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mercoledì 23 agosto 2017

commenti randomici a letture randomiche (39)

sono tornata un po' prima del previsto, con una confessione e - finalmente - un'illuminazione (e sono anche parecchio più abbronzata di prima).
questa credo sia stata la prima estate della mia vita in cui non ho letto praticamente quasi nulla. ho sempre trascorso i mesi estivi a far fuori un libro dopo l'altro e a macinare fumetti, questa volta invece niente: un po' per il caldo schifoso che ha ucciso i miei neuroni e ha reso fisicamente impossibile tenere un libro in mano, un po' perché ho passato un sacco di tempo fuori casa in compagnia, per cui il tempo di starmene sola a leggere qualcosa è stato praticamente nullo.
ma la verità è un'altra, e mi ha colto come un'illuminazione in piena notte: la mia tbr è arrivata a un punto di saturazione tale che ormai mi fa letteralmente paura, talmente tanta che non ho il coraggio di allungare una mano verso la pila di libri e scegliere qualcosa, entro subito in modalità ohmmioddio non ce la potrò fare mai e poi mai! ho così tante cose da leggere che mi prende il panico alla sola idea di quanto tempo mi ci vorrà per farlo, e ho così tante cose da recensire che mi sento in colpa verso tutti quelli che aspettano un commento (che poi magari sono solo mie stupide paranoie e a voi non ve ne frega meno che niente, però niente, le vocine nella mia testa mi dicono che sono una brutta persona).

ammetto anche che ricominciare dopo una pausa simile con qualcosa di troppo impegnativo è anche controproducente, altro che ansia da prestazione o blocco da foglio bianco, mi ritroverei in un angolino a piangere, quindi ho pensato che la cosa migliore fosse partire con un bel carico di fuffa e con qualche commentino random alle letture più leggere, giusto per riprendere il ritmo e lasciarmi le cose più importanti per quando mi passerà questa sorta di strizza. però tranquilli, basta un po' di venticello fresco e già mi sento più quella di una volta, quindi penso di poter dire che clacca sta per tornare davvero agli antichi splendori.

dicevo, non ho letto moltissimo in questi giorni, anzi, non ho letto quasi nulla e quel poco sono state tutte robe molto leggere (tipo i vari topolino mezzi letti e mezzi no accumulati negli ultimi mesi e un sacco di manga, tra cui molti recuperi), ma in mezzo a queste cose c'è qualche titolo di cui volevo parlarvi assolutamente, quindi tanto vale cominciare così.

