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sabato 18 maggio 2024

commenti randomici a letture randomiche (83)

tra i modi più inoffensivi di declinare il mio essere totalmente irresponsabile c'è la mia capacità di lanciarmi su nuove serie nonostante ne stia già seguendo in numero spropositato (a mia discolpa posso dire che alcune sono quasi alla fine!) e così negli ultimi tempi ho letto tre nuovi numeri uno che mi sono piaciuti molto e che vi consiglio (così diventate irresponsabili pure voi e mi sento meno sola e meno in colpa).

 kaiju girl caramelise 


uno shoujo manca tutto cuoricini e lucine + i kaiju (ovvero i giganteschi mostri teriomorfi della fantascienza giapponese, tipo godzilla) sembrerebbe un'accoppiata implausibile ma invece funziona!
kuroe, la protagonista di kaiju girl caramelise, oltre a essere un'adorabile studentessa del liceo in divisa da marinaretta e occhioni luccicosi, convive da sempre con una strana sindrome che la fa trasformare in kaiju ogni volta che prova delle forti emozioni.
a volte una mano che si trasforma in artiglio, altre volte delle grosse scaglie che appaiono sulla sua schiena o una coda che spunta a tradimento da sotto la gonna, il corpo di kuroe esprime i suoi sentimenti in modo tanto sincero quanto bizzarro.
ovviamente, nel corso degli anni kuroe si è trovata più e più volte a essere additata come mostro dallə amicə e compagnə di classe, ragion per cui cerca di passare più tempo possibile da sola e di non dare troppo nell'occhio per tenere al sicuro il suo segreto.
un piano ineccepibile nella sua semplicità, non fosse che arata, il classico compagno di classe bello, dolce e gentile che piace a tutte, decide di diventare suo amico, scatenando inevitabilmente un turbinio di emozioni che farà trasformare kuroe, per la prima volta, in un gigantesco kaiju, scatenando il panico in tutta la città.
ora, se questo fosse uno shoujo un po' più standard, kuroe dovrebbe riuscire a conquistare il cuore di arata nonostante la sua strana condizione di ragazza-kaiju e magari dover affrontare una rivale carinissima... ma qui tutto è abbastanza assurdo che, invece della rivale in amore, c'è una carinissima ragazza di nome manatsu che ha una passione smodata - e anche abbastanza cringe - per i kaiju, convinta che kuroe sia una sorta di miko del lucertolone...
insomma, c'è un po' tutto l'immaginario rosa e mieloso da shoujo scolastico rimescolato insieme a un po' di fantascienza e di commedia umoristica.
un ottimo primo volume che fa venire voglia di continuare la lettura, assolutamente promosso! grazie mille ad angela e a silvia per avermelo consigliato!

 tales of reincarnation in maydare 


prendi una mattina qualsiasi, in una scuola qualsiasi. prendi una ragazza di nome kazuha, una protagonista qualsiasi da shoujo manga; airi, la sua migliore amica e tooru, il ragazzo che piace a entrambe. prendi la scena di una dichiarazione sul terrazzo della scuola. sembra l'inizio di una delle millemila commedie scolastiche che hai già letto centinaia di volte. però, dopo appena qualche pagina, ti ritrovi ad assistere al brutale assassinio di tuttə e tre lə personaggə. dunque, la storia è finita?
no, perché subito dopo ti ritrovi in un mondo fantastico, a maydare, terra di magia e incanto dove streghe e maghi controllano la realtà e il loro potere domina ogni cosa. makia, la protagonista, ha esattamente lo stesso aspetto della ragazza che avevi visto correre sul tetto verso la morte qualche pagina prima, e così thor, un ex schiavo capace di usare la magia, somiglia in tutto e per tutto al ragazzo di cui lei era innamorata.
la loro storia, nonostante l'ambientazione sia stata stravolta, sembra essere legata indissolubilmente a quella di kazuha e tooru e a quella di un'antica strega leggendaria che un tempo governava con crudeltà maydare...
questo primo volumetto di tales of reincarination in maydare è fortemente introduttivo, ci presenta lə personaggə e il loro mondo, a volte in modo troppo didascalico, eppure l'idea di questi piani di esistenza collegati è parecchio interessante e sono davvero curiosa di andare avanti con la lettura!

 jinbocho sisters 


fantascienza, fantasy e adesso un bello slice of life ambientato nel quartiere delle librerie di tokyo e disegnato (e scritto) niente poco di meno che da kei toume (grazie al cielo, almeno per questa volta scampata dalle grinfie di rw) jinbocho sisters è uno di quei fumetti di cui basta la copertina a convincermi.
potremmo dire che è semplicemente la storia di tre sorelle - ichika, tsugumi e minoru karakida - che si ritrovano a ereditare una vecchia libreria di libri usati e che decidono di proseguire l'attività di famiglia, portando avanti la loro vita quotidiana. ma gli slice of life non sono mai semplicemente qualcosa: ogni volta si tratta di entrare nelle vite dellə personaggə, scoprire un po' alla volta il loro passato, i loro sogni, le relazioni che lə legano, seguire il corso degli eventi in cui ogni piccola azione ha il suo enorme significato.
l'inizio forse si dilunga in qualche spiegone di troppo ma a kei toume posso perdonare ogni cosa, soprattutto perché quella tranquilla vecchia libreria - una piccola, affollatissima libreria piena di testi antichi, più o meno rari, praticamente il sogno di ogni appassionatə lettorə! - di famiglia sembra nascondere qualcosa di prezioso, qualcosa su cui il bel vicino di casa delle tre sorelle sembra aver messo gli occhi...
anche questo ve lo straconsiglio

lunedì 4 marzo 2024

romantic killer

tada-daaaaan!
congratulazioni!
sei stata scelta, anzu hoshino!

il regno della magia è nei guai per colpa della bassa natalità nel mondo umano, soprattutto in giappone. la capacità dellə bambinə di credere nella magia è una fonte di energia fondamentale per il regno che, al momento, si trova in un momento di forte crisi: senza poter fare magie per lə bambinə, cosa dovrebbero fare lə maghə? così, è stato approvato un progetto per dare un'impennata alle nascite, un progetto che prevede il coinvolgimento di persone poco interessate all'amore, troppo prese dal lavoro o dagli hobby che sono destinate con altissima probabilità a rimanere sole come cani in futuro! [cit.] e tra queste c'è anzu hoshino, una ragazza che preferisce stare a casa a giocare ai videogiochi invece che uscire con le amiche e magari conoscere qualche ragazzo, che trangugia cioccolata senza curarsi di diventare tutta ciccia e brufoli [cit., soprattutto per quellə attempatə come me che ricordano certe orride pubblicità] e che dedica ogni briciola d'amore che riesce a provare a momohiki, il suo gatto.


occorre stravolgere la vita di anzu e farle scoprire le gioie dell'amore prima che sia troppo tardi. a portare avanti questa missione sarà riri, unə magə del mondo magico (che somiglia a una patata), che usa metodi... diciamo un po' estremi! finché non si innamorerà, le requisisce giochi, cioccolato e momohiki, così da evitare ogni distrazione. non solo, riri fa in modo che anzu si ritrovi accanto ragazzi bellissimi - che in giappone vengono chiamati ikemen, che planet manga ha inspiegabilmente deciso di tradurre con figaccioni, termine che credo sia stato usato per l'ultima volta nel 1993 a domenica in - e in situazioni che sembrano uscite dai più banali tra gli shoujo manga.
nel giro di un paio di giorni dall'incontro con riri, anzu si ritrova prima a vivere da sola (suo padre viene trasferito a lavorare all'estero e sua mamma lo segue portandosi dietro momohiki, lasciando la figlia sola in casa senza pensarci due volte) e poi a offrire ospitalità a kazuki, un ragazzo bellissimo - modello bello e tenebroso - che frequenta la sua scuola e che viene travolto da una serie di catastrofi per colpa di riri, che fa di tutto per creare situazioni imbarazzanti tra lui e anzu.
per aumentare le possibilità di successo, riri complica le cose: alla porta di anzu si presenta junta, un altro ragazzo bellissimo - modello dolce e solare - che dice di essere un vecchio amico delle elementari di cui lei, però non ha memoria. infine, perché con un osso duro come anzu che non vuole cedere all'amore a nessun costo, riri mette in campo hijiri - modello principe della scuola - un ragazzino bello, ricco e viziato convinto che chiunque, e quindi anche anzu, debba cadere ai suoi piedi.


