domenica 28 aprile 2013

tra i tristissimi annunci del comicon...

tanto per cambiare gli unici annunci decenti (al momento) sono quelli di planet manga. quindi dite ciò che volete, planet avrà tutti i difetti di questo mondo, ma in quanto a scelta di titoli...

innanzi tutto torna ai yazawa! standing ovation!
titolo abbastanza datato, si tratta di marine blue no kaze ni dakarete, in italiano sarà marine blue - accarezzati dal vento marino. serie in quattro volumetti, ovviamente conclusa, piena di mare, sole e batticuori. e poi è la yazawa. inizia da settembre, bimestrale, con l'edizione da edicola. e io sono molto molto molto contenta di questo annuncio!

poi seven shakespeare! a quanto pare i titoli della serie di "manga che non vedremo mai in italia" di yue lung sono tutti molto fortunati, speriamo di non fermarci qui...
intrighi e messe in scena in salsa shakesperiana, promette parecchio bene. il primo volume lo si prova sicuramente. esce a settembre anche questo, edizione da fumetteria, mensile nonostante la serie sia ancora in corso... i soliti misteri di planet manga.

 

a novembre invece si alterneranno last exile - giyoku no fam e last exile - sunadokei no tabibito, che vanno in edicola a prezzi accettabili. sono molto indecisa su questi, ma non ho capito se sono due spin off o se è tutto il leggibile (cosa plausibile, visto che non trovo altro neanche su bakaupdates). attendo informazioni, c'è un sacco di tempo per decidere il da farsi...


e immancabilmente hanno ufficializzato l'annuncio di sakamichi no apollon. edizione da fumetteria a partire da novembre. prezzo altino ma ne vale la pena.


però sbaglio o non tutti gli editori hanno fatto le conferenze? o me le sono perse io?

sabato 27 aprile 2013

inuyasha - o anche: d'amore e (altri) demoni

credo che marquez me l'avrebbe perdonata.
inuyasha è uno shounen la cui pubblicazione - in italia come in patria - è durata anni (dodici in giappone, nove  da noi), e a me mi c'è voluto molto molto più tempo per finire di leggerlo.
presa da un periodo di profondo scazzo verso i manga, li abbandonai per qualche anno, e inuyasha finì nel dimenticatoio fino a quando una rilettura e il preziosissimo aiuto di tammy, mi hanno convinta a leggerlo tutto quanto fino alla fine.

dunque dicevamo, inuyasha è uno shounen, un manga d'azione dove spade, tecniche di combattimento strane, mostri, demoni, spettri eccetera la fanno da padrone. ma in realtà quello che muove tutto è una storia d'amore. d'amore e demoni, per l'appunto.
io vi annuncio che, se non conoscete la storia, ci saranno spoiler, anche se penso che quasi tutti quelli che erano interessati a leggerlo l'avranno già fatto quindi... vabbè, decidete voi.

nell'epoca sengoku il mezzo spettro inuyasha e la sacerdotessa kikyo vengono spinti a odiarsi dall'inganno di naraku, un altro mezzo spettro nato da onigumo, un delinquente moribondo a lungo curato da kikyo, che nutriva tali sentimenti osceni e impuri per la sacerdotessa da farsi divorare dai demoni per acquisire potere e diventare uno spettro. rinato come naraku, ordisce un inganno per i due amanti e li spinge a uccidersi: inuyasha muore trafitto da una freccia di kikyo e kikyo stessa perde la vita in seguito alle ferite riportate durante scontro. il motivo della disputa tra i due, la sfera degli shikon, che da a chi la possiede un immenso potere, viene bruciata insieme al cadavere di kikyo.
una fine più triste a una storia d'amore la si deve ancora trovare.

giappone moderno: la giovane studentessa kagome, il giorno del suo compleanno, viene risucchiata dal pozzo di famiglia e trasportata da un demone millepiedi in un villaggio del giappone medievale. per sconfiggere lo spettro e salvare lei e tutto il villaggio, risveglia inuyasha, sigillato dai tempi della battaglia con kikyo. in un tentativo del mezzo spettro di prendere la sfera degli shikon, questa viene distrutta e le sue schegge si perdono per tutto il giappone. kagome e inuyasha, dopo un inizio alquanto burrascoso, uniscono le loro forze per trovare tutti i frammenti e ricomporre la sfera.


