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lunedì 11 novembre 2019

amy

forse avrebbe potuto essere solo amy al ronnie scott di soho a cantare jazz per pochi. non credeva di poter vivere di musica, pensava di dover accompagnare la carriera con un altro lavoro, da cameriera. di musica ha potuto vivere, invece, ma il sistema musica, su una ragazza fragile e ribelle, ha agito da folle detonatore, portandola alla morte a soli ventisette anni.

non mi stancherò mai di ripetere quanto apprezzo la collana per aspera ad astra di hop! edizioni, questa bellissima raccolta di biografie così incredibili da sembrare inventate per essere messe su carta, e invece... e invece è tutto vero, le donne di cui lorenza tonani - l'autrice di tutti i testi - ci racconta insieme alle bravissime illustratrici che l'accompagnano di volta in volta sono esistite, esistono ancora, poco importa in quali anni abbiamo vissuto o in quali paesi: ragazze che hanno attraversato momenti difficili, dolorosi, che sono vissute in penombra e che grazie ai loro talenti, alla loro incredibile voglia di andare avanti, sono arrivate alle stelle, splendenti anche loro e capaci di abbagliarci già solo quando sentiamo il loro nome.

in una collana così, poteva forse mancare amy winehouse? un'artista che a ventiquattro anni aveva già ottenuto quello che altri cantanti non raggiungono in una vita intera, che ha colpito per la sua musica, la sua voce, i suoi testi tanto quanto per la sua vita privata, il suo stile, i suoi amori, il suo corpo, tutto quello su cui chiunque crede di essere in diritto di mettere becco, sopratutto se sei una donna.


insieme ai pastelli di liuba gabriele, che sanno combinare la dolcezza e la delicatezza del colore con la sicurezza del tratto e che già così raccontano tanto di amy, lorenza tratteggia la storia di una bambina che faceva di tutto per essere al centro dell'attenzione, per farsi notare e amare da chiunque. insofferente alla scuola, sapeva di avere un talento che nessuna lezione di letteratura o di geografia poteva aiutarla a sviluppare, amy scappava dalle regole con una frenesia che col senno di poi fa quasi paura: a dodici anni, quando già il padre che adorava aveva divorziato da sua madre lasciandole dentro un vuoto enorme che colma con la musica e con i suoi sogni, decide di prendere in mano le redini della sua vita e riesce a vincere una borsa di studio per la sylvia young theatre school, senza nemmeno avvisare prima i suoi genitori. nemmeno qui va benissimo però, le materie tradizionali continuano ad esserci anche qui e lei continua a essere tutto fuorché una studentessa modello, ma inizia i suoi primi lavori e poco tempo dopo essere riuscita a concludere, anche se faticosamente, il suo percorso scolastico, registra il suo primo disco con cover jazz, quei brani che aveva imparato ad amare grazie anche alla nonna cinthya.
da questo momento in poi la strada di amy sembra non poter andare che verso un futuro di successi sfolgoranti: canta, suona, esplora nuovi generi, si fa notare da produttori e altri musicisti, compone e sopratutto inizia a fare della musica il suo vero lavoro, quello che le permette di andare a vivere da sola, ancora minorenne.
il successo è sancito con l'uscita del primo album, frank, ma comincia a intravedersi qualche ombra: i suoi produttori non vogliono ancora correre il rischio di lanciarla in america e sopratutto amy non riesce a dare il massimo ai concerti, non le piace cantare davanti al grande pubblico.

la storia successiva è segnata sopratutto dal personaggio-amy: il suo modo di fare scorretto e provocatorio, la sua pessima relazione con i giornalisti e sopratutto il suo abuso di alcool, che finisce sulla bocca di tutti quando diventa evidente che la sua dipendenza la mette costantemente in pericoli ben più seri che una brutta figura durante un'intervista.
la travagliatissima e devastante storia d'amore con blake, il più importante dei suoi amori e il tipo di persona peggiore che una ragazza fragile come amy potesse incontrare, segna il punto di non ritorno: la storia tra i due ha alti e bassi che sono sempre esageratissimi e incidono sulla sua salute mentale e fisica. da questo percorso nascerà poi l'album che la consacra definitivamente al successo, back to black, e insieme nascerà con lui una nuova amy, con un look che fa di lei una vera e propria icona, che completa, con la sua voce e la sua storia, quello che serviva a farne un mito immortale.
nonostante il trionfo, il successo mondiale, i milioni di copie vendute e le infinite possibilità che si aprono davanti a lei, amy, indomabile, continua a mostrarsi ubriaca agli show, ad alternare concerti memorabili con altri in cui a malapena biascica qualche parola.
conquista il mondo ma continua a distruggere se stessa, tra disturbi alimentari, abuso di droghe e alcool e l'immancabile presenza di blake, che continua a essere tanto indispensabile per lei quanto deleterio.
la fine della storia, nel luglio del 2011, la conosciamo già: in pochissimi anni amy è riuscita a stravolgere il mondo della musica, a diventare qualcosa di molto di più di una star mondiale ma non è riuscita a stare al passo con se stessa, a saper andare alla stessa velocità del suo talento e delle sue straordinarie capacità.


nel giorno in cui avrebbe compiuto ventotto anni esce il terzo album, postumo, lioness: hidden treasures. di quella ragazza troppo sincera, fragile, insicura e irrequieta, attaccata e costantemente giudicata dai media per il suo modo di vivere, è rimasto al mondo il ritratto di una grande artista, una piccola, giovane ragazza bianca di londra con la voce nera di una cantante jazz e una mente brillante capace di scrivere testi indimenticabili.

lunedì 4 febbraio 2019

jane

jane austen è considerata una delle più grandi scrittrici al mondo, il suo successo è planetario, la sua fama universale, la sua ispirazione sempre viva. oggi. eppure jane, vissuta in inghilterra a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo e morta a soli quarantuno anni, non ha goduto di fama in vita.

jane austen non è la prima e di certo non sarà l'ultima di quelle grandi personalità che devono aspettare che passi abbastanza tempo dal loro funerale prima che il loro valore venga riconosciuto.
artisti che oggi sono nomi fondamentali per la nostra cultura e che non hanno fatto in tempo a scoprirlo ce ne sono in quantità imbarazzante, e a volte c'è da impazzire all'idea che quelle che sono delle vere e proprie icone per noi, sono state tanto sottovalutate, se non disprezzate, dai loro contemporanei.

