facciamo che è un augurio per il nuovo anno.
buon anno e buone letture... a proposito, quale sarà il vostro primo libro/fumetto del 2013?
potrei dire che mix è il gatto di max, oppure che max è l'umano di mix, ma come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un'altra persona o di un animale, quindi diciamo che max e mix, o mix e max, si vogliono bene.
mi sembra un bell'incipit. ai bambini non si insegna troppo spesso bene cosa vuol dire vivere con un animale, e in effetti molti grandi non lo hanno mai capito. questa credo sia una cosa fondamentale. max e mix hanno fin da sempre vissuto al meglio la loro storia insieme, da quando max era un bambino e mix era un micromicino che entrava nel palmo di una mano. *attenzione agli spoiler* poi mix cresce e diventa un bel gattone dal profilo greco e gli occhi gialli e max diventa un ragazzo di diciotto anni, che decide di andare a vivere solo con il suo gatto in un nuovo appartamento. la loro vita continua felice come sempre, fin quando un giorno max si accorge che mix non ci vede più. ormai è diventato vecchio, ha già abbandonato l'abitudine di passeggiare sui tetti e ora in casa è proibito spostare qualsiasi oggetto, in modo che mix possa muoversi con tranquillità senza correre alcun rischio. anche adesso che non è più un bambino, anche se è sommerso dai libri dell'università, max non si scorda neanche un attimo del suo grande amico mix e delle sue necessità. 
finalmente riesco a postare! non mi pare quasi possibile! ok, allora... buon natale! come stanno andando le feste? vi siete fatti portare qualche libro o fumetto da babbo natale?
la nostra eroina, diventata mia patrona protettrice e fonte di ispirazione in meno di una settimana, è una giornalista esperta di finanza di 25 anni, lavora per far fortuna risparmiando, scrivendo articoli che aiutano i lettori a gestire al meglio i loro soldi. articoli che evidentemente lei non legge, perché becky è costantemente in rosso, in debito con banche e negozi, e adora risollevarsi dai pensieri che tutto questo comporta facendo... shopping! vestiti, scarpe, borse, cosmetici, trucchi, accessori di qualsiasi tipo... non c'è negozio che non attiri l'interesse di becky, e non c'è tipologia di acquisto che non meriti di essere fatto.
nel terzo volume di ooku si continua il viaggio indietro nel tempo per scoprire cosa ha ridotto il giappone al paese di cui si è parlato all'inizio: le prime epidemie di vaiolo dalla faccia rossa ma sopratutto la nascita della prima shogun donna riconosciuta come tale. tra amori impossibili e altri di convenienza, iemitsu dovrà affrontare ancora patimenti e dolore, allontanata a forza da arikoto, il quale non riesce a darle il figlio che è richiesto da kasuga no tsubone, deve accettare di giacere con altri uomini per poter restare incinta dell'erede maschio che possa legalmente e a pieno titolo prendere il suo posto. ma un'altra epidemia fortissima di vaiolo uccide senza speranza, mentre anche kasuga no tsubone, della quale conosciamo tutta la tragica storia, muore di vecchiaia, lasciando il controllo dell'ooku in mano ad arikoto. l'unica soluzione, per lo shogun e per il paese tutto, è accettare e regolamentare il nuovo ruolo che le donne ricoprono nella società. iemitsu è il primo shogun donna del giappone, libera finalmente di essere se stessa e di non doversi fingere un uomo.
in namida usagi 6 il carico di pucciosità rischia di superare il massimo consentito. i nostri due piccioncini stanno insieme felici e beati, ma si creano tante di quelle paranoie idiote da richiedere una perizia psichiatrica a entrambi. così neanche una vacanza al mare ci riesce a sbloccare un po' la libido di entrambi e prima di darsi un bacio ci vogliono interminabili considerazioni, ripensamenti, incomprensioni e sensi di colpa.
