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mercoledì 6 marzo 2019

radici ~ vol.3

- vi siete raccontati una storia e avete iniziato a crederci.
- quale storia?
- di poter vivere senza di noi. di non fare più parte della natura.

avevamo lasciato giano intrappolato nel bosco, prigioniero di un groviglio di tralci e radici che lo avevano convinto a raccontare la sua storia.
al suo racconto, mentre i suoi amici - più o meno esattamente definibili come tali - lo stavano cercando - le piante stesse hanno aggiunto le parti mancanti, mostrandoci quello che i suoi compari capo e rocca gli avevano nascosto, la natura reale di quei lavoretti con cui fare soldi facili.

giorgio pandiani nei primi due volumi di radici inizia a mettere sul campo gli elementi di una storia che si rivela nel volume conclusivo più complessa di come poteva sembrare all'inizio, collegando trame e sottotrame, svelando i legami tra i personaggi, i rimandi tra passato e presente.

così, quello che inizialmente sembrava un thriller ecologico a tinte un po' fantasy, diventa sempre di più da un lato il racconto personale della vita di silvio, dall'altro si ingrandisce fino a diventare un messaggio globale che non bisognerebbe mai stancarsi di ripetere.

le visioni di giano lo portano sempre più indietro nel passato e gli rivelano una parte di sé che lui stesso aveva dimenticato: cosa era quando era un bambino, in cosa credeva, cosa chiedeva al mondo e alla vita, come era cresciuto, chi aveva amato e cosa, a un certo punto, ha spezzato tutto, frantumato ogni equilibrio, persino cancellato una parte della sua memoria.
l'errore di cadere completamente preda del proprio orgoglio, di voler per forza distinguere il mondo in bianco o nero: sono le visioni che le piante lo inducono a vedere la realtà in tutte le sue sfumature e a ricordargli che nulla nella vita è o così o niente.
silvio impara a guardare il mondo da altri punti di vista, a non essere più chiuso nel suo risentimento e nella sua rabbia contro tutto e tutti, al punto tale da cancellare persino parte del proprio passato.

in radici non si affronta solo il problema dell'ambiente, del rapporto tra uomo e natura - discusso, quasi a fine della storia, dal punto di vista della natura stessa, cosa che personalmente mi è piaciuta moltissimo: dare alle piante, che solitamente non ne hanno facoltà, la possibilità di parlare e di esprimere il loro parere sul problema che noi umani stiamo creando, da sempre, al mondo - ma anche quello del rapporto con gli altri e con se stessi: accettare le proprie debolezze e comprendere quelle degli altri, rendersi conto che nulla può essere sempre perfetto e prevedibile e che ogni persona è un mondo a sé, che deve essere compreso e accettato senza forzature.

la dedica del terzo volume mi piace un sacco!

con questo ultimo volume giorgio pandiani chiude mirabilmente la sua storia, dando un senso a ogni dettaglio, anche a quelli che nei primi due volumi potevano sembrare superflui: ogni cosa va esattamente al suo posto, ogni filo della trama trova la sua conclusione, nessuno dei personaggi finisce per diventare semplice comparsa.
ognuno ha, in questa vicenda, un suo ruolo preciso ed essenziale, esattamente come in natura, nel bosco e in qualsiasi ecosistema, ogni essere vivente svolge il suo ruolo in armonia con tutto il resto.

se mi era già piaciuto l'inizio di questa storia, adesso che ho la visione d'insieme posso consigliarvela più che caldamente: come dicevo quasi un paio d'anni fa, tra le autoproduzioni si trovano spesso opere qualitativamente di alto livello, che seppure non hanno la visibilità delle vetrine delle librerie e della grande distribuzione in generale, vale la pena fare conoscere affinché raggiungano più lettori possibili. radici è assolutamente una di queste.

nella postfazione poi, giorgio accenna a un nuovo progetto che ha in mente. qualsiasi cosa sia, qui non vediamo l'ora di poterlo leggere!

più info su:

lunedì 22 maggio 2017

radici ~ vol. 1 & 2

un'erbaccia è una pianta che cresce dove l'uomo non vuole.