nel corso del viaggio ci saranno battaglie a non finire, ma sopratutto i due incontreranno man mano i loro compagni di avventura, ognuno dei quali è legato dal filo del destino a naraku:
il giovane monaco miroku, sempre a caccia di femmine e soldi, che possiede il foro del vento, una maledizione che però è anche un'arma, un vortice potentissimo nascosto nel palmo della sua mano che aspira ogni cosa, compresi i nemici, facendola sparire. la maledizione del foro si tramanda di padre in figlio, e come il padre di miroku è stato ucciso dal suo foro allargatosi fino al punto di risucchiare il suo stesso proprietario, così un giorno succederà a lui. la necessità di lasciare un erede a spezzare la maledizione e vendicarsi di naraku è il motivo per cui il monaco tenta di concupire qualsiasi fanciulla carina gli si pari davanti.
il piccolo shippo, dispettosissimo cucciolo di spettro volpe, che tenta di vendicare il padre ucciso anche lui per colpa di naraku, che passa il tempo a farsi picchiare da inuyasha e consolare da kagome, poi sango, cacciatrice di spettri che a causa di naraku ha perso in modo tragico tutta la famiglia. naraku infatti ha manovrato il suo fratellino kohaku facendogli uccidere tutti gli altri cacciatori di spettri, compreso il padre. nello scontro tra fratelli, kohaku è rimasto ucciso ed è tornato in vita grazie a una scheggia della sfera, mentre sango si è unita al gruppo di inuyasha.
kohaku, stravolto dal dolore di quello che ha fatto manovrato da naraku, è diventato un burattino vuoto nelle sue mani, ma più avanti nella storia riuscirà a acquisire di nuovo la sua coscienza e avrà una parte fondamentale negli eventi che segneranno la fine della vicenda. fedele compagna di viaggio e di battaglie di sango, è il demone gatto kirara.
gli altri personaggi che, anche se non fanno parte del gruppo di inuyasha, hanno come solo obbiettivo quello di uccidere naraku sono koga, il capo degli spettri lupo, che cerca vendetta per la sorte del suo villaggio sterminato dal solito mezzo spettro (quello cattivo!), innamorato di kagome, con la quale non perde occasione di fare il cascamorto, e in perenne lotta con inuyasha.
uno dei personaggi più affascinanti in assoluto è poi il fratello di inuyasha, sesshomaru, uno spettro completo (lui e inuyasha hanno madri diverse), inizialmente uno spocchioso arrogante che tentava di uccidere il fratellastro ogni volta che poteva, decisamente irritato dal fatto che il mezzo spettro di famiglia e non lui, il primogenito, avesse ereditato la tessaiga, la spada di suo padre. e irritato anche dalla natura stessa di mezzo spettro del fratello, insomma, quale che sia il motivo, far fuori inuyasha non è poi una cattiva idea...
anche sesshomaru sarà vittima della crudeltà di naraku, più e più volte verso la fine: verranno messi in gioco i suoi affetti, primo fra tutti quello verso rin, la bambina che sesshomaru stesso ha resuscitato con la tenseiga (la spada che non taglia le cose di questo mondo e che può riportare in vita i morti), e poi quello appena appena nato nei confronti di kagura.

nel corso delle vicende, naraku cercherà di diventare sempre più potente, cercando di liberarsi del cuore di onigumo, rigenerando, cambiando e aggiustando di volta in volta il suo corpo.
da naraku nasceranno tante creature, ognuna delle quali rappresenta uno dei suoi tanti aspetti, tra le quali spicca kagura, la parte femminile e passionale di naraku, fremente dal desiderio di libertà da quel naraku che l'ha creata e che tiene in pugno il suo cuore, disgustata dalla sua crudeltà immotivata, a volte fredda e calcolatrice ma in fondo piena di sentimenti e rabbia per il mondo assurdo che il suo creatore ha contribuito a plasmare. il suo amore per sesshomaru e la sua storia mi hanno davvero commossa. per quello che mi riguarda è uno dei personaggi che più preferisco in assoluto.

e ovviamente kikyo, la sacerdotessa che sigillò inuyasha, riportata per magia in vita. inizialmente voleva vendicarsi del suo vecchio amante e di kagome (ahhh, la gelosia), poi poco per volta capisce l'inganno che l'ha portata alla morte e rimane in vita con il suo corpo preso in prestito per combattere anche lei contro inuyasha. il suo rapporto con kagome sarà sempre di amore e odio perché colei che ha preso il suo posto nel cuore di inuyasha altri non è che la sua reincarnazione, una fanciulla pura che possiede un potere enorme in grado di mettere a repentaglio l'esistenza stessa di naraku e della sfera degli shikon.

inuyasha è quindi un manga d'azione, un manga comico (i siparietti di rumiko takahashi, anche se tutti uguali, sono sempre uno spasso) ma anche una storia piena di sentimenti. e al sentimento stesso viene data una forza incredibile: i desideri sporchi di onigumo lo trasformano in mostro, la purezza d'animo di kikyo e kagome può sconfiggere il male e addirittura guarire o mantenere in vita le persone, la rabbia di inuyasha lo trasforma in un demone completo mentre il suo amore per kagome calma il suo istinto omicida. i sentimenti non sono più solo parole ma vere e proprie forze magiche che plasmano la realtà, con la sola volontà si può indirizzare una freccia o raccogliere abbastanza forza da spazzare via un nemico. in inuyasha ci sono tutti gli elementi di una saga fantasy dal sapore epico, dall'eroe che cresce come persona e come guerriero, agli amori, le gelosie, gli inganni, nemici fortissimi e altri personaggi la cui amicizia e lealtà saranno indispensabili al protagonista per raggiungere il suo obbiettivo.
il bene trionfa sempre e alla fine... beh, ovviamente anche l'amore.
bellissima lettura, sono davvero contenta di essermi convinta a finire la serie, merita davvero tanto!

giovedì 25 aprile 2013

wildwood - i segreti del bosco proibito

ma prima di tutto veniamo a noi! vi è mancata clacca? o manco vi siete accorti che ero sparita? spero la prima... in ogni caso, nel caso in cui vi siate chiesti che fine abbia fatto in questi giorni, qui trovate la ragione che mi ha tenuta lontana dal blog... e dai fumetti!
e che fumetti! tammy mi ha mandato gli ultimi numeri che mi mancavano di inuyasha e un sacco di altri regalini belli e io ho iniziato a leggere tutto oggi, dopo quasi una settimana!
che vergogna...


