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mercoledì 21 dicembre 2016

commenti randomici a letture randomiche (26)

eh... la pila delle cose di cui devo parlarvi cresce ogni giorno di più e bisogna smaltirla. quale metodo migliore di un altro post pieno di roba randomica? (beh, forse proprio tanto randomica non è visto che sono tre titoli bao, ma va bene lo stesso...)


il secondo volume di ekhö - mondo specchio, dedicato a hollywood e barcellona, mi ha convinta sul fatto che questa - dopo sky doll - è la migliore serie a cui barbucci si sia dedicato negli ultimi tempi. se poi avesse continuato chosp se la sarebbero giocata, eh, però al momento vince ekhö. (se non vi ricordate del primo volume, ne ho parlato qui)
dopo aver ereditato l'agenzia di artisti della zia defunta, la nostra formicola deve garantirsi di avere talenti di un certo calibro per far quadrare i conti - che non sono proprio in positivo - e così lei e yuri si ritrovano a hollywood (sì, esiste anche in questo mondo ed è, anche qui, la città del cinema per antonomasia), per far firmare un contratto alla bellissima attrice norma jean. ma, con una dose di sfiga che neanche la signora in giallo, c'è una nuova morte misteriosa su cui indagare, e la dote un po' insolita di formicola di farsi possedere dai defunti, darà lo spunto per una storia che al giallo e all'humor caratteristici della serie, mischia questa volta un pizzico di zucchero in più.
a barcellona invece, i nostri avranno a che fare con sparizioni misteriose, artisti pazzi e gatti... inscatolati!
rispetto al primo volume, questo mi ha divertita e coinvolta molto di più. le storie sono piene di citazioni a personaggi famosi, sia realmente esistiti (norma jean è più che evidentemente marilyn monroe, e l'artista pazzo di barcellona somiglia in modo spaventoso a salvador dalí), sia personaggi inventati (il cameo di harry potter a holliwood mi ha fatto ridere tantissimo!), e poi la trama si comincia a fare un po' più consistente e il mistero legato ai preshaun diventa sempre più interessante.
adesso ho molta più voglia di prima di andare avanti con la lettura!
sui disegni non aggiungo nulla, è barbucci, cosa volete dire se non che sono meravigliosi?

altro grande amore di recente scoperta è lumberjanes (di cui ho parlato qui), e questo quarto volume mi è piaciuto tantissimissimo! i misteri legati al campo scout per tipe dure si infittiscono sempre di più, e provare a fare una semplice lezione sulle tecniche di sopravvivenza diventa sempre più difficile per la povera jen: com'è possibile che ci sia una bufera di neve in piena estate?
alle nostre, i motivi per cacciarsi nei guai non mancano mai, però questa volta una misteriosa collezionista di trofei sembra possa salvare la situazione e, sopratutto, dare a jen la considerazione e il rispetto che al campo si vede negato.
ma è davvero così? o sta solo cercando di metterla contro quelle che veramente le vogliono bene e tengono a lei?
si sa, non sempre è oro quel che luccica, e sarà necessario l'intervento di rosie per salvare la situazione... e l'amicizia tra jen e le ragazze!

amicizia - e guai - al massimo! come sempre, ma ormai è chiaro che il campo delle lumberjanes è qualcosa di più che un semplice campo scout: mostri, creature mitologiche, magia, e adesso a quanto pare anche qualche strana alterazione del tempo...
ed è altrettanto chiaro che rosie ha tantissimi segreti da svelare sul suo passato e su quello del campo stesso, che forse possono aiutare jo, april, mal, molly e ripley a capire cosa sta succedendo adesso a loro.

questo volume continua a mantenere i toni dei precedenti, regalandoci le migliori protagoniste possibili, un sacco di azione, avventura, misteri e porta la storia su un binario nuovo, più intrigante e forse pericoloso di quanto si poteva immaginare all'inizio.
la voglia di avere tra le mani il quinto volume è a dir poco indecente!

