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lunedì 3 ottobre 2016

il vangelo secondo biff

la storia di gesù di nazaret la conosciamo tutti, no?
sbagliato.
perché quella che conoscono tutti è solo una parte della storia di gesù. di gesù conosciamo giusto qualcosa del periodo in cui è nato, sappiamo cosa faceva intorno ai dodici anni, e poi cosa ha fatto negli ultimi tre anni di vita. ma tutto il resto del tempo?
non ne sappiamo niente perché nessuno avrebbe saputo cosa scrivere: la persona più informata sulla storia della vita del messia, infatti, non ha mai avuto modo di raccontare come siano davvero andate le cose.
almeno fino a qualche anno fa.

nel 2008 in italia esce, per elliot edizioni, il vangelo secondo biff, di christopher moore, un libro oltremodo geniale, a suo modo poetico e bellissimo, che svela, grazie alla testimonianza del migliore amico di gesù, tutto quello che i vangeli ufficiali non ci hanno mai raccontato.


risvegliato - in un mondo lontano anni luce da quello che ha conosciuto - da raziel, un angelo a cui non sta troppo simpatico e che non risparmia termini che definire poco angelici sarebbe eufemistico, levi detto biff ha il compito di portare agli uomini la vera storia di gesù. così, ci ritroviamo a fare un salto indietro nel tempo di circa duemila anni e a seguire i flash della nuova vita di biff, confinato in un albergo in compagnia di un carceriere angelico tele-dipendente (e diciamocela tutta, anche non troppo sveglio).

biff conosce gesù da quando erano entrambi bambini, è stato sempre il suo migliore amico e l'ha seguito per tutta la vita, dai primi tempi a nazaret, quando sognava di poter sposare maria (sì, quella maria), fino all'incontro con maddi (maddalena, sì quella maddalena), di cui entrambi si innamorano e di cui entrambi rimarranno innamorati per sempre, e poi, sopratutto, nel lungo viaggio che finora era stato taciuto, e che gesù ha compiuto per conoscere sé stesso e potersi dire davvero degno del ruolo di messia.
un viaggio che condurrà i due giovani amici lontani dalla loro casa per anni e anni, li condurrà fino all'estremo oriente, alla ricerca dei tre magi, i saggi che riconobbero gesù, fin da bambino, come il messia. da gaspare, melchiorre e baldassarre, gesù imparerà a gestire i suoi poteri miracolosi e a usarli al meglio, proprio come farebbe il più moderno (si fa per dire) dei supereroi.
mentre biff...
beh, biff conoscerà, per amore della sapienza, sia chiaro, che magari poi state a pensare male, quello che a gesù non è dato di conoscere, ovvero, il misterioso e proibito mondo delle donne e del sesso.

il rischio, quando si scrive un libro del genere, è altissimo.
si rischia di essere blasfemi o peggio ancora, si rischia di cercare di far ridere e risultare invece grotteschi (tipo quella roba inguardabile di brian di nazaret, perdonate se a qualcuno piace, io l'ho visto solo una volta e ricordo solo il profondo senso di fastidio e disgusto che provai, non da credente, non lo sono, ma da non-amante-del-cattivo-gusto). si rischia insomma un flop colossale.
e invece moore ci prende in pieno.
nonostante quello che racconta sia totalmente folle, tra elefanti che fanno yoga e abominevoli uomini delle nevi, il personaggio di gesù non solo non ne esce snaturato, ma diventa ancora da un lato più umano, con le sue paure, i suoi dubbi, i suoi momenti quotidiani fatti di piccole gioie e immensi dubbi, mentre dall'altro si sottolinea ancora di più il suo essere completamente speciale, fuori da ogni schema, non tanto per la sua natura divina, ma per l'incredibile bontà, onestà, saggezza, pietà e amore totale del suo animo. gesù è un bambino, un ragazzo, un uomo, esattamente come lo sono altri bambini, altri ragazzi e altri uomini. ma ha un compito che nessuno prima di lui ha mai avuto e nessuno dopo di lui avrà mai, ha la consapevolezza di questo, ha la consapevolezza delle sue doti e del suo destino, e sopratutto, ha il coraggio e la forza di affrontare tutto questo con forza, umiltà e, bisogna riconoscerglielo, un gran senso dell'umorismo.
potete anche non essere fedeli, non lo diventerete di certo dopo aver letto questo libro (e se lo siete di certo non cambierete idea), ma un personaggio come il gesù di moore è impossibile da non amare.
allo stesso tempo, levi detto biff è il non plus ultra dell'idiozia che si fa genio, un personaggio inconciliabile con il tempo e il mondo in cui vive, sarcastico (a dirla tutta, il sarcasmo l'ha inventato proprio lui, insieme a un sacco di altre cose, tipo i fiammiferi), cinico, pragmatico, irriverente. un uomo forse geniale nato nel posto e del tempo in cui essere geniali non rende poi tanto bene, e si guadagna di più a diventare lo scemo del villaggio.
a biff, che non è poi tanto portato per la meditazione e il sacrificio, poco importa di viaggiare per anni e anni tra monasteri e eremitaggi: biff è pronto a tutto (tranne a perdersi le belle donne) pur di stare accanto e aiutare il suo amico più caro a diventare il messia, anche a fare il lavoro sporco, se serve, a peccare (che poi, diciamocelo, non è tanto male), se serve, davvero a tutto, tranne che a tradire, anche solo per un momento, il suo amico.
trovare un libro che riesce a miscelare così bene poesia e comicità, divertimento e commozione, non è una cosa da tutti i giorni.
non credo di esagerare se dico che questo libro è un piccolo miracolo (per quanto possa sembrare una battuta di cattivo gusto, ma non lo è).