e vabbè, perdonatemi. si tenta di lavorare (avete visto il link lassù? eh? dai, andate a vedere come sono diventata brava!)

passiamo a cose serie. ho letto wildwood. l'ho letto in più giorni, per lo più prima di andare a nanna. il che la dice lunga su quanto mi abbia coinvolta, però non pensate che sia un brutto libro: è un fantasy per bambini/ragazzi molto ben riuscito, il punto è che in effetti io non sono proprio molto amante del genere. però diciamo che un sette glielo do volentieri.


protagonista della storia è prue, una ragazzina di dodici anni alla quale una bella mattina le viene affidato il fratellino mac. dovrà badare a lui tutto il giorno, e mentre stanno a passeggio per strada con la bicicletta di prue e il carrettino-porta-fratello, uno stormo di corvi neri arriva a rapire il bambino, e lo porta in volo fino oltre la landa impenetrabile.
disperata e spaventata prue decide di andare a riprenderlo il giorno dopo, riuscendo in qualche modo a ingannare i suoi genitori. nonostante le pessime storie che girano sul conto della landa impenetrabile, prue non vuole perdere suo fratello e non vuole neanche mettere gli adulti in mezzo alla storia, sicura che nessuno crederebbe a una storia di corvi rapitori e bambini che volano.
proprio mentre sta per superare i confini della città, prue incontra curtis, il compagno di classe un po' sfigato che fa quasi uccidere entrambi sotto un treno per seguirla e che in ogni caso decide di andare con lei a salvare mac.
appena entrati nel bosco cominciano a rendersi conto che il mondo di landa impenetrabile, o bosco selvaggio come si chiama veramente, è davvero completamente diverso da quello da cui vengono loro due, nonostante la distanza fisica sia pochissima.
quasi subito vengono acciuffati dai coyote soldato, curtis viene portato al cospetto della governatrice vedova mentre prue riesce a scappare, e facendosi aiutare da un portalettere, riesce a parlare con il governatore di bosco nord e il gufo, principe degli aviari.
da qui in poi la vicenda segue parallelamente i due ragazzi adesso separati, entrambi alla ricerca di mac ed entrambi affascinati e confusi dallo strano mondo in cui uomini e animali convivono insieme.
preparatevi ai soliti personaggi da romanzo fantasy per ragazzi, i cattivi, i buoni, quelli un po' tonti ma in fondo buoni eccetera. c'è qualche colpo di scena ma in fondo tutta roba abbastanza prevedibile.
nonostante non mi abbia esattamente tolto il sonno, mi ha coinvolto quel tanto che basta da voler leggere il secondo libro, anche perché, se la storia principale trova la sua naturale conclusione, molte altre questioni rimangono aperte, sopratutto su curtis, che è forse il personaggio che ho preferito.
molto belle le illustrazioni all'interno del libro, sinceramente la cosa che più mi ha attirata e convinta ad acquistarlo.

giovedì 18 aprile 2013

una ragazza da sposare

cosa può rovinare un matrimonio perfetto, con un fidanzato perfetto, un'organizzazione perfetta, una promessa sposa perfetta eccetera eccetera?
nulla.
tranne il fatto che la promessa sposa... è già sposata!


ebbene sì. dieci anni prima del suo matrimonio vero, milly si è sposata con allan, ma non per amore o interesse, semplicemente perché lui potesse avere la cittadinanza e rimanere al fianco di rupert, il suo vero amore. milly poteva mai rifiutare un favore del genere a due amici che si amavano così tanto?
ma per dieci anni questa storia è rimasta sepolta nella sua memoria, nessuno ne è mai venuto a conoscenza a esclusione di un ragazzo che quel giorno l'ha fotografata appena uscita dalla chiesa, nel suo abito raffazzonato e preso in prestito e con il sorriso smagliante di chi di un matrimonio si gode solo il bell'effetto della cerimonia senza pensare a tutto il resto.
e indovinate chi è che alloggia nel bed and breakfast gestito dalla madre di molly, il fotografo scelto per immortalare l'imminente matrimonio?

sophie kinsella, o meglio madeleine wickham, non rinuncia neanche questa volta ai temi che le sono tanto cari: gli inevitabili dubbi prima del matrimonio, le relazioni amorose e familiari ma sopratutto la sincerità verso se stessi e gli altri, il sapersi o meno accettare per quello che si è e le maschere che si mostrano a fidanzati, parenti e amici per difendere la propria interiorità.
maschere che prima o poi cadono, e così un perfetto marito e fedele credente rivela il suo passato amore per un altro uomo, una perfetta madrina e amica si scopre essere una traditrice, il cattivo di turno non è affatto cattivo, la donna in carriera che disdegna gli uomini ha in realtà una relazione segreta con la persona meno probabile che si possa immaginare, e la ragazza perfetta, elegante e compassata in realtà vorrebbe rasarsi i capelli, farsi un piercing al naso e smettere di far finta di leggere giornali serie e dedicarsi apertamente alle sue soap preferite.
una ragazza da sposare è il tipico romanzo kinselliano: una commedia leggera con una protagonista che riesce a infilarsi in casini davvero poco plausibili trascinando con se fidanzati, madri, sorelle, amici e tutto il resto, una storia che fa sorridere, trattenere il fiato a volte e che coinvolge sopratutto per come l'autrice riesce, dietro le gesta dell'eroina (!), a farci rispecchiare nelle paranoie della società moderna.
chapeau.

