mercoledì 20 aprile 2016

sip kids

uscirà in libreria tra qualche giorno (il 28 aprile), ma bao mi ha dato l'opportunità di leggerlo in anteprima e ne sono davvero felicissima: sip kids è un fumetto imperdibile per i fan di strangers in paradise - ovviamente - ma anche per chi ha amato e continua ad amare le strisce dei peanuts.
perché sip kids rende omaggio - e che omaggio! - proprio alle famigerate noccioline, permettendo a moore di realizzare il suo progetto di disegnare un fumetto che si rifacesse all'opera di schulz, idea originariamente accantonata per via dell'enorme successo che gli diede un'opera completamente diversa per forma e contenuti, ovvero strangers in paradise.


la cosa più paradossale è che se moore non ha disegnato prima qualcosa in stile sip kids perché era riconosciuto come un autore di fumetti completamente diversi, c'è anche da ammettere che sip kids non esisterebbe senza l'enorme pubblico di fan di sip pronti a sostenere un progetto simile. il cane che si morde la coda, insomma.
in ogni caso, io sono felice come una scimmia davanti a questo gioiellino che si può a tutti gli effetti definire come un bellissimo regalo ai lettori di strangers in paradise.


moore sembra giocare con i suoi stessi personaggi e con i lettori, come se fossero vecchi amici affezionati a cui fare uno scherzo divertente e innocuo: cosa sarebbe successo se katchoo, francine, david, tambi, darcy, bambi, freddie e casey si fossero conosciuti da bambini? e se avessero vissuto tutti in un quartiere che ricorda quello di charlie brown, se avessero frequentato la stessa scuola?
nonostante le fondamentali differenze di trama rispetto alla serie originale, dovute all'età dei protagonisti, sip kids mantiene quasi del tutto inalterato sia il tipo di relazioni che si intrecciano tra i personaggi, sia il loro carattere, seppur smussato da un'atmosfera infantile, spensierata e innocente in cui mancano i momenti drammatici e i colpi di scena tipici di strangers in paradise, nonché - ovviamente - le tematiche più adulte.
così, tra una partita di pallone e la festa di halloween, katchoo fa la corte a francine e litiga con il suo rivale freddie, darcy fa la bulla e cerca di accattivarsi la simpatia di katchoo, senza tutte le finezze di cui sarà capace da adulta, mentre francine si lascia sciogliere dalle attenzioni di freddie, il quale non nasconde di essere un promettente mollicone. solo il personaggio di david risulta un po' troppo diverso da quello che potremmo definire l'originale, tanto dolce e ingenuo da risultare persino sciocco.
l'atmosfera a primo impatto allegra e spensierata, ma richiama alla mente tutto quello che sarà - o, se preferite, è stato: una scena su tutte, semplice quanto poeticamente fortissima, quella nella quale katchoo si allontana da casa di francine per tornare a casa sua, in un paesaggio che cambia persino i colori del cielo e che riassume, in una sola vignetta, tutto quello che sarà la sua terribile adolescenza.


un omaggio a strangers in paradise dunque, ai suoi indimenticabili personaggi, ma anche, come si diceva, ai peanuts: non solo nello stile grafico, lontanissimo da quello a cui moore ci ha abituati e che si avvicina molto a quello di schulz, sopratutto nelle fisionomie volti e nelle anatomie (le teste tonde e i nasi un po' "a patata" che fanno tanto charlie brown), ma anche in alcune scene - come quella qui sopra - che richiamano immediatamente alla memoria alcuni tormentoni delle strisce di snoopy & co.

un progetto del genere poteva anche risultare goffo e peccare di autocelebrazione, ma moore disegna tavole che sono una gioia sopratutto per il cuore di chi ha seguito la storia di katchoo, francine, david e tutti gli altri: non solo questo repentino e totale cambio di atmosfera non tradisce la natura dell'opera principale, ma si può quasi leggere come una sorta di riscatto per tutti i momenti tristi e dolorosi di strangers in paradise. personalmente mi sono divertita tantissimo a leggerlo, è stato quasi come per l'ultimo film di star wars: è qualcosa di completamente nuovo che però ogni tanto strizza l'occhio ai fan, come se l'autore dicesse ehi, lo so che davanti a questa vignetta hai pensato a quello che hai letto anni fa e sappi che l'ho fatto apposta per te. e ammetto pure che mi sono anche un po' commossa a ritrovare tutti bambini, tutti insieme.
e posso dire anche che è sicuramente uno dei tributi più riusciti ai bambini a fumetti più famosi di tutti i tempi. che volete di più?

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