allora, che io sono una fan di io sakisaka mi sa che lo sapete. è un'autrice di shoujo manga che di certo non scrive storie che brillano per l'originalità della trama, si tratta sempre di commedie adolescenziali romantiche, ambientate a scuola, piene dei soliti cliché da shoujo manga che ormai conosciamo a memoria, ma è una delle pochissime capaci di coinvolgermi emotivamente al cento per cento, senza mai farmi pensare che uno dei suoi personaggi è stereotipato, che quella tal situazione è stupida o banale o resa in modo troppo artificioso: in poche parole, io sakisaka mi da sempre la sensazione di raccontare di ragazzi reali che vivono situazioni reali e che riescono a renderci partecipi della loro storia così tanto intensamente e totalmente da farci tornare per qualche minuto alla vecchia cara adolescenza, con tutte le sue assurde turbe emozionali che a pensarci bene adesso... ugh!
tutto questo pippone perché è uscito il primo numero della nuova serie di io sakisaka, omoi, omoware, furi, furare, che dai noi è arrivata con il titolo (abbastanza letterale) amarsi, lasciarsi (lo so, è imbarazzante, ma il trucco è prendere il volumino dallo scaffale della fumetteria o dall'espositore dell'edicola e presentarlo per pagare dicendo semplicemente questo, grazie.), titolo che aspettavo con ansia e che avevo provato a leggiucchiare in scan qualche tempo prima, abbandonando quasi subito (odio leggere al pc e non avete idea di quanto odio leggere al pc qualcosa tradotta malissimo) certa che sarebbe arrivato prestissimo in cartaceo. e infatti.
come dicevo prima la storia non brilla per l'eccezionalità delle situazioni o per l'originalità delle soluzioni narrative, anche se qualcosa di particolare ce l'ha rispetto la maggior parte dei manga di questo genere: le protagoniste sono due, due ragazze quasi agli antipodi, che stringono subito amicizia nonostante i loro caratteri tanto diversi. l'autrice specifica subito che entrambe avranno lo stesso peso nella storia e che lei non intende contrapporle per fare paragoni e dare giudizi, e in questo, almeno secondo me, è perfettamente riuscita: non c'è alcuna voglia di parteggiare per una delle due in particolare, non c'è quella simpatica e quella odiosa, sono solo due ragazze diverse con due approcci alla vita diversi. personalmente, le trovo adorabili entrambe.
yuna è una ragazza ingenua, il suo primo amore è il principe di una favola di un libro che ha letto da bambina, pensa che innamorarsi sia come vivere una favola perfetta e che l'incontro con il suo principe sarà voluto dal destino, mentre akari è molto più pragmatica, sa che i sentimenti possono costruirsi e crescere poco a poco, sa nascondere le sue emozioni e appare più fredda di quello che in realtà è. a completare una sorta di quadrato sentimentale ci sono rio, di cui yuna si è innamorata a prima vista, che è anche il fratello acquisito di akari e inui, amico di sempre di yuna, che akari vede come il fidanzato perfetto per l'amica ma che sembra più interessato a lei.
inutile riassumere la trama, quello che conta sono più che altro le dinamiche tra i personaggi che in questo primo volume iniziano a delinearsi in modo parecchio interessante... altrettanto inutile dire che ho adorato questo volumino e che non vedo l'ora di avere il prossimo tra le mani!
ah, la serie è ancora in corso in patria e al momento è arrivata al sesto volumetto (quindi credo che possiamo stare tranquille che non ci saranno interruzioni nella serializzazione almeno per un bel po' di tempo).

mi sono messa finalmente al passo con amami lo stesso, aspetto l'ultimo volume friggendo anche perché negli ultimi episodi la nostra sfigatissima michico sembra finalmente aver capito non solo che il capo le piace, ma che lei piace a lui! non vedo l'ora di gustarmi il meritatissimo lieto fine e di cominciare a pregare che planet annunci al più presto il sequel (lo sanno anche le pietre, ma nel caso in cui ve lo foste perso, sì, esiste un sequel, sì, dovrebbe continuare la storia principale ed al momento è al secondo volume in giappone e no, non è chiaro perché fare un sequel quando si poteva proseguire la serializzazione ma sticazzi, basta che io possa continuare a leggere di shibata - bridget jones - michiko e del suo figo-ma-stronzo capo).

ho anche recuperato la bellezza di tre serie, di cui però me ne è piaciuta solo una.
le due che ho trovato insopportabili sono il filo rosso e secret unrequited love.
lo so che a molti sono piaciute, ma a me hanno fatto venire l'orticaria. il filo rosso si può riassumere in: mi piaci - anche tu - baciamoci - ahh nooo - ahhh sìììì - ma dai non posso, anche se voglio - sì che puoi se vuoi - ti palpo - ahhh nooo - ahhh sììì. ad libitum.
due palle epiche, scene di spomiciamenti ridicole e ancor più ridicole paranoie intrise di becero maschilismo del tipo se sono femmina e ho voglia di fare sesso sono impura e sporca ohhh dio perdonami.  e i disegni sono orrendi.
secret unrequited love parte dal presupposto che i due protagonisti si piacciono fin da piccoli, ma a lui è diagnosticato un male misterioso che gli ha dato la data di scadenza a vent'anni, come una scatoletta di tonno sott'olio. questo autorizza lui a comportarsi come un borderline e lei come la santa vittima martire che in nome dell'ammmore si accolla le peggiori cose. ovviamente, nessuno dei due ha amici o hobby o qualche interesse o desiderio che non riguardi l'accoppiarsi e sposarsi con l'altro.
preghi per tutto il tempo che lui alla fine schiatti perché è uno stronzo odioso e vittimista e lei si trovi qualche altro cazzo di obiettivo nella vita e invece no.
disegni orribili, volgari e completamente sbagliati.
prego il dio dei mercatini che me li faccia vendere il prima possibile, anche se so che questo commento non aiuterà, ma confido nella mia scarsa popolarità.