(ps. passate a trovarmi anche qui! ♥)

martedì 16 aprile 2013

tante storie ~ libreria per piccoli (e) grandi lettori

sono abituata a pensare alla mia città come un posto noioso, dove non c'è mai niente di bello, dove gira e rigira è sempre la stessa tristezza ovunque e ormai conosco tutto.
e invece.

ieri per caso, passeggiando in una delle strade che anche se conosco tutto non mi capita spesso di vedere, ho trovato una libreria sconosciuta, con in vetrina un sacco di bellissimi libri illustrati, una bella insegna gialla, un bel nome - tante storie - e scaffali pieni di libri per bambini, dall'aria molto molto invitante.
risolti i miei personalissimi affaracci, mi ci sono intrufolata con mamma al seguito.
e beh, è stato amore a prima vista ♥



la libreria è dedicata ai piccoli lettori, non soltanto per la tipologia dei libri che si trovano, ma per come tutto il negozio è strutturato: scaffali a misura di bambino, spazi colorati e luminosi, libri che scendono dal soffitto...
ci si perde tra storie, colori e bei disegni, infatti il catalogo non si ferma soltanto ai libri di narrativa, ma la libreria ha una vastissima scelta di libri illustrati... ecco ondine di benjamin lacombe proprio davanti all'ingresso.


i titoli sono tantissimi, per bambini, adolescenti, ragazzi e adulti che non si sentono troppo vecchi, grigi e seriosi per rifiutarsi una bella storia. c'è anche uno scaffale dedicato ai neogenitori.
nella seconda stanzetta si passa dai bestseller ai classici, e la gentilissima proprietaria  mi ha spiegato che in questa zona organizzano letture ad alta voce per i bambini, una bella alternativa a tv, pc e altre amenità.


il posto è bellissimo sì, ma in realtà quello che mi ha spinto a scrivere questo post non è stato tanto l'ambiente quanto le persone che ci lavorano.
erano millenni che non trovavo un libraio che parlasse dei suoi libri e non per rimproverarti che li stavi sfogliando troppo o per chiederti che titolo cercavi.
una libraia che conosce le storie dei libri che vende, che sa parlarne con passione e amore, che mi ha fatto venire voglia di comprare un libro anche se non ne avevo letto prima le recensioni su anobii, blog e varie, anche se non c'era lo sconto o cose simili.
roba che non succedeva davvero da quanto? una quindicina di anni?
abbiamo parlato di illustratori, di libri, abbiamo sfogliato atlanti, toccato i tipi diversi di carta, annusato i libri. ma voi ce lo vedete un commesso della mondadori che vi fa notare quanto è buono il profumo di un certo libro piuttosto che un altro? uno di feltrinelli che si ferma a chiacchierare di quale illustratore preferite?


libri di favole, libri illustrati, libri da disegnare, colorare e scarabocchiare, libri per imparare a leggere le parole e libri per imparare ad amarle. che si abbiano più o meno degli anni indicati nelle fascette dei libri. e poi l'ordine non maniacale ma da scaffale di casa, niente polvere, niente libri buttati a casaccio. insomma, si è capito che mi è piaciuto tutto?

io da lì sarei uscita con ventimila pacchetti, ma mi sono accontentata di un solo libro, questo qui:


se siete di palermo, o se vi capita di venirci a fare le vacanze (anche se puntualmente tutti i tg italiani devono dire peste e corna della nostra città quando si avvicina l'estate, ché il sud deve morire per forza, ma non divaghiamo) passate da tante storie. si trova in via ludovico ariosto 27 a/b e ne vale proprio la pena.

lunedì 15 aprile 2013

graphic journalism: dal 20 aprile con il corriere della sera


notizia fresca fresca, dal 20 aprile con il corriere della sera ogni sabato ci sarà in allegato (al costo di 7,90€) una di queste graphic novel.
la prima uscita è persepolis, che personalmente è l'unica che mi interessa.
il piano dell'opera è qui.
una collezione un po' "pesantina" ma se avete qualche titolo da recuperare il prezzo è ottimo.

domenica 14 aprile 2013

rinne

aspettando gli ultimi numeri di inuyasha, mi sono pappata in due giorni tutti i primi undici numeri di rinne, la nuovissima serie di rumiko takahashi.
come direbbero i vogon resistere è inutile, nonostante ci abbia provato, non si può far finta di niente davanti a un bel ragazzo disegnato dalla signora dei manga, quindi alla fine ho ceduto.
rinne è un manga adorabile, divertente e godibilissimo, strutturato a episodi abbastanza indipendenti che delineano una trama tanto annacquata da promettere numeri infiniti e serializzazioni decennali. ma ad essere sincera non mi aspettavo altro, quindi sono felice così.


i paragoni con inuyasha sono tantissimi e decisamente molto evidenti, se conoscete la precedente opera della takahashi non avrete problemi a individuarli.