la collana per aspera ad astra di hop! edizioni, che raccoglie le biografie di donne straordinarie, scritte da lorenza tonani (qui l'intervista a lorenza) e illustrate da artiste contemporanee, non poteva non dedicare un volume proprio a jane, una delle scrittrici più amate e conosciute di sempre. oggi, appunto, perché in realtà la vita della austen non fu affatto una collezione di glorie e successi, nonostante, come lorenza analizza nel volume, sia stata a tutti gli effetti una silenziosa ma potentissima rivoluzionaria.

settima di otto figli, nata e vissuta in una famiglia borghese, jane ha vissuto una vita modesta e tranquilla, circondata dagli affetti della sua numerosa famiglia (la chiamiamo ancora zia jane proprio per via dei suoi numerosissimi nipoti), non si è mai sposata, ma, da attenta osservatrice quale è della società in cui vive, conosce benissimo l'importanza - praticamente assoluta - che il matrimonio ha per le donne, e la diverte osservare i meccanismi complicati ed evidentissimi che regolano questo gioco fatto più di soldi e interesse che di sentimenti.


la vera rivoluzione di jane non è certo rifiutare un matrimonio: non fa mai nulla di troppo eclatante nella sua vita, non c'è rabbia né sensazionalismo nelle sue scelte, anzi: è una ragazza tranquilla le cui uniche passioni sono i libri, la scrittura, i balli e le passeggiate, probabilmente agli occhi di molti non è che una ragazza come tante, forse solo incapace di scegliersi un buon partito per marito.
è nei suoi racconti, e attraverso le sue protagoniste, che la austen compie qualcosa di assolutamente fuori dalla norma: in una società in cui il matrimonio è un destino imposto, la fine di un gioco fatto di calcoli sui patrimoni, i titoli, le reputazioni delle famiglie, in cui le donne hanno davvero poca possibilità di scelta e possono al massimo augurarsi che non vada a finire troppo male, jane fa scegliere alle sue protagoniste di agire solo sulla base dei loro sentimenti, pensando, più che al benessere economico, alla possibilità di essere felici e padrone - entro dei limiti piuttosto stretti - del proprio destino.
le eroine dei suoi volumi, grazie al buon senso e all'intelligenza, vivono una sorta di educazione sentimentale che permette loro di rimodulare la propria interiorità, divenire donne di "ragione e sentimento", che aggirano le convenzioni sociali e mirano a un buon matrimonio che non sia però privo di amore. la conoscenza e l'esperienza si sostituiscono all'obbligo di aderire a una scelta familiare, a una sorte già decisa.
e le eroine di jane infatti non agiscono mai da sole: nei suoi romanzi la austen mostra dei piccoli universi familiari, microcosmi in cui si riflette il funzionamento dell'intera borghesia inglese: ragnatele di pettegolezzi, occhiate, incontri più o meno fortuiti, feste, balli, passeggiate, visite ai vicini, sempre in compagnia di sorelle, madri, zie, amiche e vicine di casa, tutte - sono sopratutto le donne ad agire in questi casi - intente a favorire questo o quel fidanzamento, a suggerire un buon partito, a sperare in una proposta di matrimonio.
jane sa dipingere, pagina dopo pagina, storia dopo storia, un ritratto ironico ma mai cattivo di una società che vortica costantemente attorno a un unico problema: assicurare alle proprie figlie, attraverso un'unione conveniente, il benessere economico e la rispettabilità sociale, senza mai tenere in conto i sentimenti dei due diretti interessati.


proprio l'analisi delle opere di jane, del suo stile, delle sue tematiche preferite è la parte più affascinante di questa biografia illustrata. lorenza tonani intreccia i fatti della scrittrice con quelli legati alla scrittura, ma in effetti non sarebbe possibile discernere l'una dall'altra: il mondo di jane si riflette delle sue opere tanto quanto queste si nutrono della realtà.
i capitoli si focalizzano tanto sugli eventi strettamente biografici più importanti quanto sul carattere, sulle passioni e sulle opere di jane.

le illustrazioni sono di anna - ninamasina - masini, designer, illustratrice e fondatrice di red boots, etichetta di libri illustrati autoprodotti.
in ogni pagina, con uno stile delicato e ricco di dettagli, racconta la vita di jane, i suoi luoghi, l'atmosfera dell'inghilterra bene di fine '700, le protagoniste dei romanzi e sopratutto lo spirito ironico e intelligente di un'autrice che ancora oggi continua ad appassionarci e emozionarci.

mercoledì 24 ottobre 2018

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - quinta edizione

sono sicura ormai che morirò senza mettere mai più piede a lucca.

che poi, a dirla tutta, da un lato mi piacerebbe tantissimo andarci, incontrare un sacco di bella gente, comprare tonnellate di fumetti eccetera, dall'altro la vecchiaia mi impone dubbi poco poetici ma fondamentali: come faccio a reggere tutti quei giorni? mi faranno portare in giro un carrellino tipo quello della spesa da vecchietta per tenerci i fumetti che la schiena non mi regge? troverò un posto dove mangiare robe senza glutine e non rischiare di morire avvelenata? eccetera.
per fortuna, i dubbi vengono dissipati da una ineluttabile verità: non ho abbastanza soldi. però se il prossimo  anno qualcuno di voi vuole ospitarmi, mi procuro un carrellino da spesa e arrivo.

ecco il poster personalizzato che ho ottenuto registrandomi al sito della fiera... mi piace tutto questo rosso!

come ogni anno però sul blog, faccio le segnalazioni della tante - troppe - cose belle che verranno presentate a lucca e che io, prima o poi, conto di recuperare. a guardare i post precedenti, ci sono cose che non sono ancora riuscita a comprare dopo anni, ma questo listone è una delle cose che mi piace un sacco fare, quindi... sogniamo!

come sempre, ricordo che questa lista è filtrata dal mio personalissimo gusto e che ovviamente non è una lista esauriente e completa di tutte le novità che saranno presenti in fiera.

