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venerdì 18 gennaio 2019

commenti randomici a letture randomiche (61)

negli ultimi tempi ho avuto la sensazione di aver letto pochissimo, invece mi sono ritrovata una pila immensa di cose lette di cui volevo scrivere qualche riga qui e poi invece.

cominciamo con l'ultimo lavoro targato manticora autoproduzioni (qui avevo pubblicato un'anteprima), il ventesimo grado, volume scritto e disegnato da ilaria apostoli che chiude la trilogia dei veleni, iniziata con malerba e proseguita con abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch.
rispetto ai primi due volumi, ilaria ha dato alla sua storia un tono nettamente più intimo, sicuramente più cupo e malinconico.
non posso più stare qui. questo posto è avvelenato.
"perché possa rimbalzare, andando avanti, una pietra deve incontrare l'acqua con un grandi di incidenza pari a venti gradi.
altrimenti affonderà."
allo stesso modo, serve trovare la giusta traiettoria per evitare di sprofondare dopo essere stati lanciati via, abbandonata la mano che ci reggeva, serve muoversi nel modo esatto, senza esitazioni, bisogna colpire il mondo in modo da ricevere la giusta spinta e andare avanti.

il ventesimo grado è un lungo monologo interiore, quello di una ragazza intrappolata nel pantano dei ricordi subito dopo una delusione d'amore, ossessionata da un'assenza costante che si traduce in un dolore sordo e continuo, una lente che distorce il mondo, che porta ogni cosa a focalizzarsi su quello che c'era e ora non c'è più.
la realtà non è altro che la cornice dei suoi pensieri, un mondo silenzioso in cui far risuonare all'infinito l'eco dello stesso tormento, trovare nuovi modi per esprimere sempre lo stesso dolore.

il finale mi è piaciuto da impazzire, è l'immagine perfetta per concludere la storia e per iniziarne un'altra. ora che la manticora ci ha immunizzato da ogni altro veleno, siamo prontissimi a scoprire quali altri progetti ha in serbo per noi.


sempre sul fronte delle autoproduzioni c'è tetsuo - cane di ferro di francesco frongia (mammaiuto) che ho amato tantissimo (e che era, insieme a il ventesimo grado e a un sacco di altra bella roba, nella listona dei consigli per gli acquisti di lucca).
tetsuo, come tutti i bassotti, è possessivo, territoriale, aggressivo, fedele, sveglio, coraggioso, ostinato... ma la sua altezza è proporzionalmente inferiore alla sua lunghezza. i bassotti vogliono sovvertire la realtà e abbaiano tanto.
la convivenza con un cane non è mai facilissima e sono tanti gli aneddoti, le storie, i momenti di tenerezza, quelli divertenti, quelli in cui ci si arrabbia (solitamente per colpa di altri bipedi che cercano di intrufolarsi nel rapporto tra un cane e il suo umano), ma quella con tetsuo è ancora più complessa per via della sua disabilità.
nell'introduzione, francesco spiega che le prime strisce sono state scritte prendendo spunto dalle tante domande, spesso anche inopportune, a cui si trovava a dover rispondere a proposito del suo rapporto con un cane che va in giro dentro un passeggino.

tetsuo - cane di ferro è una sorta di diario iniziato quando tetsuo era ancora in vita e finito dopo la sua morte, ci sono i suoi sogni, in cui tetsuo sa diventare qualsiasi cosa vuole e le cronache delle passeggiate, piene di scocciatori invadenti, c'è una cosa che sembra pazienza e invece è amore e c'è un sacco di vita reale, i rapporti con gli amici e con gli estranei, le abitudini di tetsuo e della sua famiglia, e il suo modo di ricambiare con la spontaneità che solo un cane sa avere.
è un libro in cui si ride un sacco e a volte ci si commuove, una storia sull'amicizia e su come convivere con la disabilità.


secoli fa ho letto anche e la chiamano estate, uno di quei bei racconti adolescenziali su come improvvisamente cambia il mondo a una certa età, o meglio come si cambia a una certa età e il mondo appare come il gran casino che è.
la prima volta che ho visto un asclepiade ero sulla spiaggia di awago. credevo che fossero baccelli magici. credevo che se li avessimo mangiati, la lanugine ci avrebbe fatto crescere le ali.
l'estate è il momento delle vacanze e per rose vacanza è awago, quel posto che da sempre, per alcune settimane all'anno, torna a essere la sua casa: ci sono i suoi amici, i parenti, i soliti negozi, il mare, la spiaggia, e sopratutto c'è windy, l'amica da cui torna ogni anno, quella con cui non cambia mai niente, quella che sembra di aver salutato il pomeriggio precedente e invece è già passato un anno.
ma questa è l'estate che segna il punto di svolta nella vita di rose: non è più una bambina, non è ancora un'adulta, e riesce a cogliere qualcosa di più del mondo intorno a lei, qualcosa che non ha più a che fare con la magia o con le favole. qualcosa di affascinante e amaro al contempo.
le visite guidate e la compagnia dei grandi le vanno strette, ma non ha ancora il coraggio di guardare un film horror senza finire con una coperta davanti agli occhi, è l'estate in cui i discorsi dei ragazzi più grandi la incuriosiscono e la disgustano al contempo, in cui comincia a comprendere un po' di più i problemi "dei grandi", senza riuscire a inquadrarli ancora completamente.

