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lunedì 17 giugno 2024

deadline party

qui bisogna iniziare a pensare a un business plan per l'aldilà! qualcosa di fresco, di innovativo di... eterno!


la morte ci spaventa. da sempre. ok, sicuramente buona parte della nostra paura è legata al fatto che non tuttə hanno la fortuna di andarsene serenamente nel proprio letto ma il vero terrore nasce dal non sapere cosa succederà dopo (ammesso che ci sia davvero qualcosa dopo).
e se, a un certo punto, scoprissimo che l'aldilà esiste davvero?
pensate davvero che vivremmo i nostri giorni con serenità, sicurə del fatto che prima o poi ritroveremmo tutti i nostri affetti e che potremmo rimanere con loro in eterno, liberə da ogni bisogno materiale, finalmente in grado di esistere, semplicemente?
ovviamente no! è il capitalismo, baby, e non c'è nulla capace di sfuggirgli!

la morte è diventata una cosa cool, le dirette social che riprendono modi creativi e spettacolari di garantirsi il trapasso sono all'ordine del giorno e, ovviamente, è fiorito un ricchissimo business che va dalle riviste con i consigli su come tirare al meglio le cuoia all'organizzazione di suicide party di lusso.
in mezzo a questo delirio, la nostra protagonista si ritrova a fare l'ennesimo stage non retribuito come grafica di necrologi, sommersa da mille impegni, scadenze, datori di lavoro stronzi, richieste-del-cliente e, contemporaneamente, vessata da una madre asfissiante e ipercritica che la disprezza profondamente per il suo non-lavoro.
insomma, una vita non esattamente invidiabile... e se davvero l'aldilà fosse una soluzione?


in questa storia brevissima (e cattivissima) che ha inaugurato la collana gatti sciolti insieme a scuola di butch, alessandro ripane, con il suo tratto a metà tra pop e underground, mette in ridicolo una società che ruota intorno al lavoro ma dimentica completamente tutele e diritti, schiava della produttività, resa isterica dai social e dal desiderio di accumulare follower, like e visualizzazioni, un mondo caotico in cui tuttə parlano (di lavoro, principalmente) ma nessunə ascolta.
il lavoro creativo, che è in realtà uno degli aspetti principali se non il fulcro di questo incredibile circo di autopromozione egoriferita e totalizzante, è bistrattato e svalutato e chi, come la nostra protagonista, vi si dedica, è praticamente costrettə a subire ogni possibile umiliazione - in ogni ambito! - pur di andare avanti.
ma non si può rimanere a subire in silenzio per sempre e, per quanto attraente possa essere l'idea di mollare letteralmente tutto, ci sono tantissimi modi per riscattarsi dei torti subiti...

lunedì 20 maggio 2024

scuola di butch - l'inizio della rivoluzione

"tremendo attacco terroristico alla prestigiosa scuola di polizia [...]
gruppo di pericolose attiviste lesbicone distrugge l'istituto e lo trasforma in una depravata scuola elementare per bambine deviate"
copertina di scuola di butch di percy bertolini

c'era una volta una scuola di polizia.
e adesso non c'è più.
sarebbe già una storia a lieto fine così ma percy bertolini vuole strafare e in quella vecchia scuola di polizia fa creare una scuola transfemminista per bambine lesbiche butch e identità non-binarie (e comunque, niente maschi cis etero!) alla quale si iscrivono con enorme entusiasmo lə due personaggə che conosciamo già dalle sue storie pubblicate su instagram, casper e buio.


alla scuola di butch l'appello si fa chiamando i nomi che ognunə ha scelto per sé, non ci si interessa dei cognomi altisonanti, non si usa la penna rossa, si insegna lesbichezza moderna e arte butch. non si usa mai la gomma perché gli errori servono a imparare a fare meglio, i lavoretti si fanno con il saldatore ed è lecito vendere biscotti a forma di mulinobianco in fiamme perché è fondamentale imparare da subito che l'indipendenza economica è il primo passo per l'autodeterminazione.
non ci sono cattedre in questa scuola, si può fare lezione da sopra il sellino di una moto e, soprattutto, si impara ad aggiustarla quella moto, perché non ci si ritrovi nella condizione spiacevole di dover dipendere da un veromaschio per risolvere un problema al motore, gonfiando il suo ego e sprofondando nel più basso dei livelli sociali istituiti dal male gaze.

la scuola di butch è un posto dove le bambine imparano cosa vuol dire essere oggettificate e come evitarlo, dove fanno a pezzi gli stereotipi di genere e trovano gli strumenti per guardare al mondo in cui vivono e al loro futuro con occhi liberi da condizionamenti.

e poi c'è anche un gatto bianco e nero di nome ambrogio.

