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venerdì 19 maggio 2017

book blog tour "residenza arcadia" VII tappa ~ intervista a daniel cuello

siamo all'ultima tappa del blogtour organizzato da bao publishing e dedicato a residenza arcadia di daniel cuello, e concludiamo in bellezza in compagnia di daniel che ci ha concesso un'interessante (e divertente!) intervista.

in fondo al post trovate tutte le informazioni utili per partecipare al giveaway e vincere una copia del libro e il vostro ritratto realizzato in digitale (oh, a me piacerebbe assai vedermi cuellizzata!)


pensavate di trovare subito l'intervista e ciao, che ho fretta?
scordatevelo proprio, residenza arcadia è un libro che meriterebbe svariate ore di chiacchiere, preferibilmente in buona compagnia, umana e alcolica, ma non potendovi invitare tutti per una birra rimediamo qui.

sicuramente daniel cuello lo conoscete tutti, sui social è famoso da tempo (ne parliamo meglio poi insieme a lui) e l'annuncio di residenza arcadia è stato fonte di tantissimo hype.
le aspettative erano alte ma daniel ha saputo scrivere e disegnare qualcosa che le ha superate di gran lunga, tirando fuori dal cappello un libro che mischia, al suo ben noto umorismo, qualcosa di più serio e cupo. poteva essere una semplice storia di demenze senili e fissazioni da che ci vuoi fare è l'età, invece a un certo punto, senza avvisare nessuno, la storia vira bruscamente e sembra tirare al povero, ingenuo lettore un poderoso cazzotto in pieno stomaco.

l'azione si svolge tutta all'interno della residenza arcadia che da il titolo al romanzo, uno stabile elegante abitato da alcuni adorabili vecchini. in seguito a un incidente, uno degli appartamenti rimane sfitto, ma solo per il tempo necessario affinché arrivi la notizia che dei nuovi vicini stanno per affittarlo. è un attimo perché si scateni il putiferio: noi quelli non li vogliamo qui!
questo è il grido di battaglia con cui tutti gli inquilini del palazzo appianano antipatie e dissapori vecchi di anni e anni e si alleano insieme per impedire che quelli diventino i loro nuovi vicini.
tra una rampa di scale e l'altra, si svelano antichi ricordi e vecchi dolori, mentre scopriamo le nuove fissazioni dei rugosi abitanti del palazzo: chi passa il tempo a fare foto da pubblicare online, chi si sente costantemente in pericolo proprio per colpa di quelle foto, chi riceve della posta piuttosto bizzarra e chi non vede l'ora di farsi gli affari degli altri.
poco per volta ci rendiamo conto che la residenza arcadia e i suoi abitanti non si trovano nella nostra epoca, ma in una sorta di futuro prossimo in odore di distopia, in un paese che non conosce elezioni e che è regolato da un regime militare che rimarrà quasi sempre poco più che un'ombra sfuggente, al limite estremo del nostro campo visivo...

residenza arcadia lo leggerete ridendo, sconvolgendovi, tirando su col naso per non mettervi a piangere e magari provando a pensare alle cose in modo diverso da come fate sempre.


ciao daniel, benvenuto su claccalegge e grazie mille per la tua disponibilità!
tu sei molto famoso su internet e sopratutto sui social come vignettista e illustratore, come hai vissuto questa tua prima trasformazione "ufficiale" in autore completo?
Ciao Claudia e a tutti quelli che leggono! ;) Penso che si dovrebbe riconsiderare il concetto di autore che pubblica online. Il supporto sul quale si pubblica non determina la completezza o meno di un autore. Io ad esempio disegnavo storie (lunghe e brevi) e vignette da molto prima di approdare sui social. Internet è solo un mezzo, con opportunità e difficoltà come ogni altro canale.
la storia di residenza arcadia è molto particolare e ha degli sviluppi inaspettati. da cosa è nata l'idea che ne sta alla base?
Penso sia un po' la risposta all'attuale clima internazionale. In Europa si sono riversate tantissime persone in cerca di una vita migliore e questo ha scatenato molta paura, discriminazione e intolleranza. Ma io non volevo parlare di "quel" diverso, o meglio, volevo che il diverso fosse più ampio, più universale, e per farlo dovevo concentrarmi su chi al contrario si sente dal "lato" giusto. Le cause cambiano, ma la reazione è sempre la stessa.
ci racconti come sono nati i personaggi di questo romanzo? il loro aspetto e/o il loro carattere, sono stati ispirati da qualcuno che conosci? (non glielo riveleremo, promesso)
Alcuni sì, sono ispirati a persone realmente esistenti, anche se solo alla lontana. Mi piace "rubare" le persone che vedo in giro o quelle di cui sento parlare. Se vedo un personaggio buffo per strada WHOOM preso, me lo porto a casa. Altri personaggi, invece, li ho inventati di sana pianta, c'è sempre bisogno di entrambe le cose, realtà e immaginazione.

