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mercoledì 23 agosto 2017

commenti randomici a letture randomiche (39)

sono tornata un po' prima del previsto, con una confessione e - finalmente - un'illuminazione (e sono anche parecchio più abbronzata di prima).
questa credo sia stata la prima estate della mia vita in cui non ho letto praticamente quasi nulla. ho sempre trascorso i mesi estivi a far fuori un libro dopo l'altro e a macinare fumetti, questa volta invece niente: un po' per il caldo schifoso che ha ucciso i miei neuroni e ha reso fisicamente impossibile tenere un libro in mano, un po' perché ho passato un sacco di tempo fuori casa in compagnia, per cui il tempo di starmene sola a leggere qualcosa è stato praticamente nullo.
ma la verità è un'altra, e mi ha colto come un'illuminazione in piena notte: la mia tbr è arrivata a un punto di saturazione tale che ormai mi fa letteralmente paura, talmente tanta che non ho il coraggio di allungare una mano verso la pila di libri e scegliere qualcosa, entro subito in modalità ohmmioddio non ce la potrò fare mai e poi mai! ho così tante cose da leggere che mi prende il panico alla sola idea di quanto tempo mi ci vorrà per farlo, e ho così tante cose da recensire che mi sento in colpa verso tutti quelli che aspettano un commento (che poi magari sono solo mie stupide paranoie e a voi non ve ne frega meno che niente, però niente, le vocine nella mia testa mi dicono che sono una brutta persona).

ammetto anche che ricominciare dopo una pausa simile con qualcosa di troppo impegnativo è anche controproducente, altro che ansia da prestazione o blocco da foglio bianco, mi ritroverei in un angolino a piangere, quindi ho pensato che la cosa migliore fosse partire con un bel carico di fuffa e con qualche commentino random alle letture più leggere, giusto per riprendere il ritmo e lasciarmi le cose più importanti per quando mi passerà questa sorta di strizza. però tranquilli, basta un po' di venticello fresco e già mi sento più quella di una volta, quindi penso di poter dire che clacca sta per tornare davvero agli antichi splendori.

dicevo, non ho letto moltissimo in questi giorni, anzi, non ho letto quasi nulla e quel poco sono state tutte robe molto leggere (tipo i vari topolino mezzi letti e mezzi no accumulati negli ultimi mesi e un sacco di manga, tra cui molti recuperi), ma in mezzo a queste cose c'è qualche titolo di cui volevo parlarvi assolutamente, quindi tanto vale cominciare così.

allora, che io sono una fan di io sakisaka mi sa che lo sapete. è un'autrice di shoujo manga che di certo non scrive storie che brillano per l'originalità della trama, si tratta sempre di commedie adolescenziali romantiche, ambientate a scuola, piene dei soliti cliché da shoujo manga che ormai conosciamo a memoria, ma è una delle pochissime capaci di coinvolgermi emotivamente al cento per cento, senza mai farmi pensare che uno dei suoi personaggi è stereotipato, che quella tal situazione è stupida o banale o resa in modo troppo artificioso: in poche parole, io sakisaka mi da sempre la sensazione di raccontare di ragazzi reali che vivono situazioni reali e che riescono a renderci partecipi della loro storia così tanto intensamente e totalmente da farci tornare per qualche minuto alla vecchia cara adolescenza, con tutte le sue assurde turbe emozionali che a pensarci bene adesso... ugh!
tutto questo pippone perché è uscito il primo numero della nuova serie di io sakisaka, omoi, omoware, furi, furare, che dai noi è arrivata con il titolo (abbastanza letterale) amarsi, lasciarsi (lo so, è imbarazzante, ma il trucco è prendere il volumino dallo scaffale della fumetteria o dall'espositore dell'edicola e presentarlo per pagare dicendo semplicemente questo, grazie.), titolo che aspettavo con ansia e che avevo provato a leggiucchiare in scan qualche tempo prima, abbandonando quasi subito (odio leggere al pc e non avete idea di quanto odio leggere al pc qualcosa tradotta malissimo) certa che sarebbe arrivato prestissimo in cartaceo. e infatti.
come dicevo prima la storia non brilla per l'eccezionalità delle situazioni o per l'originalità delle soluzioni narrative, anche se qualcosa di particolare ce l'ha rispetto la maggior parte dei manga di questo genere: le protagoniste sono due, due ragazze quasi agli antipodi, che stringono subito amicizia nonostante i loro caratteri tanto diversi. l'autrice specifica subito che entrambe avranno lo stesso peso nella storia e che lei non intende contrapporle per fare paragoni e dare giudizi, e in questo, almeno secondo me, è perfettamente riuscita: non c'è alcuna voglia di parteggiare per una delle due in particolare, non c'è quella simpatica e quella odiosa, sono solo due ragazze diverse con due approcci alla vita diversi. personalmente, le trovo adorabili entrambe.
yuna è una ragazza ingenua, il suo primo amore è il principe di una favola di un libro che ha letto da bambina, pensa che innamorarsi sia come vivere una favola perfetta e che l'incontro con il suo principe sarà voluto dal destino, mentre akari è molto più pragmatica, sa che i sentimenti possono costruirsi e crescere poco a poco, sa nascondere le sue emozioni e appare più fredda di quello che in realtà è. a completare una sorta di quadrato sentimentale ci sono rio, di cui yuna si è innamorata a prima vista, che è anche il fratello acquisito di akari e inui, amico di sempre di yuna, che akari vede come il fidanzato perfetto per l'amica ma che sembra più interessato a lei.
inutile riassumere la trama, quello che conta sono più che altro le dinamiche tra i personaggi che in questo primo volume iniziano a delinearsi in modo parecchio interessante... altrettanto inutile dire che ho adorato questo volumino e che non vedo l'ora di avere il prossimo tra le mani!
ah, la serie è ancora in corso in patria e al momento è arrivata al sesto volumetto (quindi credo che possiamo stare tranquille che non ci saranno interruzioni nella serializzazione almeno per un bel po' di tempo).