l'ultimo titolo invece è l'ultimo, per ora, della collana le città viste dall'alto, scritto e disegnato da albhey longo, un autore giovanissimo che esordisce proprio con la quarta variazione.
in questi giorni, con il book blog tour organizzato da bao per approfondire gli ultimi tre titoli della collana, sicuramente ne sentirete parlare (e a proposito, ricordatevi di passare da qui venerdì perché c'è l'intervista a ste tirasso!), ma volevo in ogni caso spendere due parole anche io perché mi è piaciuto davvero tanto.
la quarta variazione è la storia di marco, che sta per finire il liceo e si ritrova davanti a tutti quelli che gli chiedono e adesso cosa farai?
è una delle cose più brutte della vita, la domanda che tutti ti fanno e che ti fanno - quasi sempre - non perché vogliono sapere o, ma magari!, incoraggiarti, ma per lo più è giusto per criticare o farti sentire in difficoltà. ed è un po' così che marco vive questo momento, il periodo in cui parlare dei propri sogni spaventa di più della temuta maturità, e forse è per questo che è più facile far finta di nulla, farsi vedere ancora dubbiosi e indecisi, piuttosto che essere criticati per le proprie scelte.
albhey longo in questa storia riassume tutto quello che c'è di più importante dietro i sogni e i desideri: la ricerca di un sostegno e la paura di non riuscire a ottenerlo, sopratutto quando ti ritrovi a dover affrontare scelte importanti in momenti cruciali della tua vita.
i disegni sono semplici, essenziali ma espressivi, le tavole con i disegni di marco sono bellissime e albhey longo è una delle migliori promesse italiane nel campo. (e bao continua ad avere un ottimo naso a scovare talenti nascosti!)

lunedì 17 ottobre 2016

jumberjanes ~ vol. 1 guardatevi dal sacro micio, vol. 2 amicizia al massimo, vol. 3 un piano orribile

io ricordo perfettamente l'emozione quando uscì il primo numero di w.i.t.c.h.: ero contentissima, ero sicura di avere tra le mani il fumetto che avevo sempre desiderato e nemmeno lo sapevo bene, spruzzavo fuori entusiasmo da ogni poro. lo presi una mattina prima di entrare a scuola e non riuscivo a concentrarmi su nulla, stavo solo a fissare la copertina e a pregustarmi il momento in cui sarei riuscita finalmente a leggerlo.
quindici anni - e svariate tonnellate di fumetti letti - dopo, mi ritrovo esattamente come allora, a tenere in mano il primo numero (a dire il vero i primi tre, ma ok lo stesso) di quella che so fin dal primo sguardo alla copertina che sarà una delle mie serie preferite di sempre, una di quelle che continuerò a ricordare anche tra quindici, venti, trent' anni (oltre non mi sbilancio che mi pare di esagerare poi, manco so se ci arrivo).

(se pensate che non ci si possa innamorare così di un fumetto, mi spiace un po' per voi)

digressioni a parte, durante gli sconti bao ho approfittato per recuperare lumberjanes, una di quelle cose per cui rosicavo con rabbia e frustrazione da millenni. amazon ci ha messo il carico da undici (non chiedetemi perché di dice così, in ogni caso è un modo per far intendere che si aggiunge sempre rosicamento a rosicamento) e i fumetti sono arrivati dopo circa tre settimane per via di un libro - del misterioso recensore, oltretutto - che ancora non è arrivato, ma ci hanno fatto aspettare comunque.
continuo a parlare di fuffa.
dunque.

lumberjanes è una megacicciofigatissima col botto, una roba pazzesca, bellissima, divertentissima e un sacco di altri aggettivi pieni d'entusiasmo che finiscono in -issima.
vi racconto per sommi capi (senza spoiler insomma) cosa succede nei tre volumi usciti fino ad adesso e poi vi spiego il perché di tanto entusiasmo.


e ci siamo! siamo nel campo per ragazze tipe dure del tortino di cardo di miss qiunzella thiskwin penniquiqul, ovvero il campo delle lumberjanes, le tipe dure capaci orientarsi di notte nei boschi, accendere fuochi all'aperto e che sopratutto sanno che la cosa più importante per ogni lumberjane è l'amicizia. cinque amiche, jo, mal, april, molly e ripley sono intenzionate a passare una vacanza strepitosa, per quanto questo voglia dire far impazzire la propria tutor jen, andare fuori dal campo negli orari proibiti, affrontare volpi con tre occhi, serpenti di fiume grossi come mostri marini e boy scout bipolari.
beh sì, alle nostre ne capitano davvero di tutte, sembrano la calamita delle situazioni più assurde e improbabili del mondo ma sono forti, coraggiose, intelligenti e determinate. sanno tirarsi fuori da qualsiasi pasticcio perché l'unione fa la forza e insieme, ognuna con le proprie doti, sono una squadra davvero imbattibile. e anche se qualcosa di molto, mooolto grosso sta per accadere, nulla potrà rovinare la loro amicizia!


in questo volume si chiude in qualche modo il primo arco narrativo, si scopre il mistero legato alle strane creature apparse all'inizio della storia e le nostre eroine si ritrovano a lottare contro qualcosa di veramente... incredibile! dinosauri inclusi!
nel frattempo si fa sempre più interessante e misterioso il collegamento tra la donna orso e la direttrice del campeggio, che evidentemente nasconde qualcosa.
anche se buona parte delle cose assurde attorno al campo sembrano essere sparite, c'è un nuovo mistero su cui le lumberjanes possono cominciare a indagare.


