lunedì 24 ottobre 2016

non aprite quel pacco! ~ campagna di crowdfunding e intervista a marco tarquini

inizia oggi il crowdfunding per non aprite quel pacco! il primo fumetto di marco tarma tarquini che mischia poliziesco e commedia e ha per protagonista un commissario di polizia dalle fattezze di un... carlino!


nessuno sembra fare caso all'aspetto del commissario harlan de vito, né il suo nuovo assistente, adriano bonetti, né la bella penelope, la cameriera del pub vicino al commissariato dove i due lavorano. e neanche tutti gli altri a dire il vero... per quale motivo?
e sopratutto, chi è il pazzo che semina il terrore a roma riempiendola di pacchi bomba?

per scoprirlo basta sostenere da oggi e per quaranta giorni su eppela il progetto di marco tarquini, che ha passato un po' di tempo con me per raccontarvi al meglio del suo lavoro!
seguitelo anche sulla sua pagina facebook!

buona lettura!



ciao marco e benvenuto su claccalegge!
Ciao Clacca, grazie mille dell'accoglienza!
come è nata l'idea di non aprite quel pacco!? e perché hai scelto di dare al tuo protagonista, harlan de vito, le sembianze di un carlino?
Chi segue i miei social sa che la maggior parte dei miei sketch e dei miei fumetti riguardano un carlino (Ringo). Questo perché sono a contatto con carlini da quando sono piccolo e li trovo estremamente espressivi e buffi, ho infatti il sospetto che credano di essere nostri pari, delle persone e non dei cani. Col tempo la mia visione di loro si è distorta sempre di più arrivando a immaginarli io stesso delle persone che si comportano e comunicano in maniera normale.
Non aprite quel pacco!“ è nato dalla voglia di voler rappresentare e raccontare un personaggio così buffo e apparentemente indifeso come un duro dei film americani, senza paura, il cui aspetto paradossalmente ispira timore in chi gli sta vicino... La storia in particolare è incredibilmente ispirata alla vita di tutti i giorni... ma solo se e quando leggerete tutta la storia capirete il perché.  
leggendo la tua biografia ho scoperto che sei un architetto. come è nata la passione per il fumetto? E come hai deciso di diventare un disegnatore di fumetti?
Sono appassionato di fumetti da quando ero piccolissimo e leggevo topolino, paperino e cominciavo a fare i primi scarabocchi copiando loro e i personaggi dei cartoni animati. Poi crescendo ho cominciato ad appassionarmi ai manga e ai fumetti Bonelli  e per i 5 anni del liceo scientifico ho disegnato tutti i giorni come un matto, riempivo pagine e pagine di block notes, inventavo le prime storie a fumetti che raccontavano di avventure assurde con protagonisti me e i miei amici... Mi mancava una sola cosa: frequentare una scuola che mi insegnasse davvero a disegnare veramente, a imparare le tecniche, sono sempre stato un autodidatta. Al momento di scegliere il percorso universitario ho optato per una scelta (apparentemente) più sicura e prestigiosa dal punto di vista degli sbocchi professionali, la facoltà di architettura, con l'obiettivo però di continuare a coltivare la passione per i fumetti... più facile a dire che farsi. Da una parte il corso di laurea richiedeva molto impegno, dall'altro cominciavo davvero ad appassionarmi all'architettura con il risultato che disegnavo fumetti con sempre meno frequenza, nei ritagli di tempo. A 25 anni (oggi ne ho 30) mi sono laureato e da allora lavoro come architetto ma soprattutto come grafico e negli ultimi anni ho trovato sempre più spazio e voglia di ricominciare a disegnare e, spinto dalla mia ragazza, ho deciso di aprire dei profili social sui quali condividere le mie vignette, giorno dopo giorno sempre con più passione e impegno. Ho studiato e studio tutti i giorni per migliorarmi, per scoprire tecniche nuove e ho tanta voglia di cimentarmi in storie complete e inedite!
quali sono i tuoi autori – di fumetti, certo, ma anche di libri, serie tv, musica, insomma qualsiasi cosa ti ispiri – di riferimento?
Adoro tanti autori di fumetti ma in particolare Paul Pope, Jim Mahfood, Hugo Pratt, Sergio Toppi, Frank Miller, Masanori Morita e boh... sicuramente mi sono dimenticato qualcuno di molto importante. Mi piacciono tanto i film di Tarantino, Shane Black, Nolan e anche lo splatter di Rodriguez. A citarti serie Tv, starei da qui fino a domani ma su tutte Game of Thrones, Breaking bad e la demenzialità di Bojack Horseman e di Rick and Morty. Musicalmente parlando adoro tutto il Rock e la musica indie italiana! Ho lasciato i libri alla fine perché sono un caso a parte: negli ultimi 10 anni ho letto praticamente soltanto saggi e libri su architettura, psicologia, sociologia ecc... ho assimilato storie e narrativa praticamente soltanto da fumetti... devo recuperare.