a proposito dei vecchietti di residenza arcadia, nonostante la loro venerdanda età, anche loro si ritrovano spesso a smanettare con gli smartphone, sopratutto emilio, con la sua ossessione per la condivisione di foto. questo, inevitabilmente, mi riporta alle tue vignette che raccontano - in modo geniale ed esilarante - la nostra dipendenza dai social e, di conseguenza, l'alienazione dalla vera socializzazione, che sono temi che mi pare ti siano cari.
tralasciando le scontate ed abusate critiche in merito ai buongiornissimo kaffè e tutto il resto, quanto hanno influito i social, e tutto quello che ne deriva, sulla tua carriera?
Beh sì, tanto, indubbiamente. Come dicevo prima, i social sono un mezzo, nel mio caso li ho usati non solo per divertimento personale, ma anche per farmi pubblicità. La cosa che più mi piace è l'integrazione con la gente che mi segue. Cerco di rispondere a tutti i commenti, anche solo con un emoji, ma sono sempre indietro. Dovrei chiedere a Morandi di darmi una mano :D
i protagonisti di questo libro sono tutti piuttosto attempati, ma già altre volte hai usato questi adorabili (ugh) e grinzosi vecchietti nelle tue vignette (ogni volta che penso a quella sugli sconti rido da sola), ma perché proprio i vecchietti?
Non c'è un vero e proprio motivo, non a livello consapevole almeno. Ricordo di aver sempre disegnato vecchietti, mi piace riempire di linee i volti che disegno. Poi inevitabilmente quelle linee diventano rughe. Se conosci uno psicologo chiediglielo, help!
questa domanda è difficile perché è molto a rischio spoiler, ma quando ho visto i tuoi soldati, ho subito pensato che fossero visivamente un mix tra alien (la testa è più piccolina, ok) e i soldati dell'isis di kobane calling. questa sorta di sintesi grafica – di cui è chiaro il significato – è stata immediata? sono nati così, spaventose ombre tutte uguali, o avevi altre idee in mente?
No no, è stata una cosa che ho voluto fin da subito. Volevo che queste figure fossero semplici, come dici tu, ma al tempo stesso minacciose. Indefinite, come molte parti della storia. Il rischio spoiler è grande, sì, mi fermo qui.
residenza arcadia inizia con quel tono leggero e divertente a cui ci hai fatto abituare, ma dopo un po' il registro cambia completamente ed è immediato spostarlo dalla casella "commedia" a quella "drammatico". insomma, ci hai svelato un daniel cuello che non ci si aspettava e che mi ha piacevolmente sorpreso. ma ti è mai venuto il dubbio che i tuoi fan, quelli che ti seguono su facebook e twitter, avrebbero potuto anche reagire male a questo cambiamento?
No, non era una cosa che mi spaventava. Sicuramente molti si aspettavano una storia più leggera, e qualcuno ci sarà pure rimasto male. Ma io in realtà volevo proprio far coesistere le due cose. Volevo dimostrare che sì, posso fare vignette comiche fini a se stesse, ma posso anche sviluppare storie più serie, pur mantenendo lo stile ironico e grottesco per cui sono conosciuto.
(fonte)