sakura mamiya
è la protagonista femminile del manga. da bambina si è inoltrata nella terra dei morti ed è riuscita a tornare solo grazie all'aiuto di una shinigami, la signorina tamako, nonna di rinne, che le evitò una reincarnazione prematura.
anche se non ricorda nulla di quello che è successo in quell'episodio, ha appreso l'abilità di vedere gli spiriti, ma ormai non ci fa più di tanto caso. da quando ha incontrato rinne ha recuperato i ricordi di quello strano viaggio. è una ragazza parecchio pragmatica, semplice al limite della tontaggine. non si è accorta dei sentimenti che rinne e tsubasa provano per lei (e quando mai, takahashi cara?) - come kagome fa amicizia con un ragazzo semiumano e ha capacità spirituali fuori dal comune.

rinne rokudo
il protagonista della storia. è per metà shinigami e per metà umano. pieno di debiti fino al collo, per colpa dell'insopportabile padre, conduce le anime che non riescono a reincarnarsi fino al nirvana.
vive nella povertà più ner
a con il fedele gatto nero rokumon, ma ha un animo nobile e generoso, non si lascia corrompere dal denaro e detesta il padre privo di scrupoli e dignità. eroe senza macchia e senza paura, svolge al meglio il suo lavoro, sopratutto quando può racimolare qualche soldino in più o far colpo su sakura. - inuyasha è un mezzo spettro e rinne è un mezzo shinigami: più debole di uno shinigami completo ma dotato di capacità sovrumane. il manto della terra dei morti mi ha fatto pensare subito all'armatura-corazza di inuyasha. a differenza del testardissimo cagnolino, rinne ha il cuore di burro ed è facilissimo capire i suoi sentimenti.

tsubasa jumonji
è un giovane esorcista con il vizio di sparare palline piene di cenere sacra ovunque. scoperta la capacità di sakura di vedere gli spiriti, comincia a credere che lei sia la sua metà, che la loro unione sia voluta dal destino e che rinne sia soltanto un ostacolo.
nonostante la sua marpionaggine spesso il suo aiuto è fondamentale per riuscire a risolvere i problemi di qualche anima legata ancora alla sua vita passata.
è un uomo molto fascinoso e decisamente elegante, sopratutto messo a confronto con il suo rivale in amore rinne. - ricorda sia koga che miroku nella serie di inuyasha, è un umano in grado di interagire con gli spettri come il monaco della vecchia serie della takahashi, ma il suo atteggiamento da rivale in amore del protagonista lo avvicina molto a koga, sopratutto per il modo di fare da sbruffone che non riesce ad evitarsi.

rokumon
è il gatto nero di rinne. ogni shinigami firma un contratto con un gatto nero il quale lo aiuta nel suo compito e riceve un compenso. nel caso di rokumon si tratta di riuscire a sopravvivere a stento, ma il gattino è leale e fedele al suo padrone nonostante la povertà in cui è costretto a vivere.
aiuta ogni volta rinne e i suoi amici nelle loro imprese e alla bisogna sa trasformarsi in uno spirito terrificante o in un adorabile gattino attiracoccole. - inevitabilmente paragonabile al piccolo shippo, sia nella versione "normale" che in quella trasformata (il grande gatto nero e il grande procione), oltre che graficamente, anche i caratteri dei due bimbi sono simili, entrambi buoni, onesti e pronti a impegnarsi al massimo per i loro amici.

masato
è un demone che odia a morte rinne per un torto subito quando erano bambini. per questo continua a tentare di trascinare rinne all'inferno con espedienti stupidi e sempre fallimentari.
non ha scrupoli di nessun tipo, né un briciolo di rispetto o compassione, neanche per le donne o i bambini. beh, d'altro canto è un demone...




ageha
un'altra shinigami, ma questa volta al 100%. è innamorata di rinne e necessariamente detesta sakura, la quale non si cura minimamente della sua presenza né delle sue insistenti avances verso il povero rinne. è ricca sfondata, capricciosa e infantile, più che delle anime che deve accompagnare tutto il suo impegno viene speso per tentare di conquistare rinne. ha un pessimo rapporto con il suo gatto nero e sua sorella è passata dalla parte dei cattivi diventando la segretaria/amante del padre di rinne.


molto più leggero di inuyasha - il quale già di certo non lo si riporrebbe nello scaffale dei libri di filosofia - rinne fino ad adesso è un manga leggero e divertente al quale manca davvero poco per diventare un manga epico con l'eroe figo che diventa sempre più figo.
ma ovviamente il spero che questa volta la signora takahashi dia un po' più di spazio all'aspetto sentimentale.

detto questo... dovrei proprio decidermi a recuperare ranma 1/2. e la star comics dovrebbe ristampare maison ikkoku!

sabato 13 aprile 2013

la ragazza fantasma, fuffa, notizie e altre amenità.

allora mettiamo che: la vostra migliore amica vi ha tirato un pacco storico e se n'è scappata in qualche strano posto tropicale con qualche biondone muscoloso, il vostro fidanzato vi ha lasciato, vostra sorella è una stronza, il lavoro va di cacca, vostra madre è una paranoica capace di far venire le crisi di panico già dopo due frasi a chiunque e vostro padre vi compatisce evidentemente. già non è una bella cosa così. ma se poi al funerale della vostra sconosciuta prozia che non ve ne poteva fregare di meno vi ritrovate davanti un fantasma isterico di una ragazza ventenne che è incavolata nera perché non trova la sua collana. e la ragazza viene dritta dritta dagli anni venti. e potete vederla e sentirla solo voi.


