lunedì 31 dicembre 2012

similitudini (e auguri di buon anno)


facciamo che è un augurio per il nuovo anno.
buon anno e buone letture... a proposito, quale sarà il vostro primo libro/fumetto del 2013?

sabato 29 dicembre 2012

un disegno per i mici dell'oasi dei mici felici ♥

chi passa ogni tanto dal mio blog (ancora)unanuvola o dalla pagina fb di unanuvola lo sa già, ma  lo ripeto per gli altri: da qualche tempo ho iniziato questa iniziativa per fare un po' di beneficenza, ché a natale siamo tutti più buoni e poi clacca ha fatto un disegnino carino (e mettiamo caso che divento famosa, un giorno avrete tra le mani un tesoro!) ♥

fino al 31 gennaio 2013, acquistando questa stampa, farete un regalo ai micetti dell'oasi dei mici felici. il 50% del ricavato delle vendite infatti andrà devoluto a questa associazione per le pappe, le cure e tutto quello di cui hanno bisogno i gattini di cui si occupano le volontarie.

la stampa è in vendita come al solito nel mio shop di a little market.
trovate tutte le informazioni sull'oasi dei mici felici sulla loro pagina di facebook e sul loro sito ufficiale. leggete le loro storie, scoprirete l'immenso amore che le volontarie hanno dato e danno sempre ai micetti che non hanno una mamma o un papà bipedi. io ho scoperto quest'associazione da poco e me ne sono innamorata. mi aiutate a fare loro un bel regalo di natale?

attualmente sono state vendute 20 stampe! il che significa 100 euro per l'oasi. quello che vorrei è di arrivare a 50 entro il 31 gennaio... mi aiutate? se volete potete condividere anche l'evento che ho creato su fb per far conoscere l'iniziativa a più gente... grazie!


quindi scusate l'intrusione tra una recensione e l'altra, ma ogni tanto bisogna pure farsi un po' di pubblicità, no?

giovedì 27 dicembre 2012

storia di un gatto e del topo che diventò suo amico

in un'intervista sepúlveda diceva che i libri per bambini non devono essere dei libri stupidi. e in effetti un sacco di libri per bambini peccano di stupidità. i libri di sepúlveda scritti per i bambini sono libri che raccontano storie semplici eppure belle, mai banali e sopratutto non stupide. e possono tranquillamente essere lette anche quando l'età dell'infanzia è finita da un pezzo e si è già magari arrivati a quell'età in cui l'infanzia diventa un ricordo confuso e malinconico. la storia di un gatto del topo che diventò suo amico, così come storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, è una storia per bambini che dovrebbero leggere anche i grandi, per imparare tante cose. ad esempio, come si racconta una storia ai bambini. oppure che i bambini non sono necessariamente degli idioti che non capiscono nulla. o anche che quando eravamo piccoli stavamo attenti a cose più semplici e importanti rispetto a quelle che ci occupano la testa adesso. e che sapevamo cosa era un amico, prima che qualcuno si premurasse di spiegarcelo.
potrei dire che mix è il gatto di max, oppure che max è l'umano di mix, ma come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un'altra persona o di un animale, quindi diciamo che max e mix, o mix e max, si vogliono bene.
mi sembra un bell'incipit. ai bambini non si insegna troppo spesso bene cosa vuol dire vivere con un animale, e in effetti molti grandi non lo hanno mai capito. questa credo sia una cosa fondamentale. max e mix hanno fin da sempre vissuto al meglio la loro storia insieme, da quando max era un bambino e mix era un micromicino che entrava nel palmo di una mano. *attenzione agli spoiler* poi mix cresce e diventa un bel gattone dal profilo greco e gli occhi gialli e max diventa un ragazzo di diciotto anni, che decide di andare a vivere solo con il suo gatto in un nuovo appartamento. la loro vita continua felice come sempre, fin quando un giorno max si accorge che mix non ci vede più. ormai è diventato vecchio, ha già abbandonato l'abitudine di passeggiare sui tetti e ora in casa è proibito spostare qualsiasi oggetto, in modo che mix possa muoversi con tranquillità senza correre alcun rischio. anche adesso che non è più un bambino, anche se è sommerso dai libri dell'università, max non si scorda neanche un attimo del suo grande amico mix e delle sue necessità. 
un giorno però, in cui max è uscito di casa per un colloquio, mix conosce un nuovo amico, un topo messicano scappato dalla gabbia del vicino che si è rifugiato nella loro casa per via dei buonissimi cereali che max tiene in dispensa. invece di papparselo in un boccone, mix vuole premiare il coraggio e la sincerità del topolino, e i due fanno presto amicizia. mix chiamerà il topo mex, in onore alle sue origini, e il piccolo roditore farà presto amicizia anche con max, che senza pregiudizio alcuno, accetta con traquillità l'amicizia tra un gatto e un topo. mex diventerà presto i nuovi occhi di mix, descrivendogli i paesaggi alla finestra che lui amava guardare a lungo e che addirittura l'accompagna nelle sue mai dimenticate avventure sui tetti.
max, mix e mex saranno amici a lungo, fino alla fine dei loro giorni, sempre legati insieme dalla loro indissolubile amicizia.

