mercoledì 31 gennaio 2018

black gospel - un vangelo western

una rapina sul treno.
praticamente il massimo della banalità quando si apre il sipario su uno scenario western.
ma vincenzo - vinci - cardona è riuscito a rendere black gospel - un vangelo western qualcosa di diverso dalle solite storie di indiani e uomini bianchi e banditi e sceriffi, pur utilizzando qualche cliché e incrociando le trame di personaggi mai banali che si muovono tra storia e fantasia, tra la violenza senza scrupoli di un paese ancora preda dei coloni e i rimandi a storie più antiche che vengono da un altro continente.


la rapina sul treno è in realtà meno banale di quanto ci si può aspettare, perché quello che doveva essere negli intenti un colpo facile si realizza come un'inattesa carneficina, perché le bande che tentano il colpo sono in realtà due.
così come due, tra i banditi, sono quelli che riescono a sopravvivere e a fuggire: maddalena e barabba, uno per ognuna delle due bande, pronti a prendersi a cazzotti per il colpo andato male e i compagni uccisi o catturati.
persi nel deserto e senza alcuna possibilità di restare ancora vivi, decidono di collaborare e di cercare una qualche forma di salvezza quando questa si presenta nella forma di wovoka, giovanissimo profeta indiano, il primo capace di riunire le tribù pellerossa contro il comune nemico bianco.
salvati prima di trasformarsi nello spuntino di un branco di lupi, wovoka li ammette al resto dell'enorme tribù, diseredati e minacciati quando loro in un mondo in cui essere maschio e bianco è l'unico modo per sperare di respirare qualche ora in più.

turbato nel sonno da un vecchio sogno, barabba - quello che si salva - ci fa compiere un salto indietro all'epoca in cui era poco più di un bambino al servizio di un uomo crudele, sterminatore di indiani di cui aveva poi assunto la fede e i costumi, un uomo convinto che il suo erede lo avrebbe ucciso, un uomo che di eredi, nel corso di mesi di stupri, forse ne ha lasciati tanti.
erode si fa chiamare, e come erode comanda la strage degli innocenti, bambini colpevoli solo di aver attecchito in grembi che non li avevano richiesti, o che li avevano generati semplicemente nel momento sbagliato.
è in quella terribile notte che a barabba, accompagnato da i tre magi - dispensatori di doni - si inceppa la pistola proprio davanti alle manine protese di una creatura.
ed è quella creatura che è sicuro di avere davanti adesso, come se quell'ingranaggio inceppato avesse voluto preservare l'unico salvatore degli oppressi per riunirli insieme e cacciare l'assassino invasore.


nel frattempo, un uomo il cui passato è già legato a quello di barabba più di quanto entrambi possano immaginare, un uomo che non ha nemmeno un alone di umanità e che così bene sa integrarsi in una comunità di conquistatori senza scrupoli né pietà, sta dando la caccia agli indiani e ai due banditi fuggitivi aiutato da un morto che cammina, e non ci vorrà molto prima che tutti i fili si intreccino in un ricamo preciso, sbrogliando le matasse del passato.

vinci cardona è un esordiente, classe '95, e black gospel è il titolo con il quale ha vinto il lucca project contest del 2016, opera che ha visto da poco la luce con la pubblicazione da parte di bd.
ha uno stile grafico evocativo, un tratto veloce, sporco ma elegante, sa disegnare tavole che meritano qualche secondo di non-lettura in più e sa raccontare in modo non banale, seppur con qualche leggera sbandata che l'esperienza saprà sicuramente correggere.
black gospel è una storia per nulla scontata né prevedibile, che si fa leggere tutto d'un fiato e sa emozionare.
questo giovane autore è una promessa interessante e continueremo a tenerlo d'occhio in attesa del suo prossimo libro che ci auguriamo confermi le belle impressioni di questo primo.

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