Visualizzazione post con etichetta francesco guarnaccia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta francesco guarnaccia. Mostra tutti i post

lunedì 9 dicembre 2019

cavalier inservente

«va bene! non temete! ci penso io! DOMANI!»

di re e regine, regni lontani e fantastici, principesse da salvare e impavidi cavalieri ne abbiamo letto così da tanto da averne le palle piene già a quell'età in cui se dicevi ne ho le palle piene ti arrivava un ceffone di dorso (preferibilmente con la sinistra, così ti beccavi un colpo di fede sullo zigomo a rafforzare il concetto che non si parla in modo così cafone), ma in fondo sono storie che continuano sempre ad affascinarci e emozionarci, anche se sappiamo già come andrà a finire, forse perché ci piace identificarci con l'eroe senza macchia né paura che intrepido affronta ogni sfida e alla fine conquista pure l'amore e un bel castello, che non fa schifo a nessuno.


francesco guarnaccia ci aiuta in questo processo di identificazione riprendendo lo schema trito e ritrito della principessa da salvare, del mostro cattivo e del regno sotto minaccia ma dandoci finalmente una figura di cavaliere un po' più realistica, normale, più vicina alla nostra quotidianità.
insomma, prospero è un cazzone fancazzista che non riesce a deludere il re quando viene chiamato a castello per ricevere l'incarico di salvare la principessa. è cavaliere un po' per caso ma in realtà non sa neanche andare a cavallo, della gloria stigrandissimicazzi, alle giostre e ai duelli preferisce starsene svaccato su una specie di sacco (sta là in attesa di andare a comprare un divano serio) a perdere tempo con il suo fido scudiero. e sopratutto, prospero è un procrastinatore di prima categoria, e alla notizia che ha un mese (veramente sarebbero ventisette giorni...) per salvare la principessa, inizia un ferreo programma fatto di improbabili allenamenti, pause e rinvii.


riuscirà il nostro a compiere la sua impresa? col cavolo che ve lo dico, compratevi cavalier inservente (qui) o al massimo leggetelo sul sito di mammaiuto (ma il cartaceo è bellissimo, ve lo consiglio) perché merita davvero, perché prospero è un adorabile idiota e le sue gesta sono molto divertenti, perché il mondo in cui lui e gli altri vivono è il solito paesaggio allucinato a cui guarnaccia ci ha abituati con una palette da cosa-cazzo-c'era-nel-mio-bicchiere, per i colpi di scena inaspettati che la storia ci regala qua e là, rubando anche qualche lacrimuccia (maledetto!), perché è una favola più vera di tante altre, che sa parlare a tutti e di tutti e sa diventare uno specchio non solo dei nostri difetti peggiori ma di tutto quello che di buono c'è in noi che non sappiamo vedere, e se tutto questo non vi basta, allora perché... beh... perché è una figata, perché in ogni pagina si legge tutto l'entusiasmo di chi i fumetti li fa perché si diverte un mondo e vuole far divertire chi li leggerà. e a me pare che questo - per restare in tema - sia l'aspetto più nobile dei racconti, che siano a fumetti o meno.

lunedì 18 giugno 2018

commenti randomici a letture randomiche (56) ~ speciale arf! parte II

continuo a parlarvi di autoproduzioni, quest'anno all'arf ho fatto acquisti, come vi raccontavo, sopratutto nell'area self e sopratutto allo stand di mammaiuto, dove ho preso tre titoli nuovi di pacca:


il primo volume della nuova collana duepunti, firmato da lorenzo palloni, falene, una raccolta di quattro storie che si riassume perfettamente nella frase in quarta di copertina:

assassini, scafisti, mostri e fuggitivi: creature della notte fuori dal buio
quattro modi diversi di declinare il concetto stesso di orrore, da quello privato, quotidiano, estenuante, che pericolosamente esplode all'improvviso in uno di quelli che i tg definirebbero folle raptus, a quello lucido, freddo e calcolato, drammaticamente attuale, di uno scafista senza scrupoli.
c'è l'orrore della solitudine, quella immensa che ti fa sentire l'ultimo superstite dell'umanità, e quella forse ancora più grande dell'incomprensione che genera paura e violenza.