preferisci disegnare "a memoria" o usare dei modelli (foto, cartoline, burattini, smorfie allo specchio ecc.)?
Di solito vado a memoria, il mio stile me lo permette. Però ogni tanto ci sono delle situazioni in cui mi torna utile anche avere un modello (ho un sacco di foto delle mie mani che impugnano tazze, fogli o che mi grattano la testa... ahhh i selfie che meraviglia).
quando disegni una tavola, qual è la parte che preferisci e quale quella che invece trovi più difficile o magari noiosa?
La parte più difficile è sicuramente la matita, quando il foglio è bianco. Ci posso litigare per ore. Poi passo ai colori ed è la parte più noiosa. Forse perché più ripetitiva. E poi passo alle ombre, quello è amore puro, le ombre sono fondamentali per me.
chi legge residenza arcadia senza conoscerti plausibilmente non immagina che è la prima volta che sceneggi una storia così lunga (non ci credo nemmeno io!). hai mai pensato di lavorare anche solo come sceneggiatore? e se sì, a chi ti piacerebbe affidare il ruolo di disegnatore/disegnatrice?
In realtà non c'ho mai pensato. Ho sempre lavorato da solo occupandomi di testi e disegni. Sarebbe molto difficile per me delegare il disegno a qualcun altro, non perché non mi fidi delle capacità altrui, è pieno di disegnatori mostruosamente bravi là fuori, ma solo perché non saprei bene come farlo. Dovrebbero avere molta pazienza per capire le mie indicazioni (certe volte non mi capisco nemmeno io).
non è la prima volta che lavori con un editore (penso che devo assolutamente recuperare i dizionari delle serie tv, mannaggia), ma questa volta hai dovuto affidare a bao publishing una storia lunga che, come dicevamo prima, è completamente una tua creazione. come è stato lavorare con bao?
Ho mandato loro delle proposte, brevi soggetti da 2/3 paragrafi l'uno che a loro sono piaciuti. Una volta accordatici sul soggetto più interessante, ho iniziato a lavorarci. Mi hanno lasciato molta libertà, e non è una cosa scontata. Mi è piaciuta la loro professionalità e serietà, e anche queste non sono cose scontate.

che consiglio daresti a chi sta iniziando o vorrebbe iniziare la sua carriera da fumettista, vignettista o illustratore?
Farsi un mazzo tanto! E non arrendersi. Io tuttora lotto contro le "avversità" della vita, come chiunque (il Beluga magico) ma c'ho una testa tremendamente dura e non ho mai voluto lasciarmi alle spalle questo sogno. E il Beluga me ne ha portata tanta di roba, eh.
quali sono i tuoi prossimi progetti? ovviamente noi adesso ci aspettiamo una cascata di fumetti, ma siamo curiosi di sapere anche se ci sarà qualcosa di nuovo a cui lavorerai come illustratore.
Tanta roba :) c'ho la testa intasata. Ma preferisco far riposare un po' quelle idee, voglio essere sicuro di ogni passaggio prima di partire subito con qualcosa di definitivo.
ti ringrazio tantissimo per il tempo che ci hai dedicato e, oltre ai complimenti per il libro, ti lascio un mega imboccallupo per tutto quello che verrà! 
Grazie mille a te! Viva il lupo!

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sabato 13 maggio 2017

to be read ~ maggio


mi rendo conto che pubblicare la tbr del mese a metà mese è una cosa veramente stupida, ma ho procrastinato non per culopesantezza, ma solo perché aspettavo chili di pacchetti pieni di chili di roba che tenevo a inserire in questa rubrica. e per dire, non sono nemmeno arrivati tutti.
ma ormai manca veramente poco a finire maggio, quindi mi sa che comunque non riuscirei a leggere tutto, quindi i prossimi arrivi slitteranno alla tbr di giugno, che sarà un gran casino visto che ci saranno anche gli acquisti dell'arf (ah sì! quest'anno finalmente riesco ad andare all'arf! l'avevo scritto pure sulla pagina facebook e su instagram, ma ve lo dico anche qui, se ci siete anche voi fatemi sapere che mi farebbe piacere incontrarvi!)
insomma, ecco qui la mia tbr di questo mese, ben condita dalla consapevolezza che non ce la farò mai. però, per dire, quello che volevo leggere ad aprile in effetti l'ho letto, magari non sono riuscita a parlarne qui, ma almeno sto un po' più a posto con la mia coscienza.


