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venerdì 13 gennaio 2023

wolfwalkers - il popolo dei lupi

perché vuoi essere un'umana? essere un lupo è molto meglio. ti farò vedere.

la foresta è per antonomasia il luogo delle scoperte, delle rivelazioni e delle metamorfosi. è il luogo misterioso in cui forze antiche e potenti ci permettono di guardare dentro noi stessə per capire chi siamo, qual è il nostro posto nell'ordine delle cose e, soprattutto, qual è la parte giusta da cui scegliere di schierarci. 

è quello che accade a robyn, giovanissima cacciatrice inglese, trapiantata in irlanda al seguito del padre per servire il lord protettore, un uomo crudele e bigotto che vuole imporre la propria idea di ordine, distruggendo la foresta e sterminando i lupi, per lui l'incarnazione assoluta di ogni male.
disobbedendo agli ordini, robyn si inoltra nella foresta e qui conosce mebh, la più incredibile delle creature: una wolfwalker, ragazza di giorno, lupo di notte, libera e selvaggia.
l'amicizia improbabile con mebh le permette di avere un nuovo punto di vista su quello che prima dava per scontato, di rivalutare quello che credeva giusto o sbagliato, di trovare insomma una nuova versione di sé stessa: non più una cacciatrice ma anche lei una wolfwalker, capace, adesso, di comprendere il mondo come farebbe un lupo, come una creatura libera dai condizionamenti che si affida ai propri istinti, in grado di gioire della bellezza della natura invece di continuare a temere tutto ciò che non riesce a comprendere.

wolfwalkers è la trasposizione cartacea dell'omonimo film del 2020, una trasposizione molto più riuscita di quella fatta per brendan e il segreto di kells (anche questo basato sul film di tomm moore e ross stewart). sam sattin ha riadattato la sceneggiatura del film facendone un graphic novel coerente e ben strutturato che si lascia leggere anche da chi non ha mai visto il film e che ha una sua precisa autonomia.

la trama segue passo passo quella del film (risultando, a mio avviso, in alcune parti anche più comprensibile del suo corrispettivo animato) ma a farla da padrone è lo stile - a dir poco meraviglioso - dei disegni, trasformati e riadattati da fotogrammi a tavole, senza perdere nulla della loro bellezza originaria: la struttura della gabbia si adatta alle necessità della narrazione, le vignette si allargano o si restringono, si susseguono con un dinamismo che restituisce tutto il valore dell'opera cinematografica senza dimenticare che il medium è diverso e senza, quindi, tradirne la nuova natura.

il risultato è un fumetto visivamente spettacolare - come ci ha abituato moore con i suoi film - che racconta una storia d'amicizia e di ribellione, una favola che è un inno alla natura e alla libertà selvaggia, un libro da sfogliare più e più volte per immergersi ogni volta nella natura magica dell'irlanda di questi autori visionari che hanno saputo dare una nuova vita al folklore irlandese.


a marzo di quest'anno è prevista l'uscita dell'adattamento di song of the sea che speriamo possa arrivare entro l'anno per renoir perché, visto l'ottimo lavoro (anche dal punto di vista della cartotecnica) fatto con questo volume, le aspettative sono altissime!

lunedì 12 dicembre 2022

talli ~ figlia della luna vol. 1

non possiamo rischiare, se i suoi poteri sono gli stessi di sua madre non può restare in libertà. rischiamo una nuova guerra delle chimere...


qualche anno fa, non ricordo più esattamente come, girellando sul web avevo trovato un fumetto che mi sembrava interessantissimo, talli - fille de la lune, un euromanga fantasy che parlava di una ragazza dotata di poteri misteriosi, di una religione proibita e di magia. la trama e i disegni mi avevano colpita immediatamente, l'unica cosa che mi frenava è che in quel periodo era disponibile solo in francese e i miei ricordi delle lezioni di francese del liceo erano decisamente troppo sbiadite per avventurarmi in una lettura simile.
ho sperato che qualcuno lo traducesse in italiano e finalmente renoir comics ha realizzato il mio desiderio!

questo primo volume di talli figlia della luna ci porta subito al cuore della storia: il castello di lord borïn è sotto attacco e i soldati che stanno cercando di espugnarlo cercano lui e sua figlia. durante l'assedio, borïn affida sua figlia talli ad alan, un cavaliere dall'apparenza buffa, con un improbabile taglio di capelli a scodella e un nasone invidiabile che sulle prime non sembra esattamente eccellere per sangue freddo.
ma è dal momento in cui padre e figlia si salutano, quello in cui lui dice figlia mia, finalmente stai per lasciare questo castello, come hai sempre sognato. ora va'... e ritrova i tuoi... che le nostre antenne di lettorə si rizzano di curiosità: perché quel "finalmente"? cosa impediva a talli di lasciare il castello prima? e perché sognava di andare via? chi vuole catturarla e per quale motivo? ma soprattutto... se borïn è suo padre, cosa vuol dire quel "ritrova i tuoi"? ecco, adesso è impossibile fermarsi nella lettura: i misteri sono tanti e le promesse, tutte racchiuse in quelle prime pagine di prologo, sono molto interessanti.