storia di un gatto e del topo che diventò suo amico è una storia bella e mai retorica, che però insegna tante più cose di quante potrebbe fare un anno di catechismo. l'amicizia, la sincerità, la lealtà, gli affetti, i legami che lasciano liberi e che ancor più tutelano la libertà l'uno dell'altro. quindi leggetelo, e leggetelo ai vostri bimbi e magari anche ai vostri grandi, ché non è mai troppo tardi per imparare a vivere accanto agli altri, e non si leggono mai abbastanza bei libri per potersene stancare. bravissimo sepúlveda come ogni volta.

martedì 25 dicembre 2012

i love shopping e i love shopping a new york

finalmente riesco a postare! non mi pare quasi possibile! ok, allora... buon natale! come stanno andando le feste? vi siete fatti portare qualche libro o fumetto da babbo natale?
a me sono arrivati i primi due libri di i love shopping, di sophie kinsella.
me li aveva consigliati anna quando parlavamo di tokyo alice e da allora mi è rimasto il desiderio di leggerli prima possibile. e finalmente ci sono riuscita!
interrompere la lettura di questi romanzi è impossibile, io ho iniziato il primo dopocena e l'ho finito all'alba della mattina dopo. evitate di seguire il mio esempio!
fino ad ora avevo sempre snobbato la kinsella, pensando che si trattava di libretti da nulla. a dire il vero ho sempre snobbato i bestseller in generale, e molto spesso ci prendo, però questa volta devo ammettere di aver sbagliato... la verità è che sono una totale ignorante in materia, quindi lanciatevi pure nei consigli se ci sono altri romanzi di questo genere così carini, perché attualmente non farei che leggere robe del genere!
i love shopping - parlerò nel post dei primi due libri, che sono quelli che ho letto fino ad adesso -  una serie divertente oltre ogni limite, divertente in modo ironico e intelligente, ben scritta e piena zeppa di personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi dopo poche pagine. ovviamente, in cima a tutti, nella mia personalissima classifica di gradimento, c'è becky, la protagonista adorabile e incredibilmente brava nel combinare tutti i casini più assurdi e ingarbugliati.
la nostra eroina, diventata mia patrona protettrice e fonte di ispirazione in meno di una settimana, è una giornalista esperta di finanza di 25 anni, lavora per far fortuna risparmiando, scrivendo articoli che aiutano i lettori a gestire al meglio i loro soldi. articoli che evidentemente lei non legge, perché becky è costantemente in rosso, in debito con banche e negozi, e adora risollevarsi dai pensieri che tutto questo comporta facendo... shopping! vestiti, scarpe, borse, cosmetici, trucchi, accessori di qualsiasi tipo... non c'è negozio che non attiri l'interesse di becky, e non c'è tipologia di acquisto che non meriti di essere fatto.
sulla trama non vi voglio dire nulla, sono romanzi abbastanza vecchi, conosciutissimi e che in ogni ogni caso meritano di essere letti senza rovinarsi per nulla la sorpresa.
quello che io ho trovato dietro a questi best seller è, oltre una storia buffa e divertente, dei personaggi simpaticissimi, delle situazioni incredibili e uno stile ironico che incolla il lettore al libro e non lo lascia fino all'ultimo minuto, è qualcosa che va un bel po' oltre la frivolezza di cui si vuole ammantare. becky è una persona indubbiamente ingenua, sicuramente troppo spensierata e innegabilmente immatura. ma è sopratutto una persona onesta e gentile, incapace di ferire persino chi non le piace, incapace di cattiveria, di opportunismo e di qualsiasi altra schifezza ci si aspetterebbe dalla donna-tipo affamata di soldi per potersi permettere le sue spese folli. becky non è mai stupida, è una donna intelligente e piena di risorse, capace di uscire sempre a testa alta persino dalle situazioni più disastrose. questo è quello che più mi è piaciuto di lei: la sua incredibile capacità di risolvere i problemi e mettere fine ai suoi guai.
alla fine del secondo libro, i love shopping a new york, ho letteralmente amato becky, anche perché invocavo *quella* scelta fin dalla prima pagina del primo libro!
quale scelta? leggetevi i libri che ne vale la pena!

