lunedì 24 giugno 2013

post poco interessante sulle ultime letture poco interessanti

sono stati giorni di totale mediocrità. io non so, forse sono fissata, ma mi guardo attorno e mi sembra che tutti abbiano una vita interessante e divertente e piena di robe da raccontare. e nel frattempo mi sembra di sprofondare sempre di più nel baratro di cosa mi racconti di bello? no beh niente.
neanche le letture mi hanno consolata, forse sono io che sto davvero scazzata, ma non ho beccato nulla di memorabile, niente che mi abbia risvegliata un po' dalla noia e dai cattivi pensieri.
bah.
vi faccio una carrellata veloce di tutta questa noia.

vacanze in villa di madeleine wickham.
lo sapete, io ormai amo alla follia la kinsella.
eppure.
questo romanzo mi ha lasciata un po' così, con quel senso di è tutto qui? alla fine che non è che sia proprio il massimo per un libro.
due famiglie si ritrovano a dover condividere la stessa villa per le vacanze, grazie al simpaticissimo scherzo del tipo che li ha invitati. chloe, che si suppone sia una sarta, o una stilista, o qualcosa di non meglio identificato, con il suo compagno philip, che è (giustamente) costantemente depresso per via del lavoro che potrebbe scomparire da un momento all'altro e i suoi due figli, il sedicenne sam e il piccolo nat, trattati più o meno come cactus sullo sfondo.
dall'altra parte c'è hugh con la sua famiglia, le due odiose e ancora più cactus sullo sfondo bambine e la moglie snob, antipatica e acida, amanda, con tanto di babysitter semitossica e rasta, jenna.
considerando che la villa è enorme, non ci dovrebbero essere più di tanti problemi, non fosse che hugh e chloe stavano insieme circa quindici anni prima del gioioso incontro. e che si erano lasciati per la paura di lui di dover crescere il bambino di lei, sam, che all'epoca non aveva neanche un anno.
ci sarebbero gli elementi per una bella commedia scoppiettante e divertente, invece ci accontentiamo di una squallida sequela di debolezze e mediocrità.
di sciatteria nella vita ce n'è abbastanza anche senza doversela cercare nei libri.

la casa stregata di howard p. lovecraft.
io del maestro indiscusso dell'horror non avevo mai letto niente, questo libretto mi sembrava un buon modo per cominciare. ma vi assicuro che è anche un buon modo per terminare.
escludendo l'insopportabile sovrabbondanza di termini come orribile, mostruoso, tremendo, spaventoso e frasi tipo abisso di terrore, baratro di orrore eccetera, direi tranquillamente che le occhiaie del risveglio fanno molto più spavento. due racconti noiosissimi, che non danno neanche un briciolino di tensione, che si capisce tutto fin dalla seconda riga.
inquietanti morti di chissà cosa che lanciano maledizioni su chi abita in una certa casa e misteriose sette pagano-sataniche che mangiano (forse) bambini e fanno altre minchiate di riti poco credibili.
insomma, una vera e propria schifezza.
mi spiace signor lovecraft, non so cosa ci trovino nei tuoi libri, ma sono davvero noiosi. se devo leggere qualcosa di ansiogeno preferisco il bugiardino della tachipirina, mi mette più paura.

namida usagi 9 di ai minase.
ok, a me questo manga mi è piaciuto tanto fino ad adesso. ma di questo volumetto, davvero!, non se ne poteva sentire il bisogno.
non succede nulla di nulla, a parte le più stupide paranoie da liceali giapponesi da shoujo manga.
la fotografa che ci prova con narumi continua a provarci con narumi, momoka vorrebbe che lui stesse lontano da lei però non glielo dice, anzi, lo incoraggia a fare il modello e amano che continua a fare lo zerbino deciso a togliersi il fango delle pedate da dosso per confessare i suoi sentimenti a momoka, come un idiota che si butta senza paracadute dritto verso una distesa di spuntoni di roccia.
capitoli extra alquanto imbarazzanti per la totale inutilità, spero proprio che con l'ultimo volumetto si ritorni in carreggiata, è stata una lettura troppo carina per devastarla alla fine.

