domenica 10 settembre 2023

demon slayer

«nezuko non mangia le persone! non le permetterò di ferire nessuno e la farò sicuramente tornare un essere umano! la guarirò a ogni costo, lo giuro!»

all'inizio del XX secolo, in un giappone alternativo e fantastico, la vita degli esseri umani è minacciata dai demoni, creature di cui si cerca di tacere l'esistenza per non scatenare il panico, combattute da decine di anni da un'organizzazione mai ufficialmente riconosciuta. qui inizia, tra sangue e neve, la storia di tanjiro e nezuko kamado.

figliə di una famiglia povera, orfanə di padre e con altrə quattro tra fratelli e sorelle minorə, lə due si impegnano al massimo delle loro possibilità per sostenere la loro famiglia, nezuko prendendosi cura dellə più piccolə insieme a sua madre e tanjiro vendendo carbone nei villaggi vicini. ed è proprio una notte in cui il ragazzo è rimasto bloccato al villaggio da una tempesta dopo aver lavorato tutto il giorno, che la sua famiglia viene sterminata da quello che si svelerà essere un demone. tra tuttə, sopravvive solo nezuko che però è stata trasformata anche lei in un demone.
la trasformazione di nezuko sembra però aver risparmiato almeno in parte la sua umanità e, all'incontro con giyu tomioka - cacciatore di demoni, colonna dell'acqua della squadra ammazzademoni venuto a indagare sulla sorte della famiglia kamado e a uccidere nezuko -  tanjiro riuscirà a convincerlo dell'unicità del destino della sorella e a ottenere la sua salvezza.
venuto a conoscenza dell'esistenza dei demoni e della squadra di cacciatori che li combatte con delle katane forgiate da un acciaio raro e speciale, le nichirinto ("spada del sole"), tanjiro decide di diventare uno di loro e di trovare una cura per salvare nezuko e farla tornare umana. il suo allenamento con il maestro urokodari - che era stato maestro di giyu e di moltə altrə spadaccinə - sarà lungo e durissimo, ma gli permetterà di sostenere e superare l'esame per entrare nella squadra. da questo momento la trama della storia diventerà sempre più complessa: tanjiro e nezuko incontreranno amicə e compagnə, impareranno a conoscere le colonne della squadra ammazzademoni, si scontreranno con mostri sempre più forti dalle abilità sorprendenti, e scopriranno la storia e l'origine dei demoni, fino a risalire al più potente, crudele e pericoloso, muzan kibutsuji.

sarà anche pieno di ingenuità ma ho amato tantissimo demon slayer, sia il manga che l'anime.
poteva essere una storia di vendette e invece è stata una storia sui legami e sulle famiglie, quelle in cui si nasce e quelle che si incontrano e si scelgono. poteva essere una storia piena di violenza ed egocentrismo e invece è stata una storia sulla capacità di perdonare il lato più meschino di chi fa del male, qualche che sia il motivo per cui è portatə a farlo. poteva essere una storia incentrata sull'eroe invincibile invece è stata una storia sull'importanza di essere una squadra, di aiutarsi e supportarsi a vicenda. poteva essere una storia di rabbia e disperazione e invece è una storia che racconta che è possibile coltivare la speranza e la gentilezza anche nelle situazioni peggiori in cui qualcunə può ritrovarsi.
mi è piaciuto un sacco, in questo senso, il cambiamento di atmosfera che c'è tra la prima e l'ultima copertina del manga, la drammaticità negli sguardi di tanjiro e nezuko avvolti dal buio che si scioglie poi in un saluto luminoso e solare alla fine, una scena senza armi in cui le ferite sono già cicatrizzate, ricordi di una battaglia ormai vinta, i loro volti aperti a un futuro senza minacce.


ho amato tantissimo tuttə lə personaggə e il modo in cui, nello svelare il loro passato, anche quellə che inizialmente sembravano solo delle macchiette diventano più verə.
la cosa più bella, secondo me, di tutte le loro storie è che quello che si diventa, a un certo punto, dipende dalle scelte che si compiono: nel passato di tuttə c'è un dolore, a volte immenso, a volte più piccolo, ma non è mai una gara a chi soffre di più, non ci sono giudizi di valore sulla sofferenza, non ci sono pregiudizi sulla sensibilità che ognunə ha. è come ognunə sceglie di rispondere a quel dolore che fa la differenza tra chi vive per distruggere e chi per salvare.
è una questione di scelta, non di destino. e si può scegliere ancora, anche quando sembra essere troppo tardi.

post pubblicato in origine su instagram.

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