mi sono messa finalmente al passo con amami lo stesso, aspetto l'ultimo volume friggendo anche perché negli ultimi episodi la nostra sfigatissima michico sembra finalmente aver capito non solo che il capo le piace, ma che lei piace a lui! non vedo l'ora di gustarmi il meritatissimo lieto fine e di cominciare a pregare che planet annunci al più presto il sequel (lo sanno anche le pietre, ma nel caso in cui ve lo foste perso, sì, esiste un sequel, sì, dovrebbe continuare la storia principale ed al momento è al secondo volume in giappone e no, non è chiaro perché fare un sequel quando si poteva proseguire la serializzazione ma sticazzi, basta che io possa continuare a leggere di shibata - bridget jones - michiko e del suo figo-ma-stronzo capo).

ho anche recuperato la bellezza di tre serie, di cui però me ne è piaciuta solo una.
le due che ho trovato insopportabili sono il filo rosso e secret unrequited love.
lo so che a molti sono piaciute, ma a me hanno fatto venire l'orticaria. il filo rosso si può riassumere in: mi piaci - anche tu - baciamoci - ahh nooo - ahhh sìììì - ma dai non posso, anche se voglio - sì che puoi se vuoi - ti palpo - ahhh nooo - ahhh sììì. ad libitum.
due palle epiche, scene di spomiciamenti ridicole e ancor più ridicole paranoie intrise di becero maschilismo del tipo se sono femmina e ho voglia di fare sesso sono impura e sporca ohhh dio perdonami.  e i disegni sono orrendi.
secret unrequited love parte dal presupposto che i due protagonisti si piacciono fin da piccoli, ma a lui è diagnosticato un male misterioso che gli ha dato la data di scadenza a vent'anni, come una scatoletta di tonno sott'olio. questo autorizza lui a comportarsi come un borderline e lei come la santa vittima martire che in nome dell'ammmore si accolla le peggiori cose. ovviamente, nessuno dei due ha amici o hobby o qualche interesse o desiderio che non riguardi l'accoppiarsi e sposarsi con l'altro.
preghi per tutto il tempo che lui alla fine schiatti perché è uno stronzo odioso e vittimista e lei si trovi qualche altro cazzo di obiettivo nella vita e invece no.
disegni orribili, volgari e completamente sbagliati.
prego il dio dei mercatini che me li faccia vendere il prima possibile, anche se so che questo commento non aiuterà, ma confido nella mia scarsa popolarità.

