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lunedì 16 gennaio 2023

folklore: intervista a marga biazzi e jacopo silvestre

qualche giorno fa re-belle box e rebelle edizioni hanno svelato, tramite le loro pagine social, il primo di una nuova collana di libri dedicati al folklore, miti e leggende.
i libri saranno quattro, verranno pubblicati nel corso di tutto il 2023, faranno parte di altrettante box tematiche e saranno scritti da jacopo silvestre e illustrati da marga - blackbanshee - biazzi.

le box saranno spedite a partire da fine febbraio, quindi toccherà aspettare un po' prima di scoprire cosa contengono e - soprattutto! - prima di poter leggere il primo libro di questa serie che si preannuncia molto interessante. nel frattempo, jacopo e marga mi hanno concesso un po' del loro tempo per fare una chiacchierata e scoprire qualcosa in più su questo progetto.

intanto potete seguire le pagine instagram di re-belle box e rebelle edizioni (o su facebook, qui e qui)

buona lettura!




ciao marga, ciao jacopo, grazie mille per essere qui e benvenuti su claccalegge! parliamo del vostro nuovo progetto con rebelle edizioni e re-belle box, folklore. come è nata l’idea? e come si è sviluppato il progetto?
Marga: Ciao Claudia, grazie a te per l'invito! Per la nascita dell'idea ti risponderà Jacopo, io sono stata coinvolta dal team ReBelle a progetto iniziato. Annamaria (una delle fondatrici di ReBelle) ha pensato a me conoscendo la mia passione per il folklore e le creature varie! Per quanto riguarda lo sviluppo del progetto, nel mio caso mi vengono dati i testi (per sveltire i tempi le prime stesure) e poi ho totale libertà di interpretazione e struttura delle immagini...il sogno di ogni disegnatore.

Jacopo: L'idea è in realtà dell'editor Annamaria di Matteo, quindi di Rebelle Edizioni stessa. Il progetto iniziale prevedeva principalmente l'idea di una collana illustrata da Marga, e non credo di dover spiegare i motivi, viste le sue illustrazioni e la sua passione per il folklore Io ho avuto il piacere di conoscere Annamaria al Treviso Comic Book Festival e mi sono proposto per far parte del progetto, essendo l'argomento a me molto congeniale Ho quindi mandato loro qualche prova di scrittura e... eccoci qui!
il primo libro ha come sottotitolo "boschi e foreste", possiamo dedurre che ogni volume avrà un'ambientazione diversa?
Jacopo: Ambientazioni anche in senso metaforico diciamo, ma la risposta è sì!

Marga: Esatto. Non possiamo ovviamente dire nulla sui prossimi titoli, ma si esploreranno diverse realtà folkloristiche accomunate da elementi, situazioni...
entrambi siete appassionati di miti e leggende, come è nata per voi questa passione?
Marga: Io con Labyrinth e Legend quando avevo 6 anni... Ah, e i racconta storie e anche Lady Hawk, che è il mio film preferitissimo di sempre! Sono sempre stata circondata sin da piccola da libri, fiabe, favole, miti e leggende: imprinting, insomma.

