venerdì 17 febbraio 2017

artiste ~ campagna di crowdfunding e intervista a flavia e irene luglioli

dopo qualche giorno di meritata (?) vacanza, sono tornata a casa e al blog, e il primo post che ritorno a scrivere è su un progetto che sto seguendo da qualche mese e che non vedevo l'ora di presentarvi qui: si tratta di artiste, un'antologia collettiva che racconta di artiste, dalla preistoria fino a metà del 1800 (potrebbe esserci un secondo libro dedicato ad artiste di epoche più recenti, ma al momento non c'è alcuna notizia certa, solo qualche commento che lascia ben sperare sulla pagina facebook) più o meno dimenticate scritto e illustrato da... artiste, fumettiste e illustratrici, contemporanee.
seguo molte delle autrici di questo libro e da quando ho scoperto che stavano lavorando tutte insieme a un progetto così interessante, ho iniziato a stalkerare la pagina facebook del progetto, che vedrà la luce su indiegogo lunedì prossimo.

in attesa di avere tra le mani il libro - non ho alcun dubbio sull'esito della campagna, alla faccia della scaramanzia - ho fatto due chiacchiere con irene e flavia luglioli, le curatrici del progetto, che ci svelano qualche dettaglio e qualche retroscena su artiste.

buona lettura!