un libro così, sai già come finisce, la storia di gesù la conosciamo tutti, tutti sappiamo della sua passione, della sua morte e, per chi ci crede, della sua resurrezione.
eppure, leggendo il vangelo secondo biff, non possiamo che sperare che gli evangelisti si siano sbagliati, che ci abbiano trollato e che biff ci regali finalmente in finale meno sanguinolento e doloroso. che - e non ditemi che è spoiler perché è una storia vecchia di più di duemila anni! - non ci sarà. però moore è bravissimo a strapparci un sorriso alla fine della storia, un altro dopo tutti quelli che non siamo riusciti a reprimere (no ok, ci ha fatto sghignazzare per circa cinquecento pagine) durante tutta la storia.

se ancora, dopo tanto tempo dalla sua prima edizione italiana, non l'avete letto, recuperatelo immediatamente.

lunedì 25 luglio 2016

cosa c'è nella mia wishlist (3)


fa un caldo tale che stare davanti al pc è impossibile.
camera mia, dove si trova il computer, dalle 14 alle 21 è un vero e proprio forno, c'è un caldo che fiacca, fa chiudere gli occhi e ammosciare le ginocchia, passo il tempo a mandare giù zucchero e acqua e ho la mente costantemente annebbiata. scrivere post sensati qui è sempre più difficile in questa situazione, senza contare che nel frattempo
a) dovrei passare la cristallina - che ancora non so neanche come si diluisce - sulla roba che ho fatto negli ultimi mesi, fare l'ultima infornata e finire tutto (per chi non lo sapesse, sì, ho iniziato a lavorare l'argilla),
b) fare le foto a tutti questi oggetti, che non sono pochi,
c) riprendere il negozio, sistemare tutti gli oggetti in vendita e cercare di pubblicizzarli, nel frattempo
d) devo finire editing e impaginazione di un testo di circa 140 pagine e solo all'idea mi sento male, e come se non bastasse
e) mi sono imbarcata in un progetto con mia cugina per realizzare dei quadretti con frasi tratte dalla bibbia (ebbene sì) che dovremmo vendere in una chiesa che frequenta lei. se tutto questo non fosse ancora abbastanza
f) sto aspettando anche che, dopo un lungo carteggio elettronico (si può chiamare così?), mi arrivi una risposta per un lavoro part time e, in tal caso, si aggiungerebbe anche questo a tutta la roba di cui sopra, e io sto cercando di capire come resistere a tutto.
per quanto ci sia un po' roba che ho letto in questi giorni (come trovo il tempo per leggere? fa troppo caldo per prendere sonno la notte e sto un sacco di tempo in bagno, per quanto poco romantico possa essere) e che aspetta una recensione, ma niente, non ce la faccio. scriverei solo idiozie su molte cose che invece meritano qualcosa di più.
quindi ho pensato di tornare a fare una lista dei miei motivi di rosicamento (per quello che riguarda libri e fumetti, in realtà c'è ne sono molti altri, primo fra tutti voglio un dannato telefono nuovo per poter giocare a pokemon-go senza dover aspettare che mi prestino un cellulare per giocare - cosa realmente accaduta) per prendere tempo e non lasciare morire il blog insieme a me. 
di buono c'è che sono riuscita a fare qualcosa di decente in questi giorni nonostante tutto, quindi dopodomani c'è il post su freezer del book blog tour di bao, non ve lo perdete eh!


dopo avevamo ragione noi sono entrata ancora più in fissa con i romanzi editi da eris, i miei oggetti del desiderio sono attualmente questi due, io non sono come voi e fate fuori il vostro capo: licenziatevi!, di cui vi consiglio questo estratto.