la storia è un susseguirsi di situazioni e cliché da shoujo che sarebbero il sogno di ogni adolescente, che scatenerebbero il batticuore persino in un frigorifero ma contro cui anzu si oppone strenuamente - con risultati a dir poco comici - convinta che non sarà certo la magia - ne la minaccia di non riavere più momohiki, il cioccolato o i videogiochi - a farle cambiare idea sull'amore!
ma pian piano il tono inizia a cambiare: è vero che riri è unə magə (il suo genere è indefinito e nel corso della storia assume sia l'aspetto di una ragazza che di un ragazzo) ma non è onnipotente e non può creare dal nulla persone, relazioni o sentimenti. il suo lavoro consiste semplicemente nel dare una spintarella al destino quando serve per aumentare le possibilità di incontri che ci sarebbero stati comunque, anche senza il suo intervento. le personalità e le storie dei tre ikemen (non userò quella parola con la f) iniziano a farsi più definite e realistiche, in particolar modo quella di junta e di kazuki di cui, nell'ultimo volume, viene rivelato il passato e il trauma che sta alla base del suo cercare di sfuggire le donne e l'amore.
nel frattempo, anzu cambia e cresce anche se non lo fa nella direzione che vorrebbe riri: certo, l'impossibilità di passare tutto il suo tempo libero attaccata a una console con momohiki in braccio a mangiare snack significa più occasioni di stare insieme ad altra gente, ma invece che trasformare ogni situazione in una scenetta da rossore sulle guance e fiori sullo sfondo, anzu impara a capire le persone che ha di fronte, a conoscere chi sono davvero, andando oltre apparenze e stereotipi.

romantic killer è una delle commedie antiromantiche più divertenti che abbia mai letto (e che abbia mai visto, mesi fa ho trovato l'anime su netflix e ve lo straconsiglio, è molto fedele al manga), una storia che distrugge certi meccanismi narrativi tipici delle storie d'amore mettendone in luce le forzature e le assurdità ma che al contempo sa raccontare l'amore meglio di tante altre opere che rientrano in pieno nel canone romantico.


il rapporto che si crea tra anzu e kazuki, junta, hijiri e, soprattutto, riri, è la dimostrazione che l'amore romantico non è l'unica né la più importante tra le forme che questo sentimento può assumere e che, anzi, spesso è solo il frutto di una narrazione che abbiamo introiettato fin dall'infanzia, una visione che crea gerarchie tra i legami e gli affetti, che a volte giustifica forme di violenza più o meno nascoste, che ci costringe in relazioni precostituite a prescindere da quello che siamo e che desideriamo. anzu distrugge il romanticismo, certo, ma riesce a esaltare l'amore nella sua forma più pura e luminosa.
e, per il calo demografico, ci sarà tempo per pensarci un po' più in là.


l'edizione planet manga non è malaccio ma no, non somiglia affatto al mock-up che trovate online. il prezzo dei volumi è un po' alto, è vero, ma il manga è interamente a colori ed è stampato molto bene, su carta spessa e un po' lucida che rende benissimo. il problema sono le sovracopertine e il box: le prime sono di carta troppo leggera e piegate un po' male, cosa non gravissima non fosse che la scatola che hanno creato è talmente stretta che per riuscire a tirare fuori i volumetti e, peggio ancora, per rimetterli dentro, vi ritroverete a invocare divinità teriomorfe varie più e più volte. peccato perché sarebbe bastato un pizzico di cura in più per avere un box più comodo e anche più carino dal punto di vista estetico.

mercoledì 17 gennaio 2024

commenti randomici a letture randomiche (81)

un paio degli ultimi fumetti letti lo scorso anno - che mi hanno entusiasmata molto meno di quanto pensassi - e il primo libro del nuovo anno, consiglio apprezzatissimo della cara stella dello scartafaccio, tutto mischiato insieme nel disperato tentativo di sfoltire un po' la pila delle cose-che-ho-letto-e-di-cui-vorrei-parlarvi.

 kaina of the great snow sea ~ vol. 1 


due sono le cose che mi hanno convinta a provare il primo volume di kaina of the great snow sea: il nome di tsutomu nihei (prima o poi sarò ricca e recupererò tutto blame!) e l'idea di due mondi vicinissimi che però quasi si ignorano completamente.
non lo boccerei ma tocca ammettere che come inizio è un po' meno entusiasmante di quello che immaginavo - o forse, semplicemente, speravo - ma ha del potenziale, che spero venga fuori nel prossimo volume.
il pianeta in cui vive kaina - si tratta della terra? un futuro in cui i cambiamenti climatici hanno devastato il clima? - è praticamente sommerso dalla neve. l'unico posto in cui ci sono ancora esseri umani è la membrana celeste, la superficie che si estende sopra gli alberi orbitali, piante gigantesche che affondano le loro radici lì dove nessunə vive più ormai, un mondo disabitato di cui restano poche tracce di un passato lontano. o almeno, questo è quello che crede kaina, il più giovane, anzi, l'unico ragazzo in una comunità di vecchiettə, preoccupatə per il suo futuro quando loro non ci saranno più. tuttə loro si occupano di kaina, come in una grande, strana famiglia, mentre lui va a caccia (le uniche prede disponibili sono dei giganteschi e anche un po' orripilanti insetti - e le loro uova - che vivono tra gli alberi orbitali). l'umanità, insomma, sembra destinata a estinguersi a breve ma la quotidianità della membrana celeste viene scossa dall'incontro tra kaina e la principessa ririha, un'abitante del mondo di sotto. sfuggita all'esercito nemico, ririha racconta di un mondo ormai completamente soffocato dal mare di neve, in cui pochi villaggi e città sorgono tra le radici degli alberi orbitali.

nonostante l'umanità sia a un passo dall'estinzione per la mancanza di acqua e di sostentamento, il paese di valgia semina morte e terrore per derubare gli altri insediamenti. lo scopo del viaggio di ririha era quello di riuscire a incontrare il saggio della foresta, qualcuno sulla membrana che sapesse aiutarla a salvare il mondo. ririha sapeva che si trattava solo di una leggenda, ma a cosa altro affidarsi quando ogni possibilità di sopravvivenza sembra essere scomparsa?

la storia, fin qui, sembra interessante ma c'è qualcosa di non troppo definibile - o che comunque non riesco a individuare con precisione - che rende tutto meno appassionante di quanto potrebbe essere.
sono molto curiosa di leggere almeno un altro paio di volumi per sapere che piega prenderà la storia e capire se ne vale la pena o meno andare avanti.

 saga ~ vol. 11 


ogni volta che esce un numero di saga io sono ipermegaentusiasta. stavolta però mi sono quasi annoiata a leggere questo volume perché sembra che non succeda niente di che. o meglio, sembra che si stia preparando il terreno per un sacco di cose che succederanno dopo. il ricordo di marko continua a essere ossessionante e non soltanto per hazel e alana. se non si trattasse di saga, mi aspetterei che, in un modo o in un altro, tornerebbe, ma qui nessuna gioia è regalata a caso e mi sa che di miracoli non ne vedremo. e mentre alana cerca di sbarcare il lunario e offrire una vita dignitosa e sicura a hazel e a scudiero, non soltanto lə due bambinə sembrano avere quello di mettersi nei guai come obiettivo principale, ma il resto dell'universo pare non abbia alcuna voglia di dimenticarsi di loro e smettere di dargli la caccia.
il problema è che ormai ci sono in ballo troppə personaggə e troppe trame e sottotrame che si intrecciano e che, vista la cadenza delle uscite, si dimenticano almeno in parte.
penso che il prossimo volume sarà più interessante, intanto ci tengo a sottolineare che per me questa continua a essere una delle serie migliori degli ultimi anni. toccherà fare qualche rilettura e prendere appunti per non perdersi per strada...

