giovedì 28 settembre 2017

treviso comic book festival 2017


tornare a casa dopo una fiera è sempre la stessa storia: da un lato c'è la malinconia di quando finisce qualcosa di bello e avresti voluto durasse di più, dall'altro c'è la voglia di mettersi a leggere tutto quello che siamo riusciti a stipare in valigia (abbiamo evitato l'ira di ryanair per 100 grammi!) che viene puntualmente interrotto dall'entusiasmo di camilla, contenta che mammina sia a casa (ma non subito, prima me la deve fare pesare per almeno qualche ora, se leggete fino in fondo capirete), che passa il tempo a chiedermi croccantini, coccole, spazzolate e altri croccantini e altre coccole ad libitum.

non so cosa di tutto questo prenderà il sopravvento, ma in ogni caso è arrivato il momento dell'inevitabile resoconto di questi ultimi giorni che sono stati bellissimi, nonostante il freddo boia al quale non ero per nulla preparata, considerando che il giorno prima di partire stavo in canottiera davanti al ventilatore e che a treviso ho trovato il freddo che qui fa nel periodo di natale (ma quando fa veramente freddo).

questa foto riassume perfettamente quello che ho provato appena ho messo piede fuori dall'aeroporto

sulla pagina di facebook di claccalegge e su instagram avrete sicuramente già visto le foto di questi giorni, però era più che necessario scrivere qualche riga in più (no ok, è un papiro pieno di melensaggini emotive da quindicenne emo, lasciate perdere): sono stati giorni pienissimi, ho incontrato un sacco di bella gente, ho scoperto artisti che non conoscevo e ho rimpolpato le mie già stracariche librerie con così tanta roba che ho dei seri dubbi circa la sopravvivenza degli scaffali.

così come per l'arf, anche del treviso comic book festival ho sempre sentito parlare molto bene: mi avevano detto che è una fiera non molto grande ma incentrata sopratutto sulle autoproduzioni e sul fumetto indipendente, e in effetti è proprio così, esattamente il tipo di fiera che piace a me.
l'unico problema - se di problema si può parlare - è che non avevamo subito capito che la mostra mercato fosse soltanto gli ultimi due giorni, quindi - nonostante ci fossimo messi a fare un po' i turisti a treviso e a venezia (ci volevo andare da anni!) - abbiamo passato un giorno intero senza fare praticamente nulla, cosa - seppur rilassante - decisamente dispendiosa e dunque da evitare la prossima volta.

prima di cominciare a dilapidare il mio patrimonio comunque ho finalmente conosciuto carla dei cefali! ora, voi sapete che io e lei facciamo entrambe parte del bbb, ma con carla ormai ci sentiamo quasi ogni giorno da più di un anno, siamo diventate amiche, e incontrarsi dal vivo è stato stranissimo perché - esaltamento iniziale e abbraccio spezzacostole a parte - sembrava di conoscersi da un sacco di tempo! e ho anche incontrato giorgia, un altro pezzo della redazione cefala (oh, seguiteli perché questi ragazzi sono proprio bravi, li trovate qui), e niente, sarà che quando si hanno passioni in comune è tutto più facile, ma sono riuscite a farmi sentire a casa anche se stavo lontana quasi mille e cinquecento chilometri.

riuscite a reggere queste tonnellate d'amore?

durante il festival sono state inaugurate un sacco di mostre (qui ci sono le foto un po' stortine di quella su jesse jacobs), tutte sparse per il centro della città (se siete a treviso e ve le siete perse credo siano ancora visibili per i prossimi giorni. non siamo riusciti a vederle tutte, ma ci siamo rifatti girando almeno duecento volte la mostra-mercato (e nonostante tutto sono riuscita a perdermi qualcosa), chiacchierando e rompendo le scatole a un sacco di gente, sopratutto ai manticori! e questa volta sono riuscita a conoscerli tutti

manticore, cefali, clacche e uomini barbuti! come allo zoo ma con più alcool
(però a me lo spritz non piace, ecco)