da qui inizia una storia di fughe, incontri e scontri, di avventure, di magia. inizia la storia di una ragazza dal passato misterioso che neppure lei conosce pienamente ma che in qualche modo è entrato prepotentemente nella sua vita e che adesso ha bisogno di recuperare. il viaggio di talli, in compagnia di alan, che si rivela presto un validissimo combattente, e di pavel e lélo, due bizzarri mercanti che sembrano anche loro custodire numerosi segreti, è un viaggio alla scoperta di sé. un percorso che la porta presto a scoprire la sua vera natura e a conoscere la storia del suo mondo: un tempo gli esseri umani vivevano in pace con le invocatrici, donne dotate della capacità di entrare in armonia con la natura e di evocare, con il proprio sangue, gigantesche chimere.
le invocatrici non erano affatto pericolose. come le streghe che hanno riempito pagine e pagine di processi della nostra storia, erano solo donne fortemente legate alla natura (e qui, anche alla magia), che usavano i loro poteri a fin di bene.
ma la finzione riprende la storia: ciò che è diverso, ciò che facciamo difficoltà a comprendere ci spaventa. e quando qualcosa ci spaventa, abbiamo davanti a noi un bivio: possiamo provare a conoscerlo oppure possiamo distruggerlo.
ed è questo che è successo prima della nascita di talli: una guerra contro le evocatrici che ha portato, adesso, a una caccia frenetica degli eretici, ovvero tuttə coloro che continuano a venerare meness, la dea della luna, progenitrice della stirpe delle evocatrici.

talli non lo sa ancora ma è a questo passato che è legata, un passato cupo, pieno di violenza e ingiustizia che si riflette nel presente e che la costringe adesso a proteggersi da chi, come prima era terrorizzato dai poteri delle evocatrici, adesso teme lei e vuole distruggerla.


in un solo volume c'è un worldbuilding che funziona benissimo - la parte dedicata alla storia di meness, delle invocatrici e dei suoi seguaci è davvero molto bella - e soprattutto dei personaggi che fin da subito ci appaiono ben caratterizzati: talli, cresciuta come una nobile un po' viziata e pronta al comando, che affronta con coraggio un mondo che fino ad allora le era sempre rimasto estraneo, alan che si rivela un cavaliere tanto abile quanto puro di cuore, il vecchio pavel che è molto più di un semplice mercante di cianfrusaglie e soprattutto - il mio preferito al momento - lélo, un ragazzino misterioso incredibilmente abile nei combattimenti che non riesce a dormire dopo il tramonto (e che infatti spesso di addormenta anche nel bel mezzo di un discorso). tra lui e talli sembra nascere fin da subito un rapporto di amore-odio che promette qualche soddisfazione anche per i lettorə più romanticə.

sourya, autore della storia e dei disegni, ci racconta che talli è nato dalla sua passione per i giochi di ruolo fantasy e in effetti sembrano esserci tutti gli elementi classici del genere: un party ben costruito, un obiettivo da raggiungere, cattivi da sconfiggere, un mondo da esplorare.
personalmente, ho trovato in questo volume tutto quello che cercavo in un fumetto fantasy: dallo stile che mixa elementi tipici del fumetto giapponese e quelli del fumetto francese-europeo, un tratto magari non esageratamente stiloso ma semplice ed elegante, con un'ottima caratterizzazione grafica dei personaggi e cura delle ambientazioni. e poi una storia appassionante che non si preoccupa di inserire filler qua e là giusto per allungare un po' il brodo ma che anzi mantiene costantemente viva l'attenzione dei lettorə, proprio come se fosse un videogioco.


la pubblicazione di talli in francia si conclude al terzo volume, anche se l'autore sta continuando autonomamente a disegnare la storia: qui potete trovare il quarto volume (si può leggere gratuitamente) mentre potete finanziare il progetto di sourya attraverso la sua pagina patreon.
renoir invece ha intenzione, non appena sarà possibile, di portare da noi anche i prossimi volumi. speriamo che riescano ad acquisire i diritti, il lavoro di sourya (e anche vale anche per noi lettorə!) merita di vedere la sua conclusione!

