torniamo, dopo più di due anni, a parlare di folklore, la collana di libri di rebelle edizioni dedicata alla fiabe e leggende di tutto il mondo. anche questa volta, con noi ci sono marga biazzi aka blackbanshee, illustratrice e jacopo silvestre, autore. ci fa compagnia anche annamaria di matteo, editrice di rebelle edizioni.
buona lettura!
► ciao marga, ciao jacopo, ciao annamaria e benvenutə su claccalegge! grazie mille per il vostro tempo! parliamo di folklore, la serie di libri scritti da jacopo, illustrati da marga ed editi da rebelle edizioni: come è stato accolto il primo volume?
Marga - Grazie a te per l'invito! Direi molto bene, come poi confermerà Annamaria, c'è già stata la ristampa, ed è il secondo libro più venduto alle fiere!Jacopo - Ah! Questa è sicuramente una domanda a cui saprà rispondere meglio Annamaria, ma nel complesso mi sembra molto bene! Nonostante gli anni passati pare che stia ancora godendo di un buon passaparola e continui a riscuotere un discreto successo!Annalisa - Ciao Claudia, grazie a te per averci invitati! Confermo: Folklore è diventato velocemente uno dei titoli iconici del nostro catalogo, riscuotendo un ottimo riscontro tra gli appassionati di miti e leggende, sia alle fiere di settore che in libreria. I diritti di pubblicazione sono stato venduti anche in Russia! Questo secondo volume è attesissimo!
► il vostro libro - per il momento parliamo al singolare ma presto uscirà il secondo volume, ci arriviamo tra pochissimo - è un prodotto diverso sia dalle raccolte di favole e fiabe, sia dai testi di folklore tradizionali e più accademici. che tipo di ricerca c'è dietro ogni volume, e in generale dietro tutti i volumi di questa serie, sia dal punto di vista delle storie da rielaborare, sia da quello delle iconografie da reinventare?
Marga - Il grosso del lavoro lo fa Jacopo, io una volta che ho i testi faccio una rapida ricerca iconografica delle creature e dei miti da rappresentare, e da lì vado a costruire le illustrazioni. Per creature più conosciute come sirene o keplie, la ricerca quasi non c'è, ma per creature dalle descrizioni più vaghe, invece, è un po' più meticolosa. A volte vado anche di immaginazione pura, tipo per Cariddi (oh era Scilla, me le confondo sempre) che non ha una vera e propria forma, se non quella di un vortice con dentoni: per renderla più interessante ho aggiunto la figura femminile sotto il vortice.Jacopo - Le leggende, i miti, i mostri e tutto ciò di cui parla il libro è frutto di una sorta di fusione di idee tra Annamaria e me. Lei mi comunica diversi spunti che ritiene interessanti, e io ne aggiungo altri, ne elimino alcuni. Insomma, taglio e cucio gli argomenti fino a che non siamo soddisfatti.Poi a quel punto entro in maniera più approfondita all'interno delle ricerche di ogni argomento.Talvolta ci sono anche delle aggiunte che arrivano successivamente. Per esempio nel prossimo volume sarà presente una storia che inizialmente avevo scartato, ma che Marga ha proposto di reinserire, visto che ci teneva moltissimo a illustrarla.Mi ricollego a Marga: Cariddi credo sia il cruccio di diversi illustratori. Visto che Omero non parla in maniera precisa del suo aspetto e lascia quasi tutto all'immaginazione del lettore. Però questo è il bello del folklore, alla fine l'immaginazione e la fantasia sono proprio ciò che rende il tutto tremendamente affascinante!Marga - Esatto, è una storia che ho rivisitato anche nelle Ballate di Mezza estate, nonché una figura femminile acquatica che secondo me non si può tralasciare in un libro di questo tipo!Annalisa - Lavoriamo come una piccola, grande catena di montaggio. Io e la redazione stiliamo e proponiamo un primo “timone” più generale e pieno di idee, poi Jacopo lo perfeziona e lo snellisce, elimina argomenti troppo simili o ridondanti, propone storie particolari o leggende che nemmeno noi della redazione conoscevamo, gli da il ritmo giusto. Ci riconfrontiamo e poi lui si “chiude” nella fase grossa di ricerca e scrittura. Man mano che termina i capitoli ce li rigira per l’editing e intanto li passiamo “grezzi” a Marga che può cominciare con la sua parte.
► il primo volume della collana è dedicato a boschi e foreste, questo secondo invece parla del mare e, in generale, delle storie legate all'acqua, come avete accennato fino a ora. ovviamente sono curiosissima di sapere quali altri "ambiti" avete scelto di esplorare, ma intanto: quali sono state le storie che avete preferito di più? quali i personaggi che avete scelto di illustrare?