l'allegra e infantile sfrontatezza di windy, la calma silenziosa e riflessiva di rose: due modi diversi di affrontare quel momento strano che è l'estate, la tranquillità del riposo e l'eccitazione del non avere le solite regole, un'estate che però toglie loro la sensazione di essere le uniche protagoniste della loro esistenza e quasi le costringe a diventare spettatrici di drammi troppo al di fuori della loro portata, da cui non possono però ormai più distrarsi.
non c'è in realtà nulla che stravolge davvero la loro esistenza, sembra come un film proiettato al margine del campo visivo o un quadro di cui non fanno parte, ma ormai tutto è diventato diverso e non tornerà più come prima.

quello di jillian e mariko tamaki è un bel romanzo di formazione che non ha bisogno di eventi sensazionali per raccontare quella voglia di diventare grandi e nel frattempo voler rimanere ancora per un po' bambini, rimanere a giocare sulla spiaggia immaginando che forse tra un anno sarà davvero tutto diverso.

mercoledì 24 ottobre 2018

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - quinta edizione

sono sicura ormai che morirò senza mettere mai più piede a lucca.

che poi, a dirla tutta, da un lato mi piacerebbe tantissimo andarci, incontrare un sacco di bella gente, comprare tonnellate di fumetti eccetera, dall'altro la vecchiaia mi impone dubbi poco poetici ma fondamentali: come faccio a reggere tutti quei giorni? mi faranno portare in giro un carrellino tipo quello della spesa da vecchietta per tenerci i fumetti che la schiena non mi regge? troverò un posto dove mangiare robe senza glutine e non rischiare di morire avvelenata? eccetera.
per fortuna, i dubbi vengono dissipati da una ineluttabile verità: non ho abbastanza soldi. però se il prossimo  anno qualcuno di voi vuole ospitarmi, mi procuro un carrellino da spesa e arrivo.

ecco il poster personalizzato che ho ottenuto registrandomi al sito della fiera... mi piace tutto questo rosso!

come ogni anno però sul blog, faccio le segnalazioni della tante - troppe - cose belle che verranno presentate a lucca e che io, prima o poi, conto di recuperare. a guardare i post precedenti, ci sono cose che non sono ancora riuscita a comprare dopo anni, ma questo listone è una delle cose che mi piace un sacco fare, quindi... sogniamo!

come sempre, ricordo che questa lista è filtrata dal mio personalissimo gusto e che ovviamente non è una lista esauriente e completa di tutte le novità che saranno presenti in fiera.

(sì, ho volutamente lasciato fuori dalla lista i titoli disney perché dopo che hanno interrotto la definitive collection, i mercoledì di pippo e un sacco di altre serie che seguivano molti appassionati e collezionisti per continuare a ristampare sempre la stessa fuffa mi sono veramente stancata e ho deciso di chiudere con loro. sicuramente non pubblicizzerò le loro uscite sul blog, ma credo sia facilissimo recuperare le informazioni in merito alle anteprime - se ce ne sono - che porteranno a lucca)

 • autoproduzioni • 



• arriva la conclusione de la trilogia dei veleni di maticora con il ventesimo grado di ilaria apostoli. il primo, malerba, era stato presentato a maggio all'arf, il secondo, abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, al treviso comic book festiva a settembre. se ve li eravate persi, è arrivato il momento di recuperare tutta la trilogia!

• se non siete stati tra i finanziatori della campagna di crowdfunding di grimorio 2, allora fate un giretto allo stand di attaccapanni press! (oltre a questo nuovo volume ci sono un sacco di belle cose, tra cui una nuova edizione di melagrana, con una nuova copertina! (qualche info in più qui)


 se non li avete ancora acquistati con il preordine, immancabili i due nuovi titoli di mammaiuto: ross di claudia - nuke - razzoli e tetsuo di francesco frongia.