dopo aver praticamente salvato il mondo, alle lumberjanes è concesso un attimo di pausa, una giornata libera, così, mentre mal e molly possono finalmente dedicarsi al loro pic-nic (oh, ok, devo dirlo: sono una coppia adorabile e io le shippo tantissimo), jo, april e ripley possono dedicarsi alle attività che permetteranno loro di vincere dei nuovi distintivi - cosa mooolto importante per una vera lumberjane. ma quando sei un'avventuriera capace di sconfiggere mostri e salvare il mondo, è incredibilmente difficile ottenere un distintivo per il miglior scrapbook...
nel frattempo il pic-nic di mal e molly, cominciato nel più romantico dei modi, viene stravolto dall'avvistamento della donna orso, che sparisce dentro... un wc fuori uso! cosa diamine nasconde quella donna? il miglior modo per saperlo è seguirla! e cacciarsi in qualche guaio, ovvio.
i misteri sul passato del campo delle lumberjanes si infittiscono, aspettare l'uscita del prossimo volume è veramente difficile. forse ci meritiamo in distintivo come riconoscimento per essere dei lettori pazienti?
beh, in fondo non toccherà aspettare tanto, visto che il prossimo volume arriverà in italia il prossimo mese (più o meno).

il giuramento delle lumberjanes

lumberjanes è davvero la serie che dovrebbero leggere tutte le ragazze, non importa a che età. io sarei davvero impazzita di gioia se avessi avuto tra le mani questi fumetti quindici anni fa, ma impazzisco anche adesso, quindi posso dire con tranquillità che, anche se le protagoniste sono delle adolescenti, ci si innamora di loro anche se adolescenti non lo si è più. o forse sono io che non riesco a tirarmi fuori da quell'età. in tal caso voglio restarci ancora a lungo.
non è facile parlare di questa serie senza fare spoiler, le avventure delle nostre tipe toste sono davvero fuori dal comune e regalano continue sorprese, pagina dopo pagina, ma qualche riflessione posso farla senza rovinarvi la lettura.

jo, mal, april, molly e ripley sono l'esempio perfetto di quanto sia importante l'amicizia, quella vera e sincera, quanto sia importante credere in sé stessi, anche se a volte viene il dubbio di non essere abbastanza, perché è proprio quella la vera forza, la voglia di migliorarsi, di essere di più, per sé stessi e per quelli a cui vogliamo bene.
sono ragazze forti, indipendenti, piene di interessi per la natura e i misteri che nasconde, sono pronte all'avventura, sono pronte a fare squadra, ad aiutarsi sempre e a vincere. sono ragazze che insegnano alle ragazze che non ci sono solo le paranoie davanti a uno specchio, non ci sono solo i tormentati amori adolescenziali, non c'è solo l'essere carina, buona, brava. le ragazze, come i ragazzi, possono essere tipe toste, in grado di cavarsela senza cavaliere, capaci di prendere in mano le redini della propria vita e vivere avventure meravigliose. si può cercare un messaggio migliore in questo periodo in cui c'è chi sventola ancora le bandiere sugli stereotipi di genere (una ragazza non fa certe cose! una ragazza non si comporta così! una ragazza non si veste in quel modo!), in un momento storico in cui un ministro della salute dice che è colpa delle donne che studiano più di prima e vogliono ottenere ruoli che sono sempre stati prerogativa maschile (è davvero scritto così, giuro)?
questo tipo di messaggio credo sia fondamentale per le ragazze che crescono bombardate di messaggi che dicono loro di doversi preoccupare solo di piacere e compiacere, ragazze che dovrebbero capire che certa roba è solo cacca di cui liberarsi il prima possibile, per imparare a essere sé stesse e godersi la vita al massimo.


mi è piaciuto molto, anche, il fatto che le autrici non le abbiano volute caratterizzare fin dall'inizio con i soliti stereotipi che hanno i fumetti di questo genere (penso a w.i.t.c.h. a anche a my little pony: friendship is magic), come quella più razionale, quella più timida, quella più diligente eccetera. sono ragazze le cui personalità si scoprono durante le vicende, che non agiscono in base al loro personaggio, ma che lasciano che le loro capacità e i loro caratteri vengano fuori durante la storia, il che le rende ancora più reali, più vere, più complete. e fa sì che tutta la storia risulti più emozionante e sorprendente.
credo proprio che lumberjanes sia la svolta tra i fumetti per ragazze, che sia sopratutto un fumetto per ragazze e per ragazzi, per adolescenti e per adulti, imperdibile per chiunque, a qualsiasi età, qualunque sia il tipo di fumetti che ami leggere, una roba che supera ogni etichettatura possibile. perché in lumberjanes, in mezzo a mille assurdità, c'è più vita vera di quanto si possa immaginare.