lunedì 10 dicembre 2012

ooku 3, namida usagi 6, strobe edge 6

pensavate che fossi sparita? vi sono mancata? son stata colta da un periodo di inaspettata e insperata ispirazione creativa, se passate ogni tanto da (ancora)unanuvola sapete di che parlo. però non mi sono dimenticata di questo blog, anche se non ho avuto un attimo di tempo libero e anche ora ho un lavoro da finire prima di partire. sì, parto mercoledì, vado un paio di giorni a roma, dove spero di riuscire a comprare il catalogo di ciou in hell (prima o poi faccio un post su di lei) e un po' di libri che vorrei da tempo, e poi torno dal mio amoruccio, quindi aspettatevi succulenti quanto poco certi - a causa dell'incerta connessione - post ischitani.
intanto parliamo delle quasi-ultime letture, che son quelle che dovevano completare l'ultimo post che ho scritto. tanto per cambiare, anche se sono in ritardo ormai, vi ricordo di stare *attenti agli spoiler!*

nel terzo volume di ooku si continua il viaggio indietro nel tempo per scoprire cosa ha ridotto il giappone al paese di cui si è parlato all'inizio: le prime epidemie di vaiolo dalla faccia rossa ma sopratutto la nascita della prima shogun donna riconosciuta come tale. tra amori impossibili e altri di convenienza, iemitsu dovrà affrontare ancora patimenti e dolore, allontanata a forza da arikoto, il quale non riesce a darle il figlio che è richiesto da kasuga no tsubone, deve accettare di giacere con altri uomini per poter restare incinta dell'erede maschio che possa legalmente e a pieno titolo prendere il suo posto. ma un'altra epidemia fortissima di vaiolo uccide senza speranza, mentre anche kasuga no tsubone, della quale conosciamo tutta la tragica storia, muore di vecchiaia, lasciando il controllo dell'ooku in mano ad arikoto. l'unica soluzione, per lo shogun e per il paese tutto, è accettare e regolamentare il nuovo ruolo che le donne ricoprono nella società. iemitsu è il primo shogun donna del giappone, libera finalmente di essere se stessa e di non doversi fingere un uomo.
 la storia prosegue lenta ma poco alla volta, senza che la cosa pesi al lettore,o almeno a me, si va sbrogliando una trama che sembra promettere sempre di meglio. sinceramente questa serie potrebbe tranquillamente essere bimestrale e non avrei nessun ansia ad attendere il numero successivo. non che non sia accattivante, ma il coinvolgimento emotivo è davvero bassissimo, e per quanto la storia sia bella e ben narrata, sembra di assistere a un documentario. l'unico personaggio per cui ho avuto un momento di affetto è stata la gatta del secondo volume... e si è vista la fine che ha fatto. per il resto, potrebbero morire tutti e non avrei alcun problema. in giappone in questi giorni è uscito il numero nove, quindi potremo gioire di un volumetto in più prima dell'inevitabile pausa.

in namida usagi 6 il carico di pucciosità rischia di superare il massimo consentito. i nostri due piccioncini stanno insieme felici e beati, ma si creano tante di quelle paranoie idiote da richiedere una perizia psichiatrica a entrambi. così neanche una vacanza al mare ci riesce a sbloccare un po' la libido di entrambi e prima di darsi un bacio ci vogliono interminabili considerazioni, ripensamenti, incomprensioni e sensi di colpa.
e - colpo di scena - salta fuori un altro terzo incomodo che sembra mirare a momoka e che a quanto pare è cielo!!! e io che fino ad adesso ero certa che cielo fosse narumi... ci sono rimasta un po' male e mi sembra vagamente forzata questa cosa, non è che è stata cambiata all'ultimo momento per allungare il brodo? beh, chissene, continua a essere una delle mie letture preferite e poi ormai siamo al giro di boa, quattro volumetti alla conclusione e io non vedo l'ora di leggerli tutti!