i love tiffany di marjorie hart.
anche qui, mi aspettavo di più.
è una sorta di racconto-diario dell'estate del '45 vissuta da due ragazze dell'iowa come commesse fattorino da tiffany. qualche dettaglio sulla guerra, qualche altro sulle storie d'amore, pochissimo sulle amiche, meno ancora - che cazzo! - su tiffany
. più
lo guardo, meno riesco a ricordare esattamente cosa c'è dentro tutte queste pagine.
non è che sono proprio io dell'umore sbagliato?

cosa mi metto oggi? di fifi lapin.
anche questo librino qui, tanto desiderato, è stato abbastanza deludente. mi aspettavo più disegni, ecco. insomma, è quello il motivo per cui l'ho comprato. carini i consigli di fifi, veramente scoccianti le interviste. insomma, se voglio qualcosa del genere mi compro elle o vogue.
beh, di certo non comprerò l'altro libro della cara coniglietta, a meno che non abbia prova provata che sia diverso da questo qui!

insomma, un sacco di tristezza. spero che l'estate porti qualcosa di meglio. adesso ho iniziato persepolis e devo dire che finalmente mi trovo tra le mani qualcosa di veramente meritevole.
spero di parlarvene presto!

15 commenti:

  1. Beh, io nei libri di Lovecraft ci trovo meraviglie e orrori senza fine... ma cerco sempre di ricordarmi quando sono stati scritti.
    Contestualizzando l'opera forse ce la si gode meglio.
    O forse, semplicemente, non è il tuo genere.
    Non credo comunque che milioni di appassionati siano così acritici da trovarci qualcosa senza motivo.
    Poi, come sempre e come al solito, i gusti son gusti.
    Saluti.

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    1. o magari è stata poco felice la selezione di questi due racconti, plausibilmente ha scritto di meglio...
      di certo non è il mio genere ma poprio perché conosco l'entusiasmo dei lettori volevo provarlo.

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  2. Clacca Lovecraft non si può leggere come un autore contemporaneo!! Va studiato e contestualizzato! Siamo nel 2013, non puoi aspettarti che faccia paura, ma per capirlo devi inserirlo nella sua epoca e confrontarlo con la letteratura precedente... letto cosi, a freddo, non fa lo stesso effetto! Quanto a Vacanze in villa, non è fra i miei preferiti : è un po' buttato lì, si vede che è uno dei suoi primi, scritto quando la Kinsella doveva ancora trovare la sua voce e il giusto mezzo fra serietà e ironia. Si fa leggere, ma non lascia niente. Invece stranamente I love Tiffany mi attira : mi piacciono le storie con protagonisti che vengono da qualche culonia sperduta americana fra glia anni 40 e gli anni 80! Mi dispiace che ultimamente stai giù :( cerca di capire se è un abbattimento interno, o se ha cause esterne che puoi provare a modificare... anche se i sintomi sono quelli di un attacco di noia : forse hai semplicemente bisogno di nuove sfide e stimoli!

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    1. sicuramente contestualizzando eccetera eccetera... ma ora come ora non ho voglia di tornare a fare analisi del testo, preferirei letture di svago, non necessariamente stupide, ma almeno che si lascino leggere con piacere!
      no, se è tutto così, decisamente non fa per me...

      i love tiffany è carino ma nulla di eccezionale, personalmente mi ha lasciato davvero poco ed è un peccato perché mi sarebbe piaciuto se avesse scavato un po' più a fondo. i temi trattati non sono affatto male, ma qui è tutto un po' troppo all'acqua di rose...

      in realtà mi sento vagamente depressa. sai com'è per ora, ok, ho trovato lavoro ma durerà una decina di giorni, poi quando torno a palermo chissà come andrà.
      ormai non ci spero neanche più a trovare una qualche forma di sistemazione, mi sono rassegnata a questo sali e scendi e ai part time da quattro soldi che col cavolo che pensi di andartene da casa =_="
      spero che le cose cambino, ma non credo che per quelli della mia generazione ci sia poi molta speranza. anche quando questo brutto periodo sarà finito saremo troppo vecchi e ci saranno un sacco di ragazzi più giovani freschi freschi di diploma e laurea...
      sigh ;_;