mercoledì 4 marzo 2020

un'estate senza mamma


andare in un posto sconosciuto, tra gente che parla un'altra lingua, mentre piove e tutto è grigio: l'inizio delle vacanze estive per lucie non è dei migliori, ma ci vuole veramente poco perché si renda conto che quella casa, la spiaggia, l'isola così vicina alla costa sembra non vedano l'ora di raccontarle una storia incredibile, quasi fosse stata tenuta da parte fino ad adesso solo per lei.

piccole orme a cui nessuno fa caso, guasti improvvisi alle tubature dell'acqua, fiori nella sua stanza: c'è qualcuno che cerca di farsi notare da lucie, un piccolo strano omino che spunta dalle intercapedini della casa e che trascina lucie - e noi lettori con lei - in una specie di favola cupa, un mondo onirico straordinario e malinconico.


un'estate senza mamma è, come il mio amico toby e un oceano d'amore (non ne ho ancora scritto qui ma è bellissimo), un fumetto (quasi) muto.
la mancanza di dialoghi inizialmente serve a sottolineare lo straniamento di una bambina francese in vacanza in italia, di cui non conosce la lingua: lucie sembra tagliata fuori da tutto, osserva in silenzio quello che la circonda, lascia che siano le sue espressioni a parlare per lei.
quando poi sulla spiaggia fa amicizia con un altro bambino il silenzio assume tutto un altro significato, i due si intendono perfettamente anche se parlano due lingue diverse, i loro dialoghi sono fatti di corse, sorrisi e giochi, e la stessa cosa succede col piccolo omino nascosto a casa dei due italiani, con il quale i due bambini fanno presto amicizia.
è lui che conduce lucie in un mondo sospeso tra sogno e visione, un mondo dove le regole della realtà si annullano, il tempo corre avanti e indietro, tra passato e futuro, lo spazio si distorce, l'omino diventa un bambino arrabbiato e poi un pesce con le scarpe, come i tanti che abitano i sogni di lucie e che sembrano capaci di superare il confine col mondo reale.


sta cercando di dirle qualcosa quell'omino, sembra perso da tanto tempo, solo in un posto a cui non appartiene.
vuole che lucie lo aiuti a raggiungere i suoi amici ma come ha fatto a separarsi da loro? chi è veramente? cosa lo lega a quegli strani pesci con le scarpe?

grégory panaccione non spiega nulla se non in una nota a fine volume che sembra quasi slegata dal racconto dell'estate di lucie ma che invece è la chiave di lettura di tutta la vicenda.
si arriva all'ultima pagina, si va avanti ancora a leggere quelle poche righe e un vecchio fatto di cronaca, una storia terribile di tanti anni prima diventa, tra le pagine di questo libro in apparenza così semplice e leggero, una metafora potente e dolcissima, e panaccione nel racconto riunisce finalmente i fili che si erano spezzati nella realtà. 

mercoledì 16 gennaio 2019

il mondo di milo

nel nostro mondo molte cose sono diverse da quelle del posto dal quale vieni, milo... devi abituartici...


milo è un ragazzino abituato a una vita tranquilla e solitaria, vive in una casetta sulla sponda di un lago, vegliato dalle tre vecchie zie che lo rimpinzano di ogni sorta di leccornia e che fanno le veci di suo padre, spesso assente per lavoro.
non c'è molto da fare per riempire le sue giornate a parte la pesca, almeno fino al giorno in cui nel lago non trova un pesce d'oro e alla porta di casa sua si presenta un essere strano, un uomo con la faccia di rospo che dice di stare cercando qualcosa di particolare - perduto proprio nel lago - per conto di qualcuno.
da questo momento la sua vita cambierà precipitosamente, portandolo a scoprire non soltanto un mondo incredibile e magico sull'altra sponda del lago, ma anche a imparare qualcosa di più su se stesso e sulle sue radici.

probabilmente le storie narrate ne il mondo di milo (al momento sono due, divise nell'originale pubblicazione francese in quattro capitoli, ma in francia ne è già stato pubblicato un quinto, quindi la serie proseguirà anche qui da noi) non spiccano per l'audacia narrativa, ma nonostante si attengano molto strettamente ai topoi peculiari del racconto fantasy per ragazzi richard marazano è riuscito a delineare dei personaggi coerenti e ben caratterizzati e una narrazione densa di contenuti che non scade mai nel didascalismo o peggio ancora nel moraleggiante.


milo è poco più di un bambino, spesso profondamente immaturo fino al punto di cacciarsi nei guai, ma sa essere leale e coraggioso quando serve, sa approfittare - anche se inconsciamente - delle situazioni difficili per crescere e migliorarsi, imparando a conoscersi meglio e a mettere a frutto le sue capacità.

l'ambientazione fantastica oltretutto non è utilizzata per togliere complessità alla vicenda o ai personaggi, che anzi molto spesso portano a risvolti inaspettati, cambiando e crescendo nel corso della storia in accordo con lo svolgersi degli eventi.