i personaggi di questa storia, a parte harlan de vito di cui ci hai detto prima, si rifanno a qualcuno – persone o personaggi di invenzione – in particolare?
Gli altri personaggi della storia si rifanno caratterialmente e fisicamente a miei amici o persone che conosco. Per la maggior parte sono mix di diversi soggetti fatta eccezione per il personaggio di Adriano Bonetti che è interamente ispirato, con alcune licenze dovute ad esigenze narrative, al mio amico Teo.
quali sono, secondo te, i vantaggi e gli svantaggi dell'autopubblicazione rispetto alla collaborazione con l'editore?
I vantaggi sono tantissimi, indipendentemente se la strada di finanziamento sia il crowdfunding o meno. L'autore ha la possibilità di esprimere al 100% la propria creatività e il suo metodo espressivo senza essere condizionato dagli altri intermediari, su tutti le case editrici; ma ancora aumentano le possibilità di contatto diretto con il proprio pubblico grazie ai social e al controllo sull'intero processo, dalla produzione alla vendita; oggi è tutto possibile grazie all'evoluzione attuale di internet, 10 anni fa sono sicuro non fosse così semplice. Lo svantaggio è per chi vuole occuparsi solo della fase creativa che dovrà affrontare anche pubblicità, vendita ecc... ma personalmente, per il momento, è una sfida che mi affascina a 360 gradi.
a proposito di questo crowdfunding, puoi dirci quali saranno gli altri perk disponibili per i tuoi sostenitori?
I perk che ho preparato sono divisi in due fasce: i perk base, che includono, a seconda del contributo, il fumetto in versione digitale e cartacea, maglietta e illustrazione originale in bianco e nero. Quelli speciali, oltre a comprendere tutti i perk base, danno la possibilità di diventare personaggi del fumetto, un corso di 20 ore su skype di fumetto e colorazione digitale e persino una cena a Roma con me e Ringo, il carlino che ha ispirato il personaggio di Harlan de Vito!Su eppela ci sono tutti i dettagli.
a prescindere da come andrà questo progetto – ma sono certa che andrà benissimo – pensi che continuerai a lavorare come autore di fumetti? hai già in mente altre storie dopo quella del commissario de vito?
Spero che il progetto vada bene ma, se così non fosse, disegnerò lo stesso la storia e troverò un altro modo di distribuirla. Continuerò senza ombra di dubbio, ho scoperto che è la mia vera passione e ho già almeno altre tre storie da raccontare di cui almeno una ho intenzione di farla diventare un web comic.
ti faccio il mio più grande imboccal… carlino! per non aprite quel pacco! e per tutti i tuoi progetti futuri! grazie per il tempo che hai dedicato ai lettori di claccalegge e a presto!
Grazie a te Clacca della gentilezza e delle splendide domande!

Nessun commento:

Posta un commento