invece mi è piaciuto tanto ogni nostro venerdì (ho recuperato quasi tutto della tanemura, mi manca solo ion!!!) che, a essere franchi, è sì una mezza vaccata, ma almeno è divertente e sa fare tanta autoironia. 
racconta l'implausibile storia d'amore tra ai, una liceale di sedici anni e il suo cuginetto nekota, undicenne.
potrebbe scadere nello schifo assoluto, invece mantiene toni quasi comici e il rapporto tra i due cresce in modo spontaneo, divertente e naturale, senza smieloserie inutili e con tutte le paturnie del primo - goffo e incasinato - amore.
ci sono anche dei momenti in po' più seri, sopratutto legati alla differenza d'età dei protagonisti e su come questo possa venire accettato o meno dagli altri, ma la tanemura sa risolverli senza troppi drammi e anche senza eccessiva leggerezza.
insomma, paradossalmente, sa parlare di un rapporto così complicato in modo molto più maturo di quanto non ci si aspetterebbe, questo l'ho apprezzato parecchio.
dopo tanti - io li odio profondamente - shoujo incentrati su lei giovanissima che ama lui più grande, adulto e maturo, vedere questi due ragazzini così innamorati e incasinati ci voleva proprio.
certo, non è il titolo che vi consiglierei se non siete degli shoujo maniaci e dei fan della tanemura (per dire, i disegni sono favolosi!), e anche in questo caso, se non amate molto le trame poco usuali, questo titolo non fa per voi.
però se vi va qualcosa di divertente, leggero e che un po' prende in giro anche i cliché del genere, fossi in voi gli darei una possibilità.

un po' di consigli sparsi veloci veloci:
hatsu haru e honey ancora continuano a essere più che piacevoli, gli ultimi volumi usciti - rispettivamente il quinto e il secondo - mi sono piaciuti assai. molto adatti a chi non soffre eccessivamente di diabete letterario, se la roba troppo sdolcinata non fa per voi, lasciate stare.


e poi c'è la disney definitive collection di cui non parlo da un po' ma che sta continuando a tirare fuori un sacco di belle serie, tra cui le mie amatissime storie della baia con moby duck e paper hoog, una delle mie coppie preferite di sempre, di cui sono già usciti due volumi; doubleduck (pre-reboot) che ci voleva come il pane (io mi ero persa tutte le prime storie, e anche se preferisco paperinik, dd non è affatto male), e l'ormai classico c'era una volta in america, che è l'ultimo volume uscito.
l'unico titolo che secondo me potevano evitarsi è star tops, è uscito tempo fa il primo volume e nei prossimi mesi (non ricordo di preciso quando) arriverà il secondo. un po' meh. però io sono un po' fissata con questa collana, quindi amen.


e... beh niente. mi sa che di consigli di roba da recuperare ve ne ho dati abbastanza, mi sembra un ritorno dignitoso, no? tra qualche giorno arriva (spero) qualche post più consistente e una bella notizia perché magari magari riusciamo a beccarci prossimamente (ve lo dico già adesso: no, non vado a lucca, sorry).

mercoledì 24 maggio 2017

commenti randomici a letture randomiche (35)

solitamente in questa non-rubrica ciancio di letture brevi, faccio resoconto degli ultimi manga usciti eccetera. questa volta invece ho deciso di accorpare i commenti su tre serie che ho letto ultimamente, così da non avere più alcuna scusa e smetterla una buona volta di rimandare.