dal canto suo christophe ferreira dà alla storia il perfetto supporto visivo: un tratto leggibilissimo e pulito, personaggi immediatamente identificabili, palette di colori armoniosi che trasmettono subito il tipo di ambientazione della scena, preoccupandosi per esempio di rendere la differenza tra i mondi sulle due diverse sponde del lago.
lo stile è inevitabilmente riconducibile a quello dei film ghibli, il che si spiega anche e sopratutto con il suo passato da animatore, in francia e in giappone, paesi di cui unisce gli stilemi grafici più tipici e più apprezzabili.
se proprio vogliamo trovare un difetto a questa serie è proprio il suo avere dei ritmi e una regia più da film animato che da fumetto, ma questo toglie veramente troppo poco al piacere della lettura per pesare davvero.

in definitiva il mondo di milo è il classico romanzo di formazione in chiave fantasy che sa trascinare il lettore - sopratutto quello più giovane - all'interno della vicenda, appassionandolo e lasciandolo crescere insieme al protagonista.

mercoledì 24 ottobre 2018

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - quinta edizione

sono sicura ormai che morirò senza mettere mai più piede a lucca.

che poi, a dirla tutta, da un lato mi piacerebbe tantissimo andarci, incontrare un sacco di bella gente, comprare tonnellate di fumetti eccetera, dall'altro la vecchiaia mi impone dubbi poco poetici ma fondamentali: come faccio a reggere tutti quei giorni? mi faranno portare in giro un carrellino tipo quello della spesa da vecchietta per tenerci i fumetti che la schiena non mi regge? troverò un posto dove mangiare robe senza glutine e non rischiare di morire avvelenata? eccetera.
per fortuna, i dubbi vengono dissipati da una ineluttabile verità: non ho abbastanza soldi. però se il prossimo  anno qualcuno di voi vuole ospitarmi, mi procuro un carrellino da spesa e arrivo.

ecco il poster personalizzato che ho ottenuto registrandomi al sito della fiera... mi piace tutto questo rosso!

come ogni anno però sul blog, faccio le segnalazioni della tante - troppe - cose belle che verranno presentate a lucca e che io, prima o poi, conto di recuperare. a guardare i post precedenti, ci sono cose che non sono ancora riuscita a comprare dopo anni, ma questo listone è una delle cose che mi piace un sacco fare, quindi... sogniamo!

come sempre, ricordo che questa lista è filtrata dal mio personalissimo gusto e che ovviamente non è una lista esauriente e completa di tutte le novità che saranno presenti in fiera.

(sì, ho volutamente lasciato fuori dalla lista i titoli disney perché dopo che hanno interrotto la definitive collection, i mercoledì di pippo e un sacco di altre serie che seguivano molti appassionati e collezionisti per continuare a ristampare sempre la stessa fuffa mi sono veramente stancata e ho deciso di chiudere con loro. sicuramente non pubblicizzerò le loro uscite sul blog, ma credo sia facilissimo recuperare le informazioni in merito alle anteprime - se ce ne sono - che porteranno a lucca)

 • autoproduzioni • 



• arriva la conclusione de la trilogia dei veleni di maticora con il ventesimo grado di ilaria apostoli. il primo, malerba, era stato presentato a maggio all'arf, il secondo, abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, al treviso comic book festiva a settembre. se ve li eravate persi, è arrivato il momento di recuperare tutta la trilogia!

• se non siete stati tra i finanziatori della campagna di crowdfunding di grimorio 2, allora fate un giretto allo stand di attaccapanni press! (oltre a questo nuovo volume ci sono un sacco di belle cose, tra cui una nuova edizione di melagrana, con una nuova copertina! (qualche info in più qui)


 se non li avete ancora acquistati con il preordine, immancabili i due nuovi titoli di mammaiuto: ross di claudia - nuke - razzoli e tetsuo di francesco frongia.



• nuovo capitolo per l'incantevole nilihue di ofride (del primo avevo parlato qui)

• e continua anche antithesis di jessica marino (qui avevo parlato dei primi due volumi)

 • graphic novel • 




• assolutamente imperdibile il nuovo libro firmato da gipi, boschi mai visti, un'antologia di storie edite e inedite scritte tra il 1994 e il 2003. come sempre, edito da coconino press.

• arriva finalmente a land called tarot di gael bertrand, edito da bd, per me uno dei titoli più attesi da mesi! non vedo l'ora di metterci le mani sopra!


• per eris edizioni torna julia wertz con the infinite wait. della stessa autrice eris aveva già pubblicato l'anno scorso drinking at the movies, se non l'avete ancora letto, il consiglio è di fare una bellissima combo.