Jacopo: Da quel che ricordo da piccolo ero un divoratore di Miti Greci! Nel tempo ho poi cominciato a esplorare anche le tradizioni di altre culture, soprattutto del Nord Europa. Mi affascina molto vedere come leggende nate agli antipodi del mondo finiscano per assomigliarsi, talvolta per influenze culturali e talvolta credo per qualche simbolismo intrinseco proprio dell'essere umano! E poi le religioni e le fiabe sono letteralmente la nascita della narrazione, penso che ogni appassionato di fantasy e storie in generale dovrebbe prima o poi fare capolino in quel vastissimo universo fatto di eroi, Dei e spiriti maligni.
jacopo, puoi raccontarci come si è svolto il lavoro di ricerca e selezione per le storie che hai scelto?
Jacopo: Inizialmente Annamaria aveva stilato una lista di Miti e Creature di cui le sembrava interessante parlare. Io ho preso questa lista e ho tagliato qualcosa qua, e aggiunto qualcosa là, informandomi su internet e in biblioteca su quelle leggende che non conoscevo. Alcune cose sono invece nate dalla mia biblioteca preferita, che è casa mia! Questo posto straripa di libri, tanto che non sappiamo più dove metterli...
marga, per le tue illustrazioni hai dei riferimenti iconografici o ti basi esclusivamente sulle descrizioni - ad esempio dei personaggi o dei luoghi - presenti nelle storie?
Marga: Se ci sono, faccio ricerca iconografica, e per i miti più famosi che ha usato Jacopo si trovano immagini di riferimento (più che altro per essere fedele nella rappresentazione di "personaggi famosi" tipo Odino). Ma Jacopo ha pescato creature così poco conosciute che anche cercando non si trova nulla (se non un paio di reference piuttosto discutibili) quindi lì vado a invenzione, basandomi sulle descrizioni di Jacopo. Per alcune creature che conosco già bene di mio, invece, vado a interpretazione personale. Più che altro ho usato molte reference per gli animali a cui sono dedicati un paio di capitoli e che raramente disegno...con gli unicorni nessun problema, ma con gli orsi, ne avrò disegnati 10 in tutta la mia vita.
avete una storia (o un personaggio) che preferite tra tutte quelle che avete raccontato in questi volumi? (se sembra un tentativo di estorcere uno spoiler, bene, lo è!)
Jacopo: Uh, perdindirindina! Domanda ardua! A livello simbolico ti direi il Lupo, come personaggio di per sé... probabilmente Fenrir o Bjorn. Sono un tipo abbastanza nordico diciamo.

Marga: Io posso parlare solo di questo: non ho ancora letto gli altri, e a dirla tutta non ho ancora letto nemmeno gli ultimi capitoli di questo! XD ebbene sì, sto ancora lavorando alle illustrazioni, ma non temete che sarà tutto pronto per la data di consegna! Per rispondere alla tua domanda, senza fare spoiler, mi sono affezionata al figlio di un orso e di un'umana, che è un personaggio adorabile e di cui ho scoperto la storia grazie a Jacopo e al suo lavoro.

Jacopo: (Quella è veramente una gran bella storia, non vedo l'ora che la leggiate!)
jacopo ecco, mi hai anticipata! volevo proprio chiedervi se avete un'area di provenienza preferita di miti e leggende e perché proprio quella.
Marga: Per me è il Giappone e il Piccolo Popolo (Inghilterra/Scozia/Irlanda). Il Giappone perché dopo che ci sono stata nel 2008 ci ho lasciato il cuore: il suo folklore, che vive nei boschi, nei ruscelli, nei santuari, nelle vecchie case tradizionali mi ha incantata, chè quando sei lì, hai davvero la sensazione che ci sia qualcosa. Col Piccolo Popolo, il mio amore è nato prima, vuoi per labyrinth, vuoi che da adolescente incappai nei libri illustrati di Brian Froud (che, guarda caso, è il character designer dei Goblin di Labyrinth). Inoltre del folklore irlandese/scozzese amo che è molto incentrato sulla quotidianità, sia degli umani sia dei fatati, e io amo gli Slice of Life!

Jacopo: Ovviamente è difficilissimo rispondere Miti e leggende di tutto il mondo si sono influenzati a vicenda in una maniera talmente intricata che è pressoché impossibile separare un contesto leggendario da un altro. In generale tendo ad apprezzare di più le storie ambientate nel Nord Europa, soprattutto se di provenienza Scandinava. Trovo che i Vichinghi avessero un modo molto originale di trattare il destino e l'umorismo, i loro Dei sono molto umani e i loro eroi sono molto Divini. Per non parlare poi dei viaggi per mare, delle lande innevate e soprattutto dei mostri che abitano la cosmogonia dei nove mondi. Impossibile non rimanerne affascinati!

questi quattro libri usciranno insieme (o meglio, all'interno) di quattro mistery box, una soluzione editoriale un po' insolita rispetto al solito modus operandi delle case editrici (poi saranno comunque disponibili in libreria con il marchio rebelle edizioni) sapete già come saranno fatte le box? se sì, vi piacciono gli abbinamenti creati tra i libri e i gadget? oppure siete allo scuro di tutto come noi e siete curiosissimi anche voi?
Marga: Non so Jacopo, ma io sono all'oscuro del contenuto della box, proprio come voi.