per prima cosa, con time stranger kyoko sono quasi riuscita a completare la collezione di tutte le opere della tanemura uscite in italia, mi mancano solo ion e ogni nostro venerdì (che ho già prenotato. ragazzi, mi raccomando, se lo trovate da qualche parte a un prezzo decente fatemi sapere!)
la tanemura si conferma perfetta per gli shoujo manga fantasy, un po' meno per le storie troppo brevi.
andiamo con ordine: la time stranger del titolo è kyoko, principessa della terra del trentesimo secolo. nonostante sia di sangue nobile, kyoko si finge una normale studentessa delle superiori per poter vivere una vita tranquilla e uguale a quella dei suoi amici, ma quando si vede costretta a salire al trono, per paura di perdere l'affetto dei suoi compagni di classe, accetta un patto proposto proprio dal re: se riuscirà a riportare in vita sua sorella gemella ui - che dorme un sonno profondo dal momento della loro nascita - allora sarà ui a sedere sul trono, e lei potrà continuare la sua vita.
come tutte le protagoniste della tanemura, kyoko è una ragazza forte e determinata, e non si farà ripetere due volte la stessa proposta, accettando di diventare una time stranger e di trovare tutti gli altri stranger (dodici in totale, lei compresa) per riuscire a salvare ui, con l'aiuto delle sue fedeli guardie del corpo e amici d'infanzia, hizuki e sakataki.
la trama non sembrerebbe troppo complessa così, ma per una serie di soli tre volumini la tanemura ha messo davvero tanta - troppa! - carne sul fuoco, rendendo tutto decisamente troppo veloce. diciamo che con il doppio delle pagine a disposizione time stranger kyoko sarebbe stato davvero un bellissimo fantasy, mentre così lo consiglierei solo ai fan della tanemura.
il problema è che alla vicenda di kyoko e ui, si affiancano le storie - anche piuttosto complesse - degli altri stranger, e che spesso la scoperta di uno stranger avviene tanto velocemente che si perde un po' il pathos, sopratutto negli ultimi capitoli, dove sembra si sia maggiormente premuto sull'acceleratore.
a me personalmente, nonostante questi difetti, è piaciuto, per cui vi consiglio di dargli una possibilità, magari cercandolo in scambio o tre l'usato. spero proprio che la tanemura disegni al più presto un altro fantasy, magari senza tutta questa fretta!

di tutt'altro genere è invece one week friends, di cui tempo fa avevo parlato dell'anime.
si tratta di una delle storie meno avventurose e più tenere di sempre, ma rischia di diventare noioso, quindi a meno che non abbiate voglia di leggere qualcosa di mooolto leggero e rilassante, passate oltre.
un bel giorno, yuki decide di chiedere alla sua compagna di classe kaori di diventare sua amica. la ragazza, a parte essere un po' imbarazzata per la richiesta un po' goffa, ringrazia gentilmente, si dice gentile per la proposta ma... purtroppo non può proprio accettare.
il motivo è che ogni lunedì i suoi ricordi legati agli amici si resettano completamente, e che quindi ogni lunedì yuki verrà dimenticato, insieme a tutto quello che lo riguarda.
nonostante lo spaesamento, yuki si dice pronto a tutto, continuerà a chiedere a kaori di diventare suo amico ogni lunedì, la aiuterà a superare il suo problema, di mostrarsi agli altri per quella che è senza doversi fingere fretta e antipatica per allontanarli e magari a recuperare la memoria.
la storia va avanti senza troppa fretta, ai due protagonisti si aggiungono presto altri personaggi, e le vicende sono molto semplici, nulla di più che tranquilli episodi di vita quotidiana tra scuola, compiti, esami e pranzi sul terrazzo, mentre kaori, con l'aiuto dei suoi nuovi amici e del suo diario, pian piano inizierà a ricordare qualcosa...
buona parte di one week friends è strutturato a strisce, micro scenette di quattro vignette, mentre le parti in cui la trama va veramente avanti, il layout delle tavole è più simile a quello dei manga a ci siamo abituati. la storia è semplice e gradevole, ma il vero punto di forza della storia è la sua estrema dolcezza: i personaggi sono adorabili, sia graficamente sia come modo di fare, sembra che tutto sia spolverato di zucchero a velo, ma - per quanto possa sembrarvi impossibile - non è affatto melenso.
io l'ho trovato adorabile, una lettura piacevole e per nulla impegnativa, ma diciamo che a non leggerlo non ci perdete moltissimo, quindi ve lo consiglierei solo se siete dei fan sfegatati delle cose kawaii.

per concludere, ho trovato (beh, più che altro ho recuperato!) uno shoujo (altro che orange!) che finisce davvero tra i top del genere: una stella cadente in pieno giorno è stata la sorpresona del millennio!
non tanto per il soggetto in sé, che è pure abbastanza banale - una ragazza di campagna di trasferisce a tokyo, farà nuove amicizie e scoprirà l'amore, ci saranno gelosie, dichiarazioni, rifiuti, rimpianti e blabla - quanto per il modo in cui i soliti cliché per una volta vengono messi da parte e l'autrice (mika yamamori, di cui sta per uscire un nuovo manga per star comics, tsubaki-chou lonely planet) scrive una storia divertente e leggera ma molto più realistica e matura di buona parte degli shoujo che ci ritroviamo tra le mani: i rapporti tra i personaggi si sviluppano in modo naturale e mai forzato, i ruoli canonici del genere sono molto meno rigidi, le scelte vengono prese con un po' più di maturità e sopratutto la protagonista, invece di massacrarsi di seghe mentali, parla con gli altri per evitare incomprensioni!!! ohhh! ma allora anche i giapponesi sono capaci di essere chiari e comprensibili!