 seppellitemi lassù in montagna 


seppellitemi lassù in montagna di francesca tacchi è stato il mio primo libro del 2024.
sono un po' scaramantica su questa cosa, quando inizio con un libro che mi piace molto poi, di solito, riesco a leggere cose belle per tutto l'anno, quindi sono stata contentissima di cominciare con una storia folle come questa, in cui magia e resistenza antifascista si fondono in modo totalmente inaspettato che però funziona benissimo.
c'ho messo un po' prima di leggerlo proprio perché mi faceva strano mettere insieme due elementi così diversi, avevo paura che mischiare fantastico e storia andasse a svilire la seconda (e, soprattutto perché si parla di un pezzo di storia così importante, ero parecchio spaventata). però ho dovuto ricredermi. se è vero che
ogni giorno è buono per ammazzare nazisti
è anche vero che ogni storia è buona per ammazzare nazisti. e fascisti. che poi sono la stessa cosa. insomma, mi piacciono molto le storie in cui lə partigianə fanno fuori lə nazistə, che si tratti di storia o di pura invenzione (è il motivo per cui mi piace tanto star wars), e in questo racconto non ci si risparmia di certo.
è il 1944 è veleno, nome di battaglia, vuole solo eliminare più feccia fascista/nazista dalla faccia della terra prima di morire. è sicuro che morirà a breve, è sicuro che non vedrà l'italia libera dal fascismo, che non sopravvivrà abbastanza da festeggiare la vittoria della resistenza ma a lui non importa. l'unica cosa che desidera è la vendetta.
diventato partigiano, veleno ha incontrato rame, compagno, amico e amante. rame è uno che ha lo sguardo lungo, capace di vedere oltre, di immaginare il suo paese libero, di sognare un futuro giusto ed equo per tuttə. e, se pure veleno continua ossessivamente a cercare la vendetta senza curarsi della sopravvivenza, forse rame è la sua ancora, è quello che in qualche modo lo tiene ancorato alla vita, un giorno alla volta.

insieme a rame, c'è angizia - l'antica dea etrusca dei veleni - a proteggerlo e a dargli il potere di curare le ferite, sue e dellə altrə. veleno è votato alla morte in combattimento ma ha la capacità di salvare la vita anche nei casi più disperati. l'anello che porta con sé, eredità della sua famiglia - una famiglia di serpari - guarisce ogni ferita, mentre le percezioni di veleno si alterano: avverte l'abbraccio di angizia, vede i suoi serpenti avvolgere tutto intorno a lui, sente la voce della dea e il sibilare degli animali che la accompagnano.
francesca tacchi riesce a raccontare questi momenti con così grande intensità che sembra di vederlo, questo ragazzo e il suo mondo che si immergono in un'altra realtà così straordinaria da non potercisi mai abituare davvero, un piano di esistenza in cui la dea svela che veleno e cura, morte e vita non sono che le due facce della stessa medaglia.
ed è proprio in virtù delle doti di veleno che lui e rame, insieme ad altre due partigiane, mosca e irma, vengono incaricatə di portare a termine una missione fondamentale per le sorti della guerra. una missione durante la quale veleno scoprirà di non essere l'unico ad avere un legame così stretto con le divinità, e che in fondo, di morire per mano di un nazista non ne vale poi così tanto la pena...

sabato 30 settembre 2023

blue flag

"la vita è una serie di scelte"

le storie d'amore adolescenziali hanno ancora qualcosa da dire? secondo me sì, spesso più di quanto non facciano le storie più adulte, soprattutto quando "adulto" diventa sinonimo di "cinico e arido". la storia di blue flag ruota tutta attorno a un triangolo amoroso - lei è innamorata di lui ma si confida con l'amico con il quale, alla fine, sceglie di stare insieme mentre lui, il primo lui, si scopre essere innamorato di *spoiler! evidenziare per leggere* beh, dell'amico! e l'amico? chi sceglierà? - e alle parole non dette, a quelle che vengono fuori quasi senza controllo, agli sguardi, ai gesti, a tutti quei dettagli che ti fanno ricordare che, davvero, l'amore sta nelle piccole cose.

l'educazione sentimentale formato manga continua a sembrarmi - nonostante io sia ben oltre il target di riferimento - un'ottima fonte di ispirazione, anche quando si ricalcano i soliti cliché, se si sanno ricalcare bene, e secondo me kaito ci riesce abbastanza. in blue flag si parla soprattutto di scelte e tra queste c'è l'amore, che non è e non può essere una cosa che ti succede e che accetti passivamente, come se davvero un dio capriccioso ti riempisse il cuore di frecce tanto per divertirsi un po', l'amore è una cosa che scegli, così come scegli chi essere.


ma in base a cosa si sceglie? prendiamo le nostre decisioni basandoci su quello che già conosciamo, su quello che ci è stato insegnato, ma anche sulla base delle aspettative che lə altrə ripongono in noi - o su quelle che immaginiamo siano riposte in noi.
ci ritroviamo prigionieri del punto di vista altrui, rimuginiamo su cosa sarebbe meglio fare e perdiamo di vista quello che davvero è importante, quello che ci rende felici.

so che il finale di questa serie è stato parecchio criticato e accusato di incoerenza, ma a me sembra che la storia si chiuda nel migliore dei modi possibili, cioè optando per la scelta che, se forse non accontenta tutti, rende felici quelli che la compiono. funziona per lə personaggə - ognunə, alla fine, è proprio dove e con chi avrebbe voluto essere - e funziona per la narrazione che, a leggere e osservare con attenzione, è molto più coerente di quanto non possa sembrare.

la prossima volta che mi toccherà scegliere, cercherò di tenere a mente la lezione.

post pubblicato in origine su instagram.

lunedì 4 novembre 2019

lucca 2019 ~ riassuntone degli annunci

ed ecco il tradizionale riassunto degli annunci di lucca, questa volta ci sono rimasta veramente peggio del solito, mi aspettavo qualcosa in più dopo gli ultimi anni di magra.
ho la sensazione che ormai gli editori non tengano più in conto questa cosa degli annunci in questo periodo, anzi i titoli più interessanti vengono ormai annunciati praticamente in qualsiasi altro momento dell'anno sopratutto sui social.
ammetto che è un po' triste, forse più comodo, ma si perde tutto il gusto dell'attesa.
anche questa cosa di scrivere sempre le stesse lamentele mi sta venendo a noia ad essere sincera...
(ps. questo post riguarda solo gli annunci dei manga. i fumetti occidentali annunciati che mi potrebbero interessare sono solo quelli bao e feltrinelli e ne so troppo poco per discuterne qui, quindi aspetto direttamente di saperne di più man mano usciranno)


in realtà molto meno entusiasmo di quanto avessi sperato quando ho scelto questa faccetta di yotsuba per i titoli che stanno qui, quelli che prenderò certamente ma aspettare lucca per questo... ugh...
insomma, sicuramente wizdom di nagabe e la nuova edizione di black jack, che di certo non è una sorpresa, si sapeva già che sarebbe arrivata, entrambi da j-pop.
molto contenta anche per il nuovo titolo di golo zhao, tu sei il più bel colore del mondo, per bao publishing.
e basta.