Marga - Per me sono le storie con le figure femminile le preferite in assoluto. Già di mio sono affascinata da quello che c'è sotto la superficie dell'acqua, se poi quello che vi abita è seducente e letale, mi piace ancora di più. Quindi sirene e ninfe e fate, più, ma soprattutto meno, amichevoli, sono in assoluto le mie preferite! Con una piccola aggiunta del kelpie, da brava appassionata di cavalli!Jacopo - Personalmente ho sempre adorato il mare, sia dal punto di vista fisico -nuotando ed esplorando fondali- che mentale -leggendo libri e ascoltando storie sull'argomento.Sono un fan sfegatato dell'Odissea sin da piccolino, e ci sono un sacco di storie che mi è piaciuto un sacco rispolverare e riscrivere. Tra le varie, probabilmente Sindbad il Marinaio, una fiaba araba, è stata quella che mi ha divertito di più in assoluto scrivere. Un po' per il personaggio e un po' per le sventure che gli capitano.
► quali sono le maggiori difficoltà nell'adattare delle storie a volte molto antiche - e i personaggi da un punto di vista grafico - al gusto dei lettori di oggi? ci sono stati dei casi in cui il messaggio era troppo controverso e avete scelto di scartare qualcosa?
Marga - Nel mio caso no, penso che quando si parla di folklore, siamo noi a doverci adattare ai tempi delle storie e a tutte le loro sfumature. Non sono fan delle edulcorazioni in stile Disney delle fiabe. Il folklore incarna il suo tempo, lo si può poi adattare e rivisitare in chiave moderna, ma se parliamo delle storie originali, quelle sono.Jacopo - Sono perfettamente d'accordo. Edulcorare è qualcosa che non faccio mai all'interno di questo progetto.Io sono un grande sostenitore del fatto che le storie nelle epoche subiscano delle mutazioni… e credo sia giusto così! Questa cosa è sempre avvenuta nella storia umana, da quando la prima persona ha raccontato per due volte la stessa storia. Alcuni de racconti presenti nel libro sono storie che sono state riscritte più di venti volte da venti persone diverse!Concetti come la "fedeltà" o la "canonicità" diventano un po' labili dunque. Ma, da parte mia, c'è stato un forte interesse nel non tradire mai le storie originali.Talvolta ho mischiato diverse versioni e in altre ho modificato alcuni dettagli, ma sempre senza perdere la bussola e ponderando ogni scelta. Inoltre, in questo libro, sono presenti anche dei corposi approfondimenti che raccontano proprio delle diverse versioni che ho analizzato e studiato per creare il mio adattamento. Penso potranno essere dei piatti succulenti per i "nerd del Folklore" -come sono anche io, d'altronde.
► sì, infatti le storie cambiano col cambiare di chi le racconta e di chi le ascolta - e, in fondo, anche le versioni "originali" sono spesso rimaneggiamenti di storie precedenti o versioni scelte arbitrariamente tra tutte quelle disponibili… ma, secondo voi, qual è l'importanza delle fiabe oggi? e a chi si rivolge idealmente questa serie di libri che state realizzando?
Marga - Le fiabe nascono con un intento propedeutico all'età adulta ed educativo, ma oggi questo aspetto si è un po' perso, a meno che non si sia dei genitori che non si limitano a mostrare ai propri figli un mondo solo di arcobaleni. Al momento, per i più, sono solo una forma di intrattenimento, il loro vero significato viene ricercato da persone appassionate dell'argomento, come me e Jacopo, ad esempio. Direi quindi che il nostro target sono adulti e giovani adulti che amano scoprire storie e non hanno paura dei retroscena più cupi!Jacopo - Viviamo in tempi molto razionali, o meglio, che credono di essere molto razionali.Purtroppo molte delle feste che un tempo erano protagoniste della tradizione e portavano con loro una forte carica spirituale e sociale, oggi sono state del tutto corrotte dal commercio. La maggior parte delle persone crede che Halloween nasca come una stupida festa dove ti guardi una maratona di film horror e vai in giro vestito da vampiro. Non che in questo ci sia niente di male, ma non conoscere le origini delle feste vuol dire non conoscere le radici delle proprie radici e quindi perdere sensibilità.Il Folklore è un mondo incredibile, che è stato utilizzato nelle maniere più disparate e studiarlo vuol dire studiare la nostra storia. La storia di noi esseri umani.Quando penso al nostro libro credo che questo sia uno dei punti fondamentali. Raggiungere più persone possibile -sia adulti che bambini- e cercare, per quanto possibile, di far riscoprire loro il piacere delle storie.Annamaria - Le fiabe, oggi come ieri, restano strumenti preziosi per esplorare il mondo e noi stessi. Non sono solo racconti di fantasia: custodiscono paure, desideri, valori e insegnamenti che attraversano generazioni. In un’epoca di informazioni veloci e immagini fugaci, le fiabe ci ricordano l’importanza di fermarci, ascoltare e sognare.La serie I misteri del folklore nasce proprio con questo spirito. Si rivolge a chiunque ami perdersi tra storie e leggende, dai lettori giovani agli adulti curiosi, dagli appassionati di mitologia e natura ai semplici amanti del bello e del misterioso.