(sì, ho volutamente lasciato fuori dalla lista i titoli disney perché dopo che hanno interrotto la definitive collection, i mercoledì di pippo e un sacco di altre serie che seguivano molti appassionati e collezionisti per continuare a ristampare sempre la stessa fuffa mi sono veramente stancata e ho deciso di chiudere con loro. sicuramente non pubblicizzerò le loro uscite sul blog, ma credo sia facilissimo recuperare le informazioni in merito alle anteprime - se ce ne sono - che porteranno a lucca)

 • autoproduzioni • 



• arriva la conclusione de la trilogia dei veleni di maticora con il ventesimo grado di ilaria apostoli. il primo, malerba, era stato presentato a maggio all'arf, il secondo, abigail - l'incantevole morte della signorina goldfinch, al treviso comic book festiva a settembre. se ve li eravate persi, è arrivato il momento di recuperare tutta la trilogia!

• se non siete stati tra i finanziatori della campagna di crowdfunding di grimorio 2, allora fate un giretto allo stand di attaccapanni press! (oltre a questo nuovo volume ci sono un sacco di belle cose, tra cui una nuova edizione di melagrana, con una nuova copertina! (qualche info in più qui)


 se non li avete ancora acquistati con il preordine, immancabili i due nuovi titoli di mammaiuto: ross di claudia - nuke - razzoli e tetsuo di francesco frongia.



• nuovo capitolo per l'incantevole nilihue di ofride (del primo avevo parlato qui)

• e continua anche antithesis di jessica marino (qui avevo parlato dei primi due volumi)

 • graphic novel • 




• assolutamente imperdibile il nuovo libro firmato da gipi, boschi mai visti, un'antologia di storie edite e inedite scritte tra il 1994 e il 2003. come sempre, edito da coconino press.

• arriva finalmente a land called tarot di gael bertrand, edito da bd, per me uno dei titoli più attesi da mesi! non vedo l'ora di metterci le mani sopra!


• per eris edizioni torna julia wertz con the infinite wait. della stessa autrice eris aveva già pubblicato l'anno scorso drinking at the movies, se non l'avete ancora letto, il consiglio è di fare una bellissima combo.

• ci sarà in anteprima anche la nuova pubblicazione firmata da teresa radice e stefano turconi, tosca dei boschi. manco a dirlo, secondo me è uno di quei titoli che non potete assolutamente perdere, il duo radice&turconi è sempre una garanzia. ah, ovviamente, anche questa volta edito da bao publishing.


• sempre da bd, vi suggerirei di dare un'occhiata anche a soulwind di scott morse, che si preannuncia come una saga epica davvero interessante.

• se non avete ancora preso stella di mare di giulio macaione (edito da bao publishing), allora è il momento di rimediare. qualche giorno fa ne ho parlato qui.


• il primo dei due titoli a cui dare un'occhiata allo stand di oblomov è sicuramente ada, di barbara baldi. so solo che i disegni sono assolutamente meravigliosi, così tanto che per me è da recuperare assolutamente.

• anche ariston di sara colaone e luca de santis sembra molto interessante, già dall'immagine in copertina si preannuncia come una storia molto suggestiva, ambientata nell'italia del dopoguerra.


• due titoli usciti di recente per eris edizioni (li aggiungo in lista perché sono usciti davvero da pochissimo e devo ancora recuperarli, e comunque un promemoria non fa mai male) inerzia, il secondo romanzo di adam tempesta, autore di itero perpetuo,

• e storia della santa russia di gustave doré, con cui si inaugura col botto la nuova collana chaos, dedicata all'illustrazione.


• con kleiner flug e gradimir smudja si torna a investigare su una delle figure più affascinanti e misteriose della storia dell'arte moderna, con un graphic novel dal titolo vincent e van gogh

la voce delle cose di cécile bidault - edito da comicout - si preannuncia come una storia toccante e molto intimista. oltretutto, vorrei vedere come si può resistere a una copertina del genere.


brindille, primo di due volumi di una minisaga fantasy firmata da frédéric brrémaud e federico bertolucci, edito da saldapress.

• per renoir comics sarà invece disponibile in anteprima il secondo volume de il mondo di milo (il primo è già uscito da poco), una serie fantasy per ragazzi che mi ispira veramente tantissimo (e che, insieme a brindille, non mi farà rimpiangere la decisione di boicottare la nuova serie di monster allergy)


• per diabolo edizioni segnalo materia degenere, una raccolta di cinque racconti di autrici (più o meno) esordienti - roberta joe mucifederica bellomimonica rossielena pagliani e fumettibrutti - a cura di marco galli. non so a voi, ma a me la copertina piace tantissimo!

jane, il nuovo volume della collana per aspera ad astra, illustrato da ninamasina (vi rimando all'intervista a hop! edizioni che ha aperto la seconda edizione del'indie bbb cafè)


nina che disagio di ilaria palleschi sembra una storia molto adolescenziale, divertente e leggera, di quelle che io non riesco a perdermi mai (edito da bao publishing)

• per finire, lorenzo ghetti (to be continued, millennials) pubblica - con coconino press - dove non sei tu, un graphic novel che già dall'anteprima sembra una di quelle robe iperfichissime e strane per cui vado pazza.

 • manga • 


• finalmente viene presentato in anteprima il tanto atteso cofanetto de il poema del vento e degli alberi di keiko takemiya per j-pop, titolo che fino a qualche anno fa mai ci saremmo aspettati di vedere in italiano e invece... certo è che non sarà proprio facilissimo portarselo in giro nello zaino (non vi dico se vi tocca spostarvi con ryanair), però apprezziamo tantissimo.

• cominciano finalmente ad apparire i primi titoli della osamushi collection, sempre per j-pop in collaborazione con hazard, e a lucca ci saranno alcune anteprime delle prossime uscite, per me è finalmente giunto il momento di recuperare i tre adolf, di cui sento parlare benissimo da un'eternità e che però non ho mai letto.
(questa collana mi rovinerà, rimando da un millennio l'acquisto dei manga di tezuka ma adesso direi che non ho più scuse. ultimamente ho deciso di tagliare molte serie fuffa per dedicarmi al recupero di alcuni titoli fondamentali - non solo di tezuka - tra cui ovviamente alcuni di queste nuove edizioni)


• l'official guide book di berserk, la segno per ultima ma in realtà è una delle anteprime su cui vorrei più in assoluto mettere sopra le mani! ♥ ovviamente, sarà disponibile allo stand di planet manga.