invece mi è piaciuto tanto ogni nostro venerdì (ho recuperato quasi tutto della tanemura, mi manca solo ion!!!) che, a essere franchi, è sì una mezza vaccata, ma almeno è divertente e sa fare tanta autoironia. 
racconta l'implausibile storia d'amore tra ai, una liceale di sedici anni e il suo cuginetto nekota, undicenne.
potrebbe scadere nello schifo assoluto, invece mantiene toni quasi comici e il rapporto tra i due cresce in modo spontaneo, divertente e naturale, senza smieloserie inutili e con tutte le paturnie del primo - goffo e incasinato - amore.
ci sono anche dei momenti in po' più seri, sopratutto legati alla differenza d'età dei protagonisti e su come questo possa venire accettato o meno dagli altri, ma la tanemura sa risolverli senza troppi drammi e anche senza eccessiva leggerezza.
insomma, paradossalmente, sa parlare di un rapporto così complicato in modo molto più maturo di quanto non ci si aspetterebbe, questo l'ho apprezzato parecchio.
dopo tanti - io li odio profondamente - shoujo incentrati su lei giovanissima che ama lui più grande, adulto e maturo, vedere questi due ragazzini così innamorati e incasinati ci voleva proprio.
certo, non è il titolo che vi consiglierei se non siete degli shoujo maniaci e dei fan della tanemura (per dire, i disegni sono favolosi!), e anche in questo caso, se non amate molto le trame poco usuali, questo titolo non fa per voi.
però se vi va qualcosa di divertente, leggero e che un po' prende in giro anche i cliché del genere, fossi in voi gli darei una possibilità.

un po' di consigli sparsi veloci veloci:
hatsu haru e honey ancora continuano a essere più che piacevoli, gli ultimi volumi usciti - rispettivamente il quinto e il secondo - mi sono piaciuti assai. molto adatti a chi non soffre eccessivamente di diabete letterario, se la roba troppo sdolcinata non fa per voi, lasciate stare.


e poi c'è la disney definitive collection di cui non parlo da un po' ma che sta continuando a tirare fuori un sacco di belle serie, tra cui le mie amatissime storie della baia con moby duck e paper hoog, una delle mie coppie preferite di sempre, di cui sono già usciti due volumi; doubleduck (pre-reboot) che ci voleva come il pane (io mi ero persa tutte le prime storie, e anche se preferisco paperinik, dd non è affatto male), e l'ormai classico c'era una volta in america, che è l'ultimo volume uscito.
l'unico titolo che secondo me potevano evitarsi è star tops, è uscito tempo fa il primo volume e nei prossimi mesi (non ricordo di preciso quando) arriverà il secondo. un po' meh. però io sono un po' fissata con questa collana, quindi amen.


e... beh niente. mi sa che di consigli di roba da recuperare ve ne ho dati abbastanza, mi sembra un ritorno dignitoso, no? tra qualche giorno arriva (spero) qualche post più consistente e una bella notizia perché magari magari riusciamo a beccarci prossimamente (ve lo dico già adesso: no, non vado a lucca, sorry).

sabato 22 ottobre 2016

commenti randomici a letture randomiche (22)

come promesso qualche giorno fa (qui) ecco la seconda parte del post sulle mie ultime letture randomiche!

