Visualizzazione post con etichetta stahiro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta stahiro. Mostra tutti i post

martedì 19 febbraio 2013

la figlia dell'otaku 1 e 2

ecco, io di solito le stroncature le evito, ma questa volta non riesco neanche a scriverne una in modo decente. l'unica cosa che mi viene da dire di questo manga è che fa schifo.

ho preso i primi due numeri di la figlia dell'otaku in scambio, non l'ho mai voluto comprare perché subodoravo di che si trattava già da alcune recensioni, ma visti i commenti positivi (e il fatto che l'ho potuto leggere praticamente gratis) ho deciso di provare.

non si tratta solamente di delusione, ma di vero e proprio fastidio e disgusto. in buona sostanza una bambina, figlia di una stronza immatura indebitata fino al collo, viene spedita dal padre, che non ha mai visto, mentre la madre cerca di ripagare i suoi debiti.
in questi nove anni, l'età della bambina, il padre non ha mai saputo della sua esistenza, però accetta subito di prendersi cura della ragazzina, senza neanche farsi venire il dubbio che sia effettivamente sua figlia.
questo tipo viene definito otaku, ma credo che il modo migliore per rivolgersi a lui sia porco schifoso viscido segaiolo sfigato. vive in una stanza in affitto in una pensioncina, disegna manga porno, colleziona figurine porno, dvd porno, videogiochi porno e qualsiasi cosa possa essere utile a sopperire la mancanza di una normale vita sessuale e/o sentimentale. gli altri inquilini sono un pedofilo (che i giapponesi chiamano amante delle lolite e che a quanto pare li diverte anche, io uno così lo impalerei senza neanche la grazia della vasellina), un vecchio sfigato disegnatore di manga, un coso che non si capisce bene cosa sia e cosa faccia ma tanto non se lo fila nessuno e un'altra disegnatrice di manga porno. si aggiunge l'immancabile amministratrice con tette stratosferiche e filosofia da quattro soldi.
le situazioni presentate in questi due volumi sono banali e scontate e spesso grottesche, volgari e stupide. i personaggi stessi sono l'incarnazione della volgarità e del piattume intellettuale, morale, etico e psicologico.
stiamo parlando di un padre, un uomo adulto che ha in custodia una bambina, che la abbandona a casa sapendo che lei sta male e ha la febbre alta, per andare a comprare un videogioco appena uscito.

assolutamente orribile. non mi interessa se questo coso migliora poi, ma non ho idea di cosa possa farlo diventare meno vomitevole. mi fa pena quella bambina in mezzo a quelle bestie che scopano cuscini bucati ad hoc e leggono fumettini con bimbette semi-stuprate a ogni pagina. seriamente, una delle schifezze più assolute mai letta in vita mia. ora spero solo che in fumetteria riesco a farmeli scambiare, fosse anche per uno sconto di due euro sulla prossima spesa, o che qualcuno mi proponga un'altra qualsiasi cosa in cambio.