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ci saranno anche quest'anno, a conclusione di tutte le conferenze, gli annunci, le dirette eccetera, le faccette di yotsuba e il relativo mega-riassuntone, sempre poco oggettivo e meno che mai completo, cioè il solito post noioso dove commento i titoli di prossima pubblicazione, lamentandomi per quello che speravo venisse pubblicato e invece no, e per quello che invece sì ma, uffa, quanti soldi volete farmi spendere? e poi dove la metto tutta questa roba che non ho più spazio nelle librerie?
io spero solo nella nuova edizione di full metal alchemist e nella nuova serie di card captor sakura. per il resto, ho smesso con le preghiere, il toto-annunci e tutto il resto, mi lascerò trasportare dalla corrente (tanto non si rimane mai senza nulla da leggere, anzi, il problema è sempre il contrario!)

e voi? avete già fatto la vostra lista della spesa? avete acceso qualche cero ai santi per dei titoli che sperate siano annunciati?

mercoledì 18 luglio 2018

maschi da evitare

"ma quand'è che ti sistemi?"

la verità è che noi ce la mettiamo tutta, questo ce lo si deve riconoscere, ma...
davide calì e veronica "veci" carratello ci propongono una divertente carrellata di maschi da cui fuggire a gambe levate una volta identificati, una sorta di guida fondamentale per vivere sole e felici, almeno fino a che non ci si imbatta in un qualche esemplare per cui valga la pena.
passando dal palestrato al nerd, dal maniaco dell'igiene al ciclista e al mammone, questo libro offre un tour divertente ma sotto sotto drammaticamente realista delle fissazioni e manie che affliggono il mondo maschile, sempre così pronto a criticare l'altra metà del cielo da non rendersi conto di quanto sia in gravissima difficoltà.

ogni esemplare di maschio da evitare viene presentato in poche pagine in cui scene esaustive da documentario naturalistico vengono accompagnate da didascalie che non lasciano spazio a dubbi e ripensamenti: se state uscendo con uno dei maschi da evitare, beh, è decisamente arrivato il momento di cominciare a evitarlo e provare a cercarne qualcuno meno assurdo prima che vi rovini la vita.
ma state attente! il maschio da evitare si nasconde spesso dietro il meno sospettabile degli elementi! che dire di quello che fa il carino con le vostre amiche e non si lamenta mai di andare a fare shopping? o di quell'altro bellissimo, ricco, affascinante e incredibilmente bravo a letto? sembrerebbero rientrare nella categoria maschio da sposare e invece...


maschi da evitare è una guida semiseria ai casini sentimentali in cui - più o meno - qualsiasi donna si è imbattuta da quando è iniziata la sua vita da adulta, un modo per estremizzare e ridicolizzare alcuni maschi-tipo che plausibilmente ci siamo trovate a conoscere e in qualche modo anche la nostra perenne, insoddisfatta ricerca dell'uomo perfetto, senza mai però perdere il tono scherzoso e ironico: mancano i maschi da evitare sul serio, dal verme infido al geloso iperpossessivo fino al violento, ma non è certo questa la sede adatta a discorsi più seri: tra le pagine di questa guida infatti si ride e basta, ed è il perfetto accompagnamento a un aperitivo con le amiche, rigorosamente senza maschi tra i piedi, ricordandosi poi che in qualche modo dobbiamo accettare che questi strani esseri penici siano davvero davvero strani e che comunque...
nessuno è perfetto!

mercoledì 10 gennaio 2018

la casa tellier

che le porte della casa si aprano.
benvenuti.
nel 1881 viene pubblicato per la prima volta il racconto la maison tellier nell'omonima raccolta di guy de maupassant, riproposto lo scorso novembre da iacopo vecchio nella nuova collana cahiers di hop edizioni.

proprio come un cahier di schizzi d'artista, la casa tellier è un albo di grande formato in cui la storia prende vita attraverso acquerelli delicati che spesso citano e reinterpretano grandi capolavori dell'arte impressionista e post impressionista dei contemporanei di maupassant.

un bar aux folie bergère - édouard manet - 1881/1882
la casa tellier del titolo è il nome della casa d'appuntamenti aperta da madame con l'aiuto di suoi marito, ormai scomparso da tempo, a fécamp, in normandia, e ospita cinque ragazze, ognuna con un carattere ben preciso, tutte incarnazioni di tipi femminili pronti a soddisfare qualsiasi gusto e richiesta: una tipica bellezza dei campi o una ragazza piccola e morbida, sguaiata e sempre disposta a ridere, una maliziosa bruna proveniente da marsiglia o le raffinati banconiste nei loro abiti sgargianti.
madme, nonostante la vedovanza e l'età che le ha già imbiancato la chioma, gestisce la casa senza vergogna, anzi, svolge il suo lavoro come se fosse un impiego qualsiasi, come farebbe una sarta o una locandiera: appiana le baruffe tra le ragazze, mantiene tra loro quiete e concordia, le protegge da commenti sgraditi e maleducati e la sera apre le porte della casa tellier ai ricchi avventori.
ed è proprio quando casa tellier viene trovata chiusa senza preavviso, che tra gli uomini di fécamp, contrariati dal non potersi concedere il loro svago preferito e preoccupati per il destino della casa, che si scatenano risse e baruffe, alimentate tanto dalla frustrazione quanto dall'alcool.

ma la casa tellier non è stata requisita dalla polizia né chiusa dall'ufficio igiene: in un biglietto appeso sulla porta madame spiega di essersi allontanata per un breve viaggio in occasione della comunione della nipote di madame, la piccola e dolce costance.
l'incontro con la bambina, ingenua e pura come un giglio, e l'atmosfera sacra della cerimonia religiosa insieme alla presenza delle cinque prostitute, provocheranno il più inatteso degli effetti non solo in chiesa, ma anche a fécamp al loro ritorno, chiudendo un racconto che sfida la morale comune proponendo un ideale di purezza e bontà fuori dagli schemi.

