mercoledì 2 marzo 2016

in real life

chi mi segue sulla pagina fb (lo so che fb è brutto, ma claccalegge è bello, quindi allietate le vostre giornate e mettete un like qui) ha visto che qualche giorno fa mi è arrivato un pacchetto a sorpresa da parte del buon yue lung, con dentro niente di poco meno che in real life, graphic novel presentato a lucca, che avevo messo nella lista dei consigli per gli acquisti, e finalmente sono riuscita a leggerlo. avevo fatto bene a farmi incuriosire da questo titolo? secondo me sì, mi è piaciuto davvero tanto!


non avevo mai letto nulla di questi due autori, ma ho scoperto che cory doctorow fino a ora ha scritto per lo più romanzi, tutti legati al mondo delle tecnologie informatiche, mentre jen wang, della quale ho amato i disegni fin dal primo momento in cui li ho visti, è un'artista americana di origine asiatica, che oltre in real life (unico disponibile in italiano) ha pubblicato un altro libro (koko be good) e altri fumetti - per vedere tutti i suoi lavori andate a vedere il suo bellissimo sito qui.
oltretutto il suo nome compare nella lista degli autori che hanno partecipato al libro di omaggi dedicato ai peanuts, che è stato annunciato a lucca 2015 da panini per settembre.

mi tocca dunque ammettere che il colpo di fulmine quando ho visto l'annuncio è stato tutto dovuto alla copertina, alla ragazza con i capelli rossi che a prima occhiata mi ha ricordato ramona flowers dell'adorato scott pilgrim, con il quale condivide anche la tematica videogames, e in generale con una scelta grafica che mi ha conquistata.

in real life esplora, attraverso gli occhi di anda bridge, il mondo dei videogiochi online e sopratutto la realtà che siamo abituati a non tenere neppure in considerazione dietro gli avatar dei giocatori.
un videogioco in fondo è uno dei tanti modi che abbiamo a disposizione per passare il tempo, ma quando si tratta di mmog (o mmorpg, chiamateli come volete) la nostra esperienza si intreccia necessariamente con quella di altre persone, gente di cui non possiamo immaginare nulla e la cui conoscenza si esaurisce in poche frasi o spesso solo nel loro avatar.
eppure siamo certi che dietro ogni guerriero, mago, curatore, arciere eccetera che incrociamo, ci sia un appassionato come noi (io, a dirla tutta, lo ero poco, e si parla di parecchio tempo fa), o magari solo qualcuno che sta cercando di ammazzare la noia. dopo aver letto in real life questa certezza la perderete completamente, perché questa non è solo la storia di anda, non è solo la storia di ragazzi che giocano online: è una storia che spiega come funziona l'economia e la politica e la società mondiale, se vogliamo, attraverso un gioco. può sembrare assurdo, e infatti persino anda inizialmente non crede possano essere possibili certe cose che scopre chattando con una persona che nel gioco dovrebbe essere sua nemica.


se qualcuno di voi ha mai giocato online, sa bene quanto può essere pericolosa la svalutazione delle monete del gioco: se molti possono spendere soldi veri per comprare il denaro virtuale del gioco, queste persone in pochissimo riescono a diventare molto più forti di chi gioca in maniera "onesta", e in qualche modo, si perde il gusto del gioco, sia per chi ricorre più alla carta di credito che alla tastiera, sia per chi invece gioca seguendo i tempi, ma si vede costantemente superato (e spesso bullato) da chi in dieci minuti ha aggirato, pagando, gli ostacoli di mesi e mesi.
qualsiasi gioco sia, quando questa situazione diventa ingestibile, il gioco stesso viene svalutato. ma, a esclusione dei casi in cui è possibile comprare gold direttamente con una carta di credito, come si fa a procurarsi denaro virtuale in cambio di quello reale? la risposta è semplice e agghiacciante allo stesso tempo: è il lavoro dei gold farmer, gente che gioca per lavoro, per accumulare ricchezza in gold e rivenderla per soldi reali.
ovviamente il ruolo dei gold farmer è illegale e, quando anda inizia a giocare a coarsegold online, pieno di giocatori da tutto il mondo, ma anche gold farmer, viene inserita in una gilda che ha proprio il compito di eliminare, dietro compenso, i gold farmer.

come scrive cory doctorow nella prefazione, nel mondo ci sono i ricchi e i poveri, e sembra che questi non riescano mai ad affrancarsi dalla loro condizione: il motivo è sempre da ricercarsi nelle politiche sociali che riguardano i diritti di queste persone, sopratutto la loro tutela in quanto lavoratori. quando il lavoro non è regolamentato in modo da non trasformarsi in sfruttamento, è impossibile migliorare la propria condizione. ed è proprio questo meccanismo malato che anda riuscirà a scoprire attraverso un'inaspettata amicizia nata in game.


se tutto questo mio pippone vi ha annoiati (ma non abbastanza da essere arrivati qui) ho una buona notizia per voi: in real life non è affatto un noioso trattato di economia legata al mondo virtuale dei mmorpg, anzi la narrazione è piacevole e coinvolgente, i disegni sono espressivi e curatissimi, tracciati con un segno morbido che rende le tavole davvero apprezzabilissime, e quello che vi rimarrà più a lungo nel cuore sono la dolce anda e la sua storia.

consigliato quindi? assolutamente sì, senza nessuna eccezione!

6 commenti:

  1. Letto in inglese e adorato! Anche Koko Be Good è carino e il suo prossimo graphic novel sarà bellissimo, ho già visto delle tavole :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. uh, buono a sapersi! speriamo che esca tutto quanto in italiano, il mio inglese è un po' deboluccio, ma in caso ricorrerei alle edizioni originali!

      Elimina
  2. Effettivamente la copertina ha lo stesso stile di Scott Pilgrim!! Credo proprio che lo recupererò anche se sto spendendo i miliardi in fumetti e non ho più spazio in casa :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lo stile è un po' più morbido di quello di scott pilgrim, potrei dire che mi piace di più!
      ahah, ti capisco benissimo, sia per i miliardi spesi che per lo spazio! >_<

      Elimina
  3. Ciao! Mi sono soffermata proprio per la cover: è bella e, come si dice, anche l'occhio vuole la sua parte. Non mi capita spesso di leggere graphic novel, ma all'occasione mi lascio incuriosire. Mi segno il titolo! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. yep! spero tanto che ti piaccia ^^
      (i graphic novel sono belli! XD leggine di più! in giro sul blog trovi un sacco di recensioni da cui prendere spunto se vuoi ^^)

      Elimina