Jacopo: Per quanto riguarda i contenuti, sono riuscito a malapena a scoprire un "qualcosa" che sarà all'interno di questa Box dei Boschi, per le altre sarà una sorpresa totale! Anche noi autori abbiamo bisogno di un po' di piacere della scoperta, per Giove!
raccontateci - senza spoiler! - un po' cosa aspettarci da questo primo volume.
Jacopo: Ne abbiamo per tutti i gusti, dalla Finlandia, all'Italia, dalla Francia al Nord America! Le storie saranno abbastanza atipiche, se non sbaglio alcune non sono mai neppure state tradotte in italiano.

Marga: Il tema lo avete capito dal sottotitolo, le leggende e le creature arrivano da tutto il mondo, ci saranno miti ampiamente conosciuti (ma un ripasso non fa mai male, soprattutto se non si è avvezzi a un determinato folklore... vedi me che di miti norreni sono piuttosto digiuna), e leggende meno note, anche io ho ampliato la mia conoscenza folkloristica lavorando a questo progetto: Jacopo ha fatto un lavoro di ricerca minuzioso.
durante il lavoro, vi siete confrontati, ad esempio per scegliere quali scene illustrare o quale aspetto dare ad alcuni personaggi?
Jacopo: Tendenzialmente è Marga a mostrarmi delle bozze, e poi io le rompo le scatole se non mi va bene qualcosa… spero che mi voglia bene lo stesso!

Marga: I miti da illustrare li ho deciso con Annamaria prima di leggere i testi, con i testi, poi una volta avuto questi, i disegni sono diventati molti di più perché trovo spunto a ogni riga! Jacopo mi dà suggerimenti sui bozzetti una volta realizzati, più che altro per correggere inesattezze legate al racconto o darmi suggerimenti su come sarebbe più giusto rappresentare un determinato personaggio. (Jacopo, sì, ti voglio bene lo stesso: essere puntigliosi è cosa buona e giusta per fare un lavoro WOW)
c'è qualche aneddoto divertente che vi va di raccontarci a proposito della vostra collaborazione?
Marga: Non credo... in realtà non ci siamo mai visti di persona e siamo molto professionali quando ci sentiamo... sarà la scadenza che incombe e non ci dà il tempo di cazzaggiare?

Jacopo: Purtroppo non credo ci sia nulla di eccessivamente divertente. Ci siamo conosciuti durante il progetto, e abbiamo dovuto (e dobbiamo ancora) correre parecchio perché tutto sia pronto in tempo! Per cui il nostro rapporto è stato molto pragmatico, almeno per ora...
e se doveste lavorare di nuovo insieme per un nuovo progetto, su quali temi vi piacerebbe orientarvi? 
Jacopo: Beh, ne abbiamo già altri tre in cantiere e penso che ne avremo per un bel po'! Devo ammettere che ho il sogno nel cassetto di adattare i miti, (soprattutto Norreni) anche in forma di fumetti, e forse a Marga potrebbe interessare, chissà!

Marga: Ne abbiamo altri tre che ci aspettano e i temi sono i migliori, almeno per me: illustrare libri di folklore è ciò che voglio fare sin da piccola! E i fumetti, che parlano di Folklore...quindi direi che il folklore va benissimo come tema!
bene, allora aspettiamo i vostri fumetti, magari su miti norreni e giapponesi...
Marga: Sul folklore giapponese sono già sul pezzo!😉

Jacopo: Si potrebbe anche fare un connubio, un Samurai Vichingo non l'ho mai visto mi pare! 