dico, non è che sia proprio una situazione invidiabile. eppure è quella che si ritrova a vivere lara, la ventisettenne sfigatissima protagonista di questo romanzo dell'amatissima kinsella, la ragazza fantasma. come in ogni suo titolo, anche qui le tinte rosa si mischiano a quelle gialle e l'amore lascia il posto a misteri e segreti: cosa nasconde la collana della prozia sadie? come mai suo nipote è così tanto interessato ad averla? e perché lei non riesce neanche a staccarsi da questa terra senza la sua collana?

devo dirlo? ok, ma non ditemi che sono banale e prevedibile. il libro è godibilissimo, divertente, appassionante, ben scritto e regala emozioni e occhi incollati alle pagine come solo la kinsella sa fare.
insomma, se ne parlo tanto bene ogni volta ci sarà un motivo, no?

cambiamo discorso.
è da un sacco che non scrivo. ma detto sinceramente ho avuto l'umore abbastanza a terra e la mia voglia di scrivere è stata pari a zero. poi mi sono data una botta di vita, proprio come una padellata in testa, e ho deciso di darmi una smossa, buttare quello che non mi serve (leggi: lo stupido lavoro del call center) e riprendere quello che mi piace, tipo questo, ma sopratutto ho deciso di ricominciare con il blog di unanuvola (ho nuovi progettini in mente...) quindi andate a darci un'occhiata e aiutatemi a mantenerlo vivo, mi tira davvero su di morale!


tornando a roba un po' più in tema, a giugno uscirà - finalmente! - il primo numero di gakuen alice / alice academy per goen. la notizia è che, dopo dieci anni di pubblicazione, il manga sta per concludersi, e se non ho capito male l'ultimo numero sarà il trentesimo.
quindi, scherzetti delle nostre case editrici a parte, dovremmo riuscire a godercelo tutto quanto di fila, senza interruzioni fino alla fine.
e speriamo anche che questa qui non sia la copertina definitiva dell'edizione italiana.

lunedì 8 aprile 2013

nina stardust 1 e storia di un viaggio a parigi 1

lo so. non dovrei iniziare nuove serie prima di finire qualcuna di quelle già in corso.
ma.
la scusa numero uno, quella che mi pulisce un po' il karma (non è vero) è che un blog serio (e questo lo sarebbe?) deve parlare sopratutto delle novità (ma a voi frega davvero? bah...). la scusa numero due non esiste. questi due titoli mi incuriosivano troppo, quindi fanculo alle regole.


nina stardust l'ho preso perché dal primo momento la cover mi ha fatto un sacco di simpatia. mi ricorda vagamente i disegni in stile ran/gisele, però un po' frullati insieme con arale (che non ho mai letto, lo conosco per una sorta di coscienza collettiva, cosa che devo dire mi fa un po' di paura, non mi piace sentirmi una formica). è stata una lettura un po' sconcertante, ma devo ammettere che non mi sono pentita di averlo preso. anche se ho tanti dubbi sul secondo volume. di cosa dovrebbe parlare?

*attenzione agli spoiler!* nina stardust non è la storia di nina. ma di stardust, ovvero di hoshikuzu, che significa per l'appunto polvere di stelle. hoshikuzu non è hoshikuzu fin dal principio, anzi, all'inizio rischia di non essere proprio niente, perché è soltanto un robot gettato nell'immondizia al quale sta finendo la batteria. fine della batteria, fine della sua memoria e della sua vecchia vita. rischia persino di essere smembrato e rottamato, ma con furbizia molto poco da robot riesce a scappare in tempo.
i robot non sono la sola cosa strana in questa storia, anzi. in cielo spesso si perdono i channa - o teste di serpente - che sono degli enormi e orribili pesci volanti. nina è una ragazza che vuole evitare che il channa che è stato avvistato mentre riceveva una dichiarazione d'amore (che non l'ha mica poi tanto sconvolta...) venga abbattuto dall'esercito. qui i motorini volano e si portano appesi alle spalle come zainetti, e i channa sono ghiotti di una strana pappa per la quale perdono completamente la testa. per mangiare l'esca che ha nina, il channa inghiotte pure lei e la risputa in una discarica dove trova un robot decapitato (è caduto dalla luna!), lo rimette a posto e accetta di diventare la sua maestra. da adesso hoshikuzu è davvero hoshikuzu.
il resto dei capitoli racconta episodi della vita di nina, di hoshikuzu e di taihei, il fidanzato e poi marito di nina.
surreale e assurdo, il racconto si dipana tra pesca, fancazzismo, sole e luna parlanti, un biglietto della lotteria vincente, stelle e poi un'isola in cielo dalla quale si vede il mare. dalla quale nina e taihei vedranno il mare per sempre, mentre hoshikuzu capisce per fortuna appena in tempo che l'unico modo per far continuare a vivere nina è non dimenticarla, non smettere mai di cambiare le batterie.
bizzarro è l'unico termine che mi viene in mente senza paura di sbagliare per definire questo fumetto, ma un numero è davvero troppo poco. non mi ha presa come aveva fatto ran all'inizio, ma devo ammettere che mi piacciono molto i disegni e sopratutto mi sta simpatico il robottino, che dietro l'aspetto di un ragazzino discolo nasconde il grandissimo dolore di dover vivere una non vita senza poter mai crescere, senza risparmiarsi mai il dolore di veder andare via quelli a cui ha voluto bene.
consigliato sì, ma solo a chi non vuole qualcosa di convenzionale, perché è un manga molto molto sui generis.

