wikipedia dice che i pesciolini d'argento, o meglio i lepisma saccharina, sono insetti che, oltre a preferire la scarsità di luce e a dovere il proprio nome alla somiglianza fisica con i pesci, sono degli insetti sinantropici, ovvero, vivono nelle abitazioni umane.
più precisamente, lì dove si trova polvere e carta, quindi nelle abitazioni umane piene di libri, sopratutto (giuro che non guarderò più i miei scaffali allo stesso modo da adesso).
questa cosa della sinantropia la sa bene il protagonista di racconti scelti per pesciolini d'argento - uno degli ultimi titoli di gorilla sapiens edizioni, scritto da marco parlato - che dai suddetti insetti è ossessionato dato che gli infestano la casa, già assediata da una proprietaria un po' ninfomane con l'istinto da crocerossina e invasa dai manoscritti lasciati lì da clara, la sua ex, una traduttrice di romanzi e racconti dell'azerbaijan.
se il compito del nostro protagonista sembra una cosa semplice, finire di montare il video di un matrimonio, uno dei suoi tanti lavori da videomaker freelance, è solo perché non capite cosa vuol dire dover affrontare una sfinge per sapere perché non vi è stato accreditato il bonifico in banca, sopravvivere agli attacchi della signora balducci, che con la scusa di prendersi cura di lui e portargli il pranzo, si propone più o meno spudoratamente come amante, e far fronte a un'invasione di pesciolini d'argento che si annidano nelle intercapedini di tutta la casa.
nel frattempo, così come gli insettini hanno preso il possesso dell'appartamento, i fantasmi dei ricordi del passato controllano la mente del nostro, mischiandosi ai frammenti di storie che clara gli raccontava mentre lavorava e alle figure inspiegabili che appaiono nel video del matrimonio.
" - sono certo di infrangere le tue certezze, sapiens, rivelandoti che la vita è un romanzo tradotto male. troppe sono le mediazioni prima che la verità degli eventi giunga al tuo pensiero, e ogni cosa risulta infida, proprio come una storia passata per due mani di troppo. se già non possiamo fidarci degli autori, quanta fiducia siamo pronti a concedere ai traduttori?"
ogni frammento tornato alla memoria, ogni mistero svelato o da svelare porta a un altro ricordo o un altro dubbio, in un concatenarsi di storie in cui troviamo vecchi coinquilini malati d'amore e nuovi occupanti abusivi che hanno esagerato con i libri di letteratura latina, soldati morti che continuano a scrivere lettere alla famiglia e topolino che cercano di fermare l'avanzata di una colonia di scarafaggi, uomini che indossano le bretelle e ordiscono trame complicate per dar luogo a poco probabili tradimenti e editori narcisisti che non sanno mettere un freno alle loro parole.
così, quella che doveva essere una tranquilla e un po' noiosa giornata di lavoro si trasforma in un racconto di racconti, vissuti, inventati, tradotti e sognati, in cui i ruoli di narratore e protagonista si alternano e si confondono.
racconti scelti per pesciolini d'argento è in realtà un lungo racconto - o un romanzo breve, fate voi - da cui è impossibile staccare gli occhi, si legge tutto d'un fiato, perdendosi tra una storia e l'altra e ritrovandosi alla fine in uno stato a metà tra lo straniamento e la consapevolezza di aver appena terminato un racconto - o romanzo - geniale.