madame

riprendendo il tema della contrapposizione tra sacro e profano, tanto antico eppure mai passato di moda - come testimonia la citazione a bocca di rosa della quarta di copertina - del racconto di maupassant, iacopo vecchio confeziona una storia squisita nella sua semplicità, resa ancor più elegante dal tratto sensuale che contraddistingue le ragazze di madame e dai colori ricchi e brillanti degli ambienti della casa, o di quelli più tenui della spiaggia in cui le sei donne danno occasione di dipingere una scena di grande effetto.

lunedì 8 gennaio 2018

indie BBB cafè | intervista a hop! edizioni

anno nuovo, nuovo giro per il nostro indie cafè!


ci terremo compagnia tra blogger e case editrici indipendenti anche durante il 2018, consigliandovi e scoprendo un sacco di nuovi libri e cominciamo proprio oggi su claccalegge in compagnia di hop! edizioni! e continuate a seguirci sulla nostra pagina facebook e sul nostro mini-blog!


ciao ragazze, grazie mille per aver accettato l'invito all'indie bbb cafè! siamo tutte molto contente di iniziare questo nuovo anno coi voi!
cominciamo dal principio! come è nata hop! edizioni?
Hop! è nata nel 2012 con la pubblicazione di Joséphine di Pénélope Bagieu, autrice che abbiamo portato in Italia per primi - con la trilogia sulla single parigina e con l'autobiografia per strips La mia vita è assolutamente affascinante - insieme a Rizzoli Lizard che contestualmente ha pubblicato invece la prima graphic novel di Pénélope, Un amore di cadavere. È stato un vero e proprio colpo di fulmine per il lavoro della Bagieu, scoperto in rete, a farci appassionare alla chick lit a fumetti. Abbiamo ritenuto fosse un mercato nuovo, non così esplorato in Italia, una versione diversa, ironica e divertente, dei libri di “costume e società”. Lorenza ha lasciato il vecchio lavoro nel mondo dell'arte e ha fondato con l'amica Daniela Hop! Oggi siamo in cinque soci e la nostra produzione - coerente e variegata al tempo stesso - non è solo legata al mondo del fumetto, ma anche all'illustrato. Ci piace definire il nostro catalogo come una raccolta di gift book, libri da regalare e regalarsi.
cosa succede quando hop! incontra un autore che gli piace? come nasce il libro di un esordiente?
Dopo una fase iniziale in cui il nostro catalogo era costituito esclusivamente da opere straniere,  quindi da libri pubblicati all'Estero da portare in traduzione in Italia, dal 2014 abbiamo virato verso una produzione quasi esclusivamente italiana. Ma la particolarità è che, per rimanere fedeli all'assunto iniziale di una casa editrice a vocazione “femminile”, abbiamo iniziato a progettare i lavori da pubblicare. Si contano davvero sulle dita di una mano i libri che negli ultimi anni sono nati da proposte esterne. In quel caso si tratta di opere che ben collimano con la nostra filosofia editoriale. Per il resto lavoriamo a progetti creati da noi, che ci interessano, e cerchiamo gli autori che riteniamo più adatti alla resa di quel progetto. Se un autore ci piace e il suo stile corrisponde a quello richiesto per un lavoro in cantiere, anche se esordiente (ma già collaudato in altre esperienze, come editoria per riviste o web) lo contattiamo e ragioniamo insieme sulla fattibilità del volume. Quasi sempre le proposte sono così belle e la scelta dell'autore così azzeccata che il feeling è immediato e il risultato unico e meraviglioso. 
josephine
nel vostro catalogo ci sono opere di autrici che già prima di essere pubblicate erano abbastanza note sui social, ma come si comporta un editore nei confronti dei web comic? sono una buona vetrina per scoprire autori interessanti, o possono intaccare quel lavoro fatto di scelte, revisioni, selezioni eccetera che compete all'editore e che fino a qualche anno fa era un passaggio obbligato per permettere che l'opera arrivasse a noi lettori?
Inizialmente abbiamo scelto opere straniere che erano stati piccoli casi editoriali nei loro paesi di origine, come le opere della Bagieu o Soy de pueblo di Moderna de pueblo. Naturalmente la scelta era sempre mirata a corrispondere alla nostra idea di Edizioni Hop! (opere al femminile, attuali, ironiche, che affrontassero un'analisi sociale in chiave umoristica). In questi casi il web è stato fondamentale per scoprire e apprezzare lavori come quelli. Inoltre le autrici avevano creato già opere estranee alla loro proposta web e lì ci siamo dirette. Per quanto riguarda le autrici note sui social le cui opere fanno parte del nostro catalogo, come Carote e Cannella e Virgola, anche qui il rapporto si è evoluto e si sta evolvendo. Conoscevamo e apprezzavamo Elena Triolo prima del suo boom sul web. Elena è stata una dei 13 autori di La fine dell'amore. Graphic short stories, progettato nel 2013. Eravamo alle prese con PopPorno, un progetto Hop!, quando abbiamo deciso di pubblicare anche una raccolta delle sue strisce web. Abbiamo poi progettato insieme Make up e altri disastri e Condividi e stiamo lavorando insieme a due nuovi volumi per il 2018. Lo scambio quindi, come nella migliore tradizione editoriale, è continuo, fermo restando il valore unico di un autore come Elena, capace con la propria personale interpretazione di ribaltarti un testo con una battuta o un disegno. Anche con Virgola stiamo lavorando a nuovi progetti studiati insieme e condivisi. Tutto il nostro ringraziamento va a due autrici che oltre ad essere talentuose e uniche nel loro genere in Italia, sono bravissime a coltivare i consensi pubblici sui social e sono comunque sempre disponibili a incontrare il nostro gusto e ad ascoltare l'opinione della casa editrice. Detto questo, oggi quasi tutti gli autori hanno una vetrina web, che sia su Facebook o, per le illustratrici soprattutto, Instagram. Lavorando insieme a loro alla promozione dei libri si raggiunge un maggior numero di potenziali lettori.
cosa mi metto oggi?
invece, come scegliete un autore già pubblicato all'estero per portare le sue opere qui in italia?
Come in parte detto poco sopra, fondamentale è che rispecchi il nostro desiderio di trattare tematiche femminili, in modo originale. Ora con ironia, ora con incredibile intensità, com'è stato nel caso di Asa Grennvall in 7° Piano, che tratta della violenza domestica.
ogni anno sentiamo sempre gli stessi discorsi sulla crisi dell'editoria, soprattutto del fumetto, ma poi in libreria ogni mese ci sono tantissime novità. come si può spiegare questa situazione a prima vista un po' paradossale?
La crisi dell'editoria è un dato, per quanto riguarda fumetto e illustrato negli ultimi anni si è riscontrato un nuovo interesse, molto più forte che in passato da parte di un pubblico prima digiuno. Le case editrici che si occupano di questo settore, ritenuto tuttora di nicchia, sono senza dubbio minori quantitativamente di quelle di saggistica e narrativa e, per questo, lo spazio da dividersi è maggiore. Importante è differenziare l'offerta e il segreto, almeno per noi, sta nella scelta di un prodotto che ci rappresenti, nella crescita qualitativa e nella definizione di una propria identità. Siamo fiduciosi perché, pur essendo e rimanendo una piccola realtà, la nostra crescita è tangibile: il riscontro del pubblico aumenta ogni anno. 
la casa tellier
il vostro catalogo è molto variegato, ci sono titoli un po' per tutti i gusti, ma c'è una prevalenza di autrici e di libri che strizzano maggiormente l'occhio a un pubblico femminile, il che è un po' strano, soprattutto se si pensa che molto spesso – purtroppo! – si crede che i lettori di fumetti siano principalmente maschi. la vostra scelta di un catalogo più "rosa" nasce per opposizione a questa idea o perché effettivamente si tratta di un pregiudizio infondato?
Quando Hop! è nata, nel 2011, in Italia il pregiudizio era fondato (ah ah ah) e lo spirito della casa editrice è stato proprio quello di proporre fumetti per donne che parlassero di donne in modo leggero, prendendo in giro le idiosincrasie del quotidiano e le richieste sempre più pressanti di una società che imponeva il modello di una donna multitasking, performante, ma anche dolce, sexy ecc. ecc. I nostri libri e i booktrailer che li promuovevano agli inizi sono tutti su questo tema. Oggi ci sentiamo di dire che le cose sono in grande evoluzione. Con la crescita del mercato del fumetto molte autrici sono uscite dal cono d'ombra delle collaborazioni dietro le quinte e sono diventate autrici uniche. Noi continuiamo a trattare esclusivamente tematiche che abbiano tangenza con il mondo delle donne perché la sensibilità femminile e tutto quanto la circonda ci è più affine.
audrey