suzume, la protagonista, è una ragazza come tante, ma è forte e decisa, non si perde in inutili rossori e pudori al limite del ridicolo, sa affrontare i propri sentimenti e quelli degli altri, sa essere un'amica leale e fedele e riesce nel più difficile delle missioni per le protagoniste degli shoujo manga: capire che amare qualcuno e starci insieme non è semplicemente un susseguirsi di palpitazioni, farfalle nello stomaco e ansie, ma molto più semplicemente stare insieme e stare bene. cosa diamine vi ci voleva, benedette donne che cercate di spiegare la vita alle adolescenti, cosa??? voglio solo manga così da adesso in poi!
non voglio assolutamente fare spoiler, ma se volete parlarne scrivetemi tranquillamente quando volete (c'è la pagina dei contatti proprio per questo!) ma lasciatemi dire che non potete assolutamente rinunciare a questo titolo!

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ok, questo post aspettava un momento "vuoto" per essere pubblicato... in realtà mentre leggete dovrei già essere a roma per l'arf festival! se siete da quelle parti fatevi sentire, scrivetemi una mail (la trovate tra i contatti) perché a volte non arrivano le notifiche dei messaggini sulla pagina!
spero di inondare instagram e facebook di foto, quindi se non siete al festival, seguitemi lì!


giovedì 17 marzo 2016

la spada incantata di sakura

continuo il mio recuperone dei manga della tanemura! ho jeanne in lettura ma qualche giorno fa mi sono sciroppata senza alcuna decenza tutto la spada incantata di sakura in poco più di ventiquattr'ore. e al momento posso dire che è esattamente il tipo di manga che speravo di leggere da quando avevo iniziato the gentlemen's alliance cross: un fantasy di tutto rispetto in cui si alternano azione e storie d'amore, senza contare che i disegni di questa serie sono al momento, secondo me, i più belli che la tanemura abbia mai realizzato.


si tratta della serie lunga più recente prima di ogni nostro venerdì, dodici volumi ambientati nell'epoca heian (dal 794 al 1185) che raccontano la storia della principessa sakura e del suo destino.

la protagonista della storia è la principessa sakura, la cui famiglia è misteriosamente scomparsa e che fin dalla nascita è stata promessa in sposa al principe oura. proprio alla vigilia delle nozze, tutte le certezze di sakura crolleranno come un castello di carte al primo soffio di vento: scoprirà di essere la nipote della principessa della luna kaguya e di aver ereditato anche il suo destino di eterna sofferenza: odiata dagli uomini per la sua natura di creatura lunare e dagli abitanti della luna per la sua vicinanza agli esseri umani, segnata dalla nascita dal suo ideogramma del destino "sterminio" che le aveva già imposto, fin dal primo momento, di diventare colei che può impugnare chizakura - la spada divina di kaguya - e di uccidere con quella gli oni, una volta abitanti della luna, adesso esuli sulla terra, dove per sopravvivere sono diventati mostri mangiauomini.
nonostante il suo difficile destino, sakura è una ragazza dall'infinita forza d'animo, allegra, solare e piena d'amore e d'affetto sincero per i suoi compagni, come di compassione per i suoi nemici: al momento è la protagonista che preferisco tra quelle dei manga della tanemura, non solo per i suoi tanti pregi, ma anche per la sua fragilità, per il suo bisogno d'amore, per il suo struggente desiderio di andare anche contro il destino pur di proteggere chi ama.
la sua storia si intreccia con quella di tanti personaggi secondari, ognuno con la propria vicenda e i propri legami che via via si faranno più intricati man mano si svolgerà la trama, con dei colpi di scena davvero imprevedibili.
nonostante la complessità degli intrecci, la lettura è scorrevole e piacevolissima, proprio grazie al modo in cui tutti i personaggi risultano ben caratterizzati e psicologicamente plausibili, nonostante si parli di creature lunari, trasformazioni, maledizioni, eccetera.
i temi sono un po' quelli che si trovavano anche in full moon - la dicotomia vita/morte, il destino, la ricerca dell'amore - ma qui tutto è trattato in modo più maturo: nonostante per ognuno il destino sia già scritto al momento della nascita, ciascuno deve lottare per scegliere ciò che è più importante della propria vita, il vero compimento della propria stessa esistenza.