tutto il resto vaga nel limbo del boh, si vedrà quando usciranno.
ad esempio asadora! di urasawa (planet manga) potrebbe essere bello, anche se sinceramente avrei preferito una ristampa di 20th century boys, così come ariadne in the blue sky (starcomics) e princess maison di aoi ikebe (bao publishing), insieme a quasi tutti gli altri titoli proposti per la collana aiken.
heavenly delusion è quello più in dubbio di tutti, non riesco a capire se è interessante o se è una porcheria cosmica, chiunque lo conosca mi dica qualcosa.
probabilmente cederò anche per la ristampa di utena, il fatto che siano così pochi volumi mi tenta, sopratutto per l'effetto nostalgia (l'avevo sto manga e l'ho venduto e poi me ne sono pentita un po')


qui praticamente tutto:
perché tutti sti titoli di shuzo oshimi per planet manga? chi diamine è? cover e trame orribili, via!, idem per i due nuovi titoli della collana wasabi di star comics, mi è bastato mother cosmos, basta con sta specie di gara a chi porta in italia la roba più assurda facendola passare per "di nicchia",  love is war 16 volumi in corso di storia d'amore adolescenziale e ragazzine con i fiocchetti nella frangetta nemmeno per scherzo, molto probabilmente niente da fare nemmeno per i due volumi unici di asano a meno che tutto il resto del mondo non mi dica che è tornato agli antichi splendori di what a wonderful world, poi un manga sul cibo di ventidue volumi in corso, bao, io vi voglio bene ma questo è veramente troppo, basta anche con sta storia di riadattare manga di tezuka con i disegnetti accattivanti e sopratutto un mega no a tutta la roba dynit che alcuni li avrei anche presi se solo non costasse tutto tremendamente e inutilmente troppo. sì, la media di 20€ per un manga, stampato oltretutto in modo orribile, è un furto insopportabile.


mi sono rotta davvero, shirayuki hime me lo prendo in inglese, anche se viene annunciato tra quindici giorni, odio troppo tutti per come hanno trattato questo titolo.
per il resto mi aspettavo qualcosa di più, sopratutto da star comics e planet manga.



una tristezza immane, ogni volta va sempre peggio a lucca, credo che siano gli annunci più brutti e insignificanti dell'anno.
non c'è stato nulla che mi abbia davvero entusiasmato, eppure ricordo che anni fa, i primi anni del blog e prima ancora, era festa ogni anno.
o sono cambiata io, oppure... insomma, nulla di nulla, al massimo pochissimo, continuo a recuperare vecchie serie e a buttarmi su qualsiasi cosa non siano i manga (la cosa che mi intristisce davvero è che questa mia fissazione per i fumetti è iniziata a livello patologico proprio leggendo manga, se avessi cominciato adesso probabilmente sarei diventata un'appassionata di borse), aspettando il momento in cui ci sia una ripresa vera - che no, non significa fatemi spendere miliardi per qualche titolo appena più che carino solo perché lo stampate con le stesse dimensioni di un elenco telefonico - oppure un abbandono, almeno da parte mia, definitivo.

e voi? segnato qualcosa in wishlist? siete contenti di come siano andate le conferenze? c'è qualcosa in cui speravate tra i titoli annunciati?

lunedì 21 ottobre 2019

commenti randomici a letture randomiche (70)

in un lontanissimo futuro, quando ormai gli eventi del presente saranno stati dimenticati da lungo tempo, il mito prenderà forma.

parlo di mostri... parlo di giganti.
lontanissimo dalle atmosfere cupe e disperate di berserk, gigantomachia mi ha colpita sopratutto per il messaggio quasi positivo e ottimista che non mi aspettavo affatto dal papà di gatsu: in una terra futura devastata da una meglio non specificata catastrofe che ha generato mutazioni umane incredibili, e creature mostruose e gigantesche (da cui, ovviamente, il titolo) si muovono delos, un wresler grande, grosso, forte ma fondamentalmente buono, pacifista e teneramente malinconico a volte, insieme alla sua compagna e protettrice prome, una creatura a metà tra una fatina e un elfo (una versione più soft e a volte comica di gatsu e shilke), e ci fanno da guida in uno scenario desertico e quasi disabitato, in cui incontrano - e si scontrano - con uomini-insetto che ci danno un'idea di cosa sia diventata la vita sul pianeta alla loro epoca.
nonostante i toni più leggeri e la velocità imposta dalla struttura a one-shot della storia, la narrazione regge benissimo e, anche se molte pagine sono dedicate a combattimenti che molto ricordano i duelli epici di berserk, possiamo facilmente calarci in un mondo che sarebbe bellissimo poter esplorare più a lungo.
leggendo si ha l'impressione che gigantomachia sia un lungo episodio-pilota per una potenziale nuova serie, ma credo che miura difficilmente si arrischierebbe a iniziare un progetto a lungo termine prima di finire berserk, e ammetto che un po' mi spiace, perché le avventure di delos e prome meriterebbero di svilupparsi un po' più a lungo.
in ogni caso, se siete fan del maestro e volete consolarvi delle interminabili attese tra un volumetto di berserk e l'altro, questo merita - certamente più de il re lupo! - di essere letto, nonostante in giro i fan ne avessero parlato male (credo sia più che altro colpa dell'idea - a mio personalissimo avviso molto stupida - che miura abbia in qualche modo perso tempo a disegnare questo quando poteva continuare berserk, ma credo che le scelte di un artista non siano, almeno in casi come questo, da criticare così duramente).
ho sentito non poche storie strane che si diffondono tra la gente. per questo motivo sono da sempre innamorata e affascinata dalle cose del mondo...
vagabondaggi di zao dao invece è esattamente quello che il titolo suggerisce: racconti brevi, ricordi d'infanzia, rievocazioni di antiche leggende folkloristiche cinesi, divertissement veri e propri, dall'ossessione infantile per il cibo - che appare numerosissime volte - all'utilizzo quasi pretestuale della mitologia per storielline brevi e leggere che si reggono più sull'eleganza e la bellezza dei disegni che su una trama vera e propria, quasi le vicende narrate fossero il pretesto per disegnare determinati personaggi e ambientazioni.
nulla di immancabile non fosse che zao dao è probabilmente tra le migliori artiste - disegnatrici, pittrici, illustratrici, fate voi - contemporanee, capace di adattare il suo stile sia a momenti di puro situazionismo comico che a scene che riprendono manieristicamente e reinventano uno stile pittorico tradizionale trasportandolo fuori da qualsiasi costrizione cronologica e rendendolo atemporale.
come per carnet selvaggio, vale la pena averlo a casa solo per sfogliarne le pagine e perdersi nella loro bellezza.

qui tutti sono considerati uguali, anche se differenti, e tutti hanno diritto alla vita, tutti possono vivere come vogliono e fare quello che vogliono. [...] la sola legge universale e inflessibile, su gora, per tutti, è quella di non fare danno ad alcun essere vivente.
ultimo consiglio è un libro che ho letto, dopo più di un anno che mi aspettava (!), quest'estate e che mi ha sorpresa e colpita molto più di quanto mi aspettassi: le avventure di layka di teresa noce è una favola moderna del secolo scorso, scritta da una donna che, tra le altre, è stata partigiana contro il fascismo in italia, spagna e francia, ha conosciuto i lager nazisti, è stata tra i fondatori del partito comunista.
consapevole della necessità di spiegare ai più piccoli la necessità - e la possibilità - di un mondo diverso, più giusto, regala alla povera laika, lanciata nello spazio a bordo dello sputnik e morta dopo poche ore dal decollo - una storia completamente nuova e sicuramente più felice di quella reale: sopravvissuta nella sua capsula, laika viaggia nello spazio fino ad atterrare su gora, un pianeta lontanissimo e strano, in cui non solo le creature sono diverse da quelle che abitano la terra e che laika ha conosciuto prima di partire, ma in cui non ci sono padroni e servi, ricchi e poveri, potenti e sottomessi: tutti insieme, ognuno secondo la propria natura e la propria capacità, partecipano del benessere di tutto il pianeta, in cui nessuno uccide e non ci sono guerre. un mondo ideale e utopico in cui l'ideale socialista si allarga fino ad abbracciare ogni forma vivente: più di mezzo secolo prima che temi come animalismo e ambientalismo diventassero di moda, teresa noce spiegava con parole semplicissime che un'altra realtà - più bella, più equa, più giusta - è possibile, e che chiunque, anche una cagnetta, poteva aiutare a costruirla.
una bella favola, certo, ma una favola in cui possiamo continuare a credere anche da grandi.

