici ma lasciano passare mesi prima di rispondere a domande tipo: che cazzo di fine ha fatto ciel? e la risposta è stata che boh, non sanno che fare, perché vende poco... ma dico io, dopo 16, sedici, s e d i c i !!!, volumetti, tu interrompi - da uno? due anni ormai? una serie che è quasi alla conclusione senza neanche scrivere una comunicazione ufficiale e chiedere scusa a chi ha buttato soldi per la tua bella faccia da totale incompetente? perché a me non frega un cazzo di niente se non vende, la colpa non è dei lettori. o l'editore ha comprato un titolo sbagliato al momento sbagliato, o non l'ha proposto nel modo giusto, o non l'ha pubblicizzato abbastanza.
insomma, siete degli imprenditori, no? non ci credo manco se me lo scrivete su carta bollata che avete un qualche amore per i fumetti, sono un modo come un altro di far soldi, e se non ci riuscite la colpa è soltanto vostra e dei vostri metodi che non funzionano. imparate a far le cose per bene invece di farla pagare sempre a noi che come degli idioti supportiamo serie quasi infinite.
vogliamo parlare degli annunci fatti anni fa e di cui ancora non si sa niente? c'è roba che risale a gennaio 2012 che è stata annunciata e non se n'è saputo mai più nulla!!! però sì, bravi, comprate i diritti, pagate, non pubblicate e poi interrompete le serie perché altrimenti andate in crisi.
e state pure a dire a noi che non potete fare elemosine. certo certo. pulitevi mani e coscienza. il punto è che se qualcosa che vendete non viene comprata abbastanza, l'errore di base è solo vostro. cazzo vostri poi. ma non potete mandare a fanculo chi vi ha sostenuti e vuole sapere come stracazzo finisce una serie che ha comprato e seguito. altrimenti, visto che siamo così pochi, rimborsateci. vi spediamo i numeri indietro di ogni serie interrotta e ce li ripagate. tanto siamo quattro gatti, no? che vi costa? ah no, in quel caso saremmo troppi...
ultima perla: goen si mette una bella faccia di bronzo e annuncia che a dicembre 2013 uscirà piece of cake. ovviamente, poiché non lo sanno manco loro, non si sa che cadenza avrà. piece of cake è stato annunciato a gennaio dell'anno scorso!!! e lo tirano fuori come se fosse una novità! e peggio che peggio, supplement, di cui mancano cinque volumi per completare la pubblicazione, è interrotto da... vediamo un po'... gennaio di quest'anno. e nessuno ha detto mai il perché. né quando tornerà sugli scaffali.

adesso, prima di boicottare planet perché sono brutti e cattivi, pensiamo un attimino a questi tizi qui, che sono tanto bravi e alternativi e comprano belle serie e ci offrono titoli che wow e le copertine foil eccetera. e poi combinano ste schifezze. io ho davvero pochissima voglia di iniziare le loro serie. perché so che non ho mai la sicurezza di poter leggere il finale. e dubito che qualcuno comprerebbe un film che si interrompe a cinque minuti dalla fine o un libro con le ultime pagine strappate.

lunedì 19 agosto 2013

arrivare a te 11 e hitsuji no uta 7

l'avevo detto che il numero dieci si concludeva con la promessa di fiumi di sangue? ebbene, in realtà sono lacrime, ma sempre di fiumi si tratta. *attenzione agli spoiler*
l'undicesimo volumetto di arrivare a te ci mette davanti a un momento di infinita tristezza squisitamente nipponica: mezza scuola si sta chiedendo che tipo di sortilegio sawako abbia fatto a kazehaya per convincerlo a stare con lei.
le solite cose da acide stronze adolescenti giapponesi che odiano e disprezzano con un'intensità che solo i colonizzatori spagnoli ai tempi di colombo e delle americhe.
immancabile anche lo scontro finale con kurumi, il boss-stronza, quella a cui sawako, che è la solita idiota, va a dichiarare la propria vittoria ma nulla di personale, anzi, sei stata un'ottima rivale. bah.
personalmente ho trovato davvero carina la scena tra yano e il professore pin, secondo me sono una bella coppia, spero che le cose si sblocchino presto tra loro due, su su.
e immancabilmente si arriva al primo appuntamento, con relative tensioni sul cosa mi metto, batticuori da tachicardia, regalini consegnati in ritardo e tanta tanta tanta tenerezza.
leggere questo manga ogni volta e come mangiare una decina di cucchiaiate di nutella: mette in pace con il mondo e con se stessi!

niente pace invece per i poveri protagonisti di hitsuji no uta. anche se penso di essere stata l'ultima al *state attenti agli spoiler!*
mondo a leggere l'ultimo volumetto,
chizuna è sempre più debole e malata e ci vuole poco perché finisca ricoverata in ospedale. kazuna dal canto suo nonostante stia cercando di vivere in modo normale, viene assalito da attacchi sempre più gravi e incontrollabili, sopratutto alla presenza di yaegashi.
i flashback di chizuna sulla sua infanzia adesso finalmente le permettono di ricordare cosa era successo a sua madre e a lei. per non essere uccisa, chizuna ha ammazzato sua madre, che voleva porre fine alle sofferenze di entrambe. per tutta la vita il padre ha tentato di nascondere la verità alla figlia allora bambina e sotto shock, e così per tutto il tempo chizuna ha dimenticato di essere stata l'assassina sua madre.
dopo aver riscoperto la verità, e nelle condizioni di salute in cui si trova, chizuna piano piano si spegne, morendo infine tra le braccia del fratello.
kazuna si sveglierà da un lungo coma senza ricordare nulla dell'anno passato con la sorella, né della sua malattia, pronto a ricominciare la sua vita da dove aveva intrapreso una svolta così decisiva e drammatica, prima dell'incontro con chizuna.