cosa ci aspetta per il 2018? nuovi titoli (siamo molto curiose, lo ammettiamo) ma anche mostre, fiere, festival... dove possiamo incontrarvi?
Un 2018 speciale. Continueranno le biografie illustrate in forma di picture book. La prossima uscita sarà dedicata a Coco Chanel e sarà Elena Triolo ad illustrare la fiera e rivoluzionaria stilista francese. Altri nomi? Jane Austen e Marina Abramovic e poi un personaggio di una serie TV che ha cambiato il volto (e il pensiero) delle single di tutto il mondo: Sarah Jessica Parker aka Carrie Bradshaw. Ci sarà il ritorno di Virgola con un'opera mai vista sul web. Ci sarà l'esordio in casa Hop! di Veci che sta lavorando sui testi di Davide Calì per il fumetto Maschi da evitare. Ci sarà un secondo libro di Elena Triolo/Carote e Cannella dedicato all'Ansia. E poi il ritorno di un'autrice di narrativa che adoriamo, già prestatasi al fumetto come sceneggiatrice di La fine dell'amore. Graphic short stories: con Ilaria Bernardini lavoreremo al primo libro per bambini di Hop! e poi a un fumetto travolgente. Ma quest'ultimo sarà pubblicato nel 2019. Ci troverete tra mostre ed eventi molto spesso a Milano insieme all'ultimo personaggio illustrato, la Milanese imbellita, protagonista della guida fashion omonima che sta avendo un riscontro fortissimo (seguite gli eventi su Facebook). Proprio in gennaio a Pavia al Sottovento si terrà una mostra delle tavole originali di La Casa Tellier di Iacopo Vecchio e, nel periodo della mostra dedicata a Frida Kahlo al Mudec di Milano, ci sarà spazio in città per una piccola mostra collaterale delle illustrazioni del picture book dedicato a Frida da Sara Ciprandi. Poi ovviamente saremo al Lucca Comics, al Treviso Comic Book Fest e al Salone del libro di Torino. Torneremo probabilmente al Chiù Festival di Terlizzi e parteciperemo alle iniziative delle amiche di Spine in Puglia.
grazie mille per questa bella chiacchierata, un abbraccio e buon lavoro!
Grazie a voi e alla prossima!
frida

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mercoledì 11 ottobre 2017

virginia ~ per aspera ad astra ~ intervista a lorenza tonani

da treviso ho portato un bel bottino, ma vi confido che uno dei libri che mi è piaciuto di più è virginia, la biografia illustrata di virginia woolf, scritta da lorenza tonani e illustrata da lucrèce (che ha, tra le altre cose, collaborato anche con il gruppo manticora per maison là là), che fa parte di un progetto più ampio: la collana per aspera ad astra (attraverso le asperità, fino alle stelle), con la quale hop! edizioni propone biografie di donne straordinarie che hanno, con il loro talento e la loro passione, rivoluzionato il nostro mondo e la nostra storia.