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    2. I Love Tiffany è uno di quei libri che prenderò su Kindle, leggerò in un giorno e poi rimanderò al mittente spacciandolo per "acquisto accidentale" XD Forza Clacca non ti abbattere! Sei giovane, sai fare tante cose, è troppo presto per rassegnarsi a una vita casalinga! E poi c'è sempre l'estero : è quello che suggerisco ai miei alunni con una delicatissima operazione di lavaggio del cervello e quello che prima o poi farò anche io, nonostante abbia due lavori, perché sono allergica a questo paese! E poi, meglio fare la cameriera a Londra che la centralinista in Italia, no? :) nel frattempo, però, trovati qualcosa da fare, una cosa qualsiasi che ti faccia uscire di casa, un corso di lingua o di fumetti, un modulo singolo all'uni - io aspetto da anni di avere il tempo di imparare il giapponese! e se tu lo imparassi, unendolo alle tua conoscenze grafiche potresti farti notare in qualche casa editrice di manga nostrana e europea - insomma roba che poi potrebbe anche rivelarsi utile. Io stavo andando in depressione quando ho cominciato a insegnare, perché era un lavoro che non mi piaceva ma che non potevo lasciare e perché la mia vita era troppo pallosa, la mattina a scuola e il pomeriggio a cazzeggiare e vegetare, così ho cominciato a fare corsi su corsi senza altro scopo che uscire di casa la mattina e tornarci la sera, coltivarmi e conoscere gente, ma che alla fine sono stati utili. Ma sono sicura che, dopo una bella estate con il tuo ragazzo, ritornerai rilassata e piena di nuove energie per fare nuove cose :)

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    3. ma a me la vita casalinga non dispiacerebbe mica, ma almeno uno dei due, in una coppia, deve avere un lavoro decente, altrimenti amen.
      ah sì, mi hanno licenziata stamattina.
      i corsi sono a pagamento e siamo sempre allo stesso problema.
      intanto mo parto, poi si vede. non è che ho tanta voglia di fare l'ennesima cosa che poi non mi servirà a niente.

      speriamo che dopo vada meglio!

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  3. Vacanze in villa non è piaciuto molto nemmeno a me, tanto che non ho ancora letto nemmeno gli ultimi due Wickham... Hai scritto bene, "sciatto", narrazione quasi inutile. Peccato!

    Al momento sto leggendo l'ultimo di Isabel Wolff "La pittrice di anime", che, al contrario, mi sta piacendo molto (tanto che l'ho quasi finito in pochi giorni, cosa rara - ultimamente - per me!)

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    1. quello vorrei proprio leggerlo! spero di poterlo recuperare presto!

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    2. Riesumo il commento: nel frattempo ho letto il primo e iniziato il secondo della trilogia scritta dalla sorella di Sophie, Gemma Townley, pubblicati da giunti dal 2009 (L'importanza di essere sposata, Occhio allo sposo Jessica Wild, Una moglie ideale). Spassosissimi e consigliati! :-)

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    3. uh! grazie mille per le informazioni, vedrò di trovarli appena posso! ^_^

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  4. Io di LoveCraft ho letto solo i racconti del Necronomicon e...condivido pienamente xD non sono un'esperta di horror ma...questo mi metteva un po' di ansia e basta (e solo raramente!). Mi è piaciuto un pochino solo uno dei racconti che, guarda caso, è quello che all'autore piaceva meno! XD Ricordo che, alla fine del libro, ero tipo: ?___? mbè? Ormai questo tipo di horror non penso possa avere effetto XD usa solo parole vaghe e tu stai lì a chiederti: sì, la paura dell'ignoto...ma qui è talmente ignoto che non si vede niente...di che dovrei spaventarmi? °_° questo, almeno,è quello che è successo a me XD

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    1. ok, siamo d'accordo su tutto! mi lancerò su altro... mi spiace lovecraft, non sono in grado di apprezzarti.

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    2. anche io l'ho messo da parte, come avrai intuito XD. Magari come autore da "studiare" potrebbe essere interessante (calato nel suo contesto e il rapporto innovazione-tradizione), ma come lettura "normale" non mi ha presa per niente, appunto.

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  5. Che bel blog :D Complimenti!!! Ti metto tra i miei preferiti

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