aya nakahara torna in fumetteria! mentre aspettiamo che esca amami lo stesso (titolo tremendo, sarà imbarazzante chiederlo al fumettaro) planet ha da poco ristampato lovely complex, che io avevo recuperato anni fa e che avevo inserito tra i miei titoli shoujo preferiti (qui!), e adesso è finalmente arrivato lovely complew two, che aspettavo da anni (non se lo ricorderà nessuno, ma avevo ne avevo parlato qui) che è esattamente quello che speravo potesse essere: uno spin off carino e ben fatto che strizza l'occhio ai lettori di lovely complex permettendo di rincontrare i personaggi della serie, a cominciare dal fratellino di risa, takato koizumi, stanco e innervosito dalla leggerezza di chi si trova accanto (a cominciare da sua sorella direi...) ma il povero takato non sa che prendere la vita con leggerezza non è sinonimo di superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore (evidentemente non ha mai letto calvino, ma è comprensibile), anche se non ci vorrà poi tanto a rendersi conto che in fondo non è poi così male, grazie a una ragazza che somiglia tantissimo - almeno nel carattere e nei gusti - a risa.
poi c'è mimi yoshioka, vicina di casa di otani, da sempre innamorata di lui, odia - ovviamente - risa in modo viscerale ed è una modella. troppo sicura di sé, dopo la batosta amorosa sembra che stia per prenderne una anche sul lavoro adesso che sta per cominciare la sua carriera di attrice...
per finire incontriamo di nuovo kazuko matsubara, la responsabile di sala del ristorante in cui lavora risa, una signora un po' fredda e di certo non troppo avvenente. ripercorrendo la sua storia, dall'adolescenza, scopriamo che in passato aveva avuto un'amica, izumi, a cui,  nonostante fosse il suo opposto - appariscente, bella, senza alcun rispetto per le regole - voleva molto bene. la loro separazione però fu un brusca, perché izumi decise di seguire di punto in bianco un ragazzo di cui si era innamorata e cambiò città. kazuko invece continuò a fare tutto quello che ci si sarebbe aspettato da lei, senza provare a seguire i suoi sogni... eppure non è mai troppo tardi, no?
lovely complex two è un volumino leggero e divertente che ha il pregio di occuparsi di alcuni personaggi lasciati un po' in disparte nella serie principale. mi piacerebbe leggere qualcosa del genere praticamente alla fine di ogni serie!

poi, come faccio troppo spesso, nonostante abbia un sacco di serie da completare, ho preso un nuovo numero uno, quello di hatsu haru. e non me ne sono pentita per niente! me l'ero segnata fin da quando era stato annunciato perché ho un debole per gli shoujo manga che hanno un ragazzo come protagonista, e poi questa copertina mi ispirava tantissimo.
in ogni caso, hatsu haru è stato un primo numero che mi ha piacevolmente stupita. mi aspettavo una mezza sciocchezza, invece è un inizio davvero carino e appassionante.
kai ichinose è un ragazzo tanto bello quanto frivolo: approfittando del suo fascino, passa da una ragazza all'altra come un'ape va di fiore in fiore. eppure non ha mai pensato a quanti cuori spezzati si è lasciato alle spalle, almeno fino a che riko takanashi non glielo fa notare a suon di schiaffi davanti a mezza scuola.
riko è carina ma senza nulla di particolare, nulla di meglio delle ragazze che kai è abituato a frequentare. la cosa non dovrebbe turbarlo poi più di tanto, eppure lo scontro è solo il primo di tante situazioni che porteranno kai e riko ad avvicinarsi, fino che kai non solo scoprirà il segreto che nasconde riko, ma si renderà conto che lui, impenitente dongiovanni, si è innamorato per la prima volta nella sua vita, e si è innamorato della ragazza meno probabile di tutte.
magari così non sembra il massimo dell'originalità, eppure ci sono stati diversi momenti in cui l'autrice mi ha sorpresa (non vi ho detto tutto perché non voglio spoilerare troppo). in generale la storia ha un buon ritmo, non annoia e neanche corre troppo, i personaggi sono delineati bene e mi hanno fatto simpatia fin da subito, per cui sono davvero impaziente di continuare a seguire le loro vicende.