è tutto così triste, sopratutto per chizuna. il tema del ricordo viene affrontato in maniera orribile sopratutto nella parte finale: il ricordo terribile, celato per tutta la vita, che torna in mente poco prima di morire, e quello cancellato dalla memoria dell'ultima persona che l'ha amata. chizuna è un personaggio bellissimo e drammatico, al confronto del quale kazuna è soltanto un'ombra sbiadita.
adesso che è terminata, posso dire che è stata una bellissima serie per quanto triste e spesso angosciante. recuperatela a qualsiasi costo e speriamo di rivedere kei tome in italia al più presto.

mercoledì 5 giugno 2013

hitsuji no uta 6 e little butterfly 1

hitsuji no uta si avvia alla conclusione con un penultimo volumetto denso come il barattolo della nutella a dicembre. *attenti agli spoiler!*
chizuna, dopo aver rifiutato minase, è tornata a casa, cercando di nascondere al fratello che le sue condizioni sono sempre più gravi e che continua a prendere di nascosto la fantomatica medicina contro i suoi attacchi. conosce kazami shinobu, l'infermiera che lavorava con suo padre fino a poco tempo prima che si suicidasse. dopo un lungo periodo vissuto in un'altra città, kazami è tornata alla clinica takashiro per salutare il suo vecchio datore di lavoro, per il quale aveva evidentemente un debole, e ha saputo della sua tragica morte. nessuno però sa spiegarle il perché di quel gesto, così kazami prova a chiedere alla figlia.
anche sulle tombe del padre e della madre dei due fratelli c'è una folta coltre di mistero, che si spera verrà svelata nel prossimo numero.
gli attacchi di chizuna sono accompagnati da frequenti incubi su sua madre, la bella dolce mamma che dovrebbe portarle serenità almeno in sogno e che invece le lascia sempre addosso un forte senso di ansia e malessere, come se avesse dimenticato qualcosa di importante e poco piacevole.
tra le indagini di kazami sulla malattia dei takashiro (è riuscita a trovare qualche documento nel vecchio laboratorio dove lavorava un tempo) e gli incubi di chizuna, solo kazuna sembra aver recuperato un po' di pace. grazie all'insistenza della sorella è tornato a scuola, dove ha in qualche modo spiegato la situazione al suo amico kinoshita.
incoraggiato dai miglioramenti e dal fatto che gli attacchi sono sempre più sporadici e controllabili, kazuna si sta pian piano convincendo che è possibile guarire. ma è davvero così? non ha ancora incontrato yaegashi e in fin dei conti è lei il suo punto debole...
chizuna alla fine è quella che più sta soffrendo in questo momento. una sconosciuta che viene a rispolverare il ricordo del suicidio di suo padre, gli incubi su sua madre e i dubbi sul perché non è mai stata portata alla sua tomba e nessuno sappia dove si trova, le insicurezze del fratello, il corpo che regge sempre meno proprio adesso che sta iniziando a riscoprire quanto è piacevole stare a scuola a chiacchierare con delle amiche...
sento che al prossimo numero piangerò.

e - come al mio solito - prima ancora di terminare una serie ne ho iniziata un'altra, ma questa volta sono giustificata, almeno con la mia coscienza, perché aspettavo di poter leggere questo manga da un bel po' di tempo. e l'attesa è stata ampiamente ripagata. sto parlando di little butterfly, della cara takanaga. se per ora non posso permettermi il tiranno e magari proverò a recuperarlo più in là contando su qualche sconto, mi consolo alla grande con questo manghino pucciosissimo, che ha risollevato il livello generale di gradimento del filone shounen-ai.
state anche qui *attenti agli spoiler!*
la trama è molto semplice e parte da uno dei soliti stereotipi da shoujo manga (anche se è uno shounen-ai, penso valga lo stesso, ma non ho troppa esperienza in merito, quindi tenetevi il mio parere  per quello che è e amen): kojima e il tipico ragazzo solare, amico di tutti, sempre buono e vagamente ingenuo. comincia a essere incuriosito da nakahara, un tipo che al contrario di lui è sempre solo e taciturno, isolato il più delle volte dai suoi compagni.
incapace di pensare che una persona possa starsene bene per fatti suoi, kojima cerca in tutti i modi di diventare amico di nakahara e di farlo integrare al gruppo dei compagni di classe.
quale migliore occasione di stringere amicizia che una gita scolastica? kojima inserisce a forza nakahara nel suo gruppo, con scarso entusiasmo di tutti. alla prima occasione nakahara si allontana dal gruppo senza avvisare nessuno e kojima non perde un attimo di tempo e corre a cercarlo. lo trova che sta per salire su un autobus e senza pensarci due volte sale con lui. ci mettono poco prima di farsi buttare a terra perché non hanno il biglietto e finalmente nakahara si confida con kojima: voleva scappare da casa, lontano dai suoi genitori con i quali da sempre ha un sacco di problemi, e questa volta aveva finalmente abbastanza soldi e una scusa (la gita scolastica) per portarsi dietro un borsone senza dare troppo nell'occhio.
i due, che durante il breve ma rocambolesco viaggio sono ormai diventati amici, al ritorno in albergo vengono felicemente cazziati dai professori, ma sono troppo divertiti per dar peso alla vicenda.
al ritorno a scuola però ricominciano i problemi: adesso che si è avvicinato a nakahara, anche kojima viene sempre più evitato dai suoi compagni, che in fondo sono gelosi del rapporto che si sta creando tra i due.
il modo in cui la vicenda si risolve e nakahara si fa accettare dal gruppo è talmente buffo che non ve lo racconto neanche, dovete leggerla questa cosa assurda e pensare che in fondo si tratta pur sempre di ragazzini in piena adolescenza!
il rapporto tra kojima e nakahara si fa pian piano sempre più stretto fino a quando nakahara si dichiara. kojima è abbastanza confuso dai sentimenti di nakahara, ma quando quest'ultimo gli mostra il liceo che vuole frequentare l'idea di una separazione gli schiarisce del tutto le idee.

insomma, non è che la trama sia il massimo dell'originalità, ma è una storia così dolce e carina che non importa proprio a nessuno quanto possa essere tutto prevedibile. non sto friggendo dalla voglia di leggere gli altri due volumi, ma di certo non me li faccio scappare!
c'è qualche altra serie breve/autoconclusivo della takanaga su questo genere che mi consigliate?

martedì 19 febbraio 2013

la figlia dell'otaku 1 e 2

ecco, io di solito le stroncature le evito, ma questa volta non riesco neanche a scriverne una in modo decente. l'unica cosa che mi viene da dire di questo manga è che fa schifo.

ho preso i primi due numeri di la figlia dell'otaku in scambio, non l'ho mai voluto comprare perché subodoravo di che si trattava già da alcune recensioni, ma visti i commenti positivi (e il fatto che l'ho potuto leggere praticamente gratis) ho deciso di provare.