in definitiva stramegaconsigliatissimo, anche se vi direi di non cominciare con questo se volete leggere altro della tanemura perché, come accennavo sopra, la spada incantata di sakura è un po' la summa sia delle tematiche care all'autrice, sia delle tecniche narrative e grafiche, insomma un titolo che completa un percorso iniziato con jeanne, di cui spero di parlarvi presto.

giovedì 25 febbraio 2016

the gentlemen's alliance cross

ho fatto fuori un'altra serie della tanemura e l'impressione che mi ha dato è stata la stessa di full moon. all'inizio ho pensato di avere tra le mani un'immane cretinata, ero quasi tentata di abbandonare la lettura e pregare di riuscire a rivendere la serie su un mercatino dell'usato. poi pian pianino, ancora una volta, la tanemura mi ha sorpresa, e, andando molto oltre le premesse iniziali, the gentlemen's alliance cross si è rivelato essere un titoli interessante, non fondamentale, certo, ma molto carino e più adatto di full moon per quei lettori che non amano gli shoujo troppo melensi.

l'inizio è quasi imbarazzante: ci viene presentata haine, ex studentessa ribelle, con un passato torbido alle spalle, trasformata per amore in gentile fanciulla e allieva all'accademia imperiale, una roba ridicola che dovrebbe essere una scuola, ma non vedrete mai una singola scena ambientata in classe, che divide gli iscritti in tre classi - bronzo, argento e oro - sulla base del reddito della loro famiglia.
se tutto questo non fosse già abbastanza insopportabilmente implausibile, l'unico appartenente alla classe oro è anche chiamato l'imperatore, con relativo comitato studentesco che è una sorta di corte dell'imperatore stesso. questi, teoricamente funzionano come un qualsiasi comitato studentesco, in realtà stanno praticamente tutto il tempo a intessere complicate relazioni d'amicizia e d'amore tra loro. insomma, non so se ultimamente è migliorata, ma la tanemura è meglio quando si butta sul fantasy.
viste le premesse, direte voi, cosa ci hai trovato di tanto interessante? presto detto.
il passato di haine è in realtà molto più complesso di quanto si possa pensare: la famiglia con cui vive in realtà l'ha adottata alcuni anni prima, mentre il suo vero padre prova per lei un immotivato (non è vero, poi si capirà tutto, ma non ve lo dico) disprezzo, al punto tale da accettare soldi per cederla ai nuovi genitori. durante la sua vita da teppista, haine stringe amicizia con ushio, anche lei con una situazione familiare niente male alle spalle.
il ricordo più felice di haine, oltre quelli legati a sua madre, riguardano shizumasa togu, rampollo di una ricchissima famiglia, coetaneo di haine e autore, poco più che bambino, del libro di favole preferito di haine. ovviamente, lei ne è innamorata da sempre, ed è proprio per stare accanto a lui - che è ovviamente l'imperatore dell'accademia - che si iscrive in quella scuola assurda.
man mano che la storia va avanti si scoprono gli altarini degli altri personaggi e il loro passato: maguri, innamorato di shizumasa e amico d'infanzia di maora, nonostante l'aspetto da teppista - in realtà i suoi genitori sono yakuza - è in fondo un cuoricino di panna e diventerà un buon amico di haine, nonostante la loro rivalità in amore. maora, la ragazza tutto pepe, è il personaggio che riserva più sorprese (e anche qui, non faccio spoiler), mentre la candida ushio nasconde un atteggiamento autodistruttivo che non avrei mai pensato di trovare sulle pagine di un fumetto pubblicato su ribon. tra tutti i segreti dei membri del comitato, quello più incredibile è proprio legato a shizumasa e alla sua famiglia, una roba che sembra uscire da uno dei manga della takaya e che mi ha sorpresa non poco. alle vicende del presente e ai flashback dei protagonisti, si aggiungono le vicende del passato, e riguardano proprio la famiglia di haine, l'istituzione della platino - ovvero la fidanzata dell'imperatore - ruolo che ovviamente toccherà ad haine, che all'inizio entra a far parte del comitato in quanto guardia del corpo di shizumasa.