lunedì 10 giugno 2019

commenti randomici a letture randomiche (67)

questa sessione estiva la sto prendendo veramente malissimo, alterno momenti di panico a momenti di panico in cui non riesco a studiare e altri momenti di panico in cui il fatto di non riuscire a studiare mi fa aumentare l'ansia. probabilmente è tutto normale.
un valido rimedio allo stress ovviamente vede la deliberata strafottenza degli impegni unita all'ottimistica volontà di rimandare a dopodomani quello che ho già rimandato a domani e alla lettura di un po' di fumetti che continuano a minare la mia incolumità organizzandosi - in modo totalmente incontrollabile dalla mia volontà - in pile traballanti e pericolosamente vicine al mio letto.

tra le tante (ma non tantissime, almeno non tutte quelle che vorrei) letture di questo periodo ho tirato fuori quattro titoli che mi sono piaciuti moltissimo e che ci tenevo a consigliarvi prima di chiudermi nella mia cameretta a ripetere millemila volte gli appunti e i riassunti preparati per gli esami.

la stanza è un regalo temporaneo di mio padre. la stanza mi appartiene fino a quando non combino qualche guaio. questa è la regola del regalo temporaneo.
innanzitutto questa è la stanza di gipi. non so bene come faccia, non so assolutamente spiegarlo, ma qualsiasi cosa racconti, gipi riesce a incantare fin dalla prima vignetta, a trascinarti completamente nella storia.
e una cosa che potrebbe essere riassunta da chiunque altro (tipo me, che non so assolutamente rispondere ogni maledettissima volta che mi chiedete di cosa parla questo libro?) come eh, ci sono dei ragazzini un po' sfigati, uno sembra scemo totale, che suonano in una specie di magazzino prestato dal padre di uno di loro ma poi fanno una cazzata e il padre gli proibisce di continuare a suonare lì ma poi comunque si sistema tutto, insomma leggitelo, mica di posso dire tutto io, no? la racconta lui e diventa una storia bellissima. giuro.

questa è la stanza. inizia così, aprendo una porta sgangherata su uno stanzone improbabile, uno spazio al momento inutilizzato, accanto all'allevamento di cani di cui si occupa il padre di giuliano: lui e i suoi amici staranno qui a suonare, a patto che non facciano guai.
quello stanzone li catapulta al livello gruppo che fa le prove e che magari potrebbe davvero farcela, un bel po' di gradini sopra rispetto a quattro ragazzini sfigati che suonicchiano nelle loro camerette. e sembra che una possibilità, una botta di fortuna con la c maiuscola, possa davvero arrivare, solo che il karma - o la sfiga - ci mette un secondo a infilare un bastone tra le ruote e portarli tutti e quattro a fare una cazzata cosmica, con tutta la beata e stupida innocenza adolescenziale condita dall'arroganza di chi è convinto di non poter essere scoperto.
perduta la stanza, perduta la musica, toccherebbe perdere per sempre quel modo di guardare il mondo che a sedici anni ti fa vivere di assoluti intoccabili.
toccherebbe perdere la convinzione che il mondo lo puoi prendere e rivoltare come un calzino, che la tua musica possa cambiare la tua vita e quella di tutti quelli che ti ascolteranno, che ti possa salvare dal destino grigio e squallido che ti attende, che ti possa tirare fuori dal presente con tutte le sue cosmiche rotture di coglioni, le famiglie sgangherate, gli obblighi a cui obbedire.
però quando ti sbattono in faccia la realtà delle cose, puoi scegliere: crescere, diventare uno di quegli adulti tristi e squallidi che ti hanno detto che la realtà non è quella che credi tu, oppure rimanere lì, a tenerti stretto i tuoi sogni, le tue certezze, e rimandare ancora un po' il grigiume.
e aprire un'altra porta.
la maggior parte delle persone pensa che van gogh sia stata una persona triste, pazza e malinconica. leggendo le lettere emerge una persona solare che amava la vita e ciò che lo circondava.
ogni volta che sento parlare di van gogh mi viene in mente quella battuta tristissima che recita più o meno così: odio quelli che straparlano di mozart senza aver visto nemmeno uno dei suoi quadri.
van gogh è uno di quegli artisti che sono diventati delle icone, dei personaggi della cultura popolare, quasi delle leggende metropolitane.
come dice ernesto anderle nell'introduzione di questo libretto bellissimo che è vincent van love, van gogh viene spessissimo considerato un uomo cupo, triste, uno di cui raccontare che fosse stato un pazzo furioso capace di mozzarsi un orecchio e spararsi un colpo nella pancia. e a nessuno viene mai il dubbio di come sia possibile conciliare una figura simile con i dipinti meravigliosi che ci ha lasciato.
certo, non ha vissuto la più facile e felici delle esistenze e certo non è stata la più equilibrata delle persone che abbiano camminato su questo pianeta, ma credo che quello che lo faceva davvero soffrire fosse più la solitudine in cui il suo modo straordinario di vedere la realtà - una realtà luminosa, che esplode di colori e di vita - lo costringeva che non una sua naturale predisposizione alla malinconia.

ho aspettato per anni questo libro, l'ho desiderato dalla prima volta in cui mi sono imbattuta nella pagina facebook in cui ernesto ha iniziato a raccogliere le sue illustrazioni ispirate alle lettere che vincent scriveva, sopratutto al fratello theo. questa edizione di becco giallo, oltre alle illustrazioni che probabilmente conoscete già, raccoglie delle pagine di fumetto inedite che raccontano la storia di van gogh attraverso i momenti più importanti e decisivi della sua vita: l'infanzia, i suoi primi tempi come predicatore, i suoi amori, la breve e intensa amicizia con gaugin, la difficoltà a essere riconosciuto come artista, la miseria economica, la solitudine. interessantissima la versione di anderle sulla morte del pittore, che mi ha fatto venire alla mente quel film bellissimo che è loving vincent (se non l'avete ancora fatto, guardatelo assolutamente). è un libro a metà tra fumetto e raccolta di illustrazioni, si legge in poco tempo ma rimane impresso nella memoria e in un pezzettino di cuore.

sai, in notti come queste, ai miei tempi, potevi parlare con la luna e questa ti rispondeva.il mondo di oggi è così silenzioso...
estis è un tizio strano, un senzatetto che vive in un campo di girasoli e a cui basta qualcosa da bere o da fumare per iniziare a raccontare ai suoi ascoltatori storie e profezie.
ha tante storie da raccontare lui, tante realtà da rivelare, perché è un satiro della corte del dio pan. o meglio, lo è stato: da secoli ormai è costretto a vagare sulla terra tra i mortali per colpa di artemide.
colpito da una freccia della dea, estis si risveglia in un mondo in cui gli antichi dei non esistono più, sostituiti dall'unico dio cristiano. ripudiato, emarginato, privato di quasi tutti i suoi poteri, lontano dalla quello che poteva chiamare casa, l'incontro fortuito con un fantasma lo condurrà da un'altra divinità, ecate, sorella di artemide e selene.
ecate, per ringraziarlo di aver aiutato un fantasma a raggiungerla, sospende la maledizione di artemide e promette a estis che se aiuterà selene a incontrare il suo amore per l'ultima volta la sua maledizione sarà sciolta e potrà tornare a vivere accanto a dioniso.
inizia così per estis, il dio vagabondo del titolo, il viaggio verso il mondo degli inferi in compagnia di un vecchio professore appassionato di mitologia e di un fantasma desideroso di riscattare una vita vissuta senza onore.
fabrizio dori crea per la strana compagnia di viaggiatori un mondo onirico, quasi lisergico, in cui si mischiano l'antico e il moderno, il divino e il reale, la bellezza e la miseria della vita, un mondo che si mostra attraverso il percorso dei personaggi e si racconta attraverso le loro storie.
lo stile di disegno di dori è letteralmente incantevole, probabilmente la cosa che più mi ha attirata di questo volume insieme all'aspetto mitico della storia.
il mondo trabocca di magia che arricchisce le nostre vite. è un prodigio estremamente utile e indispensabile. eppure il suo funzionamento è sconosciuto...solamente i maghi possono usare la magia. i normali esseri umani possono soltanto limitarsi a godere dei suoi benefici e gli è impossibile diventare a loro volta maghi.
atelier of witch hat mi ha conquistata da subito, da quando ho visto la copertina per la prima volta, prima ancora che venisse annunciato da planet manga. diciamolo subito: i disegni sono assolutamente straordinari, molto al di sopra del livello della maggior parte dei manga, qualcosa che paragonerei solamente alle opere di kaoru mori o aki irie. uno stile elegantissimo, niente retini, cura straordinaria dei dettagli, che però sa concedersi qualche elemento cartoonesco tipico del fumetto giapponese.