• nuovo capitolo per l'incantevole nilihue di ofride (del primo avevo parlato qui)

• e continua anche antithesis di jessica marino (qui avevo parlato dei primi due volumi)

 • graphic novel • 




• assolutamente imperdibile il nuovo libro firmato da gipi, boschi mai visti, un'antologia di storie edite e inedite scritte tra il 1994 e il 2003. come sempre, edito da coconino press.

• arriva finalmente a land called tarot di gael bertrand, edito da bd, per me uno dei titoli più attesi da mesi! non vedo l'ora di metterci le mani sopra!


• per eris edizioni torna julia wertz con the infinite wait. della stessa autrice eris aveva già pubblicato l'anno scorso drinking at the movies, se non l'avete ancora letto, il consiglio è di fare una bellissima combo.

• ci sarà in anteprima anche la nuova pubblicazione firmata da teresa radice e stefano turconi, tosca dei boschi. manco a dirlo, secondo me è uno di quei titoli che non potete assolutamente perdere, il duo radice&turconi è sempre una garanzia. ah, ovviamente, anche questa volta edito da bao publishing.


• sempre da bd, vi suggerirei di dare un'occhiata anche a soulwind di scott morse, che si preannuncia come una saga epica davvero interessante.

• se non avete ancora preso stella di mare di giulio macaione (edito da bao publishing), allora è il momento di rimediare. qualche giorno fa ne ho parlato qui.


• il primo dei due titoli a cui dare un'occhiata allo stand di oblomov è sicuramente ada, di barbara baldi. so solo che i disegni sono assolutamente meravigliosi, così tanto che per me è da recuperare assolutamente.

• anche ariston di sara colaone e luca de santis sembra molto interessante, già dall'immagine in copertina si preannuncia come una storia molto suggestiva, ambientata nell'italia del dopoguerra.


• due titoli usciti di recente per eris edizioni (li aggiungo in lista perché sono usciti davvero da pochissimo e devo ancora recuperarli, e comunque un promemoria non fa mai male) inerzia, il secondo romanzo di adam tempesta, autore di itero perpetuo,

• e storia della santa russia di gustave doré, con cui si inaugura col botto la nuova collana chaos, dedicata all'illustrazione.


• con kleiner flug e gradimir smudja si torna a investigare su una delle figure più affascinanti e misteriose della storia dell'arte moderna, con un graphic novel dal titolo vincent e van gogh

la voce delle cose di cécile bidault - edito da comicout - si preannuncia come una storia toccante e molto intimista. oltretutto, vorrei vedere come si può resistere a una copertina del genere.


brindille, primo di due volumi di una minisaga fantasy firmata da frédéric brrémaud e federico bertolucci, edito da saldapress.

• per renoir comics sarà invece disponibile in anteprima il secondo volume de il mondo di milo (il primo è già uscito da poco), una serie fantasy per ragazzi che mi ispira veramente tantissimo (e che, insieme a brindille, non mi farà rimpiangere la decisione di boicottare la nuova serie di monster allergy)


• per diabolo edizioni segnalo materia degenere, una raccolta di cinque racconti di autrici (più o meno) esordienti - roberta joe mucifederica bellomimonica rossielena pagliani e fumettibrutti - a cura di marco galli. non so a voi, ma a me la copertina piace tantissimo!

jane, il nuovo volume della collana per aspera ad astra, illustrato da ninamasina (vi rimando all'intervista a hop! edizioni che ha aperto la seconda edizione del'indie bbb cafè)


nina che disagio di ilaria palleschi sembra una storia molto adolescenziale, divertente e leggera, di quelle che io non riesco a perdermi mai (edito da bao publishing)

• per finire, lorenzo ghetti (to be continued, millennials) pubblica - con coconino press - dove non sei tu, un graphic novel che già dall'anteprima sembra una di quelle robe iperfichissime e strane per cui vado pazza.

 • manga • 


• finalmente viene presentato in anteprima il tanto atteso cofanetto de il poema del vento e degli alberi di keiko takemiya per j-pop, titolo che fino a qualche anno fa mai ci saremmo aspettati di vedere in italiano e invece... certo è che non sarà proprio facilissimo portarselo in giro nello zaino (non vi dico se vi tocca spostarvi con ryanair), però apprezziamo tantissimo.

