sabato 27 giugno 2015

la memoria dell'acqua

ho comprato questo volume l'ultimo giorno all'etna comics, un po' per caso, un po' perché l'avrei preso in sconto, un po' perché ero in piena sindrome da acquisto compulsivo. in effetti è stato l'unico dei titoli acquistati del quale non sapessi nulla. insomma, l'ho preso a naso, perché la copertina mi strizzava l'occhio da un po' di tempo.
e ho fatto bene.
l'ho divorato di notte - consiglio per chi vuole leggere di più: l'insonnia aiuta - e avrei voluto che non finisse così velocemente.

la memoria dell'acqua è la memoria dei luoghi e delle persone che li hanno vissuti e continuano a farlo, è leggenda e forse superstizione.

marion si trasferisce con sua mamma in un'isoletta tranquilla, nella vecchia casa che prima apparteneva ai nonni materni. senza ancora amici, marion preferisce esplorare i dintorni e cercare di scoprire qualcosa sul passato del nonno che non ha mai conosciuto.
è una ragazzina curiosa e spericolata, che non ci pensa due volte prima di infilarsi in una grotta (bambini a casa, voi non fatelo!) o di approfittare della bassa marea per andare a esplorare il vecchio faro: proprio lì incontra virgil normann, il vecchio e scontroso guardiano del faro. molti le dicono che il vecchio è pazzo e pericoloso, ma marion non si lascia spaventare, e pian piano metterà insieme i pezzi di un mistero che le sveleranno qualcosa che non avrebbe mai immaginato (e forse neanche noi lettori... di certo non io!)

una storia semplice ma ben narrata, fatta di soleggiate giornate a mare, di cupe e violente tempeste, in cui l'amore tra mamma e figlia è indissolubile ma non è il solo legame che abbraccia marion. alla quotidianità della vita su una piccola isola di pescatori si mescola il fantastico delle vecchie leggende e di misteri tramandati di generazione in generazione.

personalmente mi è piaciuto tantissimo, ma - come per oltre il muro, del quale spero presto leggerete una recensione - lo vedo più adatto a un pubblico adolescente che infantile. mi sfugge un po' il target di tipitondi... in ogni caso dubito ci siano seienni tra i lettori di claccalegge, quindi se vi capita recuperatelo, ne vale la pena.

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