venerdì 20 maggio 2016

cosa c'è nella mia wishlist (1)

il tempo che non passo davanti al pc a scrivere qui, lo passo inevitabilmente a buttare roba in quella povera bacheca di pinterest che è la mia wishlist.
mi sono imposta di metterci solo libri e fumetti, anzi, praticamente quasi solo fumetti, i libri li lascio su amazon. mi sono detta, perché non cianciarne pure sul blog?


e quindi da adesso, ogni mese più o meno, starò a lagnarmi delle cose di cui ho assolutamente bisogno. invariabilmente, cose che stanno nella succitata bacheca da secoli o prossime pubblicazioni. mi impongo un limite massimo di dieci titoli, e chissà che nel mese successivo non mi riesca di parlare di qualcuno di questi.


la sola cosa che mi è piaciuta de la distanza sono i disegni di baronciani.
peccato per tutto il resto.
me lo ripeto da mesi, tipo mantra. peccato che dei disegni così belli non abbiano illustrato una storia altrettanto bella.
e poi, per caso, mentre in piena notte vago su twitter nella speranza di farmi venire sonno, arrivo, non ho più idea di come, a scoprire come svanire completamente di alessandro baronciani (manco a dirlo, io adoro how to disappear completely) e immediatamente parte l'innamoramento da acquisto compulsivo.
purtroppo il mio saldo dice che mi manca qualche spiccio per comprarlo e devo andare a fare una dannata ricarica, cosa che odio, ma c'ho ancora tempo.
come svanire completamente è un racconto strano. in primo luogo o lo si compra adesso, o non lo si compra più (per acquistarlo e per tutte le altre informazioni andate qui). non è un crowdfunding, ma una vera e propria prevendita, quindi non ci sono goal da raggiungere e questo già mi fa passare l'ansia. poi ha una struttura strana. sono dei mini-racconti di poche pagine, inseriti in un libro-scatola. e poi racconta una storia d'amore, c'è il mare, internet e una ragazza che vuole svanire completamente.
e c'è clacca che lo vuole assolutamente.


sta per uscire il nuovo libro di giulio macaione (autore di ofelia e i colori del vicino, che ho intervistato qualche tempo fa qui), basilicò, e io non posso non volerlo.
prima di tutto perché l'ha scritto e disegnato giulio che è bravissimo e di lui mi fido a occhi chiusi.
poi perché racconta di palermo, di una palermo che forse è vista con occhi diversi da chi ormai di palermo non ne può più. insomma, magari mi aiuta.


l'ha scritto murakami e l'ha disegnato lrnz. e si parla di biblioteche e storie.
a me piace un sacco murakami. e anche i disegni di lrnz, anche se i suoi titoli sono ancora fermi alla bacheca wishlist.
insomma, che volete di più?
io vorrei solo che uscisse presto un'edizione più economica. nel frattempo tengo d'occhio i mercatini on-line dell'usato.


anche per questo ho poco da dire. insomma, è macanudo, uno dei miei fumetti preferiti di sempre, dopo secoli in cui l'avevo dato per perso per sempre finalmente è uscito il sesto volume.
e non chiedetemi come e perché (che tanto è sempre la solita vecchia storia di disoccupazione), non sono ancora riuscita a prendere la mia copia.


philippa rice l'ho conosciuta su facebook, trovavo le sue adorabili vignette in giro, mi sono piaciute da morire, ho cercato informazioni e ho trovato che esiste un libro in inglese che raccoglie i suoi lavori. e. vabbé, è una wishlist, è chiaro che lo voglio!


hugo e rose appartengono a due mondi diversi, lui vive solo nei sogni di lei... fino a che lei non lo incontra nella vita reale.
basta così per me, ho una voglia matta di leggere questo libro da mesi. sarà anche la copertina che mi piace tantissimo?


lumberjanes me lo sono persa all'epoca della sua uscita. poi ho letto nimona e ho capito che noelle stevenson mi piace così tanto che recupererò ogni cosa che lei scriverà.


per chiudere in bellezza c'è lindbergh, che sta in wishlist da prima di natale. l'ho sfogliato un sacco di volte in libreria e ogni volta sono sicura che mi viene la faccia rossa per l'entusiasmo.
è un bellissimo libro illustrato che racconta di un topolino che divenne aviatore.
lacrime agli occhi per la gioia e cuoricino a mille.
se lo trovate in giro, sfogliatelo.
i disegni sono di una bellezza illegale.

