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venerdì 22 giugno 2018

non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano

caro diario, io sono nulla, loro hanno tutto e non sanno che esisto.

non so se siete il tipo di lettori che si lasciano affascinare dalle copertine dei libri, o se siete grandi abbastanza da ricordare il periodo in cui a scuola i portacolori esplodevano di penne colorate, i diari erano forse la cosa più importante che si teneva dentro lo zaino, che già a metà anno scolastico straripavano di biglietti, ritagli, adesivi, testi di canzoni, dediche, disegni, gli anni dei video su mtv, delle spice girls, dei pantaloni a vita bassissima e zampa larghissima, le magliette che lasciavano l'ombelico scoperto (no, non le chiamavamo ancora crop top), il frisé, le treccine, la bigiotteria trovata in allegato al cioè... sto divagando, ma se avete la mia età, è inevitabile che questi ricordi vi travolgano davanti a non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano.

il fumetto di eleonora antonioni e francesca ruggiero si articola in tre storie diverse ma che si svolgono quasi contemporaneamente, all'interno della stessa scuola - palcoscenico inevitabile delle storie adolescenziali.
la prima protagonista è giulia, la tipica ragazza poco appariscente, occhialuta, per nulla alla moda, per niente stra-ricca, nemmeno troppo carina. nella sua classe c'è federica, alla quale lei non può che guardare con invidia e ammirazione: federica è ricca, bella, interessante, ha una casa straordinaria e due genitori fuori dal comune, un sacco di amiche e le basta un niente per avere tutti i ragazzi che vuole. sembra impossibile che due ragazze così possano diventare amiche, invece è proprio quello che succede, e per giulia è come essere ammessa d'improvviso a un club esclusivo nel quale sente di non meritarsi di stare, e per rimanere lì la sola cosa da fare è mettere se stessa da parte e trasformarsi il più possibile nella copia di federica.
ma, come si suol dire, augurati di non ottenere quel che chiedi.
la vita che giulia immaginava stupenda ci mette davvero poco a rivelarsi una delusione totale, vuota, stupida e banale, ma è anche un passo importante, una tappa obbligatoria per acquisire finalmente consapevolezza di sé e del valore della propria identità.


la seconda storia è quella di anna e di un'amicizia che nasce in modo violento e cresce prendendosi tutto lo spazio, tutto il tempo, tutti i pensieri, occupa pagine dell'onnipresente diario tra disegni, ritagli e confessioni, che forse è qualcosa di più o forse no, che sembra unica e infinita e fortissima o forse è solo una bolla di sapone bella e fragile, come sono sempre gli amori adolescenziali.
e se giulia e anna chiedono attenzioni, aggrappandosi a qualcuno, cercando una qualche felicità tra un altro paio di braccia o in un gruppo di vincenti, clarice - la protagonista della terza storia - è più uno spirito libero, indipendente, a cui più che delle amiche, dell'essere parte di qualcosa di riconoscibile, interessa la sua passione per la corsa. e quando viene notata da un talent scout invece di impazzire di gioia come farebbero tante altre sue compagne, continua a testa bassa a mirare dritta ai suoi obiettivi.
perché le bambine non sanno solo urlare e chiedere attenzione, hanno imparato a prendersi quello che vogliono e non avete nessun modo di fermarle.


dopo misdirection, eris edizioni continua a restituire all'adolescenza quell'importanza che spesso le viene negata grazie a un'osservazione per nulla superficiale, anzi profonda e interessata, del periodo forse più complesso della nostra vita, gli anni delle prime aspettative, dei cambiamenti, del disincanto, delle scoperte, degli obblighi sociali; gli anni in cui ci si ritrova a sbattere la testa contro muri di cui non capiamo la necessità, tra la voglia di conformarci e confonderci col mondo e quella di essere diversi e unici, con un'attenzione particolare declinata al femminile (ma fruibile anche da un pubblico maschile), a un mondo che è rosa solo in apparenza ma che inizia a svelare le tragiche contraddizioni tra cui la vita delle donne, fin da subito, è costretta ad andare avanti, e che possono essere distrutte solo attraverso la loro conoscenza e comprensione.

lunedì 20 agosto 2012

yumemiru taiyou - aggiornamento!


