lunedì 29 giugno 2015

mille tempeste

mi chiamo lisa e colleziono piccole ossa e sassi strani.
mi piace uscire a prendere tutta la bellezza della natura per sfuggire alla quotidianità di casa...

il nuovo libro di tony sandoval, mille tempeste, esce tra pochi giorni, sarà disponibile dal 2 luglio in libreria, ma si poteva acquistare già da giorni sul sito di tunué e quindi ne abbiamo approfittato.
ultimamente ho letto parecchio di questo autore - grazie sopratutto al signor ryv - ma non ho fatto in tempo a scrivere nulla. di sandoval avevo sempre apprezzato lo stile grafico particolarissimo, di cui però non amo i tratti eccessivamente grotteschi a volte.

mille tempeste mi è piaciuto tanto anche perché si è risparmiato scene assurdamente cruente. ma procediamo con ordine.

la protagonista della storia è lisa, una ragazzina che - con molta poca fantasia - vive con una zia che non la capisce fino in fondo e con la quale non è felice. il padre è lontano e sua mamma è sparita in circostanze poco chiare. lisa ha i capelli lunghi e bianchi e un atteggiamento strano: ama passeggiare nei boschi o sulle spiaggie, colleziona ossicina e denti di animali, sassi strani e altri piccoli oggetti.

per questi motivi tra alcuni ragazzi del paese - capeggiati dal cugino di lisa, bruno - non è vista di buon occhio. anzi, diciamo pure che molti pensano che sia una strega. ma la collezione di lisa non è la cosa più strana che la riguarda: la ragazza ha infatti scoperto uno strano passaggio tra due alberi, una sorta di porta che conduce in una dimensione popolata da strane creature e al primo ingresso in questo mondo nuovo, in un bosco, lisa trova un teschio di un animale, forse un caprone, dal quale decide di portar via almeno un dente per la sua collezione.
e quando riesce a staccarlo, qualcosa succede. qualcosa di invisibile e nascosto eppure terribile e pronto a sconvolgere l'ordine delle cose, ed ormai è indissolubilmente legato al destino di lisa, o forse lo era già da molto, molto tempo prima...

se da un lato ci sono creature oscure e infernali, misteri collegati a sigilli e patti demoniaci, dall'altro c'è la storia ordinaria di una ragazzina che cerca di inserirsi in una piccola comunità di ragazzi in un piccolo paese, che cerca di districarsi nell'immenso casino del primo amore e in quello ancora più grande della paura che nasce dall'ignoranza e della stupidità e che diventa violenza.

come in altri lavori di sandoval - mi viene da pensare a oltre il muro - lo stile grafico cambia seguendo l'andare della vicenda, i tratti leggeri e tremolanti di matita diventano linee di inchiostro, le tinte tenui ed acquerellate vengono desaturate e appesantite. questo, come dicevo, è uno degli aspetti che più amo di questo autore. sebbene a primo sguardo, magari durante una sfogliata veloce del volume, possa anche risultare fastidioso, questo cambiare di segno e stile di colorazione ha un suo significato all'interno della storia.

a fine volume sono raccolte delle illustrazioni e bozzetti dell'autore che sono, manco a dirlo, una gioia per gli occhi.

su quello che per me si potrebbe dire per spiegare la storia di lisa ci sarebbe tanto da dire, ma temo di spoilerare e quindi per il momento me ne astengo. ma sono curiosa si confrontarmi con gli altri, per cui aspetto i vostri commenti e poi scrivo tutto...

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