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sabato 14 luglio 2012

è arrivato un nuovo micino! - puella magi madoka magica 1, lindbergh 2, sakamichi no apollon

ieri ho acchiappato uno dei micetti di giù, un grigino di pochi mesetti che aveva la zampina posteriore completamente distrutta. portato dal veterinario, abbiamo capito che si tratta di un'ustione. il micino ora è medicato e sta a casa mia, rintanato sotto il mobile del bagno proprio come fece camilla quando la portai a casa la prima volta, mangia pochino ma mangia. continua a soffiarmi ma non demordo. spero che anche cami si abitui alla sua presenza, io sono certa che sarebbe contenta di stare in compagnia.
l'obbiettivo è quello di farlo rimanere in casa, mamma è già abbastanza d'accordo, mio padre non troppo... ma lo convinceremo, noi e i gatti sopratutto.
appena si decide a muoversi da là sotto faccio una foto.

passando al solito sproloqui sui fumetti, in questi giorni non ho comprato nulla ma proprio nulla di nuovo. e non ho neanche modo o tempo di andare dal fumettaro, i prossimi fumetti li prenderò direttamente a ischia e amen.
in ogni caso, sono avanzati un po' di fumettini dall'ultima volta, quindi riprendiamo il discorso: puella magi madoka magica, primo numero di una serie di tre. si mantiene sulla sufficienza, riprende molto fedelmente l'anime, non accelera troppo nel raccontare gli eventi, ma inevitabilmente non riesce ad arrivare al livello della versione animata. in questo primo numero si percorre la prima parte della storia, l'incontro di madoka e sayaka con kyubee - che qui diventa qb - homura e mami; la spiegazione di cosa sono le puelle magi, l'esaltazione iniziale e la disperazione dopo il fattaccio di mami.
praticamente, per chi ha visto l'anime, il volumetto finisce all'arrivo di kyoko.
in poche parole non si tratta di un brutto manga, ma non lo consiglierei a chi non ha visto e apprezzato l'anime, senza quello di supporto non rende poi tanto. è il mio solito acquisto fangirlistico. però io continuerò la serie e prenderò anche i vari spin-off, sono abbastanza intrippata male con questa serie.
l'edizione è abbastanza pessima, almeno quella economica (che ovviamente è quella che ho preso io), formato un po' più grande del solito, cartaccia pessima. se da piccoli avete mai comprato un mega 2000 forse avete idea di cosa sto parlando.
inspiegabile il motivo per cui è stato etichettato come shoujo visto che è un seinen. ma planet manga può tutto, persino stravolgere queste cose. amen.

lettura decisamente più soddisfacente invece è stata il secondo numero di lindbergh! il secondo volumetto ha confermato le buone impressioni del primo, anche dal punto di vista della confezione, assolutamente promosso! *attenzione spoiler!!!* fuggito da eldora con shark, knit scopre che quello che pensava essere un eroe in realtà è un pirata, un criminale che, insieme a un gruppo di omacci e un paio di ragazzini, e ovviamente i lindbergh, assalta le navi di passaggio per rubarne la mercanzia.
proprio all'arrivo di knit tra i pirati, il ragazzino assiste a un arrembaggio che lo lascerà pieno di dubbi: la nave attaccata infatti, nonostante avesse pieno consenso di compiere il suo viaggio con quel carico, trasportava schiavi e lindbergh, barbaramente incatenati e imprigionati. non è che magari shark è il solito finto-cattivo che però nasconde un cuore d'oro? non lo so, ma di certo l'autore (o autrice?) si diverte tantissimo a disegnarlo.
in ogni caso il nostro knit riesce ad attirarsi le antipatie di loulou, una graziosa piratessa ragazzina che si direbbe piena di ammirazione viscerale per shark, e il fatto di avere un nuovo moccioso tra i piedi, che per altro attira l'attenzione del capitano, non è affatto bello per lei. sopratutto perché shark da a knit il permesso di imparare a volare su un lindbergh per poter partecipare alla gara aerea di shantos, così come ha fatto con lei che sa già cavalcare. e per la serie "femmine acide" a fine volume fa la sua comparsa la giovane, arrogante e capricciosissima principessa tilda, che decide di prendersi plamo e che ovviamente dichiarerà knit suo nemico personale quando lui si rifiuta di concederglielo.
mi aspetto un terzo numero ancora migliore e magari un po' più veloce di questo qui.