shimana kameko odia il suo nome, odia la sua attuale famiglia e non vede l'ora di andare via da casa. suo padre si è risposato dopo che la sua vera madre è morta quando lei andava soltanto alle scuole medie e la matrigna è una donna parecchio fredda con lei, che si cura soltanto del piccolo fratellino (che a contrario di shimana ha un nome davvero carino: yura!).
finalmente shimana si convince ad andare via da casa, certa che la cosa non dispiacerà più di tanto ai suoi familiari, però neanche il tempo di arrivare al parco che letteralmente inciampa su uno strano tipo vestito con un kimono che le chiede da mangiare. appurato che non si tratta di un maniaco, shimana si lascia tentare dallo sconosciuto che le offre un appartamento in cui stare a un prezzo davvero ridicolo, a patto che lei rispetti tre condizioni: 1) dirgli il motivo per cui sta scappando di casa, 2) recuperare la chiave che hanno due suoi compagni di scuola e 3)... per il momento mistero!
dei due coinquilini del tipo strano in kimono, il primo è zen, un mezzo teppista fissato con i panda (anche a me piacciono tanto i pandini ), che nemmeno a farlo di proposito ha perso la chiave. il secondo è asahi che salva per un pelo shimana che rischia di crollare giù da un dirupo per recuperare la chiave di quello scemo di zen. asahi è indubbiamente figo già dalla prima vignetta mentre zen è il solito idiota che però a me piace tanto! insomma, casomai non si fosse capito, si ritroveranno a vivere tutti nello stesso appartamento... pare che vada di moda negli shoujo questa roba della co-abitazione...



questo è più o meno quello che succede nel primo capitolo di yumemiru taiyou, un manghino niente male che mi è stato consigliato di leggere da qualcuno che a quanto pare conosce abbastanza bene i miei gusti! si trova scansionato in italiano qui!

i disegni non sono proprio il massimo almeno nei primi capitoli, ma i primi piani sono abbastanza curati e le faccette buffe sono parecchio buffe, quindi diciamo che si becca la sufficienza, però in rete ho beccato delle immagini che mi sembrerebbero più recenti e decisamente più curate, quindi c'è da sperare bene in un miglioramento. pochi piagnistei, anzi direi che sembra una serie più incentrata sul comico che sul melodrammatico, si direbbe proprio una lettura leggera e simpatica.
la serie è conclusa al 10° volumetto ma io sono riuscita a leggere appena il primo capitolo perché qui la connessione è cosa rara e preziosa. spero di riuscire a leggere al più presto il resto, in ogni caso, anche se si sente puzza di triangolo mi ha fatto simpatia e continuerò a leggerlo. bel record per un primo capitolo. credo proprio che lo prenderei al volo se arrivasse in italia...

*edit*
quanta lungimiranza! a quanto pare, secondo alcune indiscrezioni, i diritti sono stati acquistati da un editore italiano... io penso di sapere anche chi, però per adesso non mi sbilancio...

lunedì 6 febbraio 2012

suiiki -waters- di yuki urushibara


suiiki (waters) è un fumetto bellissimo, in due volumi, che -ovviamente- non è ancora stato stampato in una lingua comprensibile, quindi se lo volete leggere, e vi consiglio di farlo, lo trovate qui. io l'ho scoperto grazie al blog di yue, che seguo sempre con piacere perché trovo spesso perle del genere.

la storia inizia in un'estate rovente e chinami, la nostra protagonista, mentre sta al club scolastico, sviene per il troppo caldo. si risveglia però in un vecchio villaggio vicino a un fiume, bagnata da una pioggia leggera, finalmente rinfrescata dopo tanto caldo. cede alla tentazione di farsi una nuotata nel fiume quando si risveglia di nuovo a scuola, circondata dai suoi compagni di classe. di nuovo, la sera, mentre sta per fare il bagno, perde coscienza e si risveglia nel villaggio. constatato che tutte le case sono disabitate, chinami si mette a girellare vicino al fiume e arriva fino a una cascata dove incontra un bambino che la invita ad andare a casa sua. in effetti nel viaggio ci sono ancora due abitanti, il bambino della cascata e suo padre, un vecchietto che la ospita per la notte, promettendole che l'aiuterà il giorno dopo a tornare a casa. chinami però si risveglia di nuovo a casa sua. qualche giorno dopo chinami va a trovare la nonna e le racconta dei sogni che ha avuto. come sua madre, anche lei le dice che questo villaggio dei sogni ricorda molto quello dove è vissuta da giovane. chinami continua a visitare il villaggio e a incontrare il bambino della cascata, mentre nella storia si intrecciano i flashback della vita della nonna e della mamma di chinami.
il resto non ve lo racconto perché rovinare una storia così bella è proprio un peccato, quindi andatevelo a leggere.