la resa grafica potrebbe sembrare, a una prima occhiata veloce, eccessivamente semplificata, ma in realtà percy dosa perfettamente gli spazi pieni e i vuoti, i bianchi e i neri assoluti in relazione al piccolo formato del volumetto (10,5x14,8 cm), usa i dettagli solo per conferire significato alle scene e non semplicemente per impreziosirle a vuoto, facendo di questo primo capitolo di scuola di butch ben più di un fumetto da leggere in pochi minuti: fermatevi a osservare ogni tavola, ogni vignetta, le espressioni dei volti e tutto quello che i piccoli corpi delle alunne riescono a trasmettere, ne rimarrete stupitə.

scuola di butch - l'inizio della rivoluzione è il primo di tre volumetti che verranno ospitati nella collana gatti sciolti di eris edizioni (di cui avevamo parlato qui insieme a matilde sali), una storia fantastica - scegliete voi come intendere questo aggettivo - in cui percy bertolini torna ai ricordi della sua infanzia per immaginare un futuro in cui chiunque - soprattutto le bambine butch e trans di oggi, di ieri e di domani, a cui questo libro è dedicato - può liberarsi della gabbia delle identità imposte e trovare liberamente la propria.

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martedì 20 febbraio 2024

gatti sciolti ~ intervista a anna matilde sali di eris edizioni

eris edizioni ha tirato fuori un altro coniglio dal cilindro magico, anzi, più precisamente, ha tirato fuori i gatti sciolti, una nuova collana di fumetto breve, di piccolo formato e piccolo prezzo, attraverso cui esplorare le potenzialità del fumetto indipendente e underground.
oggi ne parliamo insieme a anna matilde sali! buona lettura!




ciao matilde e bentornata su claccalegge!
► Ciao! E grazie come sempre per lo spazio e un saluto a tutte le persone che ti leggono!
parliamo dell’ultima nata in casa eris, la collana “gatti sciolti”. La prima domanda, obbligatoriamente, è: cos’è un “gatto sciolto”?
► Allora, i Gatti Sciolti sono la nuova collana Eris di fumetto breve. Ci abbiamo ragionato anni sul fumetto breve. È molto tempo che volevamo dargli spazio nel nostro catalogo e finalmente abbiamo trovato il giusto modo per unire la brevità con anche un aspetto più sperimentale legato al formato: saranno volumetti in A6, quindi un 10,5 X 14,8 cm, non proprio un formato che si trova facilmente in libreria. Saranno lunghi tra le 64 e le 96 pagine, brossurati, sia in bianco e nero che a colori. E soprattutto costeranno tutti 6 euro. Quindi fumetto indipendente, alternativo e underground a un prezzo accessibile e con un formato ultra tascabile!
Insomma: Gatti sciolti, fumetti senza peli sulla lingua!
visto che si tratta di un formato sperimentale, immagino che i titoli che ne faranno parte siano tutti scritti appositamente per la collana: possiamo aspettarci qualche autorə già presente nel vostro catalogo?
► Allora, in realtà è tutto un misto. Ci sono progetti che non erano specificatamente pensati per questa collana e che ci sono stati proposti ma che erano perfetti per il formato A6, come tratto, gabbia o assenza di gabbia e tipologia di narrazione. In altri casi, chiacchierando tra un banchetto e l’altro, sono nate proposte e progetti già pensati per questa collana. Quindi sì, sicuramente ci saranno autor* già presenti nel nostro catalogo, ma ci saranno un sacco di novità. I primi due titoli saranno proprio due nuove collaborazioni, ma non facciamo spoiler. L’altra cosa interessante è che la brevità e il formato ridotto si prestano molto anche a nuove sperimentazioni di stile e di tecniche, per cui ci sono anche autor* che stanno lavorando su qualcosa di diverso dal solito, e noi siamo molto felici che ci sia questa atmosfera anche un po’ ludica, con la voglia di mettersi in gioco, uscire dalla comfort zone e fare di un gatto sciolto un fumetto un po’ speciale e diverso dal solito.
ok, niente spoiler sullə autorə o sui titoli, però puoi dirci quali saranno più o meno i "generi" delle prime pubblicazioni?
► Qualcosa di divertente, ma con il giusto grado di contenuto critico o politico. Allo stesso tempo come sempre nel nostro catalogo ci saranno dei bei viaggioni matti, narrazioni graffianti e underground, narrazioni biografiche, ma anche un po’ di horror, di distopie, insomma non ci stiamo precludendo nessuna strada e stiamo lavorando su diversi titoli. L’importante è come sempre la forte ricerca artistica e stilistica accompagnata a una forte visione autoriale.
il formato e la brevità mi hanno fatto pensare - e, credo, non solo a me - alle collane bookblock e tardigradi (per chi vive su marte e non li conosce: rispettivamente saggistica e narrativa fantastica breve, se ne è parlato anche qui) che stanno avendo tanto successo e anche altri editori hanno adottato soluzioni simili. una cosa simile per i fumetti, invece, è una novità assoluta. pensi che un nuovo modo di immaginare l'oggetto libro-a-fumetti possa invogliare autorə emergenti a proporsi al mondo editoriale?
►Speriamo di sì, in parte è pensata anche per chi si cimenta per la prima volta con una pubblicazione a fumetti editoriale vera e propria. Però allo stesso tempo è pensata anche per chi già pubblica, ma vuole fare qualcosa di diverso da quello che fa di solito, sia come racconto che genere che stile. Ma è anche una bella possibilità per sperimentare collaborazioni diverse dal solito. Alla fine l’esigenza di dare spazio alle narrazioni brevi in modo che siano accessibili a tutt* sicuramente fa parte di noi e in qualche modo ha influenzato la nascita dei Tardigradi, proprio come una riflessione su accessibilità e tempi/possibilità di lettura ha influenzato la nascita dei BookBlock. Ma qui è ancora diverso. Il fumetto negli ultimi anni almeno fuori dalle autoproduzioni si è molto standardizzato sul formato libro, di una certa lunghezza e di un certo prezzo, sempre più alto, dovuto anche agli aumenti del costo della carta e altre amenità con cui non voglio annoiarvi.
Questo significa che sia chi li crea, l* autor*, che chi li legge ci deve investire tantissimo a livello di tempi, energie emotive, soldi e via dicendo. Questa situazione di conseguenza taglia fuori storie ma anche possibilità: prima di tutto la possibilità di certe narrazioni e sperimentazioni per chi crea, che magari a quella storia lì, proprio lì, ma che resta nel cassetto perché non c’è uno spazio per lei tra i graphic novel da libreria. Allo stesso tempo toglie possibilità di sperimentare narrazioni e immaginari a chi legge, perché a volte per scoprire cose nuove, metterti anche tu in gioco come lettor*, devi spendere troppo, sia di tempo che di soldi, e non ce la fai. Poter leggere diversi stili e quindi esplorare mondi a una cifra contenuta e con il giusto investimento di tempo rende il fumetto indipendente più accessibile, diventa più facile scoprire cosa ci piace di più, insomma, una sorta di diritto a farci un gusto senza dover per forza votarsi al fumetto. E anche per chi normalmente legge fumetto e graphic novel, è un modo per scoprire nuove voci, nuove storie, e poi diciamocelo, a volte qualcosa di breve e compatto rilassa anche il cervello, anche se è un fumetto serio o drammatico.
foto in esclusiva per claccalegge!