per concludere in bellezza questa bella carrellata, è uscito finalmente il primo volume della disney definitive collection dedicato a le storie della baia.
erano anni che speravo di vedere queste storie in una raccolta ordinata e completa, e finalmente babbo natale panini ha deciso di ristampare queste storie.
(che poi io continuo a chiedermi cosa diamine gridavano a fare allo scandalo e all'orrore quando si annunciò che panini comprava disney. a me è sembrato chiarissimo fin da subito che sarebbe andata a finire così, con tante belle edizioni e ristampe delle storie migliori, roba da collezionisti finalmente, dopo tanti anni di vattelapesca a caso).
tutte e tre le storie presenti in questo primo numero sono state pubblicate su topolino nel 2001 (e se me le ricordo ancora oggi un motivo ci sarà), tutte scritte da alberto savini, l'ideatore di duckport e di tutti i personaggi esclusi moby duck e paper hoog (che poi è paperoga). moby duck (l'ho scoperto cercando le informazioni per scrivere questo post) è stato disegnato per la prima volta nel 1967, dall'americano vic lockman e già sul numero 602 di topolino arriva in italia. io suo successo però lo deve proprio a savini e al suo ciclo di storie ambientato a duckport. tutti i personaggi della serie - tranne come si diceva paper hoog - sono stati creati appositamente per questa serie.
le storie della baia seguono le vicende di duckport e dei suoi abitanti, ma sopratutto di moby duck e paper hoog, accompagnati dal meravigliosamente divertente gabbiano trippa e quasi sempre in contrasto con azimuth van quack, il cattivo senza scrupoli della situazione.
l'amicizia, la collaborazione, l'avventura, l'onestà, la fiducia reciproca sono alcuni dei temi principali della serie, che al momento vanta 20 storie, scritte da savini e da altri sceneggiatori e disegnate dalle matite di autori come stefano turconi, paolo mottura, daniela vetro, stefano intini e altri.
non è consigliato, più che altro è imposto!

venerdì 18 dicembre 2015

disney definitive collection ~ tutti i milioni di paperone

e siamo all'ultimo post dedicati alla serie disney definitive collection, quello su tutti i milioni di paperone, sceneggiato da fausto vitaliano e disegnato da diversi autori, attualmente giunto al 14° episodio su topolino e non ancora concluso.
in monografico sono usciti due volumi, il secondo è in edicola proprio in questi giorni, che raccolgono i primi otto episodi.


raccontare la storia di zio paperone, plausibilmente il personaggio disney con il passato più interessante e ricco (in tutti i sensi), significa necessariamente dover affrontare il confronto con la $aga di don rosa, e credo che molto difficilmente si possa uscire illesi da un paragone simile.
quindi, l'unico modo per non sminuire qualsiasi lavoro su paperone e la sua storia sia evitare di vederlo in relazione con il lavoro donrosiano: ho letto tantissime critiche su questa serie proprio perché non rispetta la $aga, o non arriva ai livelli qualitativi di quello che secondo me - e secondo mezza galassia - è un capolavoro.
ma davvero dobbiamo per forza paragonarlo a qualcosa?
paperone è, sì, un personaggio con un suo passato ben definito, ma è anche un personaggio disney, e sappiamo benissimo che in disney il concetto di continuity è molto spesso nullo.
quindi niente impedisce di raccontare una storia diversa da quella della $aga e non per questo meno legittima.
personalmente non mi sono mai sognata di mettere in correlazione le due cose, non mi importa che vitaliano o qualsiasi altro sceneggiatore seguano il solco tracciato da don rosa, che per quanto abbia scritto un capolavoro, è e rimane solo uno dei tanti autori disney che hanno raccontato dei paperi. mi importa solo di leggere belle storie con i personaggi che amo, che non ne tradiscano lo spirito, ma non mi importa proprio di un fantomatico rispetto della continuity che, come detto, non esiste.
e con questo terminiamo il discorso che più mi ha irritato su questa serie.