non si tratta solamente di delusione, ma di vero e proprio fastidio e disgusto. in buona sostanza una bambina, figlia di una stronza immatura indebitata fino al collo, viene spedita dal padre, che non ha mai visto, mentre la madre cerca di ripagare i suoi debiti.
in questi nove anni, l'età della bambina, il padre non ha mai saputo della sua esistenza, però accetta subito di prendersi cura della ragazzina, senza neanche farsi venire il dubbio che sia effettivamente sua figlia.
questo tipo viene definito otaku, ma credo che il modo migliore per rivolgersi a lui sia porco schifoso viscido segaiolo sfigato. vive in una stanza in affitto in una pensioncina, disegna manga porno, colleziona figurine porno, dvd porno, videogiochi porno e qualsiasi cosa possa essere utile a sopperire la mancanza di una normale vita sessuale e/o sentimentale. gli altri inquilini sono un pedofilo (che i giapponesi chiamano amante delle lolite e che a quanto pare li diverte anche, io uno così lo impalerei senza neanche la grazia della vasellina), un vecchio sfigato disegnatore di manga, un coso che non si capisce bene cosa sia e cosa faccia ma tanto non se lo fila nessuno e un'altra disegnatrice di manga porno. si aggiunge l'immancabile amministratrice con tette stratosferiche e filosofia da quattro soldi.
le situazioni presentate in questi due volumi sono banali e scontate e spesso grottesche, volgari e stupide. i personaggi stessi sono l'incarnazione della volgarità e del piattume intellettuale, morale, etico e psicologico.
stiamo parlando di un padre, un uomo adulto che ha in custodia una bambina, che la abbandona a casa sapendo che lei sta male e ha la febbre alta, per andare a comprare un videogioco appena uscito.

assolutamente orribile. non mi interessa se questo coso migliora poi, ma non ho idea di cosa possa farlo diventare meno vomitevole. mi fa pena quella bambina in mezzo a quelle bestie che scopano cuscini bucati ad hoc e leggono fumettini con bimbette semi-stuprate a ogni pagina. seriamente, una delle schifezze più assolute mai letta in vita mia. ora spero solo che in fumetteria riesco a farmeli scambiare, fosse anche per uno sconto di due euro sulla prossima spesa, o che qualcuno mi proponga un'altra qualsiasi cosa in cambio.

venerdì 2 novembre 2012

annunci magic press - lucca 2012 - 2° giorno

conferenza magic press parecchio deludente. il che è un peccato. della takanaga è stato annunciato un titolo che non mi interessa. per il resto altri yaoi inutili e pornelli.
davvero uno schifo.
l'unico, che mi è stato consigliato dall'autore di una stanza piena di manga, è questo doukyusei - compagni di classe, uno shounen-ai scolastico che parte dal tipico presupposto dei due ragazzi completamente diversi che non si conoscono neppure e che poi diventano amici.
non ne so altro, ma è un volume unico, ha uno stile grafico interessante e potrei provarlo.
di quando uscirà non ne ho idea...

mercoledì 17 ottobre 2012

mi vergogno da morire

ebbene sì: mi vergogno da morire è la mia prima serie yaoi!


la voglia di leggere questo manga me l'avevano fatta venire due cose: i commenti letti in giro, che parlavano di una storia dolce, tenera, divertente e senza troppe scene di zozzerie e i disegni carinissimi delle copertine.
come ho già detto, quando mi butto su qualcosa non sbaglio quasi mai! e neanche questa volta a quanto pare perché sono davvero molto soddisfatta dell'acquisto, anzi, mi sono segnata in agenda tutte le altre opere della takanaga annunciate per i prossimi mesi o già uscite (il tiranno innamorato, little butterfly e challengers. se ce ne sono altre ditemelo!).
la storia si focalizza su due coppie, la principale tono/tamiya e la secondaria ma mica tanto ché lo spazio dedicato a entrambi più o meno è lo stesso sagara/kagami.
tono è un ragazzino carino, timido e gravemente incapace di esprimere le sue emozioni (ma ci pensano un sacco di chibi a farlo al suo posto! e sono adorabili!) segretamente innamorato di tamiya, bello e solare giocatore del club di baseball. tono passa il tempo a disegnarlo dall'aula d'arte convinto che il suo amore sia destinato a rimanere a senso unico fino a che tamiya non gli confessa i suoi sentimenti!
gli episodi della loro storia d'amore sono davvero buffi e teneri, le scene spinte sono poche e parecchio censurate, le faccette di tono valgono da sole quasi tutto il volumetto. sono adorabili anche se mi fanno un po' strano... devo decisamente farci il callo! la seconda coppia mi piace meno ma ha il suo perché. spero proprio nell'uscita di un quarto volumetto anche se credo di aver capito che la serializzazione in giappone è parecchio lenta e travagliata. aspetterò e nel frattempo leggerò altro di questa donnina che già dopo il primo volumetto si è conquistata tutte le mie simpatie!

domenica 15 aprile 2012

hitsuji no uta 4, happiness, supplement 1

ah che bella la domenica! pigiama e niente da fare tutto il giorno! son cose che prima non apprezzavo, mi son bastati un paio di giorni di lavoro per cambiare punto di vista. sono una persona volubile? beh, di sicuro il mio parere su certe cose non cambia tanto facilmente. ho letto il quarto numero di hitsuji no uta ieri e non so più che voto dare a questo manga: è troppo bello, le stelline di anobii mi mettono in difficoltà.
ora dico, carissima kei tome, va bene fare una storia coinvolgente, ma non puoi farmi sbroccare ogni volta che finisce un volume!