• ci sarà in anteprima anche la nuova pubblicazione firmata da teresa radice e stefano turconi, tosca dei boschi. manco a dirlo, secondo me è uno di quei titoli che non potete assolutamente perdere, il duo radice&turconi è sempre una garanzia. ah, ovviamente, anche questa volta edito da bao publishing.


• sempre da bd, vi suggerirei di dare un'occhiata anche a soulwind di scott morse, che si preannuncia come una saga epica davvero interessante.

• se non avete ancora preso stella di mare di giulio macaione (edito da bao publishing), allora è il momento di rimediare. qualche giorno fa ne ho parlato qui.


• il primo dei due titoli a cui dare un'occhiata allo stand di oblomov è sicuramente ada, di barbara baldi. so solo che i disegni sono assolutamente meravigliosi, così tanto che per me è da recuperare assolutamente.

• anche ariston di sara colaone e luca de santis sembra molto interessante, già dall'immagine in copertina si preannuncia come una storia molto suggestiva, ambientata nell'italia del dopoguerra.


• due titoli usciti di recente per eris edizioni (li aggiungo in lista perché sono usciti davvero da pochissimo e devo ancora recuperarli, e comunque un promemoria non fa mai male) inerzia, il secondo romanzo di adam tempesta, autore di itero perpetuo,

• e storia della santa russia di gustave doré, con cui si inaugura col botto la nuova collana chaos, dedicata all'illustrazione.


• con kleiner flug e gradimir smudja si torna a investigare su una delle figure più affascinanti e misteriose della storia dell'arte moderna, con un graphic novel dal titolo vincent e van gogh

la voce delle cose di cécile bidault - edito da comicout - si preannuncia come una storia toccante e molto intimista. oltretutto, vorrei vedere come si può resistere a una copertina del genere.


brindille, primo di due volumi di una minisaga fantasy firmata da frédéric brrémaud e federico bertolucci, edito da saldapress.

• per renoir comics sarà invece disponibile in anteprima il secondo volume de il mondo di milo (il primo è già uscito da poco), una serie fantasy per ragazzi che mi ispira veramente tantissimo (e che, insieme a brindille, non mi farà rimpiangere la decisione di boicottare la nuova serie di monster allergy)


• per diabolo edizioni segnalo materia degenere, una raccolta di cinque racconti di autrici (più o meno) esordienti - roberta joe mucifederica bellomimonica rossielena pagliani e fumettibrutti - a cura di marco galli. non so a voi, ma a me la copertina piace tantissimo!

jane, il nuovo volume della collana per aspera ad astra, illustrato da ninamasina (vi rimando all'intervista a hop! edizioni che ha aperto la seconda edizione del'indie bbb cafè)


nina che disagio di ilaria palleschi sembra una storia molto adolescenziale, divertente e leggera, di quelle che io non riesco a perdermi mai (edito da bao publishing)

• per finire, lorenzo ghetti (to be continued, millennials) pubblica - con coconino press - dove non sei tu, un graphic novel che già dall'anteprima sembra una di quelle robe iperfichissime e strane per cui vado pazza.

 • manga • 


• finalmente viene presentato in anteprima il tanto atteso cofanetto de il poema del vento e degli alberi di keiko takemiya per j-pop, titolo che fino a qualche anno fa mai ci saremmo aspettati di vedere in italiano e invece... certo è che non sarà proprio facilissimo portarselo in giro nello zaino (non vi dico se vi tocca spostarvi con ryanair), però apprezziamo tantissimo.

• cominciano finalmente ad apparire i primi titoli della osamushi collection, sempre per j-pop in collaborazione con hazard, e a lucca ci saranno alcune anteprime delle prossime uscite, per me è finalmente giunto il momento di recuperare i tre adolf, di cui sento parlare benissimo da un'eternità e che però non ho mai letto.
(questa collana mi rovinerà, rimando da un millennio l'acquisto dei manga di tezuka ma adesso direi che non ho più scuse. ultimamente ho deciso di tagliare molte serie fuffa per dedicarmi al recupero di alcuni titoli fondamentali - non solo di tezuka - tra cui ovviamente alcuni di queste nuove edizioni)


• l'official guide book di berserk, la segno per ultima ma in realtà è una delle anteprime su cui vorrei più in assoluto mettere sopra le mani! ♥ ovviamente, sarà disponibile allo stand di planet manga.