suiiki è un bel racconto che mischia realtà e sogno in modo tanto stretto da non riuscire più a distinguere l'uno dall'altro, amalgamandoci dentro personaggi difficili da dimenticare e paesaggi da sogno.
il mio voto è 10 pieno, qualora qualche casa editrice volesse rendersi conto di che gioiellino è e pubblicarlo, sarebbe mio prima ancora di sfiorare lo scaffale della fumetteria.

domenica 15 gennaio 2012

bye bye little - io sakisaka ♥

storie di adolescenti che si innamorano, gioiscono, soffrono e crescono. credo che questo sia quello che la sakisaka sappia fare meglio, raccontare la vita di ogni giorno senza renderla mai banale e senza negarle mai quel tocco di dolcezza tipico dell'ingenuità delle prime esperienze.
bye-bye little è un volumetto che raccoglie quattro storie abbastanza datate, immature rispetto ad opere più famose e recenti, ma in ogni caso meritevoli di lettura.
le scansioni sono merito del gruppo kakera traslation.


bye-bye little
l'ho detto e lo ripeto, questa donna è una cornucopia di tenerellosità e dolcezza da far spavento!
lui e lei frequentavano la stessa scuola elementare, e ora si rincontrano al liceo. lui prima era un piagnone, veniva preso in giro e chiamato femminuccia, e lei stava lì a far la dura e difenderlo. adesso tocca a lui aiutarla proprio nel momento in cui lei sta per crollare: anni e anni a sforzarsi per mantenere la promessa di essere brava e non piangere fatta a suo padre che non è più tornato a casa, hanno fatto di chiba una ragazza decisamente nervosa e stressata: si occupa della casa e del fratellino, mentre la madre è occupata al lavoro, e non cerca appoggio in nessuno.
un ribaltamento di ruoli abbastanza scontato eppure narrato al solito modo semplice e spontaneo della sakisaka.
dal punto di vista grafico è migliorata parecchio, ma anche qui ci sono delle tavole niente male che promettono proprio bene! e a giudicare dai suoi lavori recenti, la promessa è stata mantenuta eccome!

love, stupid, me
chie ha confessato il suo amore a satoshi, il ragazzo che le piace tanto, ed è stata accettata! è felice di stare con lui, ma un po' per volta comincia a rendersi conto che qualcosa non va. lui è decisamente più interessato a stare con i suoi amici che con lei, non riesce a essere premuroso e gentile come lei immagina. nel gruppo di satoshi oltretutto c'è un ragazzo, sugiyama, che la guarda sempre con ostilità, però quando si trovano finalmente a parlare, lei si accorge che in realtà è un tipo gentile ma semplicemente timido. decisamente più carino e attento del suo fidanzato, nascerà poco a poco un nuovo sentimento in chie e capirà che in lui non non era ostile, solo imbarazzato di essere innamorato della ragazza del suo amico...
scene che solo la sakisaka può e lieto fine caramellosissimo ♥

doki doki
essere innamorate di un amico è sempre un casino. come si fa a dirglielo? è questo il problema di miyuki: è pazza di shuntaro, ma non riesce a dirglielo anche perché lui sogna la "ragazza ideale" che di certo non somiglia a lei... e la ragazza che meglio può incarnare l'ideale di shuntaro è rie-chan, due anni più piccola di loro per cui shuntaro sempre avere una cotta. miyuki sa allora che non può far altro che mettersi da parte e lasciare che lui sia felice, ma... non è affatto così semplice!

too young
per me la migliore delle quattro storie. mika e yoshiyuki, nonostante siano praticamente due ragazzi modello, vivono oppressi dalle loro famiglie. la madre di mika l'ha costretta a smettere di suonare il piano quando era piccola perché non era brava abbastanza, la rimprovera se i suoi voti sono di poco sotto l'eccellenza e quando esce con yoshiyuki. lui deve litigare ogni giorno con suo padre che non vuole che continui a suonare il basso a livello professionale. possono soltanto contare una sull'altro...
un altro capolavoro sulle vite degli adolescenti, una storia bellissima che alla mia veneranda età (lol) mi fa rimpiangere di non averle vissute sulla mia pelle certe esperienze...


in definitiva volumetto promosso, spero proprio che venga pubblicato in italia o in francia (dove strobe edge è quasi al quinto volumetto) perché lo prenderei subito

sabato 7 gennaio 2012

watashi no koibito


in attesa che esca il primo numero di strobe edge, ho beccato sullo smo le scansioni di un vecchio manga della sakisaka watashi no koibito. una storia breve che fa parte di una raccolta formata da due volumetti, è quella principale e da il titolo alla serie.