Marga: Uh mamma, estremo!!!
io resterei a torturarvi di domande all'infinito fino a farmi raccontare per filo e per segno tutto quello che ci aspetta nelle prossime box, ma così si perderebbe il gusto della sorpresa! quindi vi ringrazio tantissimo per il tempo che ci avete dedicato e vi faccio ancora una volta i complimenti per questa bellissima iniziativa! grazie mille (e qui su claccalegge siete sempre i benvenuti per tornare a parlare dei vostri prossimi progetti!)
Marga: Quando ci vuoi, noi ci siamo! Grazie ancora a te per esserti appassionata al progetto!♥️ 

► Jacopo: Grazie a te, è stato molto emozionante!
🌟 gallery 🌟
ringrazio tantissimo marga per avermi concesso di pubblicare alcune illustrazioni in anteprima!




mercoledì 20 luglio 2022

selvaggia

voglio per lei un nome forte e audace. voglio che da grande sia una donna coraggiosa, capace e libera.


so cosa state pensando: ecco un'altra storia in cui la principessa scardina le regole sociali, si comporta da maschiaccio, rifiuta di sposarsi e vive passando le sue giornate cavalcando nei boschi fiera della sua solitudine. ammetto che l'avevo pensato anche io. e invece.
selvaggia è una favola moderna che fa quello che facevano le favole più antiche: ci insegna il valore dei nostri desideri e l'importanza di saper porre rimedio ai nostri errori.
e ci riesce meravigliosamente!

siamo nel regno di valdirosa ed è grande festa il giorno che il re e la regina annunciano la nascita della loro erede: una bella bambina, bionda come il sole, a cui viene posto il nome di selvaggia, un nome che è un augurio, quello di poter vivere appieno la sua vita, di essere forte, determinata, coraggiosa, indipendente proprio come un animale dei boschi, una creatura che non ha bisogno di essere accudita dall'uomo per sopravvivere.
e già dalla sua infanzia, selvaggia si dimostra all'altezza del suo nome e delle aspettative di sua madre: è una bimbetta scalmanata che ama correre, giocare all'aria aperta e sporcarsi i vestiti, con buona pace delle cameriere del palazzo costrette a rimediare ai suoi guai.
crescendo le cose non cambiano: selvaggia non solo non rinuncia al suo arco e alle sue gite in solitaria per i boschi, ma non ha alcuna intenzione di assumere il ruolo della timida principessina devota che mantiene lo sguardo pudicamente basso e si esprime sottovoce con garbo ed eleganza.
il giorno in cui sua madre le annuncia che dovrà sposarsi siamo tutti sicuri, insieme alla regina, che selvaggia rifiuterà categoricamente, pesterà i piedi, minaccerà di fuggire, urlerà tutto il suo disprezzo per questa imposizione e invece...


è qui che le nostre certezze di lettori si sgretolano, è qui che rosalia radosti - con uno stile grafico davvero unico, elegantissimo, personale e luminoso da cui è impossibile non lasciarsi conquistare - ci porta a riflettere su tutti i cliché di cui negli ultimi anni abbiamo abusato per non affrontare davvero tutto quello che di tossico e sbagliato sappiamo sull'amore - e che per buona parte abbiamo imparato proprio dalle favole della nostra infanzia.

selvaggia è una ragazza libera, intraprendente, attiva, determinata, coraggiosa, polemica, sensibile, intelligente e sogna l'amore. una cosa non esclude l'altra.
vuole continuare a vivere la sua vita ma con qualcuno accanto a lei, qualcuno che la ami e che condivida le sue passioni. selvaggia sogna il suo principe azzurro, come lo sogna ogni altra principessa delle favole.

all'annuncio che la principessa cerca marito, valdirosa comincia a riempirsi di pretendenti dei regni vicini, una processione infinita di duchi, marchesi, baroni e principi che si propongono a selvaggia e che vengono inevitabilmente scartati, incapaci di accettare una moglie che non sia una silenziosa, accondiscendente e obbediente compagna dedita al ricamo e a sfornare pargoli.
mentre le cameriere la additano come una capricciosa, selvaggia comincia a perdere le speranze che possa davvero incontrare qualcuno da amare e che la ami per quella che è, quando finalmente incontra nel bosco un ragazzo così perfetto da sembrare un sogno...


ma sogni e realtà non sempre si sovrappongono alla perfezione: selvaggia dovrà imparare che quel e vissero per sempre felici e contenti che segue ogni matrimonio nelle favole esiste solo nelle favole e che il più bel giorno della vita non è che l'inizio di una vita completamente nuova, di cui spesso non conosciamo altro che le pie illusioni che abbiamo coltivato negli anni ingenui della nostra giovinezza.

