venerdì 29 gennaio 2021

su un raggio di sole

ricopriamo ruoli diversi. certe volte aggiustiamo muri, altre restauriamo opere d'arte. ogni lavoro è diverso.
può anche essere frustrante. ogni tanto ci assumono per trasformare un posto pieno di storia in qualche brutto complesso di uffici. mi si spezza sempre il cuore.
ma vuole anche dire che siamo le ultime a vedere un posto prima che sparisca.
e char tiene traccia di ogni luogo in cui andiamo. così, anche se scopare, non non lo dimenticheremo.

è davvero difficile parlare di un libro come su un raggio di sole perché fin dalla prima pagina ci si ritrova catapultati in un universo futuristico e onirico, un universo esclusivamente femminile, in cui si viaggia su astronavi a forma di pesce in giro per la galassia, tra mondi noti e altri quasi leggendari e pericolosi, un universo che cerca di conservare la sua memoria e i suoi segreti mentre - come in qualsiasi altro universo - un immenso intreccio di vite, storie e sentimenti si disfa e si ricrea di continuo, collegando passato e presente, l'infinitamente piccolo del singolo individuo e l'infinitamente grande del tutto in cui vive.
così la storia di mia, che ha appena iniziato a lavorare come restauratrice ed è riuscita a trovare il suo posto in una ciurma già ben coesa, fatta di legami familiari e affettivi, è legata da un filo lungo cinque anni a grace, ai tempi della scuola, delle ribellioni adolescenziali e dei primi amori, e - attraverso grace - a un universo fragile, minacciato dalla distruzione di interi ecosistemi e mondi, e alla necessità di salvarlo. e di salvare se stessi.

attorno alla storia di mia, tillie walden crea un affresco di personaggi, di trame e sottotrame, di legami, fughe, ricerche, desideri, segreti e sogni, una ragnatela di storie che svela poco alla volta il suo schema, riallaccia i fili, chiarisce ogni dubbio, racconta un universo intero e intere generazioni partendo dalla storia d'amore di due quattordicenni in balia di qualcosa molto più grande di loro.


quello che rende su un raggio di sole così speciale è da un lato il perfetto worldbuilding che walden riesce a fare senza troppi spiegoni e senza neppure lasciare nulla di irrisolto (nonostante sia stato serializzato inizialmente come web-comic, l'intera storia ha una struttura molto ben organizzata), dall'altro - sopratutto - la sua capacità di creare personaggi perfettamente caratterizzati, con una personalità ben precisa, ciascuna con il proprio bagaglio di emozioni, ricordi e aspettative, ciascuna capace di seguire la propria storia in modo coerente con la propria identità.


lo stile di disegno di tillie walden è molto espressivo, mischia elementi futuristici e onirici con altri molto più classici e quotidiani, così passiamo da strutture architettoniche da fantascienza a paesaggi alieni a interni di camerette piene di libri e pupazzi, dove su tutto dominano colori freddi e scuri - gradazioni di blu, grigio, viola, rosso e tantissimo nero - che ricordano sempre l'ambientazione spaziale della storia, vignette ricche di dettagli e altre vuote, mute, piene di spazi bianchi, che lasciano echeggiare le emozioni delle protagoniste.

se proprio devo trovare un difetto a questo libro è la sua mole gigantesca, più di 500 pagine che lo rendono un tomo poco maneggevole, ma che scorrono dalla prima all'ultima lasciandoci una bella storia d'amore e di amicizia, e l'appello alla consapevolezza che non siamo isole in mezzo all'oceano: facciamo parte di un mondo, di un universo, siamo legati al nostro passato e al nostro ecosistema, siamo collegati ad altre persone e qualsiasi scelta facciamo deve tenere conto di tutto questo, non per bloccarci e riempirci di ansie e paure, ma per imparare ad agire con coscienza e responsabilità (o ad essere dei pazzi incoscienti quando serve, perché no?.


bao publishing ha anche annunciato che entro la fine del 2021 leggeremo un altro titolo di walden, che in italiano dovrebbe chiamarsi mi stai ascoltando? e che se è bello anche solo la metà di su un raggio di sole, sarà un acquisto obbligato.

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