la grafica di copertina di panini è orrida, veramente brutta. le costine, tutte una accanto all'altra, sono sono io non sei tu, ma secondo me il titolo è illeggibile a meno che non sia davvero molto grande.
davvero un pessimo spettacolo, e,
il tratto della tanemura è un po' più spigoloso e meno dolce di quello di full moon, francamente la preferisco in altre opere, ma la cura per i dettagli è sempre la stessa, ed è quello che a me piace dei disegni di questa autrice. ushio è il personaggio che graficamente preferisco (per il resto mi sta davvero antipatica).

un titolo consigliatissimo a chi detesta gli shoujo scolastici - come dicevo la scuola serve giusto da sfondo per la storia - e le storie d'amore in stile arrivare a te. certo, il motore primo di tutta la vicenda sono sempre i rapporti tra i personaggi, ma la trama è molto complessa e articolata, i personaggi in ballo sono tantissimi (non li ho nemmeno nominati tutti), e fino alla fine bisognerà seguire un fitto intrico di relazioni, amori, menzogne, segreti, bugie, mezze verità e tradimenti, per avere un quadro chiaro e definitivo su tutto. unica pecca è che credo sia fuori catalogo, per cui l'unico modo per recuperarlo è cercarlo tra l'usato, cosa che vi consiglierei comunque dato che non merita comunque l'intero prezzo di copertina.

giovedì 28 gennaio 2016

full moon - canto d'amore

cose strane che mi sono successe: una decina d'anni fa, quando ero da poco entrata nel magico mondo degli shoujo manga, ero innamoratissima dei disegni di arina tanemura. ricordo che lessi buona parte di kamikaze kaitou jeanne in scan (ovviamente prima che planet acquistasse i diritti) e che addirittura tradussi qualche capitolo dal francese per non ricordo quale sito di scansioni.
ero sicura che avrei acquistato qualsiasi opera edita in italia di questa autrice.
purtroppo, la pubblicazione delle sue opere, coincise con il periodo in cui praticamente non leggevo quasi per nulla fumetti, per cui mi persi quasi tutto jeanne (ho solo tre volumetti) e full moon. per non parlare degli altri titoli, dei quali non so praticamente nulla, perché non seguivo quasi per nulla le pubblicazioni in italia, leggevo pochissimo e per qualche motivo, snobbai completamente i lavori di quella che all'epoca era stata una delle mie disegnatrici preferite (ho ancora l'artbook di full moon, che mi piace tantissimo!).
ho rimpianto tantissimo questa scelta, tant'è che qualche mese fa mi sono messa in testa di cercare di recuperare qualcosa tra l'usato, e sono riuscita a trovare finalmente full moon - canto d'amore.

i disegni di questa serie sono fantastici, forse quelli che in assoluto preferisco di tutta la produzione della tanemura: elegantissimi, raffinati, pienissimi di dettagli. so benissimo che quello che più le viene criticato sono gli occhioni enormi e un po' spigolosi, ma a me piacciono parecchio, sono molto espressivi e sticazzi che sono anatomicamente impossibili, non è un trattato scientifico.