storie brevi e senza filtri, dure senza scivolare nella cattiveria, che raccontano con obiettività e senza nessun accenno di didascalismo una non-società fatta di gente chiusa, isolata, egocentrica e violenta.
mi ha lasciata un po' senza parole e un po' con la pelle d'oca, che è un modo per dire che è bellissimo senza sembrare troppo banale.

il secondo acquisto è - per una serie di fortunate coincidenze - anche il secondo volume della collana duepunti (ma tu vedi com'è strano il mondo a volte...), decisamente più allegro e fancazzista del primo: ovetto di francesco guarnaccia, che siccome ormai impazza ovunque, pubblica cose, vince premi eccetera, si è ritrovato a pescare tra le sue storie più vecchie per mettere insieme questo albettino che è incredibilmente carino, divertente e pieno di personaggetti buffi che mi hanno fatto sentire come un'adolescente davanti a un negozio pieno di pupazzi sanrio (sopratutto nella storia che da il titolo alla raccolta).
sono storie più o meno lunghe, alcune sono vignette di una sola pagina, di quelle che ti faresti fotocopiare e attaccheresti sull'armadio, tutte piene di quel mix tra disagio e vitalità squisitamente tipica degli under trenta che a leggerle quando i trenta li hai già superati ti danno una bella botta di vita, di voler cambiare il mondo, di tornare a fare cose assurde e folli, di annoiarsi sempre e nello stesso tempo di vivere tutto con un'intensità esagerata (e magari di farsi prendere dalla malinconia ripensando ai bei tempi andati).
non che ore sei tu...
che ore sono io?
anche questo volume è promosso! aspetto di scoprire i prossimi duepunti, tanto con i mammaiuti si va sempre a colpo sicuro.

infine i tre cani, di samuel daveti e laura camelli, finalmente in cartaceo!
avevo iniziato a seguirlo sul sito di mammaiuto, ma leggere a schermo non è la stessa cosa, anzi, a me non piace proprio e quindi ogni volta che annunciano la pubblicazione di una storia è sempre festa (e sì, arriverà presto anche ross!).
quella de i tre cani è una storia bellissima, una favola sulla falsariga di quelle dei fratelli grimm che leggevo e rileggevo fino allo sfinimento da piccola, ma con in più una visione decisamente più moderna del ruolo della protagonista.
pomeria è la classica contadina buona e ingenua delle favole, vive in una casetta isolata vicina al bosco e ha sposato un idiota cosmico, un incapace che dilapida la sua dote senza riuscire a fare nulla di buono, che la tiene buona con parole d'amore false e viscide.
ma il giorno che pomeria, durante una passeggiata, incontra un uomo misterioso in compagnia di tre cani, qualcosa inizia a cambiare: accettando uno scambio, prende per sé uno dei cani lasciando dei gioielli al loro padrone. è la sua prima scelta autonoma e da questo momento inizierà poco a poco a fare quello che ritiene giusto per sé senza curarsi delle lamentele e delle minacce di suo marito.
- sono venuta a chiederle di riprendersi il suo cane. mio marito vuole indietro gli orecchini.- e lei cosa vuole?
uno alla volta, pomeria prenderà con sé tutti e tre i cani, lascerà la sua casa e suo marito per iniziare un'avventura che fino a poco tempo prima avrebbe immaginato impensabile.
al di là dell'elemento favolistico, i tre cani è una storia di autoconsapevolezza ed emancipazione, un racconto sul coraggio di scoprirsi molto più capaci di quanto nessuno mai ci avrebbe creduti, ed è anche la storia di una donna in grado di scollarsi di dosso tutti gli stereotipi classici della buona moglie devota o dell'eroina che alla fine del viaggio trova la realizzazione nel vero grande amore.
posso dirlo che secondo me è tra i lavori più belli dei mammaiuti? non so se è abbastanza politically correct, comunque a me è piaciuto davvero tanto!

vi ricordo che tutti e tre i libri li trovate nello shop del gruppo, mentre qui il post c'è dedicato alla prima parte degli acquisti dell'arf!

lunedì 16 aprile 2018

book blog tour "iperurania" I tappa ~ recensione

si chiama iperurania ma tutti lo chiamano semplicemente "il pianeta".

è un corpo celeste molto piccolo, ad altissima massa, completamente disabitato.