sesto volumetto anche per strobe edge che continua alla grande a essere uno dei migliori shoujo-cliché del decennio. ando che continua disperatamente a provare di sedurre ninako, ninako che va in paranoia perché ren si è lasciato e pensa che starà male perché pensa alla sua ex e ren che sta male perché è cotto di ninako che è troppo scema per capirlo. una bella farcitura delle solite scene in sakisaka-style fanno tornare a galla la quindicenne isterica che è in noi e causano una liberazione di urletti non indifferente, tra capelli impigliati che per liberarli bisogna fondersi insieme e sorrisi con occhio da triglia capaci di sciogliere il cuore della più acida delle donne.
alla fine del volumetto c'è una ministoria, colorless dreamer, che è a dir poco deliziosa: lui e lei vivono insieme e si mantengono con lavoretti part-time e con il lavoro di lui di musicista. però lei viene licenziata dopo nemmeno una settimana di lavoro ogni volta ed è incapace di far la spesa con giudizio, è la tipica immatura dal cuore d'oro che vorrebbe far di tutto per l'uomo che ama ma che causa solo guai. quando se ne accorge decide di sparire dalla sua vita, certa che lui non le chieda di togliersi dai piedi solo per pietà e gentilezza.
zucchero come se nevicasse, a me questa storia è piaciuta tantissimo! sakisaka mon amour! dopo strobe edge portateci aoharaido o impazziamo tutte!

mercoledì 5 dicembre 2012

runway lover 3, arrivare a te 3, hiyokoi 2

so che alle mie lettrici è mancata la solita pioggia di shoujo manga, ma gioite perché son tornata qualche giorno fa con un bel carico di roba e ora ho trovato un po' di tempo per spettegolare con voi.
visto che c'è tanta roba, faccio un post oggi e uno domani. sapevatelo.
e poi ricordatevi sempre di stare attenti agli spoiler! faccio solo questo avviso ma vale per tutto il post!

ultimo volumetto per runway lover! mentre aki, dopo una serie di dolorose scelte, vola a parigi coronando la sua carriera di modella prendendo parte alla settimana della moda nella capitale francese, yui rimane in giappone continuando a interrogarsi sulla strada che da deciso di intraprendere diventando una modella. e sopratutto continua a scervellarsi sul rapporto con la madre: perché ha rinunciato alla sua carriera per metterla al mondo? una figlia che l'ha in qualche modo delusa, non riuscendo a diventare quello che lei voleva... ma davvero la signora naoko voleva che la figlia facesse quello che lei non era riuscita a fare?
in questo terzo numero, oltre a dare una risposta alle domande di yui e aki, il duo shibano/tanaka ci fa scoprire il passato di yui e quello di sua madre.
alla fine del volumetto c'è un simpatico extra ambientato a parigi dove oltre alle due amiche-rivali, incontreremo anche un personaggio che a me è piaciuto tantissimo anche se compare solo alla fine. è un extra molto carino e romantico ed è la perfetta conclusione della storia.
storia che merita un sette pieno nella sua interezza, essendo riuscita in soli tre volumetti a concludersi senza buchi né domande irrisolte, anzi lasciando il lettore soddisfatto e consapevole di aver letto una miniserie ben orchestrata e ben scritta. oltre che molto ben disegnata, impossibile non fare il paragone con parakiss.
sono davvero contenta di non aver snobbato questo titolo, è stata una bella lettura, per una volta senza piagnistei amorosi e con una storia di amicizia semplice ma abbastanza realistica.
bello!

moooolto lontano dal terminarsi invece - ma tanto la sottoscritta non ha alcuna fretta! - è arrivare a te, questo shoujo manga che mi piace ogni volta di più. nel terzo volumetto sawako stringe sempre di più il suo rapporto di amicizia con yano e yoshida e nel frattempo sente che i suoi sentimenti per kazehaya sono sempre più forti. ma tanto che sia cotto anche lui lo abbiamo capito già da subito! sono incredibilmente carini tutti, arrivare a te è il manga del miele e dello zucchero filato, dolce e carino da impazzire!
entra in scena la stronzetta odiosa di turno, la bella kurumi, acida e falsa, che si avvicina a sawako odorando il suo interesse per kazehaya e approfitta della sua ingenuità patologica per cercare di allontanarla da lui. ma non pare che ci riuscirà tanto facilmente... l'ultima scena del volumetto, interrotto magistralmente al culmine della scena fondamentale di tutto, lascia ben sperare per i prossimi numeri.
il ritmo è sempre lento e pacato, con tanti spazi per i primi piani e le espressioni e i sentimenti dei personaggi. cosa che personalmente apprezzo parecchio in uno shoujo manga.
la scena della serata tra amici mi ha messo davvero di buon umore. è una cosa difficile per un manga. chi lo reputa melenso e banale vada pure a rimpinzarsi di tetteculi, di shonenazzi d'azione selvaggia o di roba poco plausibile piena di eventi assurdi. a me piacciono le storie che raccontano la vita di tutti i giorni attraverso gli occhi di chi sa vedere ogni attimo come qualcosa di prezioso.