emi-chan ha una sorella bellissima, più apprezzata e coccolata dai genitori come dagli estranei sin dall'infanzia, corteggiata e amata da tutti, anche dai ragazzi che piacciono a emi... praticamente una battaglia persa.
all'inizio della storia emi risponde al telefono e un ragazzo la scambia per la sorella dichiarandosi. imbarazzata e incapace di spiegare che si tratta di un equivoco riaggancia senza proferire parola.
il giorno dopo è l'immancabile primo-giorno-di-liceo e emi si trova a camminare dietro un gruppo di ragazzi che stanno parlando di... un amore rifiutato? il primo giorno di scuola? ma che sfiga...
il ragazzo rifiutato si gira e... zac! colpo di fulmine per la nostra poverella! che oltretutto se lo ritrova in classe e al momento delle presentazioni scopre che lui è proprio il tizio che ha chiamato il giorno prima! chiarito dopo l'equivoco e fatte le scuse del caso, tra i due comincia a nascere poco per volta un rapporto di amicizia molto forte. la storia va avanti con alcuni colpi di scena e scene tenerelle varie, purtroppo si conclude proprio nel momento più atteso, lì dove ci sarebbe stato bene qualche altro capitolo per la gioia delle fan che sono state a tirare fuori urletti di gioia nelle ultime pagine.
anche se la storia è un po' prevedibile e i disegni sono un po' grezzi (si vede insomma che è uno dei primi lavori) è comunque una lettura godibilissima, sicuramente di livello più alto di alcuni mangazzi che ci propinano ultimamente (starcomics, con le tue mayu shinjo e minami kanan dovresti saperne qualcosa...)

gli ultimi due capitoli invece sono due oneshot, second bloom e an unrequited love.
nella prima due ex-fidanzati si rincontrano dopo qualche anno da quando si sono separati e per la seconda volta, non senza difficoltà, si confesseranno il loro amore, la seconda invece è una storia brevissima e muta ma molto dolce e interessante dal punto di vista grafico.

leggetevelo qui (link) e sopratutto comprate strobe edge quando uscirà (manca poco poco!!!), nella speranza di vedere tanta altra bella roba di questa brava mangaka in italia!

venerdì 6 gennaio 2012

amanchu!


dopo aria, kozue amano (mi) colpisce ancora con un altro manga pieno di mare, gatti e poesia. di amanchu! ho preso i tre volumetti usciti nell'edizione francese, sicura che dopo il flop di aria (tra l'altro editato malissimo, con quell'orrore di volumetti finali accorpati) non uscirà mai in italiano. l'edizione francese è molto bella, e in ogni caso, se masticate l'inglese, credo che si trovino con facilità le scansioni.

amanchu! è la storia di due ragazze e il loro amore per il mare e le immersioni: hikari, la più energica e già esperta subacquea e futaba, timida e - oh ma che belli questi luoghi comuni! - appena trasferitasi da tokyo, non ha mai fatto immersioni prima di incontrare hikari, anzi non sa quasi neanche nuotare...
tra le due nascerà da subito una forte amicizia, dentro e fuori dalla piscina o dal mare. è importante, quando si fanno immersioni, fidarsi del proprio partner e riuscire ad avere una forte intesa, sopratutto dove non si può comunicare se non a gesti. amanchu! non è uno yuri, anche se l'atmosfera spesso si fa molto dolce, però c'è una dose di fanservice leggermente più forte che in aria. nulla di fastidioso, sicuramente, però a sfogliare il volumetto qualche dubbio viene...
il rapporto tra le due, così come la figura della sensei ricorda molto aria, oltre che per l'ambientazione marina e la presenza degli immancabili gattoni cicciosi che sono un po' il distintivo della amano. (ce n'è uno che si chiama proprio aria e che somiglia moltissimo al direttore )


gli slice of life sono un po' la mia passione, e anche se qui l'autrice spesso si ferma su alcuni dettagli tecnici, non risulta mai noioso o troppo da "conoscitori", anzi, fa venire abbastanza voglia di provare a indossare una muta e calarsi in mare.
come sempre, ci sono tavole che lasciano a bocca aperta per la bellezza dei paesaggi e la poesia che la amano sa distillare in qualsiasi veduta, credo che sia una delle cose più apprezzabili delle sue storie: anche se qui non c'è la bellezza di neovenezia, persino un cespuglio di fiori disegnato da lei diventa bellissimo.


amanchu! sta in pausa da un bel po', a quanto ne so io, per la dolce attesa della amano. spero che riprenda a disegnarlo presto, anche se sicuramente l'esperienza del pancione credo l'abbia riempita di dolcezza che ha riversato puntualmente in ogni tavola.

acquista Amanchu! su amazon.it!