e per questa volta mi fermo qui.
spero che le reazioni a questo post siano più del tipo ehi, bei titoli, grazie clacca me li segno, e non del tipo maledetta ti odio non ne posso più di aggiungere roba in wishlist. quasi quasi preferirei un gné gné io ce li ho e tu no.

martedì 16 febbraio 2016

nimona

nimona di noelle stevenson è un fumetto bellissimo, una di quelle letture rare, che riesce a coniugare in modo perfetto aspetti lontanissimi tra loro, nello stile grafico e in quello narrativo, e che - a mio modestissimo avviso - fa proprio di questo il suo punto di forza.
ambientata in un universo che più che medievale si potrebbe definire un background da rpg molto poco attento ai dettagli, la storia di nimona di svolge tra magia e tecnologia, tra cavalieri, draghi, giostre e computer, film di zombie e videochiamate in stile skype.


il regno - viene semplicemente definito così - è gestito e regolato dall'ente, una sorta di organizzazione politica a capo di cavalieri e altra brava gente contro i cattivi.
e il più cattivo di tutti è ballistrer cuorenero, nemico giurato del più grande e coraggioso cavaliere, sir ambrosius lombidoro.
la loro rivalità risale al periodo della loro giovinezza, quando, ancora compagni, i due si sfidano in una giostra e lombidoro viene disarcionato. invidioso e incapace di accettare la sconfitta, colpisce a tradimento ballistrer, facendogli perdere un braccio e - sopratutto - la possibilità di diventare un vero cavaliere. cosa rimane da fare a un uomo senza un braccio e dal cuore gonfio di rimorso e sofferenza per il tradimento dell'amico? cosa fare se non si può più essere il miglior cavaliere del regno? ovviamente, bisogna diventarne il peggior nemico.
e come dice nimona all'inizio della storia, tutti i veri cattivi hanno una spalla, e lei, capace di assumere le sembianze di qualsiasi animale, è la spalla perfetta per il più cattivo dei cattivi.

le regole per scrivere un fantasy ci sono tutte. ma noelle stevenson fa qualcosa che va oltre: scrive, e disegna, una storia che svela quello che c'è dietro i ruoli, una storia - come recita la quarta di copertina - in cui non sempre le cose sono come sembrano.
e sopratutto crea un personaggio difficile da dimenticare, una ragazza-mostro che può diventare qualsiasi cosa desideri, in qualsiasi momento e senza fatica. chi non vorrebbe un potere simile? nimona è senza freni, una vera e propria furia, capace di uccidere come se non fosse altro che un gioco, e lo è in fondo, con dei poteri come i suoi. ma anche lei nasconde qualcosa che la rende ben diversa dall'invincibile creatura che sembrerebbe a prima vista.
nimona è in fondo solo una ragazzina, un'adolescente con la fissa per i capelli da punk e un bisogno d'affetto che, come qualsiasi adolescente, non sa come chiedere.
è una ragazzina convinta di non poter fare altro che spaventare, ferire, distruggere, forse perché è stata spaventata, ferita e distrutta a sua volta. nimona è la miglior descrizione del concetto di adolescenza che potessi trovare in un romanzo (che sia disegnato o scritto che importa?) per ragazzi. e chissà se alla fine capirà che quello che cercava l'ha ottenuto proprio dalla persona meno probabile tra tutte. nimona in fondo è una ragazzina ribelle, e si sa che le ragazzine ribelli non amano raccontare troppo di sé.


se la trama e il messaggio tra le righe sono assolutamente impeccabili, anche i disegni di noelle stevenson meritano qualche riga: lo stile, che a prima vista si definirebbe semplice e cartoonoso, è in realtà molto definito, ricco di particolari, che non significa sempre inutili barocchismi.
un tratto sicuro, personalissimo, molto espressivo, accompagnato da un uso dei colori e delle luci molto consapevole, in grado cioè, di rendere al meglio le atmosfere e gli ambienti. personalmente amo guardare i disegni di chi sa usare una matita in questo modo, chi sa creare personaggi che nonostante la pesante stilizzazione sanno essere così veri: due puntini per gli occhi e qualche linea per i tratti del viso riescono a dar voce ad animi complessi, alle emozioni più forti e disparate.

insomma, me ne sono innamorata durante la lettura, mi sono divertita e mi sono commossa, e ancora sono certa di avere tra le mani quello che sarà uno dei migliori graphic novel dell'anno.
leggetelo, assolutamente!