• cominciano finalmente ad apparire i primi titoli della osamushi collection, sempre per j-pop in collaborazione con hazard, e a lucca ci saranno alcune anteprime delle prossime uscite, per me è finalmente giunto il momento di recuperare i tre adolf, di cui sento parlare benissimo da un'eternità e che però non ho mai letto.
(questa collana mi rovinerà, rimando da un millennio l'acquisto dei manga di tezuka ma adesso direi che non ho più scuse. ultimamente ho deciso di tagliare molte serie fuffa per dedicarmi al recupero di alcuni titoli fondamentali - non solo di tezuka - tra cui ovviamente alcuni di queste nuove edizioni)


• l'official guide book di berserk, la segno per ultima ma in realtà è una delle anteprime su cui vorrei più in assoluto mettere sopra le mani! ♥ ovviamente, sarà disponibile allo stand di planet manga.

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ci saranno anche quest'anno, a conclusione di tutte le conferenze, gli annunci, le dirette eccetera, le faccette di yotsuba e il relativo mega-riassuntone, sempre poco oggettivo e meno che mai completo, cioè il solito post noioso dove commento i titoli di prossima pubblicazione, lamentandomi per quello che speravo venisse pubblicato e invece no, e per quello che invece sì ma, uffa, quanti soldi volete farmi spendere? e poi dove la metto tutta questa roba che non ho più spazio nelle librerie?
io spero solo nella nuova edizione di full metal alchemist e nella nuova serie di card captor sakura. per il resto, ho smesso con le preghiere, il toto-annunci e tutto il resto, mi lascerò trasportare dalla corrente (tanto non si rimane mai senza nulla da leggere, anzi, il problema è sempre il contrario!)

e voi? avete già fatto la vostra lista della spesa? avete acceso qualche cero ai santi per dei titoli che sperate siano annunciati?

lunedì 22 ottobre 2018

anteprima ~ il ventesimo grado

[dal comunicato stampa]

“Mi tiene sveglia la paura di annegare nel liquido che ogni giorno riempie un po' di più la cavità che sento appena sotto lo sterno”
“Ha la forma di una nuca poggiata sul cuscino e di mani. Le tue sul volante, la mia sulla tua coscia a stringere dolcemente sopra al ginocchio”

Il Ventesimo Grado” è il terzo e ultimo volume presente nella “Trilogia dei Veleni” di Manticora Autoproduzioni, chiudendo il cerchio iniziato da “Malerba” di Lorenza de Luca e perseguito da “Abigail – L'incantevole morte della signorina Goldfinch” di Elena Triolo (alias Carote e Cannella). 
In una città piena di anime ma dalla sconfinata solitudine, una ragazza sopporta la routine nel tentativo di divincolarsi da un amore perduto e idealizzato. Ogni luogo è una sfaccettatura del suo rapporto in frantumi e ogni emozione, per quanto distante, un eco di quelle vissute. I minuti, le ore e i giorni scorrono lenti e si insinuano sotto la sua pelle, avvelenandola.
Ma c'è un solo gesto che affonda le radici alla base del suo dolore:
un sasso lanciato sulla superficie di uno specchio d'acqua.
Un sasso che potrebbe rimbalzare in avanti, come affondare inesorabilmente. 
Creato dalla mente di Ilaria Apostoli e con il suo bianco e nero nervoso, sporco e profondo, “Il Ventesimo Grado” è una poesia ad occhi aperti che scava nel dolore e nella perdita di ciascuno di noi. 
Sarà disponibile in anteprima nella Self Area di Lucca Comics & Games 2018 e in seguito disponibile sullo shop online di Manticora dai primi giorni di novembre. 
L'AUTRICE
Dopo qualche anno passato all'Accademia di Belle Arti, decide di dedicarsi alla produzione fumettistica per conto proprio.
È attiva da qualche anno all'interno del collettivo Gravure, per il quale ha lavorato a tre storie brevi. Ha inoltre lavorato con il collettivo La Legione degli Artisti in “Anatomia dell'adolescenza – Omaggi alle opere di Davide Toffolo” e con Manticora, firmando alcune illustrazioni del calendario “Maison LàLà” e una storia all'interno dell'antologia “2053 – Le nuove acque”. 
“Il ventesimo grado” è il suo terzo progetto con la Manticora.
(voi non avete idea di quanto io sia felice ogni volta che arriva l'annuncio di una nuova opera dei manticori!