molto meno folle (ma anzi, assolutamente non folle! diciamo pure la fiera delle banalità?) è storia di un viaggio a parigi, del quale aveva accennato a qualcosa quando avevo visto l'anime (ne parlavo qui) e potrei tranquillamente riportare tutto per quello che riguarda il manga: carino sì ma.
parigi, diciannovesimo secolo. galleria du roy, una sorta di strada con tutti i negozi di artigianato e simili che da generazioni vengono gestiti sempre dalle stesse famiglie. nel negozio di insegne della famiglia claudel arriva yune, una ragazzina giapponese minuscola e dannatamente carina, età sconosciuta, passato sconosciuto, cosacacchiocifaituaparigi sconosciuto. yune inizia a vivere con oscar, il nonnino buono e freak che ama viaggiare e fare il mollicone nonostante la veneranda età e claude, il nipote, biondo, carino, vagamente con i paraocchi e - all'inizio - per nulla contento della presenza di yune nella bottega.
altro personaggio che muove le fila della vicenda è alice, la tipica ragazzina viziata, ricca e boccolosa, con una fissazione per il giappone e una stressante tendenza a fare i capricci e a ottenere sempre quello che vuole.
blabla sulle differenze culturali giappone-francia, tra yune che è buona e pura come un giglio e claude che è il solito stronzo ossessionato dal lavoro e smaliziato quanto basta per non farsi fregare dal primo venuto.
poi quanto è carina yune, quanto si sta ammollando claude davanti a lei, quanto è antipatica alice eccetera. insomma, come dicevo per l'anime, spessore psicologico zero, storia che si fa leggere per la leggerezza e la carineria dei personaggi, ma profondità zero. e al momento anche la trama è abbastanza piatta. si spera che migliori andando avanti ma in ogni caso se siete amanti del kawaii prendetelo anche solo per i disegni. yune è la quintessenza della pucciosità.
ah. anche stavolta j-pop ha deciso che se un manga è shoujo o shounen lo decidono loro pescando a sorte la paglietta. storia di un viaggio a parigi è segnato come shoujo ma è uno shounen. non è che uno shounen non può avere disegni carini o deve per forza avere la sua dose di cervella schizzate e tetteculi per essere uno shounen. tanto per puntualizzare.

domenica 7 aprile 2013

love button 7, arrivare a te 7, il mondo di ran 3

e sono riuscita a recuperare gli ultimi usciti di alcune delle mie serie preferite! e che numeri!


con love button ci stiamo drammaticamente avvicinando alla pubblicazione giapponese ma se da una parte

si soffre tantissimo all'idea dell'imminente pausa, dall'altra ci si gode un volumetto davvero sfizioso, che crea una cascata di urletti di gioia e tanto batticuore alla fine.
tra parentesi, ci sono anche gli schizzi che la usami aveva fatto quando la serie era ancora in embrione... e ovviamente ammette che koga è la copia sputata di motomiya, anche se aveva pensato all'inizio di fargli i capelli un po' più lunghetti... oddio, sarebbe stato proprio carino con i capelli lunghi! mannaggia all'editor perbenista...

*attenti agli spoiler!* apriamo sulla depressione di nina: koga sta per trasferirsi, tutto per colpa di sua madre che ha deciso di trasferirsi. e quando nina lo trova a casa a fare scatoloni scoppia a piangere come una scema, strappandogli la promessa di non cambiare scuola e rimanere con lei. facile, perché il progetto è di trasferirsi a casa del nonno, che abita nello stesso quartiere. grazie usami, due mesi di patema d'animo per la solita cazzimmata di koga.
quindi ora tutto va per il meglio per i nostri piccioncini, anche se ormai sono in seconda e per koga, che è nella classe sperimentale, va al doposcuola, è rappresentante di qualche stronzata scolastica e tutto il resto, il tempo per vedere nina si riduce sempre di più e la nostra poveraccia si riduce sempre di più ad un'ameba senza di lui. volevate che non tornasse in scena quell'antipatico di hayami? dietro l'aria fredda non ci vuole molto a capire che gli piace nina, c'è arrivato anche koga, che sta da un lato perdendo il suo sadismo, dall'altro acquisendo sempre più pucciosità e presto diventerà l'uomo dei sogni - ovvero quella tipologia di maschio che non esiste se non nella mente perversa di qualche femmina ormai esasperata dalle relazioni amorose. usami, ti prego! non esiste al mondo nessun ragazzo di sedici anni che sogni di sposarsi, tanto meno in un parco divertimenti pieno di coniglietti!!!
in ogni caso, il triangolo è in agguato, mentre quella scema di nina non si rende conto di niente, gli inevitabili bruno e biondo affilano le armi. prego che il numero nove esca presto in giappone...

*attenzione agli spoiler!* con il numero sette di arrivare a te ritorniamo indietro al periodo si natale/capodanno, che coincide con il compleanno di sawako... quale migliore regalo potevano farle le sue amiche se non rifilarle un'uscita a sorpresa con kazehaya? truccata e agghindata coattamente da yano e yoshida, si ritrova a fare la visita al tempio con il suo amato, che invece di respingerla come si aspettava (via sawako, anche se non gli piacevi sarebbe stato proprio un cafone!) sembra davvero contento di essere rimasto solo con lei.
ahhh le amiche!
ma se a capodanno è tutto facile, san valentino è un sfida molto più ardua e dare i cioccolattini a kazehaya diventa quasi impossibile, non solo per l'imbarazzo, ma anche perché quella strega di kurumi ci si mette d'impegno per far venire le paranoie più assurde a sawako e la convince che è meglio non dare il cioccolato a kazehaya. insomma, sto cioccolato glielo da o no? lo sapremo tra un mese!

