sono tornata un po' prima del previsto, con una confessione e - finalmente - un'illuminazione (e sono anche parecchio più abbronzata di prima).
questa credo sia stata la prima estate della mia vita in cui non ho letto praticamente quasi nulla. ho sempre trascorso i mesi estivi a far fuori un libro dopo l'altro e a macinare fumetti, questa volta invece niente: un po' per il caldo schifoso che ha ucciso i miei neuroni e ha reso fisicamente impossibile tenere un libro in mano, un po' perché ho passato un sacco di tempo fuori casa in compagnia, per cui il tempo di starmene sola a leggere qualcosa è stato praticamente nullo.
ma la verità è un'altra, e mi ha colto come un'illuminazione in piena notte: la mia tbr è arrivata a un punto di saturazione tale che ormai mi fa letteralmente paura, talmente tanta che non ho il coraggio di allungare una mano verso la pila di libri e scegliere qualcosa, entro subito in modalità ohmmioddio non ce la potrò fare mai e poi mai! ho così tante cose da leggere che mi prende il panico alla sola idea di quanto tempo mi ci vorrà per farlo, e ho così tante cose da recensire che mi sento in colpa verso tutti quelli che aspettano un commento (che poi magari sono solo mie stupide paranoie e a voi non ve ne frega meno che niente, però niente, le vocine nella mia testa mi dicono che sono una brutta persona).
ammetto anche che ricominciare dopo una pausa simile con qualcosa di troppo impegnativo è anche controproducente, altro che ansia da prestazione o blocco da foglio bianco, mi ritroverei in un angolino a piangere, quindi ho pensato che la cosa migliore fosse partire con un bel carico di fuffa e con qualche commentino random alle letture più leggere, giusto per riprendere il ritmo e lasciarmi le cose più importanti per quando mi passerà questa sorta di strizza. però tranquilli, basta un po' di venticello fresco e già mi sento più quella di una volta, quindi penso di poter dire che clacca sta per tornare davvero agli antichi splendori.
dicevo, non ho letto moltissimo in questi giorni, anzi, non ho letto quasi nulla e quel poco sono state tutte robe molto leggere (tipo i vari topolino mezzi letti e mezzi no accumulati negli ultimi mesi e un sacco di manga, tra cui molti recuperi), ma in mezzo a queste cose c'è qualche titolo di cui volevo parlarvi assolutamente, quindi tanto vale cominciare così.

tutto questo pippone perché è uscito il primo numero della nuova serie di io sakisaka, omoi, omoware, furi, furare, che dai noi è arrivata con il titolo (abbastanza letterale) amarsi, lasciarsi (lo so, è imbarazzante, ma il trucco è prendere il volumino dallo scaffale della fumetteria o dall'espositore dell'edicola e presentarlo per pagare dicendo semplicemente questo, grazie.), titolo che aspettavo con ansia e che avevo provato a leggiucchiare in scan qualche tempo prima, abbandonando quasi subito (odio leggere al pc e non avete idea di quanto odio leggere al pc qualcosa tradotta malissimo) certa che sarebbe arrivato prestissimo in cartaceo. e infatti.
come dicevo prima la storia non brilla per l'eccezionalità delle situazioni o per l'originalità delle soluzioni narrative, anche se qualcosa di particolare ce l'ha rispetto la maggior parte dei manga di questo genere: le protagoniste sono due, due ragazze quasi agli antipodi, che stringono subito amicizia nonostante i loro caratteri tanto diversi. l'autrice specifica subito che entrambe avranno lo stesso peso nella storia e che lei non intende contrapporle per fare paragoni e dare giudizi, e in questo, almeno secondo me, è perfettamente riuscita: non c'è alcuna voglia di parteggiare per una delle due in particolare, non c'è quella simpatica e quella odiosa, sono solo due ragazze diverse con due approcci alla vita diversi. personalmente, le trovo adorabili entrambe.
yuna è una ragazza ingenua, il suo primo amore è il principe di una favola di un libro che ha letto da bambina, pensa che innamorarsi sia come vivere una favola perfetta e che l'incontro con il suo principe sarà voluto dal destino, mentre akari è molto più pragmatica, sa che i sentimenti possono costruirsi e crescere poco a poco, sa nascondere le sue emozioni e appare più fredda di quello che in realtà è. a completare una sorta di quadrato sentimentale ci sono rio, di cui yuna si è innamorata a prima vista, che è anche il fratello acquisito di akari e inui, amico di sempre di yuna, che akari vede come il fidanzato perfetto per l'amica ma che sembra più interessato a lei.
inutile riassumere la trama, quello che conta sono più che altro le dinamiche tra i personaggi che in questo primo volume iniziano a delinearsi in modo parecchio interessante... altrettanto inutile dire che ho adorato questo volumino e che non vedo l'ora di avere il prossimo tra le mani!
ah, la serie è ancora in corso in patria e al momento è arrivata al sesto volumetto (quindi credo che possiamo stare tranquille che non ci saranno interruzioni nella serializzazione almeno per un bel po' di tempo).