tutti i milioni di paperone è una serie che si sviluppa su un'idea di base molto semplice: zio paperone, paperino e i nipotini si trovano da nonna papera, sfogliano dei vecchi album di foto e per ogni foto, scattata al raggiungimento di un determinato traguardo - i vari milioni guadagnati da paperone - lo zione racconta la storia di ogni scatto.
un espediente, a mio avviso, che funziona, che mi ricorda, alla lontana, un'altra bellissima serie di storie che mi auguro venga presto ristampata - e magari continuata, ovvero i racconti attorno al fuoco (ai tempi pubblicata su topolino e su minni & co. se non ricordo male. di questa esiste una raccolta che fa parte dei tesori disney, ma non credo sia completa. in caso correggetemi).
ovviamente - e qui sono costretta a tornare a don rosa, perdonatemi - questa serie è molto molto mooolto più leggera di quella ormai famosissima del don: niente momenti drammatici, niente difficoltà serie da affrontare, molta più fortuna eccetera. manca la poesia, siamo molto più sullo standard delle storie "normali" di topolino. insomma, manca tutto quello che ha reso la $aga così meritevolmente conosciuta e apprezzata.
dal canto suo, tutti i milioni di paperone è una serie carina, piacevole da leggere e di certo da avere per i fan dei fumetti disney e sopratutto del vecchio avarastro.

*** gli altri post sulla serie:

venerdì 4 dicembre 2015

disney definitive collection ~ pippo reporter

finalmente vi parlo di quello che al momento è il mio titolo preferito della collana disney definitive collection è che credo difficilmente lascerà il primato ad altro: pippo reporter, una bellissima saga scritta da teresa radice e disegnata da stefano turconi (gli autori di viola giramondo e il porto proibito).


la serie in monografico attualmente conta due volumi, usciti rispettivamente a febbraio e a ottobre 2015, che raccolgono i primi otto capitoli, ma gli episodi sono stati serializzati su topolino dal 2009 e l'ultimo è uscito ad ottobre di quest'anno, per un totale di quindici storie, per cui usciranno altri due volumi in monografico: se continuiamo a seguire l'attuale calendario, dovrebbero uscire a giugno 2016 e febbraio 2017. il che spiega perché il finale io l'abbia recuperato con topolino.

adesso che ci siamo subito tolti dalle scatole la parte noiosa, vi racconto perché pippo reporter è una saga bellissima e perché dovete immediatamente recuperarla se ve la siete persa.


ambientata nella new york degli anni 30, con un atmosfera che un po' ricorda il bellissimo wondercity, chiuso troppo presto e per il quale mi intristisco ancora, vede un conosciutissimo cast di personaggi disney che vivono ruoli un po' diversi da quelli a cui siamo abituati: così pippo, svagato e ingenuo come sempre, è anche un grande giornalista, con un ottimo fiuto per gli scoop, e lavora per il morning blot, giornale di proprietà di macchia nera, per l'occasione ribattezzato mr blackspot, che anche qui non perde il suo lato di criminale senza scrupoli, affiancato da pietro gamba e plotty plottigatt (rispettivamente gambadilegno e plottigatt). grande amica di pippo è minni, una ragazza dalle mille risorse che cambia spessissimo lavoro e che accompagna il nostro in avventure incredibili, mentre topolino, per questa volta almeno, rimane sullo sfondo e viene citato solo come il fidanzato di minni (grande rivincita! dopo anni in cui minni è stata relegata come appendice di topolino, finalmente le si riconosce il ruolo che merita), sfuggente e sempre impegnato con il suo lavoro di detective. ma ci sono anche clarabella, nel ruolo di claire la belle, indovina non troppo credibile innamorata del sindaco di new york horace horse, orazio.


pippo reporter è una serie decisamente molto più leggera dei lavori non-disney della coppia radice/turconi, ed è anche inevitabile considerando gli standard di topolino, eppure anche qui non manca quell'atmosfera poetica e a tratti un po' malinconica (estate a green pond, che farà parte dell'ultimo volume monografico ma che ho letto sul topo, mi ha davvero fatto venire i lucciconi agli occhi) che distingue i lavori dei due autori, così come non mancano i rimandi al cinema (un ombrello, un cappello un monello), alla letteratura (dieci piccoli caimani), alla musica (il rustico cavallerizzo)... non ve lo nascondo che alcune scene mi hanno davvero commossa, moltissime mi hanno divertita e nel complesso mi sono perdutamente innamorata di una serie che è forse tra le migliori disney che ho letto negli ultimi tempi insieme a pkne; senza contare che pippo e minni sono i miei personaggi preferiti (oltre ai paperi, chiaro), e che credo che il finale abbia fatto piangere - e farà piangere - più di una persona.

sarà difficile aspettare quest'estate per leggere gli episodi che mi sono persa, ma vi assicuro che vale veramente la pena di recuperare questa serie, anche per chi non è un appassionato di fumetti disney.