mercoledì 21 dicembre 2011

chi's sweet home ♥

chi's sweet home è uno dei manga più teneri che mi siano passati sotto mano durante tutta la mia "carriera" di lettrice. i volumetti sono strutturati a episodi che raccontano le giornate di chi, una gattina trovatella. la piccolina si distrae mentre cammina per strada con la mamma e i fratellini e finisce tutta sola e sconsolata in un parco, dove incontra youhei, un bimbo di pochi anni, che sta giocando lì accompagnato dalla mamma. la gattina sembra spaesata, e poi è così piccola e carina! youhei e la mamma decidono di adottarla, ma non di possono tenere animali nel loro condominio! risolti i primi tentennamenti, l'affetto che si sviluppa tra la micina e gli umani convince mamma e papà a tenerla in casa, però bisogna star bene attenti che i vicini non se ne accorgano, altrimenti che fine farebbe chi? dovrebbero darla a qualcun'altro, non si potrebbe di certo abbandonarla...

tra giochi e poco piacevoli visite veterinarie, la palletta di pelo scopre ogni giorno qualcosa di nuovo dentro casa, impara qual'è il posto dove fare i bisognini e quanto sono divertenti le palline fatte con i fogli di carta arrotolati, gioca con youhei e si prende le coccole da tutta la famiglia.
gli episodi sono tutti molto ordinari, ma penso che strappino un sorriso a chiunque abbia in casa un gatto (anche da me è arrivata da poco una micina e in effetti leggendo le avventure di chi mi pare di vedere la mia camilla da quando sta qui in casa...)


chi è una micina buffa e incredibilmente espressiva, che passa da momenti di gioco sfrenato a quelli di nanna e coccole senza quasi accorgersene, che vede il mondo con gli occhi di un gattino e che non sempre capisce e accetta le regole che gli stupidi umani le impongono. nel secondo e nel terzo volume il suo compagno sarà blackie, un gattone nero che la accompagna nei suoi vagabondaggi. cosa succede nei volumi successivi? non so e non vedo l'ora di scoprirlo, le sue storie mi piacciono moltissimo e mi sto appassionando davvero tanto alle vicende di questa tigre in miniatura!
fino ad adesso ho avuto modo di leggere fino al terzo numero della serie, nel quale finalmente sembra che la famiglia di chi stia cercando di risolvere il problema di vivere con un gatto in un condominio dove vige la regola del non si possono tenere animali domestici. in fondo chi è parte della famiglia, non si può continuare a nasconderla sempre!

 

chi's sweet home è pubblicato in inglese (vertical) e in francese (glénat). ovviamente, di pubblicazioni italiane non se ne parla neanche, ma vi consiglio di leggerlo comunque in una di queste due lingue, i dialoghi sono molto semplici anche per chi non è ferratissimo in inglese (o francese) e poi perché è un manga tutt'altro che noioso o banale: ben organizzato, dolce e divertente, disegnato con cura e interamente a colori, non può esserci un amante dei gatti - o un appassionato del genere kawaii - che non conosca chi!
l'edizione della vertical (che è quella che posseggo) oltretutto è molto ben fatta e facilmente reperibile. esistono anche degli episodi animati, durano pochi minuti e credo siano facilmente trovabili su youtube.
attualmente in giappone sono stati pubblicati otto volumetti di questo manga (sette per ora in inglese, l'ottavo uscirà nei primi mesi del 2012), che è ancora in corso di serializzazione, e che spero duri ancora per tanto tempo se mantiene questo livello!

martedì 8 novembre 2011

yumepati professional e hiyokoi

no, non sono sparita. questa settimana avrei dovuto scrivere di millemila fumetti, ma le persone che dovevano spedirmeli non si sono ancora degnate di farlo. tutto ciò mi sta davvero dando ai nervi.

in ogni caso, visto che da leggere c'è ben poco, mi sono consolata con qualche anime.
ho finito yumeiro pâtissière e devo dire che è una serie davvero carina. se c'era il timore che si sarebbe dedicato troppo spazio agli spiritini, beh, così non è. le vicende sono incentrante su ichigo e compagnia bella e sulla loro crescita personale e professionale: insomma, sicuramente è una serie per bambine, piena di filler e di gare interminabili, però è molto carina, e sopratutto nel finale arriva il tanto agognato (da me) momento love love che mi ha fatto impazzire di curiosità per la seconda serie.