il logo è di peli chat, unə autorə-gattarə con uno stile molto punk e indie (e anche molto eris!), qual è la storia dietro questo logo?
► Il logo per noi è magico. Ci abbiamo messo più tempo a trovare il nome alla collana che a farla e pensarla. Alla fine è arrivato il nome giusto e non potevamo che chiedere a Peli Chat di cui conosciamo l’attitudine gattara e che è una persona davvero del cuore per noi e allo stesso tempo crediamo che il suo Blasfelino pubblicato da Chierichetti Ditore sia uno delle cose più pazzesche in assoluto pubblicate negli ultimi anni. E poi amiamo assolutamente le cose che fanno come Laboratorio Zanna Dura, insomma, ci sentiamo parte di una famiglia allargata controculturale in cui siamo orgoglios* di miagolare tutt* insieme!
sempre tornando al parallelo con bookblock/tardigradi: quelle collane hanno un'impostazione grafica ben precisa e riconoscibile (la combinazione colore/font dei bookblock e la copertina bianca con l'illustrazione "ritagliata" nel titolo dei tardigradi). avete in mente qualcosa di simile anche per i gatti sciolti? o somiglieranno di più ai vostri fumetti "classici" (cioè con una copertina pensata ad hoc per ogni singolo titolo)?
► Ogni fumetto ha bisogno la sua veste grafica, è imprescindibile per dare la propria identità a ogni titolo. Allo stesso tempo abbiamo pensato a un paio di particolari nella cartotecnica e all’interno del libro che li faranno essere più simili di quanto siamo i nostri soliti volumi a fumetti. In fondo i gatti sono tutti diversi, anche se sono tutti gatti!
saranno tutti volumi autoconclusivi o ci saranno anche delle serie?
► Ci sarà di tutto e saremo apert* a qualsiasi possibilità. Tra i titoli dell’anno c’è già un progetto in più volumi, ma sempre restando al di fuori di quella che è la serialità intesa nel senso più classico del genere: parliamo di storie a più episodi. Anche noi con i nostri gatti sciolti vogliamo sperimentare, e divertirci di brutto!
ultimissima domanda: quando troveremo in giro il primo gatto sciolto?
► I primi due gatti sciolti usciranno a marzo inoltrato, li facciamo uscire in coppia così si tengono compagnia e possono fare le fusa insieme!
non vedo l'ora di leggerli!
► Non manca molto, presto ve li presenteremo!
grazie mille per essere stata con noi ancora una volta e per averci presentato questo nuovo progetto! a prestissimo!
► Grazie a te per aver dato spazio ai nostri Gatti Sciolti!
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