virginia, nonostante (come tutte le opere della collana) sia indirizzato anche a un pubblico giovanissimo, non ci risparmia nulla della storia della celebre scrittrice inglese: lorenza, con uno stile semplice ma appassionante, racconta ogni aspetto della complicata esistenza di virginia woolf, da un lato il suo genio, la sua intelligenza fuori dal comune, la sua caparbietà e la voglia di non essere solo una donna, destinata a un'educazione da moglie devota e madre affettuosa.
ci parla del desiderio di virginia di scrivere e della ricerca continua al fine di migliorarsi come intellettuale, ci descrive la storia della sua famiglia, il dolore della perdita, i legami profondi con alcuni dei suoi fratelli e in particolare con sua sorella vanessa, pittrice e sua grande amica.
fuori dalla cerchia dei parenti, la famiglia di virginia saranno i  circoli che creerà con altri intellettuali del suo periodo, e sopratutto suo marito, con cui contrae un matrimonio fondato - più che sulla passione o sull'interesse - sulla comunanza di idee e sul reciproco rispetto di due individui dediti alle lettere, e legati da un affetto sincero.
virginia ha lo sguardo di una donna forte, sa mettere a tacere chiunque tenti di metterla in difficoltà, non ha paura di come la gente possa giudicarla in quanto donna fuori da ogni schema, ma ha un animo fragile, al contempo così grande e potente che sembra quasi non poter essere contenuto in quel corpo magro e pallido che lucrèce ha saputo rappresentare con incredibile eleganza e malinconia, regalandole i toni delicati di un bosco autunnale.


entrambe, con queste pagine in cui testo e illustrazioni si fondono in un tutto indivisibile e simbiotico, ci consegnano una virginia dagli occhi intelligenti, spalancati su quel mondo che vuole osservare e raccontare, forte abbastanza da rovesciare l'idea stessa di educazione femminile, da superare pregiudizi e cattiverie, da rifiutare le più comuni imposizioni sociali, ma al contempo debole e disperata davanti alle perdite, al dolore, alla paura di non riuscire a raggiungere e superare le proprie ambizioni: un genio rivoluzionario e insieme una donna incline alla tristezza, virginia ci rimane impressa nel cuore per sempre.


insomma, penso sia chiaro che questo libro mi ha entusiasmato tantissimo, non vedo l'ora che escano i prossimi due titoli (sopratutto frida, mi piace moltissimo!), ma spero di riuscire a recuperare anche gli altri già usciti, così da scoprire qualcosa di più su queste donne straordinarie.
intanto vi lascio alle parole di lorenza che ci racconta qualcosa di più su questa collana e sui progetti futuri! buona lettura!