e poi esplodiamo in un orgasmo di pucciosità e tenerezza con il secondo numero di hiyokoi. ci sono stati un sacco di snob che hanno dichiarato che questo manga era una porcata ancor prima di averlo letto. cazzi vostri. non sapete che cosa carina che vi perdete.
hiyorin è cotta pazza di hirose, ormai l'han capito pure i muri, eppure lui continua a far l'amicone simpatico e fa finta di nulla.
però arriva san valentino, e tra i dubbi del tipo il cioccolato glielo do oppure no, hiyorin si trova davanti a un problema più grande. kisaki, l'amica d'infanzia di hirose, confessa a hitorin di essere innamorata di lui e di essere anche stata respinta quando gli si è dichiarata. adesso chiede alla nostra micro-eroina di consegnare il suo cioccolato a hirose. figuriamoci tutte le paranoie di hiyorin, che oltre a non sapersi decidere sul da farsi è espressiva oltre ogni limite accettabile dalla comune decenza. la scena in cui hirose capisce tutto e le chiede esplicitamente sei innamorata di me? mi ha fatto venire un tum-tum che mi ha riportato indietro ai quindici anni, giuro! un'occasione sprecata, ma io hiyorin l'adoro, la vorrei tanto come sorellina minore, anche se dubito che sarebbe rimasta così buona e ingenua... lasciamo stare.
hiyokoi è un manga pucciosissimo, impossibile da definire in un altro modo, che racconta l'ennesimo primo amore dell'ennesima ragazzina goffa ma carina che prima o poi ce la farà a conquistare l'amato. ma per quanto sia pieno di cliché rimane godibilissimo e imperdibile per le fan del kawaii. i maschietti faranno bene a tenersene lontani. per me è nella lista fumetti-del-mio-cuore .

domenica 2 dicembre 2012

la traccia dell'angelo

ora, quando inizio un libro di un autore che mi piace tanto, come stefano benni, mi aspetto sempre un libro piacevole, possibilmente che contenga quegli elementi che mi piacciono del suddetto autore.
ecco perché la traccia dell'angelo è stato una delusione completa e totale.
benni senza l'ironia e il sarcasmo cinico di benni non è benni.
benni che vuole fare de luca non si può reggere.
la traccia dell'angelo è un libro che ci si augura rimanga un caso a se stante nella produzione di benni, un libro triste oltre ogni limite, un libro che fa male, sia per come è scritto (ma cacchio, stiamo parlando di un libro di stefano b-e-n-n-i!!! che è sta roba?) sia per la storia che racconta.
senza spoilerarvi troppo, ma tanto non è che succeda chissà cosa, si tratta della storia di morfeo, che da piccolo viene colpito in testa da una persiana staccatasi all'improvviso, che poi diventa una specie di scrittore, che poi crede di essere epilettico - e glielo fa credere anche uno stronzo di medico - e che poi scopre che in realtà non lo è. nel frattempo è diventato dipendente dai millemila psicofarmaci che ingolla a chili ogni giorno.
gli angeli non si capisce bene, dovrebbero essere l'immancabile pazzo e l'infermiera che in qualche modo lo aiuta.
moralismi a mai finire e lezioncine sul già-noto. i medici prescrivono droga solo per acchiapparsi i soldi delle case farmaceutiche. prima di iniziare una terapia a base di psicofarmaci è bene farsi visitare da almeno due medici diversi. troppe medicine fanno male. la gente pensa solo ai soldi. blabla.
grazie benni, se non ce lo dicevi tu non lo capivamo.
delusione, delusione cosmica. spero proprio che con l'ultimo libro sia tornato il benni di sempre, spero anche di poterlo leggere presto, ma questa roba, davvero, evitatela, sopratutto se vi piacciono i libri di stefano benni.

ps. questa settimana andrò plausibilmente a rilento con i post, mi scuso già da adesso, ma sto cercando di fare una cosa che... vabbè, poi vi spiego, che a parlarne prima ci si porta sfiga da soli.