*attenzione* spoiler! i nostri due poveri fratellini sono sempre più incasinati con questa strana malattia che li costringe all'autoisolamento, con il terrore di ferire gli altri, lei sempre incatenata all'ombra di un padre che la vedeva come un sostituto della madre e lui consapevole di essere per la sorella il surrogato del padre, con tutta la sequela di problemi che ne nascono: un'amore/odio anagraficamente incestuoso per una persona che dovrebbe essere la sorella ma che in realtà è un'estranea che da poco si è infilata nella sua vita assieme alla scoperta di non essere una persona normale. quanto ci metterà kazuna prima di impazzire del tutto? senza contare che, se prima gli "attacchi" lo coglievano solo in presenza di yaegashi, che dal canto suo non sa più che fare, lacerata tra l'affetto e la paura che prova per kazuna, adesso anche chizuna gli fa perdere il controllo. ma cos'è esattamente che lo trasforma in un mostro che desidera il sangue altrui? l'amore? la passione? il desiderio?  molto plausibilmente qualcosa del genere, e il fatto che la causa scatenante adesso sia la sorella è un bel problema. in ogni caso la situazione va degenerando sempre di più, il vortice di sentimenti tra i personaggi sta aumentando la sua intensità pagina dopo pagina e i due takashiro non mi sembrano affatto nell'occhio del ciclone, ma sono i primi a farsi trascinare portandosi dietro gli altri, che lo vogliano o meno. per il prossimo numero mi aspetto sangue e lacrime a fiumi.

altro bell'acquisto - che però non mi ha fatto gridare al miracolo come speravo - è stato happiness di usamaru furuya. fino ad adesso questo autore mi era piaciuto parecchio, grottesco in 51 modi per salvarla e visionario e surreale in genkaku picasso, mi aspettavo qualcosa di più in questa raccolta di storie. dalla quarta di copertina goen strilla di storie adulte, crude e drammatiche. nulla da dire sul crudo e volte anche sul drammatico... ma adulte? bah, valli a capire 'sti giapponesi...

*attenzione* mini-spoiler! le storie sono incentrate quasi tutte su ragazzine stramboiodi, per un motivo o per un altro. ragazze che si fanno usare come bambole o che sono disposte a qualsiasi cosa per l'uomo che amano, altre che vogliono diventare icone per l'uomo che le ama, chiunque esso sia, ragazze stupide abbandonate dalla società e dalla famiglia, incapaci di reagire al male che subiscono, ragazze che si svendono per niente con uomini orribili e privi di qualsiasi scrupolo, o che si ammazzano di allucinogeni inneggiando a satana (pensavo che il satanismo attecchisse di più nei paesi a maggioranza cristiana, giusto per spirito di contraddizione), ragazze che son poco più che bambine, vittime dei classici bulletti da manga che venerano idol da due soldi come nuovi messia (cosa che a furuya a quanto pare piace non poco). sarà forse perché ho letto tutte le storie una dopo l'altra, ma alla fine ho trovato tutto molto poco plausibile (davvero in giappone le liceali si comportano così? o lo fanno dappertutto e non mi sono mai resa conto di che razza di gente malsana esiste in questo mondo?) e molto poco adulto. però le tavole folli di furuya mi piacciono sempre tanto, ne la canzone del diavolo mi sono davvero rifatta gli occhi, anche se la storia che ho preferito è e se..., poche pagine in cui due ragazzine sul treno giocano appunto al "e se..." forse per il tempo di un viaggio oppure all'infinito.
insomma, se vi piacciono le storie un po' surreali e in fondo inconcludenti, bene, leggetevelo. altrimenti lasciate stare. personalmente lo classifico come un volume che supera la sufficienza ma che - come si diceva a scuola - poteva dare di più. in ogni caso, caro furuya, mi aspetto di meglio da te. e cari goen, mi aspetto altro di quest'omino da voi (marie, marie, marie!)

la soddisfazione massima però è arrivata con il primo volumetto di supplement di mari ozaki. non solo perché speravo di poterlo leggere da secoli, ma perché davvero ogni tavola è un capolavoro e perché mi è bastato arrivare a meno di metà per affezionarmi a tutti i personaggi.
*attenzione* spoiler anche qui! *♪siamo davvero nel futuro che immaginavamo allora?♪* ecco. uno arriva a superare il quarto di secolo e ripensa a quando stava al liceo a far progetti grandiosi sul futuro, si guarda allo specchio e capita che non si riconosce più. alzi la mano chi si trova in una situazione diversa, si faccia i complimenti da solo e sappia che ha tutta la mia invidia. diciamo che in una situazione simile ci si trova anche minami fujii, ventisettenne, lavoratrice feroce, impantanata in un rapporto che va a rotoli, in piena crisi: con il suo ragazzo va di schifo, il lavoro la distrugge ma non riesce ad allentare la presa, non vuole ritrovarsi a cinquant'anni come una zitellona acida tutta casa e ufficio, ma il come riuscire a scampare a tutto questo non le è chiaro. sopratutto visto che il ragazzo l'ha scaricata e ora è definitivamente e ufficialmente sola. le avances del collega (bellissimo!) ishida non tardano ad arrivare, ma arriva - puntuale come in ogni manga per fanciulle, adulte o meno che siano - il classico momento in cui lui fa una cretinata qualsiasi e lei si convince che gli piaccia un'altra. queste donnine del sol levante non riescono assolutamente a capire quanto animaleschi siano i maschi quando hanno intenzione di comunicare alla femmina che quello che desiderano è una buona sessione di capriole e rotolamenti sul materasso o da qualsiasi altra parte: cara la mia fujii, stava cercando di farti arrivare un messaggio, della tua bionda collega non gli importa di meno! mentre i due giocano a non capirsi e a non farsi capire, ecco arrivare il terzo incomodo che nel giro di poco, tra una figuraccia sul treno e un lavoro da sbrigare insieme, si conquista il cuore di fujii alla strafaccia di ishida.
un bellissimo primo volume che non fa che farmi ben sperare per tutto il resto. disegni straordinari, personaggi "veri", situazioni un po' più vicine a noi che il liceo l'abbiamo superato da un pezzo. se non l'avete già comprato non avete nessunissima scusa. alzate il culo dalla sedia (magari domani, che di domenica le fumetterie sono chiuse) e andate immediatamente a comprarlo.

martedì 6 marzo 2012

canta "yesterday" per me 1 e 2, hitsuji no uta 3

ok che ieri in fumetteria mancava un pacco di roba, ma guardate che meraviglie ho trovato! kei tome day!
finalmente è arrivato canta "yesterday" per me, edizione davvero brutta che non vale proprio il prezzo di copertina devastante (ma potevo mai dire di no alla tome? forse però era meglio prenderlo in inglese o francese, ma ormai amen) e hitsuji no uta all'appello mancavano after the tempest, hokusai, noi x sempre (c'era solo il 5, ma non l'ho preso visto che mi manca il 4, idem per say "i love you", il fumettaro aveva il 7 ma non il 6... uff!)