yumeiro pâtissière sp professional invece mi sta un po' deludendo. speravo che riprendesse a raccontare gli eventi dalla fine della prima serie, invece inizia due anni dopo, i personaggi sono molto cambiati fisicamente (e sono molto più bruttarelli), l'elemento love love è vagamente sparito e, se nella prima serie, c'era il gran premio delle torte, qui i nostri eroi (nostri per dire, il gruppo ichigo si è sciolto e ci sono personaggi nuovi e seminuovi) devono riuscire a gestire un negozio di dolci in una nuova cittadella, costruita di sana pianta, piena di negozi e cose del genere, e non farsi battere dagli altri concorrenti, pena la chiusura del negozio. il tono è molto più basso della prima serie, anzi oserei dire che sembra uno stiracchiamento del primo yumepati giusto per far qualche soldino in più. vero però che sto a meno di metà, quindi magari il resto della serie è un po' meglio... però fino ad adesso posso solo dire che è davvero un peccato, se la prima serie prendeva 8, questa qui arriva a malapena al 3 e mezzo.


poi ieri, girellando per caso sull'internèt, ho trovato le immagini di un'altra serie ribon che mi ha fatto impazzire di tenerezza, ovvero hiyokoi , una storia vagamente simile a love*con, un po' meno comica e un po' più kawaii: lei, hiyori, è appena tornata a scuola dopo qualche mese passato in ospedale per via di un incidente, è una persona incredibilmente timida e incredibilmente bassa, due cose che insieme non vanno affatto bene visto che l'essere così minuta non fa che attirare l'attenzione di tutti... sopratutto quando scopre che il suo compagno di banco è alto un metro e novanta!
commediola carina di cui esiste (che io sappia) solo un oav oltre che il manga, arrivato al quinto volumetto e ancora in corso di pubblicazione.
se vi capita di trovarlo il giro dateci un'occhiata!

mercoledì 2 novembre 2011

shakugan no shana

anime con cui sono in fissa da molti anni ormai, anche se ho abbandonato la seconda serie a metà, adesso che sta uscendo la terza (e ultima!) penso proprio che riprenderò a vederlo!


trama (molto scialba per non farvi perdere il piacere di guardarvi questo anime bellissimo):
ovviamente, la storia comincia con una bella rivelazione per il nostro eroe (che a me sa di sfigato) yuji sakai, che nei primi 2 minuti del primo episodio, ci rivela di essere morto.
superate la voglia di chiudere tutto e di cestinare i file.
in realtà il mondo non è così come lo vediamo (e figurarsi...), viene spesso attaccato da mostriciattoli ben poco simpatici interessati al potere dell'esistenza degli uomini. se ne nutrono per diventare più potenti e poter realizzare i loro desideri.
piccolo problemino: se il potere dell'esistenza subisce alterazioni notevoli, l'equilibrio del mondo va a pezzi. ecco perchè, accanto ai simpaticoni sopra citati (i guze no tomogara) esistono altri simpaticoni, i flame haze (guerrieri a servizio dei re di guze "buoni") che mettono la loro vita al servizio della difesa di questo equilibrio, acquistando dal tomogara con cui hanno stretto il patto, il potere necessario per combattere. questo però ovviamente non basta a risolvere il problema, moltissimi umani in tutto il mondo vengono privati del potere dell'esistenza e quindi uccisi. altro compito dei flame haze è quello di dar loro un'esistenza provvisoria, di farli divenire dei torch. i torch vivono per poco tempo, e poi svaniscono nel nulla, portando via con loro ogni ricordo legato a quello che erano stati. un modo di attutire la perdita, praticamente.
ecco. il nostro yuji è proprio un torch. ma non uno come tutti gli altri... (e figuriamoci anche questo...)
quanto alla flame haze in questione... beh, un personaggino che nei primi episodi viene voglia di strangolare con le proprie mani, poi diventa adorabile shana (la cacciatrice dai capelli di fuoco e gli occhi ardenti, nome piuttosto sontuoso per la nanerottola in questione, mio personaggio preferito e motivo di sentitissimo fangirlismo )


la prima serie è stupenda, va avanti tra combattimenti, la solita immancabile vita scolastia, battibecchi e cose del genere.
i vari momenti sono ben bilanciati, né troppa noia da "solita situazione scolastica" né troppa ansia da "ommiodio moriremo tutti".
assolutamente consigliato! la seconda... uhm, al momento si mantiene sotto il livello della prima, ma potrebbe rivelare un bel po' di robe interessanti.
imperdibili gli speciali shakugan no shanatan, rilettura di certi momenti dell'anime in chiave comica, meravigliosi, ma vedeteveli alla fine della prima serie o non ci capite nulla.belle animazioni e bei disegni. esiste poi shakugan no shana s, composto da 4 episodi e adesso, come dicevo sopra, la terza serie.