vi avevo promesso pure un'opinione sul finale di sakamichi no apollon... cosa posso dire? è difficile. non dico che è stata una delusione, ma di certo mi aspettavo qualcosa di meglio. *attenzione spoiler* fino a prima del salto temporale ci si può pure stare: la fuga d'amore di yurika e junichi, per quanto non mi piacessero tanto i due personaggi, ricchan che si scopre innamorata di kaoru (ma io sostengo che si tratta solo di un ripiego, figuriamoci). sentaro che scappa da casa dopo aver incontrato il patrigno, quello era poco plausibile. almeno non doveva farlo in modo tanto vigliacco.
in ogni caso, quel salto di 8 (?) anni sinceramente è stato banalissimo: kaoru era un secchione quindi diventa medico, yurika sta con junichi quindi è incinta, ricchan è solo un cactus sullo sfondo per buona parte della serie quindi alla fine è ancora più anonima, ma il peggio è che sentaro viene scaricato e va in chiesa, quindi diventa prete.
l'unico che diventa un musicista è il ragazzino idiota loro compagno di scuola che tenta di essere il paul mccartney nipponico, roba ancora più deprimente e scontata di tutto il resto.
davvero un'esplosione di banalità proprio alla fine. mi aspettavo di meglio. basta con queste storie tristi di sogni grandiosi che si infrangono alla fine dell'adolescenza. sembra che superati i 18 anni si muoia. sogniamo anche dopo le 20 candeline. realizziamo questi cacchio di sogni e progetti. basta tristezza, basta banalità, basta cinismo. almeno nelle storie.
in definitiva la serie si becca un 8-, ma solo per il terribile finale. spero che il manga sia meglio.

lunedì 2 aprile 2012

la bicicletta rossa

il poeta lascia sempre nella sua cassetta una lettera scritta a mano indirizzata a me, in segno di gratitudine per le lettere che gli consegno.
prima di tornare a casa mi fermo sotto il fusto di un vecchio albero e comincio a leggere il contenuto di quel foglietto, emozionato come se avessi appena ricevuto una lettera d'amore.


corea. yahwa è uno sperduto villaggio di vecchi contadini, completamente immerso in una natura fuori dal tempo. e un giovane postino, in sella alla sua bicicletta rossa, che ogni giorno porta le lettere nel villaggio.
ora potreste pensare "che palle, quattro volumi interi per raccontare la storia di un postino?" no, non è così.
il postino è un pretesto, un osservatore esterno qualsiasi, e possiamo dire che una storia nel senso stretto del termine non c'è. kim dong-hwa usa il piccolo villaggio e i suoi abitanti soltanto per dare uno scenario e degli attori alle sue poesie. così, per bocca dei vecchietti di yahwa, l'autore torna sui temi che gli erano cari anche in storia color terra: la natura, la famiglia, l'alternarsi delle stagioni, l'allontanamento dalle persone care, il tempo che passa cambiando le cose intorno a noi e cambiando noi stessi.
i vecchietti di yahwa passano il tempo nei campi coltivando verdure e ortaggi, pensano ai figli lontani, alcuni sono vedovi altri continuano a bisticciare con la consorte come farebbe una coppia di sposini. vivono in casette fatte di mattoni e di affetti, senza il bisogno di nomi di strade né numeri civici, perché in un piccolo paese non è come in città, ogni casa, come ogni persona, ha il suo nome, e tutti conoscono tutti.
il giovane postino ha tanto da imparare ogni volta chiacchierando con questi vecchietti ricolmi di saggezza e di nostalgia e di amore e di forza. impara che il lavoro nei campi da la stessa gioia che dona avere dei buoni figli, che l'amore vero non ha età e che anche con i capelli bianchi si può sorprendere la propria moglie con un mazzo di fiori di campo. impara la generosità e la calma, il rispetto e l'attenzione per i messaggi che la natura può mandarci. un rosario di scene, dalle più malinconiche a quelle più buffe, passando per una gamma di emozioni praticamente infinite. non c'è una storia ma ci sono tante storie, raccontate in silenzio da mani sporche di terra.
tavole bellissime, meno eleganti di quelle di storia color terra, ma più dedite alla rappresentazione dei bellissimi paesaggi della campagna, questa volta tutte a colori. certe vignette sono dei quadri veri e propri.
insomma, costa un botto ma ne vale la pena.