cominciamo con le cose semplici. hitsuji no uta continua a essere una delle migliori letture del momento, storia e personaggi non hanno perso un briciolo di fascino, anzi! chizuna rapisce il mio cuoricino ogni volta che appare e quello sfigato di kazuna credo gli manchi davvero poco per esplodere: ha lasciato la sua casa e gli zii che lo hanno cresciuto fino a quel momento, ha lasciato la scuola e si è deciso del tutto a vivere con sua sorella, isolato nella vecchia casa di famiglia. l'atmosfera si va facendo sempre più cupa, il rapporto tra i due fratelli è sempre più morboso e la lentezza degli eventi non fa che aumentare l'ansia in attesa del finale. e ormai siamo quasi a metà della storia, io friggo letteralmente a ogni nuovo volumetto.
di quanto poi sia bella l'edizione ne avevo già parlato, ma messo accanto al sacrilegio fatto da ronin con yesterday no uatte (7,90€ per quella copertina!!! ma non si può dai, è brutto il design, è brutto il font, è brutta la carta, è brutto tutto!) diventa una lezione di eleganza.


canta "yesterday" per me invece è su toni completamente diversi. non lo conoscevo affatto e l'ho preso a scatola chiusa (ma non troppo, se c'è il nome di kei tome sopra vado tranquilla) ma dall'immagine della ragazzina con il corvo mi aspettavo qualcosa di cupo e sovrannaturale. mi sbagliavo di grosso!
canta "yesterday" per me è uno slice of life tranquillo e a suo modo divertente, e meno male, perché dopo hitsuji ci vuole qualcosa di un po' rilassante...
la storia ruota attorno a quattro personaggi: rikuo uozomi, un ragazzo che dopo la laurea ha deciso di non diventare un impiegato e continua a lavorare part-time in un piccolo negozio, senza grandi ambizioni e con una cotta per shinako, una ex-compagna di università che adesso fa l'insegnante al liceo e che è tornata per caso a far parte della vita di rikuo dopo mesi che i due non si vedevano. nel negozio di rikuo, oltre a shinako, si materializza (quasi-letteralmente!) una ragazza parecchio originale e misteriosa di nome haru nanoka, che vive sola con un corvo di nome kansuke, lavora in un night ed è una ex alunna di shinako (ex nel senso che ha mollato la scuola). e oltretutto ha un'ispiegabile cotta per rikuo. a complicare le cose si aggiunge ro, altro liceale che conosce shinako da sempre, fratello del ragazzo che lei amava da piccola e che è morto da qualche anno, che pare avere anche lui una mezza cotta per la professoressa. intrecciandosi in mezzo al casino sentimentale tra i quattro e le loro vicende quotidiane, la storia saltella qui e lì a raccontarci della strana situazione familiare di haru o del passato di shinako, le menate mentali di rikuo, che fino ad adesso non ha saputo far altro che ingarbugliare ancora più le cose rimanendo in una sorta di limbo tra le due donne (quella le ama e quello che lo ama) e i sogni di ro che vuole entrare in un'università di arte (la tome è fissata con questi personaggi artisti o quasi!).



bello e coinvolgente, haru e ro sono adorabili, ma non è riuscito ancora a catturarmi quanto hitsuji, plausibilmente proprio per il tono disteso della narrazione e le tematiche che sono decisamente più tranquille di quelle che sono costretti ad affrontare i nostri vampirelli. però, nonostante non mi piacciano affatto le edizioni della ronin, devo necessariamente consigliarlo a tutti. è un fumetto bello, con dei personaggi belli, dei disegni belli, una storia bella e tutto il resto.

mercoledì 22 febbraio 2012

devil and love song 5 e 6, hitsuji no uta 2, frame of if

da dicembre ad adesso non sono ancora riuscita a trovare in fumetteria canta "yesterday" per me, lo chiedo al fumettaro ogni volta e ogni volta mi sento rispondere "la prossima settimana". anche oggi è andata così, e non c'era neanche the earl and the fairy, che mi incuriosisce tanto tanto e che ha dei disegni meravigliosi, e come mai arrossisci qui?, per il quale, ammetto, ho un interesse che sorprende anche me. ma almeno ho trovato gli ultimi due numeri di devil and love song e ho preso frame of if (hitsuji risale a qualche tempo fa...) ce la farà a farmi arrivare yesterday in negozio la prossima volta? e troverò tutto il resto? e il mio portafogli sarà in grado di farcela? a ogni domanda ci sarà risposta a tempo debito.
nel frattempo posso dire che queste ultime letture sono state molto soddisfacenti!

devil and love song 5 e 6

finalmente l'autrice mette da parte un po' il tema bullismo e la situazione prende una piega diversa: finito il concorso musicale, la classe di maria sembra essersi rilassata e la tortura un po' meno. meguro diventa sempre più figo pagina dopo pagina, e pare proprio che il rapporto tra lui e maria possa decollare, nonostante l'incapacità di entrambi di esprimersi in modo chiaro e non necessariamente fraintendibile.
un paio di tavole del numero 5 hanno davvero fatto venire un brufolo di godimento alla fangirl che è in me, un meraviglioso abbraccio tra maria e megu con tanto di faccia sconvolta di lui. grazie signora miyoshi tomori, in questi ultimi numeri ti stai dando alla pazza gioia, e io con te!
in ogni caso, visto che si tratta di uno shoujo manga arrivato neanche a metà del percorso, le cose non possono essere così semplici, quindi ecco tornare dal passato l'amica di maria, sua compagna di scuola al katria, la cara tenera dolce anna, una delle tante stronze che vengono fuori in questo manga come i funghi nel bosco in autunno. anna ha perso la voce e quando maria era nella sua stessa scuola, era, oltre che sua strettissima amica, anche una sorta di interprete tra anna e il resto dei compagni. è stato proprio per difendere anna dal bullismo degli altri che maria si è scagliata contro una suora ed è stata espulsa. anna sembra tanto amichevole e ben intenzionata nei confronti di maria, e va ogni giorno nella sua nuova scuola per mangiare con lei e i suoi amici, preoccupandosi persino di portarle il pranzo. ma è davvero maria il suo interesse principale? figuriamoci. ovvio che no. e (ripeto, siamo in uno shoujo, a neanche metà della storia!) indovinate un po' chi è l'oggetto reale delle attenzioni di anna?
insomma, messo da parte l'odio dei suoi compagni attuali, maria si ritrova appiccicata addosso una stronza tornata apposta dal katria per complicarle l'esistenza: proprio quando pare che con megu tutto stia per andare al meglio, la vipera dal faccino carino racconta a lui qualcosa di tanto spaventoso da convincerlo ad allontanarsi da maria. se volete sapere cosa, andatevi a comprare i volumetti! questa serie è davvero troppo bella!