di shakugan no shana in giappone esistono sia le light novel sia il manga. sono state portate in america pure da viz media, ma è praticamente impossibile recuperare i numeri 2 e 3 della serie manga... io ho soltanto il primo numero. i disegni sono all'altezza della serie animata se non meglio, le illustrazioni che si trovano in giro (come quella qui sopra) sono stupende! fuori dall'italia questa serie ha parecchio successo, non capisco proprio perché si ostinano a non portare nulla di questa serie da noi... sigh! io ci spero sempre e comunque in ogni caso!

lunedì 24 ottobre 2011

maki usami ♥

dopo aver letto tutto quello che è stato pubblicato in italia di maki usami (orange kiss, caramel milk tea e quanto costa la felicità? tutto per la flashbook) posso affermare che questa autrice mi piace tanto anche se mi sembra un po’ snobbata. ingiustamente snobbata!


le sue storie sono dolci senza essere melense, semplici senza essere banali, il suo tratto è pulito e morbido e molto più apprezzabile della media dei disegni di moda in questo periodo. le sue storie sicuramente appartenengono ad un genere leggero che credo possa piacere a un pubblico parecchio eterogeneo: io porterei in italia tutto quello che c’è di suo, e sto sperando tanto che flashbook continui a pubblicare i suoi fumetti, se non dovesse essere così mi butterò sul volumetti francesi per gli altri titoli!


intanto ho trovato le scansioni di kokoro botan (qui!) e sto leggiucchiando anche questa roba che devo dire è proprio carina! la storia è abbastanza semplice: appena entrata nella nuova scuola niina kasuga incontra un ragazzo dai modi da gentleman e finisce per prendersi una cotta in qualche secondo. si dichiara e ottiene da lui di poter uscire insieme, nonostante non si conoscano quasi per nulla, anche se, come pensa lei, stare insieme servirà esattamente a questo... però non tutto è facile come sembra!

aggiungo un'immagine tanto carina, colorata da me! ^_^


domenica 23 ottobre 2011

blue spring...


girellando sui forum giusti si trova tanta roba interessante... è il caso dei fumetti di sakisaka io, che non conoscevo e che plausibilmente mi sarebbero passati sotto gli occhi senza notarli troppo se non ne avessi sentito parlare prima sullo smo (croce e delizia del mio cuore portafogli).

a parte strobe edge, che aspetto con impazienza, un altro titolo che mi sta intrigando non poco (no, a dire il vero mi fa sciogliere come burro in padella ) è ao haru ride (aoharaido nella forma abbreviata), che si può leggere in inglese grazie alle scansioni di bikkuri (donnina gentile ).

io chiuderei il discorso dicendo che è una delle storie più carine (nel senso proprio di kawaii gridato istericamente!) che abbia letto ultimamente, però sono buona e vi scrivo un po' di trama.

la protagonista della vicenda è futaba, una ragazza che per forza di cose si è dovuta costringere a cambiare il suo atteggiamento nel corso delle scuole medie: infatti, essendo naturalmente una persona "carina" attirava tanto l'attenzione dei ragazzi, tanto quanto (e sopratutto di conseguenza) l'odio delle compagne. oltretutto, sempre nello stesso periodo, per un fraintendimento, non riesce a dichiararsi al ragazzo di cui è sempre stata innamorata, tanaka-kun, il quale si trasferisce proprio dopo il tentativo fallito di futaba, senza che così tra i due si possa chiarire il malinteso.
alle scuole superiori futaba ha deciso di non commettere lo stesso errore e mantiene il suo atteggiamento poco femminile per riuscire ad avere delle amiche, cosa in cui, in qualche modo, sembra riuscire. fino al momento in cui ritorna - ebbene sì! - il nostro tanaka, adesso all'anagrafe mabuchi kou, che oltre a farle aprire gli occhi sulla vera essenza delle sue "amicizie", rimescola i sentimenti della nostra che per tre anni erano rimasti assopiti. lui però si dichiara diverso dal passato, ragion per cui nulla di quello che era può continuare ad essere. e quindi? cosa si fa adesso? accettiamo il fatto che lui sia diventato un mezzo stronzetto (diciamocelo dai!) oppure continuiamo a piangerci dietro? scoprivatelo su bikkuri channel! (XD scusate, era troppo invitante!)

tutto questo ovviamente è condito da scene tenere oltre ogni limite, tanti bei sentimenti, ingenuità e turbe adolescenziali, gestiti in modo da essere apprezzabilissimi anche giunti al quarto di secolo.



in giappone aoharaido è giunto al terzo volumetto e continua, ma io mi auguro proprio che planet abbia comprato l'intero pacchetto sakisaka, perché ci sono anche altri suoi titoli (come mascara blues) che mi piacerebbe leggere.

venerdì 21 ottobre 2011

cake cake!!! (yumeiro pâtissière)

premetto che sono stata attirata dallo stile dei disegni orribilmente carini, da tutto quel rosa e fragole e fatine... e che al momento ho visto solo 4 episodi della prima serie (che ne conta la bellezza di 50! @_@).