la storia, per quanto non brilli per originalità, è comunque appassionante e narrata con cura e senza fretta: la giovane coco, affascinata da sempre dalla magia, incontra per caso qifrey, un giovane mago e scopre il reale funzionamento delle arti magiche: le magie non vengono lanciate o recitate, ma disegnate. così le viene in mente che molti anni prima un tipo strano con una maschera spaventosa a forma di occhio, le vendette un libro con delle strane figure, dell'inchiostro e una bacchetta penna.
coco si improvvisa apprendista stregone e inizia a pasticciare con l'inchiostro e le figure: lancia un incantesimo da cui qifrey riesce a salvarla, ma che colpisce però sua madre.
qifrey dovrebbe cancellare la memoria della bambina, ma lei è l'unica capace di riconoscere l'incantesimo che aveva disegnato per poterlo così annullare e salvare la donna rimasta pietrificata.
così coco, scoperto che non serve nessun potere innato per essere mago, ma solo tanto studio e dedizione, diventa ufficialmente un'apprendista di qifrey: adesso dovrà confrontarsi non solo con le sue capacità e la sua forza di volontà, ma anche con le sue nuove compagne, e non tutte sembrano esattamente molto amichevoli...

il vecchio adagio impegnati con tutte le tue forze per raggiungere i tuoi scopi e potrai diventare chi vuoi funziona sempre, almeno con la sottoscritta. sinceramente, anche dopo aver letto qualche lamentela su questo primo volume, a detta di alcuni troppo lento e troppo prevedibile, l'ho trovato davvero delizioso: mi sono piaciuti i personaggi, l'ambientazione e - come dicevo - moltissimo i disegni.
non credo che una buona storia la faccia solamente l'elemento innovativo, anzi, sono convinta che qualsiasi storia, per quanto banale possa sembrare, diventi avvincente se raccontata nel modo giusto. questo primo volume mi ha convinta moltissimo e non vedo l'ora di proseguire nella lettura.

domenica 28 aprile 2019

comicon 2019 ~ riassuntone degli annunci (manga)

mi sono ripromessa mille volte di rallentare un po' con i manga: seguo un sacco di serie tutte insieme e molte, passato l'entusiasmo iniziale, si rivelano delle mezze delusioni.
poi però, come ben sapete, negli ultimi tempi alcune case editrici che non si occupavano soltanto di fumetto giapponese hanno cominciato delle collane dedicate ai manga, quel tipo di titoli che 15 anni fa nessuno si sarebbe sognato di vedere in italia. e al contempo gli editori di manga più mainstrem hanno anche loro cominciato a guardare a quei titoli considerati più di nicchia (o semplicemente non pubblicati su shounen jump). risultato? come diamine dovrei fare a rallentare con i manga?
certo, ne leggo molti meno rispetto a prima, sono molto più selettiva e mi concedo poca roba fuffosa giusto perché ogni tanto mi va.
e poi a ben vedere, adesso che finalmente la qualità sta cominciando ad alzarsi sempre di più, vengono meno le motivazioni che mi avevano portato a cercare di comprarne meno.


insomma, tutta questa mega introduzione perché dopo gli annunci del comicon di questi giorni non so se essere felice o disperarmi. e ormai mi sono anche arresa all'idea di essere sempre senza un centesimo in tasca perché spendo tutto in fumetti, ma ho serissimi problemi di spazio ormai! le librerie stanno esplodendo, ogni superficie di camera mia è ricoperta di pile di fumetti e libri e... ok, ci siamo capiti.

la colpa è principalmente di bao publishing e della sua nuova collana aiken (vi parlerò prestissimo dei suoi primi volumetti) di cui mi sono segnata quasi tutti i titoli.
rispetto alla maggior parte della roba giapponese che arrivano qui in italia bao sta scegliendo volumi diversi: storie quotidiane, racconti brevi, disegni lontanissimi dallo stile grafico di shoujo/shounen di punta.
cioè tutto quello che a me piace un sacco e che per anni pensavo che non avrei mai letto.


nuvole bianche di hisae iwaoka e i paesaggi di chinami di akiteru nomoto sono due raccolte di storie brevi che comprerei a occhi chiusi già soltanto per le copertine. per quel pochissimo che è stato detto (qui un riassunto della conferenza) e - cosa non da poco - per la fiducia che ispira un editore come bao, non posso lasciarmele scappare.
il terzo è dien bien phu, un manga in 10 volumi più 3 di sequel, ambientato durante la guerra in vietnam. ammetto di non aver capito ancora benissimo quale dovrebbe essere la trama, ma mi sono innamorata dei disegni. ah, il numero di volumi mi aveva messo un po' di timore, ma verrà pubblicato alla conclusione di donsei mansion, quindi non dobbiamo tirare fuori miliardi tutti in una sola volta.


mi hanno incuriosita meno i due volumi di kouichi masara - il dono di edo e interludio di sentimenti - ma è colpa mia che dopo la cosmica delusione di ooku storco il naso ogni volta che vedo roba con un ambientazione simile. ma ovviamente gli darò un'occhiata, non voglio perdermi qualcosa di bello per un pregiudizio stupido.

ah, vorrei lanciare un appello alle altre case editrici che si sono buttate sul manga di qualità: non è necessario fare queste mega edizioni grosse come quaderni delle elementari e poi farcele pagare 20 euro a volume. sono pure scomode da incastrare in libreria. prendete spunto da questi formati e sopratutto da questi prezzi, così magari siamo un po' più invogliati a leggere qualcosa di cui non sappiamo niente. non è facile prendere a scatola chiusa qualcosa a quel prezzo (riferimenti a dynit e coconino sono del tutto casuali assolutamente voluti).

da star comics mi aspettavo qualche novità sulla collana wasabi e invece niente.
si è solo accennato a un qualche titolo che potrebbe piacere ai fan dello stile della yazawa, ma potrebbe dire tutto e niente: si parla di forma o di contenuti? perché non basta mettere delle tipe anoressiche alte tre metri con dei vestiti fichissimi per avvicinarsi allo stile della yazawa, per quanto la forma esteriore sarebbe quella... comunque, aspetto con discreta curiosità (ma oh, la yazawa è insuperabile, non scherziamo).

non hanno fatto tantissimi annunci e tutta roba fuori dalle mie corde a esclusione di io sono shingo che, nonostante il genere horror non mi sia mai piaciuto e non ami enormemente questo stile così vintage, mi ispira parecchio, probabilmente per colpa di un articolo di fumettologica in cui se ne parlava molto bene.

ah, se vi siete persi sailor moon (nonostante le millemila edizioni già fatte di recente) sappiate che finalmente sta per uscire la eternal edition (io mi accontento dei miei brossuratini cheap della estinta e non troppo compianta - per niente - gp).


inaspettatamente però la roba più sorprendente e che mai mi sarei aspettata è gunslinger girl, annunciato da planet manga.