mercoledì 17 ottobre 2018

commenti randomici a letture randomiche (60) ~ speciale tcbf


ecco il mio bottino-pacchettino da treviso (per il quale ringrazio sempre tantissimo i manticori che sono i miei angeli custodi per le fiere in cui non riesco ad andare ) con i proverbiali pochi (volumi) ma buoni.
treviso per me è per antonomasia la fiera delle autoproduzioni e quindi non potevo che parlarvi di queste (probabilmente se ci fossi andata sarei tornata con molta roba in più, ma spero di poter recuperare alla prossima fiera in cui riuscirò ad andare)

innanzi tutto abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, il nuovo volumetto di casa manticora, questa volta scritto e disegnato da elena triolo, che è esattamente adorabile e cattivissimo proprio la copertina lascia intendere.
niente è più tristemente affollato del funerale di un giovane. e sappiamo quanto la gente si vanti di conoscere personalmente un artista. quindi niente è più affollato del funerale di un giovane artista.
eccoci qui, al funerale della povera abigail, da qualche tempo figlia adottiva dei signori widspeare. giovanissima e talentuosa, cosa può averla condotta così precocemente alla tomba?
elena triolo ci conduce passo per passo alla scoperta degli ultimi, stravolgenti e frenetici giorni di abigail.
abituata a cantare per strada per qualche spicciolo, viene notata da una coppia di raffinati intenditori, lord arthur e lady mabel, che d'impulso, estasiati dalla sua voce, la adottano.
abigail allieta le loro giornate e l'entusiasmo dei due è palpabile: lui non fa che elogiarla, la chiama il mio cardellino, e si prefigura una sfolgorante carriera, lei la porta in giro per lussuose boutique, a comprare vestiti e deliziosi cappellini adornati di uccellini impagliati per il suo debutto in società.
il successo nei teatri arriva presto, il pubblico l'adora... cosa può andare storto?

in linea con malerba, questo secondo volumetto della trilogia dei veleni è il luogo d'incontro perfetto tra le tematiche a tinte fosche care ai manticori e l'ironia di elena triolo (per me lei è un po' la pénélope bagieu italiana). sono davvero felice di questa collaborazione che è già partita benissimo!

la collana duepunti di mammaiuto si arricchisce di un'altra pubblicazione, di nuovo firmata da lorenzo palloni. come con falene, anche questa volta l'atmosfera si fa subito pesante, fin dalla copertina (se è palloni a firmare un disegno simile, dubito molto che si tratti della storia di un allegro carpentiere) e così rimane per tutte e quattro le storie che compongono il volume.
amore, amicizia, famiglia, devozione: sentieri battuti custoditi da belve feroci.
è proprio sul contrasto tra la tenerezza di questi legami e la crudeltà di cui sono capaci i personaggi delle storie la tematica comune che lega i quattro racconti, che una volta indagano di un matrimonio fallito e di una lettera che si comporta come un inquietante copione teatrale, un'altra si soffermano su un camionista presente sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, o su un parchetto di periferia dove l'arrivo di due gemelli trasforma i ragazzini di un intero quartiere, fino all'ultima - probabilmente la più cruda - storia, che da il titolo alla raccolta, dedicata a una vendetta rimandata, per amore, da troppo tempo.

storie velocissime e intense, capaci di tenere fino all'ultimo il lettore con il fiato sospeso, di cui mi piace sempre tantissimo il mondo in cui il testo accompagna i disegni.

per finire, è finalmente stata stampata fanzaghirò, la fanzine ideata da giopota e dedicata alla stranota eroina degli anni '90 che è stata finanziata in crowdfunding qualche mese fa e i cui proventi sono andati in beneficenza alla casa delle donne di bologna.
il risultato è una bellissima raccolta di storie brevi e illustrazioni che si rifanno alla serie della nostra infanzia, questa eroina femminista ai tempi in cui le bambine ribelli e i fumetti sulle donne che hanno fatto la storia ce li sognavamo e il girl power ce lo insegnavano sailor moon e, appunto, di fantaghirò.
alla copertina e alla bella prefazione di giopota seguono opere di un sacco di artisti, più o meno conosciuti:
giulia sagramola, giorgia marras, michele somala nuke, maurizia rubinofrancesco zito, fabio mancini & marco b. buccinova, pablo cammelloflavia biondi & anna ferrarisilvia rocchi, lois, freddie tanto, vittoria macioci, luisa torchio, salvatore callerami, guido fiato, marco albiero, alice girlanda, greta xella, eleonora antonioni, salvatore giommarresi, cristina portolano, alexiel april, noemi gambini, alessandro coppola, la came, jacopo camagni, santamatita, valentina brancati, loris de marco, irene coletto & raffaele sorrentinolorenza de luca, elisa menini, simone d'arminispugnarita petruccioli, alessandro baronciani.