mercoledì 28 marzo 2012

romance killer

un uomo di mezza età, ex killer, ora lavora in un negozietto di fiori, insieme alla moglie e a sua figlia. sette anni prima dell'inizio della storia, quest'uomo, il Re, doveva uccidere una donna. l'omicidio era stato richiesto dal marito di quella ragazza che lo aspettava in pigiama e calze a rete. ma il killer non sa sparare, si innamora e uccide il mandante dell'esecuzione, per poi sposare la ragazza. da allora ha riposto la pistola e ha cominciato a lavorare come fattorino, prendendosi amorevolmente cura delle due donne che adesso sono la sua famiglia.
una moglie fissata con la chirurgia estetica e una figlia maschiaccio che sogna di entrare all'università per diventare insegnante di educazione fisica. la sua vita ha acquistato i colori tenui della routine, giorno per giorno sempre le stesse cose, giorno per giorno la sicurezza degli affetti, la certezza di essere stato sconfitto dal suo stesso amore e quella di non potere più tornare a uccidere.
fino a che non incontra una ragazza, una compagna di scuola e amica della figlia, per cui prende una sbandata memorabile. a metà tra l'amore passionale e l'affetto paterno, il nostro (perdonate, ma non riesco mai a ricordare i nomi, poi quelli coreani son proprio difficili...) comincia a perdere quelle poche sicurezze che gli erano rimaste: ormai alla soglia dei quarant'anni, senza la consolazione di un corpo perfetto e funzionale come quello della giovinezza, lavora come un servo per una moglie che in realtà non ama più, si sente lontano dalla figlia che in realtà è la sua figliastra, incapace di comprendere questa ragazzina che è spuntata dal nulla soltanto per farlo riempire di paranoie più del dovuto, e deve anche sopportare un giovane killer del quale è stato il maestro e che ogni volta tenta di farlo tornare indietro sui suoi passi per ritornare a "lavorare" come un tempo.
la prima parte è quindi molto lenta e intimista, piena di buoni sentimenti - l'amore per la famiglia, l'affetto per moglie e figlia, l'innamoramento o forse più la pena per una ragazza dalla vita difficile - e tutta incentrata sui pensieri e le sensazioni del protagonista. dalla seconda metà però la storia prende una piega tanto inaspettata che diventa difficile staccarsi dalle pagine di questo mega libro (tra parentesi: è pesantissimo! riuscire a leggerlo ha dovuto premettere uno studio delle posizioni da assumere per non farsi devastare la schiena o le braccia o altro) fino all'ultima tavola, in un crescendo di tensione e di "ommioddio non è possibile!" fino - giuro! - all'ultima tavola.
se inizia come la banale storia di un uomo di quarantanni in piena crisi esistenziale e affettiva, finisce come una sorta di film horror, in un continuo rivelarsi di situazioni, di intrighi, di segreti sempre più impensabili e sempre più orribili. non dico altro perché va letto e non potete assolutamente rovinarvi l'effetto di questa seconda parte.
dal punto di vista grafico/editoriale, beh, siamo a livelli alti. il tratto è morbido ed espressivo, abbastanza realistico senza però scadere nel pesante. insomma, il livello di stilizzazione è - a mio modestissimo avviso - perfetto. tutte le tavole, tra disegno a mano e elaborazione digitale, sono a colori, e anche lo stile di colorazione è notevole. planeta poi ha tirato fuori una cosa che se ricordate cos'era fare le versioni di greco con il rocci, potete immaginarvi la grandezza (il peso e la relativa scomodità quando devi portartelo dietro) di questo volume: saranno circa 900 pagine (in alcuni paesi è stato pubblicato in due volumi separati) di carta satinata e a grammatura abbastanza alta che rende perfetti i colori e un ammasso di crampi le vostre piccole braccine di lettori. è indubbiamente un volume bello da vedere che da una certa soddisfazione già soltanto a guardarlo, ma non è consigliabile portarselo in bagno o in metro.
primo approccio con questo autore che dunque ha brillantemente superato l'esame con il massimo dei voti, avrei tanto voluto recuperare il grande catsby ma dobbiamo ringraziare freebooks se l'edizione italiana non è mai stata terminata.