► quando uscirà il libro? e ci sarà di nuovo una rebelle-box ad accompagnarlo?
Annamaria - I misteri del folklore: Mari, fiumi e laghi sarà disponibile in anteprima durante il Lucca Comics & Games 2025 e arriverà nelle librerie a novembre. A differenza del primo volume, questa volta il libro non sarà accompagnato da una Rebelle Box, ma sarà venduto direttamente come volume singolo, permettendo ai lettori di scoprirlo liberamente e immergersi subito nelle storie che celebra.
► ho una domanda specifica per annamaria: rebelle, sia nei libri sia nelle box, ha sempre manifestato un forte interesse per il mondo delle fiabe, del mito e delle creature fatate: da dove nasce questa passione?
Annamaria - Nel catalogo Rebelle si riflette la mia passione per fiabe, fumetti e leggende, che mi accompagna da sempre. Sono cresciuta in una famiglia molto creativa, circondata da storie che parlavano di boschi incantati, eroi imperfetti e creature misteriose, e credo che proprio da lì sia nato il desiderio di portare quella stessa meraviglia anche nei libri Rebelle.Attraverso il mito e il fantastico cerchiamo di unire immaginazione e conoscenza, invitando chi legge a guardare il mondo con occhi nuovi, curiosi e pieni di stupore. Ogni progetto nasce da quella scintilla: la convinzione che le storie abbiano davvero il potere di aprire mondi, e che dentro quei mondi ci sia sempre un po’ di noi.
► avete già un calendario di incontri e presentazioni a cui potremo incontrarvi?
Marga - A Lucca sicuramente, ma Il calendario di incontri si aggiorna di mese in mese, state sintonizzati sui nostri social per conoscerlo!Annamaria - La prima occasione per incontrarci sarà naturalmente Lucca Comics & Games 2025, dove Jacopo e Marga saranno presenti per dedicare il libro ai lettori. Seguirà poi la Milano Games Week, e stiamo già organizzando un piccolo tour di librerie per raggiungere quante più città possibile. Vogliamo creare momenti di incontro diretti con chi ama le nostre storie e rendere l’esperienza di lettura ancora più viva e partecipata.
► ci regalereste un piccolo spoiler sui prossimi capitoli di questo viaggio nelle tradizioni?
Jacopo - Diciamo che ora come ora l'intenzione potrebbe concentrarsi su un mega-argomento che coinvolge un po' tutti noi, e che spesso viene bistrattato. Ma io non dirò altro, oh-oh-oh!Marga - Io li so tutti, ma mi rimetto ad Annamaria per quello che si può svelare, è lei la boss! (Uuuh, Jacopo ha dato un indizione con quel "oh-oh-oh", e questo tema mi piace tantissimo, e non vedo l'ora di illustrarlo, anche perché immagino sarà molto diverso dall'immaginario commerciale che ci viene propinato una volta all'anno… chissà se così si capisce)Annamaria - Jacopo ha lasciato già intuire che il nostro viaggio nel folklore non si fermerà qui. Possiamo anticipare che alcune delle prossime storie avranno a che fare con le festività, ma non solo. Per il resto, lasciamo ai lettori il piacere di scoprire, capitolo dopo capitolo, quali nuovi mondi e leggende li attendono.
► io l'ho capito! ma non dico nulla! vi ringrazio per averci fatto compagnia e vi faccio un megaimboccallupo per l'uscita del libro! e... vi invito già adesso a parlare insieme del prossimo!
Marga - Grazie mille Clacca, e sempre W il lupo!Jacopo - E io ringrazio te per averci invitato! Sperando che il mare possa essere vettore di speranza, in questo mondo che sembra così crudelmente immaturo.Grazie ancora!Annamaria - Grazie a te per averci accompagnato in questo piccolo viaggio tra miti e leggende! Non vediamo l’ora di incontrare i lettori con il nuovo libro e, certamente, sarà un piacere tornare a parlare insieme del prossimo capitolo di questo viaggio nel folklore.