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la copertina della prima edizione, bruttina ma con ancora una parvenza di decenza. |
provai a leggere questo manga la prima volta tanti anni fa. e mi sono arresa dopo un po'. non ce l'ho fatta proprio ad andare avanti.
le situazioni di lui e lei, universalmente conosciuto come karekano (contrazione di kareshi kanojo no jijou, che lo scrivo solo perché mi sento figa a ricordarmelo a memoria) è un fumetto che trae facilmente in inganno chi inizia a leggerlo. perché inizia in un modo, ma poi diventa qualcos'altro.
questa cosa può piacere o forse no.
a me, ai tempi che furono, non piacque. adesso l'ho rivalutato moltissimo e mi pento parecchio del giudizio che diedi allora.
ok, andiamo con calma.
yukino miyazawa è la ragazza perfetta. bella, intelligente, gentile, la prima della classe, per nulla altezzosa, disponibile ad aiutare i suoi compagni, brava negli sport. perfetta, si diceva.
peccato che questa sia solo una facciata, costruita ad hoc per ricevere complimenti e per essere sempre la prima. vanità, il mio peccato preferito, diceva uno. e lo si potrebbe adattare perfettamente a yukino: vanitosa oltre ogni limite, è una ragazza capace di ridursi allo stremo delle forze pur di apparire.
la sua vita fino ad adesso è sempre stata sotto il suo controllo e lei è sempre stata l'eccellenza in tutto. ma adesso che è entrata al liceo, si presenta lui, la minaccia, l'unico che potrebbe rubarle il primo posto: soichiro arima! bello, intelligentissimo, erede di una famiglia di medici, bravissimo negli sport, gentile, pieno di amici. e per di più, a contrario di yukino, plausibilmente reale.
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la copertina della seconda edizione la big love edition, quella in mio possesso. semplicemente orrida. |
la guerra però dura poco, perché basterà un attimo di distrazione e arima si renderà presto conto di cosa è in verità la cara miyazawa, e saprà girare la situazione a suo favore, promettendo il silenzio in cambio di aiuti con i mille lavori che svolge a scuola.
la cosa va avanti e i due diventano amici. e qualcosa in più. arima infatti, si era già confessato prima del fattaccio, e lo farà anche dopo. a lui yukino piace per quella che è, quella vera e sciatta e quella costruita a puntino e perfetta. ama in lei questo sapersi comportare per ottenere il massimo.
perché anche lui è così.
ma il desiderio di arima di apparire al meglio e di essere un bravo ragazzo sotto ogni punto di vista nasce da qualcosa di più profondo e doloroso. da quando aveva tre anni, soichiro vive con i suoi genitori adottivi, che sono in realtà i suoi zii. il suo vero padre, fratello minore del patrigno, e la sua vera madre lo abbandonarono dopo aver vissuto una vita che gettò fango sul nome della famiglia arima. i suoi parenti l'hanno sempre considerato degno figlio di degni genitori, e da lui non si sono mai aspettati altro che la stessa vergogna che aveva fatto ricadere su di loro il padre.
per riscattarsi da un passato che neanche gli appartiene, arima ha sempre cercato di onorare i suoi genitori adottivi, essendo in tutto e per tutto il figlio modello, perfetto, educato, eccellente in tutto. qualcosa che li ripagasse dell'averlo adottato e aver creduto in lui fin da sempre.
una volta tanto, la storia non verte sul "ci mettiamo insieme sì, no, quando" ma parte proprio da questo momento. poi, il resto, è quello che ha reso le situazioni di lui e lei un manga così diverso dai soliti shoujo scolastici.
la storia di arima e yukino è la storia di tanti indimenticabili personaggi, i loro amici innanzitutto e poi le loro famiglie. i lui e le lei di questo manga sono tantissimi e valgono tutti, perché ogni amore a suo modo e splendido e merita di essere raccontato.
quello che ancora di più contraddistingue questo manga e gli vale una nicchia a parte rispetto a buona parte degli altri shoujo scolastici è il modo in cui ci viene narrata la vicenda. la prima parte, circa metà della serie o poco meno, è incentrata su yukino e sulla sua crescita: iniziando la sua relazione con arima, yukino poco a poco si rende conto che essere la prima non sempre è tutto, impara a essere spontanea, lega con delle ragazze che diventano sue amiche, le sue prime amiche!, diventa molto più femminile e carina e questa volta in modo spontaneo. yukino è un fiore che sotto i raggi del suo caldo sole-arima sboccia teneramente promettendo di diventare bellissimo.
questa è la parte allegra, solare, spesso comica del manga, la parte che si divora, che si legge con gusto e fa parecchio divertire.
la seconda parte invece prende il via da un malinteso, o meglio da una minuscola, minima incomprensione. un errore piccolo come una goccia che, secondo proverbio, fa traboccare il vaso. o distrugge la diga.
questa seconda parte parla di arima e sopratutto parla del suo passato, della sua vera famiglia, di quello che gli è successo prima di essere adottato dai suoi zii, di chi erano sua madre e suo padre. e di come adesso arima ha deciso di vivere la sua vita.
soichiro è un ragazzo molto più profondo e pieno di sentimenti di quello che sembra: dietro lo studente perfetto, il figlio modello, il campione di kendo si cela, e neanche tanto bene, un bambino sconvolto e terrorizzato, bisognoso di affetto ma sopratutto di serenità e certezze. e qualcuno su cui appoggiarsi.
dal momento in cui non riconosce più yukino come suo sostegno, arima impazzisce, riportando alla luce ricordi sepolti da anni e iniziando ad adottare un comportamento sempre più nocivo nei confronti suoi e degli altri.
qui non vi staccherete gli occhi dalle pagine fino alla fine, quando finalmente riuscirete a ritrovare il sonno. non affezionarsi ai personaggi e non soffrire o gioire con loro è impossibile.