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ci saranno anche quest'anno, a conclusione di tutte le conferenze, gli annunci, le dirette eccetera, le faccette di yotsuba e il relativo mega-riassuntone, sempre poco oggettivo e meno che mai completo, cioè il solito post noioso dove commento i titoli di prossima pubblicazione, lamentandomi per quello che speravo venisse pubblicato e invece no, e per quello che invece sì ma, uffa, quanti soldi volete farmi spendere? e poi dove la metto tutta questa roba che non ho più spazio nelle librerie?
io spero solo nella nuova edizione di full metal alchemist e nella nuova serie di card captor sakura. per il resto, ho smesso con le preghiere, il toto-annunci e tutto il resto, mi lascerò trasportare dalla corrente (tanto non si rimane mai senza nulla da leggere, anzi, il problema è sempre il contrario!)

e voi? avete già fatto la vostra lista della spesa? avete acceso qualche cero ai santi per dei titoli che sperate siano annunciati?

mercoledì 26 settembre 2018

harrow county

io non sono come hester. io non mi comporto come lei. e nemmeno morirò come lei.

harrow county è un tranquillo villaggio di provincia, con i suoi contadini e i suoi allevatori, gente per bene che vive la sua vita in modo modesto e tranquillo.
ad harrow county c'è una ragazza che tra poco compirà diciotto anni. è dolce e ingenua come una bambina, si chiama emmy, ha sempre vissuto nella sua fattoria sola con suo padre, svolgendo i suoi compiti senza mai lamentarsi. non ha grandi ambizioni e sa che la sua vita trascorrerà tranquilla come è sempre stato. sa che i boschi intorno a lei nascondono spiriti e creature spaventose, ma c'è solo una cosa che la inquieta: la grande quercia ammuffita che intravede dalla sua finestra. quell'albero le trasmette paura, sembra che quasi le parli che le racconti qualcosa, anche se non sa bene cosa.
quello che emmy non sa ancora è che poco prima della sua nascita a quella quercia venne impiccata  e bruciata hester, una donna le cui arti inizialmente avevano salvato, anzi creato harrow county, ma che con il passare del tempo gli altri abitanti avevano iniziato a temere e odiare.
emmy non lo sa, ma hester è la cosa che più assomiglia a una madre per lei, e il potere della strega è pronto a risvegliarsi adesso che lei sta per diventare adulta.

emmy è allo scuro di tutto e se non avesse trovato il più improbabile degli alleati, adesso il suo paese, i suoi amici, il suo stesso padre!, l'avrebbero linciata proprio come fecero con hester.
ritrovarsi improvvisamente dotata di un potere sconosciuto, scoprirsi figlia di una strega, conoscere la realtà del suo piccolo villaggio, essere odiata, minacciata e quasi uccisa per qualcosa che non sa nemmeno di essere... nonostante tutto questo, emmy sa bene cos'è: una ragazza buona, che non ha mai neppure pensato di fare del male a qualcuno, una ragazza che ama il posto dove è nata e che vuole continuare a viverci come ha sempre fatto. emmy sarà pure una strega, ma è profondamente buona. se hester aveva usato il suo potere per scopi malvagi, emmy non farà nulla del genere, ma vuole continuare ad essere accettata come fino ad adesso è sempre stato.

ecco come comincia - senza fare troppi spoiler - la storia avvincente e agghiacciante di harrow county, serie horror di cullen bunn e tyler crook, una storia che parte da tanti luoghi comuni (la scoperta di poteri sovrannaturali, il legame con un passato sconosciuto, alleati e tradimenti insospettabili) ma che poi inventa un binario tutto suo: non c'è nessun nemico da sconfiggere, nessun cammino irto di prove da affrontare, nessun obiettivo finale. ci sono solo sprazzi di un passato inquietante da riscoprire, come pezzi di un puzzle da collegare e un mondo che si credeva conosciuto e sicuro che è invece pronto a svelare misteri su misteri, una famiglia da conoscere, minacce da sventare.

l'orrore è ovunque, nascosto tra le pieghe del quotidiano, dietro un angolo che fino a un momento
prima avremmo definito conosciuto e familiare. non  c'è il classico e probabilmente abusato scontro tra cristianesimo e paganesimo, anzi, al primo non se ne fa neppure menzione, come se la realtà di harrow county fosse quella di un mondo parallelo in cui nessuno ha mai smesso di credere alle forze della natura, agli spiriti, ai mostri, a tutto quell'incredibile pantheon leggendario che tira harrow county fuori da un'epoca ben precisa, collocandola in uno spazio completamente fantastico in cui ogni cosa è possibile.

fondamentale, nella resa dell'atmosfera, l'uso degli acquerelli: il volto pallido di emmy e le sue guance arrossate, il volto così difficile da associare a quello di una strega, l'umido della carne sfatta e del fango, le sfumature del bosco, della terra, delle foglie, di una materialità della natura che è essa stessa protagonista della storia.

al quarto volume, non si sa ancora dove il destino condurrà emmy e gli abitati di harrow county, ma personalmente non vedo l'ora di continuare a inoltrarmi nella vicenda e scoprire quali altri orrori aspettano questo tranquillo villaggio.

