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sabato 13 maggio 2017

to be read ~ maggio


mi rendo conto che pubblicare la tbr del mese a metà mese è una cosa veramente stupida, ma ho procrastinato non per culopesantezza, ma solo perché aspettavo chili di pacchetti pieni di chili di roba che tenevo a inserire in questa rubrica. e per dire, non sono nemmeno arrivati tutti.
ma ormai manca veramente poco a finire maggio, quindi mi sa che comunque non riuscirei a leggere tutto, quindi i prossimi arrivi slitteranno alla tbr di giugno, che sarà un gran casino visto che ci saranno anche gli acquisti dell'arf (ah sì! quest'anno finalmente riesco ad andare all'arf! l'avevo scritto pure sulla pagina facebook e su instagram, ma ve lo dico anche qui, se ci siete anche voi fatemi sapere che mi farebbe piacere incontrarvi!)
insomma, ecco qui la mia tbr di questo mese, ben condita dalla consapevolezza che non ce la farò mai. però, per dire, quello che volevo leggere ad aprile in effetti l'ho letto, magari non sono riuscita a parlarne qui, ma almeno sto un po' più a posto con la mia coscienza.


questa tbr è bellissima, vero?
dunque, andiamo con calma: i primi due titoli, plume e immortali, sono le ultime novità di douglas edizioni, presentate poco tempo fa al comicon di napoli.
ovvio che io non c'ero al comicon, ma ho rotto le scatole ai ragazzi di douglas per farmeli mandare a casa (grazie!) e non vedo l'ora di parlarvene (se siete passati su instagram/facebook avete di sicuro già visto la dedica bellissima che mi ha fatto simone prisco quanta gioia, quanta!) perché già solo dopo averli sfogliati si capisce che sono delle megacicciofigate immense.
residenza arcadia, il primo romanzo di daniel cuello, in realtà l'ho già letto. vi dico solo che è bellissimo e che il 19 maggio troverete qui su claccalegge l'intervista a daniel e due parole (due perché non voglio fare spoiler) sulla storia. daniel mi ha sorpresa davvero, credetemi che non ci credereste mai che questo è un romanzo d'esordio. bravo, bravo, bravo!
in attesa di fare il pieno di autoproduzioni all'arf, ho preso i primi due volumi di radici, di giorgio pandiani. questi devo ancora leggerli, ma li ho sfogliati e devo dire che giorgio è un bravissimo disegnatore, e che ha fatto un gran lavoro con la scelta di formato, materiali eccetera. i libri sono davvero belli, c'è tantissima cura nella realizzazione.
di challenger invece ve ne ho già parlato, potevo non metterlo qui, ma questo romanzo mi ha entusiasmata così tanto che non volevo assolutamente escluderlo. se vi siete persi il post in merito, andate qui. ma sopratutto compratelo e leggetelo perché è strepitoso!
passando a cose più leggere, finalmente è uscita l'edizione economica di i love shopping a las vegas, attualmente sul comodino di madre, ma conto di riuscire a leggerlo prima possibile. adoro sophie kinsella, ma trovo assurdo spendere venti euro per i suoi romanzi, quindi ogni volta mi ritrovo a passare mesi a cercare tra l'usato o su bookmooch, oppure attendo che esca un'edizione meno costosa. fortuna che non ho la fissazione di avere tutti i libri della stessa collana, con lo stesso formato e la stessa grafica, sarebbe impossibile senza spendere un sacco di soldi.
tra gli ultimi acquisti manga c'è one week friends, di cui ho recuperato la serie completa (per ragioni di spazio, ho messo in foto solo il primo numero) che è adorabile (qui avevo parlato dell'anime), una stella cadente in pieno giorno, di cui ho tutti i volumi tranne - per un disguido su ebay - il numero otto. cioè, l'ho comprato ma si sono dimenticati a inserirlo nel pacchetto, per cui sto aspettando che arrivi. nel frattempo ho letto i primi sette volumi, che mi hanno tutti piacevolmente sorpresa. avevo ragione a volerlo recuperare! ho già letto anche himitsu 4, ma visto che ancora non ve be ho parlato, ho messo nella pila anche lui, si merita di essere fotografato, no?
tra i recuperoni ci sono anche i primi cinque volumi di emma, che non ho ancora iniziato per non cadere in tentazione e ordinare gli altri subito, alice 19th, che placherà la mia sete di shoujo fantasy, e per finire corto - sulla rotta del disincanto prattiano, un piccolo saggio edito da armillaria, di cui al momento posso dire solo che ha una grafica - anche quella interna - bellissima!