sesto volumetto anche per strobe edge che continua alla grande a essere uno dei migliori shoujo-cliché del decennio. ando che continua disperatamente a provare di sedurre ninako, ninako che va in paranoia perché ren si è lasciato e pensa che starà male perché pensa alla sua ex e ren che sta male perché è cotto di ninako che è troppo scema per capirlo. una bella farcitura delle solite scene in sakisaka-style fanno tornare a galla la quindicenne isterica che è in noi e causano una liberazione di urletti non indifferente, tra capelli impigliati che per liberarli bisogna fondersi insieme e sorrisi con occhio da triglia capaci di sciogliere il cuore della più acida delle donne.
e poi esplodiamo in un orgasmo di pucciosità e tenerezza con il secondo numero di hiyokoi. ci sono stati un sacco di snob che hanno dichiarato che questo manga era una porcata ancor prima di averlo letto. cazzi vostri. non sapete che cosa carina che vi perdete.
ora, quando inizio un libro di un autore che mi piace tanto, come stefano benni, mi aspetto sempre un libro piacevole, possibilmente che contenga quegli elementi che mi piacciono del suddetto autore.
cos'è che unisce tre diavoli, un guerriero nuvola, due mini yogi e tre ragazzi di periferia? facile: elianto!
c'è chi ne parla bene e chi ne parla male di questo tokyo alice, io dal canto mio voglio solo fare una premessa e poi vi dico che ne penso: questo è un manga femmina fino all'ultima goccia di inchiostro. ed è un manga che non potrà che piacere che ad un pubblico di femmine.
non  so perché ma succede sempre che ogni volta che ho qualcosa che ho atteso per tanto tanto tempo, poi lo lascio ristagnare sulla scrivania per giorni prima di leggerlo.
ovviamente, non poteva non succedermi con end.
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| alcune delle copertine del manga | 
il secondo volumetto di ooku continua a raccontarci la tragica vicenda di un giappone vessato da una malattia terribile, il vaiolo dalla faccia rossa, che colpisce solo i giovani uomini e che ben presto porta la popolazione maschili a un quarto di quella femminile. tutto questo accade nell'arco di poco tempo, ma l'effetto sulla società del paese è ancora più immediato e repentino.
in lindbergh 4 l'autore (autrice? ogni tanto mi viene il dubbio, ma il tratto mi pare decisamente maschile) mette un bel po' di carne sul fuoco: conosciamo i moschettieri della rosa nera, soldati al servizio della regina, ai quali viene affidato il compito di liberare la principessa tilda presa in ostaggio da shark. che poi shark avesse avuto a che fare in passato con la regina l'avevamo capito, ma a quanto pare era anche una vecchia conoscenza dei moschettieri e guidava la squadra con il grado di comandante. tra i sette moschettieri spicca kirio, un tempo pupillo di shark e adesso gelosissimo delle attenzioni che quest'ultimo dedica a knit. kirio è incredibilmente abile con i lindbergh perché riesce a capirne i sentimenti, ma per qualche motivo shark ha poi perso fiducia in lui, cosa che il ragazzino non riesce a perdonargli ancora. in uno scontro tra kirio e knit plamo riesce a salvare il suo padrone svelando le sue ali e rende inoffensivi tutti gli altri lindbergh. quella che sembrava essere solo una leggenda per bambini viene improvvisamente rivelata come realtà: i lindbergh un tempo erano creature alate e plamo è l'unico superstite di quella razza antica.
ieri pomeriggio sono riuscita nella missione scambio: il mio fumettaro si è ripreso pandora hearts e silver spoon (più una copia del numero 13 di dragon ball che mia madre ha preso doppione a mio cugino) e sono riuscita a prendere due volumetti di vinland saga! i numeri 8 e 9 per la precisione. ormai manca pochissimo per mettermi in pari con le uscite.
del destino di thorfinn dopo la morte del re ne abbiamo notizia qualche anno dopo seguendo uno schiavo di nome einar che viene comprato da un fattore di nome ketil. il padrone in fondo è un uomo onesto e gli propone di comprare con il suo lavoro la libertà. einar conosce qui uno schiavo piccolo e dallo sguardo spento, che altri non è che thorfinn, ormai privo di qualsiasi ragione per vivere.
sbarca in italia un'autrice bravissima con un manga a dir poco delizioso che già in tanti avete letto, adocchiato, sfogliato: il mondo di ran di aki irie, edito da j-pop.