sabato 25 maggio 2013

pomodori verdi fritti al caffè di whistle stop

è vero che da un po' di tempo non vi parlo di fumetti (dai, la prossima settimana si ricomincia!), però spero che i libri che vi sto proponendo per ora possano interessarvi.
sopratutto quello di oggi, che è un po' un classico ma io non l'avevo mai letto prima.
ma non è mai troppo tardi per niente, l'ultima volta che ho sentito dire questa frase è stata da una signora americana che aveva iniziato a viaggiare a 87 anni e adesso doveva iniziare il suo giro in macchina per tutti gli stati uniti. la cosa mi ha colpita quanto basta per non farmi sentire vecchia.
non divaghiamo, anche se il libro di cui voglio parlarvi è tutto un'enorme divagazione in un certo senso...

pomodori verdi fritti al caffè di whistle stop è il primo romanzo di fannie flagg che leggo e - poco ma sicuro - non sarà l'ultimo. mi sono affezionata un sacco ai personaggi e adesso che l'ho finito mi spiace davvero. e poi ho adorato il modo di scrivere di questa autrice, leggero, ironico e per nulla superficiale.

in questo libro c'è di tutto, la storia di una piccola cittadina americana tra salti nel passato e nel presente, tra gli anni trenta/quaranta e la seconda metà degli ottanta, tra ricordi e ritagli di giornale. e sopratutto c'è la capacità di regalare emozioni difficili da gestire. non è affatto facile parlare di un romanzo del genere. non è detto che io ci riesca, siete avvisati.

la vecchia ninny threadgoode è ormai ospite di una casa di riposo, la stessa dove vive l'antipatica suocera di evelyn couch. evelyn e ninny, nonostante la differenza di età, intrecciano facilmente una forte amicizia, fatta di racconti e di dolcetti mangiati alla faccia delle diete e di quello che dicono i dottori. la signora threadgoode è una vera e propria miniera di racconti ed è capace di far rivivere nelle sue parole la vecchia whistle stop degli anni trenta - quando ruth e idgie gestivano il caffè, l'unico della città, sfamando bianchi e neri e vagabondi senza distinzioni - ridando splendore a un mondo ormai andato eppure ancora vero e vibrante, una sorta di età d'oro, sincera e sanguigna, regolata da valori ormai dimenticati e da una buona dose di follia.

la storia della famiglia threadgoode, di idgie e del suo amore per ruth, la storia degli abitanti della città, tra innamoramenti e incidenti, riscuote ogni volta, a ogni racconto, evelyn dall'apatia e dalla depressione che piano piano la stanno portando alla follia. perennemente afflitta dai sensi di colpa verso tutto il mondo, evelyn è la classica donna per bene, quella che non ha mai fatto nulla di sbagliato o eccessivo per non dare agli altri la possibilità di giudicarla male. adesso che sta cominciando a provare uno smisurato e violento odio per il mondo tutto, solo le chiacchiere con ninny riescono a farle perdere la voglia di uccidere chiunque, persino se stessa.

a parte i racconti della vecchia signora threadgoode, che sono bellissimi, pomodori verdi fritti pone l'attenzione con molta nonchalance su argomenti per nulla facili: il razzismo in primis, ma anche la condizione delle donne o dei malati, in modo così leggero e delicato da farsi venire il dubbio che in realtà tutti i discorsi che vengono fatti urlando e strepitando ogni volta che si tocca l'argomento, non siano in realtà frutto di una scarsa chiarezza personale in merito...

da quell'iniziale proprio non ricordo come sono diventata così vecchia, la vita di evelyn prende una svolta, e in qualche modo lo facciamo anche noi lettori che abbiamo il privilegio di sentire i racconti della cara ninny, di farci un giro a whistle stop e di goderci le gesta di billy ferrovia e le bugie di idgie, di leggere i bollettini settimanali di dot weems e di venire a conoscenza dei più terribili e inimmaginabili segreti ti una piccola cittadina dell'alabama, ma sopratutto di goderci l'atmosfera del caffè, di quel posto un po' magico e un po' squallido capace però di unire tutti, il vero cuore pulsante di whistle stop.

non so dirvi più di questo, sappiate che però che l'effetto nostalgia, per quanto possa essere difficile provare nostalgia per un'età che non si è vissuta, è davvero forte. tenetevi in mano un fazzoletto quando arrivate alla fine, perché separarsi da questi personaggi è difficilissimo.

4 commenti:

  1. Come fai a ipotizzare che noi non ci si adori non appena ci vediamo? Cioè, ti piace Pomodori verdi fritti. Che è un capolavoro.

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    1. ahah, qui è un po' della serie ti piace vincere facile? pomsi pomsi pompompò XD se ti dicessi che al momento mi sciroppo chick lit come se niente fosse...

      io in ogni caso aspetto qualche consiglio. anzi. devo cercare quella jo march (spero di aver scritto bene) di cui parlavi e vedere di beccarci dentro qualcosa di carino!

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  2. Io per ora, purtroppo, ho visto solo il film - che mi è piaciuto tantissimo. Mi riprometto di leggere il libro da una vita, ma ancora non l'ho fatto... urge recuperare.
    Sono felice che ti sia piaciuto tanto :)

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    1. beh, allora siamo complementari, io devo vedere il film! XD

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