Visualizzazione post con etichetta la città della luce. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta la città della luce. Mostra tutti i post

venerdì 16 marzo 2012

la città della luce

sulla cima di una collina, a tokyo, sorge un quartiere residenziale con i suoi bei palazzoni di lusso. questo quartiere, baciato ogni giorno dal sole, si è guadagnato il nome di città della luce.


la città della luce è piena di storie comuni e ordinarie, storie di gente che ogni giorno vive la propria normale, assurda esistenza. tasuku è un ragazzino che abita con il padre quasi completamente fuori di testa. non va più a scuola ed ha trovato un lavoro su internet, fa da corriere per un circolo di aspiranti suicidi.
le storie, come accade ogni volta che si parla della vita di tutti i giorni della gente banale e ordinaria che vive sotto lo stesso cielo, si intrecciano in modo davvero impensabile. e ovviamente, così accade anche qui. l'amica di takasu, haruko, aspetta ogni giorno alla stessa fermata dell'autobus l'uomo da uccidere per poter finalmente ottenere la sua vendetta, mentre taiki, un bimbo che parla di cose strane, nasconde, insieme a un gatto, un segreto ancora più strano delle sue parole.
intorno a takasu, nella città della luce, la gente banale viene distrutta da una vita che non può e non sa reggere, parla con lui e decide di uccidersi, così, con leggerezza, senza drammi né consolazione.
un mangaka e la sua compagna girano per le strade della città della luce ingannandosi sulla vera natura di quel posto. certo, deve essere felice chi vive in un quartiere tanto bello e lussuoso. certo, non può essere felice chi si butta giù da un terrazzo. e non sono felici neanche due tizi che vivono insieme per caso o per disperazione, con i loro lavori assurdi e saltuari, con le loro dubbie compagnie e con una bambina di cui forse uno dei due è il padre. nessuno è felice in questi palazzi baciati dal sole, neanche le ragazze che sanno fare i salti mortali dall'altalena o quelle che odiano andare a scuola, odiano la loro famiglia e sognano di vivere sole ed essere indipendenti. nessuno sa essere felice ma in qualche modo bisogna trovare un senso all'esistenza. io non so se ci riusciranno, questo libro non risponde a nessuna domanda e non da nessuna lezione, è uno specchio, per tale va preso: guardando dentro i personaggi possiamo trovare il vuoto che abbiamo dentro noi. una bella casa, un lavoro (se c'è), una famiglia... e poi? cosa altro rimane? dove sono i sogni, la soddisfazione, gli affetti, dov'è questa incomprensibile felicità?

insomma, la città della luce è un'altra meravigliosa, sconcertante e veritiera prova di inio asano, pubblicata a suo tempo nella collana mangasan (a mio avviso l'edizione è esteticamente molto migliore di solanin o dei volumi unici di planet, sarà che io non amo molto le sovracoperte...), un po' amara - ma un po' tutti i manga di asano lo sono, dai - ma da leggere a qualsiasi costo. i disegni non sono all'altezza di quelli di solanin o di buonanotte punpun, ma sono belli sempre.

ultimamente, la mia mente è confusa, come avvolta nella nebbia. ma non importa. è la natura. dimentichiamo tante cose e alla fine moriamo... e poi, un giorno, il mondo finirà e niente avrà più importanza.