mi sono messa finalmente al passo con amami lo stesso, aspetto l'ultimo volume friggendo anche perché negli ultimi episodi la nostra sfigatissima michico sembra finalmente aver capito non solo che il capo le piace, ma che lei piace a lui! non vedo l'ora di gustarmi il meritatissimo lieto fine e di cominciare a pregare che planet annunci al più presto il sequel (lo sanno anche le pietre, ma nel caso in cui ve lo foste perso, sì, esiste un sequel, sì, dovrebbe continuare la storia principale ed al momento è al secondo volume in giappone e no, non è chiaro perché fare un sequel quando si poteva proseguire la serializzazione ma sticazzi, basta che io possa continuare a leggere di shibata - bridget jones - michiko e del suo figo-ma-stronzo capo).
ho anche recuperato la bellezza di tre serie, di cui però me ne è piaciuta solo una.
le due che ho trovato insopportabili sono il filo rosso e secret unrequited love.
lo so che a molti sono piaciute, ma a me hanno fatto venire l'orticaria. il filo rosso si può riassumere in: mi piaci - anche tu - baciamoci - ahh nooo - ahhh sìììì - ma dai non posso, anche se voglio - sì che puoi se vuoi - ti palpo - ahhh nooo - ahhh sììì. ad libitum.
due palle epiche, scene di spomiciamenti ridicole e ancor più ridicole paranoie intrise di becero maschilismo del tipo se sono femmina e ho voglia di fare sesso sono impura e sporca ohhh dio perdonami. e i disegni sono orrendi.
secret unrequited love parte dal presupposto che i due protagonisti si piacciono fin da piccoli, ma a lui è diagnosticato un male misterioso che gli ha dato la data di scadenza a vent'anni, come una scatoletta di tonno sott'olio. questo autorizza lui a comportarsi come un borderline e lei come la santa vittima martire che in nome dell'ammmore si accolla le peggiori cose. ovviamente, nessuno dei due ha amici o hobby o qualche interesse o desiderio che non riguardi l'accoppiarsi e sposarsi con l'altro.
preghi per tutto il tempo che lui alla fine schiatti perché è uno stronzo odioso e vittimista e lei si trovi qualche altro cazzo di obiettivo nella vita e invece no.
disegni orribili, volgari e completamente sbagliati.
prego il dio dei mercatini che me li faccia vendere il prima possibile, anche se so che questo commento non aiuterà, ma confido nella mia scarsa popolarità.
invece mi è piaciuto tanto ogni nostro venerdì (ho recuperato quasi tutto della tanemura, mi manca solo ion!!!) che, a essere franchi, è sì una mezza vaccata, ma almeno è divertente e sa fare tanta autoironia.
racconta l'implausibile storia d'amore tra ai, una liceale di sedici anni e il suo cuginetto nekota, undicenne.
potrebbe scadere nello schifo assoluto, invece mantiene toni quasi comici e il rapporto tra i due cresce in modo spontaneo, divertente e naturale, senza smieloserie inutili e con tutte le paturnie del primo - goffo e incasinato - amore.
ci sono anche dei momenti in po' più seri, sopratutto legati alla differenza d'età dei protagonisti e su come questo possa venire accettato o meno dagli altri, ma la tanemura sa risolverli senza troppi drammi e anche senza eccessiva leggerezza.
insomma, paradossalmente, sa parlare di un rapporto così complicato in modo molto più maturo di quanto non ci si aspetterebbe, questo l'ho apprezzato parecchio.
dopo tanti - io li odio profondamente - shoujo incentrati su lei giovanissima che ama lui più grande, adulto e maturo, vedere questi due ragazzini così innamorati e incasinati ci voleva proprio.
certo, non è il titolo che vi consiglierei se non siete degli shoujo maniaci e dei fan della tanemura (per dire, i disegni sono favolosi!), e anche in questo caso, se non amate molto le trame poco usuali, questo titolo non fa per voi.
però se vi va qualcosa di divertente, leggero e che un po' prende in giro anche i cliché del genere, fossi in voi gli darei una possibilità.
però se vi va qualcosa di divertente, leggero e che un po' prende in giro anche i cliché del genere, fossi in voi gli darei una possibilità.
un po' di consigli sparsi veloci veloci:
hatsu haru e honey ancora continuano a essere più che piacevoli, gli ultimi volumi usciti - rispettivamente il quinto e il secondo - mi sono piaciuti assai. molto adatti a chi non soffre eccessivamente di diabete letterario, se la roba troppo sdolcinata non fa per voi, lasciate stare.
e poi c'è la disney definitive collection di cui non parlo da un po' ma che sta continuando a tirare fuori un sacco di belle serie, tra cui le mie amatissime storie della baia con moby duck e paper hoog, una delle mie coppie preferite di sempre, di cui sono già usciti due volumi; doubleduck (pre-reboot) che ci voleva come il pane (io mi ero persa tutte le prime storie, e anche se preferisco paperinik, dd non è affatto male), e l'ormai classico c'era una volta in america, che è l'ultimo volume uscito.
l'unico titolo che secondo me potevano evitarsi è star tops, è uscito tempo fa il primo volume e nei prossimi mesi (non ricordo di preciso quando) arriverà il secondo. un po' meh. però io sono un po' fissata con questa collana, quindi amen.
e... beh niente. mi sa che di consigli di roba da recuperare ve ne ho dati abbastanza, mi sembra un ritorno dignitoso, no? tra qualche giorno arriva (spero) qualche post più consistente e una bella notizia perché magari magari riusciamo a beccarci prossimamente (ve lo dico già adesso: no, non vado a lucca, sorry).