mercoledì 19 settembre 2018

cinque fumetti da non perdere a treviso comic book festival

tra le poche gioie di quest'ultima parte dell'anno per me non ci sarà il tcbf, fiera che mi è piaciuta tantissimo l'anno scorso ma questa volta non sono riuscita a organizzarmi in tempo con i biglietti dell'aereo e quindi amen.
ma se riuscite ad andarci ci sono cinque novità che vi consiglio assolutamente di non perdere (cioè, in realtà se andassi lì non penso che prenderei meno di una ventina di titoli, però ho cercato di fare una lista un po' meno compulsiva e più ragionata)

abigail - elena triolo (manticora autoproduzioni)
il secondo capitolo della trilogia dedicata ai veleni, iniziata con malerba, a opera della new entry nel team manticora, elena triolo (già autrice per hop! edizioni, su claccalegge abbiamo parlato de il re delle fate edito da bd edizioni).

tempo da lupi - lorenzo palloni (mammaiuto)
come per il gruppo manticora, con mammaiuto vale un po' la stessa regola: prendiamo tutto a scatola chiusa, tanto di certo non sbagliamo.
il terzo volume della collana due punti (dopo falene e ovetto) vede di nuovo storia e disegni di lorenzo palloni.
non so altro, solo che lo voglio assolutamente.


il tramonto del sea breeze - vittoria moretta (coconino press)
poche cose mi incuriosiscono più degli esordi di nuovi autori italiani, e dalle pochissime anteprime che ho visto di questo titolo so che non vedo l'ora di leggerlo e di parlarvene.
coconino nella presentazione parla di destino, amore e fiamme: che altro ci serve?

rustle - anna ferrari, paolo maini, giovanni guida, caterina ferrante, adriano turtulici (noise press)
anna è una delle mie disegnatrici preferite, paolo ha sceneggiato a sort of fairy tale (qui, qui e qui), non mi serve sapere altro di questo titolo per sapere che non vedo l'ora di leggerlo!

stella di mare - giulio macaione (bao publishing)
anche qui, basta leggere il nome sopra il titolo per lanciare in aria i soldi e scappare con una copia di questo libro.
giulio è bravissimo, scrive storie che sanno incantare, divertire, commuovere e a volte inquietare, disegna in modo meraviglioso e da vita a personaggi che rimangono a lungo nei cuori dei lettori (ofelia ). se a questo sommiamo la bellezza dei paesaggi di cefalù, la luce dorata del mare e il fascino misterioso delle sirene... insomma, cosa volete ancora?

giovedì 7 giugno 2018

commenti randomici a letture randomiche (55) ~ speciale arf! parte I

e finalmente riesco a trovare un po' di tempo per mettermi davanti a una tastiera!
da quando sono tornata dall'arf è stato difficile persino organizzarmi per uno shampoo, tra esami e una micetta piccolina che un'amica ha salvato, che ho provato a stallare e che ha fatto impazzire camilla, trasformandola in un demonio peggio del solito (a proposito, la gattina cerca casa, se vi va almeno di aiutarmi a condividere il suo appello, cliccate qui )


e dunque, dicevamo: l'arf!
non sono una grande frequentatrice di fiere e questo è solo il secondo anno in cui riesco ad andarci, ma posso dire con assoluta certezza che amo follemente questa fiera, nonostante il caldo, nonostante lo stato pietoso in cui si riducono i miei piedi ogni volta, nonostante la stanchezza.
i pregi dell'arf sono tanti, ma quello che amo di più in assoluto è il clima da siamo una grande famiglia che si respira, gli spazi non esageratamente grandi, e sopratutto la centralità totale del fumetto, senza tutta quella fuffa - che so che piace tanto ma io personalmente odio - di bancarellame, cosplay, sigle di cartoni animati, giochi da tavolo eccetera.
una fiera di fumetto in cui si parla di fumetto.
sembra banale, ma non lo è affatto.

(se vi va di ascoltare un po' di deliri in merito all'arf, sopratutto circa l'elezione del maschio arFa, qui trovate il podcast della puntata di bande dessinnée su radiosonar.net, a cui ha partecipato - con infinita gioia ed emozione - anche la sottoscritta!)

e poi ogni anno è bello rivedere gli amici che stanno sparsi un po' in giro per l'italia e incontrare faccia a faccia gli autori di cui leggo i fumetti e che stalkero (ebbene sì) sui social 
quest'anno sopratutto un sacco di cuori e amore per carla di tararabundidee, per la sua compagnia, ospitalità, per avermi fatto partecipare alla sua trasmissione, per la pasta senza glutine e per i cerotti che hanno salvato i miei micromignolini   


sono riuscita a moderare il mio impulso dilapidatorio e a limitare gli acquisti ai desiderata sopratutto tra le autoproduzioni, facendo un'eccezione per quei libri che volevo avere autografati e dei quali infatti avevo rimandato l'acquisto.
come dicevo prima, il ritmo di questi giorni è stato folle e frenetico, e sono riuscita a leggere di più a roma che qui a palermo... ma dalla prossima settimana spero di potermi prendere un po' di tempo al giorno da dedicare a fumetti e blog, comincia a mancarmi troppo tutto questo!

