giovedì 23 maggio 2019

note dall'appartamento 107

una mattina mi sono svegliata e i tarassachi si erano estinti. in una sola notte erano improvvisamente spariti da tutto il mondo.

premessa: ecco, questo è il tipo di volume che mi aspettavo da una collana come wasabi. farò finta che lo sfigatto non esista.

note dall'appartamento 107 è l'opera prima e al momento unica di kashiwai, più attiva come illustratrice che come fumettista (non la si trova nemmeno su baka-updates!), ma sarebbe un peccato se non continuasse a disegnare storie come queste.

i diciotto brevissimi racconti che compongono questa antologia - divisi in quattro categorie: piante, collezioni, memorie, spazio - sono qualcosa di raro nel panorama fumettistico e narrativo in generale, è difficile persino definirli dei veri e propri racconti perché in effetti è quasi impossibile rispondere alla domanda cosa raccontano?
kashiwai più che narrare suggerisce delle atmosfere surreali, a tratti stranianti, persino lisergiche, sempre dolcemente malinconiche.


i mondi di kashiwai sono delicatissimi, fragili, pronti a sgretolarsi in un battito di palpebre: così basta una notte per far sì che spariscano tutti i tarassachi del mondo e un pergolato richiede cure precise ogni giorno perché i fiori che vi si arrampicano sopra non si brucino con la luce artificiale dei lampioni di notte.
gli oggetti diventano molto di più di semplici cose, sono spesso l'unico appiglio che abbiamo a vite che sono andate perdute, momenti passati, persino un'intera città inghiottita dall'acqua di cui non rimane altro che qualche messaggio in bottiglia.
in questo contesto quasi di perdita imminente, la memoria è l'unico modo non tanto per salvare noi stessi ma per diventare custodi di una realtà a un passo dall'oblio, e lo spazio perde i suoi connotati scientificamente razionali per farsi luogo di fantasia e sogno.


da illustratrice, kashiwai disegna tavole spaziose, riserva quasi tutta la sua attenzione - e quella del lettore - ai paesaggi, reali o onirici che siano, agli sfondi, ai dettagli, e dedica alla definizione dei personaggi solo poche linee essenziali, quasi a voler sottolineare la loro transitorietà nello spazio e nel tempo e a voler mettere a fuoco tutta l'attenzione sull'ambiente che li circonda, vero protagonista delle storie.

non è facile trovare volumi simili a questo (almeno se scavo nella mia memoria), ma spero che wasabi continui in questa direzione, facendosi contenitore di opere così rare e preziose.

2 commenti:

  1. Ciao! Io non sono per niente un'esperta fumettista (mi fermo agli albi della Bonelli ed a Topolino) ma questi disegni dal tratto così delicato mi colpiscono molto...ed anche le storie devono essere belle!

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    1. sì sono molto belle, ti consigli di darci un'occhiata ^_^

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