rosalia radosti riprendere personaggi e struttura delle favole, cliché vecchi e nuovi, mischia tutto quanto e ci regala una storia crudele, di disperazione, di lacrime e sangue, una storia che però sa mettere insieme tutto quello che nelle favole non trova posto, sa raccontarci del nostro bisogno di essere amati e di quanto sia facile lasciarsi ingannare quando non vogliamo guardare oltre la facciata delle cose, sa parlare della tossicità di certe relazioni e della sofferenza in cui ci lasciamo trascinare quando il desiderio di essere felici oscura tutto il resto.

credo che selvaggia sia la prima storia che leggo che sappia parlare tanto bene di quanto sia difficile l'amore: lo rincorriamo, lo desideriamo per tutta la vita e spesso non sappiamo quanto possa farci male, non siamo in grado neppure di immaginare che ci siano persone che nascondo un altro sé oltre quello che conosciamo e quando lo scopriamo non siamo in grado di gestire la parte di noi che è ancora legata.
selvaggia mette in scena la migliore metafora dell'amore tossico, quello che ci regala per un attimo l'illusione della felicità e poi distrugge tutto quello che abbiamo di caro, ci isola, ci rende soli, deboli e disperati.


più che le favole in cui le eroine rifiutano categoricamente ogni relazione, rinchiudendosi in una fortezza di solitudine ed egocentrismo (sì, sto parlando proprio di meridia), la storia di selvaggia sa raccontare con sincerità quanto sia complesso il rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri: selvaggia non vuole perdere la sua identità, non vuole cancellarsi ma non per questo vuole rimanere sola, per lei l'amore è - e dovrebbe infatti esserlo - una condivisione continua di interessi, passioni, pensieri e idee in cui due persone sono felici insieme senza smettere di essere se stesse, senza annullarsi in una non meglio identificata entità duale che chiamiamo coppia.
ma desiderare non basta, nemmeno nelle favole.
per quanto alte siano le nostre aspirazioni, per quanta attenzione poniamo nello scegliere il nostro compagno - o la nostra compagna - possiamo comunque affidarci alla persona sbagliata.

raba, la strega gentile che selvaggia incontra alla fine della storia, è lo specchio della nostra consapevolezza. il punto non è non sbagliare mai, il punto è comprendere i nostri errori e sapervi porre rimedio, anche a costo di soffrire e, soprattutto, trovare la forza di superare quella sofferenza e andare avanti, senza renderci aridi come statue di pietra.

martedì 25 gennaio 2022

naufraghi

mi fido delle persone che parlano sempre delle loro passioni, dei loro sogni. vedo onestà in loro.

madrid e barcellona, 1981 e 1991, i colori caldi e confortevoli dei ricordi e quelli freddi e tristi del presente. naufraghi gioca tutta la narrazione in un'altalena che fa avanti e indietro per dieci anni, dal primo all'ultimo incontro tra alejandra e julio, salta tutto quello che c'è in mezzo perché lì, in mezzo, loro due non ci sono.

la storia comincia a madrid negli anni '80: una ragazza introversa, innamorata dei libri, che prova a leggere le storie delle persone nei loro volti invece di ascoltarle dalle loro voci. alejandra vive correndo di rifugio in rifugio, che sia camera sua, le pagine di un racconto, una lezione all'università, la caffetteria della sua prima amica in questa città dove è arrivata poco più che bambina e che con il tempo è diventata sua. sola, con una madre con cui non riesce ad avere un vero rapporto e un padre assente, ha solo ramona accanto a lei, ramona e i libri.
ma tutto questo comincia a non bastarle, sente che sta cercando qualcuno, e quel qualcuno sta dall'altra parte delle pagine di una fanzine: una lettrice che sogna il mare perduto della sua infanzia come può non innamorarsi quando incontra lo scrittore che quel mare riesce a portarlo fuori dall'immaginazione, fino alle strade di madrid?
alejandra incontra julio e la loro storia sembra venire fuori dalle pagine di un libro, lei pensa di poterlo leggere proprio come fa con le storie che ama. julio parla con sincerità del suo amore per il mare e le storie e una persona così deve essere per forza qualcuno di cui fidarsi.
alejandra ha trovato un altro rifugio.