intanto ne approfitto per parlarvi delle prime letture, prima tra tutti malerba di lorenza de luca, una delle autrici del gruppo manticora, alle prese con il suo primo monografico.
malerba è un libretto bellissimo, stesso formato del precedente nessuno ci farà entrare, nato da un progetto personale sviluppato in occasione di inktober.
malerba è una sorta di erbario narrativo ma anche - in puro spirito manticora - un prontuario per ogni aspirante avvelenatore (sì però non fatelo) o un libretto di avvertenze per erbivori voraci. una raccolta di storie, miti, leggende e aneddoti su alcune deliziose piantine che possono condurvi a sgradevoli inconvenienti o magari direttamente dentro una bella bara di mogano tirato a lucido, meravigliosamente illustrate da disegni a metà tra pin-up e erbario vero e proprio.
dal suo esordio con l'antologia sindrome, lo stile grafico di lorenza è evoluto tantissimo, acquistando eleganza e naturalezza, sia con le matite che - e questo è un ottimo esempio - con gli inchiostri.
non perdetevelo assolutamente! e no, non avete bisogno di aspettare la prossima fiera per recuperarlo perché lo trovate in vendita anche qui (magari insieme alle immancabili spillette del disagio, che servono sempre)

lettura velocissima e piacevolissima è stata quella del nuovo libro di giacomo bevilacqua (che, insieme a zerocalcare, mi ha fatto ridere fino alle lacrime durante la presentazione di caldaje - che trovate qui), a panda piace... questo nuovo libro qui, una raccolta di vignette a colori dedicata ai dieci anni di panda (queste ricorrenze mi fanno sentire vecchia da morire, io c'ho pure la maglietta di panda, comprata all'epoca dei primi fumettini!) e che, come è stato definito da giacomo durante la presentazione, è un po' un libro da aprire a caso in un momento grigio per ritrovare un attimo di felicità. roba frikkettona ha risposto zerocalcare, ma a me le cose frikkettone piacciono, panda mi piace e mi piace un sacco questo libro qui, che in effetti è bello da tenere a portata di mano e farsi sorprendere di tanto in tanto.
e a proposito di cose che mi piacciono, mi sorprendono e mi fanno felice, giacomo conosceva già claccalegge! niè, sono cose belle assai queste!

poi ho approfittato della presenza dello stand di renbooks non solo per importunare nino (ciao nino! ) ma anche per recuperare finalmente city and gender di julie maroh, autrice del bellissimo il blu è un colore caldo.
è un libretto che rischia di passare inosservato, per il piccolo formato e per la copertina semplicissima, quasi monocroma, ma le sei storie brevi al suo interno colpiscono come una mazzata in piena faccia. in pieno paesaggio urbano, nello spazio che è quello in cui viviamo ogni giorno, julie maroh cattura momenti di comune e quotidiano sessismo, senza esasperare o celare nulla di quello che potremmo osservare in qualsiasi strada di qualsiasi città del nostro tanto civile e moderno mondo.
il diverso atteggiamento della gente nei confronti di un ragazzo o una ragazza, la quotidiana, assillante discriminazione nei confronti dei transessuali, il maschilismo e machismo imperante, l'ipersessualizzazione e oggettificazione dei corpi femminili che tapezzano in manifesti enormi ogni angolo del nostro paesaggio quotidiano, al punto che quasi non li notiamo più.
la città senza nome delle pagine di city and gender è una qualsiasi delle nostre metropoli, è una qualsiasi delle nostre piccole cittadine di provincia ma è sopratutto una qualsiasi delle nostre città mentali: un luogo creato per organizzare dividendo, per ordinare in base a discriminanti, per tenere tutto a suo posto, in contenitori preformati dove poco importa se stai troppo stretto, uno spazio che si rifà a un pensiero e un pensiero che si sviluppa traendo spunto dallo spazio.
pochissime pagine affilate come rasoi per aprire gli occhi su una realtà che ha un bisogno tremendo di buttare a terra ogni muro e barriera e farci sentire tutti, senza distinzioni, semplicemente esseri umani.

continuate a seguire il blog e la pagina perché la prossima settimana spero di riuscire a parlarvi di un sacco di altre cose bellissime!

venerdì 20 ottobre 2017

2053 - le nuove acque

l'apocalisse, nell'immaginario comune è un evento devastante, di proporzioni enormi, spaventoso, terrificante, certo, ma sappiamo immaginarcelo in un modo ben preciso: una distruzione magari non indolore ma immediata, poche ore di sconvolgimenti e cataclismi, magari un bel coro di trombe divine e un giudizio universale che in quattro e quattr'otto ci mette tutti in riga e ci cancella dalla faccia della terra.
via il dente, via il dolore insomma.
ma non sarà così facile. né così veloce.