hitsuji no uta 2
recuperato qualche tempo fa, aspettavo di accorpare i pareri di questo manga con qualche altra recensioncina. hitsuji no uta si conferma tra le migliori serie attualmente in corso tra le mie letture, anche in questo numero un po' meno denso di avvenimenti rispetto al primo, ma che sa molto di quiete prima della tempesta.
kazuna, vittima di questa malattia incontrollabile, ha deciso di allontanarsi dalle persone che ama per evitar di far loro del male. vuole andare a vivere con la sorella, per essere sicuro di non ferire i suoi zii e cerca di rendersi il più odioso possibile alla sua compagna yaegashi, per la quale nutre un sentimento di affetto da lei ricambiato apertamente, per essere sicuro di non ferirla. si rifugia dalla sorella chizuna, certo che ormai non potrà avere nulla di buono dalla vita, costretto da quest'orribile malattia ad allontanarsi proprio da coloro che ama.
il rapporto fratello/sorella sta iniziando a delinearsi, comincia a prendere i connotati strani e affascinanti della contraddizione amore/odio, necessità/repulsione. credo proprio che la consapevolezza di kazuna di essere dipendente da chizuna e al contempo necessario per lei, unito solo a lei per via del loro destino già segnato, sarà il leitmotiv della serie dal prossimo numero, insieme al rapporto, che di sicuro non può chiudersi così, con yaegashi, la quale è stata informata dal ragazzo della sua condizione.
in ogni caso, la figura del vampiro, per come kei tome ha deciso di tracciarla, in questa serie mi sta piacendo molto: niente roba soprannaturale, niente demoni, niente trasformazioni, niente di niente. tutto questo rende la trama più plausibile e allo stesso modo anche i fratelli takashiro sono personaggi più realistici di tanti altri succhiasangue che usano far strage di cuori ultimamente in libreria.

frame of if

piccola delusione invece per questo volumetto della ikeno. l'avevo preso più che altro per testare l'autrice, visto che da secoli voglio prendere ransie, ma spero proprio che quella lì sia un'opera migliore di questa, che raggiunge appena la sufficienza. la prima storia, quella che da il titolo al volumetto, in realtà si compone di cinque capitoletti strutturalmente simili: una donna entra per caso nell'atelier if e qui incontra quattro ragazzi, i cui nomi sono orride storpiature di nomi di ben noti pittori, che la condurranno a vedere i suoi possibili futuri all'interno di tele bianche.

idea di base affascinante, ma è tutto decisamente troppo veloce e non si riesce neanche a conoscere un po' uno dei personaggi e già c'è una nuova cliente. anche le storie di queste donne sono parecchio banali, la bimba che non vuole il divorzio dei suoi, la donna che pur di non sposarsi forzatamente sceglie di trovare un impiego senza tenere conto del suo vero sogno, un ragazzo che ha sempre desiderato essere donna... insomma, un bel trito di cliché e di già visto, una bozza per una buona storia, ma pur sempre una bozza. a questa seguono due spin off delle serie di ransie. ho provato a leggerle, ma senza conoscere la serie principale, è impossibile capirci qualcosa. per il momento lo accantono, con la certezza di aver speso male i miei soldini, vedrò poi se rivenderlo o se leggere ransie (e adesso ne ho davvero meno voglia)...

domenica 11 dicembre 2011

storie di vampiri

ah, quanto vanno di moda le bestie succhiasangue negli ultimi anni! mi ricordo ancora il profondo sdegno mentre leggevo il primo libro della serie twilight: lo presi dopo aver letto innumerevoli ed esaltati pareri che lo innalzavano al livello di romanzo di culto, consigliandolo a chi avesse amato i libri di anne rice. io personalmente ho adorato intervista col vampiro, e neanche la regina dei dannati (il film) per quanto trash oltre ogni limite mi aveva dispiaciuta. quindi comprai il bimbominkiesco libro senza sapere in realtà a cosa andavo in contro. ricordo che lo lessi in un pomeriggio chiedendomi a ogni pagina in quanti altri modi avrei potuto usare i soldi con cui l'avevo pagato. una schifezza incredibile, scritto malissimo e che distorceva la mia amata idea di vampiro. anne rice? ma l'avete mai letta anne rice? non che sia il massimo della profondità, ma lì almeno i vampiri non sbrilluccicano e hanno una vaga consapevolezza della loro sorte di maledetti (nel senso serio del termine, il che vorrei chiarire alle bimbette che urlano eduaaard sei bellissimo, non è affatto una bella cosa)
dopo quella cagata di twilight ho visto le librerie affollarsi di stronzate simili e me ne sono ben tenuta alla larga. il secondo errore lo feci con vampire knight, manga di matsuri hino, di cui ammetto che non mi dispiacciono affatto i disegni, ma la storia è di un idiota insopportabile. anche lì non c'è nessuna capacità di delineare i vampiri per quello che sono (almeno fino al terzo volume, ovvero fino a dove ho letto io. ma dubito che poi si assurga a elevate considerazioni di tipo morale e psicologico) e anche lì schiere di ragazzine urlanti. credo che quello che attiri queste masse di quindicenni in preda a crisi ormonali sia, oltre l'inevitabile presenza del bishounen (se posso rubare il termine) -ovvero del gnoccolone- di turno, rigorosamente bello, pallido, con un taglio di capelli figo, gentile eccetera, sopratutto la totale mancanza di spessore della figura stessa del vampiro. è decisamente più pulito e apprezzabile quello che non solo sa camuffare i suoi istinti bestiali, ma anche può tranquillamente stare al sole e illuminarsi come un catarifrangente, corre veloce e decide senza rimpianti di condannare la persona che ama. apprezzabile per le suddette quindicenni, intendo. credo sia questa la vera causa del successo di queste cagate scritte male: tizi più fighi del normale che si innamorano perdutamente di ragazzette inutili come ce ne sono a vagonate sulla faccia della terra e che con una smozzicata piazzata sapientemente rendono eterno il loro amore, mentre le lettrici inneggiano al goth (l'apoteosi del cattivo gusto, che non capisco bene cosa ha a che fare con il vero gotico, ma pazienza, non credo più all'idea che la gente voglia conoscere davvero quello di cui parla) trine e pizzi neri, qualche goccia di sangue della tonalità giusta, niente puzza, niente brutture, niente istinti.
questa roba a me fa cordialmente cagare.