anche se più pesante, questa è la parte più bella e profonda di tutta la storia e quella che meglio la caratterizza e la rende così unica.
la cosa va avanti e i due diventano amici. e qualcosa in più. arima infatti, si era già confessato prima del fattaccio, e lo farà anche dopo. a lui yukino piace per quella che è, quella vera e sciatta e quella costruita a puntino e perfetta. ama in lei questo sapersi comportare per ottenere il massimo.
perché anche lui è così.
ma il desiderio di arima di apparire al meglio e di essere un bravo ragazzo sotto ogni punto di vista nasce da qualcosa di più profondo e doloroso. da quando aveva tre anni, soichiro vive con i suoi genitori adottivi, che sono in realtà i suoi zii. il suo vero padre, fratello minore del patrigno, e la sua vera madre lo abbandonarono dopo aver vissuto una vita che gettò fango sul nome della famiglia arima. i suoi parenti l'hanno sempre considerato degno figlio di degni genitori, e da lui non si sono mai aspettati altro che la stessa vergogna che aveva fatto ricadere su di loro il padre.
per riscattarsi da un passato che neanche gli appartiene, arima ha sempre cercato di onorare i suoi genitori adottivi, essendo in tutto e per tutto il figlio modello, perfetto, educato, eccellente in tutto. qualcosa che li ripagasse dell'averlo adottato e aver creduto in lui fin da sempre.

la storia di arima e yukino è la storia di tanti indimenticabili personaggi, i loro amici innanzitutto e poi le loro famiglie. i lui e le lei di questo manga sono tantissimi e valgono tutti, perché ogni amore a suo modo e splendido e merita di essere raccontato.
quello che ancora di più contraddistingue questo manga e gli vale una nicchia a parte rispetto a buona parte degli altri shoujo scolastici è il modo in cui ci viene narrata la vicenda. la prima parte, circa metà della serie o poco meno, è incentrata su yukino e sulla sua crescita: iniziando la sua relazione con arima, yukino poco a poco si rende conto che essere la prima non sempre è tutto, impara a essere spontanea, lega con delle ragazze che diventano sue amiche, le sue prime amiche!, diventa molto più femminile e carina e questa volta in modo spontaneo. yukino è un fiore che sotto i raggi del suo caldo sole-arima sboccia teneramente promettendo di diventare bellissimo.
questa è la parte allegra, solare, spesso comica del manga, la parte che si divora, che si legge con gusto e fa parecchio divertire.
la seconda parte invece prende il via da un malinteso, o meglio da una minuscola, minima incomprensione. un errore piccolo come una goccia che, secondo proverbio, fa traboccare il vaso. o distrugge la diga.
questa seconda parte parla di arima e sopratutto parla del suo passato, della sua vera famiglia, di quello che gli è successo prima di essere adottato dai suoi zii, di chi erano sua madre e suo padre. e di come adesso arima ha deciso di vivere la sua vita.
soichiro è un ragazzo molto più profondo e pieno di sentimenti di quello che sembra: dietro lo studente perfetto, il figlio modello, il campione di kendo si cela, e neanche tanto bene, un bambino sconvolto e terrorizzato, bisognoso di affetto ma sopratutto di serenità e certezze. e qualcuno su cui appoggiarsi.
dal momento in cui non riconosce più yukino come suo sostegno, arima impazzisce, riportando alla luce ricordi sepolti da anni e iniziando ad adottare un comportamento sempre più nocivo nei confronti suoi e degli altri.
qui non vi staccherete gli occhi dalle pagine fino alla fine, quando finalmente riuscirete a ritrovare il sonno. non affezionarsi ai personaggi e non soffrire o gioire con loro è impossibile.
anche se più pesante, questa è la parte più bella e profonda di tutta la storia e quella che meglio la caratterizza e la rende così unica.
il finale non ve lo racconto. ma non vi racconto niente proprio perché quella di le situazioni di lui e lei è una storia troppo bella per essere spoilerata ma anche per essere semplicemente riassunta.
e se non vi bastasse una bella trama, che sa filare per 23 volumetti (o 11, se avete l'edizione brutta che ho io) c'è pure che questo manga si può considerare un bellissimo affresco dell'adolescenza, in tutti i suoi aspetti e le sue sfaccettature, le sue follie e le sue contraddizioni, ma sopratutto le situazioni di lui e lei è una storia d'amore universale, una storia che contiene tutte le storie d'amore possibili: l'amore buono che fa crescere e quello sbagliato e contorto, l'amore disinteressato e quello assente, l'amore verso i figli e quello verso il compagno con cui si vuole trascorrere tutta la vita, l'amore tra amici e l'amore per chi non si conosce ancora ma si sa che non si potrà fare a meno di amare.
ogni persona viene vista come il frutto di una storia e di un amore, di scelte giuste o sbagliate, come il risultato di un'unione di chi, a sua volta, viene dalla somma di altre storie.
questa è una cosa bellissima e incredibilmente poetica, ed è qualcosa che permea tutto il racconto. spesso nei manga la famiglia intesa in questo modo quasi non esiste, ma qui tutte le generazioni passate e future sono molto importanti per la storia personale di ciascun personaggio.
è una delle cose che mi è piaciuta di più in assoluto, fa sembrare che nella vita nulla succeda per caso ma che anche non siamo foglie al vento in balia degli eventi.
brava tsuda, mi hai commosso davvero!
io una storia così bella non so descrivervela o raccontarvela, ma posso soltanto dirvi che leggendolo - o rileggendolo - vi regalate una bella girandola di emozioni e vi trovate davanti a personaggi unici e indimenticabili. soltanto, maledite dynit per la pessima edizione.