l'edizione italiana di renoir comics raccoglie, oltre agli episodi della storia, anche un interessante apparato a fine di ogni volume fatto di schizzi, disegni preparatori, sceneggiature e note degli autori, perfetti per immergersi ancora di più nella storia e per conoscere tutto il lavoro preparatorio a ogni ciclo narrativo.

venerdì 30 marzo 2018

il mio amico toby

il mare limpido, la campagna verde e splendente, le mucche (che no, non sono pericolose), un gatto con un orecchio mezzo sbrindellato (il nemico), il bastoncino lanciato da un bambino, i quadri del suo padrone, i cani-femmina (che scarseggiano). e il cibo.
sopratutto il cibo.


non è facilissimo parlare della vita di ogni giorno di toby, cane vattelapesca, non troppo bello e neanche particolarmente intelligente, un adorabile tonto nasone-e-lingua-penzoloni che passa le giornate a esplorare un piccolo pezzetto di mondo lasciandosi travolgere da mille emozioni, sgranando i suoi immensi occhioni buoni davanti a ogni novità, ammirando con devozione infinita il suo padrone, tirando fuori quella faccia devastante da cane in procinto di morire di stenti dopo aver finito il cibo nella sua ciotola perché il toby di grégory panaccione è così realistico e vero che non solo non c'è neppure una singola parola nel libro (i cani non hanno bisogno di parole) ma, sebbene sia solo il disegno di un cane, panaccione lo rende capace di suscitare quello scioglimento immediato di qualsiasi cuore di pietra possa soffermarsi un attimo su queste pagine tanto quanto riesce a fare qualsiasi cane in carne e ossa (e pelo) con i suoi occhi lucidi e la sua testolina piegata di lato con fare dubbioso.
ecco, se avete presente la morsa allo stomaco che vi prende quando guardare un cucciolo e vi sciogliete in urletti isterici e la perdita totale di qualsivoglia forma di serietà e compostezza, allora potete farvi un'idea di quello che proverete a sfogliare le pagine de il mio amico toby.

ingenuo, dolce e fedele, toby diventa un wannabe-pericoloso-cane-da-guardia quando un gatto si avvicina troppo a casa sua, ma il tentativo andato a male di far fuori il nemico porterà a un incontro inaspettato tra due bipedi, un'amicizia insperata e qualcuno in più a cui volere bene.
questa grossomodo la trama (senza spoiler) se proprio vogliamo trovarne una, ma la bellezza di questo libro sta più nei momenti in cui toby è l'assoluto protagonista e ci svela un mondo che non ha bisogno di parole per essere raccontato: un prato è la bellezza di poter correre in mezzo all'erba, una mucca è superare la paura per qualcosa di sconosciuto, qualche ora trascorsa da solo a casa diventa tutto lo sconfortante, grigio, freddo e desolante senso di abbandono che spezza il cuore fino a quasi farlo fermare e il ritorno del proprio padrone è uno scoppio di gioia tale da non riuscire a tenersi fermi.
la noiosa campagna, sempre uguale a se stessa, cambia aspetto in modo sorprendente se la guardiamo con gli occhi puri (ugh, passatemelo per questa volta) di un cagnolino, diventa un turbinare folle di emozioni e sensazioni.


grégory panaccione ci regala la possibilità di trascorrere un po' di tempo guardando il mondo in un modo completamente nuovo, un mondo che non conosce schemi rigidi né definizioni esatte, fluido e luminoso come i suoi acquerelli e magicamente riesce a farci sentire i suoni e gli odori e il calore del sole e il tocco dell'erba e l'irrefrenabile gioia di vivere di un cane tonto e felice.

(il libro sarà disponibile in libreria e online a partire dal 4 aprile!)

lunedì 16 gennaio 2017

lackadaisy ~ vol. 2 ♣

sono passati otto anni dal primo volume, sei circa da quando lo lessi io (e ne parlai qui) e finalmente lackadaisy è tornato!
ricominciano, esattamente da dove si erano interrotte, le avventure di miss mitsy, di rocky, freackle, ivy, viktor e tutti quanti, e si uniscono nuovi, affascinanti e quanto mai pericolosi, personaggi.

copertina italiana dell'edizione renoir comics

per chi non conoscesse lackadaisy, siamo in america durante gli anni '20, in pieno proibizionismo. e si sa bene che, come ogni proibizione che si rispetti, non c'è nulla di meglio che aggirarla, possibilmente in modo illecito, ed è esattamente attorno a questo che girano gli affari di mitsy e rocky, la prima impegnata a gestire un'attività lasciatale in eredità dal defunto marito, il secondo come fattorino tuttofare, scavezzacollo e combinaguai.