ci sarebbero stati anche altri manga di cui vi ho già parlato, non li ho inseriti solo per evitare di fare una sorta di torre di babele, ma trovate i post già pubblicati scorrendo l'archivio.

insomma, avete letto qualcosa di questi titoli? ve ne ispira qualcuno? ci vediamo a roma?

venerdì 12 maggio 2017

challenger

sono le 11:38 del 28 gennaio 1986, a cape canaveral, in florida. lo space shuttle challenger inizia il countdown per il decollo. dalla sua partenza passeranno settantatré secondi prima che un guasto ne causi l'esplosione e la morte di tutto l'equipaggio.


all'inizio della lettura di challenger è impossibile non trovarsi spaesati. settantatré racconti brevi, che a una prima impressione sembrano collegati solo dal contesto spazio-tempo in cui avvengono ma che lentamente cominciano a collegarsi tra loro, dando la sensazione al lettore di risvegliarsi nel bel mezzo della tela di un ragno, un intricato sistema di collegamenti, anche impensabili, che si annodano, si sfiorano, si intrecciano formando un complesso, caotico eppure inevitabile e fatale disegno.
in quei minuti che precedono e seguono la tragedia del challenger, nei dintorni di miami vivono, muoiono, si nascondono, sognano, si amano, si feriscono, cacciano, sono cacciati, si perdono, pensano, imprecano, si disperano, sorridono di felicità uomini, donne, bambini, cani, mostri, persino computer e una ranocchia di ceramica.
le loro storie dilatano il tempo della narrazione all'infinito, così come all'infinito si ripete sugli schermi l'esplosione del challenger, l'assurda nuvola di fumo e ceneri apparsa nel cielo all'improvviso, contraria a ogni aspettativa e ogni logica, con i suoi strani tentacoli bianchi, l'esplosione che disvela la fallacia delle aspirazioni e delle speranze, l'immagine vera e reale, senza giochi di parole o metafore, di un sogno che si infrange.

si passa da un capitolo all'altro come dando forma a un puzzle di cui ancora non si ha bene la visione d'insieme, un dettaglio qui per comprendere un evento già letto prima, un protagonista già incontrato sullo sfondo di un altro racconto: nell'assurda, drammatica giornata di quel gennaio di più di trent'anni fa ci si erge a guardare miami dall'alto, a metà strada tra il challenger - già esploso o ancora in volo - e le strade, le case, il mare, le fogne, i bar, accompagniamo i personaggi per pochi minuti della loro vita, i più importanti o quelli insignificanti, uguali a tanti altri già passati o che passeranno, entriamo nei loro ricordi e nei loro pensieri,
ci ritroviamo a pensare insieme a loro sul significato di tutto questo, aggiungiamo il risultato di quella somma di variabili che solo da lassù possiamo indovinare, osserviamo da un luogo privilegiato il modo in cui un piccolo evento, una scelta banale, un incidente determini un cambiamento drastico e irreversibile nella vita di tanti altri e ne usciamo con l'unica consapevolezza che non esiste alcun fine all'esistenza che vada oltre l'esistenza stessa, niente oltre l'incomprensibile discernimento tra ciò che è e ciò che è rimasto solo una possibilità.

quello di guillem lópez è qualcosa di impossibile da incasellare in alcun genere, completamente fuori dagli schemi, un ibrido tra romanzo e raccolta di racconti, scritto senza continuità tra spietatezza ed emotività, tra cronaca e introspezione. ogni racconto è introdotto da una piccola illustrazione di sonny partipilo, una sorta di introduzione visiva al racconto stesso, e tradotto (è il primo romanzo non italiano per eris edizioni) da francesca bianchi.
ed è una delle cose più belle che possiate leggere (lo dico spesso per i libri di eris, ma questa volta sono davvero volati in alto sopra l'asticella).