ciao flavia, ciao irene e benvenute su claccalegge! è un piacere avervi qui a raccontare di artiste, un progetto che ho seguito fin dal primo giorno in cui è stata creata la pagina facebook (link) e che finalmente il prossimo lunedì sarà possibile sostenere anche su indiegogo.
cominciamo subito parlando proprio della campagna, che, visto il successo che avete avuto fin da subito sui social, immagino sia attesa da tanti: ci anticipate qualcosa sui perk disponibili per i vostri sostenitori?
Ovviamente il libro! Poi ci saranno dei premi speciali ed esclusivi disegnati dalle autrici di "Artiste", e quaderni rilegati a mano. Questi ultimi saranno creati da noi attraverso La Mandragola, il nostro studio di legatoria artistica e illustrazione. Saranno quaderni pensati per gli artisti, con carte speciali. 
cosa ci aspetta tra le pagine di artiste?
Possiamo anticipare che ci saranno 10 storie a fumetti e 17 ritratti illustrati che racconteranno le storie di artiste dalla Preistoria fino a Suzanne Valadon. Le autrici di questo libro saranno: Erika Lerma, Anna Ferrari, Camilla Garofano, Alessia Feraciti, Serena Ferrero, Alice Girlanda, Ambra Garlaschelli, Chiara Fazi, Sara Olmos, Luana Vecchio, Sumiti Collina, Ilaria Guarducci, Alessandra Centi, Silvia Beneforti, Martina Naldi, Laura Proietti, Silvia Ballardini, Elena Bia, Rosaria Battiloro, Enrica Trevisan, Jessica Palumbo, Flavia Luglioli, Alma Federico, Esther Cristofori, Cristina Sestilli, Elena Guidolin, Silvia Rocchi.
a proposito del libro: ci raccontate com'è nata l'idea di far raccontare ad alcune tra le più bravi artiste italiane di oggi le storie di artiste del passato, spesso – purtroppo – sconosciute e neanche nominate nei libri di storia dell'arte?
L'idea di far raccontare a illustratrici e fumettiste le artiste del passato è nata da una semplice considerazione: volevamo far conoscere queste storie a un pubblico più trasversale possibile e il fumetto e illustrazione ci è sembrato il metodo migliore e immediato. 
quale è stato il criterio di selezione delle disegnatrici che hanno partecipato al progetto?
Principalmente per lo stile riconoscibile e estremamente personale.
ognuna delle disegnatrici che partecipa al progetto, si occuperà di un'artista del passato: sulla base di cosa sono state decise queste coppie?
Alcune di loro sono state affidate in base alla affinità di stile, mentre altre le abbiamo scelte perché erano esattamente l'opposto. Le accomuna uno stile molto personale e facilmente riconoscibile e questo ci ha spinto a sceglierle per raccontare queste storie.
artiste si propone di raccontare le storie di artiste dimenticate: ci raccontate il lavoro di ricerca su questi personaggi così importanti?
La ricerca è partita da un libro (“Artiste – dall'impressionismo al nuovo millennio” di Martina Corgnati), da un articolo di Virginia Hughes del National Geographic su le mani autografe nell'arte rupestre, da i cataloghi dei musei, da moltissimi articoli di riviste specializzate, dagli archivi delle Guerrilla Girls e da un pizzico di ricerca su internet.
ci sono pittrici, come frida kalho o tamara de lempicka, che sono diventate non solo famosissime per le loro opere, ma sono state trasformate un po' in vere e proprie icone, tanto per il loro lavoro che per la loro personalità. però si tratta di artiste vissute in tempi recenti: come e perché, sopratutto, è cambiato il ruolo della donna nella storia dell'arte? e quanto ancora dovrà cambiare perché vi sia una vera ed effettiva parità in ambito artistico tra uomini e donne?
Il ruolo della donna nell'arte è stato molto importante fino alla rivoluzione francese, da quel momento è nata l'idea che il ruolo della donna doveva essere principalmente quello di moglie e madre, essere una donna artista era considerato "estremamente disdicevole per una signorina dabbene". Il ruolo della donna nell'arte è cambiato, si, ma non del tutto. C'è stato un processo di semi integrazione all'interno dell'industria dell'arte grazie alla presenza sempre più massiccia di curatrici e direttici donne. Il processo, purtroppo, è ancora lungo e dobbiamo ringraziare soprattutto il grande lavoro che stanno facendo da 30 anni le Guerrilla Girls che con il loro movimento stanno cercando di dare sempre più visibilità alle donne artiste.
artiste è un progetto singolare, nasce da un'idea tanto originale quanto importante, ovvero quella di rendere giustizia a tante donne il cui lavoro e la cui stessa esistenza sono stati – quasi – dimenticati: è per questo che avete scelto di produrre il libro in crowdfunding?
Soprattutto per questo: volevamo dare una voce a delle artiste che sono state profondamente importanti per la storia dell'arte ma che sono state spesso dimenticate.
ormai da qualche anno siamo abituati a trovare opere di altissimo livello tra le autoproduzioni, il concetto stesso di autoproduzione si sta staccando sempre più da quello di "dilettantistico" (ad esempio, molti autori già affermati scelgono spesso di realizzare opere autoprodotte, o di partecipare ad antologie insieme ad esordienti).
con le autoproduzioni il contatto con il pubblico è sicuramente più immediato e diretto, ed è forse più facile creare un gruppo di lettori fedeli e affezionati, proprio per quella possibilità di interazione, sopratutto sul web, con l'autore che fino a qualche anno fa sembrava impossibile.
ma per il lettore più distratto, quello che magari non segue le varie pagine social, siti di informazione specializzati in fumetto eccetera, può rimanere sempre il dubbio di acquistare qualcosa che non ha "superato i test".
quali sono, secondo voi, i valori aggiunti di un'autoproduzione? e quali i rischi?
Li hai elencati perfettamente nella tua premessa. I vantaggi sono, se si utilizzano i social, di capire a quale pubblico è indirizzato il lavoro e di interagire con loro con un feedback immediato. Trovare il target e la propria nicchia di appassionati è la cosa più importante da fare, è quello che permette al progetto di prendere vita. Un altro vantaggio è la libertà del controllo completo della produzione; d'altronde questo può essere visto anche come uno svantaggio perché si può perdere obbiettività nel lavoro.
tra poco inizia la lunga stagione delle fiere: dove sarà possibile trovare artiste e... le artiste che le hanno raccontate?
Intanto ci troverete il 18 e 19 marzo al Varchi Comics di Montevarchi, il 18 marzo verrà presentata anche una piece teatrale creata insieme al gruppo Kantestrasse e al Festival Diffusioni ispirata ai racconti che troverete all'interno del libro e, se il crowdfunding andrà a buon fine, ci troverete anche al Lucca Comics, seguiteci sulla nostra pafgina FB e IG per saperne di più. Invitiamo tutte le persone a supportarci sulla pagina di Thunderclap, questo ci aiuterà a far conoscere la nostra campagna crowdfunding.
vi ringrazio tantissimo di aver dedicato a claccalegge il vostro tempo, vi faccio i migliori auguri per la campagna (so già che sarà un successone!) e sopratutto i complimenti per il progetto: avevamo davvero bisogno di ricordare l'importanza delle donne in ambiti solitamente considerati esclusiva maschile! 
non vedo l'ora di leggere il vostro libro! ♥

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