è un anime per fanciulline, carino, divertente, con i soliti temi: impegnati che diventi bravo, l'amicizia è una cosa importante, anche se ti hanno sempre detto che sei una mezzasega qualcosa saprai pur fare nella vita, no? e prima o poi penso arriverà anche l'ammore
trama in due paroline: ichigo frequenta la seconda media, è una ragazza come tante senza nessun talento in particolare né alcuna passione sfrenata. la sorellina minore invece è una studentessa di piano già vincitrice di alcuni concorsi. fortuna vuole che proprio dopo la premiazione di natsume (la sorellina) a un concorso, ichigo trovi un salon di pasticceria, ci si infili per abbuffarsi di ogni ben di dio e si metta a parlare con un biondino in abiti da chef francese che rimane incantato dalla sua capacità di parlare della roba che mangia (secondo me lo fa per distrarre gli altri dall'enorme quantità di roba che ingurgita...). parlando parlando, cicciano fuori gli immancabili riferimenti alla nonna morta, alla scuola cicciomegafichissima in cui studia il biondo e zac! si accende la lampadina a ichigo, che decide di diventare pasticcera alla saint marie (solita scuola bella come un castello della loira, con dormitori, bei ragazzi e stronzette da quattro soldi).
per il resto andate a scaricarvi le due serie qui!

ovviamente, di yumeiro pâtissière esiste anche il manga, pubblicato su ribbon e poi raccolto in dieci volumetti. i disegni del manga sono millemila volte meglio di quelli dell'anime (sono proprio quelli che mi hanno fatta intrippare, anche se solitamente non apprezzo lo stile simil-tanemura... e neanche tanto la tanemura °_°)
galley di copertine e altre illustrazioni





la schifezzella qui sotto l'ho colorata io tempo fa giusto per cazzeggiare un po' con fotosciòpp! la pubblico giusto per narcisismo!


edit! ho trovato la cover del decimo e ultimo volume *_*

giovedì 20 ottobre 2011

wild cats

come avevo promesso, ecco qui quattro brevi parole su wild cats.



wild cats è un volumetto autoconclusivo, uscito in giappone nel 2000 e non reperibile in nessuna lingua comprensibile se non in scans (in questo caso ringraziate lo smo project che si è occupato della versione italiana). personalmente non amo troppo le scansioni, anzi in generale odio leggere dallo schermo di un computer, però ogni tanto faccio un'eccezione, sopratutto per le serie brevi, e questa è una di quelle rare volte.
la storia si divide in tre capitoli, in tre ministorie tutte incentrate su caesar, la vera protagonista del manga. il primo capitolo è completamente dedicato a lei, da quando viene trovata (in un cesto insieme ad altri micini) e la segue durante la sua crescita: è una leoncina che vuole a tutti i costi diventare un gatto, una bestiola grande e goffa che non riesce a cacciare come i suoi "fratelli" né tanto meno a guardare un documentario sulla vita dei leoni senza terrorizzarsi alle scene di caccia. il secondo si incentra più su tongu, un cagnolino che per un breve periodo riesce a essere amico di caesar, e che dopo un'infanzia (ma si può parlare di infanzia per i cuccioli di cane?) un po' travagliata, trova finalmente un padrone che lo ama davvero e non intende separarsi da lui. l'ultimo capitolo torna a focalizzarsi sulla leoncina ormai grande e sui suoi buffi e al contempo drammatici problemi di cuore.
in effetti lo descriverei con due sole parole: buffo e drammatico. l'ingenuità dei pensieri di caesar e il suo tentativo di diventare un gatto come quelli con cui è cresciuto fa ridere tanto quanto mette un po' di tristezza nel vedere questa miciona gigantesca piagnucolare per i suoi insuccessi.
io personalmente lo adoro e sarei felicissima di poterne avere una versione cartacea in italiano (o anche inglese o francese!), la trovo una storia dolce e sopratutto ben fatta. editori italiani fateci un pensierino dai! la shimizu non può essere relegata in un angolino così! dai dai dai!

ps. ho finito di leggere kaguya-hime! meraviglioso! anche se la lacrimuccia stava per scendere alla fine...