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martedì 16 ottobre 2012

sfogo. gisèle alain 1 e the princess and the pilot 1

a me la gp non sta tanto simpatica e si sa, anzi, per quello che mi riguarda è il peggiore editore di sempre per quello che riguarda il rapporto con i lettori, che per me è fondamentale. basta guardare la loro ridicola pagina fb che dovrebbe servire a parlare delle loro pubblicazioni e che invece è covo di troll e maleducati che stanno lì esclusivamente per farti venire un'attacco di colite isterica a ogni domanda - sempre più che lecita - che poni. atteggiamento che per altro è tacitamente, e non troppo tacitamente poi, approvato dai gestori della pagina. casomai non l'aveste capito ieri ho avuto una poco piacevole discussione proprio sulla periodicità di gisèle alain. o meglio, ho semplicemente chiesto quando erano previste le uscite dei prossimi due numeri e lì sono partiti una serie di post fastidiosi, maleducati e fuori luogo. insomma, mi farebbe davvero piacere mandarli a fanculo e non comprare niente di loro, ma alla fine privarmi di qualcosa che mi interessa esclusivamente perché la gente che ci lavora ha un atteggiamento di merda, beh, non ho voglia di privarmi di un cavolo. il dubbio mi rimane per usagi drop, deciderò dopo che si degneranno di dare qualche indicazione sull'edizione. o magari mi butterò sull'usato. ma l'idea di dare i miei soldi per pagare gli stipendi a sta gente... mi innervosisce parecchio. ah, tra parentesi, se qualcuno avesse voglia di continuare la discussione qui, ma credo sia difficile che questi individui riescano a staccare gli occhi da facebook, evitatevi con tranquillità di perdere tempo, perché cancellerò tutti i vostri commenti. mi avete rotto le palle già abbastanza lì, qui non avete modo di scocciare.

però devo ammettere che hanno dei buoni titoli in mezzo a tutto il marasma di ciofeche. due di questi sono usciti da poco e sto parlando di gisèle alain e the princess and the pilot. li avevo puntati da quando sono stati annunciati e non hanno per niente deluso le mie aspettative. devo dire che ho buon naso a quanto pare...

gisèle alain è una sorta di slice of life ambientato in europa, plausibilmente in francia, in un periodo non meglio precisato tra l'ottocento e l'inizio del novecento (vado a deduzioni io). lo stile del disegno è davvero interessante, ricorda un po' kaoru mori anche se manco a dirlo non raggiunge di certo quei livelli, ma escludendo i paragoni blasfemi è proprio un bel tratto.
protagonista delle storie è gisèle alain, una misteriosa ragazzina del cui passato per ora non si sa nulla (ma pare proprio che qualcosa scopriremo nei prossimi numeri)
gisèle è la proprietaria di un palazzo dove vivono il giovane eric, che pare avere un debole per lei, e la signora crepel con la sua gatta. anche lei vive nel palazzo, lontana dalla sua casa di origine e dai suoi genitori, dei quali nulla sappiamo tranne che *semi-spoiler* nelle ultimissime pagine del volumetto, quando si vede un signore che pare essere il padre o in ogni caso un parente.
poiché non ha necessità di lavorare per vivere, essendo a quanto pare una signorina di buona e agiata famiglia, gisèle soffre comunque di noia a starsene buona buonina a casa, così decide di diventare una tuttofare, disposta a risolvere qualsiasi problema della gente.
è così che aiuta la signora crepel a ritrovare la sua gatta e conosce arsène, realizza il desiderio di una bambina di passare il giorno del suo compleanno con il padre oppure trova un appartamento a una ballerina di un locale per adulti, e altro che non sto a dirvi... perché è meglio che ve lo leggete!
gisèle è misteriosa quanto intraprendente, intelligente e coltissima, è una ragazzina responsabile ma pur sempre infantile e ingenua, ma tutte le sfaccettature del suo carattere riescono a rendersi indispensabili per risolvere i "casi" che le vengono affidati.
un bel primo numero, ottimo per chi ama gli slice of life e le storie a episodi, che riesce in ogni caso a iniziare una qualche continuità con il prossimo proprio alla fine.
per me è consigliatissimo, anche se di certo non vi verrà il patema d'animo mentre si aspetta il secondo volumetto (che non ho idea di quando uscirà, anzi se lo sapete ditemelo!)

per la serie racconto d'avventura - romantico abbiamo il tenerellissimo (perdonatemi per queste espressioni idiote, non ci posso far nulla!) the princess and the pilot. *attenzione agli spoiler*
come diceva yue nel post su questo manga (click) il manga è tratto dall'omonimo romanzo e in seguito è stato fatto anche un film. di poter leggere il romanzo non se ne discute, figuriamoci, e il film lo vedrò - se mi riesce di trovarlo - dopo aver terminato la lettura. non voglio spoiler!
il primo volumetto (saranno quattro in totale) ci introduce con molta chiarezza alla storia: due paesi separati dal mare, l'impero levahm e l'impero amatsukami, sono in conflitto tra loro e per portare lady fana, figlia del governatore di san martilia, un'isola politicamente appartenente a levahm ma posizionata vicino a amatsukami, e promessa sposa del principe carlo di levahm, oltre il mare serve un pilota bravo, esperto e poco conosciuto, perché, per salvaguardare la sicurezza di fana, la missione sarà segreta. il pilota in questione si chiama charles karino, una specie di mercenario dei cieli, metà levahm e metà amatsu e per questo considerato una sorta di "bastardo", al posto più basso della gerarchia sociale di levahm. accettata la missione, e avvisati gli unici due passeggeri dell'aereo che servirà a portarla a termine che devono evitare il più possibile ogni sorta di comunicazione per rispetto alle differenze di classe, i due partono: li attendono cinque giorni di volo sul mare, senza scorta e alla mercé degli aerei che nel frattempo sono impegnati nella guerra tra i due paesi. il viaggio tra i due va abbastanza tranquillo, anche se inevitabilmente finiscono per infrangere la regola del silenzio-tranne-quando-necessario e in fondo charles si ricordava di fana da molto tempo: l'aveva conosciuta infatti da bambina, ma dopo tutti questi anni lei non si ricorda più di lui... o forse sì?
un manga semplice e con un ritmo tranquillo, senza nessuna fretta, che usa la storia del viaggio per raccontare la storia di due ragazzi diversissimi se non agli antipodi. attendo di sapere qualcosa di più sul loro incontro passato.

il formato di entrambi è quello micro in stile lindbergh, con sovracoperta lucida che mi piace molto, e una grafica piuttosto curata ed elegante. adoro questi manghini piccini, sono gli unici che entrano nel mio ripiano fuori misura!