ma a barcellona, dieci anni dopo, julio non è uno scrittore, né un marinaio.
e non c'è alejandra con lui.
la sua vita è lontana anni luce dalla poesia dei naufraghi protagonisti delle sue storie, lontana anni luce dai suoi sogni di letterato ai tempi dell'università. la vita ora è l'azienda, il lavoro, una compagna, l'idea dei figli, il freddo tran tran quotidiano che ha tolto ogni legittimità alle fantasie dei vent'anni.
chiunque fosse prima, forse non esiste più, è un'altra persona, vive un'altra vita... almeno fino al momento in cui, per caso, non incontra di nuovo per strada alejandra.
e come era stato dieci anni prima, julio è costretto a fare i conti con i suoi desideri ma soprattutto con la sua capacità di raggiungerli.


naufraghi è la storia nostalgica, triste, dell'amore senza equilibrio, di un non detto che ha cambiato per sempre i colori al mondo e non consente perdono neanche dopo dieci anni.
nonostante qualche dialogo troppo forzatamente poetico e poco realistico, naufraghi è una bella lettura, una storia che ha nella struttura a flashback e nel finale - lieto sì, ma per nulla forzato né prevedibile - il suo punto di forza.

giovedì 1 ottobre 2020

intervista a rebelle edizioni

se seguite l'account instagram di re-belle box la notizia non è più una novità già da un paio di settimane, ma da gennaio in libreria e fumetteria inizieremo a trovare i primi titoli di una nuova casa editrice e per festeggiare l'evento e cercare di scoprirne un po' di più, ho invitato rebelle edizioni a fare due chiacchiere.
buona lettura!


ciao ragazze, grazie per aver accettato questa chiacchierata e benvenuti su claccalegge!
► Ciao Claudia e ciao a tutti. Grazie a te per averci invitati! Sono Annamaria, uno dei fondatori di Re-Belle Box e Re-Belle Edizioni.
a beneficio di chi non vi conosce ancora: rebelle è un progetto che nasce come qualcosa di diverso eppure abbastanza vicino al mondo dell’editoria, non storie ma box tematiche che contengono gadget realizzati da creative, makers e illustratrici. nelle box spesso, insieme a oggetti delle tipologie più svariate, ci sono stati dei libri: romanzi, libri di illustrazioni, manuali eccetera. adesso avete annunciato la creazione di una casa editrice tutta vostra, da cosa nasce questa idea?
► L’idea di mettere su una casa editrice tutta nostra ci girava in testa da sempre, da molto prima di Re-Belle Box. Io vengo proprio dal mondo editoriale, lavoro da più di 10 anni come art director per diversi editori italiani, e nel team Re-Belle abbiamo tutti una smisurata passione per la lettura e l’illustrazione. 
Far nascere una casa editrice “vera”, che crede e investe negli autori e nelle storie che intende pubblicare, però, non è facile. Il nostro sembrava un sogno destinato a restare in un cassetto. Poi è arrivata Re-Belle Box: nato un po’ per gioco, grazie a tanta passione, impegno e lavoro ci è improvvisamente esploso tra le mani e ci ha portati anche a Lucca 2019 con un evento legato al nostro primo piccolo progetto editoriale, insieme a Loputyn (Jessica Cioffi). L’evento ha riscosso grandissimo successo ed è lì che abbiamo cominciato a pensarci seriamente! Abbiamo lavorato un anno intero dietro le quinte per cercare di iniziare le cose nel modo migliore possibile, ed ora siamo qui :)
loputyn a lucca 2019

re-belle è un progetto tutto al femminile, come si legge sul vostro sito creato dalle donne per le donne, anche la casa editrice seguirà questa linea? non temete che in qualche modo i vostri titoli possano essere etichettati come roba da femmine e quindi – sappiamo quanto certi stereotipi siano duri a morire – meno validi?