[...] una volta atterrati sul pianeta, è praticamente impossibile allontanarsene.

ecco perché non posso darvi il benvenuto su iperurania, dovrete accontentarvi anche voi della gigantesca stazione spaziale che orbita attorno al pianeta e che, costruita per poterlo studiare a distanza di sicurezza, è diventata lei stessa un vero e proprio pianeta.

nulla c'è di più inevitabile, quando si parla di fantascienza, delle colonizzazioni spaziali: esaurito lo spazio e le risorse sulla terra, ci immaginiamo nuovi e ipertecnologici pioneri ed esploratori, in giro per la galassia a far nostre altre terre, più o meno legittimamente.

francesco guarnaccia (che conoscete già bene se seguite mammaiuto) riprende il cliché del colonialismo spaziale e lo usa a modo suo, per raccontarci la storia di bun, dei suoi amici e sopratutto della sua paranoia.
arresi all'idea che iperurania non potesse essere esplorato da vicino per colpa della sua particolare gravità, la documentazione per gli studi è stata tutta di tipo fotografico: i primi esploratori erano infatti fotografi che sfidavano la tremenda forza attrattiva del pianeta per cercare di catturare quanti più dettagli possibili della sua superficie. abbandonata l'idea di colonizzarlo e stabilitisi nella stazione spaziale vicina, fotografare iperurania è diventato uno svago, un hobby, e poi ancora una sorta di lavoro, puramente artistico: la ricerca dello scatto più bello, più ravvicinato, più audace è l'obiettivo di tantissimi fotografi, anzi fotonauti, anzi shooting stars, e chi riesce a farsi notare per le proprie foto, diventa una sorta di celebrità.
almeno tra gli appassionati.
insomma, un po' come per i disegnatori di fumetti.
bun è uno shooting star un po' imbranato, uno di quelli che per un motivo o per un altro rimangono sempre indietro, fanno casini, sbagliano le foto e sono convinti che non riusciranno mai a tirar fuori qualcosa di serio.
i suoi genitori sono dei tipi un po' irresponsabili e distanti, ma in compenso ha due amici, chet e marsi, ai quali è molto legato e che sono sempre dalla sua parte, nonostante le mille paranoie (ma proprio tante) e lamentele (tantissime anche queste).


bun è il tipico ragazzo affetto dalla sindrome dell'impostore, ovvero quella sensazione costante che prende allo stomaco ogni volta che, raggiunto un obiettivo, si pensa di non aver fatto nulla di realmente valido per esserselo meritato. ovvio che sia incredibilmente frustrante, ma lo è probabilmente ancora di più per chi sta lì a sorbirsi ogni volta lagne e piagnistei.
e inevitabilmente, quando nel più incredibile dei modi bun realizza il suo più insperato desiderio, le paranoie aumentano esponenzialmente e con quelle anche i casini in cui riesce a cacciarsi.

lo stile di francesco guarnaccia è originale e riconoscibilissimo: linee morbide, personaggi cartoonosi al limite della gommosità, un segno espressivo e minuzioso, attentissimo ai dettagli che da il massimo nei paesaggi alieni di iperurania, con la sua strana vegetazione, e poi ovviamente il colore, altro tratto distintivo, sempre saturo e fluo.

questo - attesissimo! - libro soddisfa tutte le aspettative che erano inevitabilmente nate fin dal momento in cui era stato annunciato, visto il curriculum di francesco - tra pubblicazioni, autoproduzioni e premi - e non si può che sperare che sia il primo di una luuunga serie (francesco, se passi da qui, sappi che vogliamo tutti continuare a leggere il cavalier inservente!)


iperurania sarà disponibile in libreria a partire dal 26 aprile (a milano in anteprima il 20 aprile alla feltrinelli in piazza duomo - link evento), ma nel frattempo potete seguire il nostro blog tour e partecipare al giveaway lanciato da bao publishing che mette in palio tre copie con dedica, incrociare le dita e sopratutto seguire tutte le regole:

- mettere mi piace alla pagina facebook bao publishing
- diventare lettori fissi/seguire i blog/vlog partecipanti
- commentare tutte le tappe del blog tour
- compilare il form con i dati (per il giveaway)
- condividere il blog tour sui social

i tre vincitori verranno sorteggiati il 25 aprile!

le prossime tappe del blog tour:
18 aprile - loris in the book - recensione
20 aprile - chibi is the way - videorecensione
23 aprile - jo reads - videorecensione
24 aprile - kirio1984 - videorecensione

in bocca al lupo!

a Rafflecopter giveaway