ho scoperto nuovi editori di cui vorrei un sacco di libri (tipo diabolo, che non so come non conoscevo e di cui ale ha preso la saggezza delle pietre, con tanto di ritratto in veste di cavaliere come dedica, uomo fortunello), ho scoperto un sacco di bravissimi artisti nell'area self, ho rivisto gli amici di eris, di bao (finalmente ho conosciuto gabriele e daniela, che sono forse gli addetti all'ufficio stampa che per primi non hanno cestinato le mie mail prima ancora di leggerle e che mi hanno aiutato a credere un po' di più in questo blog e in quello che faccio e quindi, anche se non ve l'ho detto lì sappiate che l'ho pensato, grazie mille) e di tunué, le fondatrici di attaccapanni press, ho incontrato per la prima volta autori che stimo tantissimo come grazia la padula, ste tirasso, silvia e valeria di studio rebigo, i ragazzi de la legione degli artisti, il maestro cavazzano, davanti al quale sono giusto riuscita a biascicare un potrei chiederle un autografo? mentre in faccia dovevo essere color pomodoro (e per dovere di cronaca mi ha disegnato uno zio paperone favoloso in dieci secondi più o meno, che è già uno dei miei tesori più grandi), rincontrato facce note come i mammaiuto, daniel cuello, giulio macaione, sergio algozzino (ma con lui non vale, riusciamo a incontrarci anche nei posti più assurdi), elena ofride bia, una delle ragazze di blanca (scusa, sono idiota e non ho chiesto il tuo nome, ma sappi che vi seguivo da secoli), alcuni ragazzi del collettivo brace (idem come sopra) e ovviamente i manticori e un sacco di altri che adesso - con il cervellino annebbiato dall'influenza (ma è normale che sopravvivo al gelo del nord e poi qui a palermo mi sento malissimo?) - non mi vengono in mente, perdonatemi, ho visto gente con cui mi sarebbe tanto piaciuto parlare ma poi a me ogni tanto vengono le crisi di timidezza e non riesco a dire ciao io sono clacca, mi piacciono un sacco le cose che fai, e quindi scusate, non è che sono stronza è che mi sento un po' scema a volte a pensare che basti dire clacca per farsi riconoscere e mi prende il panico, ho fatto le solite figure del cacchio ma sopratutto mi sono divertita tanto, sono stati come due giorni di festa tra amici e bei fumetti e già dopo un po' (anche se - ve lo assicuro - ho bevuto poco) mi sentivo ubriaca come una scimmia.
e adesso tutto questo un po' mi manca e non vedo l'ora che sia il prossimo anno per rifare tutto da capo, però ho svariate tonnellate di cose bellissime da leggere (e manca solo un mese circa a lucca!).

"migliore realtà editoriale" e come dargli torto?

elliott fa la guardia alle spillette del malessere ♥

ho sfogliato "ave" in anteprima ed è
una supermegacicciofigatissima!

la prova che ste tirasso non è solo un bravo disegnatore
ma anche un bravo fotografo!

thomas gilbert che trasforma il misterioso recensore in
un cavaliere in groppa a una volpe gigante!

questa cosa bellissima che ci ha regalato grazia la padula ♥

niente, non so cosa scrivere, sono ancora troppo emozionata.

abbiamo colonizzato un intero muretto con le nostre borse!

come sempre, il più grande dei grazie va al signor r., capace di trasportare chili di fumetti per chilometri senza lamentarsi, di incoraggiare lo shopping, di aiutarmi a non perdermi per strada le cose più interessanti delle fiere (e più in generale a non perdermi per strada), di trasformarsi in termosifone umano, di sopportare ogni mia lagna e richiesta senza mai scomporsi e - come me - di resistere all'influenza fino a che non torniamo a casa.
che poi, a casa, come al solito ho ricevuto la più calorosa delle accoglienze 😂

"così poco durava 'sto festival?"

4 commenti:

  1. ❤ ci provo a fare tutto quello che hai scritto...

    ...e comunque hai dimenticato che t'hanno preso per romana xD

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    1. ma come si fa a prendermi per romana? parlo forse come una di rrroma io, ah?

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