*attenzione (ancora!) agli spoiler!* cover mangereccia per il nuovo numero de il mondo di ran, anche qui ci avviciniamo alla pausa per raggiungimento della pubblicazione in patria, anche qui c'è da mangiarsi le mani. d'altro canto questo è un manga tanto particolare, geniale e assolutamente bello, che anche dopo l'ultimo numero ci mangeremo le mani. c'è da augurarsi che j-pop porti qualche altra cosa di aki irie per consolarci.
la relazione tra jin e sango si fa davvero seria e anche un po' piccante, aki irie ci risparmi a i particolari ma non si fa fatica a immaginarli, i due passano ore insieme e la povera ran si ritrova sola e disperata. quale miglior rifugio che le braccia di otaro? anzi, arriva a infilarsi persino nei suoi sogni, forse addirittura salvandolo?
il problema è che jin non è affatto contento di vedere ran insieme a otaro (considerando che lei in realtà è una bambina, direi che non ha tutti i torti...) e che anche la decisione di otaro di chiedere ai genitori di ran il permesso di stare con lei ufficialmente - addirittura in previsione del matrimonio! - non porta esattamente a un lieto fine... e poi c'è anche quella peste di hibi che ormai ha scoperto ran e il potere delle sue scarpe, anche se di certo questo non è il massimo che sa fare: chiedete a otaro cosa succede quando ran si arrabbia o comincia a piangere!
un altro volume bellissimo, surreale, onirico, dolce, ironico, romantico, sexy, un po' fantasy e come sempre geniale. se c'è ancora qualcuno che non legge il mondo di ran la smetta di farsi del male e rimedi al suo errore!

giovedì 4 aprile 2013

strobe edge 8, ovvero: di come certa roba di fa fangirlare senza dignità anche quando ormai l'anagrafe ti ricorda che sarebbe il caso di smetterla.

ok. questo post sarà pieno di spoiler, quindi leggetelo solo se avete già letto il numero 8 di strobe edge.

siamo a meno due numeri dalla fine. siamo a quel momento in cui leggere quel "ci vediamo tra due mesi in edicola e in fumetteria" fa davvero male al cuore. ma sopratutto siamo nel momento in cui a trovarsi ren e ninako davanti la prima cosa che si vorrebbe fare sarebbe mollare un ceffone a entrambi e poi appiccicarli insieme e dire "mobbastaveramenteperò!".

di cosa ha bisogno questo benedetto uomo? di sebastian con il coro di pesciolini che cantano shallallallà il ragazzo è troppo timido coraggio baciala!? ninako sprizza cuoricini che neanche pucca, lui sta lì con l'occhio da triglia ogni volta, vanno raccontando tutto il tempo in giro ma chi lei/lui? no no, a me non piace affatto, anzi! siamo solo amici! tutto per evitare di ledere la presunta amicizia e i presunti sentimenti da amebe morali che in realtà nessuno dei due ha.
e tutto questo perché? perché questi due idioti parlano con tutti ma non uno con l'altra!!! ahhh! c'è da diventare pazzi!

e nel frattempo tutti hanno capito tutto, ma figuriamoci, poi dicono che noi siciliani siamo omertosi... ando si dichiara a ninako senza un pizzico di decenza ogni volta che ne ha la possibilità, riducendosi quasi letteralmente a zerbino, mentre lei a momenti quasi quasi gli dice sì tanto si sente in colpa.

se tutto questo non vi ha ancora dato ai nervi e attaccato al volumetto come se fosse ricoperto di colla, entra in scena un nuovo personaggio, la ex di ando che adesso ci prova con ren (cosa che ha sempre fatto) tentando di destabilizzare mentalmente la già pluridestabilizzata nina. la nuova comparsa, oltre a fare venire i nervi per il suo atteggiamento da stronza, turba per la sua faccia monoespressione e la sua completa mancanza di interesse nei confronti degli eventi intorno a lei a esclusione di qualsiasi mutamento spaziotemporale che riguardi ren. la odio.

la sakisaka, che è una sadica in realtà, ci pugnala al cuore con una scena di abbraccio che verrebbe a tutte voglia di emulare, non fosse per la paura di spezzarsi la caviglia cadendo dalla sedia come fa ninako, che miracolosamente non solo non si fa niente, ma conta sulle braccia più veloci del giappone. più vari inattesi avvicinamenti di visi e bocche della serie che se accadessero sul serio quei due avrebbero dei setti nasali da pugili navigati, ma la carissima sakisaka sa rendere ogni cosa incredibilmente carina, pucciosa e necessariamente fangirleggiante.

cosa vi devo aggiungere? non leggete strobe edge? fate malissimo! recuperatelo e soffrite insieme a me dei quattro mesi di attesa che ci toccano prima di leggere il tanto agognato finale! e poi è stato annunciato aoharaido da poco! dovete soffrire anche di quest'attesa qui! quindi forza, tutte a urlare istericamente e ad annusare nuche odorose!