*attenzione agli spoiler* (è un manga vecchissimo, ma io vi avviso lo stesso)
protagonista della storia è mitsuki, una ragazzina di dodici anni che vive con la nonna. non ha genitori da quando era piccolina, ed ha passato i primi anni in un istituto dove ha conosciuto eichi, il suo grande amore. a distanza di anni da quando si sono separati, perché eichi è stato adottato ed è andato in america con i suoi genitori, mitsuki lo ama ancora, e sogna di diventare una cantante famosa così da poter mantenere fede alla promessa scambiata con eichi: si sarebbero incontrati una volta cresciuti ed entrambi avrebbero realizzato i loro desideri, avrebbero raggiunto i loro obiettivi da piccoli.
mitsuki poi ha un'altra cosa importatissima da dire a eichi quando riuscirà a incontrarlo di nuovo: quando lui l'ha salutata prima di partire, le ha confessato i suoi sentimenti, ma lei non è riuscita a trovare il coraggio di rispondere.
il sogno di mitsuki è però ostacolato sia dalla nonna, che odia la musica e non sopporta affatto che la nipote voglia intraprendere la carriera di cantante, sia dalla malattia alla gola che piano piano sta uccidendo la ragazza. ovviamente, potrebbe salvarsi se si operasse, ma perderebbe le corde vocali, e mitsuki non accetta l'intervento.
mitsuki quindi decide di lasciarsi morire ma di poter cantare fino all'ultimo. e poiché sta per morire, adesso è in grado di vedere i messaggeri di morte, takuto e meroko, i quali sono incaricati di prendere la sua anima. conosciuta però la storia di mitsuki, che ha un anno di tempo prima di morire, decidono di aiutarla a realizzare il suo sogno, dandole la possibilità di trasformarsi in una ragazza più grande, trasformata mitsuki ha sedici anni, e sopratutto sana.
dopo quest'inizio un po' majokko style, con tanto di versione animaletti pucciosini dei due messaggeri, la storia inizia a svelare una trama più cupa: takuto, meroko e izumi - un altro loro collega che compare dopo poco - sono diventati messaggeri di morte perché si sono suicidati; hanno dimenticato la loro vita passata e qualora dovessero riacquistare i loro ricordi, diverrebbero fantasmi. ma ovviamente nel corso della storia scopriremo il loro tragico passato - quello di izumi è davvero spaventoso - che rende più chiaro il loro rapporto con mitsuki.
nel frattempo si chiarisce anche la complessa relazione tra mitsuki e eichi: perché lei non gli ha mai confessato i suoi sentimenti da quando è partito? perché aspetta di incontrarlo? perché non gli ha mai scritto o telefonato?
presto detto: perché lui è morto proprio nel viaggio che doveva portarlo in america. ecco perché mitsuki non ha paura di morire, ecco perché non può far altro che aspettare di incontrarlo.
nel frattempo, takuto si affeziona sempre più a mitsuki, che a dispetto dell'apparente superficialità del suo sogno, nasconde un grande dolore nel suo animo, tanta paura, solitudine e sofferenza.
il legame tra i due cresce tantissimo, fino a che takuto dichiara di essere innamorato di lei. nel frattempo full moon - ovvero la versione sedicenne di mitsuki - ottiene un grandissimo successo, riuscendo finalmente a realizzare il suo sogno.
alla fine tutto sembra perduto: mitsuki ha rifiutato takuto, ancora per amore di eichi, takuto ha
recuperato i suoi ricordi ed è sparito, il segreto di mitsuki è stato (in parte) scoperto, si è riappacificata con la nonna e ha deciso - dopo aver tanto riflettuto sulla vita, sulla morte e sull'amore - di acconsentire all'operazione.
facciamo poi un salto avanti di tre anni: mitsuki ha brillantemente superato l'operazione, dopo che la malattia era regredita proprio grazie alla trasformazione in full moon, e ha di nuovo debuttato come cantante, questa volta con il suo aspetto. riesce ancora a vedere però i messaggeri, grazie alla presenza costante di eichi che funziona come una sorta di lente.
proprio a un suo concerto ritorna takuto. non è risorto, semplicemente non era mai morto, ma era rimasto in coma diversi anni dopo il suo tentato suicidio. grazie a lui, mitsuki ha capito che per quanto forti possano essere i suoi sentimenti per eichi, deve andare avanti, vivere la sua vita e darsi la possibilità di amare di nuovo.

quello che potrebbe sembrare un manga "stupido" sul mondo degli idol, si è rivelato un racconto molto complesso (io ho sintetizzato al massimo tralasciando le storie dei personaggi secondari), capace di far riflettere su tematiche per nulla infantili o scontate: l'amore, la vita, la morte.
francamente mi ha sorpresa parecchio. avevo deciso di recuperarlo più per nostalgia che per altro, ricordavo solo i primi capitoli (che sono quelli più leggeri) e quindi pensavo di trovarmi davanti a una lettura leggera, tanto per passare un po' di tempo.
invece il vero punto centrale della storia non si esaurisce di certo nella realizzazione del sogno di diventare idol, ma tutto ruota attorno all'amore, a quanto possa essere difficile vivere senza avere neppure la speranza di poter rivedere anche solo per pochi istanti la persona che si ama, a quanto siano importanti gli altri e il loro affetto per farci capire quanto sia importante la possibilità che abbiamo di vivere e di amare, nonostante le difficoltà e le sofferenze.
anche se l'edizione di planet è veramente bruttina (il font utilizzato per il titolo ricorda molto le dediche che tutti ci facevamo sui diari alle medie negli anni novanta) e ormai fuori catalogo, qualora ve lo foste perso io vi consiglierei di dare un'occhiata tra l'usato e provare a recuperarlo.