ps. la roba del topo mi ha fatto star male. povero topolino! non si fanno queste cose ai topolini, non è giusto! ;_;

sabato 24 marzo 2012

storia color terra - volume 3

si conclude la storia di ihwa in questo terzo volume di storia color terra, che sinceramente ho trovato meno bello dei primi due (cioè, il primo mi ha davvero entusiasmato, il secondo ha confermato, il terzo non ha alzato il livello come speravo e come in qualche modo credevo). meno bello perché è abbastanza scontato il finale, meno bello perché a questo punto le similitudini tra uomini e donne e farfalle e fiori sono un po' consumate, ma nonostante questo kim dong-hwa riesce lo stesso a creare qualche momento toccante.


la lunga attesa di doksam e la malinconia di ihwa la fanno da padrone per tutta la parte iniziale del volume, i pensieri rivolti all'amato lontano si legano ancora una volta alla natura e al piccolo mondo di ihwa, i fiori, la luna,  i boschi, ogni cosa parlano di lui, andato a fare il pescatore a sud per poterla chiedere in sposa.
quando finalmente il ragazzo giunge a chiedere ihwa in sposa a sua madre, la felicità si fonde con il dolore della consapevolezza che madre e figlia non potranno più vivere insieme assistendo al lento svolgersi dei giorni come hanno fatto fino ad adesso. una diventa donna, l'altra pian piano invecchia, com'è nell'ordine delle cose l'ineluttabilità del passare del tempo porta sempre quel po' di tristezza che invade la pur sempre bellissima madre che tra poco diventerà nonna.
il saluto alla vita passata, al vecchio paese e ai luoghi che ha amato, ma anche l'incontro con il suo primo amore, sono i momenti più belli prima del matrimonio di ihwa.
molto interessante invece, scoprire i significati nascosti nel rito nuziale, quali simboli si nascondono in quello che potrebbe sembrare un semplice ornamento.
alla fine l'autore ci regala un lieto fine agrodolce anche per la madre di ihwa, sollevando di molto il livello dopo la (secondo me) abbastanza mal riuscita prima notte di matrimonio dei giovani sposi.

in definitiva un bel finale, un po' troppo malinconico forse ma appropriato al contesto. donne che vivono le loro vite rinchiuse nei piccoli paesi, che passano il tempo ad aspettare i loro uomini, a vedersi fiorire e poi invecchiare mentre rimangono immobili in un mondo troppo grande per essere conosciuto, in un paese troppo piccolo dove ogni cosa rimane immutata. donne che conoscono la gioia dell'amore e poi la tristezza della separazione, sentimenti che diventano sempre più forti e sempre più dolorosi.


potrei definire storia color terra un modo per non far scadere quelle vite nel banale, per portare alla luce la bellezza nascosta nelle case più comuni, nelle persone più semplici, nelle storie più ordinarie.
bello nella sua amarezza, molto dolce nell'inflessibilità con cui mostra i cambiamenti immutabili della vita.
in definitiva consigliatissimo, spero vivamente che quando scadranno i diritti di planeta qualche altro editore vorrà portarlo di nuovo in italia, possibilmente con un'edizione più curata (nonostante il bell'aspetto della copertina cartonata e del formato grande, non è raro imbattersi in refusi all'interno, lettere che mancano e addirittura in alcuni dialoghi del secondo volume era rimasta la punteggiatura dell'edizione spagnola...)
se poi riuscite a recuperarlo in quest'edizione, in qualche fiera o all'usato o in qualche fumetteria che ne ha ancora delle copie, non fatevelo scappare!

giovedì 15 marzo 2012

storia color terra - volume 2

e finalmente è arrivato anche il secondo numero! ormai manca davvero poco per vedere la conclusione, quando recuperai il primo numero non ci speravo neanche di riuscire a leggerli tutti così presto.