fino ad adesso ho, come ho detto prima, evitato accuratamente qualsiasi libro o fumetto scritto sulla scia del successo meyeriano, essendo sicura di risparmiarmi solo carta straccia. ovviamente ci sono delle eccezioni, non tutti i libri che parlano di vampiri e sono stati scritti dopo twilight sono cagate. prendete il geniale suck di christopher moore. è abbastanza comico e demenziale, ma splatter in modo decisamente più accettabile e realistico del nostro cullen del cuore, con una sana dose di presa per il culo per le quindicenni blabla. che più delle quindicenni mi spaventano le ventenni o peggio le trentenni che... in ogni caso, se non conoscete moore, leggetevi suck (o meglio ancora, il vangelo secondo biff), ne vale davvero la pena, sopratutto se avete una buona dose di senso dell'umorismo e niente fette di salame sugli occhi.

ma lasciamo stare, questo immenso prologo che avrà sicuramente cacciato via i pochi che leggono questo blog (o magari mi ha fatto guadagnare qualche follower, non sono l'unica a pensarla così, per fortuna) in realtà voleva introdurre due titoli, due acquisti vampireschi, scritti e disegnati prima che il modello swarovski prendesse il sopravvento. due titoli che, a parte la figura vampiresca, non hanno un bel niente in comune: vampire princess miyu (edito da goen) e hitsuji no uta (bellissima edizione di magic press).


vampire princess miyu è stato pubblicato in giappone dalla fine degli anni '80 fino ai primi al 2002. oltre alla serie regolare, esistono new vampire princess miyu e lo spin-off vampire princess yui, disegnate sempre da narumi kakinouchi e anche queste serie saranno pubblicate da goen, alternandosi alla serie principale. dal 2009 la kakinouchi ha anche iniziato a lavorare alla nuova serie, vampire princess, ed è ancora all'opera. i quattro volumetti usciti fino ad adesso e quelli che usciranno saranno pubblicati da planet manga da febbraio. (qui potete trovare tutte le informazioni sulle edizioni, date di pubblicazione eccetera).
goen ha realizzato due versioni del primo numero, la versione regolare e la variant (che costa 1,95€ per chi la riuscisse ancora a trovare in fumetteria... io ci sono riuscita! notevole risparmio direi!)
anni fa playpress aveva pubblicato new vampire senza specificare che si trattava di un sequel,  lessi i primi tre numeri, ma erano incomprensibili, solo dopo ho scoperto che non si trattava della prima serie.
parliamo del fumetto: vampire princess miyu mi ha affascinata non poco. è un manga fuori dall'ordinario sopratutto per come è strutturato. le vicende di miyu non seguono una vera e propria trama, il racconto è più che altro episodico. l'atmosfera è sempre vaga e onirica, sogno e realtà non hanno confini precisi e anche il concetto di tempo non è definito per bene. potrebbe sembrare qualcosa di negativo, ma come possono questi concetti avere un senso per una creatura che ha davanti a sé solo l'eternità? è un tipo di narrazione che si adatta perfettamente al personaggio, la principessa vampiro che in cambio del sangue regala un sogno di infinita felicità, e che nel contempo deve tenere a bada i malvagi shinma, creature animalesche che uccido per la loro sopravvivenza. malinconico e sognante, miyu è sola e non può essere altrimenti, l'unico che le è vicino è larva, uno shinma anche lui ma -non ho capito bene come, spero sia più chiaro in seguito- diverso dagli altri, che aiuta la nostra vampira a rispedire nelle tenebre i cattivi della storia.
assolutamente non consigliato a chi si aspetta bamboline goth e spargimenti di sangue, né tanto meno a chi ricerca una storia articolata e piena di colpi di scena, o l'autocompiacimento dell'essere maledetto. in vampire princess miyu non c'è nulla di tutto questo. se invece volete leggere qualcosa di diverso e se sopratutto vi piacciono i disegni stile anni ottanta, bene, questo potrebbe piacervi.



completamente diverso il secondo titolo, hitsuji no uta di kei tome. aspettavo con ansia di poterlo leggere e non mi ha affatto delusa. kei tome è proprio brava, non capisco perché non fa che saltellare da una casa editrice all'altra senza il successo che merita. però sono contenta che questo titolo sia stato pubblicato da magic press, fino ad ora si è dimostrata una casa editrice seria e con un ottimo catalogo. (per la cronaca, era al secondo posto subito dopo la flashbook nella classifica, solo per una questione quantitativa). l'edizione è bellissima, sopratutto mi piace molto la carta usata per la sovracoperta, ho un debole per le carte opache e non ne potevo più di quelle sovracoperte lucide e attiraimpronte. bella anche la grafica del titolo e sopratutto la scenda di mantenere il titolo giapponese e rilegare la traduzione italiana a sottotitolo (non penso che ci sia bisogno del richiamo cinematografico per far incuriosire chi non conosce l'autrice. chi ha letto altro della tome l'avrà sicuramente preso a scatola chiusa).


takashiro ha sempre vissuto con i suoi zii da quando aveva tre anni. sua madre è morta e da allora il padre lo ha abbandonato, portando con se solo la sorellina. la piccola era sempre malata, e per quanto takashiro ricordi, non ha mai avuto modo di conoscerla, neanche la ricorda. adesso sembra che la sua vita abbia deciso di rivoluzionarsi senza che lui riesca a stargli dietro. deve decidere cosa fare dopo il liceo e i suoi zii gli propongono di adottarlo e di mantenerlo se deciderà di andare all'università. è innamorato di una ragazza che frequenta il club di pittura, a cui si è iscritto anche se non ha alcun interesse a dipingere solo per stare con lei. però un giorno, mentre si trova al club, comincia a sentirsi male, come se avesse un forte malore causato dall'anemia. ha anche degli strani e macabri ricordi che non riesce a ricollegare a fatti della sua infanzia che ricorda consciamente. decide qui, in qualche modo che non sa spiegarsi neanche lui, di andare a dare un'occhiata alla casa in cui abitava con la sua vera famiglia da bambino, sicuro di aspettarsi un edificio abbandonato con il giardino pieno di erbacce. invece la casa è curata ed è sicuro che lì ci abiti qualcuno. e questo qualcuno per la precisione è una bellissima ragazza dai capelli lunghi e neri e lo sguardo fiero e temibile. ma più temibili ancora sono le parole che gli rivolge, il segreto della morte di sua madre e in generale cosa c'è di strano nella sua famiglia. i malesseri aumentano e con loro la paura di diventare pericoloso per gli altri: non è anemia, è vera e propria sete di sangue. è per questo che è stato allontanato da quello che rimaneva della sua famiglia?
questo primo numero promette benissimo e io non vedo l'ora di leggere tutto il resto. complimentissimi a magic press per aver portato in italia, di nuovo, kei tome, sopratutto con questo titolo.