► Mi fa molto piacere che tu mi abbia fatto questa domanda, perché è una riflessione che abbiamo affrontato anche noi e su cui abbiamo ragionato a lungo. 
Abbiamo scelto di lasciare traccia di Rebelle nel nome e nel logo perché se siamo arrivati fino a qui lo dobbiamo non solo al nostro impegno, ma anche e soprattutto alla community fatta prevalentemente di donne che ci ha supportato.
Re-Belle è un progetto tutto al femminile, ma la casa editrice non seguirà questa linea specifica. Le scelte saranno dettate dalla passione e la voglia di condividere i fumetti e le storie che più ci piacciono con più persone possibili. Il modo di proporre i titoli sarà improntato sull’onestà verso il lettore, cercheremo di raccontare quasi tutto ciò che succede dietro le quinte, tramite i social, a chi speriamo vorrà credere nei nostri progetti.
abbiamo visto sulla pagina instagram del di rebelle edizioni che sono stati firmati i primi contratti e che presto annuncerete i primi titoli. ci anticipate qualcosa?
► Abbiamo annunciato il nostro primo titolo “Le Figlie di Ys” di M.T. Anderson e Jo Rioux: un bellissimo fantasy dai toni dark. La rivisitazione di una famosa leggenda bretone, due sorelle, una città da proteggere, magia, misteri e le incredibili tavole di Jo sono gli ingredienti di questo piccolo gioiello uscito in America per 01 First Seconds e in Francia. Saremo noi a portarlo qui in Italia a Gennaio, ma abbiamo in cantiere altre meraviglie per il 2021.
cover italiana de le figlie di ys, primo titolo di rebelle edizioni

il vostro progetto è nato ed è cresciuto sul web e i social hanno avuto un ruolo molto importante, soprattutto instagram. ma instagram e i social in generale sono un’ottima vetrina anche per gli autori di webcomic oltre che per gli illustratori.
c’è qualche titolo che potrebbe essere pubblicato da voi o qualche disegnatore/disegnatrice con cui vi piacerebbe iniziare una collaborazione?
► Due delle autrici con cui stiamo collaborando le abbiamo proprio “scovate” tramite instagram ;)
i libri di re-belle saranno opere di autori esordienti create apposta per la casa editrice, o pensate anche di portare in italia titoli già pubblicati all’estero?
► Tra le prossime pubblicazioni ci sarà un altro titolo già pubblicato all’estero e due opere create da autori e autrici italiane apposta per noi e con noi. Ti anticipo un nome a cui teniamo molto: Brian Freschi, che sta lavorando ad una storia bellissima e davvero sorprendente. Per chi la sta scrivendo, però, non possiamo ancora svelarlo. :P
brian freschi, che conosciamo molto bene per le sue collaborazioni
con
manticora autoproduzioni e bao publishing, ritratto da ilaria urbinati

uscendo per un momento dai panni dell’editore, quali sono i vostri libri/fumetti/autori/illustratori preferiti?

► Io spazio davvero in tutti i generi: dai comics americani, alle graphic italiane, passando per i manga giapponesi. 
Tra i miei autori preferiti ci sono il duo Barbucci/Canepa.
i vostri titoli saranno in vendita solo con le box o verranno distribuiti nelle librerie?
► Non saranno inseriti nelle box: si potranno acquistare sul nostro sito, in libreria e fumetteria.
parte del ricavato della vendita delle box va a sostegno di associazioni che tutelano i diritti delle donne (qui tutti i progetti sostenuti fino a ora): sarà così anche per i libri? e ci sarà spazio per le storie di donne che hanno combattuto per i loro diritti o per libri che tratteranno queste tematiche (magari anche destinati a un pubblico più giovane)?
► Al momento non è previsto, dipende da come andranno le prime pubblicazioni. Produrre un libro è davvero un investimento enorme e il mercato editoriale molto difficile, soprattutto per un editore appena nato. Ci sarà, però, sicuramente spazio per storie di donne e tematiche più importanti.
quest’anno molte fiere di fumetto sono saltate o sono state spostate (come un po’ tutte le manifestazioni culturali, purtroppo), c’è comunque la possibilità di incontrarvi da qualche parte?
► Inizialmente, avevamo programmato di “debuttare” proprio a Lucca Comics di quest’anno. Speriamo di riuscire ad organizzare comunque degli eventi in libreria per far incontrare lettori e autori.
grazie mille per tutto quello che ci avete raccontato e imboccallupo per il vostro progetto!
► Grazie a te e a chi ha letto fino a qui: evviva il lupo! :D

un paio di tavole originali de le figlie di ys in anteprima

contatti: