mercoledì 22 ottobre 2025

la promessa della luna ~ genealogie di sailor moon

il 21 febbraio 1995 in italia, su canale 5, una scolaretta bionda e dagli occhi sognanti alzava per la prima volta la mano al cielo e invocava il potere del cristallo di luna. la sua sagoma si accendeva di una materia iridescente, si fasciava di nastri e fiocchi. volteggiava in un limbo di stelle e infine si stagliava contro una luna falcata, lo sguardo fiero e ancora un po' ingenuo.
quella ragazza, che non avremmo mai dimenticato, era sailor moon.

credo che tuttə quellə che sono statə bambinə/ragazzinə negli anni '90 abbiano dei ricordi legati a sailor moon. guardavamo i cartoni animati, avevamo bambole e modellini delle guerriere sailor, collezionavamo le figurine, disegnavamo le nostre eroine e sognavamo di incontrare gattine nere con un cerotto in fronte che ci stravolgesse la vita.
bunny - avremmo scoperto solo poi che si chiamava usagi - ci piaceva tantissimo perché non era perfetta, anzi! era pigra e goffa, passava un sacco di tempo in sala giochi, arrivava a scuola in ritardo e collezionava insufficienze. ci piaceva perché era infantile e buffa, perché era sincera, affettuosa, dolce e leale. ci piaceva un sacco lei e ci piacevano tantissimo le sue amiche, adoravamo le loro trasformazioni e le divise da sailor senshi (anche questo nome lo avremmo scoperto tempo dopo), il coraggio con cui combattevano il male e salvavano il mondo.

personalmente, all'epoca non avevo colto appieno la rivoluzione che sailor moon aveva innescato e meno che mai di quale rivoluzione era frutto.
ad essere sincera, il secondo punto è qualcosa che avevo ignorato fino a poco tempo fa e che ho scoperto e compreso leggendo la promessa della luna ~ genealogie di sailor moon, di angelo maria perongini e june scialpi. questo libro ha fatto felice la clacca-bambina-negli-anni-novanta che adorava sailor moon e la clacca-antropologa che adora scoprire come in ogni prodotto di una società riecheggino le trasformazioni storiche, politiche, economiche e culturali che l'hanno interessata.

l'anime degli anni '90 è meraviglioso e sailor moon crystal non esiste, è solo un brutto incubo

la promessa della luna, infatti, racconta non soltanto del manga - e poi anime - che vede protagoniste le belle guerriere che vestono alla marinara, ma anche e soprattutto il contesto in cui naoko takeuchi ha creato la storia del silver kingdom e delle guerriere che proteggono la terra e l'universo tutto.

l'analisi prende il via dal concetto di shōjo, cioè la ragazza non più bambina ma non ancora adulta (una figura che lə autorə definiscono, a ragione, liminale), che viene a crearsi dalla seconda metà dell'ottocento con la rivoluzione scolastica meiji che vede finalmente l'accesso agli studi superiori anche della parte femminile della popolazione. dalla fondazione delle prime riviste di racconti - prima in prosa e poi a fumetti - e di moda, alla nascita spontanea delle prime comunità di lettrici (da cui sarebbero emersi i primi, grandi nomi dello shōjo manga), alle prime serie majokko, ovvero quelle storie in cui le protagoniste, poco più che bambine, ottenevano poteri magici e la capacità di trasformarsi - di solito in versioni più adulte di sé: il terreno su cui mette le radici sailor moon è ricco di nuove idee e di una trasformazione sociale che vede la sua crisi - e, in qualche modo, il suo apice - negli anni '90 del secolo scorso, proprio quelli in cui usagi arriva a stravolgere tutto.

sailor moon rientra nel canone majokko e lo trasforma in qualcosa di nuovo, capace di parlare a un pubblico più vasto: non soltanto bambine che sognavano di diventare grandi e di risolvere con la magia i loro piccoli problemi quotidiani, ma giovani donne che, se pure non rinunciavano al loro lato più infantile, sapevano trasformarsi in guerriere che difendevano il mondo dal male, forti nella loro amicizia, ispirate a valori nobili di amore, lealtà, sacrificio e giustizia.

le sailor senshi al gran completo in un'illustrazione del manga

oggi icona femminista e delle rivendicazioni del mondo lgbtqia+, sailor moon è, come spiegano bene lə autorə, qualcosa di molto lontano - tanto geograficamente quanto temporalmente - dalle idee che oggi animano questi movimenti. se pure forse non si erano mai visti dei gruppi di combattenti donne così affiatate e leali - un'ottima alternativa alle dinamiche più classiche dei rapporti tra donne, spesso rivali per amore o legate da rapporti di amicizia tipicamente secondi a quelli romantici - i temi del matrimonio e della maternità tornano più e più volte durante il manga, così come una certa visione negativa della figura della donna che rinnega tali principi per perseguire i suoi obiettivi personali.

eppure, takeuchi osa lì dove nessun altrə era arrivatə: basti pensare al rapporto tra haruka/uranus e michiru/neptune - coppia lesbica che riesce a vivere la propria storia senza andarsi a schiantare contro un qualche finale tragico - o, meglio ancora, alla famiglia queer che le due costituiscono con setsuna/pluto e hotaru/saturn, appena rinata.

tra i tanti elementi oggetto di analisi di perongini e scialpi - di cui qui ho dato poco più che una rapida scorsa ma che, ovviamente, non ho esaurito per permettervi di godere pienamente del loro saggio - vale la pena accennare a quello che lega sailor moon al genere apocalittico. la magia e la dimensione extra-terrena si fanno per la prima volta (la prima per un manga di ragazzine che si trasformano grazie a dei poteri magici) strumento e scenario della lotta universale del bene contro il male.
ed è da questo momento che le maho shōjo seguiranno l'esempio di usagi e compagnia, lavorando in squadra per la salvezza del mondo.

tra le tante opere più o meno coeve che lə autorə accostano a sailor moon, l'ultima - quella forse più interessante, almeno dal punto di vista di chi scrive questo post - è puella magi madoka magica, l'ultima serie majokko (almeno nell'ambito del manga per ragazze) che disegna un punto di svolta per il canone praticamente irrisolvibile.

insomma, la promessa della luna ~ genealogie di sailor moon, è un saggio breve e agile, ma ricco di informazioni e spunti di riflessioni che cala l'opera di takeuchi in un contesto storico e culturale ben delineato, che mostra i legami con altri prodotti dell'epoca e con quelli più recenti e appartenenti allo stesso filone, e che approfondisce gli aspetti principali di una storia che rimarrà per sempre dentro di noi.

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