non voglio fare spoiler perché la storia è diventata ormai parecchio avvincente e io non sono così sadica da togliervi il piacere della lettura, per cui cercherò di raccontarvi qualcosa senza svelarvi troppo.
il tono di questo volume è decisamente più cupo del primo, e finalmente riusciamo ad andare più a fondo nella vicenda, ci addentriamo sempre di più in un mondo in cui gli affari legati al commercio illegale di alcolici si mischiano a crimini ben più gravi e a storie segrete che forse non dovrebbero mai venire alla luce, scoprendo qualcosa di più sul passato dei personaggi e sui loro rapporti: mitsy e il suo passato di musicista, una vita ormai lontanissima da quella della malinconica e fredda donna d'affari che è adesso, il suo rapporto con zib, uno dei musicisti del lackadaisy e i segreti che condivide con lo spietato mordecai lasciano intendere che non sappiamo poi tanto di questa raffinata ed elegante signora. così come ancora tanto c'è da scoprire sul passato di viktor e di tutti quelli che atlas, il defunto marito di mitsy, ha assoldato e dei quali ha conquistato una fiducia e un rispetto che vanno oltre la sua morte, storie di cui qui si accenna quel tanto che basta per lasciarci intendere i fatti senza dilungarsi in modo noioso, e tali da far rimanere comunque il lettore curioso di continuare a leggere la storia e da farlo affezionare sempre di più a tutti i personaggi.
persino rocky, nonostante la sua aria da pazzo sfrenato, capace di ridere anche quando è sul punto di fare la peggiore delle fini immaginabili, nasconde qualcosa di cui non riesce neppure a parlare con chiarezza, un segreto condiviso con il cugino freackle.

e mentre mitsy cerca in tutti i modi, leciti o meno, moralmente accettabili o meno, di salvare il lackadaisy e tutto quello che rimane del suo passato, dei suoi ricordi e della sua vita, il cerchio si allarga, fino a raggiungere un imbalsamatore sperduto in un enorme campo di grano e una strana organizzazione di criminali senza alcun freno, qualcosa che sembra rimanere in fragile equilibrio tra un circo e una setta religiosa, nella quale sembra sia stato accolto il più spietato dei killer.

mordecai e i fratelli savoy (fonte: lackadaisycats.com)

nonostante nemmeno qui manchino dei momenti in cui è impossibile non lasciarsi scappare un sorriso, sopratutto a proposito delle abitudini e delle ossessioni di alcuni personaggi, quei piccoli particolari che ci rendono adorabili in fin dei conti anche i peggiori farabutti, l'atmosfera è cambiata parecchio, aggiungendo uno spessore notevole alla trama e sopratutto ai personaggi, dei quali riusciamo pian piano a comprendere e giustificare degli atteggiamenti che nel primo volume parevano forzati.

anche dal punto di vista grafico il segno di tracy butler, già più che notevole, si affina parecchio e si perfeziona moltissimo nella colorazione: l'ultima metà del volume presenta tavole con gabbie meno rigide, personaggi più espressivi e dai movimenti più fluidi e naturali e una padronanza della tecnica pittorica - in digitale, ovviamente - a dir poco stupefacente.
sopratutto, nell'ultima parte, al seppia che fino ad adesso aveva caratterizzato lackadaisy, si cominciano ad aggiungere timidamente altri colori, rossi, blu e verdi che sottolineano alcuni particolari nelle scene e regalano alle tavole atmosfere incredibilmente suggestive.

come nel primo volume, alla fine della storia ci sono bozzetti e illustrazioni (e no, tracy butler non è solo bravissima a disegnare gatti, è bravissima a disegnare e basta!) e una piccola intervista all'autrice, con alcune scenette da fuori onda che mi hanno fatto sbellicare (quella di mordecai mi ha tolto ogni parvenza di dignità), ma rispetto al primo volume la qualità editoriale è molto più alta (il volume ha la copertina rigida, gli interni sono dei bellissimi collage di foto, articoli di giornale e oggetti d'epoca e anche le pagine sono un po' più numerose di quelle del primo volume. insomma, il prezzo è salito, ma ne vale la pena), per cui credo proprio che se non avete ancora letto lackadaisy sia arrivato il momento di rimediare (oltretutto anche la nuova edizione del primo volume è in cartonato, quindi se non l'avete ancora potete evitare di tenere in libreria due formati differenti, visto che l'edizione che posseggo io è in brossura).

una meravigliosa gallery dei personaggi (fonte: lackadaisycats.com)

io non seguo la pubblicazione online (sì, lackadaisy è un webcomic), ma ho letto che il ritmo è sempre lo stesso. lento.
possiamo solo sperare di non dover attendere altri otto anni prima di leggere il prossimo volume, ma in ogni caso, credo proprio che l'attesa sarebbe più che ripagata.