e sempre di eris c'è il celestiale bibendum. giusto per farvi venire voglia, fino all'undici agosto sul sito dell'editore tutto il catalogo sta in promozione al 25% di sconto.
e, se ve lo eravate persi, qualche tempo fa ho parlato anche de la repubblica del catch, sempre di de crécy.
io spero di riuscire a prendere almeno uno di questi tre titoli (così capite anche perché sto facendo tutti questi lavori in contemporanea)


ci sono poi questi due romanzi che ho beccato per caso in un giro in libreria, non ne so moltissimo, ma da quel poco che ho leggiucchiato mi ispirano da morire: l'incredibile viaggio di albert - l'ornitorinco che voleva conoscere il mondo ha un titolo che parla da sé, mentre la misteriosa scomparsa del piccione migratore ha un vecchietto asociale per protagonista e, ormai lo sapete, adoro i vecchietti asociali.


tutti i miei futuri sono con te è un libro di poesie avvistato in uno dei tanti giri alla feltrinelli, non conosco l'autore, non ho idea di come sia ma mi ispira veramente tanto. e poi ha una copertina davvero carina e la cosa non fa che accrescere la voglia di leggerlo.


ali di farfalla l'ho prenotato da una ragazza a inizio anno, adesso che è finalmente finito (o comunque manca poco all'uscita dell'ultimo volume, non so perché è da tanto che non passo in fumetteria) mi tocca aspettare veramente poco per potermelo finalmente sciroppare. e meno male, perché sono in astinenza da lettura compulsiva di serie shoujo puccio-adolescenziale.


in ultimo due titoli di prossima uscita, che inserisco qui perché non mi piace troppo fare post sul blog solo per comunicare annunci che trovate sparsi per tutta la rete.
però li voglio tantissimo e quindi: lovely complex two, volumino autoconclusivo che la planet pubblicherà a settembre, una raccolta di storie sui personaggi secondari della serie principale e su personaggi nuovi (no, non l'ho letto, ho preso le informazioni da bakaupdates) e poi shirley di kaoru mori (devo ancora recuperare emma, uffa!), annunciato, come era prevedibile, da j-pop in questi giorni e che - se ho capito bene - verrà pubblicato in un unico volume.

avete letto qualcuno di questi titoli? li avete in wishlist? me li consigliate? no? blablabla.

mercoledì 7 maggio 2014

tutte le ragazze lo sanno

erano mesi che non mi capitava di sciropparmi un libro intero in una mattinata. bisogna ammettere che è una roba molto soddisfacente, che mi mancava anche parecchio.
il libro in questione, tutte le ragazze lo sanno di winifred wolfe, lo ricevetti in regalo millemila anni fa, vincendo un qualche concorso di 10righedailibri, però non mi aveva per niente sconfinferato all'inizio, ed è rimasto in attesa fino a che non l'ho inserito nel mio disperatissimo #10booksproject, non molto riuscito perché da quando ho iniziato, anche se avevo detto niente più libri fino a che non finisco questi ne ho comprati due. ok, due non sono molti, ma sono comunque più di niente. ma non era di questo che dovevo parlare.
tutte le ragazze lo sanno è un romanzo squisitamente femminile pubblicato in america nel 1958 e ambientato negli anni cinquanta. la protagonista, meg wheeler, è una ventenne - quasi ventuno! - che decide di trasferirsi al centro del mondo, a new york, in cerca di lavoro, di libertà e, immancabilmente, d'amore o, meglio ancora, di un marito.
le vicende di meg, segretaria disastrata che si destreggia tra uomini forse scapoli forse no, tra dormitori femminili e appartamenti divisi con la coinquilina sbagliata mi hanno fatta morire dalle risate: meg racconta la sua vita con un sarcasmo e un'ironia degni di becky bloomwood e plausibilmente con la sua stessa capacità di mettersi nei casini, ma con un'eleganza e un'ingenuità che solo una ragazza perbene dell'america borghese degli anni cinquanta potrebbe regalarci.
in fondo, oggi come settant'anni fa, quello che anima la vita di una giovane donna è sempre la stessa cosa: la voglia di indipendenza dalla sua famiglia e quella di dipendere da un uomo da amare e che, preferibilmente, la ami a sua volta, con tutti i problemi che l'innata capacità di sognare - o se preferite di scambiare palesi fischi per improbabili fiaschi - tipicamente femminili.
la dolcezza, l'inconsapevole ironia e l'ingenuità di meg la rendono un personaggio adorabile, una ragazza kinselliana che vorrei tanto poter avere accanto per andare a fare shopping o per darci allo spettegolaggio selvaggio.
tutte le ragazze lo sanno si è rivelato un romanzo brillante, divertentissimo e molto più moderno di quello che la datazione potrebbe far pensare!
consigliatissimo! io adesso devo assolutamente recuperare gli altri romanzi di questa autrice (anche se non dovrei comprare libri... sigh!)