non ho mai letto questo manga e ho perso il conto degli anni che ho passato a sperare che qualcuno lo pubblicasse per intero così da poterlo recuperare, e finalmente eccolo qui. questo forse è il titolo per cui sono più contenta.

per il resto hanno fatto una tonnellata di annunci, riassumibile in: shounenazzi, facce macchiate di sangue, tette giganti, altri shounenazzi ma in salsa western, altri shounenazzi ancora ma con tizie seminude che si menano, titani, il nuovo naruto, roba fantasy già vista... e quindi no no no eccetera.
ma: la ristampa di cortili del cuore me la prenderei volentieri non fosse che mi sembra proprio un peccato spendere soldi per qualcosa che ho già (ok, in sottilettine rovinatissime e vecchissime, ma sono ancora lì con tutta la storia dentro e io non ho mai visto i fumetti come soprammobili, poco mi cambia se sono belli o brutti da tenere su uno scaffale) e anche quella de l'immortale, non costasse 15 euro a volume.
di kutei dragons mi avevano incantato le copertine, ma parla di caccia - ok, contro draghi, ma sempre caccia è - e no, non voglio leggere una storia incentrata su gente che uccide animali - no, nemmeno se lo fa per sfamarsi, non me ne frega niente, coltivassero pomodori e melanzane.
e quindi passo alla grande. anche se mi spiace perché i disegni sono davvero bellissimi e io adoro i draghi (non ridotti in sashimi però!) e le storie con i draghi.

anche j-pop (che ha fatto gli annunci a sorpresa) ha tirato fuori un sacco di roba, e anche qui per me non c'è assolutamente nulla di interessante (ragà c'è una roba su cleopatra così trash che non riesco nemmeno a guardare le copertine senza sentirmi male) a parte gogo monster di taiyo matsumoto, sperando non costi un patrimonio come tekkon kinkreet che non sono ancora riuscita a recuperare proprio per il prezzo decisamente poco accessibile.
a quanto pare hanno annunciato una collana dedicata a moto hagio ma - so di andare contro *tutti* - la cosa mi lascia completamente indifferente, ho letto un paio di suoi manga e non mi hanno entusiasmata affatto, ma sono comunque contenta per chi ci sperava da un sacco di tempo.

insomma, una selezione era necessaria, e penso di aver segnato esattamente quello che fa per me, senza rimanere delusa.

e voi? avete seguito gli annunci? c'è qualche titolo in cui speravate o qualcosa di nuovo che vi incuriosisce? qualcosa che vi aspettavate e invece non è arrivato? (io continuo a sperare che prima o poi qualcuno porti yokohama cafè e che quel qualcuno non sia dynit altrimenti dovrò vendermi un rene per comprare tutti i volumi)

lunedì 5 novembre 2018

lucca 2018 ~ riassuntone degli annunci

e finalmente ci siamo!
ecco il riassuntone degli annunci, come sempre non esaustivo, meno che mai oggettivo, poco informativo e tutto basato, nel più arbitrario dei modi, sul mio entusiasmo riguardo i nuovi titoli che leggeremo il prossimo anno.


le prime bellissime notizie arrivano da j-pop che pubblicherà totsukuni no shojo - the girl from the other side. voglio leggerlo dalla prima volta che ho intravisto i disegni e un po' ci avevo perso le speranze visto che me lo aspettavo tra gli annunci dell'anno scorso e ovviamente non c'era.
direi che già questo poteva bastarmi per essere felice, ma sempre j-pop ha annunciato una miniserie che non conoscevo ma che non mi perderò per nulla al mondo: gatti + taiyo matsumoto + louvre... che fai? lo lasci lì? il secondo titolo imperdibile per me è i gatti del louvre (sono solo due volumi).
poi finalmente il tanto atteso card captor sakura clear arc, per star comics, che mi aspettavo per lo scorso anno e quindi era praticamente ovvio che lo annunciassero questa volta.
le due mega sorprese invece me le hanno fatte coconino e dynit: la prima infatti porterà la musica di marie di usamaru furuya, che voglio leggere da almeno più di dieci anni, e per la seconda arriva suiiki, della stessa autrice di mushishi, che avevo letto qualche anno fa in scan e mi piacque parecchio, quindi sono contenta di poterlo avere anche in cartaceo.


my lesbian experience with loneliness (annunciato da j-pop) da anni mi attira e mi respinge al contempo. dalle sinossi sembra interessante, adoro i disegni, ma ho letto commenti totalmente in contrasto tra loro e non so bene cosa pensare.
il fatto che sia un solo volume e che - a dirla tutta - io sia abbastanza di bocca buona quando si tratta di fumetti, mi fa propendere più per il sì che per il no, ma non sono ancora sicurissima al 100%.
discorso simile per lo sfigatto, che arriverà per star comics. adoro i fumetti con i gatti, adoro le strisce, ma quelle giapponesi non mi hanno mai fatto impazzire...
degli annunci planet manga probabilmente prenderò l'artbook di full metal alchemist (anche se costa davvero un botto) in attesa della nuova edizione della serie e atelier of witch hat, di cui avevo intravisto la copertina qualche tempo fa e mi era venuta voglia di leggerlo. sono un po' meno sicura per in questo angolo di mondo, di fumiyo kono, ma più che altro perché costa davvero uno sproposito (26 euro!).
di coconino e dynit, a parte i titoli di cui sopra, terrò d'occhio un po' tutto, aspettando qualche commento prima di decidere, ammetto che non conosco molti dei titoli annunciati e i prezzi altini dei volumi non invogliano poi tanto acquisti a scatola chiusa.


tantissimi no, grazie per me quest'anno, sto cercando sopratutto di comprare meno manga riempiscaffale per concentrarmi su cose più valide, recuperi compresi. quindi skippo felicemente i vari yuri di j-pop (anche se apprezzo molto che abbiano deciso finalmente di portare qualcosa di questo genere), gli horror adolescenziali e non, gli immancabili shounen pieni di tette giganti e gli altrettanto immancabili shoujo pieni di occhioni luccicanti e guanciotte arrossate, i gekiga che - lo so, sarò una persona brutta e gretta - proprio non riescono a piacermi, skippo anche lamù (nonostante il mio profondo amore per la takahashi questo manga proprio non mi ispira) e un po' tutto il resto.
la parola d'ordine per il 2019 è: solo lo stretto indispensabile (non è una sola parola ma va bene lo stesso)


quest'anno in realtà non posso dirmi delusa quasi per nulla, se non per il solito shirayuki hime che risulta ancora disperso e perché in fondo speravo che j-pop annunciasse la ripresa di qualche titolo interrotto (magari da goen... magari himitsu...)


e quindi per me quest'anno è uno dei migliori dal punto di vista degli annunci. poca roba sicura - almeno limitatamente ai manga, so che ci saranno un sacco di nuovi titoli occidentali durante tutto il prossimo anno che mi terranno impegnata (e povera) - ma di cui sono davvero contenta.
e voi? avete già fatto la lista della spesa per il prossimo anno?

mercoledì 24 ottobre 2018

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - quinta edizione

sono sicura ormai che morirò senza mettere mai più piede a lucca.

che poi, a dirla tutta, da un lato mi piacerebbe tantissimo andarci, incontrare un sacco di bella gente, comprare tonnellate di fumetti eccetera, dall'altro la vecchiaia mi impone dubbi poco poetici ma fondamentali: come faccio a reggere tutti quei giorni? mi faranno portare in giro un carrellino tipo quello della spesa da vecchietta per tenerci i fumetti che la schiena non mi regge? troverò un posto dove mangiare robe senza glutine e non rischiare di morire avvelenata? eccetera.
per fortuna, i dubbi vengono dissipati da una ineluttabile verità: non ho abbastanza soldi. però se il prossimo  anno qualcuno di voi vuole ospitarmi, mi procuro un carrellino da spesa e arrivo.

ecco il poster personalizzato che ho ottenuto registrandomi al sito della fiera... mi piace tutto questo rosso!

come ogni anno però sul blog, faccio le segnalazioni della tante - troppe - cose belle che verranno presentate a lucca e che io, prima o poi, conto di recuperare. a guardare i post precedenti, ci sono cose che non sono ancora riuscita a comprare dopo anni, ma questo listone è una delle cose che mi piace un sacco fare, quindi... sogniamo!

come sempre, ricordo che questa lista è filtrata dal mio personalissimo gusto e che ovviamente non è una lista esauriente e completa di tutte le novità che saranno presenti in fiera.