*** gli altri post sulla serie:
fantomius - il ladro gentiluomo
darkenblot

mercoledì 18 novembre 2015

disney definitive collection ~ darkenblot

avevo iniziato qui a parlare della collana disney definitive collection, con fantomius, questa volta tocca a darkenblot, serie ideata da casty e lorenzo pastrovicchio. e già questo dovrebbe bastare a convincervi a recuperare il due volumi usciti fino ad adesso.


da una prima idea di pastrovicchio di rimodernare e rendere ancora più temibile uno dei più pericolosi avversari di topolino, è stata successivamente creata da casty l'ambientazione perfetta per le due saghe di darkenblot: avangard city, la città più all'avanguardia del mondo, piena di robot, sistemi di trasporto sospesi in aria, ed edifici dall'aria futuristica. qui si è rifugiato macchianera, evaso per l'ennesima volta, per riuscire ad architettare l'ennesimo, complessissimo piano per la conquista del potere, e della città.
topolino, che vi si ritrova in seguito a uno scalo forzato dell'aereo su cui viaggiava, si ritroverà ad indagare sul perché i robot hanno smesso di obbedire alle leggi della robotica (sì, sono proprio quelle di asimov: 1- un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno, 2 - un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla prima legge, 3 - un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la prima o con la seconda legge) e si ritroverà faccia a faccia con macchianera e con il suo darkenblot, un potente robot/esoscheletro che darà parecchio filo da torcere al nostro eroe.

alle tre storie della prima saga, pubblicate sul numero 2 della collana definitive collection, si aggiungono altre quattro storie, che formano la seconda saga di darkenblot, ristampate del volume 6 della collana (che al momento è infatti il numero più cicciotto, nonostante il prezzo sia lo stesso degli altri volumi)


il genere robotico/avveniristico non è mai stato il mio preferito, ma due autori come casty e pastrovicchio non si possono assolutamente perdere: del primo ho iniziato ad amare gli intrecci delle storie non su topolino ma attraverso le varie ristampe, e posso dire che il suo topolino e le avventure in cui si ritrova, mi piacciono da morire, sono davvero storie meritevoli; pastrovicchio l'ho sempre adorato, dai tempi di pkna, e queste storie sono quanto di più simile al vecchio, glorioso pikappa, si potesse fare con i topi: ultracattivi, atmosfere dark che fanno un po' blade runner, robottoni e ipertecnologia. non ci sono i  viaggi nel tempo, e topolino non ha il mantello, ok, però secondo me se vi piace pk dovreste dare un'occhiata anche a darkenblot.

come accennavo sopra, al momento la serie si compone solo di sette episodi, tutti ristampati in questi due volumi della definitive collection. quindi, seguendo il calendario delle uscite, ad aprile o si anticipa il terzo volume di pippo reporter (ne parlerò tra due settimane! vi anticipo solo che al momento è la mia serie preferita ♥) oppure cominceranno le ristampe di una nuova saga (io accendo i ceri per doubleduck!)

*** gli altri post sulla serie:
fantomius - il ladro gentiluomo

mercoledì 4 novembre 2015

disney definitive collection ~ fantomius - il ladro gentiluomo

non ho mai scritto nulla su questa bellissima nuova iniziativa panini/disney, eppure è già uscito il settimo numero della collana... mi sembra doveroso recuperare!

disney definitive collection è una delle migliori collane degli ultimi tempi, una di quelle robe che i lettori di topolino sognavano da anni e che panini ha reso reale: una collana contenitore dove vengono raccolte in monografico, le migliori saghe d'autore pubblicate su topolino, a un prezzo basso e con un ottimo formato; i volumi contengono anche interviste agli autori e alcuni bozzetti, escono ogni due mesi, alternando i vari titoli, e costano 3,90€, per cui non ci sono scuse per perderseli.