16 giugno 2022. domino è un maelström di proporzioni titaniche, uno sconvolgimento che cancella l'oceania e altri paesi del sud est in poche ore. è l'inizio della fine, il primo pezzo che cadendo - proprio come un domino - travolgerà lentamente tutto il resto del mondo.
oggi è il 2053, l'effetto domino è andato avanti inesorabilmente, il nostro pianeta non è più quello che conoscevamo: la sua geografia è stata rivoluzionata da ogni sorta di terremoto e inondazione, ma è sopratutto quello che è successo nelle società che le ha rese irriconoscibili.
come autorizzati da quegli sconvolgimenti naturali, quello scrollarsi da dosso quei fastidiosi, piccoli parassiti a due zampe, gli uomini anziché cercare di salvare il salvabile si sono trasformati sempre più nel proverbiale homo homini lupus: le guerre hanno sconvolto il globo, portando ai pochi sopravvissuti delle catastrofi carestia, pestilenze e governi assolutisti e ingiusti.

la squadra di manticora, a cui -  insieme ai già noti anna ferrari, ivan lodi, lorenza de luca e brian freschi ai testi - si aggiungono per la realizzazione di 2053 - le nuove acque, david ferracci, lonnie bao, albhey longo e ilaria apostoli, ci portano insieme all'esploratore bertram morris a compiere un giro intorno al mondo o a quello che ne resta: inghilterra, russia, italia, india, sri lanka, canada, fino a giungere l'oceano pacifico e poi le ande, ogni pezzetto di pianeta ha la sua tragedia da raccontare, siano le folli decisioni di qualche strana setta, o le tremende conseguenze di azioni militari sbagliate, sembra che ovunque la civiltà sia regredita perdendo qualsiasi sorta di ideale di giustizia, parità o anche solo semplice e istintiva solidarietà: dall'alto della sua mongolfiera bertram, e noi con lui, non può che costatare che da più di trent'anni ormai, l'apocalisse, la fine del mondo, non fa che avanzare inesorabilmente. l'unica cosa che resta è provare a lasciare di tutto questo almeno una storia, una testimonianza, a beneficio delle future generazioni.
se ci saranno.
brian freschi è una sorpresa lettura dopo lettura: persino con un tema tanto usato come quello dello
scenario post apocalisse riesce a dare un taglio innovativo alla storia, ponendoci davanti a qualcosa di inusuale e coinvolgente: non cosa porta al disastro, non cosa rimane del disastro, ma il disastro stesso, nel momento in cui si compie, tra le strade, vicino alla gente che lo sta vivendo, o che meglio sta tentanto di sopravvivergli.
gli episodi, ciascuno dei quali è disegnato da un artista e ci racconta di una precisa area geografica, sono sempre introdotti da una breve cronologia di quel paese, un freddo e preciso elenco di fatti e informazioni che ci permettono di entrare subito nell'atmosfera e al contempo di non sapere cosa troveremo una volta girata la pagina.
scelta che a mio modestissimo avviso funziona perfettamente e che ci aiuta a calarci nei panni del solitario esploratore, pronto a registrare nuovi dati da aggiungere a quelli già noti.

anna ferrari, ivan lodi e lorenza de luca confermano il loro già noto talento, ognuno con il suo stile che - se seguite il gruppo da un po' - continua a migliorarsi e raffinarsi sempre di più, mentre i nuovi autori riescono a integrarsi perfettamente, dando vita insieme a un'antologia in cui ogni disegnatore riesce ad essere se stesso senza rinunciare a creare un tutt'uno armonico che funziona perfettamente.

con questo decimo volume il gruppo manticora sembra che segni una svolta all'interno della sua produzione, perché nonostante 2053 - le nuove acque ricalchi il modello delle passate antologie (ovvero una storia per ogni disegnatore, all'interno di una cornice tematica più ampia), questa volta lascia aperta la possibilità di continuare a indagare questo mondo non troppo lontano dal nostro eppure inimmaginabile e alieno.

il volume sarà presentato come da tradizione a lucca tra circa una decina di giorni (e io sono orgogliosissima di poter dire di averlo letto in anteprima assoluta!), e quest'anno più che mai vi consiglio di assaltare lo stand del gruppo manticora perché questo nuovo lavoro è una bomba pazzesca!

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