questa tbr è bellissima, vero?
dunque, andiamo con calma: i primi due titoli, plume e immortali, sono le ultime novità di douglas edizioni, presentate poco tempo fa al comicon di napoli.
ovvio che io non c'ero al comicon, ma ho rotto le scatole ai ragazzi di douglas per farmeli mandare a casa (grazie!) e non vedo l'ora di parlarvene (se siete passati su instagram/facebook avete di sicuro già visto la dedica bellissima che mi ha fatto simone prisco quanta gioia, quanta!) perché già solo dopo averli sfogliati si capisce che sono delle megacicciofigate immense.
residenza arcadia, il primo romanzo di daniel cuello, in realtà l'ho già letto. vi dico solo che è bellissimo e che il 19 maggio troverete qui su claccalegge l'intervista a daniel e due parole (due perché non voglio fare spoiler) sulla storia. daniel mi ha sorpresa davvero, credetemi che non ci credereste mai che questo è un romanzo d'esordio. bravo, bravo, bravo!
in attesa di fare il pieno di autoproduzioni all'arf, ho preso i primi due volumi di radici, di giorgio pandiani. questi devo ancora leggerli, ma li ho sfogliati e devo dire che giorgio è un bravissimo disegnatore, e che ha fatto un gran lavoro con la scelta di formato, materiali eccetera. i libri sono davvero belli, c'è tantissima cura nella realizzazione.
di challenger invece ve ne ho già parlato, potevo non metterlo qui, ma questo romanzo mi ha entusiasmata così tanto che non volevo assolutamente escluderlo. se vi siete persi il post in merito, andate qui. ma sopratutto compratelo e leggetelo perché è strepitoso!
passando a cose più leggere, finalmente è uscita l'edizione economica di i love shopping a las vegas, attualmente sul comodino di madre, ma conto di riuscire a leggerlo prima possibile. adoro sophie kinsella, ma trovo assurdo spendere venti euro per i suoi romanzi, quindi ogni volta mi ritrovo a passare mesi a cercare tra l'usato o su bookmooch, oppure attendo che esca un'edizione meno costosa. fortuna che non ho la fissazione di avere tutti i libri della stessa collana, con lo stesso formato e la stessa grafica, sarebbe impossibile senza spendere un sacco di soldi.
tra gli ultimi acquisti manga c'è one week friends, di cui ho recuperato la serie completa (per ragioni di spazio, ho messo in foto solo il primo numero) che è adorabile (qui avevo parlato dell'anime), una stella cadente in pieno giorno, di cui ho tutti i volumi tranne - per un disguido su ebay - il numero otto. cioè, l'ho comprato ma si sono dimenticati a inserirlo nel pacchetto, per cui sto aspettando che arrivi. nel frattempo ho letto i primi sette volumi, che mi hanno tutti piacevolmente sorpresa. avevo ragione a volerlo recuperare! ho già letto anche himitsu 4, ma visto che ancora non ve be ho parlato, ho messo nella pila anche lui, si merita di essere fotografato, no?
tra i recuperoni ci sono anche i primi cinque volumi di emma, che non ho ancora iniziato per non cadere in tentazione e ordinare gli altri subito, alice 19th, che placherà la mia sete di shoujo fantasy, e per finire corto - sulla rotta del disincanto prattiano, un piccolo saggio edito da armillaria, di cui al momento posso dire solo che ha una grafica - anche quella interna - bellissima!

ci sarebbero stati anche altri manga di cui vi ho già parlato, non li ho inseriti solo per evitare di fare una sorta di torre di babele, ma trovate i post già pubblicati scorrendo l'archivio.

insomma, avete letto qualcosa di questi titoli? ve ne ispira qualcuno? ci vediamo a roma?