attualmente i titoli pubblicati sono quattro: fantomius, darkenblot, pippo reporter e tutti i milioni di paperone. speravo tanto che a lucca dicessero qualcosa su altri possibili titoli che avrebbero potuto far parte della serie, sopratutto speravo in doubleduck, ma ancora non ci sono notizie...

in ogni caso, volevo scrivere due paroline su ogni serie perché è davvero una collana meritevolissima e molto interessante, sia per i lettori di topolino, ma sopratutto per chi, come me, queste serie se l'è perse alla prima pubblicazione.

cominciamo proprio con fantomius!

 

scritta e disegnata da marco gervasio, le straordinarie avventure di fantomius - ladro gentiluomo, è una saga ambientata nella paperopoli degli anni venti, e ha per protagonista il famoso ispiratore di paperinik, lord lamont john quackett, nobile e ricco, si nasconde dietro la maschera di fantomius più per spezzare la monotonia della vita mondana e per prendersi gioco dei suoi pari che, ovviamente, per necessità.

il ladro gentiluomo viene nominato per la prima volta nel 1969 in paperinik il diabolico vendicatore, sceneggiata da guido martina su soggetto di elisa penna e disegni di giovan battista carpi, storia famosissima nella quale paperino scopre a villa rosa tutti i marchingegni segreti e i diari di fantomius e indossa per la prima volta i panni di paperinik.
anche nelle storie successive, fantomius viene sempre solo citato, o al massimo impersonato da altri personaggi, e per poterlo vedere finalmente all'opera e conoscere le sue imprese, bisogna aspettare proprio la saga di gervasio, pubblicata inizialmente su topolino dal 2012.

ambientata durante la belle époque, la saga di fantomius ci presenta un ladro "rivoluzionario", che ruba un po' per divertimento, visto che le sue vittime sono sempre abbienti signorotti e riccastri che lo annoiano mortalmente, un po' per aiutare chi più ne ha bisogno, donando loro parte dei "guadagni" delle sue imprese. come lord quackett si presenta impacciato e goffo, lo stereotipo del ricco viziato ma incapace, mentre ovviamente sfodera tutte le sue migliori qualità quando indossa il costume di fantomius, un po' come don diego e zorro. aiutato dalla bellissima dolly paprika, nome d'arte di dolly papera, anche lei facente parte dell'élite della paperopoli bene e da copernico pitagorico, antenato del più famoso archimede, e dalle sue incredibili invenzioni, congegni e travestimenti, fantomius mette a segno uno dopo l'altro furti impossibili, sfuggendo sempre al commissario pinko, ai suoi agenti e persino a hercule paperot, investigatore belga trasferitosi a paperopoli proprio per acciuffare e smascherare il famoso ladro.

gli immancabili stivaletti a molla!

oltre ai riferimenti più evidenti come quelli che hanno ispirato alcuni personaggi, fantomius che si rifà a fantomas e arsenio lupin, dolly paprika che ricorda un po' catwoman, hercule paperot che è chiaramente un riferimento ad agatha christie e al suo ispettore poirot, e infine l'assonanza pinko/ginko (l'ispettore nemico di diabolik) nelle varie storie della saga troviamo un sacco di riferimenti letterari (abbiamo visto le citazioni a personaggi famosi della letteratura), e cinematografiche, che rendono le storie, già belle di per sé, ancora più godibili e divertenti.

da recuperare assolutamente, nella speranza poi che esca un volume con le quattro storie "fuori saga", uscite su topolino prima dell'inizio della serie stessa. intanto in questi due volumi ci sono le prime otto storie: il monte rosa, l'evasione di fantomius, fantomius a bordo, brutfagor, silenzio in sala, la maledizione del faraone, l'ottava meraviglia del mondo, fantomius sulla neve. la serie non è conclusa su topolino, ed è già presente il materiale per almeno un altro volume, che dovrebbe uscire - secondo l'attuale calendario "interno" della collana - a febbraio 2016.