giano ha 31 anni, pessimi amici, una ex fidanzata e un brutto nuovo lavoro. molto brutto.
ed è stato rapito in circostanze misteriose da qualcuno che si rifiuta di mostrarsi, legato da qualche parte al buio e costretto a raccontare la sua storia.
questo è l'inizio di radici, scritto e disegnato da giorgio pandiani, un fumetto che sa destreggiarsi tra il thriller e il fantasy ecologista, che rapisce l'attenzione fin da subito e che pian piano, tra il racconto di giano e quello che avviene a chi lo sta cercando, svela crimini e misteri.

incapace di trovare il suo posto nella società, lontano dalla sua famiglia, amareggiato dagli affetti persi, giano si è ritrovato quasi senza rendersene conto all'interno di una piccola gang di delinquenti, l'ultimo arrivato che in quanto tale non sa nemmeno bene cosa siano i lavoretti che svolge con i suoi amici e che gli permettono di tirare in qualche modo avanti. è questo che racconta ai misteriosi rapitori silvio - giano - gianoli che dapprima lo costringono a farlo ma che poi finiranno con l'ascoltare una sorta di confessione liberatoria, che permette al ragazzo di fare il punto della questione: strani incidenti, strade distrutte da qualcosa nel sottosuolo, rami che chiudono tunnel e intrappolano auto. qualcosa sta succedendo e questo qualcosa in qualche modo è collegato a lui e alle sue strane, assurde visioni, alla presa di coscienza della sua responsabilità per quei crimini in cui ostinatamente non ammette con sé stesso di essere partecipe.


giorgio pandiani mette in scena il numero esatto dei personaggi necessari allo svolgimento della storia: capo, rocca e fari, i colleghi di giano, tutti con il loro passato più o meno difficile e il loro presente di piccoli e grandi crimini; sara, la ex fidanzata di giano, il suo legame con il passato e diana, la ragazza che lo conosce per caso e sembra cominciare a interessarsi a lui e alla sua scomparsa, e sopratutto de luca, il poliziotto protagonista dell'angosciante prologo, che si ostina a portare avanti le indagini su qualcosa di troppo grande e scomodo, qualcosa che nessuno, né buonicattivi, hanno intenzione di portare alla luce. la narrazione così si concentra a ritmo serrato sulla vicenda, rallentando giusto il tempo di conoscere un po' meglio i suoi protagonisti, avvolgendosi a spirale attorno ai ricordi di silvio, avanti e indietro lungo il corso degli eventi, si sposta dalla sua buia prigione all'esterno in cui amici - e nemici - lo stanno cercando.

il tratto si affina molto dall'inizio del primo volume alla fine del secondo: le vignette sono tutte dense di forti contrasti tra bianco e nero, senza mezzitoni se non nelle scene delle visioni di giano, le linee sono essenziali, buona parte del gioco visivo lo fanno l'alternanza di luci e ombre, ma i personaggi e i luoghi sono tutti molto ben dettagliati e riconoscibili e i volti espressivi: grafica e narrazione giocano insieme per creare una storia appassionante che sa rispettare i tempi tra i momenti di maggior tensione e quelli più calmi e sa coinvolgere il lettore, portandolo a una verità - per quanto surreale - che diventa sempre più accettabile.

alla questione ecologica della storia si affianca coerentemente una realizzazione ecosostenibile dei volumi cartacei (radici è disponibile anche in digitale, trovate tutte le informazioni sul sito dell'autore)  che sono stampati su carta riciclata con inchiostri a cera e fonti rinnovabili. e che sono anche molto belli da vedere e da toccare.

come spesso accade, tra le autoproduzioni non è difficile trovare opere di alta qualità e radici secondo me è una di queste, merita assolutamente che la recuperiate prima possibile. per gli aggiornamenti vi consiglio la pagina facebook dedicata all'opera.

sabato 13 maggio 2017

to be read ~ maggio


mi rendo conto che pubblicare la tbr del mese a metà mese è una cosa veramente stupida, ma ho procrastinato non per culopesantezza, ma solo perché aspettavo chili di pacchetti pieni di chili di roba che tenevo a inserire in questa rubrica. e per dire, non sono nemmeno arrivati tutti.
ma ormai manca veramente poco a finire maggio, quindi mi sa che comunque non riuscirei a leggere tutto, quindi i prossimi arrivi slitteranno alla tbr di giugno, che sarà un gran casino visto che ci saranno anche gli acquisti dell'arf (ah sì! quest'anno finalmente riesco ad andare all'arf! l'avevo scritto pure sulla pagina facebook e su instagram, ma ve lo dico anche qui, se ci siete anche voi fatemi sapere che mi farebbe piacere incontrarvi!)
insomma, ecco qui la mia tbr di questo mese, ben condita dalla consapevolezza che non ce la farò mai. però, per dire, quello che volevo leggere ad aprile in effetti l'ho letto, magari non sono riuscita a parlarne qui, ma almeno sto un po' più a posto con la mia coscienza.


