lunedì 25 gennaio 2021

commenti randomici a letture randomiche (75)

mi sono proposta di finire di leggere tutti i fumetti comprati a dicembre prima di ripartire e di riuscire a scrivere almeno un commentino per ciascuno, un po' per tenere in vita il blog, un po' per non impazzire tra convalescenza, studio e lockdown.
quindi vi beccate un altro post di roba randomica ma bella, fatene buon uso.

peppino impastato - un giullare contro la mafia


questo era uno di quei titoli che desideravo da tantissimo ed era difficile da trovare (ma perché i libri belli non li ristampano mai abbastanza?), sono riuscita a recuperarlo grazie alla collana visioni (per chi si fosse perso il post precedente, sul sito di primaedicola riuscite ancora a trovarli).

marco rizzo e lelio bonaccorso hanno fatto un gran bel lavoro, ricostruendo la vita e le lotte di peppino impastato, giullare per il suo programma onda pazza su radio aut in cui ridicolizzava e allo stesso tempo accusava i mafiosi di zona, le espropriazioni dei campi per la costruzione dell'aeroporto di punta raisi e dell'autostrada, il traffico di droga e il connubio con i politici locali.
la storia di peppino impastato è nota, certo, il film i cento passi - ormai più di vent'anni fa! - l'ha fatta conoscere a tutti, ma certe storie vanno raccontate più e più volte, perché non vadano mai dimenticate. rizzo e bonaccorso hanno potuto - a differenza di quanto è stato fatto nel film - inserire anche gli avvenimenti più recenti, risalenti ai primi 2000, con il processo terminato poi con la condanna all'ergastolo di tano badalamenti come mandante del delitto.

oltre alla storia a fumetti, che salta avanti e indietro tra l'infanzia e gli anni di militanza, il lavoro alla radio e i cortei per strada, il clima di omertà e violenza e che si conclude senza mezzi termini, mostrando tutta la brutalità di cui la mafia è stata capace (non solo in questo caso), sono interessantissime la postfazione di rizzo, in cui viene spiegato l'uso delle fonti e la scelta di quali momenti scegliere per la narrazione della storia di peppino e la cronologia relativa alla sua vicenda, in cui vengono meglio spiegate le battaglie per cui si è speso, i punti ancora oscuri (ad esempio sulla morte del padre o la coincidenza con il delitto moro), e gli eventi più recenti, dal processo per depistaggio nei confronti dei carabinieri che liquidarono fin da subito la morte di peppino come il suicidio di un terrorista, impedendo, fino a oggi, di conoscere i nomi degli esecutori del delitto, fino all'inizio dei lavori (dell'inizio dell'anno scorso) per trasformare il casolare dove peppino venne ucciso in un luogo della memoria.

nonostante il tono da reportage, rizzo e bonaccorso hanno saputo restituire da un lato l'energia e la passione di un ragazzo che ha lottato con ogni mezzo contro la devastazione della sua terra da parte di quella stessa gente con cui era cresciuto, dall'altro l'emozione drammatica del crescendo silenzioso della programmazione e della messa in atto di un omicidio orribile e lo sdegno per come si tentò fin da subito di gettare fango sul nome e sulle azioni di peppino impastato.
proprio per questo è importante continuare a ricordare chi era davvero e cosa ha fatto e come si è cercato, con l'appoggio delle forze dell'ordine in primo luogo, di farcelo dimenticare.

un oceano d'amore


in un piccolo villaggio bretone c'è una piccola casetta vicino al mare e in questa piccola casetta vivono da tanti anni un pescatore piccolissimo e la sua corpulente e premurosa moglie.
ogni giorno, prima dell'alba, il piccolo pescatore mangia l'omelette preparata dalla sua consorte e scende al porto, dove lo aspetta la sua piccola barca e il suo giovane collega. solo che questa volta, invece di pescare, è lui a finire nella rete di un immenso peschereccio, e quando al tramonto non ritorna, sua moglie, preoccupatissima vede tornare solo il suo collega su un gommone di salvataggio, decide di partire, di lasciare casa per la prima volta nella sua vita, e andare a cercarlo, dando il via a una serie di situazioni assurde e divertenti che portano a un lieto fine tenerissimo che non delude nessuno.

grégory panaccione è bravissimo a disegnare storie mute e lasciare ai volti dei personaggi il compito di raccontare tutta la vicenda, che sia il viso stanco di un vecchio, minuscolo pescatore perso in mezzo al mare in compagnia di un gabbiano un po' disastrato o quello tondo e tenero di una moglie disposta a tutto pur di ritrovare la sua dolce metà, capace di stupire con la sua cucina e i suoi centrini.
wilfred lupano scrive una storia d'amore che sembra una ma sono due: quella di una vecchia coppia che si ama nonostante gli anni e la routine di tutti i giorni, capace di tutto pur di rincontrarsi e quella dell'amore per il mare, ormai ridotto a una desolata discarica di spazzatura, un mare da curare e salvare, a ogni costo.

un oceano d'amore è un libro di cui volevo scrivere da tempo e non mi venivano mai le parole giuste, nemmeno sta volta però in qualche modo ce l'ho fatta. è un libro bellissimo, fidatevi.

giant days voll. 6/7



ero strasicura che questa doppia uscita significasse che la serie si concludesse ma... direi di no.
giant days è la mia sitcom cartacea preferita, adoro le sue atmosfere tardoadolescenziali e le sue battute da segnare sul taccuino e rivendermele alla migliore occasione e adoro il senso di spaesamento pre-vent'anni che mi fa sentire terribilmente vecchia e terribilmente immatura (ma comunque in buona compagnia).
in questi due volumi succede di tutto, tra amori che iniziano, che finiscono, che ricominciano (?), nuovi lavori, rapporti strani con le famiglie e con i coinquilini, succede sopratutto che susan, esther e daisy provano disperatamente a crescere, a diventare adulte e si rendono conto che non è così facile. aspetto il momento in cui si renderanno conto che non ne vale assolutamente la pena.
cercherò di capire se la serie continua e se bd ha intenzione di dropparla o meno, spero vivamente di no... in caso sarà l'ennesima serie da continuare in inglese e l'ennesimo motivo per arrendersi a questa lingua barbara.

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