ihwa sta crescendo, di giorno in giorno sboccia sempre più bella. due volte si è avvicinata all'amore e due volte ne è rimasta ferita e delusa. ma, dice sua madre, non c'è due senza tre, sicuramente ihwa troverà presto un nuovo amore, che finalmente la renderà felice questa volta. un giorno, mentre si lava i capelli, un giovanotto sfrontato rimane a guardarla e cerca di sedurla, il gioco iniziato così per caso proseguirà a lungo fino a diventare un sentimento forte e dolce. ma il giovane innamorato di ihwa è a servizio di un vecchio orribile che vuole farsi vendere la fanciulla, ovviamente la madre rifiuta e altrettanto ovviamente il giovane si ribella e così deve riuscire a trovare un modo per guadagnare abbastanza per poter sposare la nostra iwha.
stessa atmosfera tenue e malinconica, la stessa dolce sensualità del primo numero, diventata adesso un po' più adulta.
questo secondo numero rimane abbastanza in sospeso e ormai la voglia di leggere l'ultimo numero (già ordinato, spero che arrivi presto!) sta diventando davvero tanta! il livello rimane altissimo anche qui e credo proprio che anche l'ultimo numero sarà bellissimo.

lunedì 12 marzo 2012

storia color terra - volume 1

il cuore delle donne è così bizzarro...il suo cuore all'arrivo di quella pioggia inaspettata si era aperto e la donna era sbocciata da un giorno all'altro.quella pioggia aveva portato acqua in abbondanza dopo una siccità durata dieci anni e la rosa centenaria vi aveva attinto immediatamente.le donne sono grande un mistero.

le donne sono un mistero. il loro corpo e i loro sentimenti sono un mistero e misterioso è come da bambine si trasformino in fanciulle innamorate e poi in donne mature e capaci dell'amore più forte e passionale, da amanti sappiano diventare madri e da madri amiche e insegnanti. i rapporti tra le donne sono un mistero, il rapporto tra madre e figlia è il più misterioso e dolce di tutti. storia color terra racconta di ihwa da quando è bambina e di sua madre, il loro rapporto che mescola all'amore dato dal sangue, un'amicizia sincera.
la mamma di ihwa è vedova e gestisce una locanda, sempre piena di uomini ubriachi e cafoni che la infastidiscono ma che in fondo non si azzardano a metterle un dito addosso. nonostante abbia una figlia, che nel corso del primo volume arriva già ad avere tredici anni, la mamma rimane una donna bellissima e seducente. ihwa ha sicuramente preso da lei la bellezza e man mano che cresce lo dimostra sempre di più.
ihwa cresce nel suo piccolo villaggio, tra le malevolenze dette dai pettegoli su sua mamma e la malizia dei suoi coetanei, tutti impegnati a scoprire il proprio corpo e quello del sesso opposto, cresce accompagnata nelle sue scoperte dalla madre che risponde a tutti i suoi dubbi con delicatezza e spesso con molta poesia, imparando ogni volta qualcosa su se stessa e sugli altri, sul legame tra uomini e donne.
ihwa cresce e si innamora, echeggiando nei sentimenti per un giovane monaco prima, e per un ragazzo da poco tornato nel villaggio poi, l'amore riscoperto da sua madre negli occhi e nelle mani di un artista calligrafo che viene a trovarla ogni volta senza preavviso.

questo primo volume è di una bellezza, di una delicatezza e di una poesia rarissime da trovare in qualsiasi forma di narrazione. la madre di ihwa usa spesso parlare di fiori per spiegare alla figlia i misteri della vita e loro due somigliano a dei fiori ondeggianti al vento, uno aperto nel massimo del suo splendore e l'altro bocciolo pronto a schiudersi.
la bellezza e la gentilezza d'animo in alcune figure, la stupida malizia e superficialità nelle altre, kim dong-hwa tratteggia gli approcci tra uomini e donne in tutti gli aspetti possibili, dal più delicato al più grottesco, e i disegni non fanno che sottolineare queste differenze, dai goffi uomini brutti e tracciati senza eleganza e le donne bellissime ed aggraziate come fiori delicatissimi.
questo primo volume mi ha davvero colpito e non vedo l'ora che arrivi il secondo che ho ordinato oggi.
la serie, di tre volumi, non è facile da reperire perché, come si sa, planeta è fallita o ha chiuso o qualsiasi altra cosa abbiano deciso di fare, e quindi è parecchio difficile da trovare. ma si sa: la fortuna aiuta gli audaci, datevi da fare!