questa tbr è bellissima, vero?
dunque, andiamo con calma: i primi due titoli, plume e immortali, sono le ultime novità di douglas edizioni, presentate poco tempo fa al comicon di napoli.
ovvio che io non c'ero al comicon, ma ho rotto le scatole ai ragazzi di douglas per farmeli mandare a casa (grazie!) e non vedo l'ora di parlarvene (se siete passati su instagram/facebook avete di sicuro già visto la dedica bellissima che mi ha fatto simone prisco quanta gioia, quanta!) perché già solo dopo averli sfogliati si capisce che sono delle megacicciofigate immense.
residenza arcadia, il primo romanzo di daniel cuello, in realtà l'ho già letto. vi dico solo che è bellissimo e che il 19 maggio troverete qui su claccalegge l'intervista a daniel e due parole (due perché non voglio fare spoiler) sulla storia. daniel mi ha sorpresa davvero, credetemi che non ci credereste mai che questo è un romanzo d'esordio. bravo, bravo, bravo!
in attesa di fare il pieno di autoproduzioni all'arf, ho preso i primi due volumi di radici, di giorgio pandiani. questi devo ancora leggerli, ma li ho sfogliati e devo dire che giorgio è un bravissimo disegnatore, e che ha fatto un gran lavoro con la scelta di formato, materiali eccetera. i libri sono davvero belli, c'è tantissima cura nella realizzazione.
di challenger invece ve ne ho già parlato, potevo non metterlo qui, ma questo romanzo mi ha entusiasmata così tanto che non volevo assolutamente escluderlo. se vi siete persi il post in merito, andate qui. ma sopratutto compratelo e leggetelo perché è strepitoso!
passando a cose più leggere, finalmente è uscita l'edizione economica di i love shopping a las vegas, attualmente sul comodino di madre, ma conto di riuscire a leggerlo prima possibile. adoro sophie kinsella, ma trovo assurdo spendere venti euro per i suoi romanzi, quindi ogni volta mi ritrovo a passare mesi a cercare tra l'usato o su bookmooch, oppure attendo che esca un'edizione meno costosa. fortuna che non ho la fissazione di avere tutti i libri della stessa collana, con lo stesso formato e la stessa grafica, sarebbe impossibile senza spendere un sacco di soldi.
tra gli ultimi acquisti manga c'è one week friends, di cui ho recuperato la serie completa (per ragioni di spazio, ho messo in foto solo il primo numero) che è adorabile (qui avevo parlato dell'anime), una stella cadente in pieno giorno, di cui ho tutti i volumi tranne - per un disguido su ebay - il numero otto. cioè, l'ho comprato ma si sono dimenticati a inserirlo nel pacchetto, per cui sto aspettando che arrivi. nel frattempo ho letto i primi sette volumi, che mi hanno tutti piacevolmente sorpresa. avevo ragione a volerlo recuperare! ho già letto anche himitsu 4, ma visto che ancora non ve be ho parlato, ho messo nella pila anche lui, si merita di essere fotografato, no?
tra i recuperoni ci sono anche i primi cinque volumi di emma, che non ho ancora iniziato per non cadere in tentazione e ordinare gli altri subito, alice 19th, che placherà la mia sete di shoujo fantasy, e per finire corto - sulla rotta del disincanto prattiano, un piccolo saggio edito da armillaria, di cui al momento posso dire solo che ha una grafica - anche quella interna - bellissima!

ci sarebbero stati anche altri manga di cui vi ho già parlato, non li ho inseriti solo per evitare di fare una sorta di torre di babele, ma trovate i post già pubblicati scorrendo l'archivio.

insomma, avete letto qualcosa di questi titoli? ve ne ispira qualcuno? ci vediamo a roma?