(sì, ho volutamente lasciato fuori dalla lista i titoli disney perché dopo che hanno interrotto la definitive collection, i mercoledì di pippo e un sacco di altre serie che seguivano molti appassionati e collezionisti per continuare a ristampare sempre la stessa fuffa mi sono veramente stancata e ho deciso di chiudere con loro. sicuramente non pubblicizzerò le loro uscite sul blog, ma credo sia facilissimo recuperare le informazioni in merito alle anteprime - se ce ne sono - che porteranno a lucca)

 • autoproduzioni • 



• arriva la conclusione de la trilogia dei veleni di maticora con il ventesimo grado di ilaria apostoli. il primo, malerba, era stato presentato a maggio all'arf, il secondo, abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, al treviso comic book festiva a settembre. se ve li eravate persi, è arrivato il momento di recuperare tutta la trilogia!

• se non siete stati tra i finanziatori della campagna di crowdfunding di grimorio 2, allora fate un giretto allo stand di attaccapanni press! (oltre a questo nuovo volume ci sono un sacco di belle cose, tra cui una nuova edizione di melagrana, con una nuova copertina! (qualche info in più qui)


 se non li avete ancora acquistati con il preordine, immancabili i due nuovi titoli di mammaiuto: ross di claudia - nuke - razzoli e tetsuo di francesco frongia.



• nuovo capitolo per l'incantevole nilihue di ofride (del primo avevo parlato qui)

• e continua anche antithesis di jessica marino (qui avevo parlato dei primi due volumi)

 • graphic novel • 




• assolutamente imperdibile il nuovo libro firmato da gipi, boschi mai visti, un'antologia di storie edite e inedite scritte tra il 1994 e il 2003. come sempre, edito da coconino press.

• arriva finalmente a land called tarot di gael bertrand, edito da bd, per me uno dei titoli più attesi da mesi! non vedo l'ora di metterci le mani sopra!


• per eris edizioni torna julia wertz con the infinite wait. della stessa autrice eris aveva già pubblicato l'anno scorso drinking at the movies, se non l'avete ancora letto, il consiglio è di fare una bellissima combo.

• ci sarà in anteprima anche la nuova pubblicazione firmata da teresa radice e stefano turconi, tosca dei boschi. manco a dirlo, secondo me è uno di quei titoli che non potete assolutamente perdere, il duo radice&turconi è sempre una garanzia. ah, ovviamente, anche questa volta edito da bao publishing.


• sempre da bd, vi suggerirei di dare un'occhiata anche a soulwind di scott morse, che si preannuncia come una saga epica davvero interessante.

• se non avete ancora preso stella di mare di giulio macaione (edito da bao publishing), allora è il momento di rimediare. qualche giorno fa ne ho parlato qui.


• il primo dei due titoli a cui dare un'occhiata allo stand di oblomov è sicuramente ada, di barbara baldi. so solo che i disegni sono assolutamente meravigliosi, così tanto che per me è da recuperare assolutamente.

• anche ariston di sara colaone e luca de santis sembra molto interessante, già dall'immagine in copertina si preannuncia come una storia molto suggestiva, ambientata nell'italia del dopoguerra.


• due titoli usciti di recente per eris edizioni (li aggiungo in lista perché sono usciti davvero da pochissimo e devo ancora recuperarli, e comunque un promemoria non fa mai male) inerzia, il secondo romanzo di adam tempesta, autore di itero perpetuo,

• e storia della santa russia di gustave doré, con cui si inaugura col botto la nuova collana chaos, dedicata all'illustrazione.


• con kleiner flug e gradimir smudja si torna a investigare su una delle figure più affascinanti e misteriose della storia dell'arte moderna, con un graphic novel dal titolo vincent e van gogh

la voce delle cose di cécile bidault - edito da comicout - si preannuncia come una storia toccante e molto intimista. oltretutto, vorrei vedere come si può resistere a una copertina del genere.


brindille, primo di due volumi di una minisaga fantasy firmata da frédéric brrémaud e federico bertolucci, edito da saldapress.

• per renoir comics sarà invece disponibile in anteprima il secondo volume de il mondo di milo (il primo è già uscito da poco), una serie fantasy per ragazzi che mi ispira veramente tantissimo (e che, insieme a brindille, non mi farà rimpiangere la decisione di boicottare la nuova serie di monster allergy)


• per diabolo edizioni segnalo materia degenere, una raccolta di cinque racconti di autrici (più o meno) esordienti - roberta joe mucifederica bellomimonica rossielena pagliani e fumettibrutti - a cura di marco galli. non so a voi, ma a me la copertina piace tantissimo!

jane, il nuovo volume della collana per aspera ad astra, illustrato da ninamasina (vi rimando all'intervista a hop! edizioni che ha aperto la seconda edizione del'indie bbb cafè)


nina che disagio di ilaria palleschi sembra una storia molto adolescenziale, divertente e leggera, di quelle che io non riesco a perdermi mai (edito da bao publishing)

• per finire, lorenzo ghetti (to be continued, millennials) pubblica - con coconino press - dove non sei tu, un graphic novel che già dall'anteprima sembra una di quelle robe iperfichissime e strane per cui vado pazza.

 • manga • 


• finalmente viene presentato in anteprima il tanto atteso cofanetto de il poema del vento e degli alberi di keiko takemiya per j-pop, titolo che fino a qualche anno fa mai ci saremmo aspettati di vedere in italiano e invece... certo è che non sarà proprio facilissimo portarselo in giro nello zaino (non vi dico se vi tocca spostarvi con ryanair), però apprezziamo tantissimo.

• cominciano finalmente ad apparire i primi titoli della osamushi collection, sempre per j-pop in collaborazione con hazard, e a lucca ci saranno alcune anteprime delle prossime uscite, per me è finalmente giunto il momento di recuperare i tre adolf, di cui sento parlare benissimo da un'eternità e che però non ho mai letto.
(questa collana mi rovinerà, rimando da un millennio l'acquisto dei manga di tezuka ma adesso direi che non ho più scuse. ultimamente ho deciso di tagliare molte serie fuffa per dedicarmi al recupero di alcuni titoli fondamentali - non solo di tezuka - tra cui ovviamente alcuni di queste nuove edizioni)


• l'official guide book di berserk, la segno per ultima ma in realtà è una delle anteprime su cui vorrei più in assoluto mettere sopra le mani! ♥ ovviamente, sarà disponibile allo stand di planet manga.

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ci saranno anche quest'anno, a conclusione di tutte le conferenze, gli annunci, le dirette eccetera, le faccette di yotsuba e il relativo mega-riassuntone, sempre poco oggettivo e meno che mai completo, cioè il solito post noioso dove commento i titoli di prossima pubblicazione, lamentandomi per quello che speravo venisse pubblicato e invece no, e per quello che invece sì ma, uffa, quanti soldi volete farmi spendere? e poi dove la metto tutta questa roba che non ho più spazio nelle librerie?
io spero solo nella nuova edizione di full metal alchemist e nella nuova serie di card captor sakura. per il resto, ho smesso con le preghiere, il toto-annunci e tutto il resto, mi lascerò trasportare dalla corrente (tanto non si rimane mai senza nulla da leggere, anzi, il problema è sempre il contrario!)

e voi? avete già fatto la vostra lista della spesa? avete acceso qualche cero ai santi per dei titoli che sperate siano annunciati?