ciao lorenza e benvenuta su claccalegge!
ci racconti la genesi della collana per aspera ad astra?
Buongiorno a te Claudia e ai lettori.
Come spesso mi succede nella progettazione di una collana, parto da un'intuizione, qualcosa che mi colpisce e vedendo la quale inizio a immaginare nuovi scenari. Come sai Hop! è una casa editrice a vocazione "femminile", intendendo con questa espressione non necessariamente rivendicazioni femministe estreme, ma semplicemente una sensibilità a tematiche più vicine alle donne, che le donne possono "raccontare" con particolare attenzione e cura. Nella creazione della collana #Perasperaadastra sono partita guardando Lei. Vivian Maier di Cinzia Ghigliano, pubblicato da Orecchio Acerbo. Ho pensato che avrei voluto raccontare per immagini la storia di un'altra fotografa, Diane Arbus, ma non in 32 pagine, bensì in molte più tavole e con più testo.
Creare insomma una nuova frontiera del picture book, per un pubblico un po' più adulto, dai 12 anni in su, che potesse approfondire la storia del personaggio per testo e immagini. Quello che ne è poi derivato è una collana di picture book per adolescenti che piace agli adulti, i quali considerano questi libri come degli art book da sfogliare e risfogliare per la bellezza delle immagini.
Le illustratrici sono state straordinarie.
ne avevamo già parlato al tcbf, ma vorrei riprendere il discorso anche qui: sulle copertine di questi libri è presente sempre solo il nome dell'illustratrice, mentre il tuo è scritto solo dentro, tra i credits dell'opera. è una scelta sicuramente fuori dal comune, ci spieghi come mai hai preso questa decisione?
Sì, è vero, ma è una diretta conseguenza della scelta editoriale. Come specificato nella quarta di copertina sono vite illustrate. I testi, di cui sono autrice, sono al "servizio" delle immagini che giocano la parte del leone. L'emozione passa attraverso le immagini e, per questo, alla bravura delle illustratrici è riservato il posto d'onore. Ho anche voluto rovesciare un cliché che circolava anni fa: nel caso di biografie romanzate con illustrazioni o in generale di romanzi per ragazzi con illustrazioni, spesso il nome dell'illustratore era citato solo nel colophon o nel frontespizio e il nome dell'autore dei testi in copertina. Avendo rovesciato il rapporto di rilevanza testo/immagini, ho pensato di rovesciare anche quella tradizione.
le donne di cui ci parli vengono da mondi e tempi diversi: attrici, cantanti, scrittrici, stiliste, pittrici... qual è il criterio di selezione che ti ha portato a scegliere proprio loro?
Certo guardando i titoli della collana, può sorgere spontanea la domanda: cosa lega Madonna a Virginia Woolf? La risposta è proprio il #Perasperaadastra. Tutte queste donne sono entrate nella storia per aver portato importanti innovazioni nel loro ambito professionale: Madonna è la prima vera popstar, la Callas ha cambiato il melodramma con la sua interpretazione attoriale drammatica, Audrey Hepburn ha sgominato le pin-up anni Cinquanta nel cinema americano, Virginia Woolf ha cambiato il romanzo sostituendo alla trama le impressioni, Frida Kahlo è stata la pittrice che ha introdotto l'autobiografismo come materia privilegiata, trattandolo con uno stile unico, Coco Chanel ha cambiato il concetto di eleganza. Tutte, tutte indistintamente, hanno avuto un'infanzia minata da fatti davvero tragici, spesso sconosciuti ai più, e, dopo tanta sofferenza, hanno riversato tutto il loro impegno nella realizzazione personale, professionale. Solo con una dedizione costante, indefessa, tra ascese e cadute, sono diventate veri e propri miti. Mi piacerebbe che le tredicenni, le quindicenni, le ragazze insomma, leggessero queste storie e che, proprio guardando queste immagini evocative ed empatiche, si affezionassero a figure tanto esemplari.
e invece come sono state scelte le illustratrici che hanno dato vita volume per volume alle storie che ci racconti?
Forse la parte più bella del mio lavoro, in una casa editrice che raramente pubblica manoscritti che riceve ma che invece costruisce progetti puntando sulla collaborazione con gli illustratori, è proprio cercare le persone giuste al momento giusto. Come già successo per La fine dell'amore. Graphic short stories, progetto per il quale gli autori delle tredici storie erano stati scelti sulla base dell'affinità stile personale/racconto da interpretare, anche in questo caso sono andata a caccia di chi secondo me poteva meglio rappresentare quel particolare personaggio per vocazione, temperamento artistico, formazione. Lucrèce è Virginia, Roberta Zeta è Audrey, Sylvia K è Madonna, Amalia Mora è la Callas. Cambiando i fattori il risultato sarebbe sicuramente cambiato, molto in peggio! Sono molto soddisfatta degli esiti. Parlando con le autrici, poi, ho potuto riscontrare come ognuna, lavorando al personaggio, si sia veramente lasciata coinvolgere dalla storia da rappresentare e dall'essenza di queste figure.
è successo che, al contrario, un'illustratrice ti abbia contattato per realizzare uno di questi libri, magari raccontando di un personaggio che ammirava in modo particolare?
La collana ha portato attenzione alla nostra casa editrice e ricevo diverse proposte di portfolio che sono in qualche modo correlabili al progetto. Ho ricevuto una proposta per un personaggio in particolare, ma ancora non so se mi convince fino in fondo in connesione a questa collana.
Non mancano suggerimenti in rete e richieste del pubblico. Poi bisogna valutare tutta una serie di aspetti, come i numeri complessivi da realizzare per questo progetto (che vorrei infiniti naturalmente), il possibile impatto del personaggio sul pubblico etc.
tu ti occupi, oltre che del coordinamento della collana, anche della scrittura dei testi, ma collabori anche con le illustratrici sulla scelta del mood dei vari volumi (ad esempio la scelta delle palette cromatiche o di quali momenti particolari della vita di queste donne straordinarie rappresentare)?
Per diversi anni sono stata curatrice di mostre d'arte e mi sono abituata a creare percorsi espositivi che avessere un senso compiuto, un fil rouge che legasse le opere nelle diverse sezioni, e a immaginare per la didattica in mostra dei focus su singole opere. Ho allora lavorato, anche in questo caso, alla costruzione delle storie immaginando 40 momenti fondamentali nella vita di queste donne, i momenti da rappresentare, e concependo i testi come didascalie lunghe che servissero a entrare in legame con l'immagine, da leggere a piacere, prima o dopo rispetto al momento in cui lo sguardo si sofferma sui dettagli della tavola. Ho quindi consegnato alle autrici i testi con le 40 tappe da rappresentare.  Le autrici mi hanno fatto le loro proposte, attraverso storyboard o bozze singole, su come intendevano raffigurare quei momenti. Ho lasciato alla loro ispirazione molta libertà, correggendo solo le intenzioni quando mi sembravano troppo lontane dal testo o da quello che secondo me era necessario rappresentare per far comprendere davvero il personaggio in  quella fase della vita. Ma è successo davvero poche volte. Totale libertà invece su scelte cromatiche e organizzazione della palette.
nella collana sono già state pubblicate le biografie di madonna, audrey hepburn, maria callas, virginia woolf e a breve usciranno quelle di frida e coco chanel: sai già quali altri personaggi arricchiranno la collana in futuro? e magari con quali disegnatrici vorresti collaborare?
Non ti svelo tutto ma sicuramente non mancherà la zia Jane (Jane Austen) e mi piacerebbe molto lavorare alla biografia di Marina Abramovic. Tra le illustratrici corteggio Monica Barengo: vedremo perché è molto impegnata in questo periodo. Sto tenendo d'occhio Nadia Sgaramella. 
possiamo dire che, anche se in modi diversi, tutti i titoli di hop! edizioni esplorano una realtà prettamente femminile, a volte con ironia (ad esempio con la trilogia di joséphine), altre volte - ed è questo il caso di per aspera ad astra - in modo più "serio". come definiresti la tua casa editrice nell'ottica di questa rinascita della coscienza femminista nell'epoca di internet e dei social?
Come dicevo in apertura di intervista non è nostra intenzione fare pura rivendicazione di genere. Intendo il "femminile" di Hop! molto più vicino ad alcuni concetti espressi nel saggio di Virginia Woolf Una stanza tutta per sé. La rivendicazione tout court può essere fonte di un'animosità ben lontana dalle nostre corde. Viceversa è innegabile che tra uomini e donne la sensibilità sia diversa e il risultato narrativo anche. In Hop! siamo attente a tematiche che riguardano le donne: che si tratti del make up (e i suoi cliché visti in modo ironico) o di tematiche serie come l'aborto clandestino di Sotto, la violenza contro le donne di 7° Piano e ancora la faticosa affermazione professionale raccontate nella collana #Perasperaadastra, è sempre l'universo femminile che ci piace raccontare. Fatto che non vieta che siano anche autori uomini a lavorare per noi, quando riteniamo che il tema sia meglio affrontabile da un punto di vista maschile. Per esempio nella prossima uscita La Casa Tellier, sulle case chiuse ottocentesche, uno sguardo un po' alla Toulouse Lautrec un po' alla Fabrizio De André, era preferibile.
c'è un personaggio femminile - storico o attuale - più "difficile" di cui vorresti scrivere la storia? ed eventualmente da quale artista ti piacerebbe venisse illustrata la sua biografia?
Sì, ne ho già accennato: Diane Arbus. Il personaggio è difficile. Rimane lì, a bagnomaria. Vedremo. 
so che in questa collana verranno pubblicate solo storie di persone realmente esistite o esistenti, ma se dovessi scegliere di scrivere la biografia di un personaggio inventato, rubato alla letteratura o al cinema (ma anche all'opera, ai fumetti, alle serie tv eccetera) di chi vorresti raccontarci?
Allora... un'idea c'è ma è top secret. Vorrei raccontare un personaggio di una serie TV giocando tra ruolo interpretato e attrice protagonista. Sono strettamente legate. Tempo al tempo e se sarà lo saprai in anteprima.
ti ringrazio tantissimo per il tuo tempo e mentre aspetto con impazienza la biografia di frida (che adoro follemente!) ti faccio tutti gli imboccallupo possibili per questo meraviglioso progetto! ♥
Grazie mille a te!