venerdì 24 novembre 2023

yokohama kaidashi kikou - vol. 1

the other day, you shocked me. you showed me that my heart could take flight, and I didn't need to do it in a human way. it seems I had still been trying to imitate people better.
now I've started to wonder... just what we're made of. I've come to think being a robot as just another quirk.

togliamoci subito il dente, così non ci pensiamo più: aspettavo una traduzione italiana di yokohama kaidashi kikou più o meno da quando ho iniziato a girellare su internet e ad appassionarmi di manga, cioè tipo dal 2003/2004. più o meno vent'anni di attesa fino all'annuncio da parte di una delle case editrici che apprezzo di meno (per colpa non soltanto dei ritardi stratosferici nelle pubblicazioni ma anche per le traduzioni incomprensibili, come ad esempio quella degli ultimi volumi di himitsu, di cui sinceramente non c'ho capito nulla).
quindi, visto che nel frattempo una casa editrice americana, la seven seas lo stava pubblicando in un'edizione stratosferica, una omnibus che raccoglierà tutta la serie in cinque volumoni di 450 pagine - di cui molte a colori come nell'edizione originale - circa ciascuno, mi sono buttata senza alcun rimorso su quella (così ne approfitto anche per restaurare la mia autostima in merito alla mia capacità di leggere in inglese. se vi interessa, qui trovate tutte le informazioni).

la pubblicazione di yokohama kaidashi kikou (che si traduce più o meno come un giro di shopping a yokohama, non c'è nessun blog) è iniziata nel 1994 su afternoon, una delle più famose riviste di manga seinen giapponesi e si è conclusa nel 2006, e nel frattempo è stata adattata in due serie di oav di due episodi ciascuna tra la fine degli anni '90 e i primi duemila.
yokohama kaidashi kikou si potrebbe collocare a metà strada tra il genere post-apocalittico (o da apocalisse in corso, per essere più precisə e lo slice of life: ambientato in un futuro non troppo lontano nel tempo ma non meglio precisato, ci mostra un mondo in cui i cambiamenti climatici e i disastri ambientali hanno fatto innalzare drasticamente il livello del mare, divorando città intere sulla costa come, appunto, quella di yokohama. il numero degli esseri umani è calato notevolmente e ora la gente vive in piccole, modeste comunità anche molto distanti tra loro, mentre la tecnologia è molto più avanzata di quella che conosciamo, e la presenza di robot fisicamente uguali agli esseri umani è perfettamente assodata.

una di queste è alpha, la protagonista della storia. qualche anno prima dell'inizio della storia, il suo creatore è partito per un viaggio e l'ha lasciata nella penisola di miura dove alpha decide di aprire un piccolo caffè. alpha è curiosa e innamorata del mondo in cui vive, dei suoi paesaggi e delle persone che lo abitano e spesso, con la sua macchina fotografica e il suo motorino, va in giro a collezionare memorie e ricordi, accompagnandoci alla scoperta delle piccole ma preziose schegge di bellezza e malinconia che riesce a scovare in giro.
a distinguere alpha dagli altri esseri umani è solo il colore verde dei suoi capelli, eppure la consapevolezza di essere un robot la fa sentire diversa e, al contempo, incuriosita e affascinata da ciò che rende gli esseri umani davvero umani.
insieme a lei, gli altri personaggi che animano i paesaggi di questo giappone costiero e quasi deserto sono il giovane takahiro, affezionatissimo ad alpha, e suo nonno, che tratta alpha un po' come se fosse anche lei sua nipote. c'è poi la strana creatura umanoide, dalle fattezze di una ragazza agile e forte come una bestia selvatica, che solo in pochə riescono a vedere e che, a suo modo, è molto affezionata a takahiro. c'è poi kokone, il primo robot che alpha incontra, una ragazza che lavora come corriere e che diventerà presto amica di alpha.

la storia va avanti lentamente, ogni capitolo è quasi una storia a sé, un frammento di quotidianità in cui, nella malinconia di un mondo che muore lentamente, chi è rimastə si sforza di cogliere ogni lampo di bellezza, di gioia e di stupore per poterlo conservare nella sua memoria.
l'apocalisse di hitoshi ashinano procede lenta e senza brusche accelerazioni e l'atmosfera è quella tutta squisitamente giapponese in cui malinconia e contemplazione della bellezza si uniscono insieme, regalando un'emozione unica che è impossibile esprimere con una sola parola ma che evoca immediatamente l'immagine di un albero di ciliegio da cui cadono leggeri i petali.

quale che sia l'edizione che scegliate, vi consiglio tantissimo di recuperare questo titolo

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