sabato 29 ottobre 2011

annunci lucca: magic press e dynit

anche qui poca roba per me: magic press, dopo il bellissimo annuncio della tome, a lucca ha parlato solo della sua nuova collana black magic (hentai) e di qualche yaoi. quindi io passo tutto.


dynit propone qualche nuovo anime, l'unico che mi interessa è mahou shoujo madoka magica che uscirà in dvd e blue ray (3 dischi per ciascuna edizione) forse con un cofanetto omaggio (che se non c'è non mi cambia nulla). ha anche detto che la terza serie di sailor moon uscirà a inizio 2012 e che i film non saranno raccolti in cofanetto, ma lo sapevo già, su amazon ci sono sia i box che i film in preordine u_ù

come sempre grazie allo smo per le news!

sabato 15 ottobre 2011

due nuovi annunci e... un tuffo nel passato

nell'ormai lontano 2006, qualche giorno dopo lucca, scrivevo così:

per il ventennale della fondazione della starcomics è stato pubblicato questo meraviglioso albo di kei tome, autrice già ospitata sulle pagine di kappa magazine e conosciuta anche grazie a kurogane.basta dare un' occhiata anche veloce ai disegni per sperare che la star si decida a festeggiare tutti gli anniversari possibili XD.fuguruma memories è un gioiellino, un manga bellissimo, un libro di illustrazioni, una raccolta di poesie, un pezzo da collezione... insomma, se non l'avete ancora compratelo.
nata come una serie di episodi che ruotano attorno alla figura centrale della protagonista, ian, viene ora finalmente raccolto in un volume dall'edizione molto curata e assolutamente appropriata al suo contenuto.così a distanza di circa un lustro dalla pubblicazione su rivista, possiamo finalemente rileggere (o leggere) quest'opera.kei tome riesce perfettamente a fondere la bellezza grafica con la poesia dei suoi racconti e dei suoi personaggi, incentrando le storie sull'importanza e sull' ineluttabilità dei ricordi e della memoria, conducendoci all'interno di un quantomeno bizzarro studio fotografico gestito da yoo e ian, e frequentato da clienti molto particolari, ognuno con la sua storia.



kei tome riesce a far vedere ogni evento, seppur piccolo e forse ai nostri occhi banale, come qualcosa di bello e importante, riesce a trasformare le semplici schegge di vita quotidiana in racconti capaci di emozionare e coinvolgere.
la maestria della sensei sta sia nella bellissima sceneggiatura quanto nel tratto, semplice, immediato, spoglio di troppi studi e correzioni, eppure quantomai diretto ed espressivo.disegni che sembrano vecchie foto d'epoca, e storie che riempiono l'aria di malinconia e di una sorta di strana, lieve bellezza, segni che riescono a coinciliare la quotidianità con il sogno, la realtà con il ricordo con assoluta esattezza, senza mai esagerare nè tralasciare nulla, tutto raccolto in poche, ma esaustive, pagine.se non l' avete ancora capito, la lettura mi ha entusiasmata davvero.spero che il successo di questo volumetto possa essere di buon auspicio per la pubblicazione di altre opere di kei tome qui nel nostro paese... autrice: kei tome editore: star comics (2006) numero volumetti: 1 (concluso)


oggi il mio parere su questo manga non cambia di una sola virgola, ma posso aggiungere qualcosa in risposta a quell'ultima frase. sicuramente lo sapete già, perché gli annunci non sono recentissimi, ma ronin manga e magic press hanno aggiunto due opere di kei tome al loro catalogo: yesterday o uatte (sing yesterday for me) per i kappi e hitsuji no uta (the lament of the lamb) per mx.
sinceramente non li ho mai letti, ma kei tome è una garanzia di per sé, quindi copio le recensioni delle case editrici e personalmente vi consiglio di provare, almeno, il primo volume!

kei tome - yesterday o uatte
editore: ronin manga
data di uscita: ?
numero volumetti: 7 (in corso - fonte: bakaupdates)

Seguiremo le vicende di Rikuo Uozumi, un ragazzo privo di ambizione che, dopo essersi diplomato, inizia a lavorare in un mini-market senza una vera e propria prospettiva di crescita personale o professionale.
Nonostante ciò, il luogo in cui lavora è fonte di molti incontri che inizieranno ad arricchire inaspettatamente la sua vita, fra cui i colleghi, un’ex compagna di classe (ed ex fidanzata), e la ‘strana’ Haru Nonaka, una ragazza che ha deciso di non terminare gli studi e che si aggira ovunque insieme a un corvo.
copertina del 4° volumetto dell'edizione francese delcourt

kei tome - hitsuji no uta
editore: magic press
data di uscita: fine ottobre - lucca 2011
numero volumetti: 7 (concluso - fonte: bakaupdates)

La famiglia Takashiro custodisce un terribile segreto: le femmine possono ereditare una malattia genetica che causa l’anomalo desiderio di nutrirsi di sangue umano. Si potrebbe anche parlare di “vampirismo”, ma, a differenza di queste creature, siamo di fronte a esseri umani, mortali e privi di zanne, affetti da una rarissima e incurabile malattia che li costringe a vivere isolati, costantemente controllati da un medico di fiducia che custodisce il loro segreto. Dopo la morte della madre, Kazuna Takashiro viene adottato da una coppia di amici di famiglia. Il padre vuole tenerlo lontano dalla famiglia e, soprattutto, da sua sorella…

mx ha già presentato le cover dell'edizione italiana! eccole qui! (fonte)